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Biagio Antonacci, PER LA PRIMA VOLTA IN PRIMA SERATA SU CANALE 5

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Sono ormai diversi anni che BIAGIO ANTONACCI riflette sull’opportunità di proporre un grande show televisivo e l’occasione è arrivata: proprio il prossimo autunno infatti sarà il protagonista di una prima serata evento su Canale 5.

I tre concerti fissati per il 7, 9 e 10 settembre 2016 al Mediolanum Forum di Assago Milano, saranno l’occasione per registrare un inedito special televisivo dedicato alla musica e alla storia di Antonacci che con questa serata in onda su Canale 5, festeggia più di venticinque anni di successi e la raccolta di canzoni edita da Iris/Sony Music con le più importanti hit della sua carriera.
La storia di Biagio è al centro dello speciale che sarà l’unico appuntamento “live” del 2016.
Il successo che con Liberatemi lo impone come uno dei cantautori più interessanti del nostro tempo e poi brani storici come Se io, se lei , Se è vero che ci sei e Iris decretano il successo inarrestabile dell’Artista milanese. E ancora altri i successi internazionali  scritti per Laura Pausini come Vivimi e Tra te e il mare e un’altra volta con brani come Non vivo più senza te, Sognami e Pazzo di lei, una sequenza di canzoni che hanno portato Biagio Antonacci sui più prestigiosi palcoscenici italiani, da quello nella spettacolare piazza San Marco di Venezia all’anfiteatro Flavio (Colosseo) in una memorabile serata evento, fino al tempio della musica italiana, lo  stadio Meazza di Milano.
Lo speciale sarà un’alternanza di musica e parole: Antonacci infatti proporrà i brani del suo repertorio e parti parlate che da sempre accompagnano i suoi tour.

Per questo speciale evento le date romane subiscono una variazione nel calendario degli appuntamenti.
Per esigenze di natura televisiva infatti, il concerto fissato per il 14 settembre 2016 al PalaLottomatica di Roma non potrà avere luogo a causa dell’importante impegno produttivo di Mediaset sulle date milanesi, che non permetterebbe il trasferimento dell’intera produzione nei tempi previsti.

I biglietti già acquistati per lo show di mercoledì 14/09/16 potranno essere utilizzati quali titoli di ingresso validi, a scelta dello spettatore e previa disponibilità, per lo show di venerdì, 16/09/16, 21.00 oppure per lo show di sabato, 17/09/16, 21.00. Tuttavia, considerata la grande quantità di biglietti venduti, sarà necessario effettuare gratuitamente il cambio del biglietto nei punti vendita (per gli acquisti on line tramite TicketOne) dove gli stessi sono stati acquistati,  entro e non oltre il 06 settembre 2016, previa disponibilità di settore di analogo valore economico. Il suddetto termine è da intendersi tassativo per ragioni organizzative, così come il cambio del biglietto acquistato per il concerto del giorno 14/09 con quello scelto fra il 16/09 o 17/09.

In alternativa, sarà possibile chiedere il rimborso del biglietto con le seguenti modalità:
punti vendita dove gli stessi sono stati acquistati, entro e non oltre il 06 settembre 2016; per i biglietti acquistati on line sul sito TicketOne.it o tramite call center - "ritiro sul luogo dell'evento" il rimborso dei biglietti potrà essere richiesto scrivendo all'indirizzo email:
comm.customerservice@ticketone.it ,entro e non oltre il 06 settembre 2016; per i biglietti acquistati on line sul sito TicketOne.it o tramite call center - "spedizione tramite corriere espresso" il cliente dovrà spedire i biglietti, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, entro e non il 06 settembre 2016 (data timbro postale) presso TicketOne S.p.A l TicketOne S.p.A. l Via Vittor Pisani 19
20124 Milano
C.a. Divisione Commercio Elettronico

Fabrica di Roma, 16-17-18 Settembre 2016 la "Sagra del Fagiolo Carne"

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…V’è un paese del Viterbese – Fabbrica di Roma – dove i fagioli, di varietà piccola e colorata, sono squisitissimi. E là non mangiano, o per lo meno fino a qualche anno fa non mangiavano, altra cosa che essi. La piluccia di quella minestra borbottava sul fuoco tutti i giorni per il pasto serale; eppure, niente disturbi intestinali, né flatulenze! Il segreto era questo: li condivano col finocchio. Anonimo (Rivista del primo Novecento)

Una semenza autoctona di origini antichissime, estremamente ricca dal punto di vista nutritivo con vitamine, proteine, amidi, fibre, zuccheri, calcio, ferro e fosforo: questo è il fagiolo carne che dopo aver rischiato di scomparire, torna prepotentemente alla ribalta a Fabrica di Roma, nel cuore della Tuscia. Dopo il riconoscimento di “prodotto tipico locale” ottenuto grazie all’impegno dell’amministrazione comunale e all’adozione di provvedimenti ad hoc, il rinomato “faciolo” è protagonista della quarta edizione della sagra ad esso dedicata, ideata dal comitato San Matteo in collaborazione con Proloco e Comune, che avrà luogo il 16,17 e 18 settembre p.v.
Nel corso della manifestazione verranno esaltate le specifiche proprietà attraverso un menu popolare interamente cucinato secondo le ricette della tradizione. Sarà possibile gustare a prezzi molto popolari piatti gustosi e robusti quali l’antipasto del faciolo, gli gnocchetti co i facioli, i facioli, facioli co le cotiche e co le sarsicce.
Ad allietare l’iniziativa ogni sera (e domenica a pranzo) saranno invitati anche formazioni musicali che si esibiranno dal vivo.
Del fagiolo carne, che ha rappresentato per tanti secoli la principale forma di sostentamento territoriale delle genti, si possono trovare molte testimonianze legate alla cultura contadina locale conservate sia nell’archivio storico comunale che nell’archivio di stato di Viterbo. La sua storia è legata infatti ad una tradizione che si è evoluta nel tempo: mentre in epoche remote veniva addirittura usato come pagamento in natura per il canone di locazione di terreni, ai nostri giorni, è stato inserito, paradossalmente, tra le semenze in via d’estinzione.
La Sagra è anche una buona occasione per scoprire Fabrica di Roma, antico paese a 26 chilometri di distanza da Viterbo, che sorge a 300 metri sul livello del mare nelle vicinanze del Lago di Vico. Al suo interno meritano una visita la Chiesa Collegiata di San Silvestro Papa, nota anche come il Duomo, risalente al XII secolo, la Chiesa di Santa Maria della Pietà, il Castello La Rocca che sorge proprio al centro del paese e il medievale Palazzo Cencelli, che ora ospita il Comune; nel suo territorio spiccano invece Falerii Novi, sito archeologico di una antica città romana e la Chiesa di Santa Maria in Falleri, senza dimenticare la via Amerina, un itinerario turistico di grande impatto storico-religioso poiché rappresentava già agli albori dell’Impero Romano una via molto trafficata che collegava gran parte del territorio falisco.


Apertura stand gastronomici: Ore 19,30 (venerdi e sabato); 12,30 (domenica)
Infoline e prenotazioni: +39 366 2356728 - scaren_78@yahoo.it

Pagina FB: https://www.facebook.com/sagraFagioloFabrica/?fref=ts

CIELO, IL 30 LUGLIO IN PRIMA TV "ESTASI", IL FILM CHE HA GETTATO LE BASI DELL'EROTISMO CINEMATOGRAFICO

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Per il ciclo XXX Visioni Erotiche - sabato 30 luglio alle 21.15 - va in onda in prima tv Estasi, il film diGustav Machatý che ha gettato le basi dell’erotismo cinematografico.

La pellicola, datata 1933, mostra per la prima volta un nudo integrale e racconta la passione dell’orgasmo interpretato da un’attrice bella e intelligente come Hedy Lamarr. Estasi fa da apripista al filone erotico il quale assumerà declinazioni sempre più audaci e talvolta artistiche: oggi l’erotismo mostrato sarebbe considerato praticamente innocente, eppure è stato uno dei film più censurati della storia del cinema, perché celebrativo della figura femminile, delle sue pulsioni e dei suoi bisogni.

Il film nonostante regalò il primo vero scandalo alla 2ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia fu il primo reale film anticonformista che pose in primo piano il corpo nudo, esaltandone la bellezza e la grazia attraverso anche un sapiente uso del montaggio che accostava i sensi del piacere orgasmico a immagini evocative e comuni di tutti i giorni.

