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JARABE DE PALO, IL 17 MARZO ESCE IL DOPPIO ALBUM "50 PALOS"

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“Di questi 50 anni, ne ho passati almeno 30 a stretto contatto con la musica, 20 dei quali a livello più o meno professionale. Sono nato musicista e sono tuttora musicista, dunque ho (e abbiamo) due compleanni da festeggiare.
E dal momento che si festeggia, facciamolo con la musica!”
Pau Donés


JARABE DE PALO torna sulle scene musicali: il  17 marzo è disponibile 50 PALOS (in uscita in Italia per Carosello Records), un nuovo progetto discografico che celebra i 50 anni di Pau Donés, leader e fondatore del gruppo, e i 20 anni di carriera della band. Un DOPPIO ALBUM contenente i pezzi più celebri degli Jarabe De Palo come La Flaca, Bonito eDepende, reinterpretati in una nuova veste piano, archi e voce. I nuovi arrangiamenti nascono dalla voglia di mostrare i brani nella loro essenza, per lasciare spazio alle sottigliezze e all’immaginazione, per presentarle al pubblico nel loro stato più puro.

Nell’album sono presenti importanti collaborazioni con KEKKO SILVESTRE dei MODÁ, FRANCESCO RENGA, NOEMI e LORENZO JOVANOTTI legato a Pau da una lunga amicizia.

Gli Jarabe De Palo sono pronti a suonare dal vivo nel “50 PALOS” TOUR, una serie di concerti nei teatri di tutto il mondo: dagli USA all’Europa passando per Messico, Argentina, Perù, Cile, Uruguay, Ecuador, Colombia, Venezuela, Porto Rico e Repubblica Dominicana.
A luglio e agosto anche in Italia.

In uscita a fine aprile 2017 anche l’autobiografia 50 PALOS di Pau Donés, pubblicata in Italia per De Agostini.



Pau Donés, membro e cantante del gruppo Jarabe de Palo, è nato a Barcellona 50 anni fa. La storia personale di ognuno viene caratterizzata dalle avventure e disavventure che ci si trova ad affrontare nella vita. Si può anche dire che, per citare Jarabe de Palo, “nella vita si impara dalle bastonate”. Nella vita di Donés, come nella vita di tutti, di avventure e disavventure ce ne sono state molte. A differenza di altri però, nella sua vita molte di queste vicende hanno preso la forma di canzoni, così, canzone dopo canzone, la storia dei Jarabe de Palo è stata scritta.





Libri, dal 2 marzo "MISSIONE GRANDE BELLEZZA" di ALESSANDRO MARZO MAGNO - Garzanti

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L’Italia è un enorme museo a cielo aperto: nelle sue città, fra le sue colline, lungo le sue spettacolari coste sono nati alcuni dei più grandi capolavori artistici della nostra civiltà.
Ma sono tante le opere create in Italia che hanno vissuto destini travagliati: rubate in guerra, a volte restituite a volte no, spesso perdute. Non c'è da stupirsi quindi che i più temuti personaggi della storia, da Napoleone fino a Hitler, abbiano preso di mira lo stivale d’Europa e i suoi tesori. Ma in loro difesa si sono battuti eroi, spesso sconosciuti, che hanno rischiato la vita per riportare in patria parte del bottino, e di cui oggi Alessandro Marzo Magno ricostruisce le gesta: Antonio Canova in missione a Parigi per conto del papa, l’ambiguo Rodolfo Siviero, agente segreto dall’oscuro passato, che ha dedicato tutta la vita al recupero delle opera trafugate dai nazisti.

E poi ancora le Monuments Women italiane: Palma Bucarelli a Roma, Noemi Gabrielli a Torino e Genova, Fernanda Wittgens a Milano. Quasi come in un thriller, grazie alla capacità dell’autore di farci leggere il passato come una straordinaria avventura del presente, rivivono le storie coraggiose di quelle donne e di quegli uomini che hanno recuperato e messo in salvo la bellezza del nostro paese. 
 
Alessandro Marzo Magno, veneziano, laureato in storia, vive e lavora tra Milano e Trieste. È stato per quasi dieci anni caposervizio esteri del settimanale «Diario». Ha scritto, tra l’altro, Il leone di Lissa. Viaggio in Dalmazia (2003), La carrozza di Venezia. Storia della gondola (2008), Piave. Cronache di un fiume sacro (2010), Atene 1687. Venezia, i turchi e la distruzione del Partenone (2011). Con Garzanti ha pubblicato L’alba dei libri (sette edizioni, tradotto in inglese, giapponese, coreano e spagnolo), L’invenzione dei soldi (sei edizioni, tradotto in coreano e in turco), Il genio del gusto (seconda edizione 2015, tradotto in coreano) e Con stile (2016). 
 

Musica, I RICCHI E POVERI NEL ROSTER DI DM PRODUZIONI

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DM Produzioni di Danilo Mancuso consolida ulteriormente la presenza nel mercato estero con l’ingresso nel suo roster del gruppo italiano più popolare in ambito internazionale: I Ricchi e Poveri. Sulla scena musicale da quasi cinquant’anni, attualmente formato da Angela Brambati e Angelo Sotgiu, ha venduto più di venti milioni di dischi nel mondo.

Negli anni settanta e ottanta alcuni dei loro singoli raggiungono la vetta delle classifiche italiane e internazionali.. Partecipano a dodici edizioni del Festival di Sanremo, vincendo nel 1985 con “Se m’innamoro”. Tra le hit: “Che sarà”, “Mamma Maria”, “Sarà perché ti amo”, “Voulez vous danser”, “Come Vorrei”, “Cosa sei”, “Piccolo Amore”, “La prima cosa bella” e tante altre.
Attualmente il gruppo è impegnato in un tour internazionale e nel lancio del singolo Marikita, distribuito da Sony Music, scelto da Fausto Brizzi per la colonna sonora della pellicola natalizia “Poveri ma ricchi”.
La società DM Produzioni, presente nel mercato italiano della musica live da oltre vent’anni, è tra le realtà più importanti di booking di artisti italiani per il mercato estero, come attesta la lunga attività svolta per Toto Cutugno, “l’italiano nel mondo”.
La struttura, attualmente, cura il management di Roberto Vecchioni, uno dei padri della musica d’autore italiana e la gestione di diversi artisti tra i quali Danilo Sacco e Pierdavide Carone.
www.ricchiepoveri.com
www.dmproduzioni.com
via Lomellina, 1
20133 Milano

Management dell’Artista:
Danilo Mancuso (335.7089784)
management@dmproduzioni.com

Ufficio Stampa dell’Artista:
Gessica Giglio (393.9147815)
gessica@catinogiglio.it

FABRI FIBRA torna con l'album "FENOMENO" con nuove cose da dire! "Fenomeno"è anche il 1° singolo in radio dal 3 marzo

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«Prova ad essere un fenomeno/Tutti quanti chiedono un fenomeno/
Ti convincono che sei un fenomeno/Se ti vesti come un fenomeno/
Tutti cantano come un fenomeno/Ma al lavoro vogliono un fenomeno/
Ogni donna vuole un fenomeno, un fenomeno...»

