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Maratea, DonnaMari realizza il Primo rito civile ai piedi del Cristo Redentore

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Un evento di dimensioni imponenti e con una cura dei dettagli che solo i grandi wedding internazionali riescono a realizzare.
Questo è stato il primo rito civile celebrato domenica 31 luglio ai piedi del Cristo Redentore a Maratea (PZ) in una cornice mozzafiato e ideato per gli sposi Rocco e  Ilaria, da DonnaMari, wedding di successo e direttrice dell'hotel SPA Villa del Mare uno degli alberghi della costa di Maratea (PZ) più suggestivi e ricco di servizi.
Il primo vero rito civile officiato dal sindaco Domenico Cipolla ha unito i due giovani che a Roma, loro Città di residenza hanno scelto la magia e l'atmosfera incantata di Maratea.
Addobbi sobri e raffinati, e da cornice un panorama che poche altre location avrebbero potuto eguagliare.
"Sono davvero onorata di aver potuto inaugurare questa location naturale come la piazzetta del Cristo Redentore con un rito civile, una lunga battaglia sui diritti civili che da anni mi vede in prima linea e ne oggi diviene realtà anche qui a Maratea, ha dichiarato Mariangela De Biase.
Spero possa essere solo il primo di una lunga serie ovviamente sotto la supervisione di DonnaMari, sinonimo di eleganza e ricercatezza al servizio degli sposi".

Croce e Delizie, a Scicli dal 6 agosto al 30 settembre il festival delle arti contemporanee

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Croce e Delizie è un festival delle arti contemporanee che dal 6 agosto al 30 settembre coinvolgerà a Scicli, negli spazi del Convento di S. Maria della Croce, alcuni tra i più interessanti protagonisti della scena artistica nazionale e internazionale tra cui il fotografo Alex Majoli, il pittore Pierluigi Pusole, il designer Alberto Biagetti, il musicista e compositore Francesco Cafiso.

Il corpus principale del festival - diretto da Nunzio Massimo Nifosì, filmmaker e artista visivo - è costituito da Nature Variabili, un progetto espositivo e di residenze artistiche, dallo spirito multidisciplinare, curato daGiusi Diana e Giuseppe Frazzetto, che unisce artisti di diversa formazione: pittori, scultori, designer, musicisti, videoartisti, filmmaker, performer e fotografi intorno alla presenza della natura maestosa e sublime degli Iblei.
Lo storico complesso monumentale del Convento di Santa Maria della Croce in Scicli, della prima metà del XVI sec., che domina dall'alto il paesaggio circostante, con i suoi due chiostri, le sale, la chiesa, l'oratorio, le scuderie e gli ambienti delle celle, è il suggestivo luogo scelto per accogliere le opere degli otto artisti in residenza: Pierluigi Pusole (pittore), Giacomo Tringali (scultore), Azzurra De Gregorio (artista visiva e performer), Francesco Cafiso (musicista), Alex Majoli (fotografo), Giuseppe Colombo (pittore), Alberto Biagetti (artista e designer) e dello stesso Nifosì. Le ultime quattro figure, pur se vivono in prevalenza, e rispettivamente, a New York, Modica e Roma e Milano, sono fortemente legate a Scicli.

Si comincia sabato 6 agosto con la musica jazz di Francesco Cafiso e l’avvio del primo progetto espositivo. Alle ore 20 il concerto del sassofonista di Vittoria, in duo. A seguire s’inaugura il primo dei due progetti espositivi legati al tema dell’arte: Nature Variabili #1, collettivache avvia il percorso della residenza d’artista con videoinstallazioni, installazioni fotografiche e pittoriche, installazioni sonore, sculture ambientate e design; a fine settembre sarà la volta di Nature Variabili #2con le opere “site specific” realizzate dagli otto artisti per gli spazi del convento e che verranno donate alla città.
Nel corso del festival un fitto calendario di appuntamenti prevede: talk con gli artisti e i curatori, studio visit, performance, proiezioni, presentazioni di libri, laboratori e approfondimenti teorici. Tra i protagonisti la filmmaker Camille Gerschel Hautefeuille, il saggista e critico d'arteGiuseppe Frazzetto, la storica dell'arte e giornalista Giusi Diana, l’architetto Maria Luisa Palumbo, il regista e storico del cinema Vito Zagarrio, la giornalista Marisa Fumagalli, lo scrittore ed enologo erranteGelasio Gaetani d’Aragona e il filosofo Giorgio Agamben che darà vita a una Lectio magistralis
Contemporaneamente al progetto Nature Variabili, dal 6 agosto al 30 settembre, nel belvedere retrostante la chiesa, è prevista una rassegna cinematografica Ogni sera, dalle ore 20,00 alle ore 22,30, in attesa dell’inizio della proiezione serale, verranno organizzati eventi musicali, letterari, enogastronomici.
Tra i musicisti, oltre al Francesco Cafiso Duo, spiccano i nomi di Enrico Rava, Chiara Civello, Sintesi Sottrattiva, Laura Baldassari, Vincent Migliorisi, Guglielmo Tasca.
Il festival “Croce e Delizie” ha il patrocinio dell’Assessorato Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, dell’Assessorato Turismo Regione Sicilia e di Inarch Sicilia.

INFO TICKET + BUS NAVETTA
I biglietti per i concerti possono essere acquistati in prevendita alla Siclis Viaggi, tel. 0932 841109 - 388 0643263 (Piazza Italia 23, Scicli) orari agenzia 9-13 e 16-20. Il costo varia da 10 a 25 euro. Ogni sera, dalle 19.00 e sino all’01.00, una navetta collegherà Piazza Italia al Convento s. Croce. Costo della corsa 1 euro.


CALENDARIO EVENTI "CROCE E DELIZIE FESTIVAL"


A G O S T O

[inaugurazione]
Sabato 6 ore 20,00. Note di stelle
Francesco Cafiso duo

Lunedì 8 ore 20,30. Note di stelle
Chiara Civello

Martedì 9 ore 21,00. Note di stelle
Trio CasaMia

Giovedì 11 ore 22,30. Cinema nel bel-vedere
La filmmaker Camille Gerschel Hautefeuille presenta frammenti del suo documentario, Contes des pays blancs, che racconta il dramma dei rifugiati.
Alla proiezione seguiranno testimonianze  e riflessioni sul tema. Modera Giovannella Scifo

Venerdì 12 ore 21,00. Note di stelle
Laura Baldassari (soprano) e Dario Forturello (pianoforte)

Domenica 14 ore 21,00. Note di stelle
Sintesi Sottrattiva

Martedì 16 ore 21,00. Note di stelle
Gabriele Garofalo e Salvatore Ingarao

Giovedì 18 ore 21,00. Note di stelle
Andrea Adamo

Venerdì 19  ore 19,00
Epico Caotico. Videogiochi e altre mitologie tecnologiche.
Conferenza di Giuseppe Frazzetto. Modera Giusi Diana

Domenica 21  ore 21,00. Nel giardino delle delizie
De Rerum Natura. Performance di Azzurra De Gregorio

Martedì 23 ore 21,00
Storie di vino e molto altro. Con Gelasio Gaetani d’Aragona
In collaborazione con le cantine Arianna Occhipinti, Armosa, Tasca d’Almerita

Mercoledì 24
ore 20,00. Degustazione curata da Costa dei Sapori
ore 21,00. Marisa Fumagalli presenta il libro Il dibattito sì di Lorenzo Lo Presti.
ore 22,00. Showcooking con il Ristorante Baliku.

Venerdì 26 ore 21,00. Note di stelle
Guglielmo Tasca duo

Sabato 27 ore 19,00. Nel giardino delle delizie
Incontro con gli artisti di Nature Variabili

Ore 21,00. Note di stelle
Francesco Buzzurro

S E T T E M B R E

Giovedì 1 21,00
Showcooking con il Ristorante Galù

Giovedì 1 e Venerdì 2. Dalle ore 9,00 alle ore 20,00
Storie di spazi. Laboratorio di scrittura e movimento a Scicli, tra San Bartolomeo e ChiafuraLaboratorio diretto da Marialuisa Palumbo (arch)
con Ignazio Lutri (arch), Calogero Rizzuto (arch), Carmela Bonanno (archeologa), Viviana Pitrolo (arch), Paolo Nifosì (storico e critico d’arte). Contributi fotografici di Gianni Mània.
In collaborazione con Inarch Sicilia

Sabato 3 ore 21,00. Note di stelle
Complesso Bandistico Busacca Borrometi

Mercoledì 7 e ore 21,00. Note di stelle
Harmozein Quartet

Giovedì 8 ore 21,00
Showcooking con il Ristorante Amici Miei

Venerdì 9 ore 19,00. Cinema tra presente e futuro
Lectio magistralis di Vito Zagarrio (regista, storico e saggista cinematografico).
Modera Giuseppe Gambina (direttore Cineclub d’Essai)

Sabato 10 ore 21,00. Note di stelle
Piccola Orchestra Primavera

Martedì 13
ore 19,00Altissima povertà e dintorni
Lectio magistralis di Giorgio Agamben (filosofo e scrittore)
Modera Giuseppe Pitrolo. In collaborazione con Movimento Culturale Vitaliano Brancati


Mercoledì 14 ore 21,00. Note tra le stelle
Enrico Rava


ore 22,30. Cinema nel bel-vedere
La filmmaker Monica  Affatato presenta Enrico RavaNote necessarie, film documentario che racconta il genio musicale di Enrico Rava

Giovedì 15 ore 21,00
Showcooking con il Ristorante Busacca

[Laboratorio Ceramica per ragazzi 6-18 anni]
Dal 7 al 30 agosto.
Dalle ore 17,00 alle ore 19,00 e a giorni alterni, Liron Kahana, artista e docente, terrà un corso gratuito di ceramica rivolto a bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni.