Il film lanciò inoltre nell’olimpo delle star e delle femme fatale la bellissima e geniale Hedy Lamarr, attrice di talento e scienziata arguta che inventò un sistema di trasmissioni radio che ancora oggi è alla base di molte tecnologie, come quella della telefonia mobile.
Hedy si sposò ben sei volte, ebbe tre figli e sviluppò un’ossessione per conservare la propria bellezza attraverso la chirurgia. Morì quasi completamente sola, ma è ricordata come una delle attrici più straordinarie della storia di Hollywood: lavorò tra l’altro con Louis B. Mayer, Clark Gable, Spencer Tracy e Cecil B. DeMille.

Cielo ha deciso di proporre Estasi ai propri telespettatori in prima serata in versione integrale, per rafforzare l’offerta di un certo tipo di cinema e di documentaristica erotica che rifiuta alcuni tabù ancora in auge nella società moderna, partendo proprio dalle origini del cinema. Proponiamo un percorso di emancipazione da ipocrisie di altri tempi, al fine di comunicare come l’erotismo abbia una sua dignità e complessità storica.

Eva Braun: "Dopo di noi il diluvio (Vol.1)", il 1° album della band romana. La recensione di Fattitaliani

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Viviamo in tempi duri, o meglio, sicuramente non vivono un periodo felice i componenti di “Eva Braun”: neonata band romana che durante l’aprile del 2016 ha dato alla luce il suo album d’esordio "Dopo di noi il diluvio (Vol.1)", pubblicato per l’etichetta romana Exit Records.

Già dall’immagine di copertina è palese il messaggio: una spirale al neon che, in quanto spirale, si avvicina ma allo stesso tempo si allontana dal centro. Tutto ciò provoca una sensazione di smarrimento: parola chiave che fa un po’ da filo conduttore a tutto il disco.
Lo smarrimento, la perdita di un punto di riferimento e una sensazione di perenne sconfitta si evincono principalmente dai testi, scritti interamente da Paolo Amnesi, voce e chitarra del gruppo. Frasi come: “ospiti e esuli nello spazio”, “chi di speranza vive, disperato muore”, “Spiegami cos’è un ricordo, qualcosa che hai o che hai perso per sempre?” sono tutti moniti, servono a farci riflettere, ricordarci quanto è instabile l’esistenza, ma soprattutto quanto è instabile una certa età che evidentemente è quella che vivono i musicisti del gruppo. Loro stessi si inseriscono all’interno di un’epoca storica che definiscono guerra fredda musicale.
Il disco si apre con un motivetto fischiato che ci porta subito in un luogo che è il sud degli Stati Uniti, in un'epoca che è circa un secolo fa. Ma non fatevi ingannare: la chitarra distorta non si fa attendere, regalandoci quello che sembra essere un manifesto di poetica. Impromptu n.1000, infatti, è un primo brano violento, crudo, che mette subito le cose in chiaro e non lascia dubbi su quello che è l’intento della band.
Segue Conoscersi da sempre (video): brano che possiede tutte le carte in regola per essere un singolo estraibile dall’opera nel suo complesso. Le trombe e i flauti presenti invece di contrastare con la potenza degli strumenti elettrici, si amalgamano a questi ultimi, creando un unico suono che a tratti potrebbe risultare confuso ma che rientra nella logica del disco.
Altri brani come Dopo di noi e Il Diluvio, che insieme formano il titolo dell’album, non fanno altro che rafforzare l’atmosfera cupa e il suono secco e distorto che sicuramente devono molto a generi musicali come il post-punk e il grunge. Negli assoli, invece, si nota una piccola influenza del rock un po’ più classico, tuttavia deviano sempre in un’altra direzione conformandosi al sound del disco. L’influenza maggiore, però, sembra provenire dalla scena indie italiana: il gruppo apprende senza dubbio dal confronto con altre band, anche già affermate (prima fra tutte i Verdena), mantenendo comunque una certa originalità
Caso a sé sembra l’ultimo brano: Il progetto Manhattanal suono violento ormai collaudato nelle prime sette tracce accompagna un intro un po’ più leggero ma che non dispiace.
Questa band con un nome che possiede una forte valenza storica, sicuramente ad oggi ha tutte le carte in regola per continuare al meglio il progetto e il fatto che nel titolo sia inserita la dicitura Volume 1 senza dubbio fa ben sperare. C’è senz’altro da aspettarsi un’evoluzione in una direzione che risulta già abbastanza chiara dall’ascolto di questo primo lavoro.
Giuseppe Vignanello


Crediti DISCO:
Dopo di noi il diluvio (Volume 1) (Exit Records), aprile 2016.
Prodotto da Paolo Annesi e Daniele Sganga
Ufficio Stampa: press@lafamedischi.com 
Registrato da Matteo Spinazzè presso Exit Music Studio di Roma nel novembre 2015.
Mixato e masterizzato da Matteo Spinazzè presso Jung Studio di Roma tra dicembre 2015 e gennaio 2016.
Tutti i testi di: Paolo Annesi
Tutti gli arrangiamenti di Paolo Annesi e Daniele Sganga. Con Marco Vollaro in "Impromptu n.1000", "Epoi dicono che non esiste attrazione chimica", "Il progetto Manhattan". Con Emanuele Bastianelli in "Tanatosi", La maggioranza silenziosa", "Il diluvio".
Voci e chitarre: Paolo Annesi. Basso: Daniele Sganga. 
Batteria: Riccardo Macrì. Tranne in "Impromptu n.1000" Marco Vollaro e in "Tanatosi" e "La maggioranza silenziosa" Emanuele Bastianelli. 
Tromba e flicorno: Luigi OnestiFoto 
Copertina: Emanuela Arcaro / Progettazione grafica: Daniele Parisi 

Info DISCO: Dopo di noi il diluvio (Volume 1) è la prima parte di un concept sulla labilità della vita tra i venti e i trent'anni. In uno stato sociale che ci vuole sottoposti alle sue logiche e ci illude "di avere un destino o peggio ancora un destino speciale" (Massimiliano Parente – Il più grande artista del mondo dopo Adolf Hitler), ci ritroviamo a sprecare un'intera esistenza a reprimere ogni impulso ed emozione per far posto alla realizzazione di ambizioni e velleità. Prendere atto della propria inutilità, in un mondo che ci ha convinto del contrario, diventa indispensabile e rivoluzionario. L'insensatezza del nostro destino è la sua stessa fatalità.
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Festival Segreti d’Autore, il 30 luglio Gea Martire in "I Funeracconti" di Benedetta Palmieri

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Il 30 luglio il Festival Segreti d’Autore diretto da Ruggero Cappuccio si arricchirà di un altro appuntamento con la letteratura nel teatro. Valle, caratteristico borgo frazione di Sessa Cilento, ospiterà la scrittrice Benedetta Palmieri che presenterà il suo libro, edito da Feltrinelli, I funerracconti.
Una raccolta di racconti che hanno nel titolo la loro dichiarazione d’intenti, ossia infrangere l’ultimo tabù che ci resta: la morte e la paura di morire. Dieci racconti che iniziano quando tutto finisce. Dieci racconti che giocano con la morte e con le sue innumerevoli declinazioni – qualche volta drammatiche, spesso assurde, sempre umanissime. Dieci racconti e un filo che li tiene insieme. Benedetta Palmieri affronta uno degli ultimi tabù con ironia partenopea e scaramantico disincanto, perché dietro la paura della morte c'è un mondo da raccontare.
Il cortile di Palazzo Coppola farà da suggestiva cornice allo spettacolo ispirato a I funeracconti adattato e interpretato dalla poliedrica attrice napoletanaGea Martire.

La serata sarà introdotta da Elisabetta Nepitelli Alegiani.

Tra gli eventi collaterali alle serate del Festival avrà inizio il primo appuntamento con le Passeggiate botaniche per conoscere le erbe e le piante del Cilento, a cura di Dionisia De Santis.

L’ingresso agli eventi è gratuito.

Si ringrazia il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni per la collaborazione.


Informazioni:


SABINA GUZZANTI, RENZI? CI DARÀ ALTRI PROBLEMI MA ALMENO CI HA TOLTO BERLUSCONI

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Fiuggi, 29 luglio - “In un Paese corrotto come il nostro anche la Magistratura non può essere un luogo di Santi. Le leggi sono fatte a misura dei potenti e di chi ha soldi. La Giustizia in Italia non ha mai funzionato come avrebbe dovuto, poi è arrivato Berlusconi con tutta la sua attività illegale e criminale”.