Fabri Fibra/Uomini Di Mare, La Cosa Più Facile, 2004

Faceva così un brano di Fabri Fibra scritto nel 2003 ed uscito sotto il nome del suo vecchio gruppo Uomini Di Mare nel 2004. Avrebbe già dovuto intitolarsi “Fenomeno”, ma prese poi il titolo “La Cosa Più Facile”
Da lì a poco il gruppo si sarebbe sciolto e Fibra avrebbe intrapreso la carriera solista che lo ha portato nel 2006 a firmare con Universal. In poco tempo il concetto espresso in quelle strofe avrebbe dilagato. Grazie al web e ai social network oggi siamo tutti dei fenomeni, anche nostro malgrado. Basta un profilo Instagram aperto per spingerci a essere fenomenali, oggi come ieri, oggi più di ieri. 

Nel 2017 Fabri Fibra torna con un nuovo album, “FENOMENO”, anticipato dall’omonimo singolo, in radio da venerdì 3 marzo.  Fibra ha nuove cose da dire e lo fa nell'anno in cui il concetto di Fenomeno è più attuale che mai, proprio come il rap.

Raiuno, dal 9 marzo la fiction "Sorelle" con Valle, Morario e Goggi. Regia di Cinzia Th Torrini

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Dagli stessi autori di 'Un'altra vita', una nuova storia di protagonismo e riscatto femminile.

Chiara è un brillante avvocato, single, che vive a Roma dopo aver chiuso i contatti con la città dov'è cresciuta, Matera, a causa di gravi incomprensioni con la sorella Elena, separata con tre figli, e con la madre Antonia, che accusa lievi sintomi di demenza. La misteriosa sparizione di Elena costringe Chiara a tornare per mettere ordine nella vita dei nipoti, e a fare i conti col suo  grande amore, finito per un atroce tradimento. Una dramedy dei sentimenti, variopinta e multigenere, che fonde le tonalità del melò, del rosa contemporaneo, con quelle del mistery e del giallo con venature paranormali.

Sorelle
Con 
ANNA VALLE
ANA CATERINA MORARIU
con LORETTA GOGGI
GIORGIO MARCHESI
ALESSIO VASSALLO, IRENE FERRI, ALAN CAPPELLI GOETZ, AURORA GIOVINAZZO, 
NICCOLO’ CALVAGNA, LEONARDO DELLA BIANCA, ELISABETTA PELLINI
 
Regia di CINZIA TH TORRINI
Sceneggiatura di Ivan Cotroneo e Monica Rametta
dal 9 marzo su Rai1 in prima serata
 Una produzione Rai Fiction Endemol Shine Italia


Novità in libreria, dal 9 marzo "Ce la faccio da sola. Curare la depressione senza farmaci" di Kelly Brogan

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(scheda) Ansia, agitazione, ridotta libido, insonnia, memoria scadente, mancanza di motivazione, pensieri negativi (e si potrebbe proseguire a lungo...) sono disturbi sempre più frequenti che guastano la nostra vita e compongono quella costellazione di malesseri che siamo abituati a conoscere come “depressione”.
Per combattere questo male, generalmente ci viene raccomandata una soluzione chimica, i cosiddetti antidepressivi, facendo sì che cresca a dismisura il numero di donne (ma anche di uomini) che inizia la giornata con una pillola. In molti casi, però, i farmaci non solo non risolvono il problema, ma rischiano di indebolire le difese naturali dell’organismo, creando dipendenze da cui è assai difficile liberarsi. Prendendo le mosse da questa osservazione, e dopo anni di esperienza sul campo, Kelly Brogan, specialista in psichiatria e medicina psicosomatica, rovescia le idee convenzionali sulle cause e la cura della depressione.
Il concetto chiave del suo libro è tanto semplice quanto rivoluzionario: la depressione non è una malattia, e non va curata con i farmaci; è invece al contempo un sintomo e un’opportunità, che ci invita a indagare a fondo su cosa non funziona nelle nostre abitudini di vita, per modificarle e puntare a un benessere ottimale. Dalla dieta all’attività fisica, dal sonno alla disintossicazione, dalla respirazione alla gestione dello stress, l’autrice descrive diverse tecniche – di facile applicazione – che hanno un impatto immediato sul tono dell’umore. E mette a disposizione del lettore un programma della durata di trenta giorni, in grado di consentire a ciascuno di tornare in possesso della propria salute psicofisica e di mantenerla nel lungo periodo. 

Kelly Brogan, specialista in psichiatria e in medicina olistica e psicosomatica, esercita la professione a Manhattan. È madre di due bambine. Bestseller del «New York Times», tradotto in molti paesi,
Ce la faccio da sola ha scalato anche le classifiche europee ed è stato premiato come miglior libro dell’anno dal portale di salute e benessere MindBodyGreen.

Sala Santa Rita, dal 5 al 13 marzo "A notion of cosmic teleology" dell’artista ucraino ALJOSCHA

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L’arte torna in scena alla Sala Santa Rita con tre mostre che si succederanno durante tutto il mese di marzo.
Ad inaugurare il ciclo sarà “A notion of cosmic Teleology” (5-13 marzo) dell’artista ucraino Aljoscha, un esperimento sulla materia che consegnerà al pubblico una serie di opere fluttuanti e in movimento. Una commistione di vernici e materiali che si trasformeranno in oggetti tridimensionali dinamici. “30 metri. Auto*bio*grafia” (16-21 marzo) racconterà la storia autobiografica di un anno di vita dello studente disabile Petar Pitocco. Lungo 30 metri di carta si animerà la sua splendida grafia dal forte potere evocativo. Il ciclo si chiuderà con “Pirouette” (23-30 marzo), dell’artista Valentina Palazzari, un incontro di materiali utilizzati in ambito edile dal quale sorgerà una struttura ascensionale e dinamica simile ad una giravolta.

Sabato 4 marzo alle ore 18 si inaugura alla Sala Santa Rita l’installazione site-specific dell’artista ucraino Aljoscha: opere sospese realizzate con vernici acriliche, strutture iper-leggere che occupano lo spazio aereo dell’ex chiesa barocca entrando in dialogo con il genius loci e con l’architettura del luogo espositivo.
Le opere nascono manipolando con il calore la vernice acrilica trasparente, intarsi di filamenti di pittura, plastica o carta: dall’iniziale stato liquido la pittura muta fino a divenire tridimensionale.
Come i ricombinati genetici, ogni opera è un unicum per la sua struttura e composizione materica, ed equivale a un reale esperimento e studio della materia: non esiste un building plan prestabilito, al contrario l’installazione dà l’impressione di essere un sistema aperto capace di svilupparsi ancora.
L’artista crea nuove forme di vita, veri e propri esseri viventi in mutamento, proponendo una nuova estetica ispirata all’ingegneria bio-tecnologica e genetica, presentando la dinamicità e complessità dei futuri organismi viventi: un mondo altro, utopico e futurista allo stesso tempo.
A notion of cosmic teleologyè la prima mostra di Aljoscha a Roma e la seconda in Italia. È organizzata e curata da Sala 1 in collaborazione con la storica dell’arte Natalia Gershevskaya.

