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«Caffè Sospeso», ideato e progettato da Olga Visone, titolare del Brand “Le Comari”, in collaborazione col fotografo partenopeo Matteo Anatrella. Presentazione

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Quello di cui vi scrivo in questo breve articolo è un bellissimo ed accattivante progetto ideato e progettato da Olga Visone, titolare del Brand “Le Comari”, in collaborazione col bravissimo fotografo partenopeo Matteo Anatrella.

Matteo Anatrella è un talentuoso fotografo napoletano che ha maturato nel tempo una interessante esperienza che lo ha portato ad una contaminazione virtuosa tra tecnica fotografica all’avanguardia, con l’utilizzo delle nuove tecnologie, e dinamismo d’immagine secondo un approccio professionale e stilistico che predilige l’eleganza e la ricerca fotografica. Il colore e la luce sono caratteristiche essenziali della sua fotografia, sempre alla ricerca della “passione visiva” da trasmettere allo spettatore che ama le arti visive.
“Le Comari” è un interessante e creativo Brand napoletano, ideato e fortemente voluto dalla stilista e manager Olga Visone, che appartiene alla terza generazione dei famosi e molto conosciuti sarti da uomo napoletani “Visone”.
Questa collaborazione, tra due diversi approcci d’Arte, la fotografia da un lato, lo stile e il fascino della moda e degli accessori dall’altro, hanno generato l’accattivante idea del “Caffè Sospeso” che ha dato frutto ad un bellissimo Calendario con dodici seducenti scatti, ed un interessante docu-film che racconta la creazione di quella che certamente è un’Opera Fotografica intrigante.

Il Calendario, che si ispira fortemente alle antiche tradizioni partenopee del buon caffè da prendere in una bella caffetteria napoletana, mette insieme il mare, il sole, la luce, l’arte, la bellezza e, appunto, l’ottimo caffè di Napoli. “Caffè Sospeso” significa, nella fattispecie dell’idea che qui presentiamo, prendere un caffè pagandone due, per lasciare il secondo ai successivi ospiti della giornata che arriveranno presso la caffetteria di piazza Martiri. È un gesto di generosità e di invito alla condivisione della creatività e del buon gusto, caratteristiche che rendono Napoli e i suoi cittadini, unici al mondo. È anche un modo per celebrare Napoli e le sue forti tradizioni di accoglienza e di ospitalità, la sua storia millenaria, le sue insuperabili bellezze, i sapori e gli odori unici che inebriano il viaggiatore che passeggiando si gode il centro storico della città tra le sue strade e i suoi vicoli colmi e ricchi d’Arte di antichissima fattura architettonica che ha attraversato per millenni diversi stili e diverse epoche storiche.




L’Arte della fotografia, con la produzione del bellissimo Calendario del quale i lettori potranno ammirare gli scatti, è anche l’occasione per una raccolta fondi da destinare alla valorizzazione della città attraverso il recupero di spazi verdi. Questo è un obiettivo che vede coinvolte ben sei aziende napoletane per la promozione e la solidarietà. Tutto realizzato da professionisti e da artisti napoletani tra i quali spiccano Annarita Mattei, modella e stilista che ha curato lo styling; Federica Toci della Made Model Management; Maria Rea che ha curato il make-up ed hair delle modelle; Valerio De Micco che ha realizzato il docu-film che racconta magnificamente la due giorni di lavori intensi, faticosi, ma ricchi di soddisfazioni. Il 6 gennaio 2017 gli organizzatori comunicheranno alla Stampa i risultati della loro brillante iniziativa, e noi intanto facciamo il tifo per loro e non possiamo che dir loro: in bocca al lupo! 
Andrea Giostra
Olga Visone

Per approfondire l'argomento, potrete visitare i seguenti link:
Per chi volesse conoscere meglio l’autore dell’Articolo, ecco la sua Official Facebook Page:


Marco Bellocchio, a "FAI BEI SOGNI" IL PREMIO DEL SINDACATO CRITICI COME MIGLIOR FILM ITALIANO DEL 2016

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È FAI BEI SOGNI di Marco Bellocchio il vincitore del premio come Miglior film italiano dell'anno istituito quest'anno dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI). Il riconoscimento, assegnato attraverso  un "referendum" aperto a tutti i soci del Sindacato, chiamati a scegliere tra i titoli italiani usciti nel corso del 2016, sarà consegnato il prossimo 28 gennaio nell'ambito del 28° Trieste Film Festival.
In occasione del premio, il Trieste Film Festival ospiterà, oltre alla proiezione di Fai bei sogni, un incontro pubblico con Marco Bellocchio.

"Siamo felici che il SNCCI abbia scelto come palcoscenico di questa sua iniziativa un appuntamento come il Trieste Film Festival - spiegano i direttori artistici Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo -: un appuntamento che, pur dedicato principalmente a un'area geografica precisa (l'Europa centro-orientale) non ha mai fatto mancare il suo sostegno al cinema italiano, come dimostrano anche iniziative come il Premio Corso Salani dedicato alle produzioni nazionali in attesa di distribuzione".

Per Franco Montini, presidente del SNCCI, "la scelta del Trieste Film Festival prosegue una collaborazione già avviata l'anno scorso con il premio al Film della Critica 2015 assegnato a Vizio di forma. Quest’anno al riconoscimento internazionale si affianca un secondo premio riservato al cinema italiano, allo scopo di incrementare l’interesse del pubblico nei confronti  delle opere nazionali più interessanti e meritevoli. Trieste "apre" il calendario cinematografico dell'anno nuovo e ci sembra quindi il luogo ideale per un riconoscimento che premia il meglio dell'annata appena trascorsa".


Cenone Capodanno, per una donna su 2 scatta “l’ansia da prestazione”

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Le italiane vivono il cenone del 31 Dicembre come una prova da superare di fronte a parenti e amici.  L’ansia della preparazione batte l’eccitazione per le feste e spinge le donne a commettere delle gaffes. Per organizzare il perfetto menù di Capodanno ed evitare incidenti di percorso, gli esperti consigliano piatti della tradizione, ricchi e gustosi, ma realizzati con semplicità

Realizzare un menù ricco e gustoso, senza commettere l’errore di renderlo troppo sofisticato, per vivere il cenone del 31 dicembre con serenità. Gli esperti lo definiscono “Smart New Year’s Eve Menù”, rappresenta il menù ideale per organizzare la cena della notte di San Silvestro all’insegna della tradizione, semplice e veloce, mantenendo sotto controllo tutti gli aspetti organizzativi. Infatti ben un italiana su 2 (48%) dichiara di vivere con una certa apprensione la preparazione del cenone, consapevole del fatto che sarà giudicata, anche se solo in parte, da parenti e amici. Secondo gli psicologi questo è del tutto normale: ma le donne devono essere in grado di vivere la propria emotività, senza la paura di essere giudicate. La pianificazione degli eventi casalinghi è sicuramente un’esperienza stressante come riporta il Daily Telegraph, ma può essere definita giorno per giorno, per evitare intoppi dell’ultimo minuto. Una tesi sostenuta da Mary Berry, foodwriter e volto noto della televisione d’oltremanica, tramite la “Mary Berry's Xmas TO-DO LIST”, una lista ricca di consigli utili per realizzare in maniera vincente i pranzi e le cene delle Feste. Ma cosa rappresentano questi momenti per le equilibriste italiane, donne capaci di conciliare il lavoro e la routine casalinga ogni giorno? Per il 34% rappresenta l’occasione per superare una nuova prova, la possibilità di passare più tempo con i propri cari (32%) e l’opportunità di confermarsi vincente anche in cucina (27%).
Fonte: Buitoni

RAI 2, DAL 2 GENNAIO L'INNOVATIVO DOCU-REALITY "IL COLLEGIO", IN PRIMA TV

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Da lunedì 2 gennaio, alle ore 21.20 su RAI2, arriva Il Collegio, l’inedito esperimento sociale - prodotto da Magnolia - che mescola i linguaggi dell’observational documentary e del reality show.