Così il Guzzanti pensiero - con le frecciate, accuse e anatemi di sempre - alla numerosa platea che ha assistito alla proiezione del suo docu-film sul rapporto Stato/Mafia La trattativa nell’ambito del Fiuggi Film Festival. La regista è arrivata nella cittadina termale in tempo per sentire l’applauso del pubblico ai titoli di coda. Salita sul palco ha subito ricordato che il suo lavoro ha avuto 20 minuti di standing ovation al festival di Venezia, ma poi non gli è stato “permesso di uscire nelle sale cinematografiche”: “dopo Venezia, il nulla – lamenta la Guzzanti – Questa volta i politici sono stati più furbi. Hanno messo in atto un ostruzionismo più sottile che non mi regalasse una ribalta di ritorno. Non hanno quindi parlato male del mio film, non ne hanno parlato e basta, lo hanno semplicemente ignorato. Bondi, ad esempio, quando era ministro della cultura, lanciando anatemi per il mio film Draquila, in quei giorni al festival di Cannes, mi ha fatto solo un favore, tutti erano curiosi di vederlo!”

Una nuova mission per la pasionaria Guzzanti che sta promuovendo il suo La Trattativa in tutta Italia, tra paesi e città; in tutto il web, tra social, twitter e blog. “Ho dovuto fare questo film – sostiene – perché abbiamo la necessità di una rivoluzione morale e culturale. La stessa Giustizia non funziona in Italia. Non ha mai funzionato. Le leggi sono fatte a misura dei potenti, di chi ha soldi”. Sabina Guzzanti sarà uno dei personaggi di punta della prossima stagione televisiva di La7 dove riproporrà il suo TgPorco, “Spero che non me lo censurino di nuovo come accaduto anni fa”.

E, ancora, sul suo film: “è stato boicottato da tutte le firme della stampa italiana – accusa – Sono stata anche cacciata dalla Rai per aver denunciato quanto la riforma della tv fosse una fregatura. L’argomento del mio film è stato osteggiato dal Presidente della Repubblica Napolitano, e questo ha intimorito i direttori dei giornali che hanno avuto paura di contraddire un vecchietto di 87 anni”.

In platea a Fiuggi tanti giovani, ai quali la Guzzanti ha sottolineato quanto l’Italia non sia mai stata “arretrata” come oggi, “prima dell’arrivo di Berlusconi eravamo comunque un paese civile. Fare un film come il mio affrontando un tema così scottante in cui ogni potente o politico che sia è coinvolto, è come per un elefante pattinare sul ghiaccio!” Renzi? “Non mi è mai stato simpatico – chiosa la Guzzanti - neanche quando era Sindaco di Firenze. Anche con lui avremo problemi, ma almeno non abbiamo Berlusconi”.

“Una stronza come me”, Sara Vita a Fattitaliani: sul palco porto con me il Salento. L'intervista

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A distanza di un anno dalla partecipazione a “The Voice of Italy 2015” e dopo il singolo d’esordio “Brave ragazze”, scritto da J-Ax, Sara Vita torna con un nuovo brano, “Una stronza come me”, in radio a partire da oggi venerdì 29 luglio e in digital download da lunedì 1 agosto. A breve sarà disponibile su YouTube anche il videoclip.

Con questo brano, l’artista salentina incontra, per la prima volta, il genere pop-dance: “ho capito che questa canzone sarebbe diventata la mia seconda pelle– racconta Sara -. Il mio percorso a The Voice è stato caratterizzato dall’esecuzione di classici della musica italiana e questa volta volevo sperimentare un genere che da me non ti aspetti, ma nel quale mi trovo alla grande e mi diverte. “Una Stronza come me” è un genere nuovo per le mie corde. Mi è piaciuta sin da subito l’idea di coniugare la Pop/Dance al mio timbro sporco e sabbiato su un testo che parla di sentimenti veri”. Fattitaliani l'ha intervistata.
Il brano si presenta con un titolo forte... in che misura e in che senso è autobiografico? 
È autobiografico al 60% perché alla mia età le ragazze si approcciano alle relazioni tirandosela un po’ e anch'io in tempi non sospetti l'ho fatto. Poi ho il mio caratterino e un po’ stronza a volte lo sono
Che rimane di The Voice... un anno dopo?
Di The Voice rimane un'esperienza che ti porti dietro per sempre, il rapporto con esperti della musica e alcune amicizie con i miei compagni di viaggio. Il dopo lo devi costruire contando solo su te stessa e sul pubblico che ti segue. 
Ci puoi anticipare qualcosa sul video del brano?
Il videoclip rispecchierà il brano, estivo e dinamico ma ho preferito dare meno spazio alle trame da videoclip e a rendere tutto più immediato e frizzante.
Quanto ha inciso sul tuo spirito musicale il Salento?
Il Salento è terra di sole, mare, buon cibo e bella gente. Questi ingredienti li porto con me quando salgo sul palco, voglia di sorridere, emozionare e dare il meglio.
Hai tempo per ascoltare i brani dei colleghi tuoi coetanei? Che musica prediligi?
Ascolto molta musica e seguo diversi colleghi. Mi piacciono i classici italiani, i testi cantautorali. La musica deve dire qualcosa non possono essere note sparse su uno spartito senza un testo significante. Giovanni Zambito.

©Riproduzione riservata

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Il brano "Una stronza come me"è scritto e arrangiato da Marco Canigiula (noto autore e produttore, è anche direttore artistico dell’etichetta Cantieri Sonori), con la collaborazione di Francesco Sponta, Marco Di Martino (chitarre),Simone D’Andrea (basso) e Simone Tentella (drum machine).
Sara Vita è una cantante ed interprete salentina di 21 anni, con un timbro ruvido e riconoscibile al primo ascolto.
Grazie allo studio con il suo coach Tony Frassanito, della scuola Dove c’è Musica, mette a punto il suo timbro vocale graffiante e sabbioso. Il 2013 è un anno di importanti riconoscimenti artistici: riesce a collezionare la vittoria di tre festival locali e nazionali e riceve riconoscimenti dai presidenti di giuria presenti nei diversi eventi: Adriano Pennino, Grazia Di Michele, Diego Calvetti per citarne alcuniSpinta dalla sua inconfondibile solarità e dal suo entusiasmo, decide di confrontarsi con un pubblico più ampio e partecipa al talent di Rai Due "The voice of Italy" edizione 2015, lasciando il segno già nelle blind con il brano “Anna e Marco” e conquistando i 4 coach (Piero Pelù, Noemi, Roby e Francesco Facchinetti, J Ax). Entra nel team di J Ax e il lungo percorso nel talent la vede ad un passo dalla vittoria finale, grazie anche ad un consenso popolare che, attraverso il televoto, esprime grande sostegno all'artista. Durante la semifinale presenta l’inedito scritto da J Ax e i fratelli Luchi: “Brave Ragazze”singolo che risulterà il più venduto di The Voice 2015 ed entra, in poche ore, nella top 10 della classifica ITunes. Nell’estate 2015 apre diverse tappe del tour di J Ax - Il Bello d'esser Brutti. Il videoclip del brano inedito “Brave Ragazze” su YouTube conta 20.000 visualizzazioni dopo sole due settimane dalla pubblicazione sul Canale Ufficiale. Il 4 marzo 2016 nasce, dalla collaborazione con un altro talento salentino, la cover straordinaria ed originale di “E la luna bussò” di Loredana Bertè. Una reinterpretazione inedita dove il pop graffiante incontra il rap e il funk più sfrontato toccando sfumature reggae

Per info: Facebook - Twitter - Youtube

JIMMI JDKA, dopo il successo del singolo "JDKA" esce l'ep "Cash Like Time" con 6 inediti

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Esce dal web, il nuovo fenomeno musicale hip hop italiano che sta facendo impazzire il pubblico, composto sia da giovanissimi che da giovani, con un target che va dai 13 ai 30 anni. Dopo Fedez e Fabio Rovazzi, arriva Jimmi JDKA. S'intitola "Cash Like Time", il nuovo ep d'esordio del rapper italiano uscito lo scorso maggio, in tutti i migliori digital store e piattaforme streaming e scaricabile anche gratuitamente, sul sito ufficiale dell'artista http://www.jimmijdka.com/
Il nuovo ep contiene 6 brani inediti, prodotti dai produttori The CratezFivestar e BSR mentre tutti i testi, sono stati interamente curati e scritti dallo stesso artista, molte sono le collaborazioni al suo interno.

Jimmi JDKA - Cash Like Time

Tracklist:
01. Cash Like Time feat. Haski 
02. D'arnov Cupido feat. Bsr & Malamadre 
03. Yeh-Yeea Sfoghi Di Solitudine feat. 20 Dollar 
04. Easy Lov feat. Haski & 5Thdmnsn 
05. Storia Infinita feat. Rage Hoover & The Cratez 
06. JDKA

È "JDKA" il primo singolo estratto dall'artista per questo esordio discografico, il brano che è accompagnato dal video ufficiale disponibile sul canale Youtube dell'artista sotto la regia di Michelangelo Baffoni a ad oggi superato la quota di 100.000 visualizzazioni (https://www.youtube.com/watch?v=kCerUE3JYMY).