La mostra è promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale - Dipartimento Attività Culturali - Direzione Organismi Partecipati e Spazi Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.

Aljoscha (Glukhov, Ucraina, 1974) ha frequentato a Salisburgo l’International Summer Academy of Fine Arts, dopo aver collaborato come assistente con il prof. Konrad Klapheck all’Art Academy Dusseldorf. Nel 2010 è stato impegnato nel progetto dell’installazione pubblica bioism uprooting populus nella città di Dusseldorf con Karin Abt-Straubinger Stiftung.
Le sue opere sono in mostra presso collezioni private e musei, tra cui Erarta Museum of  Contemporary Art (San Pietroburgo), Kupferstichkabinett (Berlino) e State Museum of Contemporary Art in Thessaloniki.
Ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali tra cui il primo premio nella categoria scultura al XXXV Premio Bancaja (Valencia, 2009) e l’Art Prize a Schlosspark 2009 (Colonia, 2009). Ha ottenuto borse presso Hybridartprojects in El Zonte (El Salvador, 2010-2011), Kunstgarten Graz (Austria, 2011), The University's Museum of Contemporary Art (Mexico City) a Venezia (2011), Hybridartprojects (Mandrem, India, 2012).

Milano Fashion Week su Instagram, Report finale: record di interazioni a sfilata unisex di Gucci (3,8 mln)

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Secondo l’Instagram Fashion Index di Blogmeter, il record di interazioni va alla sfilata unisex di Gucci (3,8 mln), seguito a distanza da Versace e Moschino (2 mln). Gucci ottiene anche il maggior numero di new follower (156.000) staccando Prada (100.000). L’Influencer più engaging di tutta la manifestazione è stata Aida Domenech (2,4 mln di interazioni)
 
Chiude i battenti la Milano Fashion Week. Blogmeter rende subito disponibile il Report finale su quali siano stati i migliori brand su Instagram tra i 68 che hanno sfilato secondo il calendario ufficiale di Camera Nazionale della Moda. In questa terza edizione del Report - un’analisi approfondita delle performance in termini di engagement, new followers, unique authors, activity, content strategy – è possibile trovare anche il dettaglio dei Top Performer nei singoli giorni delle sfilate e un’analisi dei tre Top Social Influencer durante la #MFW, realizzata grazie al nuovissimo tool Blogmeter Social Influencer.

Tra tutti i brand che hanno sfilato durante i sei giorni dell’evento, è stato Gucci ad aver generato il più alto tasso di engagement (+58% rispetto alla Fashion Week di settembre), per la precisione 3,8 mln di interazioni con i suoi post dedicati alla sua sfilata unisex, che si sono rivelati tra l’altro i contenuti più di successo dell’intera settimana della moda milanese. #GucciFW17 è stato il secondo hashtag più coinvolgente dell’analisi con 3,4 mln di interazioni, mentre #alessandromichele, l’hashtag del fashion designer dell’azienda fiorentina, ha totalizzato 1,3 mln interazioni. Nella ranking dell’engagement, con circa metà delle interazioni di Gucci, seguono Versace e Moschino, entrambi con circa 2 mln di interazioni; il profilo di Armani, nonostante si sia posizionato primo nelle singole giornate in cui hanno sfilato i suoi brand Emporio Armani (venerdì 24 febbraio) e Giorgio Armani (lunedì 27 febbraio), ha conquistato solo un quarto posto nella classifica generale con 1,2 mln di interazioni.

A ottenere un numero molto elevato di new follower, dopo il leader Gucci (156.600 new followers), è stato Prada che ha acquisito in sei giorni ben 100 mila nuovi seguaci), mentre il profilo Instagram più attivo è stata la casa di moda svedese Annakiki, che durante la settimana ha pubblicato più di 155 post. Tra gli hashtag utilizzati dai profili Instagram dei brand, il più coinvolgente è stato ovviamente #MFW con 3,7 mln di interazioni, nonostante non tutti i brand lo abbiano menzionato nei loro post dedicati alla Fashion Week come ad esempio Gucci che ha preferito un hashtag ad hoc per la proprio collezione #GucciFW17 (secondo hashtag più engaging). Il terzo è invece #Moschino con 1,6 mln di engagement.

Se Gucci ha pubblicato i contenuti più coinvolgenti in assoluto, a pubblicare i post più efficaci con l’hashtag #MFW sono stati Moschino e Fendi, mentre diversi sono stati i contenuti postati dai fashion brand che facevano riferimento all’attesissima notte degli Oscar, tra cui il più forte in termini di interazioni è stato il post di Gucci con protagonista Ryan Gosling. Grazie al nuovo tool Blogmeter Social Influencer, che permette di effettuare ricerche semantiche all’interno dei contenuti pubblicati dagli influencer, l’indagine ha individuato anche le tre Influencer più engaging che hanno citato l’hashtag ufficiale #MFW: si tratta della fashion blogger spagnola Aida Domenech (2,4 mln di interazioni),della modella statunitense Ashley Graham (480.100) e della stylist Sarah Sulzberger Perpich (368.400).

LambStonE, uscito “Hunting” 1° singolo dall’album d’esordio “Hunters & Queens”

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Il 27 Febbraio 2017 è uscito ufficialmente “Hunting”, primo singolo dei LambStonE, estratto dall’album d’esordio “Hunters & Queens”.

«“Hunting” è la feroce determinazione a superare i tuoi limiti, a reagire al pregiudizio e alla critica distruttiva. E' il “rumore dei nemici” che si trasforma in energia positiva, in lucida volontà a trasformare la negatività che ti circonda, piegando gli eventi a tuo favore, con il lavoro quotidiano e l’abnegazione.
Da questo momento, saranno gli altri a doversi preoccupare di te, ovunque si nascondano… la caccia è appena cominciata.»

Il video del brano è stato realizzato dal giovane team di Ampersand Video.
Con l’utilizzo di video proiezioni digitali la band risulta letteralmente immersa in effetti luminosi, cascate di pixel e textures macroscopiche di elementi naturalistici: foglie, clorofilla, onde pulsanti, flussi di luce.
Si tratta di una rappresentazione sintetica e simbolica dell’energia positiva, ispirata dalle immaginifiche lyrics del brano. La forza vitale che nasce sfruttando la negatività che ci circonda, trasformandola in determinazione e carica positiva.

www.lambstone.net
www.facebook.com/Lambstone

Cinema, esce il il 6 marzo “Calibro10 - il decalogo del crimine” con Franco Nero

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Tutto parte dal famoso “pizzino”, ritrovato nel nascondiglio del boss mafioso Salvatore Lo Piccolo, arrestato il 5 novembre 2007, dopo una latitanza di 25 anni.

Questo “pizzino” contiene il “decalogo del perfetto mafioso”. 
Ecco come nasce il primo, vero, pulp italiano sulla mafia!
Il Film (trailer)

L’intreccio della storia è il continuo susseguirsi del rispetto e della trasgressione del “decalogo” da parte dei protagonisti, a seconda del loro ruolo e del loro sporco gioco, tutto finalizzato al  potere e al denaro dell’Organizzazione.