In quattro puntate settimanali, 18 teenager saranno protagonisti di un particolare viaggio nel tempo che li trasporterà nel 1960 nel Collegio Convitto di Celana a Caprino Bergamasco per un’esperienza educativa di formazione e di relazioni molto diversa e lontana dalla loro realtà quotidiana. La voce narrante del programma sarà del conduttore Giancarlo Magalli. 

Il 15 novembre del 1960 la RAI manda in onda la prima puntata della trasmissione Non è mai troppo tardi. Attraverso quell’esperimento televisivo il maestro Manzi ha alfabetizzato milioni di italiani che ancora non sapevano leggere e scrivere. Dopo 56 anni Il Collegio si propone di "alfabetizzare” un gruppo di adolescenti alla disciplina e al sapere di quello stesso anno. Il loro obiettivo didattico sarà quello di ottenere la Licenza di Scuola Media del 1960, la stessa che i loro nonni hanno dovuto conseguire.

Il Collegio è un esperimento di “ritorno al passato” che mira ad aiutare un gruppo di ragazzi tra i 14 e i 17 anni a “rientrare nel futuro” più forti e consapevoli di ciò che li ha preceduti.

Genitori in piena crisi di autorità chiedono a Il Collegio un metodo educativo alternativo, un inedito ritorno ai principi della “vecchia” scuola. Gli studenti, catapultati in questa epoca, dovranno imparare poesie a memoria, avere una bella calligrafia, alzarsi in piedi quando entra il professore, finire tutto quello che si ha nel piatto e soprattutto fare i compiti senza Wikipedia, senza lo smartphone o senza avere davanti tv, computer e musica accesi contemporaneamente.  

Che effetti avrà sulla loro attenzione? Impareranno i ragazzi a dire “mi piaci” senza usare un emoji? E a divertirsi senza la playstation con quei giochi che una volta si facevano in cortile? Gli “sdraiati” di oggi, per dirla come Michele Serra, insofferenti all’autorità e spesso ritenuti indolenti si scontreranno con un metodo e una disciplina ferrea e un rigore comportamentale ormai fuori moda difficile da affrontare. A 7 professori, 1 preside e 2 sorveglianti il compito di istruirli al meglio per la prova finale.

Grazie anche al ricco archivio dalle teche RAI sarà possibile rivedere attraverso il televisore e il giradischi che gli studenti troveranno nella sala ricreativa alcuni scorci del palinsesto di quegli anni e riascoltare le hit più gettonate.

Bagheria, riapre a Villa Cattolica “Museo Renato Guttuso" dopo un anno e mezzo di restauri, con un interessante restyling

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Lunedì 26 dicembre 2016, dopo un anno e mezzo dalla chiusura per il restauro di Villa Cattolica, è stato riaperto al pubblico, con un nuovo ed interessante restyling, il “Museo Renato Guttuso” di Bagheria, che lo stesso Artista volle venisse creato proprio nella sua città natale.
Quello conosciuto come il “Museo Renato Guttuso” venne inaugurato per la prima volta nel 1973 ed ebbe ad ospitare centinaia di Opere donate dallo stesso Artista alla sua città, con la condizione essenziale e subordinante -che a parte i bagheresi, pochi conoscono! - che il Comune di Bagheria avrebbe dovuto realizzare, entro e non oltre due anni dalla donazione, un Museo a Bagheria per i cittadini e per i turisti amanti d’Arte, dove sarebbero dovute essere esposte centinaia di Opere del XX Secolo dello stesso Guttuso e di suoi tantissimi amici Artisti che gli donarono centinaia di importanti e preziosissime Opere, tra gli altri: Onofrio Tomaselli (1866-1956), Domenico Quattrocchi (1872-1941), Silvestre Cuffaro (1904-1975), Pina Calí (1905-1949), Giuseppe Pellitteri (1909-2002), Corrado Cagli (1910-1976), Mimmo Pintacuda (1927-2013), Mario Schifano (1934-1998), e il famosissimo regista bagherese Giuseppe Tornatore che espone una serie di suoi interessantissimi scatti giovanili.
In seguito, dopo la morte dell’Artista, l’unico figlio adottivo di Guttuso, Fabio Carapezza Guttuso, fece in modo che le volontà del padre venissero rispettate e donò al “Museo Renato Guttuso” altre importantissime Opere che aveva ricevuto in eredità dal padre e che arricchirono il Museo facendolo diventare uno dei musei d’arte moderna più importanti e più ricchi di Opere della Sicilia. Oggi il museo conta più di mille e cinquecento opere esposte.
Il 26 dicembre non è una data scelta a caso dagli organizzatori. Il 26 dicembre del 1911, a Bagheria, nasceva infatti il grandissimo artista siciliano, che poi visse la sua giovinezza artistica in giro per il mondo, scegliendo infine Roma quale città di residenza abituale, dove visse per lungo tempo e dove realizzò il suo Studio dove realizzò i suoi più importanti dipinti e le sue originali sculture, sempre discusse e mai veramente apprezzate dalla critica ufficiale dell’epoca; critica-artistica che vedeva in Guttuso più un pittore che uno scultore! L’ultimo respiro di Guttuso fu il 18 gennaio del 1987 a Roma, e per volere dello stesso Artista, venne seppellito a Bagheria, proprio all’interno di Villa Cattolica, nell’arca monumentale, che di fatto è la tomba creata dallo famoso scultore e amico Giacomo Manzù (1908-1991), realizzata con un particolarissimo marmo azzurro con evidenti venature bianche, che si narra scelse lo stesso Guttuso che fece arrivare in un unico blocco dal lontano sud-America.
I lavori di restyling hanno comportato una nuova e più attrattiva pavimentazione; un nuovo impianto di illuminazione in grado di valorizzare le Opere e di rendere Villa Cattolica più interessante soprattutto nel periodo estivo quando si potrà visitarla fino a tarda sera; un ascensore per i diversamente abili che permetterà loro di accedere ai tre piani di esposizione della Villa; innovative postazioni touch-screen all’avanguardia tecnologica che consentiranno ai visitatori di gustarsi le Opere ma anche di utilizzare le più moderne tecnologie per navigare virtualmente all’interno del ricchissimo patrimonio artistico lasciato da Guttuso, accedendo a tutte le informazioni utili per un visitatore curioso e attento alla conoscenza; per finire con un moderno sistema di rilevazioni delle polveri e delle temperature di tutti gli ambienti della Villa, per conservare al meglio tutte le Opere esposte.
Come già scritto, le Opere esposte oggi sono 1500 tra dipinti, sculture, disegni, bozzetti, fotografie, manifesti cinematografici d’epoca, carretti siciliani dell’inizio del ‘900, nonché, da altre interessanti Opere donate al Museo da Artisti contemporanei.
L’evento inaugurale di lunedì 26 dicembre scorso, è stato caratterizzato da coreografie pirotecniche; fasci di luce proiettati sulla Villa che hanno creato un’atmosfera spettacolare; da video mapping, una sorta di realtà aumentata, che compone un gioco di immagini proiettati in una superficie reale, quella della Villa, e immagini delle Opere di Guttuso, che hanno creato un altro interessante ed empatico spettacolo artistico a 105 anni dalla nascita del Grande Artista Guttuso.
All’evento inaugurale hanno partecipato tutte le più importanti cariche politiche, religiose ed istituzionali dell’isola; e diversi artisti siciliani, tra i quali vale la pena menzionare il regista Giuseppe Tornatore, l’attore Francesco Scianna, la scrittrice Dacia Maraini, il poeta Ignazio Buttitta, tutti bagheresi; i registi palermitani Roberto Andò e Pif; tanti altri artisti ancora.
L’inaugurazione, momento di vera e emozionante festa artistica, si è conclusa in tarda serata con una lunga serie di giochi pirotecnici realizzati da artigiani siciliani.
ANDREA GIOSTRA
Per maggiori e più approfondite informazioni:
Museo Renato Guttuso”
Villa Cattolica - Via Rammacca, 9 (SS 113) – Bagheria (PA)
Tel.: +39 366 803 5918
E-mail: citbagheria@gmail.com