IV Ariano International Film Festival: Enrico Lo Verso, Emanuela Tittocchia e Paolo Conticini, le prime stelle sul red carpet

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L’avventura dell’Ariano International Film Festival, rassegna cinematografica irpina giunta alla 4° edizione, prosegue a passo spedito. 

Il 4° giorno della kermesse irpina si aprirà alle ore 11.00, presso la sala Castello Normanno, con il convegno  “A ogni film, la sua magia”, a cura de Le  Farine Magiche, un’interessante iniziativa alla quale presenzieranno Andy Luotto e Federico Quaranta, che si confronteranno su un tema dal singolare connubio di arte gastronomica e cinematografica, allo scopo di presentarne le innumerevoli analogie e assonanze valoriali.
Si proseguirà alle ore 18.00, presso l’Hotel Incontro, con la conferenza di presentazione della Giuria e degli Ospiti di questa edizione, occasione importante per rimarcare i notevoli progressi che la rassegna irpina ha compiuto in questi anni. 
La giuria, anche quest’anno, sarà composta dall’inossidabile Franco Oppini, nella veste di Presidente, e dalle ormai immancabili figure di professionisti del calibro di Ada Alberti, Angelo Bassi, Lucia Di Spirito, Franco Mariotti, Nino Celeste, Roberto Girometti, Maurizio Gennaro e Yuri  Rossi.

Alle ore 20.00, la Villa Comunale si colorerà di glamour, ospitando artisti come Enrico Lo Verso, Emanuela Tittocchia e Paolo Conticini, che sfileranno sul red carpet, prima di salire sul palco per un’intervista a tutto campo sulla loro lunga carriera artistica di attori di cinema e di teatro.

Seguiranno, poi, a conclusione dell’evento serale, le premiazioni Concorso Fotografico, Corto Scuola e Animazione.

Paola Turci, il 6 agosto al GAY VILLAGE e a seguire CECILE

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In attesa dei suoi nuovi progetti discografici e letterari, arriva il 6 agosto al Parco del Ninfeola performance in acustico di Paola Turci, nell’ambito del Venus Rising Festival, la rassegna dedicata alla creatività al femminile in scena al Gay Village.

A meno di un anno dalla pubblicazione dell’album Io Sono, uscito nell’aprile 2015 ed entrato subito tra i primi dieci album più venduti in Italia, Paola Turci non arresta il suo spirito creativo e continua ad alternare all’attività live l’ideazione di nuovi progetti, che spaziano dall’ambito discografico a quello letterario volgendosi addirittura verso il teatro: Attualmente sono al lavoro su un nuovo album di inediti, un nuovo romanzo e un progetto teatrale che potrebbe realizzare quel piccolo grande sogno rimasto chiuso a chiave da quel 15 agosto 1993”.


Con l’album antologico Io Sono Paola Turciha celebrato i suoi 30 anni di carriera artistica, affiancando a 3 brani inediti 12 canzoni del suo repertorio passato completamente rivisitate in chiave acustico-elettronica. Anticipato dal singolo Io Sono, che porta la firma di Francesco Bianconi (Baustelle) e Pippo Rinaldi Kaballà, il disco è stato realizzato con la collaborazione del produttore Federico Dragogna (Ministri, Le Luci della Centrale Elettrica, Iori’s Eyes) e ripercorre l’itinerario artistico di Paola Turciattraverso una mirata e personale selezione di brani che hanno segnato le tappe principali della sua carriera.
***

A tutto live per la cantante Cecileche eseguirà i tre singoli del disco N.E.G.R.A, Da 3*e AfroFunky cantando live sulla video instrumental. La camerunense che ha presentato nella sezione "giovani"N.E.G.R.A., una canzone contro il razzismo, sabato darà voce e fiato sul palco del GayVillage al parco del Ninfeo all’Eur per una serata a ritmo di black music.


Cecile Vanessa Ngo Noug nasce a Romanel 1994 dall'appena 17enne Marie Madeleine, una camerunense tanto giovane quanto forte, come testimoniato dal fatto che negli anni seguenti diventerà titolare, tra le altre squadre, della sua nazionale di calcio.
La piccola Cecile viene accudita da una suora laica del Centro per la Vita, suor Elena, che ancora adesso è per Cecile una figura centrale. Cresce, frequenta con successo gli anni scolastici, essendo peraltro una studentessa modello. Comincia a sviluppare le sue passioni, prima fra tutte il basket, che la porterà a disputare negli anni stagioni ad altissimo livello nella serie A italiana prima, e in prestigiosi college americani poi. Scopre presto di avere una voce fantastica, con un timbro particolarissimo, che le permette di affrontare grandi standard canori, così come serratissime rime rap. Decide di studiare canto per affinare la tecnica ma il suo desiderio di completezza, e un fisico sportivo sempre molto allenato, la spingono ad iscriversi anche a danza modernaed hip-hop, e a corsi di recitazione con specializzazioni mirate sia al cinema. Inoltre inizia a lavorare come performer artist nei locali e per gli eventi più danzerecci della capitale, diventandone presto un punto di riferimento: cestista, rapper, cantante, ballerina, performer, attrice e violinista, questi sono i mondi di Cecile, e Cecile è un mondo che li racchiude tutti.

Social Media Week Roma, dal 12 al 16 settembre: da Pokemon Go a Gabriele Muccino, da SnapChat a Benji e Fede

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Da PokemonGo a Gabriele Muccino, da SnapChat a Benji e Fede: i mille volti della social Media Week Roma

Fervono i preparativi per la terza edizione della Social Media Week che - dopo il successo delle prime due edizioni - torna a Roma dal 12 al 16 settembre 2016 organizzata da Business International – Fiera Milano Media e si terrà presso la Casa del Cinema nel cuore di Villa Borghese. La Social Media Week è uno tra i dieci eventi più innovativi e rivoluzionari al mondo, che ha come obiettivo quello di raccontare l’impatto sociale, culturale ed economico del web, del digital e dei social network. Tanti ospiti in programma per quella che si appresta a diventare la più pop delle edizioni, in grado di leggere ed analizzare i fenomeni digital e social del momento. Alla Social Media Week si parlerà di Pokémon Go Mania (venerdi 16 settembre), analizzando conFabio Viola, l'unico italiano nella TOP 10 mondiale dei gamification designers, quello che è considerato uno dei principali fenomeni economici, tecnologici e sociali del XXI secolo, destinato ad influenzare molti settori di mercato.
Spazio anche alle social interviste a partire dalla quella via Facebook Live, Periscope e Twitter con registaGabriele Muccino, (in programma lunedì 12 settembre) che racconterà aneddoti e curiosità legati al suo ultimo film L'Estate Addosso, nelle sale a partire dal 15 settembre. Da Roma moderati dal giornalista Alvaro Moretti ci saranno anche i due giorni attori protagonisti Brando Pacitto e Matilda Lutz. Dopo il cinema nel programma della terza edizione della Social Media Week, ampio spazio anche alla musica, si discuterà di royalty e diritti d'autore, ma soprattutto di musica digitale che ad oggi rappresenta il 68% del mercato musicale. Ospiti nella giornata di martedì alle 17.30 i teen idol del momento Benji e Fede protagonisti insieme a Enzo Mazza, Chairman at SCF - Società Consortile Fonografici e Giuseppe Mosca, Head of Music Content, Telecom Italia.

Tra gli appuntamenti da non perdere della settimana della social media week, il 13 e 14 settembre una doppia lezione – con iscrizione gratuita fino ad esaurimento posti - su Snapchat, il social più discusso dell’anno. Le porte della SMW si spalancano infatti per una delle testimonianze più attese con l’arrivo direttamente da Los Angeles del evangelist di Snapchat Stefano Mongardi. Due giornate dedicate al social network dove si mostreranno le potenzialità del suo utilizzo anche nel business. 
Tutte le informazioni sul programma della terza edizione della Socail Media Week sono disponibili sul sito:http://www.smwirome.it/

LEMANDORLE, online il video de LE RAGAZZE più trasmesse dell'estate

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"Le Ragazze" de LEMANDORLE arrivano su VEVO raccontando una Milano deserta dove due amiche cercano l'estate tra il sole di Parco Lambro e i tropici in Via Padova.

Nel frattempo per il brano la candidatura del singolo a tormentone 2016 è ormai ufficiale, con una consacrazione che arriverà il prossimo 24 agosto a Riccione per il party di chiusura di DEEJAY ON STAGE: "Le Ragazze" (Sony Music/Metatron) imperversano nell' airplay nazionale guadagnando posizioni nelle classifiche di programmazione e si scatenano nelle playlist da ombrellone fino ad essere segnalate tra i brani più trasmessi di Spotify con la stessa naturalezza e facilità con cui entrano in testa.
Il singolo non poteva che nascere dal lavoro daltonicamente pop de Lemandorle: una formazione nata negli anni 80 in coda sulla Salerno-Reggio Calabria, un duo artistico di dj, producer e musicisti che ha scelto di debuttare raccontando l’estate e le sue contraddizioni.
Un brano che strizza l'occhio all'EDM con una fresca e leggera ironia pop: una giornata afosa e una spiaggia affollata, amori estivi, la musica che sbuca ovunque, i brividi sui corpi appena usciti dall’acqua. Un rito nazional popolare da accarezzare senza pregiudizi ma con tenerezza, perseguitati dal fantasma dell’auto consapevolezza. Una fotografia a colori, scandita da un beat che fa battere a tempo il piedeUna canzone per l’estate 2016. Ma anche per quella del 2022, perchè l'estate non è nient' altro che belle ragazze in bikini, code in tangenziale e sullo sfondo qualcuno che rutta.

