Il 3 gennaio a L’Asino che Vola imperdibile appuntamento con la musica d’Oltreoceano.
Sul palco del live club più attivo della Capitale arriva Ryan Kilgore, sassofonista americano della band ufficiale di Stevie Wonder, in tour in Italia con il suo progetto musicale. Il concerto è un mix coinvolgente di funky jazz, R&B e black music. La scaletta prevede pezzi originali di Ryan, più uno speciale omaggio a Stevie Wonder e Prince. Accanto a Ryan Kilgore ci sarà Federico Malaman, bassista di fama mondiale, attualmente con Mario Biondi e al piano e voce Andrea Satomi Bertorelli, anche lui collaboratore di Biondi. A completare la band ci saranno Enzo Astone alla batteria e Antonio Castrovillari alla chitarra. Ryan Kilgore, oltre a essere stato il sassofonista dei tour di Stevie Wonder per gli ultimi 5 anni, ha condiviso il palco con artisti del calibro di Peter White, Cherrelle, Bobby Brown, John Legend, Boney James, Robin Thicke, Lalah Hathaway, Earth Wind & Fire, e Marsha Ambrosious solo per citarne alcuni.
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L’ASINO CHE VOLA, IL 3 GENNAIO ARRIVA RYAN KILGORE, SASSOFONISTA DI STEVIE WONDER
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“Largo al Factotum”, Elio in concerto con il M° Roberto Prosseda il 26 gennaio 2017 al Teatro Massimo di Pescara
Eliocon il concerto “Largo al Factotum” al Teatro Massimo di Pescara il 26 gennaio 2017.
Stefano Belisari in arte Elio, noto ai più per essere il fondatore ed il leader del gruppo Elio e le Storie Tese, è un artista poliedrico: cantante, compositore, flautista, doppiatore, attore teatrale ed in passato giudice nel talent show “X Factor” e finalmente torna in Abruzzo con lo spettacolo “Largo al Factotum” in compagnia del M° Roberto Prosseda.
In teatro Elio ha interpretato numerosi lavori fra i quali “L'opera da tre soldi” di Bertolt Brecht, “Storia di Amore e di Anarchia”, musical di Lina Wertmüller.
Narratore dalla calda voce in “Pierino e il lupo” favola musicale di Sergej Prokofiev diretta da Zubin Mehta.
“Il motivo per cui ho iniziato a fare questo tipo di spettacoli è perché credo che la musica classica sia anzitutto bella e che vale la pena ascoltarla. Siamo in una fase storica in cui c’è bisogno di qualità, ma in pochi conoscono questi brani. Quindi l’intento è quello di far ascoltare a chi non avrebbe mai avuto l’occasione o la voglia di farlo della buona musica, senza etichette di genere, sperando che poi se ne innamorino come è accaduto a me”.
Queste le parole con cuiEliopresenta il concerto “Largo al Factotum”, un suggestivo recital in compagnia del pianista Roberto Prosseda: un viaggio originale, divertente e raffinato nella storia della musica classica, da Rossini a Mozart e Weill, alle canzoni moderne del compositore contemporaneo Luca Lombardi, che vedranno Elio interpretare Don Giovanni e il Barbiere di Siviglia, così come odi musicali alla zanzara, al criceto e al moscerino.
I biglietti per la data di Pescara del 26 gennaio 2017 sono disponibili in tutti i punti vendita del circuito Ciaotickets e online all’indirizzo http://www.ciaotickets.com/evento/elio-largo-al-factotum
Per questo evento è abilitata la vendita online con ritiro del biglietto al botteghino.
Non sarà necessaria alcuna spedizione con corriere espresso: si dovrà soltanto stampare la ricevuta d'acquisto con la propria stampante di casa/ufficio (è sufficiente una stampa in bianco e nero) e, consegnandola all'ingresso dell'evento, si riceverà in cambio i biglietti SIAE con il proprio nominativo per accedere all'evento.
Info:
349 5520420
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Capodanno a Roma: al Circo Massimo dalle 22 countdown tra dj set, giochi di luce e spettacoli acrobatici
Il 31 dicembre si fa festa al Circo Massimo. Dalle 22 un grande appuntamento per aspettare e festeggiare insieme il nuovo anno tra dj set, spettacolo di luci e incredibili performances acrobatiche internazionali.
Ad aprire la serata le spettacolari acrobazie di 15 artisti circensi con le musiche di Stefano 66K De Angelis. A seguire la compagnia francese Transe Express che, dopo essersi esibita nelle più grandi capitali del mondo da Sydney a Parigi, porta per la prima volta in Italia lo spettacolo Mobilissimo Home: 15 artisti che voleranno a 30 metri di altezza per far sognare grandi e piccini a testa in su’ sotto le stelle. Una festa unica nella splendida cornice del Circo Massimo che per una notte diventerà ancora più suggestiva grazie ad un affascinante spettacolo di luci che si unirà alla musica dance, pop e rock con una speciale “fusione” tra 66K e i violoncelli dei 100Cellos diretti da Enrico Melozzi per un countdown all’insegna del divertimento.
Una notte unica che passerà poi il “testimone” alla Festa di Roma sui ponti e lungo il Tevere che inizierà alle 3.30 del mattino offrendo alla città ben 24 ore di iniziative e manifestazioni per tutte le età.
CIRCO MASSIMO
22 opening act
Performances e acrobazie con 15 artisti
DJ set STEFANO 66K DE ANGELIS
22:30 MOBILISSIMO HOME spettacolo acrobatico della COMPAGNIA TRANSE EXPRESS (prima italiana)
23:30 countdown con i 100CELLOS, diretti da ENRICO MELOZZI
e spettacoli di luce e vj set a cura di DANIELE SPANÒ e DANIELE DAVINO
00:30 closing act
DJ set performances e acrobazie
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Palapartenope, il 5 gennaio Luchè presenta "Malammore" con Guè Pequeno, Marracash, Da Blonde, Coco, Mad Brains, DRoss
Luca Imperatore, meglio conosciuto come Luchè, torna a esibirsi a Napoli giovedì 5 gennaio alle ore 21.
Il rapper originario di Marianella presenta dal vivo “Malammore”, il suo terzo album in studio uscito lo scorso luglio, con numerosi ospiti on stage: Guè Pequeno, Marracash, Da Blonde, Coco, Mad Brains, DRoss. Vista l’enorme richiesta di biglietti, il concerto inizialmente previsto alla Casa della Musica (sold out in poche settimane), è stato spostato al Palapartenope, in via Barbagallo, 115 a Fuorigrotta (per info: Veragency, tel. 081 7284523 - concerti@veragency.com), struttura con una maggiore capienza.Caratterizzato da brani differenti tra di loro ma ricchi di contenuti, “Malammore” è un lavoro ancorato alle sue radici ma allo stesso tempo contraddistinto da sound e atmosfere di livello internazionale che si avvalgono di rime esplicite, situazioni gangster e una produzione sonora dove ogni beat è curato nei minimi dettagli. Il disco vede la partecipazione gi grandi nomi della scena rap italiana: Gué Pequeno, Da Blonde, Cocò e Baby K, quasi tutti presenti al concerto del 5 gennaio. Ad anticipare l’uscita dell’album, il primo singolo “O’ primmo ammore”, brano incluso nella colonna sonora delle serie tv Gomorra, il cui video ha raggiunto le 5 milioni di views su Vevo.
Considerato come uno degli artisti più originali del rap contemporaneo e contraddistinto da una personalità unica nel suo genere, Luchè negli ultimi anni ha collaborato con i migliori protagonisti della scena rap, da Guè Pequeno a Clementino, Marracash, Achille Lauro ed Emis Killa. Cresciuto nel quartiere Marianella di Napoli, ai confini con Scampia, Piscinola, Chiaiano e Miano, Luchè ha iniziato il suo percorso musicale nel 1997 insieme al rapper e amico 'Nto, con il quale fondò i Co'Sang.
Tra il 2005 e il 2006 il duo ha iniziato una serie di collaborazioni con artisti importanti del panorama nazionale come Rischio e Inoki, rispettivamente nei dischi Reloaded - Lo spettacolo è finito Pt. 2 e The Newkingztape Vol. 1, e nell'ottobre 2006 la Universal ha deciso di occuparsi della distribuzione di Chi more pe' mme, dando così notorietà al duo, la quale è apparsa successivamente sulla copertina della rivista Rumore sul numero 168.
L'uscita del disco ha poi portato i Co'Sang a diversi concerti in giro per l'Italia, tra cui la data di Milano del 26 novembre 2005 insieme ai Club Dogo e a Roma al teatro Palladium il 18 marzo 2007 in una serata assieme agli Urban Force.
Nel marzo 2009 ritorna con 'Nto sulle scene musicali con il singolo Nun saje nient 'e me, realizzato in collaborazione con i Fuossera e che ha anticipato il secondo album Vita bona, uscito nel novembre dello stesso anno.
Nel 2010 ha partecipato al progetto Diversidad, che racchiude 20 artisti da tutta Europa e che ha realizzato l'album The Experience, nel quale il rapper napoletano prende parte a sei brani.
In seguito allo scioglimento dei Co'Sang, avvenuto il 14 febbraio 2012, Luchè ha realizzato materiale per il suo primo album da solista, pubblicato da indipendente. Intitolato L1, l'album è uscito il 19 giugno del medesimo anno e contiene 12 tracce, di cui alcune registrate insieme ai Club Dogo e ai rapper Marracash e Emis Killa. Successivamente Luchè entra nel collettivo fondato da Marracash Roccia Music con cui acquisisce visibilità. Due anni dopo L1 è stata la volta di L2, composto da 16 brani e un remix con artisti come lo stesso Marracash, Clementino e Achille Lauro.
Il 29 gennaio 2015 Luchè ha pubblicato contemporaneamente due singoli, E 'cumpagn mie e Nisciun, seguiti nel mese di giugno da un terzo singolo, Per la mia città, prodotto da D-Ross.
