Quantcast
Channel: Fattitaliani.it
Viewing all 38726 articles
Browse latest View live

SOGGIORNI DIMAGRANTI, IL NUOVO PROGETTO DELL’ATTORE E DOTTORE FAUSTO ACERNESE. L'INTERVISTA

$
0
0

Dallo scorso 17 agosto, l’attore Fausto Acernese ha aperto il suo studio da biologo nutrizionista, all’interno del Centro Benessere e Fitness “Incontro” in Irpinia di proprietà familiare. Una nuova realtà lavorativa per il celebre “cameriere della soap più longeva d’Italia”. Dei veri e propri “soggiorni dimagranti” dove i clienti, desiderosi di perdere qualche kg, ricevono consigli utilissimi sulla loro nutrizione.

L’interesse per la nutrizione è nato in Fausto subito dopo una laurea umanistica.

“In seguito ad una laurea umanistica, mi sono appassionato allo sport e all’attività fisica: questo mi ha portato a seguire uno stile di vita sano, che poi si è spostato, per forza di cose, anche sul discorso dell’alimentazione. Mi sono quindi riscritto all’Università e hopreso una seconda Laurea Magistrale in Scienze della Nutrizione Umana, per poi ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione di Biologo ed iscrivermi all’Ordine Nazionale dei Biologi Sezione A”.

Uno studio che è nato nonostante il periodo di forte incertezza caratterizzato dall’emergenza Coronavirus.

Ci tenevo tantissimo a creare uno studio di nutrizione tutto mio. E’ un’integrazione a quelle che sono le attività del centro sportivo e del centro benessere che la clientela già conosce. Fin dall’apertura, stiamo trattando i nostri clienti a 360°. Vogliamo ottimizzare quanto prima i risultati. Per questo stiamo cercando di sensibilizzare su argomenti importanti, come quelli dell’obesità infantile, dello stile di vita sano e del come riottenere la forma fisica in fase post-parto. All’interno di Incontro è nato, insomma, uno studio di nutrizione, che è sia al servizio degli utenti del centro sportivo e del centro benessere, ma è anche aperto ovviamente a qualsiasi utente”.

Un lavoro di squadra che coinvolge non solo Fausto in qualità di biologo nutrizionista, ma anche altri operatori del benessere.

“Di solito l’allenamento in palestra o i trattamenti estetici rimangono fine a se stessi, senza tener conto del fatto che anche l’alimentazione è necessaria per portare a dei risultati tangibili. Per sopperire a questa evidente lacuna, ho così creato lo studio di nutrizione all’interno di Incontro. Lì analizziamo ogni precisa situazione alimentare per avviare una dieta, che può essere detossinante, anti-age o tonificante. Le persone che vengono nel nostro hotel vengono seguite per tutta la giornata con l’alimentazione, con le attività sportive e trattamenti benessere finalizzati ad ottenere il risultato che cercano. Avendo personale laureato in scienze motorie e operatrici del benessere qualificate, il Centro Benessere offre infatti trattamenti innovativi per il remise en form come la presso terapia, il metodo Slender, i massaggi modellanti, lo Starvac. Sono tutte cose finalizzate alla silhouette. Metodi che vengono abbinati ad un percorso alimentare, dietetico e dimagrante, dove gli chef, con le mie direttive, creano delle portate ad hoc per avere questi risultati concreti in tempi brevi. Abbiamo a disposizione sia attività sportiva in acqua, che in palestra e a secco, con i personal trainer laureati, anche loro, in scienze motore”.

Ogni cliente, tra l’altro, avrà un trattamento personalizzato in base alle proprie esigenze.

Sul sito, abbiamo dedicato una sezione ai soggiorni benessere con il nutrizionista. Se uno vuole farsi un’idea si può collegare e vedere quello che è stato creato, fermo restando che c’è la possibilità della personalizzazione del percorso con i relativi risultati. Le nostre dritte sono valide sia per un risultato veloce estetico, ma anche per una preparazione a eventuali interventi chirurgici o per abbassare velocemente dei parametri ematici sballati come la glicemia, il colesterolo, le transaminasi”.

Dei veri e propri “soggiorni dimagranti” che vengono effettuati all’interno del confortevole Centro Benessere e Fitness “Incontro”, nel verde dell’Irpinia.

Ogni cliente viene circondato dai confort presenti nella nostra struttura a quattro stelle, dove ci sono dei giardini pieni di verde intorno. Il peso della dieta, dell’allenamento, dei sacrifici, viene alleggerito anche dal fatto che ci troviamo in Irpinia, siamo circondati dal verde. Nel nostro centro c’è la possibilità di stare all’aperto. E’ un’altra faccia della medaglia che dà un’opzione positiva a quello che può essere il sacrificio. Nelle prime settimane di attività, abbiamo già ricevuto dei buoni riscontri. In Irpinia non c’era una cosa del genere. Per effettuare questo tipo di percorso, si doveva andare in una clinica o in strutture molto simili agli ospedali. Noi offriamo invece dei soggiorni dimagranti con la possibilità di vivere questa fase in assoluta serenità”.


Luca Biagini fra cinema, fiction, doppiaggio e produzione teatrale. L'intervista

$
0
0

Il celebre attore e doppiatore Luca Biagini, voce italiana di Eric Forrester e per tanti anni Edoardo Della Rocca in Centovetrine, dal 3 settembre è in tutte le sale cinematografiche con il film La Vacanza, diretto da Enrico Iannaccone. Insieme a lui, faranno parte del cast Catherine Spaak, Antonio Folletto, Carla Signoris e Veruschka, modella tedesca molto famosa negli anni ’70.
“Nella pellicola vengono illustrate due infelicità: la prima è quella di Catherine Spaak, che interpreta mia moglie, ossia un ex magistrato che, però, ha cominciato ad avere problemi di memoria legati al sopraggiungere dell’Alzheimer. Questa donna si allontanerà dunque dalla famiglia per raggiungere un’amica, interpretata da Veruschka. Si rifugerà in una piccola spiaggia, dove avrà modo di incontrare un giovane disadattato, reduce da una relazione, che ha concluso per via dei suoi problemi con l’alcool. Come dicevo, queste due infelicità dunque si incontreranno; nascerà tra loro una grande amicizia, nonostante la loro differenza d’età”.

Un ruolo che rafforza il sodalizio tra Biagini e il regista Iannaccone, vincitore nel 2013 del David Di Donatello per il miglior cortometraggio.

Enrico Iannaccone, quando ancora non lo conoscevo, ha fatto sì che ricevessi una sua sceneggiatura, scritta proprio pensando a me. Al centro della scena c’era un uomo di cinema con carisma e potere, dall’animo intellettuale molto tormentato. In seguito, ho avuto l’opportunità di parlare direttamente con lui, che mi considerava un attore della televisione e del cinema della mia generazione molto importante. Da lì è nata un’amicizia, che ha reso possibile il mio coinvolgimento ne La Vacanza. Per quanto riguarda il film di cui accennavo inizialmente vedremo, invece, se riusciremo a girarlo. Penso che Iannaccone sia un giovane molto intelligente e affettuoso con una grande cultura; tra di noi si è instaurata un’amicizia vera. Penso mi abbia conosciuto, da adolscente, grazie a Centovetrine, dove sono stato Edoardo Della Rocca dal 2005 al 2008”.

In questi mesi, Biagini è inoltre impegnato con l’apertura della Babi Production, la casa di produzione teatrale che gestisce insieme a sua moglie Barbara Lo Gaglio.

Nella nostra casa di produzione teatrale abbiamo tra gli obiettivi principali anche quello di fare attività didattica. Per tale ragione, abbiamo preso un teatro a Roma e faremo sia corsi di doppiaggio, sia di teatro. Oltre ai laboratori di drammaturgia teatrale, utilizzeremo pure i Muppets per lavorare con i bambini”.

Una carriera, quella di Biagini, che è passata anche attraverso il doppiaggio.

Il doppiatore deve essere un attore in grado interpretare ruoli e personaggi diversi; bisogna che si metta al servizio dell'artista che sta doppiando in quel momento. Deve avere un giusto mix tra tecnica attoriale e tecnica specifica del doppiaggio. Il doppiaggio è una grande scuola; ti fa mettere sempre in gioco, non ci sono limiti. Il doppiatore è un fedele interprete di quello che l'attore, che gli ha dato vita anche con il corpo, ha cercato di portare al pubblico”.

Volto noto di tante fiction, tra cui Sacrificio d’Amore, Ris, Padre Pio – Tra Cielo e Terra e Solo per Amore, Luca ha ancora un ricordo indelebile del perfido Edoardo Della Rocca, il tycoon che ha interpretato in Centovetrine.

Mi sono molto divertito a interpretare Edoardo. Sono stato sul set per 3 anni e mezzo, ma è come se avessi fatto quindici o venti film da protagonista. Sono state tante le di scene che ho girato e, nel frattempo, sono successe anche tante cose. La considero un'esperienza molto importante, che mi ha fatto crescere professionalmente come attore. CentoVetrine mi ha inoltre regalato l’affetto e la stima del pubblico. E’ un peccato che sia stata chiusa con tutte le storyline ancora in sospeso”.

A partire da novembre, Luca Biagini sarà nel cast di un’importante fiction Rai.

“Non posso dire tanto a tal proposito. E’ una co-produzione internazionale su cui la Rai punta parecchio. Se tutto andrà per il verso giusto andrà in onda nell’autunno 2021 in 6 prime serate”.

PARATA DI STELLE PER IL PREMIO INTERNAZIONALE APOXIOMENO 2020

$
0
0

Il Riconoscimento, giunto alla XXIV edizione, ha l’obiettivo di contribuire alla promozione e alla diffusione della cultura della legalità, e viene assegnato a personalità che, attraverso la loro attività lavorativa o professionale, hanno dato lustro alle Forze dell’ordine. 

L’idea del premio è del colonnello dei carabinieri Orazio Anania che oltre a esserne il direttore artistico presiede la delegazione Toscana dell’Ipa.

La cerimonia di consegna delle preziose statuette raffigurante l’”Apoxiomeno” di Lisippo, si è svolta a Villa Bertelli (Forte dei Marmi) a conclusione della rassegna iniziata il 5 agosto.