Grazie alla popolarità raggiunta, con il primo singolo "JDKA", l'artista è riuscito a ricevere in breve tempo lacertificazione per il canale VEVO, dove è stato pubblicato il video del suo secondo singolo "Cash Like Time" sotto la regia di Michelangelo Baffoni e Riccardo Morelli che ad oggi a superato la quota di 50.000 visualizzazioni (https://www.youtube.com/watch?v=JPBLoEL1q80).

"L'artista ha dichiarato che "Cash Like Time" è un disco dal sapore autobiografico, mostra un ragazzo spronato dalla sua passione ad andare avanti, non importa quante porte in faccia potrà trovare lungo il suo percorso. Perché in fondo anche se è partito come un grande gioco, lui sa che questo è il suo futuro, sa che è così che vuole vivere, sa che di questo deve vivere."

Il suo nuovo lavoro discografico, mira a farsi conoscere su tutto il territorio nazionale ma in un futuro non tanto lontano anche internazionale, per un target di ascoltatori da considerarsi molto ampio. 

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Jimmi JDKA: Mirko Moroncelli alias Jimmi JDKA è nato a San Marino il 19 agosto 1993. Nel 2013 inizia a scrivere e cantare le sue canzoni, registrandone i video su Youtube, anche se è giovanissimo ha mosso i suoi primi passi nella musica da piccolo, iniziando a scrivere e a suonare. Ha uno stile molto personale, non vuole sembrare un ragazzaccio, nonostante sia molto giovane, il suo volto e il suo look, dall’acconciatura all’outfit sono quelli di un uomo sicuro e determinato. Jimmi JDKA sembra avere uno stile prevalentemente pop, hip-pop e rap, dalla faccia pulita e dal tono ironico. Attualmente studia e diffonde la sua musica su tutto il territorio italiano ma ovviamente, come tutti, mira a crescere e a puntare anche più in là dei confini che gli hanno dato i natali. Il suo pubblico è composto sia da giovanissimi che da giovani, con un target che va dai 12 ai 25 anni. Con il suo primo lavoro ha fatto intendere di essere un’artista che mira a migliorare l’umore in tutti coloro che ascoltano la sua musica. Un vero e proprio mix di stati d’animo, che punta all’ironia mira a migliorare lo stato di positività in tutti.

SILVERSNAKE MICHELLE, USCITO IL VIDEOCLIP DI “DEAD END”

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Mentre l'artista cerca l'invisibile dentro se stessa, il mondo non si accorge di lei e della sua esistenza. Non si accorge neanche di se stesso. Nessuno ascolta ciò che accade nell'altro, nessuno ascolta se stesso.

La protagonista è intrappolata nella realtà e ha una visione del mondo in bianco e nero (senza nè colori nè emozioni). Tenta quindi di fuggire senza successo da questo vortice, ma viene catapultata nuovamente in quel mondo a lei estraneo rifugiandosi nella sua unicità dagli altri scambiata per follia. La violenza con cui il mondo tenta di uniformare la protagonista, innesca una serie di viaggi onirici (il vomito del proprio dolore, l'amore e il sesso, il suicidio). I colori che le appaiono alla fine sono il risultato di un cambio di visione da parte della protagonista. Il mondo esterno cambia e si plasma sulla base delle nostre visioni. Non esiste una realtà oggettiva.



“Her Snakeness” fa venire fuori la parte più istintiva e rettiliana dell'essere. Basa la realtà sui sensi che però sono ingannevoli e mutevoli nel tempo. Inizialmente l'artista segue irrimediabilmente i suoi istinti e i suoi bisogni e li asseconda senza voler far entrare in gioco le emozioni, esattamente con la freddezza del Serpente. Poi ricerca se stessa, ha la sensazione che la sua anima sia incastrata nel corpo. Il vuoto che sente è talmente insopportabile che lo riempie con cibo sesso alcool e sale la rabbia che la porta a non riconoscere l'immagine riflessa nello specchio. Quello specchio in cui la realtà di nuovo prende una forma distorta, assurda e surreale e "il dopo viene prima del prima". “Her Snakeness” è un album "sospeso", un diallele in cui l'artista non riesce ad uscire da una reazione scettica nei confronti di tutto ciò che la circonda e che la allontana ancora di più dalla verità. I testi e le linee melodiche sono state scritte tutte solo da Silversnake Michelle. Le canzoni spesso derivano dai sogni in cui l'artista si rifugia per cercare di rendere variopinta una realtà noiosa e nebbiosa. Gli arrangiamenti sono stati creati, oltre che dalla cantautrice, anche da Daniele Marchetti e Valentino Vitali per la batteria. Per dettare le linee guida ai musicisti negli arrangiamenti, dà priorità al linguaggio delle immagini e meno a quello tecnico-musicale. Anche chi lavora con lei, deve esprimere il suo Io attraverso la musica. In questo album si comincia a sperimentare, vengono utilizzati tempi dispari che si miscelano tra loro e passaggi tra tonalità apparentemente difficili. Ma per l'artista vuole essere una ricerca interiore più che musicale. Poca cura della forma testuale e grammaticale, l'artista dà più importanza alla sostanza, all'emozione istintiva cercando di esprimersi in modo libero e utilizzando anche parole inesistenti o attribuendogli un significato personale e completamente diverso. Usa molte metafore per raccontare la sua visione della vita. La comunicazione diventa criptica e introspettiva in molte parti. L'album è accompagnato da un'insieme di immagini surreali, accoppiate a ciascuna canzone e che messe insieme formano un autoritratto di Silversnake. Le parti di chitarra, tastiera e pianoforte sono state registrate da Daniele Marchetti, il basso da Enrico Mamoli e la batteria da Valentino Vitali.


BIO
Micaela Battista, in arte SILVERSNAKE MICHELLE, nasce a Torino nel 1975.
Inizia a studiare recitazione nel 1993 presso il Teatro Nuovo di Torino conRenato Liprandi e prosegue gli studi presso il Tangram Teatro sotto la guida di Ivana Ferri e Bruno Maria Ferraro. Partecipa a numerosi spettacoli teatrali, interpretando ruoli sia drammatici (Es:Lady Macbeth) sia brillanti (Es:Puck il Folletto); partecipa a diversi cortometraggitra cui “Risveglio”girato nel 2000 e diretto da Chiara Moraglio e Simone Montanari.
Nel frattempo si laurea in giurisprudenza, e consegue l’abilitazione alla professione di avvocato.
Nel 2011 segue la formazione corale, come voce soprano, presso i Civici cori di Milano.
Dal 2012 studia canto moderno sotto la guida del maestro Dino Brentaliche segue il metodo SLS(Speech Level Singing di Seth Riggs)
Dal 2013 inizia un percorso di ricerca musicale legata ad un cammino personale, creando brani di cui è interprete e autrice con il nome d’arte SilverSnake Michelle.
Nel 2014 esce il primo album "So in my mind". Un concept album di nove tracce.
Si esibisce in vari locali di Milano, in formazione sia elettrica che acustica.
A ottobre 2014 viene selezionata per partecipare ad una trasmissione televisiva negli USA (Cape Cod): LIVE FROM CENTER STAGE.
A marzo 2015 cominciano le incisioni del nuovo concept album "Her Snakeness"
Da aprile 2015 comincia a collaborare con la rivista Micsugliando(http://www.micsugliando.it/) e cura una rubrica sua, intitolata UNDER MY PENCIL (dal titolo di una sua canzone dell'album "So in my mind") dove racconta se stessa e la sua musica (http://www.micsugliando.it/category/cultura/rubriche/una-rubrica-a-cura-di-micaela-battista/).