Il 31 maggio 2016 è stato reso pubblico un ulteriore singolo, Il mio nome, accompagnato dal relativo videoclip diretto da Johnny Drama: Il 7 luglio dello stesso anno Luchè ha annunciato il terzo album in studio, Malammore, pubblicato dalla Universal il 15 dello stesso mese.
Biglietti in vendita su TicketOne e Go2
Prezzi biglietti e settori:
POSTO UNICO € 20,00
GOLDEN TICKET € 35,00
per info: Veragency, tel. 081 7284523 - concerti@veragency.com
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ROMA, IL 4 GENNAIO 2017 CONCERTO DI MUSICA JAZZ CON “ROSARIO FUGÀ JAZZ QUARTET"
MERCOLEDI 04 GENNAIO 2017 ORE 21.00 A ROMA CONCERTO DI MUSICA JAZZ CON “ ROSARIO FUGÀ JAZZ QUARTET “
con :
ROSARIO FUGÀ - flauto traverso
ALESSANDRO CRISPOLTI - pianoforte
STEVE MARIANI - contrabbasso
DANIELE CHIUSAROLI - batteria
Alexanderplatz Jazz Club - Via Ostia , 9 – Roma
INFO E PRENOTAZIONE (consigliata) CHIAMARE IL : 06-83775604
È uscito il nuovo CD dal titolo " FOR MARIASOLE ONLY " registrato con il progetto " Rosario Fugà Jazz Quartet ". Lo si può acquistare su iTunes entrando direttamente nella discografia del sito. Un disco fatto non solo di musica ma anche di parole , frasi ed epiteti flautati.....
Biografia
Rosario Fugà nasce a Roma il 23/08/1966.
Dopo aver conseguito il Diploma in "flauto traverso" presso il Conservatorio "L. Refice" , di Frosinone, segue corsi di perfezionamento con la Prof.ssa Edda Silvestri, titolare al Conservatorio di S. Cecilia.
In seguito partecipa a seminari di interpretazione di flauto (con la Prof.ssa Silvestri) e di interpretazione pianistica (con la Prof.ssa Anna Maria Bordin).
La sua professione inizia nel 1989 come concertista di musica classica esibendosi in duo.
Nel 1991 elabora un repertorio sulla musica francese (Piaf-Monnot-Brel), in trio (flauto-pianoforte-voce).
Dal 1992 volge il suo interesse all'attività di composizioni musicali associate a testi ed immagini avvalendosi della collaborazione di poeti e pittori, colonne sonore per radio, teatro, cortometraggi e documentari; inizia una intensa attività didattica sia privatamente che presso scuole ed associazioni e sempre dallo stesso periodo comincia un'intensa attività concertistica con il Jazz e la Bossa Nova nei principali Clubs europei, in duo-trio-quartetto.
In occasione della festa della musica nazionale francese (1993 e 1994) partecipa a numerose Jam sessions a Parigi.
Dal 1998 inizia un'importante collaborazione con uno dei più importanti Club romani (Mississippi Jazz Club) dove è presente sia in duo-trio-quartetto Jazz e Bossa Nova, sia come insegnante di "flauto traverso" e "flauto dolce", di armonia-teoria-solfeggio- improvvisazione jazz.
Molto importante, nel 1999, l'incontro con il chitarrista di Bossa Nova: Irio de Paula.
Nel 2000 suona con uno dei più raffinati chitarristi Jazz: Garrison Fewell.
Nel 2001 gli viene conferito il premio Cultura Musicale Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nel 2002 registra, con il suo quartetto "Rosario Fugà Jazz Quartet" (flauto traverso - pianoforte - contrabbasso - batteria), il CD, con brani originali da lui composti e standards, dal titolo: "Dammi la mano".
Nel 2003 viene pubblicata una sua intervista (un monografico-prova d'autore), nel libro "Musica dell'Inquietudine venticinque autori si raccontano", per la Casa Editrice Ianua.
Sempre per la Casa Editrice Ianua, esce l'agenda-libro dell'anno 2003, "Lunario della notte", dove nel mese di Agosto, mese di nascita di Rosario Fugà, viene riportata una sua intervista.
Nel 2003 nasce il progetto elettronico in dj set live: "Rosario Fugà Beat Improvisation" (flauto traverso, keyboard and sampler, basso elettrico), che prevede la fusione di stili musicali: dal Jazz - Ambient - Psichedelica - Trance - Lounge - New Age - Acid Jazz, con estreme sonorità di improvvisazione free.
Sempre nel 2003 partecipa, in qualita' di membro della commissione, alle audizioni nazionali organizzate dalle associazioni "Amici del Parnaso"e "Il Pentagramma", in riferimento alla prima stagione concertistica intitolata "Itinerari Musicali".
Nel 2004 gli viene conferito,dall'assessore allo spettacolo di Livorno, l'attestato di partecipazione per la rassegna "Primavera jazz 2004", nell'ambito della manifestazione Livorno jazz.
Sempre nel 2004 realizza con il "Rosario Fugà Jazz Quartet", il videoclip in dvd del brano originale da lui composto "My end is my beginning", a cui hanno preso parte gli attori: Fabrizio Gifuni ed Alessio Boni.
Nel 2004 e 2005 partecipa con il suo quartetto, "Rosario Fugà Jazz Quartet", alla manifestazione di "Emergency Day".
Nel 2005 collabora con l'Associazione Culturale "Guest House" e la "Ucodep" onlus a favore dei progetti di cooperazione internazionale e adozioni a distanza, inserendo, con il libro dell'Associazione Culturale Guest House, "Leggo,ascolto,penso e... dono per amore", il suo videoclip in dvd dal titolo "My end is my beginning", a sostegno dei progetti: "Roma" per lo Sri Lanka, "Mondo Nuovo" per l'Ecuador e "Mano nella mano" per la Palestina.
Nel 2005 nasce il progetto "Rosario Fugà Multiform Trio" (flauto traverso, basso elettrico, batteria-percussioni), che prevede la multiformità di stili musicali dal Jazz-Blues-Bossa Nova-Fusion-Funky, sia di brani originali che di standards.
Nel 2005 registra con il "Rosario Fugà Beat Improvisation" (flauto traverso, dj-mixer and sampler), il CD dal titolo "Beat Improvisation".
Nel 2005, con il "Rosario Fugà Jazz Quartet", partecipa con un concerto di solidarietà per L'UNICEF.
Nel 2006 registra con il "Rosario Fugà Multiform Trio" (flauto traverso, basso elettrico, batteria/percussioni), il CD con brani originali da lui composti e standards dal titolo "Multiform".
Nel 2007 realizza con il "Rosario Fugà Jazz Quartet" (flauto traverso, pianoforte, contrabbasso, batteria), il CD con brani originali da lui composti dal titolo: "For Women Only".
Nel 2007 collabora con il "Rosario Fugà Jazz Quartet", con un concerto in occasione della serata di solidarietà dal titolo "Mille stelle per Peter Pan", organizzata dal Ministero per i beni e le attività culturali e l'associazione Peter Pan onlus.
Nel 2008 inizia la collaborazione come insegnante con la "Star Rose Academy".
Nel 2009 gli viene dato l'incarico di Direttore della programmazione musicale di Music Life Tv canale 856 di Sky.
Nel 2010 collabora con una sua performance musicale con l'associazione "Boeteia onlus" per una serata evento sulla salute mentale in collaborazione con l'assessorato alle politiche sociali e la fondazione "Luigi Di Liegro".
Nel 2010 per la casa editrice Curci, esce il libro "Il Flauto Jazz" scritto da Stefano Benini, dove vengono riportate le testimonianze e biografie di tutti i piu' prestigiosi flautisti jazz ed immancabilmente anche la figura di Rosario Fugà.
Nel 2011 collabora con il progetto: "La voce di Karol – pensieri e preghiere di Giovanni Paolo II", esibendosi nel recital per contribuire alla missione Bolivia per sostenere i bambini boliviani.
Nel 2011 per le edizioni Paoline esce il libro "Quella volta un angelo" scritto da Patrizia Ruscio, dove vengono riportate delle testimonianze di personalità appartenenti al mondo della cultura, del sociale, dello spettacolo e dello sport. Anche questo libro riporta la figura di Rosario Fugà, parlando di un incontro determinante per la sua vita.
Nel 2013 registra con il "Rosario Fugà Jazz Quartet" (flauto traverso, pianoforte, contabbasso, batteria), il CD con brani originali da lui composti dal titolo: "For Mariasole only".
Nel 2015 collabora, insieme con l'attore Alessio Boni, con il progetto "Omaggio a Piero Ciampi" (voce recitante e flauto traverso).
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Roma, 90 anni del quartiere di Tor Pignattara: dal 12 gennaio 2017 un fitto calendario di eventi
Si terranno a partire dal 12 gennaio 2017 le celebrazioni e iniziative organizzate dal Comitato di Quartiere Tor Pignattara, dall'Associazione per Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros, dalla Scuola Popolare di Tor Pignattara e dall'Associazione culturale Bianco e Nero (organizzatrice del KarawanFest) per celebrare i 90 anni del quartiere romano del Municipio Roma 5.
Sebbene l’insediamento dell’abitato risalga alla costituzione della stazione sanitaria nel 1882, la notte fra il 17 e il 18 luglio 1927 segna un momento storico: l’atto di inclusione dell’area urbana nel territorio amministrativo interno al Comune di Roma. Quella notte, infatti, divenne esecutivo il provvedimento che impose lo spostamento della cinta daziaria comunale oltre via dell’aeroporto di Centocelle: un atto amministrativo che trasformò Tor Pignattara da borgo rurale della campagna romana in 'uno dei centri abitati compresi nel comune chiuso' di Roma.Il progetto '90 Volte Tor Pignattara' intende costruire un programma annuale di manifestazioni attraverso la diretta partecipazione delle tante realtà sociali e culturali operanti nel territorio. Numerosi eventi condivisi, per costruire un’offerta culturale plurale, in cui ogni realtà possa dare il proprio contributo. Il calendario delle celebrazioni prenderà avvio giovedì 12 gennaio 2017 alle ore 9:00 con un evento di straordinaria importanza: la posa di 6 pietre d’inciampo (Stolpersteine) in memoria dei partigiani del quartiere trucidati alle Fosse Ardeatine. L’iniziativa è parte dell’ottava edizione di Memorie d’inciampo a Roma, organizzata dall’Associazione ArteInMemoria, a cura di Adachiara Zevi e realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il 15 gennaio, invece, prenderanno avvio le Domeniche dell’Ecomuseo Casilino 2017, con una passeggiata storica che avrà come filo narrativo le vicende vissute dal quartiere nei nove mesi di lotta per la liberazione di Roma dal nazi-fascismo. Il ciclo di trekking urbani proseguirà quindi nei mesi successivi per accompagnare i cittadini alla scoperta del patrimonio storico, archeologico, antropologico, artistico e paesaggistico del territorio.