Iniziata con il taglio del nastro della mostra spettacolo “Alberto Sordi fuori dal set”, organizzata e curata dal nipote, Igor Righetti, in occasione del centenario della nascita del grande artista romano.

Tra i premiati l’attrice Antonella Ponziani, ultima musa di Federico Fellini, protagonista del film “L’intervista”, l’attrice Elisabetta Pellini

La regista Carlotta Bolognini, memoria storica del cinema italiano, ereditato dal padre Manolo e dallo zio Mauro, la giornalista e scrittrice Silvana Giacobini.

Lorenzo Beccati autore dello storico programma di Mediaset, Striscia la Notizia, che ha ritirato anche il “Premio Alberto Sordi” a nome di Antonio Ricci. Premiati per la sezione Cinema il regista Antonio Centomani e Maria Guerriero, protagonista della sua ultima opera cinematografica e la splendida Denny Mendez per il Cinema Internazionale.

Inoltre premiati segretario generale dell’International Police Association, ufficiale della Polizia tedesca di Gӧteeborg, May-Britt Ronnebro, e al fotografo Alessandro Canestrelli per la splendida raccolta di foto che ricordano. La serata e’stata condotta da Francesco Anania e Selene Lungarella.



Con Desiree D’Ali la bellezza trionfa nel Piemonte

$
0
0

Serata magica presso il ristorante “il Groglio" di Vicoforte per l’elezione di Miss Universe Piemonte. Ad essere incoronata Desiree D’Ali 25 anni di Bra. 

Altre cinque concorrenti fasciate che accompagneranno la vincitrice alla prefinale romana, Rebecca Audero, Savindar Kaur, Eleonora Vacchiero, LisaAime, Camarchio Chiara. Rosalia Grillante organizzatrice della serata, si ritiene molto soddisfatta e vuole ringraziare il Direttore Nazionale Marco Ciriaci, il legale del concorso Miss Universe Italy , avv. Fabrizio Lattanzi, l’artista Carla Tomatis e tutti gli altri componenti della giuria, per la realizzazione di una serata mahica all'insegna della bellezza. A condurre la serata in presentatore Tv Anthony Peth. 

Mario Messana, giornalista e fotografo, si racconta

$
0
0

Mario Messana è da tanti anni un giornalista pubblicista e fotografo di varie celebrità. Una passione, la sua, nata fin dalla giovane età.

Ai tempi della scuola elementare, quando un insegnante mi chiese di fare un tema con il titolo ‘cosa vuoi fare da grande’, scrissi di voler fare il giornalista ed ho avuto questa fortuna. All’epoca, questa idea era ovviamente in fase del tutto embrionale, tant’è che ho iniziato a muovere i primi passi per fare questo mestiere quando ero diciottenne, finché sono diventato giornalista pubblicista nel 1983. Nei tanti anni, ho scritto per testate importanti come Amica o Oggi. Da allora sono passati 37 anni”.

Nei suoi anni di attività, Messana si è dedicato principalmente al giornalismo televisivo, incontrando personalità del calibro di Corinne Cléry, l’avvocato Marazzita, Giucas Casella o i giovani Mercedesz Henger, Lucas Peracchi e Marco Maddaloni.

Nel lavoro, ho seguito la mia passione per la televisione, per le soap opera. Ho sempre contattato i protagonisti delle grandi fiction per trovare notizie su loro e, in primis, argomenti interessanti per il giornale dove il servizio veniva pubblicato. Ho anche instaurato dei rapporti con i vari personaggi che poi sono durati nel tempo. La molla principale che mi ha mosso è sempre stata quella di trovare sia notizie, sia personaggi nuovi con cui lavorare. Ci sono stati dei lunghi periodi dove lavoravo anche su 20 personaggi al mese, con una media di 10 ore di lavoro al giorno. In linea di massima, sono però un tipo che non ha mai frequentato molto questo mondo. Ho separato il lavoro dalla vita privata”.

Altro grande amore di Mario è quello per la fotografia.

Oltre a quella per il giornalismo, ho coltivato in contemporanea la passione per la fotografia, potendo beneficiare di maestri Roberto Granata e Bruno Oliviero, due grandi fotografi. Ogni volta che mi ritrovavo fare un servizio posato, ossia quelli in cui c’è l’autorizzazione del personaggio, avevo come obiettivo primario quello di creare scenografie, pose originali, a patto che fossero eleganti e belle. Un po’ come fa un sarto quando deve creare uno stile in un determinato abito, con una cura doviziosa dei particolari. Ho sempre pensato che le fotografie dovessero essere belle, ma soprattutto naturali. Una semplice mano in tasca può darti un altro tipo di eleganza”.

Oltra alla stesura di un libro, in cui parlare del suo mestiere e dei rapporti che ha stretto con le celebrità con cui ha lavorato, Mario Messana ha in mente qualche altro progetto futuro, in particolare la creazione di una mostra d’arte.

Mi piacerebbe mettere su una mostra con le fotografie più emozionali che ho scattato. Credo, in ogni caso, che si debba trattare di un evento esclusivamente benefico. Non ho mai organizzato una cosa del genere, perché mi sono dedicato completamente alla mia professione, al mio vero amore, non lasciandomi degli spazi per fare altro. Questi progetti nascono in virtù di una futura pensione, dove non escludo di fare della attività per i giovani, con l’intento perché no di insegnare, nel mio piccolo, qualcosa a qualcuno”.

Intanto l’uomo si gode il suo successo con riservatezza.

“È vero che, nel corso della mia professione, ho vinto dei premi, ma sono anche una persona molto riservata e schiva, motivo per cui vivo nel mio mondo e non ho mai voluto attirare a me pubblicità. Auspico che tutti, in questa vita, possano avere quello che hanno sempre desiderato, con tranquillità, serenità e salute”.

LA CIOTTA: Esce l'11 settembre il nuovo singolo dell'artista siciliana "IL CONCETTO"

$
0
0

Da venerdì 11 settembre sarà in radio e su tutte le piattaforme digitali “IL CONCETTO” (L’n’R productions/Artist First), il nuovo singolo de LA CIOTTA, prodotto da Luca Rustici e Philippe Leon che hanno scritto questo brano con Ania Cecilia.

A proposito del brano, l'artista siciliana commenta: «Ho scelto di interpretare questo brano, perché avevo il bisogno di vomitare tanta negatività che avevo subito e attratto. Sentivo la necessità di far arrivare alla gente “il concetto” che tutti subiamo e attraversiamo momenti difficili e a tratti insuperabili. Ma allo stesso tempo sono dell'idea che non dobbiamo permetterci di avere rimorsi o rimpianti,non possiamo permetterci di far cambiare il nostro vero Io. Il buio esiste è vero, e a volte è quasi tangibile, ma la luce è lì, è proprio lì che aspetta solo noi. Sono una ferma credente dell'Universo, che come ci dà, toglie, ma sempre considerandoci in grado di superare».

 

 

Alessia Ciotta alias La Ciotta nasce ad Agrigento nel 1993. Cresciuta a Porto Empedocle, città di


Andrea Camilleri e Luigi Pirandello come per dire l'arte è di casa, la sua passione nasce proprio là. All'età di 6 anni entra nella sua prima sala di danza, studiando con molti maestri e partecipa a tanti concorsi, sognando di diventare una ballerina di danza classica. Sarà il padre chitarrista che la avvicina al mondo della musica, così tanto da farle decidere di trasformare questa sua passione in lavoro.

A 18 anni si trasferisce a Milano per studiare in un'accademia dello spettacolo, danza, canto e recitazione. Inizia questo cammino sognando un qualcosa di tanto, troppo grande. Dieci ore di allenamento ogni giorno, tanto impegno, duro lavoro, famiglia lontana, nessun parente al nord, con la sua tenacia e la voglia di riscattarsi portò a termine questo cammino accademico della durata di tre anni.

Lavora come ballerina per molti eventi nell'ambito milanese, videoclip e spot pubblicitari sulla tv italiana. Dopo qualche anno entra a far parte di un’agenzia di booking di Desenzano del Garda, che la porta su molti palcoscenici  sia in Italia che all'estero con degli show in cui questa volta era lei la principale attrazione , gli occhi del pubblico addosso e quella paurosa ma meravigliosa sensazione di gola secca e battito cardiaco a mille le diede la forza per arrivare  al suo primo debutto al “Teatro della Luna’’, in un musical inedito “Welcome to burlesque” che la vede come protagonista femminile come cantante, ballerina e attrice.

Nel 2019 incontra Luca Rustici e Philippe Leon con cui inizia una stretta collaborazione dalla quale nasce il progetto discografico e vede la pubblicazione di 2 singoli “Il concetto” e “Confusa di te”. Il futuro non è dato saperlo vive il momento sognando Sanremo 2020 con una canzone scritta da lei insieme a Rustici, Leon con Oliviero Malaspina conosciuto per aver in passato scritto per Fabrizio De Andrè.

 

 

https://www.facebook.com/La-Ciotta-103708121475915/

https://www.instagram.com/_laciotta_/


RECmediacomunicazione e promozione

Bruxelles, direttore d'orchestra Patrick Davin muore durante le prove alla Monnaie

$
0
0

Il direttore d'orchestra Patrick Davin
(58 anni) è morto improvvisamente oggi al Teatro dell'Opera di Bruxelles durante le prove di "Is this the end?" la cui prima mondiale era prevista in streaming il prossimo sabato.
Ex allievo del compositore Pierre Boulez, era stato direttore di importanti orchestre in Belgio, Germania, Francia, Paesi Bassi e Svizzera e collaborato con compositori d'opera contemporanei e diretto regolarmente anche a La Monnaie. Fino al 2013 ha insegnato al Conservatorio Reale di Bruxelles.
Era appena stato nominato direttore del conservatorio di musica di Liegi, ma in questi giorni era impegnato nelle prove della produzione Is This The End?, Una frequenza pop di Jean-Luc Fafchamps che sarebbe stata presentata in anteprima sabato.
Il direttore è morto proprio quando sono iniziate le prove. I musicisti sono scioccati. Non si sa se lo spettacolo potrà essere rappresentato questo fine settimana.