Per chi volesse conoscere meglio virtualmente l’autore dell’articolo:
andreagiostra2013 (Skype) ;
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Teatro Ambra Jovinelli, dal 5 al 22 gennaio "Migliore" di Mattia Torre con Valerio Mastandrea

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La metamorfosi di un uomo che da paranoico, insicuro e debole si tramuta in un essere spietato che si guadagna la stima e il consenso di chi volontariamente o involontariamente lo circonda.
Valerio Mastandrea diventa così Migliore, spettacolo scritto e diretto da Mattia Torre che sarà in scena al Teatro Ambra Jovinelli - dal 5 al 22 gennaio. Migliore è la storia comica e terribile di Alfredo Beaumont, un uomo normale che in seguito a un incidente (di cui è causa, di cui sente la responsabilità e per cui sarà assolto) entra in una crisi profonda e diventa un uomo cattivo. Improvvisamente, la società gli apre tutte le porte: Alfredo cresce professionalmente, le donne lo desiderano, guarisce dai suoi mali e dalle sue paure. Migliore è una storia sui nostri tempi, sulle persone che costruiscono il loro successo sulla spregiudicatezza, il cinismo, il disprezzo per gli altri. E sul paradosso dei disprezzati, che di fronte a queste persone chinano la testa e - affascinati - li lasciano passare.
La Direttrice Artistica del Teatro Ambra Jovinelli, Fabrizia Pompilio e la Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo – nella stagione 2016/2017 hanno deciso di dedicare una monografia a Mattia Torre - uno degli autori più apprezzati del nostro paese. Migliore è il secondo dei tre spettacoli di Torre, presenti nel cartellone dell’Ambra Jovinelli. Il prossimo spettacolo sarà “4 5 6” in scena dal 7 al 12 febbraio. 
La monografia dedicata a Mattia Torre è solo l’inizio di una collaborazione tra l’autore, il Teatro Ambra Jovinelli e la Nuovo Teatro. Sarà presentato infatti il prossimo anno un progetto speciale, completamente nuovo, che vedrà Mattia Torre protagonista. Sarà un progetto trasversale che unirà televisione, editoria e teatro. 


Mattia Torre, sceneggiatore, autore teatrale e regista italiano. Insieme a Giacomo Ciarrapico è autore, negli anni Novanta, delle prime commedie teatrali Io non c’entro, Tutto a posto, Piccole anime e L’ufficio. Nel 2000 pubblica il libro Faleminderit Aprile ‘99 in Albania durante la guerra. È co-sceneggiatore del film Piovono Mucche di Luca Vendruscolo. Nel 2003 il suo monologo In mezzo al mare con Valerio Aprea vince al Teatro Valle di Roma la rassegna Attori in cerca d’autore. Nel 2005 scrive e dirige il monologo teatrale Migliore, con Valerio Mastandrea. È autore del monologo breve Gola e dei corti teatrali Il figurante e Sopra di noi. È tra gli autori del programma Parla con me di Serena Dandini. Con Ciarrapico e Vendruscolo scrive la serie TV Buttafuori e, dal 2007, la prima, la seconda e la terza stagione di Boris per Fox Italia. Della seconda è anche co-regista. Con gli stessi autori, scrive e dirige Boris - il film. Nel 2011 scrive e mette in scena lo spettacolo teatrale 456 di cui realizza anche il sequel TV per La7. Per Dalai editore ha pubblicato la raccolta di monologhi In mezzo al mare (2012). È autore e regista dello spettacolo teatrale Qui e ora con Valerio Mastandrea e Valerio Aprea. Nel 2014, insieme a Ciarrapico e Vendruscolo scrive e dirige il film per il cinema Ogni maledetto Natale. Nel 2015 scrive con Corrado Guzzanti la serie TV dal titolo Dov’è Mario? per Sky.


TEATRO AMBRA JOVINELLI
Via Guglielmo Pepe, 43 /47 Roma 00185
Spettacoli ore 21.00 –domenica ore 17.00 - lunedì riposo
Info 06 83082620 – 06 83082884
Biglietti (compresa prevendita): da € 33,00 a € 17,00    
Convenzioni parcheggio in orario spettacolo:
 Garage Esquilino – via G. Giolitti, 27/A - dal martedì al sabato € 1,50 l’ora
 Parcheggio ES Giolitti Park – via G. Giolitti 267 - tutti i giorni € 1,00 l’ora
Ufficio promozione tel. 06 88816460
www.ambrajovinelli.org

Sala Umberto, dal 12 gennaio ALESSANDRO FULLIN in "LA DIVINA"

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Nel 2009 Papa Ratzinger annuncia al mondo che il Purgatorio, come luogo fisico, non esiste più. Dante Alighieri, saputa la notizia, si precipita per la seconda volta nell’Oltretomba per dipanare la spinosa questione e riscrivere la Divina Commedia.
Ma dove mettere ora gli invidiosi? Gli iracondi? Gli accidiosi? Dubbi e tormenti attendono il Poeta, che inoltre scopre che l’amore per Beatrice, dopo sette secoli, si è un po’ appannato. Tra demoni e cherubini, fiumi infernali e rinfrescanti panchine ecco una rilettura in chiave camp dell’immortale poema che getta nella stessa bolgia Paolo Malatesta con gli Abba, Farinata degli Uberti con Liz Taylor. Dopo il successo di Piccole Gonne Alessandro Fullin, con gli attori di Nuove Forme, torna a teatro con una nuova parodia, condita come sempre da aforismi esilaranti e da pungenti ironie.

ALESSANDRO FULLIN
LA DIVINA
con
Alessandro Fullin Tiziana Catalano Sergio Cavallaro Simone Faraon
Paolo Mazzini Mario Contenti Ivan Fornaro
coreografie di Sergio Cavallaro
costumi di Monica Cafiero

scritto e diretto da
ALESSANDRO FULLIN


produzione Nuove Forme
distribuzione Terry Chegia



Dal 12 al 22 gennaio 2017


SALA UMBERTO di Roma
Via della Mercede, 50 Roma
Tel. 06 6794753
www.salaumberto.com
giovedì e venerdì ore 21, sabato ore 17 e 21, domenica ore 17

Prezzi da 32€ a 23€


Palermo, videomapping e danza contemporanea tra gli zampilli della fontana Pretoria