Ad aprile 2017, invece, verrà presentato il primo fumetto sulla vita del partigiano Giordano Sangalli realizzato grazie al laboratorio tenuto da Alessio Spataro per la Scuola Popolare di Tor Pignattara. Il 25 aprile, invece, spazio alla tradizionale Festa della Liberazione, che si terrà, come da tradizione, al Parco Giordano Sangalli. “Questo è solo un assaggio – sottolineano gli organizzatori - delle tantissime manifestazioni che comporranno il calendario delle celebrazioni. Stanno arrivando infatti tantissime adesioni che sono al vaglio del comitato promotore. Una partecipazione straordinaria che ancora una volta testimonia la vitalità di un quartiere che, attraverso il suo straordinario tessuto associativo, respinge l’immagine mediatica di periferia degradata e rivendica il suo ruolo centrale nel panorama sociale e culturale romano”.
Per sostenere questo obiettivo è stato realizzato un logo celebrativo, necessario per “segnalare” l’adesione del singolo evento all'iniziativa e un sito internet - www.90voltetorpigna.it – con fini informativi e promozionali. Le realtà associative che intendono aderire all'iniziativa – purché non affiliate a partiti politici e operanti senza scopo di lucro – non dovranno far altro che proporre la propria adesione compilando il formulario presente sul sito o inviando una mail a 90voltetorpigna@gmail.com
“Riteniamo – continua l'organizzazione - che promuovere la più ampia partecipazione possibile sia essenziale al raggiungimento degli obiettivi che l’iniziativa si prefigge: di diffondere la conoscenza del patrimonio storico e culturale del territorio fra le comunità che lo abitano e di richiedere formalmente il riconoscimento di Tor Pignattara come nuovo Rione del Comune di Roma, rivendicando il contributo del quartiere alla costruzione dell'identità democratica e multiculturale della città”.
www.90voltetorpigna.it
90voltetorpigna@gmail.com
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Rai 2, anche Letizia Del Signore di Civita Castellana fra i partecipanti del reality "Il Collegio". Gli studenti
Letizia Del Signore è una quattordicenne molto dolce e brava a scuola (il collegio).
Vive con i genitori e le sue due sorelle gemelle a Civita Castellana (VT). Da grande vorrebbe fare l’attrice, le piace cantare e ha anche studiato danza per molti anni. La sua ossessione sono le soap e le serie tv: da “Beautiful” a “Cherry Season”, passando per “Il Segreto”. Guarda il mondo con occhi sognanti dalla sua cameretta.LE RAGAZZE DE IL COLLEGIO
ARIANNA PASIN
Arianna è una quindicenne ribelle di Merate, in provincia di Lecco. Frequenta l‘Istituto Turistico e prende l’impegno scolastico con molta – forse troppa – “filosofia”. Spirito libero, per niente avvezza alle regole, fa sempre il contrario di ciò che le viene richiesto. Ama uscire con gli amici e non smetterebbe mai di farsi piercing e tatuaggi.
LUDOVICA OLGIATI
Ha 14 anni e vive in provincia di Varese. Frequenta il primo anno del Liceo Scientifico. Consapevole e giudiziosa, è una ragazza con le idee chiare e una grande capacità di esprimerle. Una piccola primadonna che non perde di vista il gioco, il senso delle alleanze e la complicità con i coetanei.
VERONICA MASTRO
Veronica ha 16 anni ed è una romana doc! Il suo forte accento e le sue lentiggini la rendono irresistibilmente simpatica fin dal primo momento. La scuola non è certo il suo pensiero principale e il suo rapporto con i professori non è sempre sereno. Gli amici e la famiglia sono tutto il suo mondo. Non perde mai l’occasione per divertirsi e trascinare tutti nel gioco.
CARLA ADDONISIO
Carla ha 16 anni e vive in provincia di Caserta. Frequenta il secondo anno di un Istituto Tecnico con una buona media. Timida e sincera, a volte fa fatica a legare con i suoi coetanei. Gioca a calcio e spesso viene allontana dal campo perché litiga con le avversarie. È molto legata alla famiglia, non è mai stata lontana da casa per più di una giornata, al solo pensiero di lasciare la mamma si commuove.
SWAMI CAPUTO
Swami ha 16 anni e frequenta il Liceo Artistico. Fiorentina, simpatica, bella e sorridente. Il suo aspetto è quello di una bambina, ma lei ragiona come una vera “grande”. Ottiene buoni voti ma non dedica molto tempo allo studio. Ha una grande passione: la danza.
MARIKA FERRARELLI
Marika ha 16 anni, vive a Napoli e frequenta il Liceo Scientifico. A scuola ottiene buoni risultati senza troppi sforzi. È molto attenta alla linea, cerca di non cadere mai in tentazione, ma non riesce a rinunciare a una bella fetta di pane e nutella… I suoi hobby sono la danza e lo shopping. Non potrebbe mai rinunciare ai suoi trucchi e alla sua piastra: per niente al mondo uscirebbe di casa con i capelli in disordine.
LETIZIA DEL SIGNORE
Letizia è una quattordicenne molto dolce e brava a scuola. Vive con i genitori e le sue due sorelle gemelle a Civita Castellana (VT). Da grande vorrebbe fare l’attrice, le piace cantare e ha anche studiato danza per molti anni. La sua ossessione sono le soap e le serie tv: da “Beautiful” a “Cherry Season”, passando per “Il Segreto”. Guarda il mondo con occhi sognanti dalla sua cameretta.
JENNY DE NUCCI
Jenny ha 16 anni, vive in provincia di Monza e frequenta il Liceo Linguistico. Non smette mai di sorridere e di parlare. Gesticola molto ed è davvero divertente. Le sue passioni sono la danza, la fotografia e la musica. Creativa ed esuberante, il suo più grande sogno è fare il giro del mondo.
SILVIA DI SANTO
Silvia ha 15 anni e vive vicino Torino, ma la vita di provincia le sta stretta. Frequenta il Liceo Scientifico con ottimi risultati e la sua materia preferita è la matematica. Vegetariana per scelta, shopping addicted, coltiva il sogno di trasferirsi in una grande città appena possibile.
I RAGAZZI DE IL COLLEGIO
ADRIANO OCCULTO
Adriano ha 16 anni. Vive in provincia di Varese e frequenta l’Istituto Tecnico ad indirizzo meccanico. Decisamente attento al suo look, non esce mai di casa senza avere il ciuffo sistemato. È un ragazzo iperattivo, detesta lo studio. In particolare l’italiano non è il suo forte. La sua ossessione sono le moto: ne possiede tre, adora smontarle e rimontarle. Gli amici si affidano a lui per tutte le riparazioni meccaniche.
DAVIDE ERBA
Davide ha 15 anni, frequenta la quarta ginnasio presso un liceo di Monza. Usa un linguaggio arcaico anche per spiegare situazioni semplici e quotidiane. Ha tre passioni: il golf, il modellismo e i videogiochi. Sogna di poter studiare in modo approfondito la storia, in particolare vorrebbe diventare archeologo. Ama la sua famiglia e non si separerebbe mai dal suo gatto.
FILIPPO MORAS
Filippo ha 17 anni e frequenta l’Istituto Tecnico Aziendale. Ha un pessimo rapporto con la scuola e sino a oggi nulla lo ha motivato a migliorare negli studi. Vive a Castel Nuovo Scrivia (AL), paese che non ama particolarmente. È Xbox dipendente. Fa impazzire la madre: «Sa sempre quando esco, ma non quando rientro». Non mangia verdure: «Il minestrone non lo voglio manco sognar di notte». Si diverte ad uscire con gli amici per conquistare le ragazze.
FILIPPO ZAMPARINI
Filippo ha 14 anni. Frequenta la Scuola Europea di Varese dove dice di aver appreso «l'importanza dello studio e delle regole». Da grande sogna di fare l’imprenditore e già si esprime come un piccolo professionista. È un grande affabulatore e sostiene di saper raggirare i professori. Ama combinare qualche “marachella”, perché gli dà una scarica di adrenalina.
PIETRO DELL’AQUILA
Pietro ha 14 anni, vive a Villaricca in provincia di Napoli. Frequenta il Liceo Scientifico applicandosi quanto basta per essere promosso. Litiga con i professori perché vuole sempre avere ragione, è un vero “discolo”. Ama cantare, passione che ha ereditato dal padre. È dipendente dal cellulare, che usa anche a tavola nonostante i continui rimproveri della madre. Ha un fratello minore che ama alla follia anche se ci litiga spesso.
DIMITRI TAMMARO IANNONE
Dimitri, per gli amici Tammaro o “Tammy”, ha 17 anni. È nato in Ucraina, dove ha vissuto in un orfanotrofio fino all’età di cinque anni, per poi essere adottato da una famiglia di Villa Literno, in provincia di Caserta. Per lui è stato molto difficile integrarsi, ma ora ha un gruppo di amici del quale è il leader. È un vero e proprio “latin lover”. Odia la scuola nonostante sia un ragazzo molto intelligente.
FEDERICO NOBILE
Federico ha 14 anni e vive a Firenze. Vede la vita come un gioco. Si riteneva uno “sfigato”, ma la scoperta delle ragazze l’ha cambiato e ha accresciuto la sua autostima: sono tante quelle alle quali ruba un bacio. Usa il «like tattico, per andare a caccia», fa sempre la prima mossa. Taciturno, amante del calcio, davvero poco interessato alla scuola, frequenta il Liceo Scientifico. I genitori hanno provato di tutto per fargli cambiare rotta, vedremo se il Collegio ci riuscirà...