Luca Napolitano a Fattitaliani: da Amici ai successi musicali. A tu per tu con Napo

$
0
0

Luca Napolitano,
tornato con "Movida" e "Supereroe", raccoglie i frutti del suo ultimo lavoro discografico e si racconta a Fattitaliani.
Che ricordi hai del periodo che ti ha poi reso noto al grande pubblico, durante la tua esperienza ad Amici di Maria De Filippi?

Ho un ricordo di un periodo bellissimo, Amiciè stata per me una palestra che mi ha fatto crescere parecchio, sotto tutti i punti di vista. Erano diversi anni che provavo ad entrare ma senza grossi risultati, fino a quando non ho scritto il mio primo brano “Vai”, una canzone che mi è stata tanto vicina, uno sprono ulteriore a mettercela tutta. Credo che dai momenti bui riusciamo a tirar fuori una forza interiore che ci rende capaci di poter abbattere qualsiasi ostacolo, è il nostro miglior pregio. Tornerei felicemente indietro nel tempo per rivivere quelle sensazioni che mi hanno scolpito sia nel corpo che l’anima.

Da lì in poi tante le esperienze..

Il mio primo contratto discografico l’ho firmato nel 2009 con Warner Music Italy, ho venduto in quegli anni più di 100k copie e un po’ di dischi d’oro, tanti riconoscimenti, premi come i Wind Music Awards, ho firmato anche un contratto con Warner Music Europe quando ho pubblicato un album (special editions) in Svizzera ed in altri paesi europei, ho composto le colonne sonore di un film dopo aver terminato le varie tournée invernali ed estive. In questi 12 anni ne sono successe di cose ed anche tante, sono felice di essere qui e di poterle raccontare con la stessa voglia di sempre.

Oggi, rispetto a tanti anni fa sei un uomo, con la maturità musicale che ti ha permesso di ottenere numerosi successi, che consiglio vuoi dare ai giovani che vorrebbero intreaprendere questo mestiere..

Devo ammettere che non sono cambiato tanto negli anni, cerco di tenere intatta la mia essenza. Il mondo è in continua evoluzione, ogni secondo che passa ci sono dei cambiamenti ed in ogni minuscola parte del mondo, è così che avviene anche nella musica, non sono abile nel dispensare consigli se non quello di crederci sempre, la caparbietà ripaga sempre.

Supereroe il tuo ultimo lavoro di grande spessore sociale ha già circa 2 milioni e mezzo di visualizzazioni: vuoi raccontarci il lavoro che c'è stato dietro questro brano di successo?

Grazie, sono contento di aver potuto dare il mio contributo in un momento così difficile. Sono sempre stato affascinato da tutti i Supereroi, quelli dei fumetti in particolare, sin dalla tenera età, chi non lo è stato? Ho sempre pensato però che la realtà non fosse molto  diversa dall’immaginazione crescendo questa tesi è andata man mano confermandosi con tanti avvenimenti. L’essere umano in fondo si è sempre mostrato pronto a tendere una mano verso gli altri, lo abbiamo dimostrato tutti palesemente nel combatte questa emergenza sanitaria. Credo che ci sia bisogno di ringraziare sempre chi ci aiuta, ho deciso di raccontare la mia idea del supereroe 2020.

Come hai trascorso il periodo del covid?

È stato per tutti noi un periodo molto difficile, forse il più difficile che abbiamo dovuto affrontare, purtroppo ho perso diversi amici durante il lookdown per questo motivo. Ho approfittato dei momenti di scrittura per riflettere a fondo, per poter evadere e concentrare tutta la mia attenzione sul mio lavoro, Supereroeè stato anche per me un inno alla vita un incoraggiamento. Credo però che come in ogni cosa ci sia del buono da estrapolare soprattutto da questa vicenda. Ho capito che l’essere umano è dotato di una grande natura che si chiama solidarietà. Sono felice di appartenere a questa categoria.

Con l'arrivo dell'estate esce Movida...

Purtroppo le conseguenze del covid sono state pesanti ed hanno toccato tutte le sfere. Oggi il ritorno alla normalità è diventata “movida” ed andare allo stadio, ad un concerto in un locale senza preoccupazioni sembra ancora oggi una utopia. Ho voluto scrivere un brano che esprimesse tutta la mia voglia di tornare presto in libertà assoluta, la voglia di ritornare a ciò che eravamo senza paura. 

Progetti futuri?

Sto lavorando senza tregua al nuovo album, ci tengo davvero tantissimo. Sto cercando di raccontare storie che appartengono in primis alla mi vita è che forse riguardano anche le vite degli altri. Non vedo l’ora di poterlo raccontare ma soprattutto di farvelo ascoltare. 

Un saluto ai lettori di FattiItaliani.


Documentario su Noto Antica: Una spettacolare ricostruzione virtuale frutto dell’Opera EFIAN “Experimental Fruition Ingenious Ancient Noto”

$
0
0

Netum, ovvero Noto Antica (SR), Italy, Sicily. Una spettacolare ricostruzione virtuale frutto dell’Opera EFIAN: “Experimental Fruition Ingenious Ancient Noto”

Netum, ovvero Noto Antica, è l'antico abitato di Noto raso al suolo dal terribile terremoto dell'11 gennaio 1693. Al momento del terremoto, Netum era la quinta città più potente, più ricca e più importante politicamente, religiosamente e culturalmente della Sicilia di allora. Netum, nelle sue rovine che ne fanno il sito archeologico più grande e più importante (dopo Pompei) del vecchio continente, conserva una storia millenaria con una stratificazione culturale e architettonica unica in Europa. La città antica è situata nelle colline del monte Alveria, che si configura con una morfologia geologica straordinariamente ricca e interessante, roccaforte naturale con le sue precipitose vallate rocciose di quella che fu la fortezza medievale di Noto Antica. Fu una città fiorente e ricca di cultura, di arte, di artigianato prezioso e di vita sociale, che vide il susseguirsi di diverse dominazioni: dal primo insediamento urbano del XVIII-XV sec. a.C., dai romani agli arabi, dai bizantini ai normanni e agli aragonesi.

L’Opera EFIAN di ricostruzione virtuale di quattro aree del sito archeologico, co-finanziata dal Ministero dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) all’interno del Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Competitività” (PON R&C) 2007-2013, ha permesso, attraverso l’uso delle più moderne tecnologie informatiche e multimediali, di far fare ai visitatori un salto centenario nel tempo, e precisamente un attimo prima del terribile terremoto dell’11 gennaio 1693.

L’Opera EFIAN è stata progettata e realizzata da una compagine societaria pubblico-privato che ha presentato il progetto a valere sull’Avviso pubblico “Ricerca e Competitività” del MIUR datato 13 marzo 2013(prot.n. 00436); MIUR che con Decreto Direttoriale del 19 luglio 2013 (prot.n. 001417) ha finanziato il progetto classificandolo al primo posto nella graduatoria nazionale della “Linea 2 Cultura ad Impatto Aumentato. Il 24 marzo 2014 veniva firmato il contratto di realizzazione dell’Opera EFIAN tra la compagine societaria e il MIUR. Il 21 novembre 2014, con una Conferenza pubblica tenuta a Noto presso Palazzo Trigona di Cannicarao, in presenza di diversi esperti e autorità locali e nazionali, prendeva il via il cantiere di realizzazione dell’Opera. La chiusura dei lavori e la fruibilità turistica e scientifica di EFIAN, coincide con la Conferenza di chiusura e di lancio del progetto dell’11 gennaio 2017tenuta sempre presso Palazzo Trigona di Cannicarao.

 

L’Opera EFIAN ha visto coinvolti diverse organizzazioni ed enti, che hanno lavorato congiuntamente, ognuno con un preciso compito rispetto alle rispettive competenze e conoscenze professionali e scientifiche, nel rispetto dei tempi e dei mandati di realizzazione di parte dell’Opera loro affidata. In particolare hanno partecipato le due più importanti Università dell’Isola, quella di Palermo e quella di Catania, con i rispettivi Dipartimenti di Architettura e nello specifico di Storia dell’Architettura, di Rappresentazione, di Progettazione; la fondamentale collaborazione del Comune di Noto che ha messo a disposizione il sito archeologico, il museo civico della città e un prezioso contributo progettuale e di servizi perché l’Opera venisse realizzata a regola d’arte; due società private: la Services & Advice s.r.l. di Palermo, capofila della compagine societaria e coordinatrice di tutte le azioni progettuali, e la società di restauro e di salvaguardia di siti archeologici e architettonici Siqilliya s.r.l. di Barcellona Pozzo di Gotto; il partenariato esterno dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana.

Il risultato finale dell’Opera EFIAN, che oggi tutti possiamo ammirare, realizzata per la prima volta in Italiain un sito così importante, è stato possibile grazie ai “Daydream View” che hanno reso fruibile una futuristica visita del Parco Archeologico della città vecchia. Il percorso scientifico-turistico, inizia nel centro storico della Noto Barocca, presso il Museo Civico di via Vittorio Emanuele, corso principale della città ricostruita integralmente dopo il terremoto nello stile architettonico tardo-baroccodi allora, ad una distanza di circa otto chilometri in linea d’aria dalla vecchia città. Noto fu l’unica città del Val di Noto ad essere ricostruita in un altro luogo. Tutte le altre città di quel territorio, anch’esse distrutte dall’evento naturale, furono ricostruite lì dov’erano state distrutte.

La prima parte di progettazione dell’Opera, ha visto un lungo e certosino lavoro di ricerca storico-architettonica, in capo alle due Università siciliane, che ha consentito la ri-creazionee ri-costruzione progettuale delle “fabbriche”, ed in particolare delle quattro aree prescelte - piazza Maggiore, Chiesa del Carmine, Cappella di San Michele e Chiesa dei Gesuiti– che oggi è possibile vedere virtualmente nel loro originario splendore, con l’utilizzo delle tecnologie di ultima generazione che permettono al visitatore di immergersi in una città bellissima e viva qual era Netum, oggi conosciuta come Noto Antica, un attimo prima del terremoto di allora.