Prossimi appuntamenti: 
26 agosto - Riccione @ DEEJAY ON STAGE

Festival Segreti d’Autore, il 5 agosto a Serramezzana incontro con il Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti

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Il Festival Segreti d’Autore – Natura della Legalità. Legalità della Naturasi arricchisce di un nuovo appuntamento all’insegna di una tematica che ha reso sensibile l’opinione pubblica europea nonché quella internazionale.
Il 5 agosto, il caratteristico borgo di Serramezzana, impreziosito dalle settecentesche architetture di Palazzo Materazzi, ospiterà anche quest’anno l’incontro con il Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti. Il dialogo traFranco Roberti e Ruggero Cappuccio darà vita ad una riflessione pubblica incentrata sulla possibilità di sconfiggere il terrorismo islamico e la mafia grazie ad uno sforzo coalizzato della comunità europea, un fronte unito e compatto diretto a non alimentare la psicosi di massa.
Non sono né la paura né tantomeno la guerra la risposta alla sfida che la criminalità terroristica ha lanciato alla comunità internazionale”, scrive Roberti nel suo intenso libro Il contrario della paura(edizioni Mondadori, Collezione Strade blu)da cui prende spunto la serata. Il dialogo tra Roberti e Cappuccio indagherà la possibilità di una risposta alla barbarie terroristica e alla forza di intimidazione della criminalità incentrata non sul terrore, la paura, l’odio, le barriere, ma sulla verità. “La verità è il contrario della paura.”
La serata proseguirà con la proiezione cinematografica de I cento passi, regia di Marco Tullio Giordana, dedicato alla vita di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia in Sicilia.

L’ingresso agli eventi è gratuito.

Informazioni:

Roma, domenica 7 agosto 2016 ingresso gratuito nei Musei Civici

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Anche domenica 7 agosto 2016, come tutte le prime domeniche del mese, torna l’ingresso gratuito nei Musei Civici della città per tutti i residenti a Roma e nell'area della Città Metropolitana, iniziativa ideata e promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale diRoma Capitale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Servizi museali Zètema Progetto Cultura. Come sempre,arricchiscono l’offerta culturale di questa domenica attività gratuite e a pagamento per genitori e figli e molte mostre.

GLI EVENTI

Museo di Roma; Museo di Roma in Trastevere; Galleria d'Arte Moderna

Le Storie che fanno la Storia
Itinerario guidato con attività e laboratori di storytelling
Mercati di Traiano alle ore 10.00 e alle 16.00

LE MOSTRE

Ai Musei CapitoliniLa Spina. Dall’Agro Vaticano a Via della Conciliazione. Materiali Ricordi Progetti: un viaggio a ritroso nel tempo nei luoghi che conducono alla Basilica di San Pietro, raccontandone le profonde trasformazioni dall’antichità fino al Giubileo del 1950. In corso La Misericordia nell'arte Itinerario giubilare tra i Capolavori dei grandi Artisti Italiani

La mostra Domon Kenpresso il Museo dell’ Ara Pacisè una monografica dedicata ad uno dei fotografi più importanti della storia della fotografia moderna giapponese.

Ugo Rondinonegiorni d’oro + notti d’argentoè una mostra che si articola in due degli spazi istituzionali più importanti della Capitale: il MACRO Testaccio, massimo esempio di archeologia industriale, e i Mercati di Traiano, monumento simbolo dell’antichità imperiale. Da non perdere ai Mercati anche MADE in Roma Marchi di produzione e di possesso nella società antica.

Al Museo di Roma in Palazzo BraschiAntoine Jean-Baptiste Thomas e il popolo di Roma (1817-1818) raccolta di materiale grafico e fotografico che documenta la storia della città nel corso dei secoli e L’arte del sorriso. La caricatura a Roma dal Seicento al 1849.

Alla Galleria d'Arte Modernadi via Francesco Crispi, la mostra Roma Anni Trenta. La Galleria d’Arte Moderna e le Quadriennali d’Arte 1931 - 1935 - 1939 con opere di eccezionale importanza, in parte mai esposte e sconosciute al pubblico, acquisite dal Governatorato negli anni delle prime Quadriennali.

Al Museo Pietro Canonicadi Villa Borghese ultimo giorno per la prima personale di Claire Fontaine presso una pubblica istituzione a Roma.

Nello spazio esterno del Museo Carlo Bilottiè visibile l’opera Bizhan Bassiri - Specchio Solare NOOR in cui elemento base è la luce. All’interno, la mostra dedicata all’artista Franco Giuli. Opere dal 2008 al 2016. E gli ultimi lavori di Barbara Salvucci: INK

La Casina delle Civette di Villa Torlonia con la mostra Roma. Patria dell’anima di Nikolaj Gogol’ propone le opere di due artiste conterranee dello scrittore - Alla Zarvanytska e Valentina Vinogradova - che illustrano l’intensa “vita romana” di Gogol'. Al Casino dei PrincipiBenvenuto Ferrazzi (1892-1969): la prima antologica di un artista finora poco trattato negli studi sulla Scuola romana, uno tra i maggiori esponenti della prima metà del Novecento.

Al Museo di Roma in Trastevere, Di vari credi. Il mondo monastico femminile nelle fotografie di Sabastiana Papa tra le iniziative promosse per il Giubileo straordinario 2016 dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. In corso anche Affinché tutti lo sappiano con le opere del fotografo guatemalteco Daniel Hernández-Salazar.

Al Museo NapoleonicoMinute visioni. Micromosaici romani del XVIII e del XIX secolo dalla collezione Ars Antiqua Savelli, una delle più importanti in ambito internazionale dedicate a questo peculiare genere artistico, frutto di oltre quarant’anni di acquisizioni e ricerche.

Alla Centrale Montemartinil’esposizione permanente si è arricchita di nuovi straordinari capolavori da tempo conservati nei depositi. Da ammirare anche il prezioso ritratto in basanite dell’imperatrice Agrippina Minore in prestito dalla Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen.

A tu per tu con la natura di Simone Sbaraglia, il fotografo che guarda gli animali negli occhi, al Museo Civico di Zoologia.


Non rientrano nelle gratuitàla mostra a La Pelanda e le attività del Planetario Gonfiabilepresso Technotown.

fanno parte dei Musei in Comune:
Musei Capitolini; Centrale Montemartini; Mercati di Traiano; Museo dell'Ara Pacis; Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco; Museo delle Mura; Museo di Casal de' Pazzi; Villa di Massenzio; Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina; Museo di Roma Palazzo Braschi; Museo Napoleonico; Casa Museo Alberto Moravia; Galleria d'Arte Moderna; MACRO- MACRO Testaccio; Museo Carlo Bilotti; Museo Pietro Canonica; Museo di Roma in Trastevere; Musei di Villa Torlonia; Museo Civico di Zoologia.

INFO
Ingresso gratuito previa esibizione di valido documento che attesti la residenza.
INFO tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00) www.museiincomuneroma.it

INFO VISITE DIDATTICHE
060608 (tutti i giorni ore 9.00-21.00)

Biglietti vari a seconda dell’appuntamento

Mumble Mumble... Fattitaliani intervista Emanuele Salce in scena con tutte le sue fragilità

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Il 4 agosto ai Giardini della Filarmonica Romana, nell’ambito della Rassegna “I solisti del Teatro”, Mumble Mumble… Ovvero confessioni di un Orfano d’Arte di Emanuele Salce ed Andrea Pergolari. Emanuele Salce ne è anche interprete insieme a Paolo Giommarelli.