GIOVANNI PETRIGLIANO
Giovanni, ha 16 anni, vive a Matera e frequenta il Liceo Classico dove ottiene, quasi sempre, buoni voti. È una grande amante dello sport e passa la maggior parte del suo tempo libero in piscina oppure al gruppo scout della sua città. Ha un certo talento per il disegno e usa questa sua dote per portare alla luce i suoi sentimenti. È poco espansivo, non ama parlare di sé.
ALESSIO MILANESI
Alessio ha 15 anni e viene da Bari. A scuola è il classico “bravo che si impegna poco”. Passa molto tempo al cellulare e sta sempre in giro con gli amici. Negli ultimi tempi è diventato pr, organizza feste in discoteca e si dimentica del suo impegno al Liceo Classico. Gioca a calcio e fa parte del gruppo scout della sua città (è “capo cuciniere”). Il suo chiodo fisso è l'abbigliamento, sceglie ogni abito con cura e tutto preferibilmente di colore nero.
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Cinema, Fattitaliani consiglia "Florence Foster Jenkins" con Meryl Streep, la più grande di sempre. La recensione
Ho visto il Film di Stephen Frears come investito da un travolgimento empatico “devastante” … perché amo il cinema, perché amo la recitazione, perché amo questa passione che nutro da sempre!
E allora, quando scorsero i titoli di coda dello spettacolare Film di Stephen Frears - perché di spettacolo puro e cristallino si tratta! - la mia vista mi sembrò appannata, e magicamente sul Grande Schermo, anziché leggere i titoli di coda, vidi l’immagine emozionante ed emozionata dei tifosi napoletani che travolti dall’amore per il loro idolo di allora, Diego Armando Maradona, in ottantamila cantavano all’unisono «Oh mamma mamma mamma / Oh mamma mamma mamma / Sai perché mi batte il corazon? / Ho visto Maradona / Ho visto Maradona / Eh, mamma', innamorato son!» (vedere per credere: https://www.youtube.com/watch?v=Tht6Ffu3ez8). Ma la mia immaginazione uditiva e visiva, non sentiva cantare il nome di Maradona, e non vedeva la figura del più grande fuoriclasse di tutti i tempi della storia del calcio: sul Grande Schermo troneggiava, inneggiata da centinaia di migliaia di appassionati di cinema, la figura imperiosa della più grande attrice di tutti i tempi della storia del cinema: Meryl Streep!Come per Maradona, anche per la Streep, il costo del biglietto vale cento volte meno del piacere immenso dello spettacolo al quale si assisterà quando la si vedrà recitare, quando la si vedrà rappresentare ed impersonare improbabili e straordinari personaggi della storia dell’uomo, reali o immaginati, quando la si vedrà interpretare le vesti e le gesta dell’ereditiera Florence Foster Jenkins che negli anni ’40 fu principale protagonista indiscussa dei salotti più nobili e più ambiti dell’alta borghesia newyorkese, degli artisti lirici più famosi del tempo, degli uomini di cultura e d’arte più importanti di quel periodo, degli uomini e delle donne più potenti di allora!
Credo che bastino queste poche righe per “costringere” il lettore appassionato di cinema ad andare a vedere il Film “Florence Foster Jenkins”, ma scriverò altre due righe per delineare la sottile e quasi invisibile cornice di quest’Opera Cinematografica di rara brillantezza recitativa da parte della protagonista!
Il Cast è ovviamente stellare, e tra tutti brilla Hugh Grant che col passare degli anni diventa sempre più bravo e convincente; ma bravissimi sono anche Simon Helberg, Rebecca Ferguson, Nina Arianda, John Kavanagh, David Haig, Christian McKay, Mark Arnold. La Sceneggiatura di Nicholas Martin è semplicemente poetica, e dà alla Florence Foster Jenkins una dose di umanità, di sensibilità e di viscerale passione per la musica lirica, straordinari; si coglie con immediatezza che la musica lirica per questa donna era un “bene vitale” al di sopra di qualsiasi altra cosa al mondo che potesse contare qualcosa per lei; donna che segnò indelebilmente la cultura musicale degli anni ’40 della Grande Mela. La fotografia di Danny Cohen e le musiche di Alexander Desplat “confezionano” eccellentemente l’Opera di Stephen Frears.
La storia narrata è storia vera! Florence fu una donna visceralmente appassionata di musica classica - che in psicologia clinica viene definita come melòmane - generosa, sensibile, altruista, mecenate, ingenuamente premurosa e attenta verso tutti i suoi centinai di ospiti che sgomitavano per frequentare la sua casa e i suoi concerti. Il suo ultimo marito, l’inglese St. Clair Bayfield (Hugh Grant), nonché suo manager di assoluta fiducia, la protesse e la salvaguardò con tutte le sue forze diplomatiche e le sue sofisticate capacità relazionali nel gestire con estrema classe qualsiasi rapporto professionale finalizzato a rendere felice la moglie Florence, malata di un'incurabile infezione (a quel tempo!), ma vitale più che mai perché la passione, quando è vera e dirompente, come l’amore profondo e travolgente, sconfigge inesorabilmente qualsiasi sventura.
Florence, donna colta ed intelligente, ma anche conscia delle sue “qualità artistiche e canore”, tanto che al suo pubblico, a conclusione dei suoi spettacoli, ripeteva spesso: «La gente può anche dire che non so cantare, ma nessuno potrà mai dire che non ho cantato.»
Tutto il resto che non scrivo fa parte della storia. E la storia non si può cambiare, la si può leggere da prospettive diverse. Ma questo compito lo lascio allo spettatore che vedrà il Film e che vedrà la fuoriclasse interpretazione di Meryl Streep.
Non posso che concludere questa recensione con una significativa millenaria citazione: «Multi sunt vocati, pauci vero electi», tratta dal Vangelo secondo Matteo (20, 16), e che tradotta significa «Molti sono i chiamati, pochi gli eletti», e qui l’eletta è indiscutibilmente la più grande di sempre - come Maradona nel calcio! - degli artisti della settima arte: Meryl Streep!
Andrea Giostra
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Teatro dell’Opera di Roma, fino all’8 gennaio il “Pipistrello” celebre balletto di Roland Petit
Si chiude questa sera l’anno e si festeggia l’arrivo del nuovo al Teatro dell’Opera di Roma con l’allegria del “Pipistrello”, il celebre balletto che Roland Petit ha tratto dall’omonima, spumeggiante operetta di Strauss. Mentre l’Accademia di Santa Cecilia ha in programma dal 5 gennaio “Una notte a Vienna - Concerto per il Nuovo Anno”, eseguendo il secondo atto del capolavoro straussiano, diretto da Gustavo Gimeno, con tante sorprese musicali. Il servizio di Luca Pellegrini:
Il sapore viennese della festa lambisce Roma con una spruzzata di allegria: è il clima ideale per festeggiare la fine di un anno terribile e difficile, e aspettare il nuovo. Non per dimenticare gli orrori che ci circondano e ci hanno segnato, ma per respirare una boccata d'aria buona e pensare che le cose belle ci sono: basta cercarle, volerle, difenderle. Così al Teatro dell'Opera approda questa sera, con un brindisi finale per tutto il pubblico, uno dei balletti più famosi di Roland Petit: "Il Pipistrello", protagonisti Maria Yakovleva e Friedmann Vogel, la coreografia ripresa da Luigi Bonino, collaboratore storico di Petit. Lo spettacolo è nato nel 1979 per la moglie del coreografo francese, Zizi Jeanmaire, come un atto d'amore nei suoi confronti e verso quelli di un'operetta tra le più eseguite del mondo, quella appunto di Johann Strauss jr., scritta in soli 43 giorni, facendo nascere un capolavoro. La Vienna delle feste e delle passioni, degli intrighi e dell'aristocrazia per rappresentare, con la sensibilità dell'arte, una società imprigionata in convenzioni e perbenismo, fragile e pronta ad essere scossa nelle sue fondamenta. Oggi diremmo il tramonto di una civiltà. Ma riletto con quella leggerezza musicale che ritroviamo fin dalle prime note della celeberrima Ouverture, che spalanca da subito ampie vetrate su un universo languido ed elegante; poi, con le sue grandi frasi, ci dà un anticipo del turbinio fastoso e della follia, quelle che verranno da lì a poco. Anche nel mondo. Non per nulla Fedele D'Amico chiamava Il Pipistrello "una universale catarsi danzante": un turbine indissolubile, forse una dissoluzione, ma nella dimensione dell'allegrezza, con levità e divertimento. Dalle punte dei ballerini all'Opera ai violini e alle voci dell'Accademia di Santa Cecilia: passato il Capodanno, dal 5 gennaio il direttore spagnolo Gustavo Gimeno dirigerà il secondo atto dell'operetta straussiana, senza dialoghi parlati, ma con molte sorprese musicali, che tradizionalmente sono inserite nella festa scatenata al palazzo del misterioso principe Orlofsky, come si addice a questo tempo di feste e regali, e come è d'uso quando "Il Pipistrello" si porta in scena. Le scene all'Auditorium romano non ci saranno, ma bastano le melodie e i ritmi delle danze a creare i sogni. Petit aveva spostato l'azione nella Parigi della Belle Epoque, fondendo la tecnica classica accademica con le movenze del musical-hall. Si respirava la stessa aria di Vienna. "Il mio è il sogno di un valzer allo champagne", dichiarava. Sulle note suadenti, un brindisi con bollicine per regalare a tutti un sorriso e un po' di felicità.
Luca Pellegrini, Radio Vaticana, Radiogiornale del 31 dicembre 2016.
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“L’ultimo con gli ultimi”, Capodanno per i senza fissa dimora. Parla il volontario Luca Fortunato
Giovani, anziani e senza fissa dimora, tutti insieme riuniti per lasciarsi alle spalle la fine del vecchio, e salutare in un clima di solidarietà il nuovo anno. Questo il cenone “L’ultimo con gli ultimi”, una serata dedicata a coloro che sono soli in strada e che possono così trascorrere qualche ora celebrando l’Eucarestia, e dimenticare, anche se per poco, i problemi che li affliggono.