Di fatto nel film, Cosa Nostra è L’Organizzazione, il Boss diventa il Capo (come scritto negli stessi pizzini di Lo Piccolo)  e i picciotti diventano dei criminali.

La merce di scambio: il denaro dell’Organizzazione, quello vero e quello falso. La posta in gioco? un ruolo di peso nell’Organizzazione e... la vita.

Cospirazioni, tradimenti, corruzione: IL pulp all’italiana per raccontare, e sopratutto ridicolizzare, il grottesco spaccato della malavita.


 Sinossi

Paradais, è il taciturno braccio destro del Capo, il suo silenzio incute timore e rispetto, tutti sanno che è l’ombra del potente “Mosè”, ama i soldi ancor più della sua bellissima moglie Nina, la sua ossessione è mettere  a posto le mazzette di denaro. Paradais ha il potere: è quella figura che “Lo Piccolo” definiva il Sotto Capo.

Nina, di venti anni più giovane, è la bella e seducente moglie di Paradais, è la donna al quale nessun uomo potrebbe resistere. A Nina il ruolo della moglie del vice sta stretto e ambisce a qualcosa di più importante, l’occasione è il trasporto del tesoro dell’Organizzazione, i soldi di Mosè che viaggiano all’interno del pilone di una pala eolica, il monumento che dà luce alla futuribile “Terra Promessa”.





Biancosarti, uomo tanto normale quanto paranoico, è il tirapiedi di Paradais, ed è ossessionato da Nina. 

Lorena, è la tassista al servizio dell’Organizzazione, sacrificata nel rispetto del decalogo. 

Soprattutto e sopra tutti Mosè: il Boss, il Capo, il Vertice! Il personaggio centrale di tutta la storia, un ruolo complesso ed articolato, magistralmente interpretato dal grande Franco Nero.

... il gioco ha inizio, in palio: la vita.

La vita in due valigie, il libro di Anca Martinas per capire chi fugge. L'intervista: riflessione sull’essenziale della vita in chiave empatica

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Se fossimo costretti a lasciare improvvisamente la nostra quotidianità e a fuggire in poche ore con solo due valigie cosa porteremmo con noi? Parte da questa domanda il libro “La vita in due valigie” scritto da Anca Martinas, giornalista del Programma romeno della Radio Vaticana, e pubblicato in collaborazione con la Fondazione Migrantes. Il volume è stato presentato nella Sala Marconi della nostra emittente. Il servizio di Marina Tomarro: 

Racchiudere la propria vita in due valigie in poche ore ed essere costretti a scappare in un Paese diverso dal nostro, con lingue ed usanze differenti, e tenere presente che solo quelle poche cose raccolte ci ricorderanno chi siamo e da dove siamo arrivati. E’ questa l’idea da cui parte il libro “La vita in due valigie”, dove l’obiettivo rimane una riflessione profonda su cosa porteremmo via se fossimo costretti ad un'ipotetica fuga salvavita, come ci racconta l’autrice Anca Martinas:

R. – Il libro vuole essere una riflessione sull’essenziale della vita in chiave empatica con chi è costretto a lasciare le proprie terre non per una scelta di vita, non per necessità di lavoro ma perché costretti più delle volte da situazioni di guerra e di persecuzioni. È una riflessione in chiave empatica. Mi sono fatta questa domanda: “Che cosa metterei in solo due valigie nella malaugurata ipotesi di dover scappare?”. Una domanda che, per così dire, mi ha tirato per la manica sia per la situazione che stiamo vivendo sia per una serie di letture. È una domanda che coinvolge e vorrei che fosse una linea guida per una riflessione anche per altre persone affinché si arrivi ad un pensiero e poi a qualche gesto di vicinanza e di sostegno a queste persone. Le domande servono per riuscire a capire. È un tentativo di “metterci nei panni di”. È questo quello che propone “La vita in due valigie”.

Tante sono le storie che vengono svelate attraverso le pagine di questo libro, da quella di una donna che va via da Bucarest, inizialmente per studiare l’arpa in Italia, per poi trovare le sue risposte e la sua strada nella chiamata del Signore, a chi come il giornalista Angelo Paoluzi che ricorda quando da bambino fu costretto a scappare dal suo paese in Abruzzo fino a Roma a causa della guerra o padre Jean Pierre Yammine responsabile della redazione in lingua araba della Radio Vaticana che racconta un episodio legato alla sua infanzia, quando una notte la sua città fu bombardata e lui e la sua famiglia si ritrovarono a fuggire dalla loro casa e a cercare riparo in un rifugio antiaereo dove avrebbero vissuto al buio per tre anni. Durante la presentazione, diverse anche le testimonianze di chi ha vissuto questo dolore di essere strappato dalla propria terra, come quella del  giornalista camerunense Franck Tayodjo, arrivato in Italia dopo essere riuscito a fuggire dalle dure carceri del suo Paese, dove era finito solo per il lavoro che svolgeva, oggi è riuscito ad avere lo status di rifugiato politico. E quindi ancora oggi sono milioni le persone che devono allontanarsi contro la loro volontà dai loro Paesi d’origine come ha spiegato mons. Giancarlo Perego, nominato recentemente dal Papa nuovo arcivescovo della diocesi di Ferrara e per molti anni direttore generale della Fondazione Migrantes:

R. - Questo racconto serve per rimandare sostanzialmente alla storia dei 65 milioni di persone rifugiate nel mondo nell’ultimo anno, costretti a partire immediatamente e a fare la stessa scelta da almeno 35 Paesi in guerra, 60 Paesi dove non c’è la possibilità di essere liberi sul piano della propria esperienza politica e religiosa, e almeno 40 Paesi dove sono avvenuti disastri ambientali. Quindi, sostanzialmente, ci si immedesima nella storia dei richiedenti asilo e dei rifugiati che oggi sono arrivati e tra noi, persone di cui, tante volte, non ricordiamo il disagio di dover lasciare tutto per un viaggio che tante volte non si sa dove terminerà.

D. - Qual è il modo migliore per accoglierli in maniera più umana?

R. – Certamente, come ha ripetuto anche il Papa recentemente, un’accoglienza diffusa di tipo famigliare non in grandi centri, cercare da subito un processo che li aiuti ad essere autonomi sul territorio e presentare anche gli aspetti positivi che portano. Non dimentichiamo che questi sono giovani, una risorsa importante per un’Italia che è tra i Paesi più vecchi al mondo. Tante volte rischiamo di considerarli semplicemente degli esseri passivi da assistere, mentre da subito dovrebbero trovare storie di lavoro, di borse lavoro, di lavori socialmente utili, di servizi civili per i giovani e di valorizzazione di una professionalità che hanno maturato nel loro Paese di origine. Marina Tomarro, Radio Vaticana, Radiogiornale del 2 marzo 2017.

ALESSANDRO COLPANI “LUNA PARK” È IL NUOVO SINGOLO DEL CANTAUTORE PIACENTINO DALL’ALBUM “TRA ME E ME”

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“Luna Park” racconta della crescita, dopo la quale si torna in un parco divertimenti da adulti, tra le attrazioni che non incantano più e senza più giocare.