 

Info e contatti:

Museo Civico di Noto

www.museociviconoto.it

+39 331 25 95 103

 

U.R.P. del Comune di Noto

http://www.comune.noto.sr.it/

+39 0931 896904 (Ufficio Relazioni con il Pubblico – P.zza Municipio)

+39 0931 836462 (Museo Civico di Noto – C.so Vittorio Emanuele)

relazionipubbliche@comune.noto.sr.it

 

Link:

https://www.facebook.com/EfianNotoAntica/

https://www.youtube.com/watch?v=0jdglOC5iEA

https://youtu.be/tSk1ksAeBgg

http://www.efian.eu/

http://www.ancientnoto.it/

https://www.facebook.com/events/355392684803131/

https://it.pinterest.com/efiann/

 

Roma, IV Books for Peace: Premio Internazionale dedicato alle persone che si prodigano con umiltà e perseveranza per la Pace nei Popoli

$
0
0

Dopo il successo degli anni precedenti siamo giunti alla IV Edizione del PremioInternazionale “Books for Peace” accolti dal direttore del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, maestro Roberto Giuliani nella prestigiosa Sala Accademica. A livello istituzionale sarà presente la dott.ssa Giulia Urso assessore allo sviluppo delle attività produttive.

Il premio BOOKS FOR PEACE, nasce da un progetto di un gruppo di associazioni: FUNVIC (Fundação Universitária Vida Cristã / UNIFUNVIC) – Brasil club Unesco BFUCA-WFUCA sezione Europa, ANASPOL (Associazione Nazionale Agenti Sottufficiali Polizie Locali), IADPES International Academy Diplomatic Pax et Salus il cui Presidente è l’Avv. Antonino Di Renzo Mannino Associazione Nazionale Giudici di Pace, con lo scopo di valorizzare i libri (attraverso un concorso letterario), la cultura, le persone, lo sport, l’arte, che trattano gli argomenti della Pace, non solo tra i popoli, ma dei popoli: come la violenza di genere, il bullismo, le discriminazioni razziali e religiose, l’integrazione sociale e culturale. Parallelamente viene consegnato il premio al giornalismo d’inchiesta JAVIER VALDEZ, che nasce per onorare la memoria di un grandissimo giornalista messicano che ha pagato con la vita la sua voglia di raccontare le attività violente dei narcotrafficanti che sono la piaga del suo paese.

La quarta edizione BOOKS FOR PEACE 2020, alla quale si sono unite altre 35 associazioni rappresentative di tutti i continenti, è rivolta all’Arte e Cultura Patologica, all’integrazione ed alla valorizzazione culturale di tutti coloro che vivono una disabilità o una malattia psichica-fisica. Condividere, valorizzare, scoprire l’arte e la cultura di chi vede il mondo da un altro punto di vista, premiando le loro attività di vita e cultura.
I Fondatori del Premio, il prof.Antonio Imeneo direttore Funvic Europa e
Alessandro Marchetti presidente Anaspol, sono stati coadiuvati da una giuria composta dall’attrice Marta Bifano impegnata nella cultura artistica con disabilità da Dario D’Ambrosi attore e presidente del Teatro Patologico, Dario Ricci, giornalista di Radio 24, Simone Perrotta ex calciatore ed Elena Maria Martini presidente arte e cultura per i Diritti Umani Onlus / Alta Bandiera dei Diritti Umani.
La giuria del premio speciale, è dedicato a Daniele Nardi.
Quest’anno la Cerimonia sarà condotta dalla giornalista Paola Zanoni , coadiuvata dalla direzione artistica del maestro violinista Gaspare Maniscalco.
Unitamente e parallelamente al Premio Speciale BOOKS for PEACE, si svolgerà il Concorso Letterario, mentre contemporaneamente saranno premiati 40 uomini e donne che si sono distinti in varie nazioni nel mondo per le loro attività sociali e culturali.
Tra i tanti premiati presenti alla cerimonia Paolo Bonolis conduttore televisivo, Franco Di Mare giornalista e direttore RAI 3, Amedeo Ricucci giornalista RAI, Sebastiano Somma attore, Prof.ssa Vincenza Palmieri presidente dell’INPEF Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare ed autrice del libro “La Filiera Psichiatrica in Italia” da Basaglia a Bibbiano e fino al tempo del Coronavirus, l’ing. poeta e scrittore Francesco Terrone autore del libro “L’Urlo dell'innocenza”, Fabrizio Borniattore, regista , fotografo e produttore, Letizia Bonelli Giornalista e fondatrice di 2 importanti riviste: One Magazine e Black and Gold e direttore responsabile de La
Critica.org e di Autoclass, la dott.ssa Cristina Di Silvio, consigliere giuridico Istituto Internazionale per le Relazioni Diplomatiche commissione per i diritti dell’uomo, l’on. Ugo De Flavis, Fioretta Mari attrice, il prof. Pasquale Lettieri critico d’arte, la dott.ssa Tiziana Demma, il dott. Stefano Giannini implantologo, Ilaria Freddara autrice del libro “Impronte” e titolare de’ “L’Antica Scuderia” a Roma, il Prof. Giulio Tarro già professore di virologia oncologica dell’Università di Napoli, il quale è stato figlio “scientifico di Albert B. Sabin, il dott. Dante Palombi ortopedico, Sonia Bruganelli imprenditrice televisiva, il prof. Enea Franza dirigente Consob, Mons. Simeon Katsinas Archimandrita Patriarcato chiesa Ortodossa di
Costantinopoli, Simone Marchettiscrittore autore di ‘Alla ricerca della vita’, Giorgio Proietto scrittore autore di ‘Mappa del nostro amore incosciente, la prof.ssa Enrica Palmieridirettrice dell’accademia nazionale di danza di Roma, Marco Di Stefano attore e regista e la coreografa Tanya Khabarova, e il prof. Gian Piero Covelli dirigente medico e ricercatore universitario e tanti altri splendidi protagonisti nel mondo del sociale e della cultura, Damiano Tommasi ex-calciatore, il duca Riccardo Giordani gran cerimoniere della Norman Academy, Pino Nazio giornalista e scrittore, Danila Stalteri doppiatrice, Stefano Tomassetti photodreamer, Alessandro Corazzi attore e regista, Francesca Piggianelli presidente dell’associazione culturale RomArt Eventi, Francesco Giuffrè attore e regista, Matteo Ruffoni presidente Wikipedia, Matteo Tortone regista, David Diavu’Vecchiato artista, Raffaele Vacca Capo di Stato Maggiore, Alessia Zecchini apneista, ed inoltre saranno presenti molte Associazioni nel mondo culturale e
sociale. Ai premiandi verrà consegnata la targa del famoso orafo Michele Affidato le cui opere originali, vengono assegnati ad artisti nazionali ed internazionali, da ricordare le ultime sei edizioni del Festival di Sanremo.

 

Autori nel cassetto, attori sul comò: il concorso di corti teatrali al Teatro degli Audaci dal 17 al 24 settembre

$
0
0

ROMA - Il Teatro degli Audaci ospiterà il rinomato concorso di corti teatrali “Autori nel cassetto, attori sul comò”, nato da un’idea di Michela Andreozzi, Adriano Vianello, Rosario Galli, Alberto Bassetti e Francesco Verdinelli che è anche il direttore artistico. La rassegna è giunta alla tredicesima edizione. “15 minuti e … accendi le emozioni”, questo è lo slogan di questo format che fin dal suo esordio riscuote successo di pubblico e di critica. Il Maestro Francesco Verdinelli (autore, compositore, musicista, regista) ha diretto la rassegna per dodici anni presso il Teatro Lo Spazio; avendo ceduto lo stesso teatro nel maggio 2019, il concorso cambia quindi location e si sposta presso il Teatro degli Audaci in via Giuseppe De Santis n°29 (con parcheggio riservato). I corti teatrali si svolgeranno dal 17 al 24 settembre 2020 alle ore 20.30. Ogni sera andranno in scena cinque compagnie che proporranno spettacoli oppure degli estratti di spettacoli di autori contemporanei, a tema libero, della durata massima di circa 15 minuti. Fra un corto e l’altro si svolgerà una breve chiacchierata con l’autore, il regista e gli attori subito dopo la loro performance per conoscere la storia delle compagnie che si sono esibite, il progetto finale dello spettacolo completo e lo sviluppo drammaturgico previsto per lo spettacolo nella forma completa.  La giuria del concorso è composta da operatori del settore. Molti hanno già dato la propria adesione fra cui Pietro De Silva, Saverio Deodato, Carlo Emilio Lerici, Marcantonio Lucidi, Cinzia Monreale, Maria Rosaria Omaggio, Gaia Riposati, Antonio Salines, Paolo Triestino, Alessandra Cotogno, Susanna Schimperna, Massimiliano Vado, Marta Bifano, Anna Testa, Monica Morganti, Eugenio Tassitano, Germano Rubbi, Roberto Rosati, Fabrizio Bancale. Al termine di ogni serata di presentazione delle opere in concorso verranno proclamati i vincitori del giorno, i quali si dovranno esibire di nuovo nella serata finale dove verranno proclamati i tre vincitori assoluti del concorso. Saranno assegnati i seguenti premi ‘Migliore ogni sera’, sia il pubblico in sala, sia la giuria di esperti avranno il medesimo numero di voti a disposizione; “Miglior Attrice”, “Miglior Attore”, “Premio della Giuria” e il “Premio del pubblico”. I corti più votati si sfideranno martedì 22 e mercoledì 23 settembre nelle “semifinali” e infine giovedì 24 settembre si terrà la finalissima che eleggerà i tre corti vincitori, che saranno poi proposti in forma di spettacolo completo.

Il Teatro degli Audaci rispetterà le vigenti normative anti covid-19 e garantirà la distanza di sicurezza, per cui il numero di presenze sarà limitato (circa cento posti circa, anziché i 230 posti che il teatro normalmente può offrire). Info: Teatro degli Audaci 0694376057.

Opera La Monnaie, "Is this the End?" Un "poprequiem" per una lezione morale

$
0
0

di Giovanni Chiaramonte. A La Monnaie di Bruxelles in prima mondiale un'opera nata direttamente per lo streaming.
Un  "poprequiem"  del compositore belga Jean-Luc Fafchamps, su libretto di Éric Brucher e con la regia  di Ingrid von Wantoch Rekowski con il titolo globale "Is this the End?".  La prima parte, Dead little girl è stata presentata ieri sera in prima assoluta come un'opera filmata dal vivo: episodi che vengono prima girati in teatro, dialogano con un'esibizione dal vivo di tre solisti, diciassette musicisti dell'Orchestra Sinfonica e diciotto cantanti del Coro de Is this the End? in un mix di cinema d'opera e di musica dal vivo; quindi non 'un'opera trasmessa in streaming' ma un'opera voluta, pensata, costruita esclusivamente per lo streaming, e questo è completamente nuovo.   