Organizzata dall’Associazione Papa Giovanni XXIII all’interno della “Capanna di Betlemme Maria Stella del Mattino”, ex convento delle suore Orsoline di Chieti, l’iniziativa pone inoltre l’attenzione verso coloro che hanno perso il lavoro e che ora si trovano in stato di indigenza. Il più delle volte, si tratta di cinquantenni che non riescono in nessun modo a riqualificarsi e non hanno alle spalle una famiglia in grado di ospitarli o sostenerli. Luca Fortunato, volontario dell'associazione, ha raccontato a Sabrina Spagnoli come nasce e si sviluppa questa iniziativa:R. – Nasce grazie a don Oreste Benzi; lui, in tutte le sue iniziative cerca di richiamare l’attenzione su chi è rimasto fuori dalle mura, come Gesù, e quindi ci richiama a mettere Lui al centro: metterli (i fuori le mura) al centro del nostro cuore. E quindi anche a Capodanno ha inventato questa iniziativa che si chiama “Ultimo con gli ultimi”.
D. – Come viene organizzata, questa serata?
R. – Ci sarà un gruppo di giovani che con dei pullmini andrà nelle diverse stazioni o nei punti dove sappiamo che ci sono i senzatetto che conosciamo, che ci conoscono e che abbiamo già invitato: quindi, a molti di loro abbiamo dato appuntamento in stazione a Pescara alle 19, per andare a prenderli. E altri, di cui sappiamo che non raggiungerebbero la stazione perché sono più in periferia, andiamo a prenderli con i furgoni e li portiamo su, alla Capanna di Betlemme, a piedi. E in più, ai giovani, invece, alle persone di Chieti-Pescara, anche a chi viene da fuori, abbiamo chiesto loro di portare un amico o persone anziane o persone povere, che magari hanno sì, la casa, ma non possono permettersi un cenone con festa di Capodanno, che comunque ha dei costi, oppure non avevano nessuno che li invitasse. Naturalmente, noi abbiamo previsto una piccola quota ma solo per chi può pagare. Quindi, voi immaginate, su 220 persone ci saranno 50 paganti …
D. – Questa iniziativa fa una netta distinzione tra il Capodanno come serata di festa e il Nuovo Anno come inizio di un nuovo percorso spirituale. Vogliamo parlare anche di questo aspetto?
R. – Noi avevamo questo desiderio: innanzitutto, con questa iniziativa, volevamo far sentire una vicinanza concreta; non solo parlare dei poveri, oppure parlare ai poveri di quanto è bello l’amore di Dio, ma testimoniare in opere concrete, attraverso l’amicizia alle persone che sono rimaste più emarginate. Quindi sarà una festa: molte delle persone che verranno le conosciamo, ma ne arriveranno altre, sole, alle quali proporremo, per l’anno prossimo, un percorso di vicinanza, di sollievo della solitudine. Eventualmente, poi, noi cerchiamo anche di rimuovere le cause che portano all’ingiustizia, quindi di entrare nello specifico delle problematiche. E per noi in questo, guardi, c’è tanto di spirituale, perché questo Dio che si fa amico attraverso dei poveri come noi, come me e altri volontari della “Papa Giovanni”, che non si mettono al di sopra … – Don Oreste diceva sempre: “I poveri sono i vostri maestri” … – quindi noi abbiamo anche un approccio che può essere professionale, di persone formate che però hanno chiaro che queste persone sono dei fratelli e che hanno molto da insegnarci in quanto a umanità. Ci insegnano, quindi, a restare più umani: per me, l’essere umano ha un’altissima forma spirituale, in realtà: implica il rispetto dell’uomo, il rispetto della dignità della persona, far sì che nessuno resti solo, in stato di abbandono …
D. – Cosa significano la fine di un anno passato e l’inizio di un anno nuovo per chi si trova in strada? Quali sono le aspettative?
R. – Per chi è in strada, dobbiamo essere anzitutto messaggeri di speranza; poi, non dobbiamo dire loro soltanto tante parole, quindi oltre a dare l’accoglienza, la vicinanza dobbiamo coinvolgere le istituzioni e anche le associazioni per garantire sempre più diritti: il diritto alla casa, il diritto al reddito … Loro hanno poche speranze: noi cerchiamo di darle loro e cerchiamo di coinvolgere le associazioni e le istituzioni in progetti, affinché loro abbiano i loro diritti; non siano solo beneficiari della carità di turno e del caritatevole di turno. Queste sono le loro aspettative: di avere dei diritti come, appunto, il diritto alla casa, il diritto al lavoro e il diritto ad avere un piccolo reddito, il diritto a un’assistenza sanitaria adeguata e gratuita.
D. – Oggi, purtroppo, a vivere in strada sono anche molti italiani a causa della grave crisi economica e della perdita del lavoro. Quali sono quindi le vostre esperienze con questi 'rifugiati della povertà'? Quali sono le iniziative messe in campo?
R. – Anzitutto, l’accoglienza; dopodiché noi siamo in rete per fornire loro assistenza psicologica perché possano un po’ riprendersi, perché purtroppo quando perdi il lavoro e non porti un reddito, la società ti fa sentire che non vali niente: vali per il valore dei soldi che porti a casa, non vali in quanto persona. Quindi c’è tutto un percorso, anche psicologico, che si fa, con l’inserimento attraverso ore di lavoro, che iniziano con quattro-cinque ore al giorno. E quando anche riescono a percepire un reddito che sia anche al di sotto dei mille euro, magari di 500-600 euro, noi proponiamo progetti di co-housing (coabitazione, ndr), quindi troviamo case da prendere in affitto a prezzi bassi. Sabrina Spagnoli, Radio Vaticana, Radiogiornale del 31 dicembre 2016.
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Primo Brown, il video ricordo di Piotta a un anno dalla scomparsa di David Belardi
Una selezione con oltre 10 ore di girato recuperato da vecchie VHS, Betacam e Mini DV con materiale inedito dal 1990 al 2002, questo il contenuto di ‘Di Noi’ il brano lanciato da Piotta la notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio, a un anno esatto dalla scomparsa dell’amico e collega David Belardi in arte Primo Brown.
La canzone e l’omonimo videoclip raccontano con lo sguardo dell’amico il loro rapporto, la scena hip hop degli Anni ’90 e i suoi protagonisti. Spezzoni di concerti, apparizioni televisive e riprese private mai viste prima descrivono un dietro le quinte fatto di rime, giradischi, graffiti e breakdance. Decine gli artisti che compaiono nel video da Brusco ai Colle Der Fomento, da Squarta a Turi, colleghi che sono stati vicini a Primo dagli esordi fino alla prematura scomparsa. Backstage dei videoclip ufficiali, si alternano a concerti memorabili come quello al Circolo Degli Artisti di Roma nel 1994, il live per MTV al Rolling Stone di Milano nel 2000 oppure La Grande Onda Tour a Palermo nel 2002. Interviste radio, sessioni in studio di registrazione e momenti personali consegnano alla storia un profilo inedito del rapper romano. Primo Brown è considerato un artista di fondamentale importanza per lo sviluppo della cultura hip hop in Italia, assieme a Piotta ha mosso i primi passi nella scena rap romana, prima con il collettivo Rome Zoo, poi negli anni condividendo il microfono in brani storici come ‘La Grande Onda’, ‘Un'estate ed è finito’, 'Incompatibile' e numerose altre occasioni.
Videoclip ufficiale https://www.youtube.com/watch?v=Noqv_LXxfHk
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AUDITORIUM PDM DI ROMA, IL 7 GENNAIO IL LEGGENDARIO PIANISTA SIRIANO AEHAM AHMAD CON LA SUA MUSICA PER LA SPERANZA
Le note di un pianoforte, a volte, possono essere più forti dei fischi assordanti dei missili che precipitano o delle bombe che esplodono nelle zone di guerra. Non è la fantasia di un pacifista, né la poesia di un film d’autore. È la storia di Aeham Ahmad (video).
Ormai noto in tutto il mondo come il leggendario pianista di Yarmouk, campo profughi palestinese alle porte di Damasco dov’è nato nel 1989, Aeham Ahmad inaugura la sua prima tournée italiana il 6 gennaio a Locorotondo (Ba) per proseguire sabato 7 gennaio all’Auditorium Parco della Musica di Roma ( ore 21, Sala Petrassi, biglietti 12 euro) il 21 gennaio a Crema, il 22 gennaio a Mestre, il 27 a Taranto, il 2 febbraio a Firenze e il 4 febbraio ad Aosta. Un’occasione imperdibile per conoscere e ascoltare la malinconia dell’esilio di un pianista che concepisce la musica come un’arma per costruire la speranza di un mondo diverso.
Classe 1989, Ahmad è stato il primo artista a ricevere il Premio Beethoven, nel 2015, per il suo impegno in favore dei diritti umani. Nell’agosto 2016 è uscito “Music for hope”, il suo primo album composto da 18 tracce che raccontano il dramma della guerra in Siria attraverso una musica “classica”, dallo stile pienamente occidentale, armonicamente congiunta con i versi e la melodia del canto arabo. Un incontro sorprendente che si traduce in un universo musicale inedito e affascinante.
Come racconta Ahmad:“Music for hope è dedicato al mio popolo, che vuole vivere libero ma non ha alcuna voce”.
Le immagini di Aeham Ahmad al pianoforte, tra le macerie dei bombardamenti alla periferia della capitale siriana, hanno commosso il mondo intero. Lì Ahmad suonava ogni giorno un pianoforte montato su un carretto, circondato da bambini che lo accompagnavano con il canto. Una forma di resistenza alla guerra, il sollievo della musica contro il mortifero frastuono del conflitto militare. Il giorno in cui i miliziani dell’Isis gli hanno bruciato il pianoforte – perché la musica occidentale è considerata peccato mortale – e ucciso uno dei bambini che stavano intorno al piano, Ahmad ha deciso di lasciare il suo paese e fuggire verso l’Europa attraverso la rotta balcanica, insieme a migliaia di altri migranti. Fino all’arrivo in Germania, dove acquisisce lo status di rifugiato, inizia a suonare nei teatri, incontra Angela Merkel, pubblica il suo primo album e vince il premio Beethoven. Attualmente sta lavorando al suo secondo album e alla sua autobiografia, entrambe in uscita nel 2017.