«La discontinuità col proprio passato non è però un sentimento triste. La musica scura del brano, sottolinea come il doversi ripensare possa pesare sulla coscienza di un ragazzo (io), sulla genuinità del suo vissuto; ma è una canzone di rinascita, richiamata nel finale dalla voce lirica e senza parole, un suono puro, cioè un principio dal quale ricostruire il rispetto delle proprie relazioni e di sé».Alessandro Colpani
Il singolo è tratto dall’album “Tra me e me”,in uscita nel 2017. Il distacco è il tema perno del disco, che vorrebbe condurre di canzone in canzone a un’apertura e a una ricerca di momenti felici. Questa ricerca si evolve di esperienza in esperienza, fino a un equilibrio, un punto nuovo, se pur con la fatica che si riscontra nell’affrontare i propri sentimenti, anche contraddittori.
La musica attinge da Piero Ciampi, De André, qualcosa di Guccini, mimetizzato in La Sintesianche Lucio Dalla. È un album prevalentemente chitarristico.
Etichetta: Orzorock Music

BIO

Alessandro Colpani (classe 1993) esordisce, diciassettenne, nel 2010 con un album omonimo. Seguono singoli, dischi, concerti e dal 2013 le poesie con cui si accompagna quando mette da parte la chitarra. Lo stesso anno vince il Premio Fabrizio De André “Parlare Musica”a Roma nella sezione Poesia(con Dori Ghezziin giuria e Andrea Rivera sul palco, presentato da Massimo Cotto). Nel 2014 ha inizio la collaborazione con Orzorock Musicche pubblica il singolo “Volo Pindarico”, estratto dall’album “Tra Me e Me” in uscita nel 2017per Orzorock Music Cantautori.

Contatti e social

SITO ETICHETTA ORZOROCK MUSIC http://www.orzorockmusic.it/collaborazioni
FACEBOOK ETICHETTA ORZOROCK MUSIC https://www.facebook.com/orzorockmusic/?fref=ts


AL BANO E ROMINA insieme per 3 UNICI EVENTI LIVE IN ITALIA

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Torna la coppia più celebre della canzone italiana. Tre grandi eventi unici dal vivo con Al Bano e Romina Power in altrettante città e location prestigiose del nostro paese.

Si partirà il 28 luglio dalla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, per proseguire il 6 agosto al Forte Village a Santa Margherita di Pula (Cagliari) e l’8 agosto all’Arena della Regina di Cattolica (Rimini).

La storia artistica e privata di Al Bano e Romina ha incrociato spesso quella del costume nazionale, dell’anima italiana più popolare, capace di tradurre in canzoni le emozioni più semplici: da “Felicità” e “Nostalgia canaglia” a “Ci sarà”, che rappresentano i “loro” Festival di Sanremo; da “Sharazan”, “Libertà”, “Che angelo sei” a “Sempre sempre"; queste alcune delle canzoni del repertorio del duo, grande protagonista dei eventi (per tutta l’estate, Al Bano sarà in giro anche con il suo tour per una serie di concerti).

Dopo anni di silenzio la coppia ha ricominciato la propria attività, intensificandola sempre più.

Sedici anni separano l’ultima apparizione pubblica (a Rio de Janeiro nel 1997, davanti a Papa Giovanni Paolo II) alla loro “reunion”, quando si ritrovano in Russia nel 2013 per tre eventi live organizzati a Mosca. Poi, nel 2014, alcuni concerti negli Stati Uniti, Canada, Spagna, Romania, Polonia, Germania, Austria e di nuovo Russia fino a quando il 10 febbraio 2015, dopo 24 anni di assenza, tornano a calcare il palcoscenico del teatro Ariston di Sanremo, esibendosi durante la prima serata del Festival con "Cara terra mia", "Felicità" e "Ci sarà". L’Arena di Verona a maggio del 2015, e in diretta tv su RaiUno per un grande show da ascolti record, li vede protagonisti del primo concerto insieme in Italia dopo tanti anni, preludio a questi eventi unici nell’estate 2017.
 Foto di Porcarelli

Il 6 marzo è LymphAday: 40.000 italiani l'anno colpiti dal linfedema. Incontro al Gemelli di Roma con i massimi esperti

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Anche in Italia quest’anno il 6 marzo sarà il LymphAday (Lymphedema Awareness Day), la Giornata Mondiale del Linfedema: istituita lo scorso anno dal Senato americano, celebrata in tutto il mondo e promossa, qui per la prima volta, dalla Beautiful After Breast Cancer Italia Onlus.

Per l’occasione i massimi esperti in materia e le principali associazioni di pazienti si incontreranno in un evento in collaborazione con il Centro per il Trattamento Chirurgico del Linfedema della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, aperto lo scorso anno e diretto dalla Prof.ssa Marzia Salgarello - Direttore UOC Chirurgia Plastica e presidente della BABC: un centro d’avanguardia per il trattamento del linfedema grazie alle competenze microchirurgiche e alla strumentazione di ultima generazione di cui dispone, che offre ai pazienti affetti da questa patologia le nuove tecniche microchirurgiche quali anastomosi linfaticovenulari e trapianto autologo di linfonodi.
Il Linfedema non è una patologia rara. La sua incidenza è purtroppo in crescente aumento, e in Italia si stimano circa 40.000 nuovi casi all’anno. Il Linfedema può insorgere nei pazienti che presentano delle alterazioni del sistema linfatico (Linfedema primario), ma sempre di più – si stima dal 20% al 40% - interessa i pazienti affetti da tumore, soprattutto patologie tumorali in cui si renda necessario intervenire con lo svuotamento dei linfonodi ascellari, inguinali e pelvici come per il tumore della mammella, tumori ginecologici, urologici, melanomi e sarcomi.
L’evento, condotto dalla giornalista Annalisa Manduca e aperto al pubblico, si terrà dalle ore 16 presso la hall del Policlinico con l’obiettivo di accendere un faro sul Linfedema, malattia del sistema linfatico caratterizzata dall’avere braccia o gambe gonfie per la stasi linfatica in modo cronico. Una patologia frequentemente sottovalutata: spesso i pazienti non vengono informati della possibile insorgenza del linfedema e quindi non sono educati in modo appropriato sui possibili trattamenti che, se messi in atto in fase iniziale, risultano essere ancora più efficaci.
Basti pensare che dal 2015 ad oggi presso il Gemelli gli oltre 200 pazienti curati hanno avuto una riduzione della circonferenza dell’arto trattato dal 25% al 70%, con un significativo miglioramento dei sintomi e dei segni legati al linfedema. La microchirurgia inoltre riduce l’incidenza di complicanze infettive, e può costituire un notevole risparmio economico per il Sistema Sanitario Nazionale e per il paziente: una diagnosi e un trattamento precoce infatti, sono più efficaci e riducono le spese legate alla gestione non appropriata di una malattia cronica.
“Questa giornata è l’occasione per ribadire l’importanza della microchirurgia nel trattamento di questi pazienti – spiega la Prof.ssa Marzia Salgarello - di divulgare le possibilità di cura per i pazienti sopravvissuti alla malattia tumorale ma poi affetti dalle conseguenze della terapia chirurgica “salvavita”, quale è l’accumulo di linfa negli arti dopo l’asportazione dei linfonodi. Ed è un piacere per tutti noi, medici e fisioterapisti che lavoriamo per migliorare la qualità di vita dei nostri pazienti con il linfedema, avere l’opportunità di incontrare le associazioni dei pazienti e stabilire nuovi collegamenti e nuove modalità di collaborazione.”
Il 6 marzo si incontreranno al Gemelli personalità mediche di spicco nel trattamento del Linfedema, tra cui i principali fisiatri e fisioterapisti specializzati in materia come il Prof. Sandro Michelini, Presidente International Society of Lymphology (ISL) e Presidente Italian Lymphedema Framework (ITALF), e il Prof. Matteo Bertelli, genetista, fondatore e Presidente dell’Istituto di Genetica no-profit MAGI di Rovereto che illustrerà come la genetica influisca nella comparsa dei linfedemi primari. Insieme alla Prof.ssa Marzia Salgarello, saranno presenti anche l’Ing. Enrico Zampedri, Direttore generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma e il Prof. Giovanni Scambia Direttore del Polo Scienze della salute della Donna e del Bambino. Quindi sarà la volta dei malati, con le testimonianze delle più importanti associazioni dei pazienti come LILL (Lega Italiana Lotta al Linfedema), l’Associazione SOS Linfedema ONLUS, l’Associazione Lotta al Linfedema e l’Associazione Primi Elementi.
Durante la giornata sarà presentato il logo ufficiale del LymphAday, Lymphedema Awareness Day, e sarà proiettato il trailer del cortometraggio intitolato “LymphAday 2018” a cura del regista Antonio Centomani.