CONTATTI&SOCIAL


Festival Segreti d’Autore, il 31 luglio "Suoni lontani dalle città fantasma" concerto racconto con Claudio Di Palma e Valerio Virzo

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Segreti d’Autore, Festival dell’Ambiente, delle Scienze e delle Arti diretto da Ruggero Cappuccio cambia nuovamente location, dai paesaggi suggestivi di Valle (Sessa Cilento) alle atmosfere silenziose e delicate di Piazza XX Settembre a Serramezzana.
Il 31 luglio, alle ore 20,30 il Presidente Nazionale LIPU Fulvio Mamone Capria illustrerà alcuni dati del Farmland Bird Index, l'indice di presenza degli uccelli agricoli nelle campagne italiane come indicatori di biodiversità, sottolineando l’importanza di un’accurata educazione ambientale e della formazione delle giovani generazioni.
Seguirà il concerto racconto per voce recitante e sax Suoni lontani dalle città fantasma, ispirato a Le città invisibili di Italo Calvino, con Claudio Di Palma e Valerio Virzo.
«Un ultimo poema d’amore alle città, nel momento in cui diventa sempre più difficile viverle come città»
Questo uno degli incipit, una delle angolazioni interpretative, ma anche una delle possibili morali del componimento polimorfico di Calvino. Un'opera in cui le sole parole bastano ad evocare e concretare plastici altrimenti evanescenti ed in cui abili astrazioni dialettiche sono sufficienti a tracciare con precisione assiometrica topografie fantastiche di ipotetici “altrove”. Ecco gli improbabili agglomerati urbani delle città invisibili di Calvino, architetture simili a sedimenti preziosi di una lontana memoria immaginifica. Una edilizia eccentrica che ha per fondamenta i suoni e le voci ascoltate lungo le stazioni di una commovente esplorazione interiore. Suoni lontani dalle città fantasma è un viaggio di parole e musica in cui riconoscere i piani regolatori del desiderio calviniano. E' la riorchestrazione di una scrittura che ci ha suggerito il brivido sublimato del meraviglioso e che forse riformula ipotesi creative sulla funzione delle città nel mondo contemporaneo.

La serata sarà introdotta da Elisabetta Nepitelli Alegiani.

L’ingresso agli eventi è gratuito.

Si ringrazia il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni per la collaborazione.


Informazioni:
www.festivalsegretidautore.it

Porretta Terme, dal 2 al 4 settembre tre giorni dedicati a Francesco Guccini

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FRANCESCO GUCCINI, dopo il successo della sua ultima raccolta “SE IO AVESSI PREVISTO TUTTO QUESTO - Gli amici, la strada, le canzoni” (Universal) e del suo libro di racconti “UN MATRIMONIO, UN FUNERALE, PER NON PARLAR DEL GATTO” (Mondadori), sarà protagonista di “INCONTRO CON FRANCESCO GUCCINI”, una rassegna di tre giorni a lui dedicata che si terrà dal 2 al 4 settembre a Porretta Terme (BO) presso il Rufus Thomas Park.
Durante le tre giornate, ognuna caratterizzata da un tema centrale diverso (I LIBRILA MUSICA ed IL CINEMA), Guccini salirà sul palco non per cantare ma per raccontarsi, percorrendo l’Italia dal dopoguerra ai giorni nostri attraverso i suoi miti, le sue origini, le sue ispirazioni.
Venerdì 2 settembre sarà la giornata dedicata ai LIBRIalle ore 18.30 Francesco Guccini verrà intervistato da Alberto Bertoni (professore ordinario di Letteratura Italiana Contemporanea all’Università di Bologna) e alle 21.15 introdurrà il reading-spettacolo FRA LA VIA EMILIA E IL WEST di Giorgio Comaschi, con Juan Carlos Flaco Biondini alla chitarra. Lo spettacolo è tratto da “CITTANOVA BLUES”, il libro di Guccini che racconta il suo passaggio da Modena a Bologna negli anni 70, il cambiamento della città, le mode, i costumi e gli amori di quell’epoca di grande creatività e speranza.

Sabato 3 settembre sarà la volta del tema MUSICAAlle ore 17.00 Antonio Silva, storico presentatore del Club Tenco, presenterà la musica di Francesco Guccini in lingua spagnola con il concerto dei musicisti Sílvia Comes, Miquel Pujadó e Rusó Sala. Alle ore 19.00 si terrà il conferimento a Francesco Guccini delle chiavi delle città di Alto Reno Terme.  OspiteEnzo Iacchetti, che duetterà con Guccini.
A chiudere la serata alle 21.15 il concerto de I Musici, i musicisti che hanno accompagnato Francesco Guccini nella sua lunga carriera live, i quali interpreteranno alcune delle canzoni suonate in quello che è stato definito un neverending tour durato oltre 40 anni. I Musici sono Juan Carlos Flaco Biondini (voce e chitarre), Vince Tempera (pianoforte e tastiere), Antonio Marangolo(sax), Pierluigi Mingotti (basso) e Ivano Zanotti (batteria).

Domenica 4 settembre, giornata conclusiva della rassegna, sarà invece dedicata al CINEMA. Dalle ore 10.00 verranno proiettati i documentari che hanno per protagonista Francesco Guccini
: “AMERIGO - NASCITA DI UNA CANZONE” (Francesco Guccini – Pier Farri); “ALBUM CONCERTO CON I NOMADI” (Silvano Agosti); “NELL’ANNO 2002 DI NOSTRA VITA, IO FRANCESCO GUCCINI…” (Francesco Conversano - Nene Grignaffini); “FRANCESCO GUCCINI. LA MIA THULE” (Francesco Conversano - Nene Grignaffini); BONUS TRACK – FRANCESCO GUCCINI” (Sky Arte).


Durante le tre giornate sarà possibile assistere alla mostra fotografica di Yago Corazza e Greta Ropa, viaggiatori che da anni collaborano con Unicef ed Emergency ed all’installazione a cura di LIO e il mondo di TJ dal titolo “Io non volevo andarmene a casa.

L’evento è prodotto e organizzato da Unione Alto Reno in collaborazione con JM Production, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Città Metropolitana di Bologna con il sostegno di: Terme di PorrettaBanca di Credito Cooperativo Alto RenoPiquadro, Consorzio del Lambrusco, L’Arcobaleno, FORMart, C.O.S poliambulatorio odontoiatrico, Vap Servizi, Cosea ambiente, Hotel Helvetia, Hotel Santoli, Hotel Roma e Albergo Trattoria Toscana.


                                                                  http://www.francescoguccini.it  

ROMA WEB FEST DEDICATO ALLE WEB SERIE IN MEDIA PARTNERSHIP CON SKY

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La nuova edizione del Roma Web Festè alle porte, e si annuncia ancora più sperimentale e piena di novità. Il mondo delle web serie non è mai stato così ricco e creativo, e dai Millennials arriva una spinta a sperimentare generi e prodotti, a contaminare i linguaggi, a battere nuovi territori.
A loro è dedicato il Roma Web Fest, la cui nuova edizione sarà realizzata in media partnership con Sky .Il Roma web fest in questi anni si è affermato come punto di incontro tra i talenti emergenti dal mondo del web e chi opera nel settore. La partnership con Sky, la realtà che più di tutte sta contribuendo a rilanciare la serialità italiana nel mondo e a far nascere nuovi talenti, consentirà di ampliare ulteriormente questo spazio di creatività e di sperimentazione di nuovi generi e linguaggi.
Investire nel talento e nella creatività italiana per innovare i linguaggi e far crescere nuove realtà e nuovi professionisti, è da sempre il modo in cui Sky interpreta il suo ruolo nell’industria culturale di questo Paese,sottolinea Riccardo Pugnalin, Executive Vice President Communication & Public Affairs di Sky. Il Roma Web Fest rappresenta in questo senso una grande opportunità, perché offre uno spazio libero di confronto a quei talenti emergenti che vogliono innovare il linguaggio delle serialità utilizzando le nuove forme di espressione che stanno nascendo grazie al web”.
Una finestra unica sul mondo della serialità sul web, che torna con una quarta edizione, annunciata oggi dal promo ufficiale 2016. Protagonisti del video, sono Luca Vecchi, filmmaker della web serie di culto The Pills, e l'attore internazionale Clayton Norcross noto per la soap-opera Beautiful, che si presta qui a un ruolo insolito, sorprendentemente ironico. Con loro la youtuber romana Cristina Spagnuolo.
Il promo gioca, con toni ironici, sul cortocircuito tra la grande richiesta e interesse delle aziende verso i giovani artisti che lavorano alla realizzazione di prodotti web nativi in un mercato che sta muovendo i primi passi e che solo per pochi rappresenta anche un vero e proprio business.
Prodotti ormai all'avanguardia per qualità produttiva, di scrittura e interpretativa, le web serie sono una realtà in forte crescita a cui lavorano in tutta Italia tantissime persone, spesso giovanissime, con mezzi tecnici all’avanguardia per un risultato visivo a volte strepitoso, che attira molta attenzione e grande interesse, ma può contare su investimenti ancora marginali.
Le web-serie sono uno dei prodotti più interessanti di questo decennio – sottolinea Antonio Visca, direttore di Sky Atlantic, canale interamente dedicato al meglio della serialità internazionale e spazio esclusivo per le serie originali targate Sky. E la partnership con il Roma Web Fest ha una doppia valenza: da una parte siamo sicuri che tra i titoli che parteciperanno al Festival troveremo progetti e spunti interessanti per il canale; dall’altra sarà un’occasione importante per stringere ulteriormente i rapporti con una community, quella dei videomaker, dei registi e degli sceneggiatori del web, da cui potrebbero uscire i nuovi nomi della creatività televisiva di domani”.
Il promo del Roma Web Fest 2016 è ideato da La Buoncostume e prodotto da Micromegas Comunicazione SpA
L'appuntamento con il Roma Web Fest 2016, diretto da Janet De Nardis, è dal 30 settembre al 2 ottobre al MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.
Twitter: @Roma_Web_Fest
Facebook: Roma Web Fest

Torricella Peligna, dal 19 al 21 agosto nuova edizione del premio letterario

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Torricella Peligna, piccolo comune abruzzese ai piedi della Majella, la montagna madre, da undici anni ricorda John Fante, figlio di Nick nato proprio nel piccolo borgo abruzzese.