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Illuminazioni artistiche e danzatori dentro la fontana Pretoria: è il secondo appuntamento di I ART 4 CHRISTMAS, il progetto che usa come palcoscenico naturale la splendida piazza Pretoria, cuore nevralgico di Palermo.
Dopo aver trasformato la piazza in una galleria d’arte en plein air, I ART 4 CHRISTMAS  accoglierà i danzatori tra gli zampilli della fontana e coinvolgerà tutti in un unico ballo collettivo, un modo per salutare insieme il vecchio anno. L’organizzazione è di Sinergie Group che stasera giovedì 29 dicembre dalle 18 alle 24, organizza uno spettacolo multidisciplinare di videoarte, illuminazioni e danza site related all’interno della fontana Pretoria, accompagnate da scenografie virtuali. Videomapping, musiche e illuminazioni artistiche coinvolgeranno simultaneamente tutta piazza Pretoria, l’intera superficie di Palazzo delle Aquile, di Palazzo Bonocore, della chiesa di Santa Caterina e della fontana Pretoria, che diventeranno così un unico palcoscenico che garantirà un'esperienza affascinante. Lo spettacolo di danza – dalle 18,30 - sarà realizzato all’interno del complesso della fontana Pretoria che, con la sua circolarità, rimanderà al celebre dipinto “La Danza” di Matisse, dedicato al prorompere inarrestabile della vita, al suo continuo rinnovarsi, al suo eterno movimento. Il rito del matrimonio bizantino presenta una triplice danza in cerchio, con alcune coreografie propiziatrici popolari che mirano ad rigenerare la fertilità della terra. Da qui l'idea di racchiudere la performance in 4 quadri – a firma di altrettanti coreografi, Vebjorn Sundby, Lorand Zachar, Alessandro Cascioli, Alessio Damiani - utilizzando altrettanti elementi: l'acqua (elemento primario), la luna (luna e cielo), il mito (statue), il colore (da Matisse). Ad accompagnare il pubblico, versi che faranno da introduzione ai vari quadri e alle differenti atmosfere musicali. Ingresso libero.

A cura della compagnia Palermo in Danza. Ideazione e regia: Santina Franco. Danzatori: Laura Lopiano, Giorgia Di Cristofalo, Michelle Vitrano, Simona Bonanno, Federica Riccobono, Alessandro Cascioli, Alessio Damiani, Giulio Corsaro, Francesco Russo. Attore: Nicola Franco. Con la partecipazione dei giovani ballerini palermitani Danza di Astri e di Luce.
Venerdì 30 dicembre toccherà invece all’associazione Tavola Tonda proporre un vero e proprio pre-capodanno, ovvero un concerto e una Festa a Bballu in piazza Pretoria. Ultimo appuntamento, l’8 gennaio con I WORLD che ha coinvolto il Teatro Potlach e Pino Di Buduo per un grande evento artistico multidisciplinare tra Palazzo delle Aquile, Palazzo Bonocore, la fontana Pretoria, la chiesa di Santa Caterina e piazza Bellini, la Martorana e la chiesa di San Cataldo. 

Il progetto I Art 4 Christmas vede collaborare le associazioni Bobez, Sinergie Group, Tavola Tonda con I World, all’interno dei cartellone eventi promosso dal Comune di Palermo per il Natale. Nelle serate di spettacolo sarà possibile visitare Palazzo Bonocore (aperto 10 |13 e 18 | 23, ingresso: 4 euro) e la mostra “Divino Amore”, artisti che rileggono l’amore sacro e profano; a cura di Alba Romano Pace.


Fontana Liri, chiusa la XV edizione dell'Omaggio a Marcello Mastroianni

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Nei giorni scorsi, dopo circa tre mesi di intensa programmazione di appuntamenti, si è chiusa la XV edizione dell'Omaggio a Marcello Mastroianni, promossa dal Centro Studi Ricerche e Documentazione Marcello Mastroianni di Fontana Liri (Frosinone), grazie in particolar modo all’impegno del Presidente prof.ssa Santina Pistilli. 

L’edizione 2016 dell’Omaggio a Mastroianni ha visto la direzione artistica di Gerry Guida, regista e critico cinematografico, ed ha avuto particolare rilevanza in quanto cadeva il ventennale della scomparsa del grande artista originario di Fontana Liri e scomparso a Parigi, appunto, nel dicembre 1996.

La kermesse ha avuto inizio il 28 settembre scorso a Fontana Liri con un convegno dal titolo “Il cinema e gli audiovisivi nella formazione del cittadino”. Sono intervenuti Claudio Cirillo (Autore della fotografia), Stefano Landini (Regista), Sandro Di Stefano (Compositore cinematografico e direttore d’orchestra), Mauro Walter Pagnanelli (Docente Accademia di Belle Arti Frosinone). Il pubblico ha potuto assistere alla proiezione del Documentario “Speciale Mastroianni, Il Fascino della normalità” (Teche Rai) 

Nella stessa giornata del 28 settembre ha avuto luogo l’inaugurazione della mostra fotografica "Ciao Marcello", che ha proposto immagini della vita e dei successi del grande Mastroianni, provenienti dalle collezioni del Centro Cinema Città di Cesena e dalla Fondazione Cineteca di Bologna.

Il 14 ottobre presso il Centro Polifunzionale di Fontana Liri, si è tenuto l’incontro con uno dei maggiori autori della fotografia del nostro cinema, Sergio D’Offizi. È stato inoltre presentato il volume “Cinquant’anni dietro la macchina da presa” (EffepiLibri), scritto da D’Offizi in collaborazione con Gerry Guida.

Il 7 novembre ha avuto luogo un convegno-incontro con Maurizio Lozzi (presidente Consom) dal titolo “L’audiovisivo come momento di integrazione, condivisione e denuncia sociale”. Ha fatto seguito la presentazione del volume dedicato a Ettore Scola “Lo specchio dipinto”.

Nello stesso mese di novembre gli organizzatori hanno proposto una serie di incontri di cultura cinematografica e proiezioni presso le scuole del territorio (scuole elementari e medie di Fontana Liri,Arpino e Santopadre; liceo classico e istituto per chimici di Arpino; liceo scientifico di Sora) e presso il Centro Polifunzionale di Fontana Liri sul tema “Per un cinema del territorio”. Durante questi appuntamenti si sono proposte pellicole con temi vicini alla realtà locale o realizzati da cineasti del territorio. Si è avuta la proiezione di “La polizia è ancora tranquilla” di T. Rea, “Il viaggio di Martorna” di A. Mantova, “Omaggio a Marcello Mastroianni” di A.G. Mazzoni, “Marcello Mon Amour” di A. Mantova.

Un grande successo per la serata del 26 novembre a Fontana Liri. In occasione del centenario della nascita del grande regista Luigi Comencini si è avuta la gradita presenza come ospite di Andrea Balestri, il bambino Pinocchio del celebre sceneggiato televisivo del 1972. L’attore, assieme a Cecilia Scicolone, ha ricordato numerosissimi episodi legati alle riprese e al regista Luigi Comencini. 

Sempre nel mese di novembre sono state proposte numerose proiezioni, tutte inserite nel calendario dell’Omaggio a Marcello Mastroianni. di alcune significative pellicole interpretate da Mastroianni che hanno avuto luogo, con l’organizzazione del Centro Studi, in varie città della Ciociaria quali Colfelice, Ceccano e la stessa Fontana Liri. 

Il clou nella serata del 10 dicembre, presso la sala Golden del Poggio Antico in Fontana Liri, con una serata d’onore per Mastroianni. È andato in scena il divertente spettacolo “Il Provino”. 5 dive si “confessano” a Mastroianni. Interpreti Noemi Umani (soprano), Roberta Grenci (attrice), Fabio A. Colajanni (flauto), Leonora Baldelli (pianoforte).

Al termine della ricca serie di eventi realizzati, il presidente del  Centro Studi  Santina Pistilli si è dichiarato particolarmente soddisfatto per aver avuto dall’Assessorato alla Cultura e alle Politiche giovanili della Regione Lazio l’opportunità ( col contributo della L.R. 13/04/2012 n.2) di ricordare Marcello Mastroianni nel ventennale della morte con tanti talentuosi interpreti e protagonisti del panorama artistico nazionale. La stessa ringrazia tutti coloro che si sono spesi per la riuscita dell’evento e soprattutto l’Amministrazione comunale Fontana Liri - in particolare, il Sindaco dott. Gianpio Sarracco e il delegato alla cultura dott. Sergio Proia - che crede con sempre maggiore slancio nella valorizzazione della memoria dell’illustre Fontanese. 