La vita è un cammino fragile, e la morte vi arriva non annunciata, imprevisto e sorprendente passaggio verso un altrove che ci è più sconosciuto del senso stesso del nostro vivere. Un altrove che attende ineludibile, inesorabile, definitivo ma ignoto nella sua forma e nella sua sostanza, misterioso, impenetrabile come una nebbia fitta, come la cupezza di una notte d'inverno senza stelle. Una ragazza adolescente viene intrappolata in questo passaggio e - come una mosca che rimbalza disperata nella trappola definitiva del vetro di un contenitore - lei vaga nei meandri del teatro senza uscita, alla ricerca di aria, di luce, del ragazzo amato, di un impossibile ritorno a un prima ormai scomparso per sempre. Figure, più ombre che persone, le appaiono in questo percorso-labirinto: da ricordi personali a figure del suo immaginario, da  Dante, al Minotauro a Morrison, ai medici che la circondano per la sua autopsia, in una raffinata parodia della Lezione di anatomia del dottor Tulp,  a ingentilire con raffinata leggerezza un racconto altrimenti della consistenza del piombo. In questo vagare alla ricerca di un ritorno alla vita, è commovente vedere l'edificio de la Monnaie coinvolto per la rappresentazione nella sua interezza, dalle cantine alle soffitte, ai corridoi, ai palchi alla platea... come un corpo invaso dal virus che mette in campo tutto sé stesso per resistere e sopravvivere. 

IS THIS THE END? Questa domanda - esplicitata, elaborata, solo percepita o forse completamente rimossa - è la domanda che ciascuno di noi si è posto in questo periodo di isolamento esteriore, di mancanza o di diminuzione dei contatti, dove il mondo di prima - per il  battito d'ali di un impercettibile microscopico nemico - è scomparso, sostituito da una transizione verso un altrove che ci è ancora ignoto.... Molti sono stati sorpresi dall'invisibile nemico, perdendo in un attimo persone care, persone amate, persone significative: senza preavviso, senza preparazione, senza commiato. La Monnaie con levità ha dato voce al dolore di questo tempo e creato una via che non è un ripiego ma qualcosa di nuovo,  che può salvare l'opera e i suoi artisti da questa crisi  che puó ucciderla. Quest'opera sarà ricordata anche come un coraggioso tentativo di esplorazione di un linguaggio operistico complessivamente nuovo, adatto per un tempo nuovo: nelle nostre case, avvolti dalle immagini e dalla musica dello streaming abbiamo percepito la potente voglia di vivere e la capacità di rinnovamento dell'Opera. Oltre a una coinvolgente rappresentazione La Monnaie ci ha consegnato anche un magnifico esempio di intelligente pragmatismo, di velocità di cambiamento e di resilienza. Una lezione morale per l'Europa, in questi difficili tempi di scoraggiato attendismo.





A pop requiem in three parts by Jean-Luc Fafchamps

PART ONE : DEAD LITTLE GIRL

Muzikale leiding (PATRICK DAVIN) OURI BRONCHTI

Regie INGRID VON WANTOCH REKOWSKI

Kostuums REGINE BECKER

Koorleider ALBERTO MORO

Libretto ÉRIC BRUCHER

Realisatie JEAN CLAUDE WOUTERS

The Teenager SARAH DEFRISE

The Man AMAURY MASSION (LYLAC)

The Woman ALBANE CARRÈRE

Symfonieorkest van de Munt

Koor van de Munt

Kooracademie van de Munt o.l.v. Benoît Giaux

Productie DE MUNT / LA MONNAIE

Filmproductie HELIOX FILMS

Met de steun van ARS MUSICA EN LUCILIA CAESAR

foto la Monnaie - Simon van Rompay@

Domenica in..., il pillino della Goggi e il toro di Romina Power

$
0
0

Che dilemma a Domenica in... La nuova stagione del contenitore di Raiuno riprende all'insegna della continuità: Mara Venier ospita come nell'ultima puntata di giugno le amiche Loretta Goggi e Romina Power.
Lo spasso e la spontanea allegria delle tre "ragazze" danno luogo a dei siparietti simpatici e anche imbarazzanti, fra imprevisti non voluti doppi sensi.
Romina Power fa un appello affinché qualcuno possa accogliere il suo vitellone Casimiro, sfuggito al macello, adesso diventato toro, però senza castrazione. 
Loretta Goggi, dopo aver confessato di attirare le api, si appella a qualche veterinario affinché il cagnolino Pillino non sia castrato, perché potrebbe essere pericoloso.
Meno male che dopo si cambia registro e argomento e si ricordano i diversi momenti delle carriere delle tre settantenni (quasi).
Loretta Goggi è brillante: look allegro e misurato, in forma, annuncia i suoi prossimi progetti: tre film al cinema in uscita, una fiction, un libro e notizia fantastica per i fan un cd coi duetti televisivi.
Carino l'accostamento alle Charlie's Angels, i video degli inizi...
La Power a volte non si rende conto di quello che dice quando accenna alla "terronaggine" di Albano, al suo modo di viziarla "terra terra".

CONDOMINIO VERGATO, Un Pazzo Palazzo in Smart Working in prima tv assoluta su BOM Channel

$
0
0

Venerdì 25 settembre alle 23.00 su BOM Channel (canale 68 del digitale terrestre), va in onda in prima tv assoluta “CONDOMINIO VERGATO” - Un Pazzo Palazzo in Smart Working, il nuovo e divertentissimo spettacolo di SANDRO VERGATO, prodotto da Russo Morosoli Group per la regia di Piero Cassisi.

Sull’onda del successo televisivo della serie “VERGATO.COMICS” - il sito comico della Tivvù su Telecolor - e come assiduo ospite di Antenna Sicilia nel programma “Insieme” e su SKY e TGS in “Meraviglioso”, il noto comico siciliano, mattatore in tanti spettacoli televisivi, in cui si è sempre distinto per la sua poliedricità dei suoi molteplici personaggi, torna in tv con un nuovo esilarante format televisivo di che già dal titolo si preannuncia molto “scoppiettante”.

 

Un insieme di bizzarri personaggi ispirati a noti personaggi pubblici, che in “conference call” condividono le sorti del primo condominio italiano interamente trasformato in una sorta di centro commerciale “casalingo,” gestito totalmente in smart working, il cui presidente ne è il “degno” rappresentante. Un pazzo condominio in cui accadrà di tutto e si vedranno anche tante stravaganti analogie con tutto quello che accade in Italia nei diversi campi della politica, della televisione, dello sport, della musica e del giornalismo.

 

«Il programma nasce durante il periodo del lockdown, quando ho immaginato un futuro distopico di un’umanità costretta a svolgere tutta la propria vita a casa, trasformata anche ad ufficio, scuola, negozio, ristorante.... e tutti i nostri rapporti virtuali espressi solo online ed in forma digitale.

Una realtà orwelliana non distante da quella che abbiamo vissuto davvero - commenta Sandro Vergato - A questo punto è entrato in azione l'essere comico che vive in me e, portando il tutto al parassismo, ne ha ricavato il modo per riderci su, immaginando come avrebbero vissuto delle caricature ispirate ai personaggi reali che si vedono spesso in televisione. Con la speranza che una risata salverà il mondo».

 

La caratteristica di “CONDOMINIO VERGATO” - Un Pazzo Palazzo in Smart Working è quella di


un umorismo elegante, mai offensivo, che si ispira ai grandi del passato e del presente come Paolo PanelliRaimondo VianelloCarlo VerdoneEnrico Montesano.

Comicità che si distingue per l’originalità della propria cifra stilistica “fra le righe” ma al tempo stesso semplice, leggera, capace di arrivare a tutti e di divertire con spensieratezza, rendendosi trasversale per qualunque tipo di target e fasce sociali, lasciando allo spettatore la scelta di decodificare secondo la propria cultura…

Pirandello docet.

 

TRAILER | “CONDOMINIO VERGATO” - Un Pazzo Palazzo in Smart Working

 

SANDRO VERGATO è un attore comico siciliano. Autore umorista di tutti i suoi testi ed anche di diversi spettacoli teatrali e televisivi con PIPPO FRANCO e altri importanti artisti italiani.

Un abile e irresistibile intrattenitore, una sorta di CARLO VERDONE alla “Siciliana”, capace, grazie alla sua naturale poliedricità ed il suo spiccato senso dell’umorismo, di caratterizzare diversi bizzarri personaggi di sua invenzione, attraverso i quali esprime la sua satirica visione del popolo italiano ed in particolare di quello siciliano evidenziando con grande versatilità usi, costumi, difetti, tic e manie di diverse “categorie” sociali: politici, tifosi, intellettuali, preti, imbonitori, casalinghe, pettegole… mostrandone contraddizioni e paradossi con graffiante ironia ed elegante umorismo dando vita ad una comicità surreale, sarcastica e trasversale.

L’umorismo di Vergato-Autore è decisamente British. A volte nasce dalle situazioni in cui la normalità spinta all’eccesso finisce col diventare paradossale. A volte, ricco di nonsense ed al contempo fulminante, strizza l’occhio all’umorismo di Campanile o di Alan Ayckbourn. Nessuna volgarità, ma tanta ironia che, celata da una comicità surreale o demenziale, finisce per non prendersi troppo sul serio.

L’ecletticità che lo contraddistingue gli permette anche di presentare ed intrattenere in maniera brillante il vasto pubblico, grazie anche ad una straordinaria capacità d’improvvisazione ed al suo bagaglio comico teatrale, qualità che, unite ad un linguaggio “pulito” e assolutamente privo di volgarità, gli consentono di “arrivare” a tutti e di coinvolgere e divertire ogni fascia sociale e di qualsiasi età.

Attualmente è impegnato anche a diffondere e praticare un’idea molto particolare e affascinante… Il Sorriso come Filosofia di Vita!