Scrittore tra i più importanti nell’America del dopo guerra e del cinema, viene scoperto in Francia, e poi in Italia, grazie a Bukowski, solo alla fine degli anni settanta. Sconosciuto a molti, amato alla follia dai suoi fan, John Fante ci ricorda l’importanza delle radici, la forza dei rapporti familiari e del segno che lasciano nella propria vita. Ma lo scrittore italo-americano è anche il simbolo della sregolatezza, di un percorso fatto di cadute e risalite. Insomma di un cammino che offre a tutti spunti di riflessione.
In questa edizione punto cruciale del Festival, che si svolgerà nel paese abruzzese dal 19 al 21 agosto, sarà la parola “migrazione”, in un momento storico in cui questo fenomeno sta “invadendo” la nostra quotidianità. Milioni di persone in fuga dai loro Paesi alla ricerca di un mondo migliore. Fuga da guerre, carestie, fame come oltre 100 anni fa i nostri nonni, bisnonni fuggirono da un destino segnato dalla povertà per dare una speranza ai propri figli. Figli poi cresciuti in nazioni diverse e che oggi, magari, hanno anche ruoli significativi nella vita sociale, culturale di quel Paese ma che mai hanno dimenticato da dove erano arrivati. Come John Fante e come i suoi figli Dan (morto nel novembre 2015) e Vittoria, che anche questa estate sarà a Torricella Peligna.

Un filo conduttore che parla di migranti e integrazione che lega la presenza di Ryan Gattis giovane scrittore americano che racconterà i tumulti razziali di Los Angeles nel 1992. Tumulti che ad oltre 20 anni di distanza sono presenti anche oggi nell’America del melting pot e delle paure dell’altro ancora troppo presenti nel paese dei sogni. E poi Riccardo Iacona, giornalista e conduttore televisivo e ancora la Fondazione “Luciano Russi che si occuperà di “Le donne nell’emigrazione” e dei 60 anni dalla tragedia di Marcinelle, in Belgio, dove morirono molti minatori, migranti abruzzesi.

Il Festival è un happening che spazia tra il Premio “Opera Prima” che tra i 3 finalisti di questa edizione vede Gesuino Nèmus

Per continuare con Pino Scaccia, inviato del TG1, che presenterà il suo libro “Nell’inferno dei narcos”: la storia di Miriam, giovane ragazza di Verona che ‐ per soldi, per disperazione, ma soprattutto per amore ‐ ha accettato di fare la “mula”, la corriera della droga dalla Colombia all’Italia. E poi molti altri appuntamenti tra i giovani esordienti, il fumetto e il linguaggio giovane per un gran finale con “La banda della posta” un complesso di anziani musicisti del paese di origine della famiglia di Vinicio Capossela –anche lui figlio di migranti e mai dimentico della sua terra-, Calitri, Alta Irpinia, che sin dagli anni Cinquanta ha suonato agli sposalizi del paese esibendo un repertorio musicale energico e vitale.

Un festival che come dice la sua direttrice, Giovanna Di Lello “John Fante continua ad ispirare innumerevoli artisti a livello internazionale e noi con il nostro festival letterario “Il dio di mio padre” siamo qui per accoglierli. In questa XI edizione non poteva mancare lo scrittore losangelino Ryan Gattis, che “Chiedi alla polvere” se l’è addirittura tatuato sul dorso della schiena.”

Un Festival fortemente voluto e sostenuto dalla giunta comunale con in testa il Sindaco, Tiziano Teti. Un piccolo comune che in un periodo di spending review ha deciso di investire sulla cultura e sul proprio passato per un nuovo futuro. Che arriva anche con l’interesse di un produttore come Frank Spotnitz ( chi non ricorda X –files?) che realizzerà un reportage su John Fante, partendo proprio da Torricella Peligna.


Anna Marchesini è morta a 63 anni: era malata di artrite reumatoide

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A dare l'annuncio su Facebook il fratello Gianni. "Prima che lo sappiate da quel tritacarne dell'informazione - dice in un post - tengo a dirlo io.
Ora in questo momento è morta mia sorella Anna Marchesini. Grazie a tutti. Non sarò in grado di rispondervi". L'attrice, storica componente del Trio assieme a Tullio Solenghi e Massimo Lopez, era nata a Orvieto ed era malata da tempo di artrite reumatoide. Aveva 63 anni.

Marconia di Pisticci, dal 10 al 13 agosto il Lucania Film Festival 2016

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Nella sua nuova cornice del centro Tilt di Marconia di Pisticci, il Lucania Film Festival 2016 porta la sua visione di festival multiforme, con un forte messaggio di impegno sociale ed una spiccata capacità di essere contenitore per il cinema del mondo. La missione, oltre alla sua dimensione internazionale ampiamente rappresentata nel programma dei film in concorso e degli speciali, si dipana nei focus dedicati alla crescita del cinema lucano e delle laboriose realtà che lo stanno caratterizzando.


Tante le novità di questa XVII edizione, a partire dalla nuova location, suddivisa in aree che sono un tributo a registi recentemente scomparsi. Nascono così la Sala Scola, che la stessa Silvia Scola, figlia di Ettore, scomparso lo scorso 19 gennaio, inaugurerà unitamente alla proiezione dell’ultimo lavoro del padre “Che strano chiamarsi Federico - Scola racconta Fellini”; la sala  Abbas Kiarostami, dedicata al regista iraniano, ospite di Allelammie, l’associazione ideatrice del LFF, a Pisticci nel 2005; la sala Cimino, che rende memoria a Michael Cimino, regista del capolavoro “Il Cacciatore”. Il quarto spazio, Close up, rappresenta una dimensione più intima in cui gli ospiti del LFF potranno raccontarsi al pubblico della kermesse e la Lucana Film Commission presenterà una  selezione delle opere finanziate con Bando alla Crisi. Fra gli spazi di Tilt anche un’area attrezzata dai Giovani del Lff con l’obiettivo di conoscere il mestiere del cinema con la MovieTown – Città delle immagini.


Dimensione di assoluta rilevanza internazionale per la giuria del LFF, composta dalla regista iraniana Farnoosh Samadi, dal regista siriano Waddah Al Fahed, dalla statunitense Martha Eidsness Mitchell che ha lavorato a grandi produzioni hollywoodiane fra cui “Avatar”, dal lucano Carmine Cassino, tra gli organizzatori delle giornate del Festival del Cinema italiano di Lisbona, da Alessandro Piva, regista de “La Capa Gira”.


Ai suoi ospiti speciali il LFF riserva una dimensione formativa fondamentale per un evento che si fa carico di diffondere al pubblico i molteplici linguaggi del cinema. In questa ottica i giurati Alessandro Piva e Waddah Al Fahed ed i guest Silvia Scola e Carmine Amoroso terranno alcune Lectio Magistralis: Piva interverrà sul tema del cinema sociale, Waddah Al Fahed sul cinema nelle zone di guerra, Silvia Scola su scrittura creativa, Amoroso parlerà di censura anche per essere autore del film “Porno & Libertà” che il LFF, secondo in Italia, proietterà nel corso della sua programmazione. Amoroso, fra l’altro sceneggiatore per Mario Monicelli, racconta con coraggio la rivoluzione culturale dell’Italia attraverso il porno.


Ampia la programmazione dei film in concorso e degli extra. Nel complesso si tratta di circa 80 film.
Sei le sezioni competitive con pellicole da tutto il mondo: “Corti fiction” con 27 lavori in concorso; “Corti animazione” con 16 film; “Lungometraggi fiction” con 6 titoli; “Lungometraggi Doc” con 5 titoli. “Spazio Italia” ospiterà, invece, 6 corti italiani.
Ricca la sezione Extra che presenta, fra l’altro, “The Prince of Venusia”, coprodotto da Lucana Film Commission e realizzato da un team coordinato da Silvio Giordano; “Io sto con la sposa”, un film–documentario italiano che segue il viaggio clandestino verso la Svezia di palestinesi e siriani in fuga dai loro Paesi. Il film è un riuscito esempio di crowdfunding ed è stato premiato anche a Venezia. 