Una storia unica e, probabilmente, al tempo stesso, simile a quella di tanti esseri umani in fuga dalla guerra, costretti a lasciare le proprie radici alla ricerca non di un futuro migliore ma di un futuro e basta. Ahmad quel futuro lo ha trovato. E lo ha trovato in Europa, culla di quella musica classica che ha scoperto da piccolo a Damasco e che, tutto sommato, gli ha salvato la vita.
AEHAM AHMAD
6/01 Locorotondo (Bari) – Locus Winter - Madonna della Greca
7/01 Roma – Auditorium Parco della Musica
21/01 Crema (CR) - Chiesa di San Bernardino -Auditorium Manenti
22/01 Mestre (Ve) – Centro culturale Candiani
27/01 Taranto – Auditorium TaTà
2/02 Firenze – Sala Vanni
4/02 Aosta – Teatro Splendor
7/01 Roma – Auditorium Parco della Musica
21/01 Crema (CR) - Chiesa di San Bernardino -Auditorium Manenti
22/01 Mestre (Ve) – Centro culturale Candiani
27/01 Taranto – Auditorium TaTà
2/02 Firenze – Sala Vanni
4/02 Aosta – Teatro Splendor
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Rome New Year's Day Parade: itinerari e repertori della Parata del 1 gennaio 2017
Le marching bands americane appena giunte in Italia per festeggiare la decima edizione della Rome New Year’s Day Parade il primo gennaio pomeriggio, stanno scaldando i motori.
Il repertorio prescelto per la parata musicale organizzata in contemporanea anche nel centro di Londra dalla Destination Events, e che vedrà sfilare le formazioni statunitensi insieme ad alcune rappresentanze italiane e a variegati artisti di strada, è quanto mai vario:
Archbishop Riordan High School Crusader Marching Band - 65 musicisti
Uptown Funk by Bruno Mars, arr. Victor López
Shut and Dance by Ryan McMahon Walk the Moon, arr. Doug Adams
University of South Florida Herd of Thunder Marching Band - 142 musicisti
Funiculi Funicula by Luigi Denza, arr. Matthew McCutchen
The Golden Brahman March USF Fight Song by R.W. Hugoboon, arr. Joshua Hollenbeck
Germantown High School Marching Band - 124 musicisti
Just Dance by Stefani Germanotta Lady Gaga, arr. Paul Murtha
Swingle Bells arr. Larry Kerchner
Brani in aggiunta:
Louie by Richard Berry, arr. Michael Sweeney
You’ve Said It All by Steve Karmen, arr. Bill Moffit
You Can Call Me Al by Paul Simon, arr. Jay Dawson
Marshall University Marching Thunder - 80 musicisti
Sing, Sing, Sing by Louis Prima, arr. Aaron Slatler
Right Above It by Lil Wayne , arr. Justing Langham
The Robert W. Woodruff Marching Band from Woodward Academy - 58 musicisti
The Horse by Bill Moffit
4 Minutes by Justin Timberlake, Madonna Ciccone, Tim Mosely & Nate Hills, arr. Michael Brown
University of Northern Iowa Panther Marching Band - 167 musicisti
Downtown by Maclemore, arr. Tom Wallace
Cake by the Ocean by DNCE arr. Tim Galyen
Manatee 'Hurricanes' and Fleming Island 'Golden Eagles' High School Marching Bands - 70 musicisti
Dance to the Music by Sylvester Stewart, arr. Michael Sweeney
All I do is Win by DJ Khaled, arr. Gillen
Birmingham Seaholm High School Marching Band - 90 musicisti
Dancing in the Streets by Marvin Gaye, arr. Ivy Hunter & William Stevenson
Cupid Shuffle by Bryson Bernard, arr. Tim Waters
Lo scenario romano del Tridente nel quale si svolgerà la Parata ospiterà le formazioni, incluse di majorette, cheerleaders e guardie in abiti colorati, in un itinerario “loop” che comprende Via del Corso, Via dei Condotti, Via del Babuino, Via di Ripetta e, punto di partenza e chiusura, Piazza del Popolo. Tra le rappresentative musicali italiane vi saranno il Gruppo Folkloristico Compatrum di Montecompatri, la Banda La Frustica di Faleria e le Majorettes Golden Stars di Selci, oltre a a Figuranti del Corteo Storico Uomini Medioevali, al Gruppo Storico Romano dei Gladiatori, e alla Compagnia di Ludika 1243 che, in collaborazione con il Teatro Ygramul e Tradirefare Teatro, porterà giocolieri, artisti di Bolla di Sapone, Trampolieri e Giullari.
Organizzatrice della manifestazione è la società londinese Destination Events che, stesso giorno e stessa ora, sarà anche l’artefice della London’s New Year’s Day Parade a Londra.
Appendice della parata sarà il concerto sinfonico organizzato all’interno della Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri lunedi 2 gennaio ore 19,30, che vedrà esibirsi la compagnie sinfonica dell’University of South Florida ‘Wind in Rome’ con un repertorio classico che va da Bach a Dvorak, riassunto di seguito:
Come Thou Fount of Every Blessing – by John Nettleton
Mass in D – by Antonin Dvorak
Worthy is the Lamb – by George F. Handel
Salvation is Created – by Pavel Tschesnokoff
Who Puts His Trust in God Most Just – by Johann Sebastian Bach
Blessed Are They – by Johannes Brahms
Maggiori informazioni ai siti:
www.romeparade.com
www.paratadiroma.it
Social media:
https://www.facebook.com/ RomeParade/
https://twitter.com/RomeParade
https://www.instagram.com/ romeparade/
Destination Events
http://www.destinationevents. com/
Rome Parade
1 Turnham Green Terrace Mews
Chiswick, London, W4 1QU
United Kingdom T: + 44 0 20 3275 0190
F: + 44 0 20 3275 0199
E: info@romeparade.com
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Piccolo Eliseo, 11-22 gennaio "Animali da bar" il nuovo spettacolo di Carrozzeria Orfeo
Dopo il grande successo della passata stagione con Thanks for vaselina, arriva al Piccolo Eliseo Animali da bar, il nuovo spettacolo di Carrozzeria Orfeo.
Un bar abitato da personaggi strani: un vecchio malato, misantropo e razzista; una donna ucraina affitta il proprio utero ad una coppia italiana; un imprenditore ipocondriaco che gestisce un’azienda di pompe funebri per animali di piccola taglia; un buddista inetto che subisce violenze domestiche dalla moglie; uno zoppo bipolare che deruba le case dei morti il giorno del loro funerale; uno scrittore alcolizzato costretto dal proprio editore a scrivere un romanzo sulla grande guerra.Sei animali notturni, illusi perdenti, che provano a combattere, nonostante tutto, aggrappati ai loro piccoli squallidi sogni, ad una speranza che resiste troppo a lungo. E se appoggiati al bancone troviamo gli ultimi brandelli di un occidente rabbioso e vendicativo, fatto di frustrazioni, retorica, falsa morale, psicofarmaci e decadenza, oltre la porta c’è il prepotente arrivo di un “oriente” portatore di saggezze e valori… valori, però, ormai svuotati e consumati del loro senso originario e commercializzati come qualunque altra cosa.
Tutto è venduto, sfruttato e contrattato in Animali da Bar. La morte e la vita, come ogni altra merce, si adeguano alle logiche del mercato.
E quando l’alcol allenta un pochettino la morsa e ci toglie la museruola… è un grande zoo la notte… una confessione biologica dove ognuno cerca disperatamente di capire come ha fatto a insediarsi tutta quell’angoscia. D’altronde almeno una mezza dozzina di cristiani desidera la nostra morte ogni giorno o no? In coda sulla tangenziale... il lunedì mattina in ufficio… chi non vorrebbe torturare il cane del vicino o schiacciare qualche ciclista di tanto in tanto? Se volete provare l’esatta inesistenza di Dio, salite in una metrò affollata di vostri simili in pieno agosto.
Animali da bar
uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo
drammaturgia Gabriele Di Luca
PREMIO HYSTRIO TWISTER 2016
Con
Beatrice Schiros, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti
Pier Luigi Pasino, Paolo Li Volsi
Voce fuori campo Alessandro Haber
Musiche originali Massimiliano Setti
Progettazione scene Maria Spazzi
Costumi Erika Carretta
Luci Giovanni Berti
Regia Alessandro Tedeschi, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti
una produzione Fondazione Teatro della Toscana 2015
produzione Carrozzeria Orfeo
in collaborazione con Festival Internazionale di Andria | Castel dei Mondi
Durata: 100 minuti
Link sito Carrozzeria Orfeo www.carrozzeriaorfeo.it
Personaggi e interpreti:
Mirka Beatrice Schiros
Milo Cerruti Gabriele Di Luca
Colpo di Frusta Massimiliano Setti
Swarovski Pier Luigi Pasino
Sciacallo Paolo Li Volsi
Tournée
11 – 22 gennaio 2017 Piccolo Eliseo, Roma
4 febbraio 2017 Teatro Herberia, Rubiera (RE)
5 febbraio 2017 Montepulciano
27 marzo – 2 aprile 2017 Elfo Puccini, Milano
4 aprile 2017 Teatro alle Vigne, Lodi
5 aprile 2017 Teatro Odeon, Lumezzane (BS)
6 aprile 2017 Cinema Teatro Nuovo, Varese
7 aprile 2017 Teatro Comunale, Fontanellato (PR)
8 - 9 aprile 2017 Teatro Binario 7, Monza
21 – 23 aprile 2017 Teatro Vittorio Emanuele, Messina
4 – 6 maggio 2017 Teatro della Tosse, Genova
PICCOLO ELISEO
Da mercoledì 11 a domenica 22 gennaio 2017
Orario spettacoli:
martedì, primo mercoledì di replica, giovedì, venerdì e sabato ore 20.00
mercoledì e domenica ore 17.00
Biglietteria tel. 06.83510216 |Giorni e orari: da martedì a domenica 10.00 – 19.00
Via Nazionale 183 - 00184 Roma
Biglietteria on-line www.teatroeliseo.com e www.vivaticket.it
Call center Vivaticket: 892234
Prezzi da 15 € a 21 €
Riduzioni e agevolazioni a norma di legge
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IVAN GRAZIANI, A 20 ANNI DALLA SCOMPARSA INIZIATIVE PER RICORDARLO: EDIZIONE SPECIALE DEL "PIGRO" E TRIPLO CD
Venti anni senza Ivan Graziani. Scomparso (troppo presto) nella notte del 31 dicembre 1997, a soli 51 anni, Ivan è diventato in questi anni sempre più icona e mentore inconsapevole per una generazione di artisti che hanno attinto ispirazione e contenuti dal suo repertorio di ballate e rock.