Mumble Mumble nel linguaggio fumettistico significa rimuginare mentalmente, Emanuele Salce trasforma quel rimuginare in parole, riuscendo a portare sul palcoscenico i suoi pensieri più reconditi, le parole non dette, i ricordi di una vita. Ricordi anche dolorosi legati alla morte del padre Luciano prima ed a quella di Vittorio Gassman dopo. I due momenti sono vissuti in età diverse ed anche in maniera diversa. Eccellente il suo modo di raccontarli, non rendendo cupa l’atmosfera ma in maniera spensierata, sfatando ciò che la tradizione impone ad ognuno di noi, un comportamento “prestabilito” per l’occasione. Lui è talmente bravo che strappa sorrisi e risate al pubblico in uno scambio continuo e raccontando la vita, riesce ad entrare in empatia con esso.
Ti sei formato come regista al Centro Sperimentale di Cinematografia. Dal 2000 in poi si è intensificata la tua esperienza come interprete ed autore. Com’è avvenuto il passaggio?
Sono stati vari esperimenti di vita per me, vari tentativi, il Centro sperimentale l’ho fatto nel 1989, l’anno in cui, poco dopo, morì mio padre. Mi diplomai nel 1991 e fu più frutto di una mia ricerca visto che venivo da tutt’altre esperienze. Cercavo di capire se anch’io potevo misurarmi con una cosa che mi spaventava (l’inevitabile confronto con mio padre), ma soprattutto per non negarmi questa possibilità, nel caso in cui avessi avuto una reale propensione. Mi cimentai così in questa scuola nella quale, va detto, era anche molto difficile entrare e forse riuscirci era già un traguardo. Realizzai due cortometraggi ed appresi i rudimenti del mestiere, poi ho svoltato altrove. Soltanto in tarda età ho cominciato a fare l’attore, era il 2006 ed avevo quasi quarant’anni, l’età in cui altri più ragionevoli di me magari vanno in pensione. E’ stata una necessità la mia, di essere umano oserei dire, perché come ben sai, questa professione ha anche una valenza molto terapeutica, se affrontata in un certo modo, devi anche andarti a cercare nei personaggi, anche quelli più scomodi e distanti da te, o dalla tua idea di te. E metterci quella parte più vera di te con la quale non sei stato in contatto prima, oppure nascondertici per sempre.
Hai parlato di paura del confronto, alla fine pensi di averla superata?
La paura l’abbatti nel momento in cui decidi di buttartici nella cosa, non era una paura fisica, era più un fastidio diciamo pure inevitabile, un prezzo da pagare e che tocca a tutti i figli d’arte, in qualsiasi campo. I figli d’arte del mondo dello spettacolo però, a differenza di altri non ereditano una struttura o uno studio come succede in altri ambienti, quello dei professionisti ad esempio, non ereditano né Teatri né Set Cinematografici, tantomeno Commedie da mettere in scena o altro, né soprattutto la vocazione, uno deve veramente esser certo di voler fare l’attore. A quarant’anni, ho sentito questo bisogno, l’esigenza di voler fare questo mestiere e di farlo in un certo modo, cercando di far delle cose che per me avevano senso. In primis per me, direi quasi egoisticamente e se poi questo ha anche avuto un esito comunicativo con altri, meglio, completa e chiude il cerchio dell’esperienza in sé.
Lo scambio che c’è stato in questo spettacolo è fenomenale. Dal 2010 è stato un crescendo, conquistando il parere favorevole di Pubblico e di Critica. Che risposta ti sei dato?
È stato piacevolmente sorprendente. Lo spettacolo è sincero e pur parlando di me o meglio con me nel ruolo di me stesso, non è mai uno spettacolo che si parla addosso. Mantiene un certo distacco, mai autoreferenziale, non è retorico ed è molto diretto. Parla di tematiche come la morte di persone care e ciò che arriva è la sua onestà. Porto in scena tutte le mie fragilità, la mia voglia di mettermi in gioco. E poi scopri magari che anche gli altri hanno vissuto le tue stesse cose. Uno parte credendo di raccontare la propria vita ed invece finisce raccontando la vita in generale. C’è quasi sempre un’empatia.
Forse hai voluto portar fuori un dolore che all’epoca non avevi vissuto con cognizione di causa? Nello spettacolo riesci a parlare dei due funerali in maniera spensierata-tragica. Come ci sei riuscito?
Con la chiave che aveva anche mio padre, quella di non prendersi mai troppo sul serio. Quando morì mio padre, mi trovai a dover gestire una situazione più grande di me. Mia madre era al di là dell’Oceano con Vittorio (Gassman n.d.r) che doveva ricevere un Premio a Cuba al Festival dell’Avana. Avevo poco più di vent’anni, ero un po’ alticcio dalla sera prima, ma il primo pensiero che mi venne in mente fu di chiamare la ragazzina di cui ero innamorato e che non “me la dava”, che si negava, per chiedergli di venire da me a farmi compagnia perché mio padre era morto. Racconto tutto con molto cinismo perché spesso nei funerali recitiamo un ruolo tragicomico. Temiamo di sbagliare ed allora ci affidiamo ad un ruolo “prestabilito”, concordato. La gente comincia a dire le stesse parole che rassicurano se stessi e gli altri. Se leggiamo i necrologi, sono spesso tutti uguali. Sembra che sia morta sempre la stessa persona... Perché non dire una cosa diversa? O quella che crediamo “sbagliata”? Cito nello spettacolo il necrologio che mi uscì in quel momento, non per infrangere le regole dei funerali ma per celebrare la nostra tanto temuta inadeguatezza, la nostra incapacità di essere quelli che siamo stati fino a cinque minuti prima. Provando a dirlo davanti al pubblico. Si parla infondo di umanità, dei limiti che ci contraddistinguono e che forse sono la parte migliore di quello che siamo. La nostra unicità.
Hai vissuto con due Mostri sacri. Tuo padre Luciano Salce e Vittorio Gassman. Cosa ricordi maggiormente di ognuno e cosa ti hanno lasciato entrambi?
Emanuele ride e dice “E’ difficile sintetizzarli in due parole, non ci riuscirei nemmeno con un libro di quattrocento pagine. Nello spettacolo, la “questio” la risolvo in una battuta, dicendo “Erano due uomini molto complessi, molto concentrati su di sé, diciamo che noi a tutt’oggi li ricordiamo per i grandi artisti che sono stati, come è giusto, avevano altri talenti…”. Alle questioni familiari erano meno interessati.
Una volta fatti i conti con noi stessi, una volta sanate le ferite, si accetta il fatto che in realtà non ti è stato tolto niente e che non poteva andare altro che così”. Bisogna prendere atto di chi si è e smettere di rompere e rompersi le scatole. Tramutare tutto quello che si è vissuto in un qualcosa di utile per noi. Del resto, noi siamo quel che facciamo delle risorse a nostra disposizione.

Elisabetta Ruffolo

MUMBLE MUMBLE...OVVERO CONFESSIONI DI UN ORFANO D’ARTE

"Narrazione impudica di due funerali ...e mezzo"

di Emanuele SALCE e Andrea PERGOLARI
con Emanuele SALCE e Paolo GIOMMARELLI
REGIA Timothy JOMM
ORGANIZZAZIONE Fabrizio PERRONE
DISTRIBUZIONE ALTRA SCENA
UFFICIO STAMPA Rocchina CEGLIA
FOTO DI SCENA Dania MARTINOCOSTUMI Giulia Elettra FRANCIONI
GRAFICA E MATERIALI COMPAGNIA DELLA CORTE
PRODUZIONE STARDUST SRL

#PrimoMorsoDay. Dal primo amore alla prima vittoria: top 10 delle ‘prime volte’ indimenticabili per gli italiani