Il Festival volge il suo sguardo all’attualità: un collegamento skype con una troupe dalla Turchia permetterà di approfondire un focus sul recente golpe, mentre il talk “Brexit” di Angelo Guida sarà una riflessione sulla geopolitica europea attraverso il linguaggio musicale di alcuni artisti inglesi come Beatles, David Bowie e Radiohead. 


Una call pubblica sul sito ufficiale lucaniafilmfestival.it ha permesso la creazione di una Giuria Popolare che assegnerà il suo riconoscimento LFF – POP 2016 Award.
Completano il programma, dal 10 al 13 agosto, talk, workshop, eventi speciali, incontri, focus tematici, performance artistiche e teatrali, fra le quali quella di Carlo Buccirosso, a cura di Teatri Uniti di Basilicata, e quella dei dirompenti musicisti della Full Attack Band di Londra.

TRAILERS FILMFEST 2016, I 10 FINALISTI DEL CONCORSO PITCH TRAILER

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In attesa del Trailers FilmFest, il festival dei trailer cinematografici diretto da Stefania Bianchi, giunto alla sua XIV edizione e che si terrà per la prima volta a Milano, in varie location tra cui il prestigioso Teatro Dal Verme, dal 5 all'8 ottobre 2016, sul sito web del festival sono stati pubblicati i video che partecipano al Concorso Pitch Trailer 2016.

Ideato da Trailers FilmFest, Pitch Trailer è un premio nato con l’obiettivo di offrire uno spazio alle idee degli autori indipendenti, incarnando pienamente la vocazione del festival di sperimentare i nuovi linguaggi cinematografici per dare un’opportunità unica a tutti coloro che vogliono promuovere, attraverso un trailer, l’idea di un film da realizzare. Tra tutti i Pitch ammessi, sono stati selezionati i 10 che si contenderanno il premio, che sarà decretato da una giuria di qualità. Il vincitore sarà ospite per due giorni al Trailers FilmFest a Milano e avrà la possibilità di vivere l’esperienza del festival e presentare la propria idea ai professionisti presenti al festival. 

I pitch finalisti sono visibili sul sito ufficiale del festival al link http://trailersfilmfest.ivid.it/pitch-trailer-2016/
La Giuria Pitch Trailer 2016 è composta da Aldo Ciolfi, Direttore Marketing di Barter Entertainment; il produttore e distributore Gianluca Curti, di Minerva Pictures; Luciano De Simone, responsabile marketing di Filmauro; il produttore Arturo Paglia, di Paco Cinematografica; Paolo Penza, marketing manager di Fox Searchlight; il produttore Agostino Saccà, di Pepito Produzioni e Maria Scaringella, brand manager di UCI Cinemas.

Sono intanto ancora in corso le votazioni online del pubblico per assegnare il Premio Miglior locandina italiana della stagione cinematografica 2015/2016, iniziativa unica nel suo genere in Italia. Il pubblico potrà votare online la locandina più originale, accattivante ed efficace dal sito ufficiale  www.trailersfilmfest.com scegliendo tra quindici locandine finaliste. L’art director della Miglior locandina sarà premiato in una delle serate del festival. 
Info
www.trailersfilmfest.com
info@trailersfilmfest.com

Metarock Revolution Festival, fino all'8 agosto a Marina di Massa. Il programma

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Tutto pronto per il Revolution Camp! Nello zaino c’è tutto il necessario: tenda, sacco a pelo, costume da bagno, amaca e il programma dei concerti del Metarock Revolution Festival!

MAX GAZZÉ, GEMITAIZ, TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI sono gli ospiti principali più attesi del Metarock Revolution Festival, per vivere in modo allegro e intelligente le notti del Revolution Camp, il villaggio studentesco per la prima volta in Toscana dal 27 luglio all'8 agosto a Marina di Massa (MS). La quinta edizione del Revolution Camp 2016 si prepara, infatti, ad accogliere migliaia di studenti provenienti da tutta Italia al Parco Ugo Pisa in via Lungo Mare di Ponente, 22 a Marina di Massa (MS), per compiersi all’insegna del benessere condiviso, cioè dello stare bene insieme in relax al mare, impegnati nei dibattiti pomeridiani e divertiti ai concerti serali da ballare e cantare del METAROCK REVOLUTION FESTIVAL!
Nove sono gli appuntamenti musicali in cartellone, di cui sei a ingresso gratuito (esattamente i concerti gratis sono quelli da venerdì 29 luglio fino a martedì 2 agosto e anche quello finale del 6 agosto).
Ieri, 29 luglio, la simpatia goliardica, tipica dello spirito toscano, grazie al folk gitano dei maremmani Matti delle Giuncaie e alla teatralità rock-ska della band Fantasia Pura Italiana, che tanto ha divertito i giudici di Italia’s Got Talent! Sabato 30 luglio continua la festa aperta a tutti, danzando sul ritmo circense dei Parranda Groove Factory e sulle note country-blues del trio Betta Blues Society. Da domenica 31 lugliole proposte musicali arrivano da oltre i confini regionali, quindi sul palco del Metarock Revolution Festival c’è la band indie-punk rock L’Officina della Camomilla da Milano e anche il rapper polistrumentista Willie Peyote di Torino. Lunedì 1 agosto si accendono i riflettori per lo spettacolo teatrale e musicale di Emergency “VIAGGIO ITALIANO” con l’attore Mario Spallino insieme alla Corte dei Miracoli. Martedì 2 agosto si ricomincia con il rock duro dei Pinguini Tattici Nucleari da Bergamo.
Il culmine del METAROCK REVOLUTION FESTIVAL si raggiunge nella prima settimana di agosto con i concerti di artisti di punta del panorama musicale nazionale, che giocano da protagonisti nelle attuali classifiche discografiche e radiofoniche.
Martedì 3 agosto l’eclettico cantautore pop MAX GAZZÉ festeggia con il pubblico del Metarock Revolution il disco d’oro appena ottenuto con il singolo “Ti sembra normale”, grande successo radiofonico estratto dal disco Maximilian. Ad aprire il concerto ci pensa la talentuosa cantautrice-performer Teresa Plantamura con le sue esplorazioni liriche rock-folk.
Mercoledì 4 agosto arriva sul palco GEMITAIZ, il rapper (nella fotodiventato in poco tempo un nome di riferimento nel panorama del rap italiano, grazieal suo flow unico, dalle metriche e sonorità originali e con una personalità da vendere. Il suo ultimo disco di inediti Nonostante Tuttoconquista il disco d’oro in sole due settimane! Al giovane rapper Shade il compito di scaldare il pubblico prima, con le sue amate hit da milioni diviews su You Tube.
Giovedì 5 agosto il parco Ugo Pisa di Marina di Massa viene invaso da maschere di scheletri bianchi in onore dei TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTIprotagonisti sul palco Metarock per suonare i brani dell’ultimo album Inumani, insieme agli altri successi lanciati dalla band di Pordenone in oltre vent’anni di carriera indipendente. In apertura ci sono i Blipspower trio toscano che suona punk-pop-elettronico.
Si chiudono gli appuntamenti musicali al villaggio studentesco Revolution Camp con i volumi dei bassi sparati al massimo per gli AUCAN in concerto gratis il 6 agosto
E quindi si invita tutti a rivedersi a settembre alla Cittadella di Pisa per i concerti della 31° edizione del FESTIVAL METAROCK con Daniele Silvestri, Damian Jr. Gong Marley, Salmo, I Ministri!

Programma METAROCK REVOLUTION FESTIVAL
Marina di Massa (MS) c/o parco Ugo Pisa in Viale Lungo Mare di Ponente 22
apertura cancelli dalle ore 18.30
 
29 luglio: I Matti delle Giuncaie + Fantasia Pura Italiana 
30 luglio: Parranda Groove Factory + Betta Blues Society
31 luglio: Officina della Camomilla + Willie Peyote
1 agosto: “Viaggio Italiano” con Mario Spallino from Emergency e Corte dei Miracoli
2 agosto: Pinguini Tattici Nucleari 
3 agostoMAX GAZZÉ (opening act Teresa Plantamura)
4 agostoGEMITAIZ (opening act Shade)
5 agostoTRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI (opening act Blips)
6 agostoAUCAN​​

DAVIDE VAN DE SFROOS, il "Folk CooperaTour" con gli Shiver continua con nuove date estive

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Il "Folk CooperaTour" di DAVIDE VAN DE SFROOS continua a riscuotere successo con le nuove date estive in cui il cantautore torna alle origini del folk esibendosi insieme alla giovane band Shiver!