Ufficio Stampa

Scardilli  Press

Per il 2020 Antevenio Italia conferma un target di crescita a due cifre

$
0
0

 

Il CEO Alessandro Volpi: “La capacità di affrontare un contesto di forte discontinuità, l’ingresso di nuovi clienti e la fiducia di quelli storici ci consentono di riaffermare l’obiettivo di un incremento di fatturato del 15%”

L’imprevisto pit-stop della scorsa primavera – conseguenza di una pandemia che ha messo in ginocchio l’intero Paese – non ha avuto lo stesso impatto per tutte le aziende. C’è stato chi ha dovuto interrompere o ridurre l’attività produttiva e chi invece è riuscito a costruire una nuova normalità, aggirando quel “tempo sospeso” dell’economia. È questo il caso di Antevenio Italia – agenzia digital parte dell’omonimo network internazionale con sedi in Europa, USA e America del Sud – che durante il lockdown ha continuato a lavorare in smart working a pieno regime, senza alcun ricorso alla cassa integrazione e senza intralci al conseguimento dei propri obiettivi. Ubicata nel centro di Milano all’ombra del Bosco Verticale, Antevenio Italia ha costruito nel tempo un portfolio di competenze che spazia dal performance marketing alle attività di consulenza strategica, fino al content e ai social. Può inoltre far leva su due tool consolidati quali Coobis, indirizzato a servizi di content e influencer marketing, e MDirector, dedicato alla gestione e automazione dell’email marketing cross-channel: entrambe tecnologie di proprietà, cui presto se ne aggiungeranno altre.

“Siamo cresciuti parecchio nei primi due mesi dell’anno, sia performando sui clienti già esistenti che acquisendone di nuovi, tra i quali realtà prestigiose come Amazon Prime, ActionAid e Mondadori - commenta il CEO di Antevenio Italia, Alessandro Volpi - il lockdown di marzo e aprile è stato un momento difficile sul piano umano, ma non su quello professionale: al contrario, abbiamo consolidato il rapporto con diversi clienti storici. Con WeWorld, ad esempio, non solo è aumentato il budget destinato a progetti attivi da anni, ma si è creata una relazione più di partnership che di fornitura, attraverso l’erogazione di servizi di consulenza in grado di ottimizzare le performance perfino in quel momento complicato”. La resilienza di Antevenio di fronte a un contesto così particolare le consente adesso di ragionare in maniera non conservativa su un anno che per tante aziende sarà di arretramento. “L’obiettivo che ci siamo posti a inizio anno di aumentare il nostro fatturato del 15% è ancora aderente alla realtà dei fatti”. 

In queste settimane l’agenzia sta partecipando a una serie di gare, presentando progetti integrati di pianificazione media, comunicazione social e consulenza strategica: progetti che uniscono dati, strategia, creatività e tecnologia, in coerenza con l’obiettivo di offrire un pacchetto di servizi sempre più completo. Sempre attenta alle nuove dinamiche che attraversano il mercato digital, Antevenio sta spingendo l’acceleratore anche verso lo sviluppo di progetti data driven. “Sempre più aziende ci chiedono di occuparci dell’analisi dei dati, tramite cui il digital marketing può davvero trainare la crescita aziendale”. 

Pur facendo parte di un network internazionale che vanta 3 sedi, più di 600 dipendenti e presidi in 14 Paesi, l’agenzia italiana preferisce definirsi una boutique. “Offriamo consulenza a 360 gradi con una copertura da multinazionale - conclude Alessandro Volpi - i nostri progetti vengono spesso elaborati in ottica cross-country, ma lo spirito, l’attenzione e l’approccio di Antevenio Italia rimangono quelli di una boutique d’eccellenza, capace di fornire a ciascun cliente servizi tailor-made in un clima accogliente e familiare”.



Massimo Roscia, esce l'8 ottobre IL DANNATO CASO DEL SIGNOR EMME il nuovo romanzo

$
0
0

Dopo il grande successo di pubblico e critica de La strage dei congiuntivi (Exòrma, 2014), Massimo Roscia torna in libreria con un nuovo romanzo, un libro con tre distinte anime: 
una pseudo-biografia romanzata di Paolo Monelli (il Signor Emme), personaggio complesso, scrittore, giornalista, inviato speciale in Italia e all’estero del Corriere della Sera, Resto del Carlino e La Stampa, dotto, arguto, straordinariamente brillante ma dimenticato, abbandonato all’oblio come altri personaggi citati nel volume;

un romanzo di denuncia, un inno alla libertà e alla ragione, un originalissimo appello in difesa dei diritti di tutti, in particolare degli ultimi e dei diversi;

un romanzo di fantasia (e che fantasia!), alla Jonathan Carroll, in cui la letteratura torna a inventare mondi, a inventare storie.


Prima di mettere mano alla penna, Massimo Roscia ha condotto un lungo e accurato lavoro di ricerca documentale/storiografica e di ricostruzione nel Fondo Monelli, custodito presso la Biblioteca statale Antonio Baldini di Roma, vivisezionando 347 fascicoli, un patrimonio archivistico vasto ed eterogeneo che testimonia il fervore letterario e intellettuale del Dopoguerra vissuto da Paolo Monelli insieme alla sua compagna Palma Bucarelli e a Piovene, Montale, Bellonci, Gadda, Bontempelli, Savinio, de Céspedes, Soldati.

Roscia si è avventurato nella grande varietà dei temi, le due guerre mondiali, la politica internazionale, la tutela ambientale, il turismo culturale, la lingua italiana, la gastronomia, l’enologia, l’evolversi dei costumi della società, e l’ha fatto immergendosi in un oceano di carte, manoscritti, appunti stenografici, diari, dossier, mappe, ritagli di stampa, opere edite e inedite, fotografie, una fitta corrispondenza con i familiari e con i colleghi, i direttori di giornali, gli editori e i lettori, poesie, appunti di viaggio, cataloghi d’arte, etichette di vini, bozze di sceneggiature, telegrammi di guerra, agende, rubriche telefoniche, cartoline, scontrini del guardaroba, tessere del CAI, libretti del tiro al bersaglio…

Nel libro Roscia riporta alcuni frammenti di documenti originali ma – e questo è il tratto saliente – aggiunge l’elemento di fantasia e modifica o crea dal nulla pagine di diari, racconti e articoli, scrivendoli proprio “alla maniera di Monelli”, usando il suo stile, lo stesso registro linguistico e il repertorio lessicale, divertendosi a giocare tra finzioni alla Borges e falsi Modigliani: riproduce il vero, costruisce il verosimile (o parzialmente vero), produce il falso.

Roscia esprime ancora una volta tutto il suo talento di grande funambolo delle parole grazie a un lessico ricchissimo e a una prosa raffinata, colta, di eccezionale stimolo per il lettore. 

MASSIMO ROSCIA è nato a Roma nel 1970. Scrittore, reporter di viaggio, critico enogastronomico, insegna comunicazione, tecniche di scrittura, editing e marketing territoriale. Autore di romanzi, saggi, ricerche, guide e sceneggiature, ha esordito in narrativa nel 2006 con Uno strano morso, ma il grande successo di pubblico è arrivato con il romanzo La strage dei congiuntivi (Exòrma, 2014). Ha poi pubblicato con Sperling & Kupfer Di grammatica non si muore (2016) e Peste e corna (2018). Lo scorso anno ha debuttato a teatro con il suo spettacolo “Grazzie”.

Il potere della corona

$
0
0

Approfondimenti della puntata in onda sulle frequenze di Radio CRT di Flaviana Pier Elena Fusi con Edoardo Flaccomio

LIBER ABBACI, ABECEDARI E RICETTE 

PRELUDIO di Flaviana Pier Elena Fusi

Il re con la sua regina sono la coppia che più si avvicina, alla nobile condizione, da cui ogni fiaba prende l’ispirazione.

La corona e la tiara, sono simboli di gente cara, ad un popolo terrestre ma anche alla volta celeste. Con l’aureola dorata un alone di santità ci è mostrata, in ogni caso si può capire, che c’è qualcuno da riverire. Detiene un potere, ma deve dimostrare di sapere. Ciò che porta su quel capo deve perseguire uno scopo dato: illuminare tante persone e oltrepassare la ragione, prendere decisioni importanti e per questo è protetto da giovani aitanti. Dimostrare sicurezza, ma anche alterigia e buona dose di fermezza, un insieme di tante cose, dove immancabili sono le rose; qui torniamo alla nobiltà e ancora al profumo di santità. Se analizziamo la situazione, a volte però la fama produce aberrazione, quando l’ego è spudorato fa la lotta col creato, così nella testa vanno a confluire quei conflitti che il bene fanno abolire: la Ti-ara, diviene altare della propria persona, un castello non è più Modello. Così si gioca con le parole, ma è pericoloso farlo quando qualcosa duole, se un capo non si fa amare non può farsi rispettare, è meglio che vada ad abiurare. Se non tiene fede a una promessa gloriosa, non c’è una storia rosa, se il popolo tiene soggiogato, diventa schiavo del suo pensiero sbagliato. Il libero arbitrio è sempre dato e il giusto mezzo non è scontato, il capo sarà glorificato solo, se governa con l’amore da sempre celebrato.


ABECEDARI di Edoardo Flaccomio
 

La corona è un cerchio di metallo, generalmente prezioso con gemme incastonate che si pone sulla testa in segno di dignità regale. Cambiano forma seconda della destinazione, sicuramente la più pomposa è quella papale, seguita da quelle imperiali e reali. Ce ne sono tante, una per ogni particolare situazione, tra le più semplici spicca quella triumphalis, un tempo assegnata a chi salvava un esercito dalla sconfitta o liberava una città da un assedio, in tal caso la si definiva corona ossidionale, la più alta ricompensa militare per i romani. Ossidionale, appunto, deriva dalla parola assedio.

La corona navalisera assegnata a chi arrembava per primo una nave straniera, quella vallaris a chi penetrava in campo nemico superando il vallo.

In origine la corona era un ramo ripiegato su se stesso e posto sul capo di una divinità in segno di omaggio. Solo in seguito è divenuta insegna di sacerdoti e sovrani.

Il significato nascosto all’interno delle corone, non è diverso da quello di un turbante, o di un copricapo di indiano pellerossa, o, a rigore, dei copricapi militari, persino della testa rasata dei monaci buddisti. Il senso è sempre lo stesso: mettere in risalto l’organo più importante della creazione: la testa umana.