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Raccontate nei romanzi, sostenute da studi scientifici e confermate dalla gente, la storia insegna che esistono delle “prime volte” indimenticabili, che restano impresse per sempre nella testa o nel cuore delle persone.
A dirlo non sono solamente università americane ma soprattutto la gente comune. Per un italiano su 2 (52%) infatti, il primo amore rappresenta uno dei momenti più significativi della vita, insieme alla nascita del primo figlio (46%). Ma se questi eventi si legano inevitabilmente alle emozioni del cuore, al terzo posto si inserisce la prima vittoria (45%), ovvero quella sensazione di estrema soddisfazione che colpisce le persone dopo aver conquistato un obiettivo concreto.Il primo morso a un cibo desiderato o sconosciuto (41%) vive del primissimo giudizio di una persona che, se positivo, resta impresso nella propria mente, mentre il primo viaggio senza la famiglia (38%) è un altro elemento che segna la crescita.
È quanto emerge da un’indagine condotta da Maxibon 360° in occasione della campagna social #PrimoMorsoDay, giornata dedicata alle prime volte indimenticabili vissute a 360° che si celebra il 4 agosto. Lo studio è realizzato su un panel di circa 4500 italiani di età compresa tra i 18 e i 65 anni, realizzata con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community dedicate per scoprire quali sono le prime volte indimenticabili per gli italiani.
“Il #PrimoMorsoDay è una giornata che abbiamo fortemente voluto per celebrare i momenti di piacere più significativi della nostra vita vissuti a 360° – afferma Gustavo Stante, Marketing Manager Gelati Nestlé-. Quando si assaggia per la prima volta un nuovo gelato, così come un nuovo cibo, l’esperienza del primo morso deve essere coinvolgente, stimolare i nostri sensi sia a livello gustativo che a livello psicologico, marcando dei momenti che probabilmente ci porteremo dietro per tutta la vitaMaxibon è da sempre sinonimo di estate e sano divertimento e, per noi il primo morso è come la prima volta che non si scorda mai, l’esperienza di piacere vissuta a 360° in un’estate tutta da gustare.
Ma gli italiani cosa si aspettano dalle novità? Innanzitutto situazioni stimolanti (39%), capaci di cambiare la giornata. Attivare mente e corpo e scoprire cose nuove, come diventare genitore o più semplicemente ricercare l’optimum culinario. Novità deve essere sinonimo di cambiamento (32%), che non vuol dire sconvolgere totalmente la propria vita, ma alzare l’asticella. Questo permette di crescere sia dal punto di vista personale, ma anche professionale, sfruttando le occasioni che le circostanze offrono durante un percorso di vita. Allo stesso tempo le novità possono portare nuove opportunità (27%). Dal primo viaggio con gli amici al primo amore, permettono di sfruttare le opportunità che si presentano lungo un percorso fatto di scelte e decisioni.
Questi momenti ci rimangono impressi, perché hanno una forte connotazione emotiva che lascia una traccia indelebile nella nostra memoria – afferma lo psichiatra Michele Cucchidirettore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano -. ‘Chi ben incomincia è a metà dell'operà ha tanti motivi per essere considerato un detto saggio, ma anche le prime brutte esperienze hanno un valore importante in quanto fonti di preziosi insegnamenti, dobbiamo valorizzarle anche se hanno una valenza emotivamente critica. È sempre possibile recuperare e spesso, soprattutto nelle relazioni, partire in sordina permette di costudire legami anche più duraturi. Per essere speciale, la prima volta deve avere uno stato mentale di forte coinvolgimento, ma allo stesso tempo non ci devono essere troppe aspettative che generano solo ansia. Ricordiamoci che la nostra mente può essere davvero creativa, ma la realtà non sarà mai come ce la siamo immaginata e se abbiamo pazienza e non la bruciamo con castelli in aria di come dovrebbe essere per essere perfetta...ci stupirà sempre in meglio”.
Ma quali sono le “prime volte” più significative per gli italiani? Sul gradino più alto del podio si posiziona il primo amore (52%). Nel bene o nel male il rapporto sentimentale resta in cima alle preferenze degli italiani. Innamorarsi per la prima volta segna inevitabilmente il percorso della nostra vita ed anche se il rapporto si esaurisce, il ricordo dei primi mesi di una relazione resta piacevole. Diventare genitori per la prima volta (46%) è un’altra di quelle emozioni indescrivibili che aprirà per sempre un nuovo capitolo della propria vita. Un evento di gioia, difficile da paragonare con altre situazioni. Ma se nelle prime posizioni era il cuore a comandare, al terzo posto troviamo la prima vittoria (45%). Sportiva o personale, riempie l’animo di orgoglio e felicità. Arrivare primo nella gara di fine corso di nuoto, vincere una borsa di studio a scuola o aggiudicarsi una promozione al lavoro, sono passaggi di vita che non passeranno mai inosservati.
Il primo morso ad una pietanza (41%) rappresenta un gesto naturale che si compie ogni giorno, ma che in determinate situazioni diventa rivelatore. Nel periodo estivo mangiare un gelato o una portata di stagione, che sa offrire un mix perfetto di gusti, genera nella testa un effetto di soddisfazione che si protrae nel tempo e permette di legare a quel gesto un determinato periodo della propria vita. Un’altra esperienza che segna un passaggio fondamentale nella vita di un giovane è il primo viaggio da soli (38%). Abituati a viaggiare da sempre con mamma e papà, quando un adolescente affronta il primo viaggio da solo, vive uno status di paura misto a libertà. Una sensazione forte che promuove un percorso di crescita. Inutile negare quanto il primo matrimonio (35%) rappresenti un giorno di festa e speranza. Di certo segna la vita della coppia e di entrambi i nuclei famigliari dei due partner e se duraturo nel tempo, sarà sempre ricordato come uno dei giorni più belli della propria vita.
Ma se l’amore è al primo posto, il primo bacio (32%) segue a breve distanza. I ricercatori dell’University of Texashanno infatti condotto uno studio, pubblicato su Daily Mailsecondo cui è più probabile che ci si ricordi il primo bacio che non la perdita della verginità. Tutto questo è avvenuto misurando la corrente magnetica cerebrale degli uomini e delle donne durante lo scambio di un bacio d’amore. Il risultati dicono che i ricordi più intensi delle persone sono legati proprio al primo “vero” bacio.
Anche la prima macchina (27%) non si scorda mai. Soprattutto per gli appassionati è difficile dimenticare i primi frutti del proprio lavoro. Nella società attuale questo non accade più con regolarità, ma la soddisfazione di comprare la prima auto resta forte. L’Italia poi, è da sempre un popolo di amanti dello sport, in primis il calcio: andare per la prima volta allo stadio (25%) è ritenuto da molti un forte momento di piacere, che resta impresso nella mente di tutti i tifosi. Vedere giocare i propri idoli o seguire un concerto dal vivo, condividendo emozioni insieme a decine di migliaia supporters scatenati, crea fortissime emozioni che restano indelebili. Il primo giorno di scuola (21%) non si scorda mai. Ma se l’asilo ha lasciato bellissimi ricordi, la scuola viene percepita dal bambino come un passaggio importante della propria crescita. Si entra in un nuovo mondo, si abbandona la leggerezza dei primi anni di vita per entrare lentamente nel mondo reale. 
ECCO LA TOP 10 DELLE PRIME VOLTE INDIMENTICABILI
1) IL PRIMO AMORE (52%)
2) LA NASCITA DEL PRIMO BAMBINO (46%)
3) LA PRIMA VITTORIA (45%)
4) IL PRIMO MORSO A UN NUOVO CIBO (41%)
5) IL PRIMO VIAGGIO SENZA LA FAMIGLIA (38%)
6) IL PRIMO MATRIMONIO (35%)
7) IL PRIMO BACIO (32%)
8) LA PRIMA MACCHINA (27%)
9) LA PRIMA VOLTA ALLO STADIO (25%)
10) IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA (21%)

Sicilia: DNA a pelle di... Gattopardo

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Lascio la mia Palermo invasa dall'immondizia e arrivo, dopo un'oretta e mezza di superstrada, a Santa Margherita Belice (Belìce, con l'accento sulla i) dove fra poche ore presenterò il mio ultimo giallo, "Assassinio alla Targa Florio" al Palazzo del Gattopardo - o meglio, Palazzo Filangeri di Cutò dei principi Tomasi di Lampedusa.

È sera. Parcheggio, e subito mi colpisce qualcosa. O meglio, la mancanza di qualcosa.
Mi dirigo verso palazzo Filangeri, suggestivamente illuminato... e mi fermo in mezzo alla piazzetta, di nuovo con quella sensazione di assenza. Mi guardo attorno e realizzo: ecco cosa manca. L'immondizia. È tutto pulito a specchio. A terra nemmeno una cicca né un pezzetto di carta. Faccio gli ultimi metri ed entro nell'atrio del palazzo. È tutto pronto per la presentazione e ci sono già persone in attesa: gli organizzatori, il vicesindaco, qualche lettore arrivato in anticipo.
Mi presento, parte un giro di saluti.
Nessuno di loro mi parla in tedesco.
Sono siciliani come me e come quelli che ho appena lasciato a Palermo.
Eppure la cittadina è orgogliosamente tirata a lucido come se fossimo in Svizzera.
Penso ad altre città e cittadine siciliane sporche come Palermo - non ne faccio i nomi per carità cristiana - e ad altre pulitissime, grandi come Caltanissetta e Ragusa e piccole come Santa Margherita Belice e Castelbuono. Castelbuono con i posaceneri per le strade e gli addetti che si inerpicano con gli asinelli su per certi ripidi viottoli per andare a recuperare l'immondizia, differenziata in una percentuale da fare diventare verdi di invidia i Bolzanini.
Mi hanno detto che da qualche tempo anche i comuni virtuosi cominciano ad avere problemi perché, a causa della gestione vergognosamente inefficiente del problema smaltimento a livello regionale, cominciano a non sapere più cosa fare dei rifiuti che raccolgono; ma comunque è un fatto che ci sono città e paesi in cui i cittadini e le amministrazioni cercano di tenere pulito - i primi comportandosi civilmente, gli altri garantendo una raccolta efficiente e, se necessario, punendo i comportamenti scorretti; e altre città e paesini in cui da sempre tutto è allo sbando.
Naturalmente, visto che la Sicilia è la terra dell'immaginazione e dell'inventiva, ci sono pure casi particolari come quelli dei comuni dell'Etna i cui abitanti, che "scendono" ogni giorno a Catania, e che alla pulizia del proprio Comune ci tengono molto, portano con sé i saccchetti di immondizia che depositano nel primo cassonetto catanese che incontrano.
"Munnizza tua, pulizia mea."

Cari signori, comportamenti così diversi in località a pochi km di distanza, dove vivono persone sottoposte agli stessi stimoli educativi sui temi del senso civico, dell'ambiente, del turismo eccetera non possono essere solo un caso, e per capire il fenomeno bisogna affrontarlo a livello scientifico.
Io dico che per qualche motivo che la scienza dovrà spiegare, in Sicilia la popolazione appartiene a due distinti DNA di base: il civile-orgoglioso e lo zozzone-subumano.
E, per qualche ulteriore motivo che spero la scienza comprenderà, ci sono posti in cui prevale fortemente il DNA di primo tipo, e altri in cui prevale l'altro.

Insomma, abbiamo il DNA a pelle di Gattopardo.


Carlo Barbieri
Carlo Barbieri è uno scrittore nato a Palermo. Ha vissuto a Palermo, Catania, Teheran, il Cairo e adesso fa la spola fra Roma e la Sicilia. Un “Siciliano d’alto mare” secondo la definizione di Nisticò che piace a Camilleri, ma “con una lunga gomena che lo ha sempre tenuto legato alla sua terra”, come precisa lo stesso Barbieri. Scrive su Fattitaliani, NitroNews, Il Fatto Bresciano, QLnews, Sicilia Journal e Malgrado Tutto, testata su cui hanno scritto Sciascia, Bufalino e Camilleri. Ha scritto fra l’altro “Pilipintò-Racconti da bagno per Siciliani e non”, i gialli “La pietra al collo” (Todaro Editore, ripubblicato da IlSole24Ore) e “Il morto con la zebiba” (candidato al premio Scerbanenco) e “Uno sì e uno no”, una raccolta di racconti pubblicata da D. Flaccovio Editore. Suoi scritti sono stati premiati alla VI edizione del Premio Internazionale Città di Cattolica, al IV Premio di letteratura umoristica Umberto Domina e alla VII edizione del Premio Città di Sassari e al Premio Città di Torino. I suoi libri sono reperibili anche online, in cartaceo ed ebook, su LaFeltrinelli.it e altri store.  

CIELO. DAL 6 AGOSTO IL CICLO "FOREVER YOUNG": AMORE, SESSO E TERZA ETÀ

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Ad agosto va in onda su Cielo (DTT 26, Sky 126, TivùSat 19) il nuovo ciclo di film e documentari FOREVER YOUNG: l’amore, il sesso e la terza età.

Di solito gli anziani sono intrappolati in schemi di pensiero obsoleti e stereotipati: sono saggi, tranquilli, deboli e senza più passione fisica o emotiva. Niente di più falso. E’ semplicemente una società bigotta e conformista che tende a incasellare in cliché ciò che deve essere ridimensionato e reso accettabile e socialmente sicuro. E, proprio per ribaltare questo modo di pensare, Cielo – da sabato 6 agosto – in linea con la propria programmazione incentrata sullo sfatare tabù ormai logori in un mondo moderno ha deciso di dedicare le prime e seconde serate dei sabato di agosto agli anziani, che di vecchio, per usare una parola politicamente scorretta, hanno in realtà ben poco!