Aldo Giovanni e Giacomo: Fattitaliani ha visto "Fuga da Reuma Park", ritorno alle origini per il trio. La recensione

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Cosa dire di Fuga da Reuma Park, in cui Aldo, Giovanni e Giacomo si trasformano in scatenati vecchietti che evadono da un Ospizio? Non vorrei essere una voce fuori dal coro ma a me è piaciuto anche se mi ha fatto ridere poco, rispetto ai loro precedenti film, mi ha messo addosso una grande tristezza e alla fine ho pensato “e se fosse un addio alle scene”? Il mio pensiero è stato reso vano perché loro stessi hanno dichiarato che si sono divertiti a farlo e che lavoreranno insieme per sempre. 

In questo loro nuovo film, ormai nelle sale dal 15 dicembre, interpretano se stessi nel 2046, abbandonati in un surreale ospizio alle porte di Milano, il “Reuma Park” da dove decideranno di darsi alla fuga. 
La scena si apre con Aldo che viene portato lì dai figli, interpretati da Ficarra e Picone, cattivi come non li abbiamo mai visti che gli promettono di tornare a prenderlo, dopo un po’ di giorni. In realtà vogliono lasciarlo lì per sempre e per convincerlo gli dicono che da allora in poi sarà tutto un divertimento. Purtroppo non è così, perché la struttura è governata dalla imponente e apparentemente spietata badante russa, Ludmilla, interpretata da Silvana Fallisi che continua a ripetere “Da qui non scappa nessuno! I disubbidienti saranno smaltiti nell’umido”.  
Aldo, appena entra, a causa del nome, viene scambiato per uno dei fratelli Giuffré. Si sente abbandonato come una scoria radioattiva. Si rianima appena incontra gli altri due, uno di loro era entrato venticinque anni prima per uno spettacolo e non era più andato via. Insieme esclamano “Trent’anni insieme? Se fosse vero sarebbe meglio dimenticare”. 
Durante la notte di Natale, mentre nell’ospizio è in corso la tradizionale tombolata, il trio decide di fuggire. Il piano è folle, vogliono raggiungere i Navigli di Milano e salpare con la barca di Giovanni verso Rio de Janeiro. I tre si danno ad una rocambolesca fuga per le vie di Milano, a bordo di un Sidecar rubato. L’impresa non è facile perché sulle loro tracce si è messa Ludmilla pronta a fargliela pagare. 
Il Film è un po’ un ritorno alle origini, loro sono diventati famosi in Tv negli anni '90 con lo sketch dei vecchietti a “Su la testa”. Girato in quattro settimane, affidandosi molto all’improvvisazione e divertendosi come ai tempi di “Mai dire gol”. L’idea di interpretare loro stessi a novant’anni li ha divertiti molto e gli ha permesso di creare nuove gag come ai tempi di “Tre uomini e una gamba” che segnò il loro debutto al cinema nel 1997 ed incassò oltre sedici milioni di euro. In fuga da Reuma Park c’è un riferimento.
Fra gag, inseguimenti ed esibizioni rock, sarà un Natale da ridere!
Elisabetta Ruffolo   

Elisa, l'album "On" conquista la certificazione PLATINO

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“ON”, l’ultimo disco di ELISA, conquista la certificazione PLATINO (dati GfK Retail and Technology)!

L’album contiene, tra gli altri, i singoli “No Hero” già certificato doppio PLATINO e “Bruciare per te”, brano attualmente in rotazione radiofonica.

“ON” è un album dal sound pop, potente e moderno, che si mischia al soul, all’elettronica fino ad attingere a sonorità anni ’80. Tredici brani che esplorano diversi generi e che esprimono tensione emotiva, ritmo ed energia. Nell’album anche un duetto con Jack Savoretti e due brani in italiano, di cui uno cantato con Emma e Giuliano Sangiorgi.  

Questa la tracklist di “ON” (pubblicato da Sugar): “Bad Habits”; “Rain Over My Head”; “Love Me Forever”; “Love As A Kinda War”; “Hold On For A Minute”; “Waste Your Time On Me” feat. Jack Savoretti; “With The Hurt”; “Catch The Light”; “Peter Pan”; “No Hero”; “Ready Now”; “Bruciare Per Te”; “Sorrido Già” feat. Emma e Giuliano Sangiorgi.

Teatro del Lido, il 30 dicembre "Dionisiaca" l'opera buffonesca di Valdrada con Chiara Becchimanzi, Daniele Fabbri e altri

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La Compagnia Teatrale Valdrada, dopo i successi di “Principesse e Sfumature”, porta una nuova produzione al Teatro del Lido di Ostia, realizzando una vera e propria opera d’osmosi tra arti, professionalità e reti cittadine.
In “Dionisiaca - opera buffonesca”, scritto e diretto da Chiara Becchimanzi, un Dioniso capriccioso, eterna allegoria del potere,  muove i suoi sottoposti come fossero insulse marionette, con un occhio sempre meno velato all’apparenza, mentre un branco animalesco, sporco, inquietante eppure buffo - i reietti, i cacciati, gli emarginati, che non credono in niente e ridono di tutto– conduce il pubblico in un viaggio trasversale di riflessione sulle dinamiche del potere, attraverso un limbo tra il tempo mitico della leggenda e quello quotidiano della realtà in cui altre divinità, tristemente, governano le nostre vite.
 
Tante le collaborazioni notevoli: dalle sequenze taiko, realizzate grazie alla consulenza di Rita Superbi, alle installazioni dell’artista urbano Simone Perra, dalle opere d’arte visiva realizzate appositamente da Kpm (Collettivo a.DNA Project) alle musiche originali di Marialuce Cecconi e Antonia Harper, dalle scenografie di Fabio Pecchioli ai montaggi video di Roberto Mazzaro.   
 
Teatro-danza, video-mapping, tamburi e violini dal vivo, scenografie in movimento, un’irriverente ironia e la grande intensità del branco buffonesco attraverseranno uno scenario urbano senza tempo, per ricordarci che Penteo cercava la Verità, ed è stato punito… E’ allora che i morti si destano, e il buffone scivola nella satira, per ricordare al pubblico quali siano i nuovi déi…chi sarà il prossimo Penteo, la prossima vittima sacrificale?
 
Un grande evento che per la forza e la schiettezza dei suoi linguaggi può coinvolgere un pubblico di tutte le età e le estrazioni, e che viene appositamente realizzato in uno dei poli culturali di riferimento della periferia romana, con un biglietto popolare, nell’ottica del decentramento dell’offerta performativa e della progettazione di una cultura libera, accessibile, partecipata.
 
DIONISIACA – OPERA BUFFONESCA
Drammaturgia e Regia: Chiara Becchimanzi
Con: Daniele Fabbri, Giulia Vanni, Brunella De Feudis, Elisa Spanò, Roberta Sciortino, Monika Fabrizi, Giorgia Conteduca, Claudia Romito
Al Violino: Antonia Harper
Scenografie: Fabio Pecchioli
Disegno luci: Fabio Pecchioli e Chiara Becchimanzi
Installazioni artistiche a cura di Simone Perra e aDna Project
Spettacolo realizzato grazie al Contributo della Regione Lazio
Sponsor Tecnico : La Fraschetta di Ostia

Propositi anno nuovo, lo psichiatra Michele Cucchi: “non lasciamo che le aspettative troppo alte ci rendano infelici”

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Un anno si sta chiudendo in queste ore ed uno nuovo fra poco inizierà. E come sempre, per gli italiani è arrivato il momento di tracciare dei bilanci su quanto fatto nel 2016 e i progetti  nuovi da intraprendere  nel 2017. Attenzione però alle troppe aspettative che, secondo quanto raccomandano gli esperti, potrebbero generare ansia. 