Beautiful After Breast Cancer Italia Onlus
In America la Lymphatic Education & Research Network si impegna da circa venti anni su questo tema (lymphaticnetwork.org). In Italia la Beautiful After Breast Cancer Italia Onlus ha tra i suoi obiettivi principali, oltre alla divulgazione dell’importanza della ricostruzione del seno dopo la mastectomia, la diffusione del trattamento del linfedema. Ciò si raggiunge attraverso la sensibilizzazione dei pazienti, degli addetti ai lavori e dei media circa l’importanza della diagnosi e del trattamento precoce di questa patologia, che ha un forte impatto personale e sociale per chi ne è affetto.

www.beautifulabc.it

CHIARA CIVELLO, il 31 marzo esce il nuovo album "ECLIPSE". Da maggio in tour

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A tre anni di distanza dall’ultimo disco “Canzoni” e dopo il fortunato tour che l’ha portata ad esibirsi in Italia e all’estero, la sofisticata cantautrice CHIARA CIVELLO torna con un nuovo progetto discografico, “ECLIPSE” (distribuzione Sony Music Italy), in uscita il 31 marzo.


Chiara Civello presenterà live il nuovo album in alcune prestigiose location in giro per l’Italia.
Queste le prime date confermate: il 4 maggio all’Auditorium Parco della Musica diROMA, il 5 maggio alla Basilica di San Giovanni Maggiore Pignatelli di NAPOLI, il 10 maggio al Teatro Palazzo di BARI, il 12 maggio all’UniCredit Pavilion di MILANO.
I biglietti saranno disponibili a breve sui circuiti di vendita abituali.

Chiara Civello è stata notata da pubblico e critica grazie alla pubblicazione del suo primo disco “Last Quarter Moon” (2005), che l’ha resa la prima artista italiana nella storia ad incidere il suo album d’esordio per la prestigiosa etichetta Verve Records. L’album contiene la ballad “Trouble”, composta a quattro mani con il leggendario Burt Bacharach.
Nel 2008 Chiara Civello parte per il Brasile dall’amico Daniel Jobim, viaggio che le consente di entrare in contatto con la cultura e la musica brasiliane e di conoscere grandi artisti del luogo come la star del pop brasiliano Ana Carolina, con la quale inizia una fruttuosa collaborazione. “Problemas”, la versione portoghese del brano di Chiara “Problemi” (tratto dal disco “Al posto del mondo”), interpretata da Ana Carolina, diventa la colonna sonora della celebre telenovela brasiliana “Fina Estampa”, vincendo ilPremio Multishow come migliore canzone del 2012 in Brasile.
Nel 2012 Chiara partecipa al Festival di Sanremo nella sezione Big, con il brano “Al posto del mondo”.
Il 2013 è l’anno di “SOLO +” un progetto live che nel 2013 Chiara Civello ha portato prima in Brasile e poi in Italia. Un viaggio in musica dove Chiara si è esibita al fianco di grandi artisti della scena brasiliana come Ana Carolina e Preta Gil.
Nel 2014 esce il suo quinto album in studio, “Canzoni”, prodotto da Nicola Conte e con cui Chiara Civello si presenta per la prima volta nell’inedita veste di sola interprete.
Foto Artist Proof


GIUSY FERRERI, esce oggi il nuovo album “GIROTONDO” con tanti autori e tanti stili diversi

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Dopo il successo straordinario della raccolta “Hits”, già disco d’oro, e il singolo “Volevo te” che ha scalato le classifiche  conquistando in poco tempo il disco di platino, GIUSY FERRERI torna con il nuovo attesissimo album di inediti GIROTONDO” (Sony Music), in uscita oggi, venerdì 3 marzo!


«Girotondo è un album diviso in due - racconta Giusy Ferreri - la prima parte è più solare e spensierata mentre la seconda risulta più introspettiva ed emotiva. È un album che nasce dal lavoro di squadra con tanti autori e tanti stili diversi che si sono uniti per creare un progetto di cui sono molto orgogliosa.»

“Girotondo”, prodotto da Fabrizio Ferraguzzo, è composto da 14 tracce tra cui “Fa Talmente Male”, presentato sul palco della 67^ edizione del Festival di Sanremo, e un featuring in “L’amore mi perseguita” con Federico Zampaglione, autore del brano.
Oltre che con Zampaglione, l’album racchiude altre collaborazioni di rilievo, tra cui quella con Marco Masini, che ha scritto per lei “Immaginami”, con Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti che ha firmato il brano “Occhi lucidi” e con altri grandi autori come Diego Mancino, Dario Faini e Roberto Casalino.

Questa la tracklist di “GIROTONDO”: “Fa Talmente Male”, “L’amore tante volte”, “Partiti Adesso”, “L’amore mi perseguita” (ft. Federico Zampaglione), “È finita l’estate”, “Occhi lucidi” (scritto da Tommaso Paradiso), “Col sole e col buio”, “Girotondo”, “La Distanza”, “Il mondo non lo sa più fare”, “Tornerò da te”, “Immaginami” (scritto da Marco Masini), “Il resto del mondo è diverso da te”, “La gigantessa”.

Da domani, inoltre, Giusy Ferreri sarà impegnata in quattro appuntamenti instore nelle principali città italiane per incontrare i fan e presentare il nuovo album. Queste le date: venerdì 3 marzo al Mondadori Megastore aMilano (Via Marghera, 28 - inizio ore 18.00), il 7 marzo alla Galleria del Disco di Firenze (Piazza della Stazione, 14 - inizio ore 18.00), l’8 marzo alla Discoteca Laziale di Roma (Via Mamiani, 62– inizio ore 18.00) e il 9 marzo a La Feltrinelli di Napoli (Via Santa Caterina a Chiaia, 23 - inizio ore 18.00).