La corteccia cerebrale è importante per via dei due emisferi di cui uno, il sinistro, è dotato di area del linguaggio, unico caso in natura e probabilmente nel cosmo. L’uomo ha anche un’altra capacità: ride. Queste due specializzazioni lo distinguono dal resto degli animali.

Dal momento che siamo a immagine e somiglianza dell’Universale, il Cosmo con le stelle è l’equivalente del nostro emisfero destro, viceversa l’emisfero sinistro è individuabile nell’Aldilà.

La Corona dunque, soprattutto quelle che terminano con delle punte, hanno la funzione simbolica di recepire le energie cosmiche che entrando nella testa si trasformano in corrente di vita. Tale flusso centrale, chiamato prana in certe tradizioni, irrora il sistema nervoso e quindi il cervello, dando la possibilità alla Consapevolezza di manifestarsi.

In ebraico la parola Coronaè formata dalle stesse lettere della parola Corano:  qof, vav puntato, reisc, alef  e noun finale. In italiano, peraltro, è sufficiente scambiare di posto la seconda ‘o’ della parola corona con la lettera ‘a’ per ottenere il termine Corano. Più chiaro di così non si può!

Questa splendida coincidenza rafforza quanto detto e cioè che la Coronaè un collegamento diretto con la Creazione. Il Corano,difatti, è il libro Sacro dei musulmani e i Versetti sono direttamente collegati alla Fonte Creatrice, saperli interpretare è abilità dei veri Dotti.

Stranamente la corona non compare nel Paradiso terrestre, Adamo ed Eva sono rappresentati nudi e privi di qualunque copricapo o aureola, a suggello del fatto che il loro errore è stato quello di non collegarsi alle Leggi profonde e fondamentali del Creato. La loro nudità è espressione di nudità mentale.

Trovare significati profondi e alternativi nel quotidiano, è un’operazione magistrale. La ragione, da sola, non può pervenire a certi risultati. Come già detto, un evento e un nome vanno sondati con l’analogia, la logica, le permutazioni letterali e le lingue antiche.

Corona deriva dal latino corona. La parola si traduce ‘in onora il cor’, onora il cuore. Sappiamo bene che cuore e mente sono strettamente interconnessi. Il loro consumo di elettricità è notevole rispetto ad altri elementi del nostro corpo, lo sanno bene i veri pranoterapeuti.

L’importanza della corona si evince anche dalla Divina Commedia di Dante Alighieri. Virgilio ed il sommo poeta hanno entrambi sul capo la corona di alloro.

Alloro dal latino laurus, certamente una parola che rimanda all’aura vitale circondante ogni essere vivente, già fotografata negli anni settanta dai fratelli Kirlian.

Interessante osservare come la parola ‘alloro’ cominci con la sillaba ‘AL’ che in ebraico richiama Dio. L’oro, inoltre, è inequivocabilmente citato, a suggello di quanto asserito circa l’affinità della Corona con le Leggi dell’Ordine Celeste il cui valore intrinseco è indiscutibile.

NON SOLO VERDE di Anna Maria Esposito: responsabile della testata giornalistica di radio CRT e conduttrice del programma “BLATERANDO”

Paprika

La Paprika è una spezia in polvere, ottenuta da alcune piante del genere capsicum (peperoni e peperoncini) e può essere dolce o piccante. La leggenda narra che sia stata una giovane contadina ungherese, scappata dall’harem di un pascià turco, dove si coltivavano i peperoni, ad insegnare ai contadini del suo villaggio come lavorare la Paprika. In Ungheria il periodo del raccolto viene vissuto come un momento gioioso. L’otto settembre, le donne, vestite con costumi sgargianti, raccolgono i peperoni nei campi e, dopo averli infilzati con ago e filo, fanno delle lunghe ghirlande che appendono a speciali sostegni di legno o a muri delle case. La Paprika è ricca di vitamina A e C, aiuta la pelle a mantenersi giovane, senza rughe

Maschera viso antirughe alla Paprika

Ingredienti:

2 cucchiai di miele

1 cucchiaino di Paprika dolce

Preparazione e uso:

si miscelano Paprika e miele, si stende la maschera sul viso, evitando il contorno occhi e labbra. Lasciare in posa 10 minuti e risciacquare. Ideale, questa maschera, quando si è stanchi e la pelle risulta spenta e opaca. Inoltre è efficace anche contro le macchie senili, i punti neri e l’acne.

Precauzioni: controllare sempre eventuali azioni allergiche prima del trattamento, con un test in una zona del corpo. 

DE GUSTIBUS NON DISPUTANDUM EST di Chefdomenico

Ricetta: Tacchino alla corte del Re sole

Ingredienti:

1 tacchino intero di circa 5 kg.

Paprika

Miele di castagno

Olio EVO

Salvia

Rosmarino

Limone

Sale q.b.

Preparazione:

posizionare all’interno del tacchino le erbe aromatiche e gli spicchi di limone. Massaggiare l’esterno con abbondante paprika, olio e un pizzico di sale. Infornare. Dopo 4 ore estrarre il tegame col tacchino e cospargere la carne con miele di castagno, dentro e fuori. Reintrodurre nuovamente nel forno spento per altri dieci minuti, in modo da consentire al miele di insaporire meglio il tacchino. Servire con spinaci, cotti in padella senz’acqua per alcuni minuti, al fine di garantire sapore e fragranza al vegetale.


BOLLETTINO RADIOMETEO di Flaviana Pier Elena Fusi

C’era una volta una regina

Con una bella coroncina

Di rose profumate

Che parlavano di virtù prelibate.

Trasportava un sapere

Che nel tempo si poteva vedere

Creava i sogni più belli

E realizzava splendidi modelli

Destava i potenti

Allietava gli intelligenti

Sapeva insegnare

E belle persone generare.

Così onorava la corona

E viaggiava in qualunque zona

Ma se leggiamo bene questa storia

Qui di tutti troviamo la memoria

Perché quella regina incoronata

Non è altro che la nostra anima amata.

Consiglio radiometeo: guardiamoci dentro

Le Bisce, uscito "Come Mauro Repetto" nuovo singolo elogio al cofondatore degli 883

$
0
0

Fuori dall'11 Settembre "
Come Mauro Repetto", nuovo atteso singolo de Le Bisce.
Il brano, scritto oltre tre anni fa, è un vero e proprio elogio al cofondatore degli 883, scomparso dalle scene musicali per intraprendere una diversa misteriosa carriera e lasciando in eredità il ricordo di un'icona indimenticabile.
La figura di Mauro Repetto è infatti il simbolo di quello che sono stati gli 883 degli esordi e dell'enorme successo dei primi anni 90.
Il pezzo è accompagnato da un videoclip ufficiale criptico nel suo intero, con colpo di scena finale, un po' a ricalcare la figura mitologica e per certi versi incomprensibile di Repetto.

Le Bisce nascono nel 2017 dalle ceneri dei Greedo, punk rock band lodigiana che vanta collaborazioni internazionali.
L'esigenza di uscire da una nicchia che iniziava a stare stretta, li porta ad evolvere il loro sound in una miscela tra rock, punk, dance e soprattutto pop, il tutto accompagnato da testi in italiano con l'intenzione di comunicare concetti profondi utilizzando un linguaggio semplice e diretto con un approccio irriverente e talvolta dissacrante.
Dopo un periodo di assestamento, a Damiano Bonvini (voce, chitarra e autore dei brani) e Paolo Cogni (chitarra voce e co autore) si sono affiancati il maestro polistrumentista Alessandro Villa (al basso e synth) e Simone "Pablo" Passolungo (alla batteria).
Nostalgici del passato e degli anni '90, consapevoli di ciò che vivono, speranzosi di quel che saranno. 
Queste sono LE BISCE.



ASCOLTA "COME MAURO REPETTO"




Nations Award, Premio alla Carriera per Jean Sorel e Abel Ferrara

$
0
0

Il 19 settembre ritorna al Teatro Antico di Taormina, il Nations Award - Premio Cinematografico delle Nazioni - ideato negli anni Settanta dal compianto critico cinematografico Professor Gian Luigi Rondi - che, grazie ad EvenTao di Michel Curatolo, presidente del Nations Award, e al Direttore artistico Tiziana Rocca, premia ospiti d’eccezione rendendo omaggio alla memoria del fondatore, scomparso quattro anni fa. Il Nations Award è realizzato in collaborazione con il Parco archeologico Naxos Taormina sotto l'alto patrocinio della Presidenza del Parlamento Europeo.

Tra i numerosi ospiti che calcheranno il palco dello storico teatro, due le figure di spicco che riceveranno il Premio Cinematografico delle Nazioni alla Carriera. Per la recitazione, verrà premiato Jean Sorel, attore francese dal fascino unico che è diventato nel corso degli anni un’icona anche del cinema italiano. Non hanno bisogno di presentazioni le sue collaborazioni con prestigiosi registi che vanno da Visconti a Risi, Bolognini, Lattuada e Lizzani, da Bunuel a Lumet. Per la regia, il premio andrà ad Abel Ferrara, uno dei registi più importanti della scena indipendente americana, che ha firmato opere come L’angelo della vendetta (1981), King of New York (1990), Il cattivo tenente (1992), Pasolini (2014), Siberia (2020).

Michel Curatolo, Presidente di a.c. Eventao e Presidente del Nations Award, ha dichiarato: “Tra le grandi manifestazioni cinematografiche, anche quest'anno nella splendida cornice di Taormina, con Tiziana Rocca stiamo riproponendo il Premio Cinematografico delle Nazioni, voluto negli anni settanta dall'indimenticato Prof. Gianluigi Rondi. Il nostro intento è quello di celebrare attori e cineasti nazionali ed internazionali motivati dalle tematiche sociali inerenti alla sostenibilità ambientale. Come da tradizione, durante questi due giorni, verranno organizzati due convegni con il Patrocinio del Parlamento Europeo e della Regione Sicilia, in cui esperti e giornalisti dibatteranno sulla salvaguardia dell'ambiente, coinvolgendo gli artisti invitati all'evento. È stato un lavoro difficile ma eccezionale, nonostante le problematiche sanitarie nell’invitare tutti questi testimonial d’eccezione a parlare di ambiente. Penso che il tema dell’ecologia non sia mai stato cosi importante come oggi”.