Lo psichiatra Michele Cucchi, Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, spiega come riuscire ad affrontare con la corretta determinazione e la giusta  ‘emotività’  i buoni propositi da intraprendere nell’anno nuovo.
“La fine dell’anno e l'inizio di quello nuovo rappresentano sempre un momento in cui si fanno i bilanci su come è andata l'annata trascorsa e si azzardano previsioni su come andrà quella che in arrivo – afferma Michele Cucchi – Molto spesso ci troviamo a fare un’analisi soprattutto nel caso in cui le cose non sono andate molto bene. Magari ci godiamo le feste natalizie e sembra che tutto sia andato tutto sommato alla perfezione e che ci attendano giorni magnifici. E' lecito sognare un futuro migliore, anzi dobbiamo sempre puntare in alto e sperare in qualcosa di veramente grande che ci realizzi e ci faccia sentire bene. Potrebbe trattarsi anche di speranze semplici, ma è grande il significato che gli diamo e grande dovrà essere il progetto che metteremo in pratica per ottenerle con tutte le nostre forze. Perché la vita è un grande progetto e quindi occorre avere chiari gli obiettivi, lavorare bene per definire lo scenario, i problemi e le possibili soluzioni, tracciando una strada, avere fiducia in noi stessi e dare tutto ciò che abbiamo dentro, senza risparmiarci fatiche e sacrifici”.

“Ma non sempre le ipotesi più rosee si concretizzano nella vita reale. Ciò che ci può generare questa ‘ansia da nuovo anno’ è l'aspettativa di arrivare in alto – Rivela lo psichiatra Cucchi – Non dobbiamo vivere il principio del nuovo anno come una corsa ad ostacoli con la sensazione di essere sotto esame, con la paura di essere bocciati se non rispettiamo il ruolino di marcia. La vera felicità la troveremo invece nella gioia di tutti i gironi, avvertendo nei muscoli la fatica della lotta quotidiana, di sacrificarsi insieme alle persone care per un importante progetto, un sogno in cui crediamo ciecamente. E' bello sognare, ma per dare fiato e gambe ai sogni bisogna prendersi del tempo per pensare, pianificare, valutare, calcolare, capire. Spesso non ce lo concediamo questo tempo, dobbiamo ricavarlo assolutamente però”.

Ecco i 5 consigli di Michele Cucchi per superare l’ansia da nuovo anno:

1. NO RIMPIANTI
Non lasciamo spazio al rimpianto di errori ed esperienze che hanno segnato il passato di ognuno. Valutiamo attentamente l'opportunità di imparare dalle difficoltà e dagli errori per migliorare concretamente il nostro futuro.

2. SI A NUOVE CIME 
Non confondiamo l'avere obiettivi ambiziosi con l'avere elevate aspettative. L'obiettivo ci aiuta a tracciare la direzione da perseguire con volontà, l'aspettativa innesta in noi stessi l'ansia del fallimento.

3. VIVI IL MOMENTO
Viviamo la magia del momento, non aspettiamo sempre ciò che deve arrivare domani: oggi è il nostro giorno speciale. In un “qualsiasi oggi” potremmo fare scoperte e vivere esperienze incredibili.

4. TAKE YOUR TIME TO PLAN!
Diamoci tempo per pianificare al meglio i nostri programmi futuri, scegliamo ciò che veramente conta per noi e sentiamoci liberi di dare tutti noi stessi per realizzare i sogni che desideriamo realizzare dam molto tempo.

5. TIENI VIVO IL FUOCO
Coltiviamo il desiderio, la pancia sempre piena ci allontana dalla capacità di raggiungere i nostri obiettivi. In un mondo in cui abbiamo tutto a portata di mano è difficile tenerci per più di qualche attimo il desiderio, l'ardente fuoco che accende la passione, il sapore di ciò che vorremmo ma ancora non abbiamo. Ci renderà ancora più speciale l'attesa.

La Valle del non ritorno, a Napoli il 4 gennaio presentazione del libro di Adriana e Giovanna Ricci

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Nella vita di ciascuno di noi sicuramente c’è stato almeno un momento in cui ci siamo fermati e ci siamo guardati indietro. A volte per andare avanti è indispensabile farlo proprio perché le radici del futuro e di quello che siamo sono radicate nel nostro passato.
Per ricordare un momento, per rivivere una sensazione, per saper meglio interpretare un gesto e una parola o per cercare le risposte alle domande che sono rimaste ancora oggi irrisolte. Che succederebbe, scrivono Adriana e Giovanna Ricci, se potessimo rivedere gli errori commessi e le inevitabili conseguenze, quando non è più possibile tornare indietro e ripararli? In questi tre racconti siamo proiettai in una sorta di viaggio in una Valle del non ritorno e ci accorgiamo, con sofferenza o con stupore e speranza, che in questa valle potremmo perderci per sempre oppure uscire ancora più forti e consapevoli. Pagina dopo pagina anche noi, così, assieme alle protagoniste, ci metteremo in cammino alla ricerca della via di uscita, perché prima o poi la strada giusta e un senso a quello che facciamo lo possiamo trovare, perché tutto ha un motivo se accade.

Gli autori

Adriana Ricci è nata a Napoli dove vive e lavora. Laureata in Lettere indirizzo classico e in Sociologia a indirizzo psicologico, è docente di materie letterarie negli Istituti superiori. Ha esposto le sue opere di pittrice in mostre personali e in molte collettive in Italia con quotazione pubblicata nei testi del settore.

Giovanna Ricci è nata a Napoli dove vive e lavora. Laureata in Storia e Filosofia a e in Sociologia a indirizzo psicologico, è docente di materie letterarie negli Istituti superiori.

Adriana e Giovanna Ricci hanno insegnato come volontarie Storia e Sociologia del cinema presso l’Istituto Maria Ausiliatrice in Napoli e tenuto laboratori teatrali scolastici. Hanno pubblicato La Scuola in Palcoscenico, in collaborazione con la Prof.ssa Marina D’Agnese, (Simone Libri, 2006) e realizzato, con il Teatro Augusteo, per diversi anni, una rassegna teatrale scolastica denominata proprio “La Scuola in Palcoscenico”. Attualmente collaborano anche nella realizzazione di rassegne del teatro amatoriale organizzate dalla Signora Albachiara Ammendola Caccavale, titolare del Teatro Augusteo, per la scelta delle compagnie meritevoli e come membri della giuria per l’assegnazione dei premi.

L'Opera sarà presentata mercoledì 4 gennaio 2017 alle ore 18:00 a Napoli, presso la Libreria “Io ci sto” in Via Cimarosa 20, relatori: Dott.ssa Annella Prisco - scrittrice; Signora Albachiara Ammendola Caccavale - titolare Teatro Augusteo; Prof.ssa Valentina Bia - preside del liceo classico Vittorio Emanuele di Napoli; Prof.ssa Bianca Teresa Iaccarino - docente di lettere liceo classico G.Battista Vico; Prof.ssa Anna Leopaldi – scrittrice.