Il ciclo si apre con il film in prima tv assoluta Settimo Cielo, che racconta la storia di una coppia in crisi e di un rinnovato amore senile, non platonico, ma fisico e passionale. I sentimenti e soprattutto il sesso fra anziani è narrato e mostrato direttamente, come se accadesse nella vita di tutti i giorni. Niente di volgare o voyeuristico, bensì realistico. Un uomo e una donna si incontrano, si piacciono e finiscono a letto insieme, poco importa che abbiano superato la sessantina da parecchio tempo.

Nel corso delle settimane successive si alternano film che hanno fatto scandalo, affrontando la tematica da punti di vista scabrosi, drammatici e critici e con protagonisti attori del calibro di Gigi Proietti, Lisa Gastoni e Laura Antonelli.

Ad integrare l’offerta di prima serata, ogni sabato di agosto dalle 23.00, Cielo propone dei documentari che raccontano la vita vera di alcuni ultrasessantenni: in Shocking Lives – Amanti delle nonne scopriamo la passione di alcuni giovani per donne dai settant’anni in su, passione ricambiata dalle signore, che vivono le proprie storie amorose e fisiche senza vergogna e anzi con grande intensità; in gli Ultimi Gigolò scopriamo la vita di alcuni ingrigiti Casanova che trascorrono la propria esistenza sulle navi da crociera a intrattenere arzille e paganti vecchiette con balli, giochi e quant’altro abbiano da offrire. Infine, in Feste, Alcool e Belle Nonneseguiamo le avventure di quei vecchietti che si rifiutano di passare la pensione in ciabatte sulla poltrona e hanno deciso di investire i propri risparmi dandosi alla pazza gioia sull’isola di Tenerife.

La terza età pare non essere così male in fin dei conti!



Programmazione FOREVER YOUNG

Sabato 6 agosto
21.15 1^TV Settimo Cielo (vm14)
23.00 1^TV SHOCKING LIVES - AMANTI DELLE NONNE (vm14)
00.00 Mia Nonna la Escort (vm14)

Sabato 13 agosto
21.00 Le farò da Padre (vm14)
23.00 1^TV Gli Ultimi Gigolò (vm14)

Sabato 20 agosto
21.00 Simona (vm14)
23.00 1^TV Feste, Alcool E Belle Nonne (vm14)

Sabato 27 agosto
21.00 La seduzione (vm14)
23.00 GUIDA AI BORDELLI CON VECCHIETTE (vm14)

RADIO1RAI, dal 5 agosto un'estate dedicata all'ARTE CONTEMPORANEA con Nicolas Ballario

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Vite esagerate, fatte di eccessi e profondità, di sregolatezza e poesia: spesso gli artisti contemporanei non hanno nulla da invidiare alle grandi rock star nelle loro esistenze, che diventano più avvincenti di un romanzo.
Radio1Rai dedica l’estate all’arte e lo fa raccontando aneddoti e particolari di Francis Bacon o Yoko Ono, Frida Kahlo o Richard Avedon, Maurizio Cattelan o Jackson Pollock e molti altri. Le loro straordinarie biografie e le loro creazioni saranno scandite dalla musica, protagonista in questi racconti che scansano il linguaggio complicato che spesso avvolge l’arte contemporanea, per rivolgersi agli ascoltatori con un lessico semplice e diretto. ContempoRai, questo il nome del programma, andrà in onda dal lunedì al venerdì alle 18.00, a partire dal 5 agosto. Ai microfoni Nicolas Ballario, giovane critico, già conduttore per Radio1 di ‘Non Sono Obiettivo’ con Oliviero Toscani e della scorsa edizione di ContempoRai con Achille Bonito Oliva.
Saranno molti gli artisti trattati e sarà dato spazio anche ad alcuni Maestri Italiani, come Mario Schifano o Oliviero Toscani. Non mancheranno inserimenti particolari, come l’inventore dei Simpson Matt Groening, la regina del collezionismo Peggy Guggheneim o la fotografa Vivian Maier, scoperta solo dopo la sua morte avvenuta nel 2009, quando vennero per caso scoperti in un vecchio armadio migliaia di splendidi scatti realizzati mentre lavorava come bambinaia. 

A cura di: Lorenzo Lucidi 
Di e con: Nicolas Ballario 
Regia di: Davide Verticelli
www.contemporai.rai.it

GLOBE THEATRE, dal 10 al 21 agosto "Sogno di una notte di mezza estate". Regia di Riccardo Cavallo

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Per il decimo anno consecutivo torna l’appuntamento cult del Silvano Toti Globe Theatre: il SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATEa firma dell’indimenticabile Riccardo Cavallo (traduzione di Simonetta Traversetti) che quest’anno andrà in scenda dal 10 al 21 agosto ore 21.15
Una storia che non smette mai di emozionare e che continua a far sognare grandi e piccoli raccontando il tempo breve della felicità con un sottile sottofondo di malinconia.  L’opera è stata scritta in occasione di un matrimonio e rappresenta, come una scatola cinese, un mondo stregato in cui dominano il capriccio e il dispotismo. Linguaggi diversi che si intreccianoquello delle fate che alterna al verso sciolto, canzoni e filastrocche, e quello degli artigiani, in cui la prosa di ogni giorno è interrotta dalla goffa parodia del verso raffinato.
La stagione 2016 del  Silvano Toti Globe Theatre di Roma - unico teatro elisabettiano d’Italia, nato nel 2003 grazie all’impegno dell’Amministrazione Capitolina e dellaFondazione Silvano Toti per una geniale intuizione di Gigi Proietti - è promossa da Roma Capitale con la produzione di Politeama srl, organizzazione e comunicazione diZètema Progetto Cultura. Anche quest’anno nelle sere di spettacolo sarà attivo il Globar.


Note di Regia
La notte di mezz’estate è una notte magica e il titolo ne svela immediatamente l’atmosfera onirica, irreale anche se, come viene precisato, la notte in cui si svolge gran parte dell’azione è quella del calendimaggio, la celebrazione del risveglio della natura in primavera e non in estate. E’ comunque l’augurio di un risveglio gioioso. Ma è davvero così? Tre mondi si contrappongono: il mondo della realtà (quello di Teseo, Ippolita e della corte), il mondo della realtà teatrale (gli artigiani che si preparano alla rappresentazione) e il mondo della fantasia (quello degli spiriti, delle ombre). Ma i sogni alle volte possono trasformarsi in incubi: il dissidio fra Oberon e Titania che rivela a un certo punto un terribile sconvolgimento nel corso stesso delle stagioni, il rapporto tra Teseo e Ippolita, il conquistatore e la sua preda, la brutalità di certi insulti che gli amanti si scambiano sotto l’influsso delle magie di Puck.
“Sogno di una notte di mezza estate”, scritta in occasione di un matrimonio, è come una serie di scatole cinesi. All’esterno dell’opera ci sono la sposa, lo sposo e il pubblico, all’interno le coppie, Teseo e Ippolita, Titania e Oberon e i quattro innamorati e nell’opera dentro l’opera, i teatranti, la vicenda di Piramo e Tisbe. In questo mondo stregato domina il capriccio, il dispotismo di Oberon che attraverso Puck gioca con i mortali e con Titania, per imporre il suo dominio. Si compie quindi su Titania quella violenza che Teseo compie su Ippolita e che Egeo vorrebbe compiere sulla figlia costringendola a un matrimonio che respinge. Si noti la sequenza degli scambi fra gli amanti. Si inizia con Ermia che ama Lisandro e con Elena che ama Demetrio, ma quest’ultimo con l’appoggio di Egeo, padre di lei, vuole invece conquistare Ermia. Si passa, attraverso l’intervento “magico” di Puck, al folle girotondo in cui Ermia insegue Lisandro, Lisandro Elena, Elena Demetrio e Demetrio Ermia. E non è finita. Perché Ermia, alla quale dapprincipio aspiravano entrambi i giovani, sarà abbandonata da tutti e due, innamorati ora di Elena, e solo nel quarto atto dopo un nuovo intervento di Puck, si avrà la conclusione in cui gli amanti formeranno davvero due coppie.
La grandezza di Shakespeare sta nell’aver saputo coinvolgere tre mondi diversi, ciascuno con un suo distinto linguaggio: quello delle fate che alterna al verso sciolto, canzoni e filastrocche, quello degli amanti dominato dalle liriche d’amore e quello degli artigiani, nel quale la prosa di ogni giorno è interrotta dalla goffa parodia del verso aulico.
Il mondo è folle e folle è l’amore. In questa grande follia della natura, l’attimo di felicità è breve. Un richiamo alla malinconia che accompagna tutta la vicenda.
Riccardo Cavallo

Interpreti
(in ordine alfabetico)

Nick Chiappa  

GEROLAMO ALCHIERI
Titania
CLAUDIA BALBONI
Elena
FEDERICA BERN
Tassello
ROBERTO DELLA CASA
Demetrio
SEBASTIANO COLLA