Nel 2017 Ivan sarà ricordato ed omaggiato con varie iniziative. Tra le prime ufficiali, il 27 gennaio si terrà al Teatro Comunale di Teramo (città natale di Ivan) una speciale edizione del “Pigro” (da una delle sue più celebrate canzoni), l’evento che ogni anno raduna migliaia di appassionati in una serata-tributo con la partecipazione di colleghi famosi di Ivan, ospitati sul palco dai figli, Tommy e Filippo Graziani. A breve sarà annunciato il cast di artisti che vi prenderanno parte.
Sempre venerdì 27 gennaio, la Sony Music pubblicherà il triplo cofanetto, dal titolo “Rock e ballate per quattro stagioni”, che raccoglierà in due CD i “successi” di Ivan e in un terzo, da collezione, alcuni duetti, le collaborazioni, e il materiale originale pubblicato postumo. Un progetto discografico a cui ha collaborato anche la signora Anna Bischi Graziani, che in questi venti anni si è prodigata molto per ricordare l’arte del marito.
Tommy Graziani e Gigi Bischi continueranno per tutto il 2017 il tour della cover band ufficiale, “Pigro in Tour”, composta con alcuni musicisti che hanno accompagnato in tour e in studio lo stesso Ivan. Date e info su www.ivangraziani.it, sito ufficiale completamente rinnovato nella grafica e nei contenuti, che ora contiene tutte le notizie su Ivan e sulle attività del “Premio Pigro” e del “Pigro in tour”. Sui social, finalmente le Official Page di Ivan (YouTube, Google+ e Facebook). Il tutto coordinato dalla project manager Chiara Iafrate e realizzato dalla web agency "Propaganda Design".
Ivan Graziani è stato fumettista, scultore, scrittore, chitarrista e cantautore, ha rappresentato l’anomalia nella musica italiana per la sua spiccata propensione a non essere “catalogabile”, capace di lucide invettive contro alcuni vizi e vezzi del costume sociale dilagante e di emozionanti “piani sequenza” sulla vita della provincia italiana, che ha saputo raccontare come pochi altri.
La sua è stata la chitarra rock per eccellenza della musica d’autore, le sue distorsioni e svisate su testi mai banali, anzi colti ma immediati, visionari in parte ma sempre ispirati dalle piccole storie di dettagli di vita, di personaggi raccontati con la cura del narratore e vissuti ancora prima nella sua memoria di adolescente abruzzese.
Come in un sublime Paese delle Meraviglie, Ivan si muove tra le sue canzoni e i protagonisti (spesso declinati con nomi di donne e città, un’altra delle sue caratteristiche) cogliendo particolari ed emozioni ancestrali, che appartengono a molti, anzi, di più, alla memoria collettiva di questo Paese. La sua è stata una storia di artista a tutto tondo, con “mamma chitarra” a tracolla, segnata da disegni, fumetti, opere, ed un repertorio di canzoni entrate nell'immaginario di più generazioni che continuano a riscoprirlo.
Tutte le iniziative per i “20 anni senza Ivan” saranno pubblicate sulle Official Page e su www.ivangraziani.it.
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Teatro Massimo di Palermo, "Lo Schiacchianoci" di Giuseppe Picone chiude il 2016. La recensione di Fattitaliani
Il 2016 si è chiuso in bellezza al Teatro Massimo con una nuova versione de Lo Schiacchianoci creata dall’étoile internazionale Giuseppe Picone che ha firmato così a Palermo la sua prima coreografia di un intero balletto, e lo ha interpretato nel ruolo del Principe insieme a Ashley Bouder, ballerina principale del New York City Ballet nella parte della Principessa-Fata Confetto.
Un successo di pubblico che è stato come un suggello di approvazione della volontà del sovrintendente Francesco Giambrone di rinsaldare il forte legame del teatro con la sua città valorizzando le risorse interne e locali ma, allo stesso tempo, ricercando il nuovo per rilanciarne il prestigio a livello internazionale.
Ed ecco quindi che nel riproporre un classico per le Feste di Natale qual è Lo Schiaccianoci di Caikovskij lo si è affidato al celebre ballerino napoletano Giuseppe Picone, carriera in giro per il mondo, nel 2005 è stato il primo italiano a essere ospite al concerto di Capodanno dell'Opera di Vienna in diretta televisiva mondiale, ma sempre con radici ben salde in Italia. Radici che nel luglio scorso lo hanno portato ad ottenere la nomina a direttore del Corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli.
L’étoile, che al Teatro Massimo è di casa essendone ballerino ospite da una decina d’anni, ha elaborato una sua versione de Lo Schiaccianoci molto classica nel senso che, pur volendosi differenziare da tutte le più celebri precedenti versioni coreografiche che egli stesso ha interpretato, è rimasto nel solco del tradizionale linguaggio del balletto, i passi sono quelli, cambia la loro composizione, solo con qualche tocco inventivo personale qua e là: un banco di prova innazitutto di pura tecnica classica quindi per gli interpreti dei numerosi personaggi che animano la fiaba, e per la gioia delle sempre numerose ballerine, ma anche di qualche ballerino, in erba che hanno affollato il teatro pure nei turni serali e che a quei passi dedicano tante ore e sogni di emulazione. Come si sa, infatti, le danze dello Schiaccianoci sono tra le più studiate nelle scuole di ballo e più presentate, anche per la bellezza della musica di Caikovskij, nei saggi di fine anno.
Ne è risultata una coreografia lineare, com’era nelle intezioni dichiarate dello stesso Picone, senza eclatanti stravolgimenti od innovazioni, senza la pretesa di darvi nuove chiavi di lettura come fatto da altri coreografi in passato, piuttosto una onesta, semplice, rispettosa ma piacevole rielaborazione della coreografia originale e straordinaria di Marius Petipa.
Uno spettacolo pensato innazitutto con un occhio di riguardo ai bambini, è ce ne sono tanti, bravi, pure in scena. Ed è per questo che la novità maggiore di questa nuova versione è non avere voluto fare uccidere il Re dei Topi, perché sarebbe stato un esempio di violenza diseducativa: basta che Clara gli dia la botta in testa perché il Topo batta in ritirata con le sue truppe. Una scelta condivisibile e che ben funziona in scena. La stessa figura di Drosselmeyer, lo zio di Clara, è stata resa meno cupa e inquietante. Ed una nuvola porta Clara nel mondo dei sogni dopo che la bimba si addormenta, per chiarire ancora di più che da lì in poi è fiaba nella fiaba, un bellissimo sogno dove tutto è possibile, anche che uno schiaccianoci rotto a forma di soldatino si trasformi in meraviglioso Principe.
Qui si recensisce l’ultima replica con Giuseppe Picone interprete, elegante e misurato, senza particolari propri sfoggi di bravura tecnica, apparso piuttosto impegnato a supportare al massimo nei passaggi più difficili, in ordine di apparizione, la Regina della Neve e la Principessa Fata Confetto, rispettivamente le bravissime Francesca Davoli e, come si detto, la stella Ashley Bouder. La prima, del Corpo di Ballo del Teatro Massimo, è stata una vera e propria sorpresa, si è distinta per capacità interpretative oltre che virtuosistiche, ha saputo dare alla sua Regina giusto piglio ed insieme delicatezza. La seconda ha davvero brillato per tecnica e presenza scenica, come ci si aspetta da una solista del New York City Ballet, eseguendo alla perfezione anche le figure e i passi più difficili.
Tre i cast: accanto al primo con Giuseppe Picone e Ashley Bouder, un secondo cast è stato composto nei ruoli principali con Emil Petrov Yordanov e Marta Petkova, e un terzo cast con Michele Morelli, pure danzatore del Corpo di Ballo del Teatro Massimo, e Francesca Davoli, che oltre che Regina della Nevi ha avuto così l’opportunità di giocare anche il ruolo tecnicamente più impegnativo della Principessa-Fata Confetto. Tra le performance dei tanti altri numerosissimi ballerini interpreti, comunque complessivamente tutte di buon livello, meritano una citazione Clara, interpretata dalla palermitana Jessica Tranchina, e i salti dell’Arlecchino di Alessandro Cascioli, per l’ottimo mantenimento dell’elevazione.
Il tutto si svolge in un allestimento, che proviene dal Teatro San Carlo di Napoli, creato proprio per Giuseppe Picone interprete nel 2003 e già presentato a Palermo nel 2011 con la coreografia di Luciano Cannito. Oggi è un po’ troppo essenziale nelle scene, come si usava qualche anno fa, mentre i bei costumi di Giusi Giustino sono ancora apprezzabilissimi. La direzione dell’Orchestra del Teatro Massimo è stata affidata al maestro Aivo Valja che ha dato una lettura intensa e tradizionale della partitura, con quelle sottolineature strumentali nelle diverse danze che, anche se non piacciano a tutti, oramai fanno parte della sua esecuzione come balletto. Insomma uno spettacolo che ha saputo celebrare con eleganza ed un minimo di rinnovamento uno dei balletti più belli della storia della danza, in attesa di aprire la nuova stagione il prossimo 21 gennaio con un altro capolavoro, questa volta della storia dell’opera, quale il Macbeth di Verdi affidato però stavolta alla regia volutamente più sovversiva di Emma Dante.