Titolo opera: La Valle del non ritorno

Autori: Adriana e Giovanna Ricci

Prezzo: Euro 12,90

Editore: Gruppo Albatros il Filo

Cinema, arriva “Il GGG - Il Grande Gigante Gentile” di Steven Spielberg con Mark Rylance

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Esce domani, 30 dicembre, nelle sale italiane “Il GGG - Il Grande Gigante Gentile” di Steven Spielberg, con Mark Rylance protagonista: l’amicizia tra un gigante vegetariano e una bambina orfana, che insieme lottano per il bene, viene raccontata con meravigliosa immaginazione, in cui si riflette la speranza di un mondo migliore. Il servizio di Luca Pellegrini: 

Nel cuore della notte Sophie, che dorme poco, ma sogna molto ad occhi aperti, è sul balcone dell’orfanotrofio londinese nel quale vive. Una mano la afferra e la rapisce, per portarla nel suo mondo, non troppo rassicurante. E’ un Grande Gigante, che però, a differenza dei suoi consimili, i bambini non li mangia, ma li guarda e li ascolta. Per questo è anche Gentile. E questo è il mondo che il famoso romanziere Roald Dahl aveva immaginato nel 1982 scrivendo “Il Grande Gigante Gentile”, e che idealmente, dopo la sua scomparsa avvenuta nel 1990, oggi consegna al più famoso creatore di sogni del cinema, Steven Spielberg. Innamoratosi del soggetto, quando si tratta di raccontare fantastiche avventure di bambini il regista americano è inarrivabile, unico, meraviglioso. Il rapporto tra la piccola Sophie e il grande GGG, combattivo prima, che diventa di sincera accoglienza poi, si delinea come una piccola storia d’amore, due mondi che si incontrano e lottano per il bene e un futuro di coesistenza. Sotto le fiabe c’è sempre un frammento di profetica verità. Steven Spielberg, affascinato da queste due figure così diverse e bellissime, descrive con queste parole la loro amicizia.

“I think BFG (Big Friendly Giant) meets his match when he meets Sophie. …
Credo che il Grande Gigante Gentile raggiunga il suo scopo quando incontra Sophie. Sophie è orfana, e in un certo senso lo è anche GGG. Anche se i giganti hanno un padre e una madre, come scopriremo più avanti nel film, GGG si sente orfano, perché quello che fanno i suoi fratelli - mangiare i bambini - ha fatto sì che GGG sia diventato in qualche modo un emarginato. GGG afferma di essere vegetariano, GGG ha un cuore pacifico e un’anima profonda: non lo fa, non l’ha mai fatto e mai lo farà!”.

Il ruolo di Sophie è stato affidato a Ruby Barnhill, una ragazzina inglese di appena nove anni. Il regista ricorda ancora questa scoperta, che lo ha profondamente colpito.

“When Ruby came in, there was something about her …
Quando Ruby è entrata, c’era qualcosa in lei … quando faccio i provini per i miei film, soprattutto quando cerco attori giovani, non mi chiedo perché all’improvviso scelgo qualcuno; non lo analizzo, non lo osservo da punti di vista diversi, non mi interrogo … semplicemente, mi dico: ‘Mio Dio, potrebbe essere lei!’”.

Il mondo di GGG è costruito artificialmente grazie a incredibili tecniche digitali. Eppure Spielberg sa bene che la verità dei personaggi è frutto della bravura degli attori capaci di astrarsi dalla tecnologia, di credere alla storia che interpretano.

“The only thing that was really important to me was that …
L’unica cosa veramente importante per me era che tutti gli attori credessero davvero di essere nel luogo in cui si trovavano e che potessero percepirlo, escludendo dalla vista tutto quello che accadeva intorno a loro. Il “rumore” della tecnologia doveva scomparire, e l’unico modo per farlo andare via era, come ha fatto Mark Rylance, di credere fermissimamente nella storia, di avere fede nella storia, e come Ruby, che ha una fiducia enorme nella sua immaginazione. E grazie alla fede di Mark nella storia e nel come rappresentarla, e a quella di Ruby secondo cui tutto è possibile, i due attori sono stati capaci di fare in modo che il mondo della tecnologia più evoluta sparisse, di scambiarsi la più autentica delle interpretazioni. Luca Pellegrini, Radio Vaticana, Radiogiornale del 29 dicembre 2016.


RAI1, "MUSIC QUIZ" ospiti della terza puntata: Perego, Guida, Montrucchio, Solenghi, Farnesi, Della Rovere

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Paola Perego, Gloria Guida, Lucrezia Lante della Rovere, Serena Rossi, Flavio Montrucchio, Tullio Solenghi, Paolo Conticini e Roberto Farnesi: sono loro i concorrenti del nuovo appuntamento con “Musica Quiz” - il nuovo game show musicale condotto da Amadeus e prodotto in collaborazione con Endemol Shine Italy - in onda venerdì 30 dicembre alle 21.25 su Rai1, dall’Auditorium Rai Di Napoli.

Divisi in due squadre, gli otto vip dovranno cercare di indovinare l’interprete delle canzoni, di tutti i generi musicali, che verranno fatte ascoltare in studio durante i giochi, nei quali verranno coinvolti anche loro e le guest star della puntata: Orietta Berti, che canterà brani del repertorio di alcuni colleghi, e Luca Ward, che, come nelle scorse puntate, reciterà i testi di alcuni canzoni. Buon orecchio musicale, intuito, velocità, memoria e un forte senso dello humor saranno le doti che, round dopo round, gli otto in gara dovranno dimostrare di avere, perché molti brani verranno eseguiti in maniera diversa dall’originale e riconoscerli, associando il giusto interprete, non sarà sempre facile. Alla fine di tutti i round, i componenti della squadra che ha ottenuto più punti si sfideranno nel gioco finale per eleggere il Campione della puntata.

Capodanno a Palermo: si balla in piazza Pretoria, rito collettivo per salutare il vecchio anno. Videomapping e danze da vari Paesi

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Una vera festa ‘a ballu, liberatoria, allegra, coinvolgente, che unirà insieme pubblico e musicisti.
Non è la prima volta che l’associazione Tavola Tonda organizza una performance del genere, ma di certo è una novità che avvenga nel cuore della città, in una piazza Pretoria per l’occasione illuminata artisticamente e trasformata in una sala da ballo sotto le stelle.  Capiterà domani (venerdì 30 dicembre) dalle 21 a mezzanotte, per il cartellone di I ART 4 CHRISTMAS,ideato da I World e promosso dal Comune di Palermo: un unico ballo collettivo, un modo insolito per salutare insieme il vecchio anno, un vero e proprio pre-capodanno, tra video mapping su palazzo Bonocore e palazzo delle Aquile, e illuminazioni artistiche che interagiscono con le musiche all’interno della fontana Pretoria e sulla chiesa di Santa Caterina. I canti della Novena natalizia faranno da aperitivo: i musicisti e i danzatori di Tarantella partiranno alle 21 dal Teatro Massimo per arrivare a piazza Pretoria alle 21,30; poi la Festa a Bballu fino alle 23,30. Dalle 18 alle 21,30 e dalle 23,30 alle 24, lo spettacolo di illuminazioni artistiche, musica e video mapping. Ingresso libero.
IL PERCORSO. Si inizierà da piazza Massimo con un concerto che, attraverso i suoni che da secoli caratterizzano la ritualità popolare siciliana e del Meridione d’Italia, si trasforma in un percorso metaforico-rituale che accompagna la Sacra Famiglia di Nazareth verso Betlemme. Un concerto, ma anche una narrazione le cui voci principali saranno i canti che, di padre in figlio, sono stati tramandati oralmente, accompagnati da strumenti noti o meno noti - l’azzarinu (triangolo d’acciaio), la zampogna, la chitarra battente, l’organetto – parte della cultura etnomusicale del Sud. Si ballerà sulle Tarantelle del Sud Italia, sulle Bourrée francofone, per poi passare alle danze in cerchio balcaniche e bretoni, ai lenti come la mazurka e il valzer, alla scatenata Pizzica, al divertente Scottish, alla Tammurriata per arrivare alla Contradanza finale.
Ultimo appuntamento del cartellone di I ART 4 Christmas, sarà l’8 gennaio, quando I WORLD che ha coinvolto il Teatro Potlach e Pino Di Buduo, proporrà un grande evento artistico multidisciplinare tra Palazzo delle Aquile, Palazzo Bonocore, la fontana Pretoria, la chiesa di Santa Caterina e piazza Bellini, la Martorana e la chiesa di San Cataldo.