“Fa Talmente Male” è il primo singolo estratto dall’album e il video, diretto da Gaetano Morbioli, è visibile su Vevo al seguente linkhttp://vevo.ly/jmc2UN.
Foto di Daniele Barraco

NOVE, da stasera alle 21,15 "FRATELLI DI CROZZA" NUOVO ONE MAN SHOW DI MAURIZIO CROZZA

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È tutto pronto: il fuoriclasse Maurizio Crozza che dal 3 marzo alle ore 21:15, rigorosamente in diretta dagli studi di Milano, presenta il suo “Fratelli di Crozza” su NOVE, il canale del gruppo Discovery al tasto 9 del telecomando.

Maurizio Crozza ha scelto il NOVE per la sua satira unica e inimitabile. Lo sguardo sarà puntato sulla strettissima attualità politica e sociale, con quella ironia e quella cifra originale che ha fatto dell’artista genovese un unicum nel panorama televisivo e che ci ha reso tutti un po’ “Fratelli di Crozza”.
Un assaggio delle novità Crozza ce lo ha già regalato alla vigilia del debutto, presentando in anteprima due nuovi personaggi, divenuti immediatamente virali sul web: Michele Emiliano, attuale Governatore della Puglia, e Maligno Belpietro, conduttore della rubrica “Dalle nostre parti”. Tutto il resto lo scopriremo da venerdì 3 marzo.

NOVE è un canale che ha la vocazione a innovare e Maurizio Crozza è un talento unico che incarna alla perfezione i valori del brand, in primis la voglia di sorprendere e sperimentare – afferma Laura Carafoli, Chief Content Officer Discovery Southern Europe –  “Crozza col suo sguardo così efficace sulla realtà è capace di interpretare il mondo che ci circonda come nessun altro  – continua Carafoli -. Per questo siamo orgogliosi di averlo con noi a contribuire a dare al NOVE un’anima contenporanea”.

“Fratelli di Crozza” sarà visibile in live streaming gratuito su DPLAY (sul sito dplay.com – o su App Store o Google Play), il servizio OTT di Discovery Italia. Tutte le puntate saranno disponibili anche on demand dal giorno dopo, mentre ogni singolo sketch estratto dallo show e contenuti inediti saranno raccolti tutti in una sezione speciale completamente dedicata a “Fratelli di Crozza”.

“Fratelli di Crozza” è un programma di Maurizio Crozza, Andrea Zalone, Francesco Freyrie, Vittorio Grattarola, Alessandro Robecchi, Alessandro Giugliano, Claudio Fois e Luca Fois.  
E’ prodotto da ITV Movie per Discovery Italia. La regia è di Massimo Fusi,  la scenografia di Marco Calzavara e la fotografia di Daniele Savi. Produttore esecutivo per ITV Movie è Patrizia Sartori.


“FRATELLI DI CROZZA” è anche su:
TWITTER@FratelliCrozza - INSTAGRAM@FratelliDiCrozza

Ravenna Festival 2017, da lunedì 6 marzo la prevendita per tutti gli spettacoli

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Prendete il chitarrista dei Radiohead Jonny Greenwood, il compositore israelo-indiano Shye Ben Tzur e la band The Rajasthan Express, mescolatene ritmo e sonorità e abbandonatevi a questa “follia curativa” tra Oriente e Occidente. Junun arriva a Ravenna venerdì 2 giugno, portando sul palco del Palazzo Mauro De André un progetto che respira e vive di musica, fare musica e soprattutto fare musica assieme.
Questo sorprendente incontro fra culture si aggiunge al già ricco programma di Ravenna Festival 2017, a pochi giorni dall’apertura della prevendita (lunedì 6 marzo) per tutti gli spettacoli di questa XXVIII edizione.
Cos’è Junun? Junun è una parola che in urdu, una delle principali lingue in India accanto all’hindi, designa la follia; una follia, però, che ha il retrogusto dell’amore, uno stato d’animo ambivalente e inafferrabile che appartiene alla sensibilità orientale ed è per certi versi inaccessibile agli occidentali. “Lavorare con i musicisti indiani è meraviglioso,” confessa Jonny Greenwood in un’intervista al Guardian circa l’esperienza da cui è nato l’album Junun, registrato in uno studio improvvisato nell’antico forte Mehrangarh di Jodhpur, la “città blu” nel deserto del Rajasthan. “Qui la musica è parte della vita, piuttosto che soltanto un’occupazione. Quando stiamo suonando, registrando o provando, se facciamo una pausa finiscono per suonare un altro po’. Esiste un’urgenza, un desiderio di fare musica che è di grande ispirazione”. Accanto a Greenwood, tra i migliori musicisti avant-garde contemporanei, Shye Ben Tzur, vero deus ex machina del progetto: il compositore, musicista e poeta israeliano studia da anni la musica e cultura indiana e la tradizione musicale sufi Qawwali. Terzo protagonista è la band The Rajasthan Express, che porta in Junun tutta l’esuberanza degli strumenti a fiato, gli inaspettati ritmi dispari delle percussioni, la vibrante energia dei cori, ma soprattutto il piacere assoluto di suonare assieme. 

Con Junun comincia il viaggio di Ravenna Festival 2017 sulla rotta che porta al cuore dell’India: proseguirà con la tre giorni del Darbar Festival, un’immersione nella musica classica indiana, e con le coreografie di Shobana Jeyasingh, per concludersi sulle note del sitar di Anoushka Shankar. Ma lo sguardo del Festival non si posa solo su orizzonti lontani: con la dedica a “Il rumore del tempo” nel centenario della Rivoluzione Russa, il fil rouge di questa edizione si dipana fra rivoluzioni musicali ed espressive. Spicca la prima italiana dell’opera futurista “Vittoria sul sole” di Aleksej Kručënych, con musiche di Matjusin e scene e costumi di Malevič, accanto agli appuntamenti di sinfonica (direttori quali Riccardo Muti, Yuri Temirkanov, Semyon Bychkov, Ottavio Dantone, Juraj Valčuha e solisti come Anne-Sophie Mutter, Jean-Yves Thibaudet, Denis Matsuev, David Fray e Giovanni Sollima) e danza (con Olivier Dubois e il Ballet Nacional de Cuba...). Il Festival si arricchisce inoltre di un tributo a Dante a partire dai 34 giorni di “Inferno” di Marco Martinelli e Ermanna Montanari; di concerti nelle basiliche bizantine con omaggi ad Arcangelo Corelli e Claudio Monteverdi; di una sezione dedicata a musica e cinema.

Da lunedì 6 marzo sarà possibile acquistare in prevendita i biglietti per Junun e tutti gli altri spettacoli di Ravenna Festival 2017 (25 maggio – 11 luglio). 
Alla biglietteria del Festival (Teatro Alighieri, via Mariani 2, tel. 0544 249244) e al sito www.ravennafestival.org per la vendita online si affiancherà la rete di prevendite ufficiali attiva presso tutte le filiali della Cassa di Risparmio di Ravenna e gli uffici IAT di Ravenna, Teodorico e Cervia.
Esclusivamente alla biglietteria continua la possibilità di sottoscrivere la vantaggiosa formula del Carnet Open (4, 6 oppure 8 spettacoli) che consente di risparmiare (gli sconti vanno dal 10 al 20%) sugli spettacoli preferiti scegliendo in assoluta libertà, anche in settori diversi, per costruire il proprio percorso nel variegato panorama di proposte della prossima edizione del Festival.