Alma TorrettaLo schiaccianoci
Balletto fantastico in due atti
Musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij
Libretto di Marius Petipa e Ivan Aleksandrovič Vsevoložskij
Direttore Aivo Välja
Coreografia Giuseppe Picone da Marius Petipa
Assistente alle coreografie Ugo Ranieri
Scene Nicola Rubertelli
Costumi Giusi Giustino
Luci Bruno Ciulli
Maîtres de ballet Sophie Sarrote, Ugo Ranieri
Maestro del Coro di voci bianche Salvatore Punturo
Orchestra, Corpo di ballo e Coro di voci bianche del Teatro Massimo di Palermo
Balletto fantastico in due atti
Musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij
Libretto di Marius Petipa e Ivan Aleksandrovič Vsevoložskij
Direttore Aivo Välja
Coreografia Giuseppe Picone da Marius Petipa
Assistente alle coreografie Ugo Ranieri
Scene Nicola Rubertelli
Costumi Giusi Giustino
Luci Bruno Ciulli
Maîtres de ballet Sophie Sarrote, Ugo Ranieri
Maestro del Coro di voci bianche Salvatore Punturo
Orchestra, Corpo di ballo e Coro di voci bianche del Teatro Massimo di Palermo
Allestimento del Teatro San Carlo di Napoli
Cast
Fata ConfettoAshley Bouder, Marta Petkova,Francesca Davoli
Principe/SchiaccianociGiuseppe Picone, Emil Petrov Yordanov, Michele Morelli
ClaraJessica Tranchina, Michaela Colino
DrosselmeyerRiccardo Riccio, Andrea Mocciardini
Madre di ClaraMonica Piazza
Padre di ClaraGiuseppe Bonanno
FritzAntonino Modica, Simone Greco
ArlecchinoAlessandro Cascioli, Manuel Barzon
ColombinaFederica Cristofaro, Francesca Bellone
Schiaccianoci SoldatoGianluca Mascia ,Alessandro Cascioli
Re dei TopiGaetano La Mantia, Daniele Chiodo
Regina della NeveFrancesca Davoli, Francesca Riccardi Danza spagnolaAndrea Mocciardini, Francesca Bellone-
Diego Mulone, Giorgia Leonardi
Danza arabaAnnalisa Bardo, Noemi Ferrante
Danza cineseMarcello Carini, Yuriko Nishihara -
Fabio Correnti, Federica Cristofaro
Danza pastoraleAlessandro Cascioli, Michaela Colino, Giorgia Leonardi - Gianluca Mascia, Alessia Pollini, Jessica Tranchina
Danza russaMichele Morelli, Diego Mulone -
Manuel Barzon, Riccardo Riccio
Valzer dei fioriMaria Chiara Grisafi, Romina Leone,
Francesca Davoli, Alessia Pollini,
Yuriko Nishihara, Francesca Riccardi, Placido Amante, Daniele Chiodo, Diego Millesimo, Emanuele Torre
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Real Time, dal 2 gennaio, dal lunedì al venerdì torna la scuola di “AMICI DI MARIA DE FILIPPI”
Dal 2 gennaio, dal lunedì al venerdì, alle 13.50 su Real Time (Canale 31) gli allievi tornano, dopo la pausa natalizia, nella scuola di “AMICI DI MARIA DE FILIPPI”, la produzione di daytime più vista dei canali nativi digitali.
Dopo le feste, gli alunni della scuola sono pronti ad affrontare il 2017 all’insegna di nuove sfide. La fase finale, che decreterà il vincitore, si avvicina e ogni ragazzo dovrà impegnarsi ancora di più per dimostrare di essere il migliore e meritarsi la vittoria.
Stefano De Martino e Marcello Sacchetta, volti e voci della scuola di “AMICI DI MARIA DE FILIPPI”, saranno sempre al fianco dei ragazzi per sostenerli e supportarli durante le lezioni e per dare consigli su come affrontare al meglio ogni prova.
Dietro la cattedra nel ruolo di insegnanti: Rudy Zerbi, Carlo Di Francesco, Fabrizio Moro, Alex Braga, Boosta, Alessandra Celentano, Garrison Rochelle, Veronica Peparini, Kledi Kadiu, Natalia Titova e Emanuel Lo.
Su dplay.com (scarica l’App su App Store o Google Play o vai sul sito www.dplay.com) nel canale dedicato ad Amici, saranno disponibili le nuove puntate, quelle delle passate edizioni, gli highlights e i momenti salienti delle prove dei ragazzi della scuola. Con #Amici16 è possibile commentare sui social le puntate. Gli spettatori potranno anche interagire attraverso l’App ufficiale “Amici Real Time”.
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Several Union, imminente uscita del nuovo album "Rising Sun"
Dopo più di un anno di silenzio e ormai a quattro dall’ottimo risultato di “Awake From The Game”, i Several Union annunciano finalmente l’uscita del nuovo atteso album.
Il titolo del nuovo disco, registrato al Fear Studio di Ravenna e masterizzato da Alessandro Vanara, sarà “RISING SUN” e verrà pubblicato dall’italianissima This Is Core Records, che lo distribuirà in esclusiva per Italia e UK.
Partners nel progetto anche Punx Crew e Sorry Mom!, per quanto riguarda il publishing e il management della band romagnola.
Ulteriori dettagli sulla tracklist e l’imminente release show verranno annunciati a breve.
Di seguito il trailer che anticipa l’uscita del primo singolo: https://youtu.be/X0F7JNYndVU
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Raiuno, “La Vita in Diretta” con Cristina Parodi e Marco Liorni cambia orario: dalle 15.30 alle 18.45
Anno nuovo, nuovo orario per “La Vita in Diretta”, il programma di Rai1 condotto da Cristina Parodi e Marco Liorni: dal 2 gennaio l’appuntamento con l’attualità, fiore all’occhiello del pomeriggio di Rai1, andrà in onda dalle 15.30 alle 18.45 come sempre dal lunedì al venerdì.
Contenitore storico della Rete Ammiraglia, all’insegna dei fatti più importanti, delle inchieste giornalistiche, della cronaca, con tante storie raccontate con sensibilità, garbo ed eleganza, dai padroni di casa. E ancora, tanto spettacolo, con celebrità ospiti in studio e il ricordo di chi ha segnato la storia culturale del nostro Paese.
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MUSICA, a Carlo e Simone Senna di Roma il PREMIO AUGUSTO DAOLIO per cantautori emergenti
Il duo romano, composto dai fratelli Carlo e Simone Senna, si è affermato mercoledì 28 dicembre, al teatro comunale di Sulmona, con i brani “Pecora nera” e “Cieli sprecati pt. 2”, di stampo alternative blues.
Saranno dunque i Senna a esibirsi il prossimo 19 febbraio al “Nomadincontro - Tributo ad Augusto Daolio”, appuntamento in programma a Novellara (Reggio Emilia) organizzato da Beppe Carletti e dai Nomadi. Carlo Senna si è aggiudicato anche il premio per la miglior voce, che ha ricordato molto i migliori interpreti del rock progressivo italiano. Carlo e Simone Senna hanno voluto dedicare la vittoria alle due vittime dell’esplosione della palazzina avvenuta proprio nelle ore precedenti ad Acilia, frazione di Roma in cui vivono e sono cresciuti.Al secondo posto si sono classificati gli ØEN - Zero Estensioni Neuronali di Roma, band guidata da Simone Patrizi (voce) e Piero Ducros D’Andria (chitarra, autore di testi e musiche), artefici di un pop rock cantautorale. Il gruppo, che ha proposto i brani “Nell’eventualità” e “Oceani”, si è aggiudicato anche il Premio della critica.
Al terzo posto la cantautrice Valentina De Giovanni (Roma), di genere folk, accompagnata per l’occasione da Marco “Marcondiro” Marchese (chitarra) e Mirko Dettori (fisarmonica). Sono stati premiati, inoltre i Lefler (Sulmona / Savona) per la miglior musica e Nico Maraja (Lecco) per il miglior testo.
A valutare i cantautori è stata una giuria presieduta dal compositore e autore televisivo Andrea Lo Vecchio (autore di successi della musica italiana come “Luci a San Siro”, “Rumore” ed “E poi”, e reduce dal successo da autore con “Tale e quale show” su Rai1 con Carlo Conti), dai critici musicali Alessandro Sgritta (critico musicale di MondoSpettacolo e MeiWeb), Massimo Giuliano (giornalista critico musicale) e Paolo Polidoro (Musicalnews.com).
La serata, organizzata dalle associazioni Nomadi Fans club “Un giorno insieme di Sulmona” e Premio Nazionale Augusto Daolio, ha poi previsto un omaggio al ventennale di “Anime Salve”, capolavoro di Fabrizio De Andrè, scritto a quattro mani con Ivano Fossati, eseguito interamente da Antonello Persico e gli Arbor, medico-musicista da anni impegnato in un importante progetto di musica e solidarietà.
Nel corso della serata sono stati raccolti i fondi per sostenere il progetto “Cuore al Centro”, iniziativa promossa da Beppe Carletti e i Nomadi per sostenere le popolazioni italiane colpite dal recente sisma. All’appuntamento sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, l’assessore all’ambiente di Sulmona, Alessandra Vella, il consigliere comunale Deborah D’Amico, l’assessore alla cultura del Comune di Popoli, Silvia Lucia Pescara, il personaggio televisivo Solange e il conduttore Roberto Ruggero. Il presidente del Nomadi fans club “Un giorno insieme” di Sulmona, Vincenzo Bisestile, ha dato appuntamento al prossimo anno con l’obiettivo di riportare la formula del Premio alle origini, con la partecipazione di almeno 14 cantautori e band finalisti.
Per informazioni: 389 9737620 / premiodaolio@email.it
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