 

Tiziana Rocca, Direttore artistico del Premio, ha aggiunto: “Anche quest’anno siamo felici di portare al Teatro Antico di Taormina personalità del mondo della cultura e dello spettacolo di così alto profilo. Consegneremo il Premio Cinematografico delle Nazioni alla Carriera a due maestri del cinema, che si sono distinti nella regia e nella recitazione. È un vero piacere, oltre che un onore, poter contare sulla presenza di Abel Ferrara e di Jean Sorel, che torna a Taormina dopo molti anni”.

“Come sappiamo tutti, è stato un anno particolarmente difficile, sotto moltissimi aspetti” – sottolinea Tiziana Rocca. “Anche se con leggero ritardo rispetto all’abituale svolgimento del premio, ci siamo battuti affinché questo appuntamento, a cui teniamo in particolar modo, avesse luogo, ovviamente nella massima sicurezza di tutti gli ospiti e dei partecipanti. La salvaguardia e la tutela ambientale rimarranno il perno di questo premio, sono delle tematiche attuali e fondamentali oggi come non mai. È stato un anno durissimo da questo punto di vista, tra la pandemia, le alluvioni nel nord Italia e gli incendi nel sud che hanno distrutto ettari ed ettari di boschi e riserve naturali, mi auguro che anche nel nostro piccolo si possa contribuire ad accendere una luce di speranza per il futuro”.

 

Anche la kermesse di quest’anno, che ha subito un leggero ritardo a causa delle restrizioni per contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, è caratterizzata da un tema importante e particolarmente attuale: la salvaguardia e la tutela dell’ambiente. Sarà consegnato, infatti, il Nation Award Thinkingreen, premio che conta sul supporto istituzionale del Senatore Urania Papatheumembro della commissione ambiente al Senato della Repubblica.

 

In tal senso, verranno organizzati nelle date del 18 e 19 settembre, due convegni di spessore internazionale sulle tematiche di sostenibilità ambientale, facendo interagire esperti del settore, giornalisti e personaggi dello spettacolo, oltre importanti personalità delle istituzioni. Il primo verterà sulla “Valorizzazione del territorio tra sviluppo e sostenibilità”, il secondo, organizzato con la collaborazione della Fondazione Federico II di Palermo, ha come titolo: “Thinking Green - Economia della bellezza”.

 

Insieme a Legambiente, quest’anno è stata istituita e avviata una campagna di raccolta fondi per il rimboschimento dei territori pesantemente colpiti dalla devastazione degli incendi: l’hashtag di questa iniziativa è #Rialberiamo.


Anche questa edizione del Nations Award ricorderà Sebastiano Tusa, archeologo e Assessore Regionale vittima della strage aerea della Ethiopian Airlines, per il quale il Premio delle Nazioni ha anche istituito uno speciale premio intitolato alla sua memoria.


Non mancherà lo spazio per l’arte contemporanea con due installazioni/sculture dell’artista Paola D’Amore allestite sia al Teatro Antico di Taormina, nella versura occidentale del millenario teatro di pietra, sia negli spazi dell’NH Hotel.

 

Il Nations Award - Premio Cinematografico delle Nazioni, sotto l'alto patrocinio della Presidenza del Parlamento Europeo, è realizzato con il supporto del Parco Archeologico Naxos Taormina. L’evento gode altresì del patrocinio della Regione Siciliana, dell’ARS – Assemblea Regionale Siciliana, dell’Assessorato beni culturali e dell’identità siciliana, dell’Assessorato agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea, dell’Assessorato istruzione e formazione professionale e della Fondazione Federico II

TRENTACINQUE numero provvisorio di Juan Diego Puerta Lopez e Alessio Di Cosimo MIGLIOR CORTOMETRAGGIO ITALIANO al VENICE FILM WEEK

$
0
0

Grande successo per il Venice Film Week che si è svolto dal 24 al 28 agosto 2020 a Venezia, con una curata selezione internazionale di cinema indipendente. Dopo una lunga considerazione, i membri della giuria hanno scelto di premiare per il miglior cortometraggio italiano 2020 “TRENTACINQUE - numero provvisorio-”  scritto e diretto da Juan Diego Puerta Lopez e Alessio Di Cosimo. Il corto tratta il delicato tema degli omicidi a sfondo transfobico.

Il Venice Film Week si svolge parallelamente, ma indipendente, alla Mostra Cinematografica di Venezia (Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica) e si concentra sull'insolito, sull'underground, sull'intuitivo, sull'innovativo, minimalista e sui veri artisti del nostro tempo.

 

TRENTACINQUE, due personaggi, due mondi opposti. Diego è un uomo di quarant'anni, un odontotecnico; e un tipo taciturno, la sua vita è apparentemente stabile, ma in realtà piena di frustrazioni ed insoddisfazione. Vive con l’anziana madre dopo essersi separato dalla moglie. Amanda è una trans sudamericana, vive da sola in una casa nella periferia romana, quella stessa casa piena di candele e immagini sacre è anche il luogo in cui si prostituisce ogni notte. Una mattina, all'alba, mentre corre per allenarsi, Diego incrocia con lo sguardo Amanda che sta finendo il suo lavoro sul marciapiede; l’uomo rimane fortemente affascinato da quella creatura e dopo pochi secondi corre via continuando il suo allenamento. Durante tutta la giornata Diego cerca di capire cosa realmente lo ha così colpito. L’odontotecnico non potrà fare a meno di provare quest’emozione che tanto lo incuriosisce, così, arrivata la notte, decide di andare alla ricerca di Amanda, su quel marciapiede della tentazione. I due mondi così apparentemente diversi si fonderanno in un momento di passione e trasgressione che culminerà con un’esplosione di violenza e odio.

Il cortometraggio TRENTACINQUE  vedi come protagonisti l’attrice trans colombiana Juana Jimenez e l’attore Gianni Lillo e con la partecipazione straordinaria di Lucia Batassa.  La direzione della fotografia è affidata a Massimo Foletti, il montaggio a Domitilla Pattumelli, le musiche originali sono di Paolo Costa, invece le  scenografie e costumi di Caterina Nardi. Prodotto da Alessandro Perrella, Giampietro Preziosa e Marco S. Puccioni, In Collaborazione con RAI CINEMA CHANNEL. Distribuzione nei festival PREMIERE FILM

 


Juan Diego Puerta Lopez
. Regista Colombiano. La sua notorietà inizia con lo spettacolo “Carne” al Festival dei Due Mondi di Spoleto, riuscendo a colpire l'immaginario sia del pubblico che della critica. Dirige lo spettacolo in prima mondiale “Il Sapore della Cenere” di Ariel Dorfman ispirato al libro di Kerry Kennedy “Speak truth to power” con la partecipazione in video di Piera Degli Esposti, Enrico Lo Verso e Alessandro Preziosi.

Ha realizzato le coreografie per lo spettacolo “Dona Flor e i suoi due mariti” di Jorge Amado con Caterina Murino, Paolo Calabresi e Pietro SermontiDirige lo spettacolo “La notte poco prima della foresta” di Bernard-Marie Koltès con Claudio Santamaria, musica originale di Giuliano Sangiorgi dei Nagramaro. Inoltre dirige lo spettacolo "Occidente solitario" di Martin McDonagh con Claudio SantamariaFilippo Nigro, Nicole Murgia e Massimo De Santis. Dirige lo spettacolo "End of the rainbow" di Peter Quilter con Monica Guerritore. Ha diretto altri spettacoli come: “Verdi Mood’s e le Donne” in scena Maddalena Crippa e Cinzia Tedesco; “Grisélidis” in scena Serra Yilmaz. Nel 2014 riceve il “Premio Internazionale Anna Magnani” come miglior regista teatrale durante la 71° Mostra internazionale d'arte cinematografica della Biennale di Venezia. Nel 2015 viene scelto tra i 100 colombiani che hanno ottenuto grande notorietà per il suo lavoro a livello internazionale. Nel 2018 gli viene assegnato per il teatro il "Premio Fiuggi per lo Spettacolo-Europa alle Fonti 2018" . Di recente scrive e dirige insieme a Alessio Di Cosimo il cortometraggio dal titolo “Trentacinque – Numero Provvisorio” , acquistato da  Rai Cinema Channel.

 

 

Alessio Di Cosimo, romano, classe 1985; inizia a studiare cinema all’età di 19 anni presso l’università Roma Tre non conseguendo però la laurea. Qualche anno più tardi si diploma in una piccola accademia di Teatro, inizia così a portare in scena i suoi primi spettacoli scritti, diretti e interpretati; tra il 2009 ed il 2012 porta in scena diverse opere riscontrando un buon successo di pubblico nel panorama OFF romano. Nel 2013 passa alla macchina da presa scrivendo e dirigendo il suo primo cortometraggio sul delicato tema della dipendenza da gioco d'azzardo con il patrocinio del Comune di Roma e della Regione Lazio. L'anno successivo scrive e dirige il suo secondo cortometraggio dal titolo “Rosa” con il quale vince diversi premi in festival Nazionali. Nel 2017 dirige il documentario dal titolo “Tizzo storia di un grande campione“ presentato alla stampa durante la Festa del Cinema di Roma e distribuito in streaming in ITALIA, USA, INGHILTERRA, AUSTRIA E GERMANIA su AMAZON PRIME VIDEO e CHILI TV. Nel 2018 scrive e dirige il cortometraggio dal titolo “Per Sempre" che vede come protagonista l'attore internazionale Lou Castel, Per Sempre, acquistato da RAI CINEMA CHANNEL, vince tantissimi premi in festival nazionali ed internazionali, ricevendo tra gli altri anche il prestigioso Premio Speciale ai NASTRI D’ARGENTO 2019 e il riconoscimento dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali di “Film D’ Essai” per l’importante valore artistico e culturale. Nel 2019 scrive e dirige il cortometraggio dal titolo “Trentacinque – Numero Provvisorio” insieme al regista colombiano Juan Diego Puerta Lopez, il corto, acquistato anche questo da RAI CINEMA CHANNEL. Nel periodo post-Covid, Giugno 2020, scrive e dirige il cortometraggio dal titolo “L’Italia Chiamò” con protagonista Alessandro Haber cje inizierà il suo percorso nei festival a partire da Settembre 2020 distribuito da Premiere Film.

Viewing all 38726 articles
Browse latest View live


<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>