Teseo

MARTINO DUANE
Lisandro
MARCO PAPARELLA
Puck
FABIO GROSSI
Ermia
VALENTINA MARZIALI

Tom Beccuccio

CLAUDIO PALLOTTINI
Fata
ANDREA PIROLLI
Oberon
RAFFAELE PROIETTI
Egeo
CARLO RAGONE
Peter Zeppa
ALESSIO SARDELLI

Francis Ciufolo

MARCO SIMEOLI

Francis Ciufolo

ROBERTO STOCCHI
Ippolita
DANIELA TOSCO


COSTUMI
Manola Romagnoli

SCENE
Silvia Caringi e Omar Toni

DISEGNO LUCI
Umile Vainieri

PROGETTO FONICO
Franco Patimo

ASSISTENTI ALLA REGIA
Elisa Pavolini

Premio Nazionale dell’Accoglienza 2016 “A Braccia Aperte”: presentato il programma

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Si è svolta oggi, presso la sala consiliare del comune di Isola di Capo Rizzuto, la presentazione alla stampa della serata evento che si terrà nella ridente cittadina calabrese domenica 7 agosto alle ore 21.00.
Alla conferenza stampa hanno partecipato il sindaco Gianluca Bruno, Leonardo Sacco, governatore della Misericordia di Isola Capo Rizzuto, don Edoardo Scordio, Savino Zaba, padrone di casa della serata e l’ideatore avvocato Cataldo Calabretta. Il sindaco Bruno ha rimarcato la nobile vocazione all’accoglienza della città che ha l’onore di guidare e della sua popolazione. Accoglienza turistica per i tanti italiani che si lasciano stregare dal fascino di Isola, ma anche e soprattutto accoglienza e assistenza dei migranti, delle donne e degli uomini che abbandonano le loro terre d’origine, funestate da guerre, dittature e drammatiche condizioni di vita, per inseguire il sogno di un futuro migliore. Il governatore Sacco ha puntato l’attenzione sull’intensa attività svolta dalle Misericordie, sul loro altruismo, sullo spirito di servizio e sulla generosità e professionalità che da sempre le contraddistingue. E ha altresì sottolineato che eventi come quello in programma il 7 agosto svolgano una fondamentale funzione di promozione della cultura e di diffusione di valori morali di altissima levatura come quelli di pace e solidarietà.  Il tema intorno al quale ruota tutta la manifestazione è quello dell’accoglienza, tema delicato e attuale che vede protagoniste proprio le coste joniche della Calabria insieme all’intero Mediterraneo. Il Premio, oltre a lanciare messaggi di pace e solidarietà nei confronti di chi vive una situazione di disagio, intende valorizzare personaggi illustri che, nel proprio campo di attività – come cultura, giornalismo, sport, spettacolo, imprenditoria, volontariato - si siano distinti a livello nazionale e internazionale per l’impegno profuso nel trasmettere il valore dell’accoglienza. I premi sono realizzati dal maestro orafo Michele Affidato. Come ha dichiarato Leonardo Sacco: "A braccia aperte… È con questa immagine, con questo gesto, che vogliamo accogliere chi, ogni giorno, mette a rischio la propria vita e quella dei propri figli cercando di entrare in Europa. Si tratta di persone costrette a fuggire da violenze, guerre, persecuzioni. È a questo bisogno di felicità che cerchiamo di dare risposta giorno per giorno con un impegno concreto e costante”.  Il premio, fortemente voluto e organizzato dalla confraternita della Misericordia di Isola Capo Rizzuto e patrocinato dal Comune di Isola, sarà presentato da Savino Zaba, Elisabetta Gregoraci e Roberta Morise. Ospite d’onore della manifestazione Al Bano Carrisi, al quale verrà assegnato il Premio Musica “A braccia aperte”, che canterà alcuni dei suoi più grandi successi. Alla consegna dei riconoscimenti si alterneranno momenti di spettacolo con l’intervento, tra gli altri, di Massimo Di Cataldo e Sara Galimberti.

MARIA EXPRESS, dal 30 agosto seconda edizione del primo web reality

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Riparte il 30 agosto la seconda edizione di Maria Express, il primo reality creato dal web per il web. Quattro coppie dovranno attraversare Roma a piedi, senza alcun aiuto per raggiungere gli studi “Elios”, luogo dove vengono registrati i programmi di Maria De Filippi.
Il presentatore della seconda edizione di Maria Express è Andrea Dianetti, attore appassionato d’arte e di spettacolo, che con Rudy Zerbi ci svela la data d’inizio del web reality, le regole e il numero di coppie in gara https://youtu.be/4blM0q4TH_I
Il viaggio è suddiviso in cinque tappe, come in Pechino Express, all’interno di ogni tappa sono presenti prove e sfide da superare per andare avanti nel gioco. I concorrenti non possono utilizzare mezzi pubblici e strumenti elettronici e, inoltre, avranno un budget di soli 2 euro da poter utilizzare. Obiettivo? Arrivare primi!
La seconda edizione di Maria Express prevede un viaggio più lungo rispetto alla precedente edizione per un totale di 20 km e, questa volta, verrà trasmesso in anteprima su Twitter.
Maria Express si è presentato come un progetto innovativo, moderno e social sotto tutti i punti di vista. Proprio per questo è stato apprezzato dagli utenti del web, dai blog e da diversi personaggi del mondo dello spettacolo. Nonostante la breve durata (20 minuti a puntata) è riuscito ad entrare sempre nei Top Trend di Twitter ed ha generato una quantità notevole di tweet. Anche Witty Tv, portale web di Fascino PGT (proprietà di Mediaset e Maria De Filippi) ha voluto trasmettere sulla sua piattaforma il format.
Questa è la prima web series ideata appositamente per Twitter, ogni puntata durerà 10 minuti, in onda tutti i martedì a partire dal 30 agosto.
Diversi personaggi dello spettacolo, entusiasti per il web reality, hanno deciso di apparire all’interno della prima edizione (Rudy Zerbi, Tina Cipollari, Giuseppe Giofrè, Michele Bravi e Maria De Filippi che ha voluto premiare i vincitori di Maria Express).
Maria Express è nata da un’idea di Trash Italiano (Marco D’Annolfi), il primo portale che riporta sul web tutto ciò che accade in TV attraverso le gif animate, in tempo reale, e prodotto da Show-Reel.
Insieme ad amici amanti del mondo dello spettacolo è nata l’idea di Maria Express, un progetto amatoriale creato insieme agli appassionati di televisione e destinato al web che giunge finalmente alla sua seconda edizione.
La produzione esecutiva è seguita da ShowReel, leader in Italia nel branded entertainment e nell’influence marketing.

Altilia Samnium Festival, 6-7 agosto LA LOCANDIERA con Silvia Gallerano e Claudio Botosso

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Dopo il felice e acclamato debutto nazionale nell’ambito del Festival Asti Teatro 38, viene per la prima volta presentata in Molise quest’originale versione del capolavoro di Goldoni.
Silvia Gallerano, l’attrice italiana più premiata a livello internazionale degli ultimi anni è Mirandolina, la donna moderna che verrà, in questa edizione da “Riso amaro” del capolavoro di Goldoni, prodotto dal Teatro del Loto.
Lo spettacolo diretto da Stefano Sabelli “traghetta” infatti la vicenda da Firenze al Delta del Po, in un’atmosfera acquitrinosa anni ’50, fra Conti, Marchesi e Cavalieri che diventano, spiantati melomani, misantropi gagà e misogini di fiume, dediti al gioco.
Nei panni di Ripafratta, Claudio Botosso, attore piemontese, fra i volti più noti del Cinema italiano d’autore. Il cast è completato dal talento dei giovani attori molisani cresciuti nella Compagnia del LOTO, già distintisi, tra palco e schermo, in molte importanti produzioni.
Piero Ricci, musicista di fama internazionale, completa con la sua fisarmonica questa produzione, dove convivono passator cortesi e bracconieri dediti a facili contrabbandi, attratti dal liscio intonato, senza tempo e ritmo, da "lucciole" di varietà, in cerca di clienti di frontiera, in attesa che la Giostra giri e il nuovo mondo arrivi.

Sabato 6 e Domenica 7 agosto - Ore 21
Compagnia del Teatro del LOTO
In collaborazione con ASTI TEATRO 38

Silvia Gallerano
Claudio Botosso
LA LOCANDIERA
o l’Arte per Vincere
di Carlo Goldoni

adattamento e regia Stefano Sabelli

con
Giorgio Careccia - Andrea Ortis - Chiara Cavalieri
Eva Sabelli - Diego Florio - Giulio Maroncelli
Piero Ricci 
scene: Lara Carissimi - Michelangelo Tomaro
costumi: Martina Eschini
disegno luci: Daniele Passeri
aiuto regia: Giulio Maroncelli
foto manifesto: Mauro Presutti
Teatro romano - Scavi archeologici di Altilia, Sepino (CB)
I pomeriggi del festival:
Area archeologica
dalle 18 – su prenotazione
SHAKESPEARE IN THE BOX 
Shakespeare visto dai bambini
laboratori attivi coi personaggi shakespeariani

dalle 19 – su prenotazione
SHAKESPEARE APERITIVE
Passeggiate archeologiche al tramonto con aperitivo prima degli spettacoli
a cura di MEMO Cantieri culturali e Teatro del LOTO
info prenotazioni +39 329 4593123 – memosepino@gmail.com

biglietti spettacoli
interi € 15 – ridotti € 10

Maggiori informazioni su: http://www.teatrodelloto.it/

Teatro del Loto
P.zza Spensieri 17 . Ferrazzano (CB)
cell: +39 335 454456  +39 333 3300850
segreteria +39 335 454456  +39 339 7766634
direzioneartistica@teatrodelloto.it - amateatro@yahoo.it - info@teatrodelloto.it

Il massaggio: benefici, tipi e manovre. Intervista a Gianmarco Romeo

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Gianmarco Romeoè giovanissimo, ha solo 21 anni, è di Catanzaro, ha frequentato il liceo biologico, poi  ha intrapreso l’ Università, ma la nonna, che adora essere massaggiata dal nipote ha notato che le sue mani erano particolarmente calde  riuscivano ad eliminare alcuni dolori che la signora accusava.  La stessa  ha consigliato al giovane di seguire dei corsi per apprendere l’arte del massaggio che unito alla sua naturale dote lo rende ora uno dei massaggiatori più ambiti.