RAI UNO, SABATO 4 MARZO COLPO DI SCENA A "BALLANDO CON LE STELLE": “BALLERINA PER UNA NOTTE" MILLY CARLUCCI

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Sabato 4 marzo, secondo avvincente appuntamento per Ballando con le stelle, la trasmissione di Raiuno condotta da Milly Carlucci. Dopo una partenza scoppiettante, sulle coppie in gara si accendono nuovamente i riflettori, infatti, li vedrete cimentarsi in nuove emozionanti coreografie, per dimostrare al pubblico e alla Giuria in studio tutti i loro progressi sulla pista da ballo.
A bordo pista non mancheranno le incursioni di Valerio Scanu, alle prese con l’universo social, dove racconterà: curiosità, dietro le quinte e fatiche dei tredici personaggi che con impegno e costanza, ogni giorno si allenano duramente. Mentre la nota criminologa, Roberta Bruzzone svelerà aspetti insoliti sui nuovi concorrenti.
Per l’occasione in diretta dall’Auditorium Rai del Foro Italico, ci sarà una sorpresa davvero inaspettata, Milly Carlucci, da padrona di casa del dance show più amato del piccolo schermo, sabato sera si cimenterà per la prima volta in una nuova sorprendente avventura, sarà infatti, protagonista dello spazio “Ballerina per una notte”. Si esibirà in un affascinante tango, al fianco di Pablo Moyano, uno dei grandi maestri argentini di questa disciplina. La conduttrice di Rai Uno dovrà sottoporsi ad un vero e proprio “tour de force” imparando in poche ore, una coreografia da eseguire durante la diretta del programma. Anche Milly stavolta si sottoporrà alle grinfie della Giuria più temuta della televisione. Il punteggio ottenuto con la sua esibizione sarà molto utile a una delle coppie in gara aiutandola a migliorare la classifica finale.

Una ballerina speciale, quindi per dare il via all’avvincente talent show di Raiuno e alle sfide tutte a passo di danza, che attendono le coppie in gara: Oney Tapia – Veera Kinnunen; Martin Castrogiovanni – Sara Di Vaira; Anna Galiena – Simone Di Pasquale; Martina Stella – Samuel Peron; Antonio Palmese – Samanta Togni; Simone Montedoro – Alessandra Tripoli; Fabio Basile – Anastasia Kuzmina; Cristhopher Leoni – Ekaterina Vaganova; Giuliana De Sio – Maykel Fonts; Alba Parietti – Marcello Nuzio; Anna La Rosa – Stefano Oradei; Fausto Leali – Ornella Boccafoschi ; Xenya – Raimondo Todaro. 
Per tutta la puntata vedremo volteggiare i concorrenti nella grande pista da ballo dell’Auditorium Rai del Foro Italico, guidati dai rispettivi maestri con diversi stili di danza: cha cha cha, tango, valzer, jive, rumba, paso doble, salsa, rumba, merengue e qickstep. A giudicare le loro performance sarà, ancora, l’inflessibile giuria presente in studio composta da Guillermo Mariotto, Fabio Canino, Ivan Zazzaroni e Selvaggia Lucarelli, capitanata dall’inossidabile Carolyn Smith. L’ultima parola, comunque, spetta al pubblico che segue da casa la trasmissione che, attraverso il Televoto decreterà, di volta in volta, la coppia eliminata attraverso i numeri: 894.001 da telefono fisso, e sms 475.475.1 da telefono mobile.
La colonna sonora della serata e’ affidata alla Big Band di Paolo Belli che con la sua irresistibile vitalità accompagnerà sulla pista da ballo le tredici coppie in gara.

Per tutti coloro che desiderano avere notizie particolareggiate sulla trasmissione, ricordiamo che è attivo il sito del programma: www.ballandoconlestelle.rai.it dove è possibile trovare informazioni sui vip, sui maestri di ballo, sulla giuria e sulle singole puntate della trasmissione.

Caramba, uscito il 1° album degli Audio Magazine

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A 14 anni dalla fondazione della band, con oltre 1.000.000 di visualizzazioni su youtube, gli Audio Magazine pubblicano il loro primo album “Caramba”, disponibile su tutti gli store digitali, anticipato dal singolo “Ore ore” scelto dal regista Massimiliano Bruno per aprire la colonna sonora del film “Beata Ignoranza” con Alessandro Gassman e Marco Giallini.

Un nuovo progetto musicale, quello dell’album Caramba che è nato nello studio “Meccanica Sonora” di Roma per poi volare a Rio de Janeiro dove gli autori Andrea Cardillo, Francesco Carusi e Kicco Careddu e il resto della band hanno registrato e prodotto i brani con la collaborazione del noto compositore carioca, Rogè, e la collaborazione di Max De Tomassi.

Un album che in poche ore ha già raggiunto 25° posizione tra i più scaricati su Itunes.

“Suoniamo insieme da quasi 15 anni ma in realtà è dal 2011 che facciamo musica nostra”  raccontano Carusi, Careddu e Cardillo, i tre fondatori del gruppo  “siamo partiti con dei singoli: il primo intitolato Tornerai, l’anno dopo Cambierò, nel 2013 abbiamo registrato il primo EP e un altro singolo nel 2014. Avevamo in mente il progetto di questo nostro primo album e si è presentata l’occasione di volare in Brasile per registrare un EP. Max De Tomassi si è molto interessato e così è nata la voglia di fare l’intero album”.

“Su youtube abbiamo anche pubblicato un video-diario della trasferta a Rio” proseguono gli Audio Magazine “Abbiamo collaborato con dei musicisti fantastici: oltre ad essere molto soddisfatti del risultato delle registrazioni, siamo felici di aver fatto un’esperienza davvero unica.”

Anticipato da “Ore Ore” l’album contiene otto tracce – tra cui L’amore non conviene, Un pop di samba (Olè Olè) e Cento Baci - che fondono reggae, samba, pop e rock in una commistione di sonorità e generi che dal 2003 è diventata la cifra distintiva della band, con il comune denominatore di un groove sempre e comunque trascinante.

Insieme agli inediti, in Caramba, c’è anche il riarrangiamento di uno dei tormentoni del 2003, “Ma Dai” scritto da Mario Lavezzi e Costanzo, portato al successo e al Disco d’Oro, dallo stesso Cardillo
Dunque non resta che scoprire tutte le tracce di Caramba aspettando il prossimo tour per poter ballare per Ore e Ore e oltre.
Gli Audio Magazine
Andrea Cardillo - voce e chitarra
Francesco Carusi –voce e tastiera
Kikko Careddu – batteria
Vittorio Longobardi – basso
Enrico Sotgiu – percussioni
Lamine Mbaye – percussioni
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