Il progetto I Art 4 Christmas vede collaborare le associazioni Bobez, Sinergie Group, Tavola Tonda con I World, all’interno dei cartellone eventi promosso dal Comune di Palermo per il Natale. Nelle serate di spettacolo sarà possibile visitare Palazzo Bonocore (aperto 10 |13 e 18 | 23, ingresso: 4 euro) e la mostra “Divino Amore”, artisti che rileggono l’amore sacro e profano; a cura di Alba Romano Pace.

Scars, esce oggi il 1° disco dei toscani Trauma Forward

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Nati nel 2012 dalla mente di Davide Lucioli e Jacopo Bucciantini, il 30 dicembre 2016 i Trauma Forward pubblicano Scars, un concept album sospeso tra rock ed elettronica, che fa della varietà la sua caratteristica principale.

Scarsè un viaggio onirico, sospeso e suggestivo in un mondo di sensazioni, immagini e stili musicali: dalle tastiere che ricordano le colonne sonore dei film horror anni ’70 di “Into the labyrinth”, alle voci elettroniche figlie dei Daft Punk di “Sometimes I feel”, dalle cavalcate stile videogame anni ’80-’90 di “A rusty piece of mind”, alle suggestioni orientali di “Woman with parasol”, fino all’epicità di “Sense of consciousness”. 

Prodotto e mixato da Luca Masperone e Aaron Caldarella per LM European Music, l'album è disponibile in tutti gli store digitali e in formato fisico dal 30 dicembre 2016.

I Trauma Forward nascono nel 2012 dalle menti dei toscani Davide Lucioli e Jacopo Bucciantini, a cui si uniscono poi Francesco Zuppello e Michael De Palma. Scars è un concept album: un’esperienza attraverso le emozioni e il mal di vivere, il viaggio immaginifico di due manichini vuoti.

https://itunes.apple.com/it/album/scars/id1184950358

AGRADO, su iTunes l'album “GULASH” pre-order dal 9 gennaio 2017. Nel video di "Bon Ton" Justine Mattera

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A cinque anni di distanza da “Rumore Bianco” l'album d'esordio della rock band italiana, tornano gli Agrado con il nuovo album “Gulash” (Boxtune/Believe Digital).

Il nuovo album, che uscirà verso metà gennaio è stato registrato a “La Casagrado" studio di registrazione della band, mentre il master del disco è stato curato da Marco D'Agostino al 96khz di Milano tra i suoi lavori troviamo: Dear Jack - Mezzo Respiro, Modà - Passione Maledetta, Annalisa - Splende e molti altri.
L'album “Gulash” sarà disponibile in esclusiva in pre-order su iTunes a partire dal 9 gennaio, mentre il 27 gennaio sarà disponibile in tutti i migliori digital store e conterrà al suo interno dieci brani inediti.
A fare da apripista al nuovo album, è stato il singolo “Bon Ton” (Aereostella/Pirames) uscito lo scorso maggio, il video del brano (link disponibile qui: https://www.youtube.com/watch?v=qOvOirKb5EE) è stato girato all'interno del famoso locale Rock'n'Roll Club, con la partecipazione speciale della showgirl americana Justine Mattera.

Filarmonica Gioachino Rossini di Pesaro, il Maestro Michele Antonelli traccia il bilancio 2016

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Il 2016 della Filarmonica Gioachino Rossini si è concluso al magnifico Teatro Comunale di Cagli, per il quarto e ultimo ciclo di registrazioni dell'integrale delle Sinfonie di Gioachino Rossini con la guida del Direttore Principale, M° Donato Renzetti, e un'applauditissima prova aperta dal particolare significato visto che l'incasso è stato devoluto alle popolazioni marchigiane colpite dal terremoto. È stata la chiusura di un anno intenso per la formazione di Pesaro, che continua il suo percorso di lavoro e produzione musicale, privilegiando la qualità delle proposte e delle collaborazioni.

Il M° Michele Antonelli, presidente e direttore artistico della Filarmonica, ricorda le tappe fondamentali dell'attività nel 2016 «Abbiamo iniziato l'anno con tre appuntamenti del cartellone della Stagione Concertistica dell'Enti Concerti di Pesaro, tra i quali un concerto il 28 febbraio in occasione del compleanno di Gioachino Rossini. La prima tappa internazionale in marzo, assieme al grande tenore Juan Diego Florez alla Royal Albert Hall di Londra per le prestigiose, Rosenblatt Recitals Series. Dopo il concerto omaggio a Alberto Ginastera per il centenario della nascita in aprile, a maggio abbiamo realizzato il progetto "Sinfonia por el Perù" in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Don Gaudiano di Pesaro. Uno stimolante impegno di natura didattica con la partecipazione degli studenti.»
«In giugno la Filarmonica è salita di nuovo sul palco del magnifico Auditorium Pedrotti di Pesaro per un concerto gratuito offerto alla città in occasione della Festa Europea della Musica. Subito dopo, sempre con il M° Renzetti, la FGR è partita per un breve tour alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano, a Villa Manin di Udine per l'apertura della stagione estiva di concerti e conclusione in terra d'Austria al magnifico Mozarteum di Salisburgo. Sono stati i primi concerti del nostro progetto "Rossini in viaggio" un lavoro dedicato alla diffusione delle musiche del Cigno di Pesaro, fortemente voluto dal Maestro Renzetti Renzetti per far conoscere le composizioni rossiniane, anche quelle meno conosciute ma altrettanto affascinanti rispetto alle più famose.»
L'estate a Pesaro è la stagione del Rossini Opera Festival e anche la Filarmonica era nel cartellone di uno degli eventi musicali più importanti a livello internazionale «La FGR è stata l'orchestra nel "Turco in Italia" una nuova produzione del Festival con la direzione del M° Speranza Scappucci e la regia di Davide Livermore» prosegue Antonelli «Nel mese di ottobre, per il progetto "Rossini in Viaggio" l'orchestra è ripartita per un nuovo tour con concerti al Teatro Carcano di Milano, alla Chiesa di San Rocco a Venezia e al Teatro Olimpico di Roma.»
Una nota particolare per il progetto discografico della Filarmonica «Con il M° Renzetti e la sua DR Records, abbiamo intrapreso già dalla fine del 2015 un importante lavoro di studio e registrazione dell'integrale delle sinfonie rossiniane, sia in edizione critica che non grazie alla collaborazione della Fondazione Rossini di Pesaro. Abbiamo effettuato due sessioni di registrazione al Teatro di Cagli (dicembre 2015 e dicembre 2016) e altre due (giugno e ottobre 2016) nel magnifico spazio del Conventino di Monteccicardo, concesso dall'Amministrazione Comunale. Sono circa 40 brani che saranno pubblicati prossimamente in un box di 4 cd di grande qualità musicale. Credo» conclude Antonelli «che il lavoro fatto lungo tutto il 2016 sia la premessa per un'attività ricca di soddisfazioni anche nel 2017 per il quale sono già in programma concerti in diversi teatri italiani e tre appuntamenti nel cartellone della 38a edizione del ROF. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno contribuito a questo lavoro, a partire dai magnifici musicisti dell'orchestra, vero motore di musica ed energie per le nostre attività.»
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