Attualmente lavora nell’esclusivo Hotel Village Fior di Sardegna a Posada. Nelle foto lo vediamo con una cliente d’eccezione, l’ attrice Justine Mattera.
Che cosa è il massaggio?
E' una forma di terapia antica e anche uno dei gesti più naturali che compiamo quotidianamente, dal momento che è istintivo frizionare una spalla indolenzita, o sfregare quella parte del corpo che ci fa male. In pratica è un insieme di diverse manovre eseguite sul corpo per lenire dolori muscolari o articolari, per tonificare il volume di alcuni tessuti, ma anche per preservare e migliorare il benessere psichico, allentando tensioni e fatiche.
Ci parli un po’ della storia del massaggio? 
Il ricorso al massaggio, per eliminare la fatica, alleviare il dolore, rilassare e consentire una più facile applicazione di oli e unguenti sulla pelle, si perde nella notte dei tempi. Probabilmente, rappresenta la più antica forma di trattamento medico.
Esistono vari tipi di massaggio?
Esistono varie tipologie di massaggio: il massaggio rilassante che aiuta ad alleviare stress e fatica e ci fa sentire accuditi e coccolati; il massaggio per lo sport considerato parte integrante dell'allenamento di ogni atleta; il massaggio riabilitativo che consente di agevolare, dopo ferite o operazioni chirurgiche, la guarigione ed il ritorno alla normalità e il massaggio estetico che ammorbidisce la pelle e può portare ad una riduzione della cellulite.
Quali manovre vengono usate per effettuare un massaggio?
Le manovre più usate per massaggiare sono lo sfioramento, la frizione, l'impastamento e la percussione. Queste manovre vengono eseguite sul corpo per lenire dolori muscolari o articolari, per tonificare il volume di alcuni tessuti, ma anche per preservare e migliorare il benessere psichico, allentando tensioni e fatiche
In quali zone del corpo viene effettuato il massaggio?
Tecniche diverse sono applicate alle diverse zone per ottenere i migliori benefici. Le zone del massaggio sono: viso e testa, collo e spalle, braccia e mani, gambe e piedi.

Pescara, il 6 agosto edizione speciale "Premio Zimei" dedicata agli “Abruzzesi dell’anno all’estero”

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PESCARA - Sabato 6 agosto, ore 11, edizione speciale del Premio Zimei, dedicata agli “Abruzzesi dell’anno all’estero”. Saranno premiati il prof. Marcello Maviglia e il “Mago del pianoforte” Sante Auriti.
Al grande imprenditore pescarese Vincenzo Franceschini il riconoscimento “alla memoria”. Domani,   presso la Sala “La Figlia di Iorio” della Provincia di Pescara, in Piazza Italia 1, saranno assegnati i riconoscimenti speciali “Abruzzesi dell’anno all’estero”  a:
Marcello Maviglia -  Psichiatra ed esperto delle problematiche dei “nativi” americani, nato ad Avezzano (L'Aquila). Oggi vive a Albuquerque (New Mexico). E’ sposato con la sociologa Tassy Parker ,“nativa” Irochese; 

Sante Auriti – L’artigiano “mago” dei pianoforti, nato a Orsogna (Chieti). Oggi vive a New York e lavora alla Steinway & Sons;

Sarà infine presentata la figura, sino ad oggi sconosciuta, di un grande cittadino pescarese, Vincenzo Franceschini, che seppe creare, nei primi anni del secolo scorso, un impero commerciale ed industriale in Canada. A lui andrà il riconoscimento “alla memoria”. Su di lui verrà proiettato uno storico filmato. 

Interverranno:
Donato Di Matteo - Assessore Regione Abruzzo
Antonio Di Marco – Presidente Provincia Pescara
Marco Alessandrini – Sindaco di Pescara
Sabrina Zimei – figlia di Antonio Zimei, cui l’evento è dedicato
Goffredo Palmerini – Presidente  dell'Osservatorio Regionale Emigrazione
Generoso D'Agnese - storico dell'emigrazione italiana. 
Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”

XXI Ariano Folkfestival, I SYSTEMA SOLAR IL 18 AGOSTO: IL VOLTO SORRIDENTE DELLA RIVOLUZIONE SOCIALE COLOMBIANA

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Saranno i Systema Solar a chiudere la prima giornata della XXI edizione di Ariano Folkfestival - uno tra i più interessanti appuntamenti europei dedicati alla world music- il 18 agosto
Systema Solar è un collettivo audio-visualeoriginiario della regione caraibica della Colombia. I suoi membri provenienti da diverse latitudini del territorio e del suono, hanno incontrato nelle vibrazioni afro-caraibiche un mare di possibilità per aumentare la forza e la potenza della musica colombiana.
L'obiettivo del gruppo è quello di creare spettacoli audio-visivi con il proprio stile chiamato"Berbenautika", ispirato alla tradizione dei Pikos, i sound system di strada che portano la festa nei quartieri, e della “verbena”, le feste popolari improvvisate nelle strade di Barranquilla, capaci di riunire centinaia di persone. Cumbia, fandango, champeta, bullerengue, vallenato, sono le sonorità a cui si ispirano, mescolandole tra loro con strumenti elettronici e stili culturali differenti come Hip Hop, House, Techno, break beat. La tradizione musicale popolare colombiana viene così fusa con ritmi moderni e contemporanei dando vita ad uno stile musicale unico e personale.
I Systema Solar fanno parte del progetto “Intermundo”: un’organizzazione colombiana il cui obiettivo è quello di costruire e diffondere le idee e le risorse della Colombia in modo che queste possano moltiplicarsi e contribuire alla costruzione di una comunità globale più sostenibile.Il gruppo rientra perfettamente in questa visione: per decisione comune, i suoi membri si sono spostati a vivere in diversi centri della costa dei Caraibi. Una regione africana, povera e disordinata dove il divario sociale tra le classi più facoltose e quelle povere è impressionante. L’intento è di essere presenti in un territorio ibrido, diverso, contaminato da culture importate e di passaggio.
Quella dei Systema Solar è una “rivoluzione” sociale allegra e realizzata a colpi di musica e sorrisi.Come nella canzone “Yo Voy Ganao” (2013), con oltre 2 milioni di visualizzazioni: un omaggio alla pesca tradizionale, minacciata dall’industria del turismo nella regione caraibica della Colombia. Nel video sono filmati bambini, donne e uomini della comunità tradizionale di pescatori. Sensibili ai temi ambientali, in “La Rana” (2013), singolo tratto dal secondo album, è affrontata la caotica situazione legata alla gestione dei rifiuti.
Il terzo e ultimo lavoro, “Rumbo a Tierra” - uscito il 15 luglio di quest’anno – prosegue nell’attenzione ai temi ambientali e sociali che caratterizzano da sempre i Systema Solar. “Somos la tierra”, settima traccia dell’album, è un manifesto contro lo sfruttamento delle risorse ambientali perpetrato nella miniera d’oro La Colosa, situata in una zona di riserva forestale nel distretto di Tolima.
E’ il loro album più impegnato e più pop allo stesso tempo”: sentenzia Vice. Che descrive il singolo “Rumbera” (dedicato alle donne indipendenti) come “l’inno della festa di cui si aveva bisogno”.
Il progetto Systema Solar è nato alla fine del 2006 in occasione della la Biennale d'Arte MDE07 a Medellin. Con la nomina della rivista Shock come migliore gruppo dell'anno in Colombia hanno riaffermato il loro attaccamento verso la propria terra e la propria cultura e la scelta d’inserire il loro album come uno dei 10 migliori del 2010 ha permesso al gruppo di allargare i propri orizzonti incontrando ampio consenso tra il pubblico. Nel 2010, la loro canzone “Quien es el patron?” è stata inserita nella colonna sonora del film Di Oliver Stone “Savages”, insieme a Bob Dylan e Massive Attack. Sempre nello stesso anno vincono il premio come miglior video per "Mal palpitando" al Festival internazionale In VitroVisual, video co-diretto con Pata de Perro (Vanessa Gocksch) e Rafael Martinez. Hanno esplorato tutto il continente americano da nord a sud: Canada (London, Sunfest, Toronto, Harbourfront Centre e il Montreal International Jazz Festival), Perù,  Argentina, Brasile, Messico (Vive Latino Festival) e Cile (Lollapalooza Festival).
Più che concerti, le presentazioni pubbliche di Systema Solar sono vere e proprie performance audiovisive: una sessione di cinema dal vivo con materiali filmati in tutto il Paese, accompagna l'esibizione dei musicisti, dei DJ e dei due cantanti/performer. Un concerto di Systema Solar è uno spettacolo studiato nei minimi particolari, compresi i costumi, che sono disegnati e realizzati dagli stessi componenti del gruppo.  Alle performance Systema Solar accompagnano la forza della danza nella sua accezione liberatoria, e l’idea che se ci devono essere delle rivoluzioni, queste si fanno sorridendo, trovando nelle proprie radici la ragione per cambiare le cose ma anche per amare se stessi e il proprio contesto.

Video di “Rumbera” il singolo estratto dal nuovo album Rumbo a Tierra
Video di “Yo Voy Ganao”, La revancha del burro


Sito Ufficiale Ariano Folkfestival
Sito ufficiale Systema Solar
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