«Mi ha stimolato molto la possibilità di suonare con gli Shiver, questi ragazzi che venivano ai miei concerti quando erano bambini. Arriva un momento nella vita in cui bisogna avere il coraggio di confrontarsi con qualcuno che forse ha percorso meno strade ma che possiede l’energia e la freschezza per rispiegarti chi sei stato e chi potrai ancora essere» racconta Davide Van De Sfroos.
Gli Shiver, che nella prima parte del tour sul palco con Davide Van De Sfroos hanno riscosso ampio consenso da parte del pubblico, sono una giovane band di Lecco composta da Lorenzo Bonfanti (chitarra, percussioni, voce), Stefano Bigoni (piano, lap-steel, tromba, voce), Andrea Verga (banjo, chitarre, mandolino, voce), Stefano Fumagalli (contrabbasso) e Luca Redaelli (violino).

Queste le prossime date del "Folk CooperaTour" (prodotto e organizzato da Batevents): domani, 30 luglio, al Festival Open Air di Agno (Svizzera), il 6 agosto in Piazza Giovanni XXIII a Vermiglio (Trento), il 9 agosto a Negrar Valpolicella (Verona) in occasione della Festa di Fiamene, il 12 agosto all’Area Polifunzionale di Sondalo (Sondrio), il 19 agosto all’Umbria Folk Festival di Orvieto (Terni), il 20 agosto ad Ariano Irpino (Avellino) in occasione di Ariano Folk Festival, il 2 settembre a Carroponte di Sesto San Giovanni (MI), il 10 settembre in Piazza Madonna di Seunis a Thiesi(Sassari) e il 17 settembre a Parco Lagozza di Arcisate (Varese). Per informazioni e prevendite:www.davidevandesfroos.com/tour.

Inoltre, Davide Van De Sfroos il 7 agosto si esibirà in solo all’Anfiteatro Parco Fluviale Bieno (Trento) in occasione di “Canti di guerra e… note di pace”.

Qui la presentazione video del "Folk CooperaTour": https://www.youtube.com/watch?v=5RIQksnA-2M

L’ultimo album di Davide Van De Sfroos “Syfuniia” (Batoc67/Universal Music) è disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e sulle principali piattaforme streaming. Contiene 14 brani storici del cantautore comasco, riarrangiati dal M° Vito Lo Re per la Bulgarian National Radio Simphony Orchestra. In questo album Davide Van De Sfroos, in occasione dei suoi 50 anni, ha vestito i suoi grandi successi di nuovi abiti, unendo folk, rock e musica classica.

Davide Bernasconi, in arte Davide Van De Sfroos, è un cantautore e scrittore nato a Monza e cresciuto sul Lago di Como, il cui nome d’arte rappresenta una tipica espressione del dialetto tremezzino (o laghée) traducibile con "vanno di frodo".  In quindici anni di carriera musicale solista, ha pubblicato sei album di inediti, ha recentemente ricevuto il Premio Maria Carta e ha vinto due volte ilPremio Tenco: come “Miglior autore emergente” nel 1999 e come “Migliore album in dialetto” nel 2002. Si è classificato quarto alla 61ª edizione del Festival di Sanremo con “Yanez”, brano scritto e cantato in dialetto tremezzino che ha dato il nome al quinto album, il cui successo ha fatto registrare il secondo sold out al Mediolanum Forum di Assago. Nel 2014 è uscito l’album in studio “Goga e Magoga”, che è arrivato al secondo posto della classifica FIMI/GfK dei dischi più venduti in Italia. La raccolta “Best of 1999-2011” è stata certificata disco d’oro.

Libri, "Un disastro chiamato amore". Fattitaliani intervista Chiara Giacobelli: ho combinato gli stessi disastri della protagonista

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La protagonista di "Un disastro chiamato amore" (Leggereditore, Fanucci Group, pp. 320 - €14,90primo romanzo della giornalista e scrittrice Chiara Giacobelli si chiama Vivienne: è francese, lavora a Parigi e vive a Montmartre: è una ragazza buffa e imbranata che colleziona una figuraccia dopo l’altra, fa i conti con una fallimentare carriera di scrittrice e soffre di un numero indefinito di fobie. A Fattitaliani l'autrice parla della gestazione del libro, delle tante affinità che la legano al personaggio chiave, delle emozioni provate per il suo "debutto" nella narrativa.


"Un disastro chiamato amore" è il tuo primo romanzo: quanto è nato prima, attraverso e dopo le altre esperienze (blog, articoli, saggi, guide...)?
Diciamo che è stato un work in progress iniziato qualche anno fa e terminato pochi giorni prima della pubblicazione. Tutto quanto ho fatto e scritto fino ad oggi nella mia "carriera" ha sicuramente influenzato il prodotto finale, non soltanto a livello di aneddoti inseriti e bagaglio culturale da cui ho attinto, ma anche nella sicurezza in me stessa come scrittrice (che vacilla ancora molto, però quantomeno non è più così drammatica da impedirmi di pubblicare un romanzo come in passato (sorride, ndr).
A livello di scrittura, che cosa è risultato più difficile nel passare alla narrativa?

Il confronto con il mercato e il saper accettare che un tuo libro, considerato da te al pari di un figlio, diventi un mero prodotto commerciale. Sapevo benissimo che questo passaggio mi avrebbe ferita e sarebbe stato destabilizzante per me, ecco perché ho aspettato così tanto prima di pubblicare un romanzo. In effetti in alcuni momenti è stata dura, ma adesso il calore del pubblico mi sta ripagando di tutto. Non mi aspettavo un'accoglienza del genere!
Vivienne vive a Parigi, a Montmartre: un tuo sogno personale?
Ops... mi hai scoperta! 😊 
In lei di te stessa hai proiettato in misura maggiore le tue esperienze professionali, le ambizioni, i rimpianti o le delusioni?
Niente di tutto ciò, ma il senso di auto-ironia e la capacità di collezionare un insieme infinito di gaffe, figuracce, tipi improbabili, situazioni imbarazzanti, pensieri catastrofici e fobie. Lo so, all'apparenza potrei sembrare una ragazza normale, eppure... Nb: i disastri che combina mi sono tutti capitati realmente, persino i più surreali. 
La copertina del romanzo
A proposito di giornalismo, sei d'accordo con lei nell'affermare che "i culi fanno audience, Platone no"?
Assolutamente sì. Altrimenti non l'avrei scritto (sorride, ndr).
E con le fobie tu come stai messa?
In generale bene, nel senso che le sto affrontando. La strada è ancora lunga, ma non sono il genere di persona che si ferma davanti a una paura o a un ostacolo. Piano piano, con i miei tempi, affronto ogni battaglia e finora posso dire di averle vinte tutte. Quando ho perso, è soltanto perché mi stavo incaponendo sulla questione sbagliata, ma l'ho capito solo con il senno di poi.
Anche tu parli fra te e te e prepari i tuoi discorsi mentali prima di un appuntamento o di un incontro?
Non è un pensiero cosciente e premeditato, piuttosto un flusso di coscienza alla James Joyce e un insieme di aspettative che non riesco a frenare, nonostante sappia bene che poi verranno puntualmente deluse. Se voli troppo in alto, il rischio che tu possa non raggiungere l'obiettivo prefissato è alto. 
Henry Cavill
Se dovessi pensare a un film per proiettare sul grande schermo le atmosfere del romanzo, quale regista e cast ti verrebbero subito in mente?
Non saprei dirti sul regista, ma non ho dubbi in merito al protagonista maschile: sono pronta a fare carte false pur di avere Henry Cavill! 
Hai mai ricevuto come Vivienne una telefonata che ti ha portato "a vivere un'avventura inaspettata"? 
Ne ho ricevute diverse, inaspettate ma meritate. E non me ne sono fatta scappare nessuna! Giovanni Zambito.

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Festival segreti D'autore: il 1° agosto Ruggero Cappuccio in "arte italiana del furto, ovvero come rubare un capolavoro e come non ritrovarlo mai più"

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Segreti d’Autore prosegue la sua programmazione il primo agostocon un appuntamento particolare incentrato sull’incredibile sparizione a Palermo di uno dei dipinti di Michelangelo Merisi.
Il Festival aprirà la serata nell'antico borgo di Valle Cilento con I principi della Medicina Tradizionale Erboristica Mediterranea per vivere in equilibrio con la Natura, incontro con Dionisia De Santissull’esperienza essenziale del contatto con la Madre Terra, un approccio non solo scientifico ma anche creativo e intuitivo che favorisce un legame emozionale con la natura.
Seguirà L’arte italiana del furto, ovvero come rubare un capolavoro e come non ritrovarlo mai più,spettacolo teatrale di e con Ruggero Cappuccio.

Nella notte tra il 17 e il 18 ottobre del 1969 a Palermo in via Immacolatella, nella sala dell’oratorio di San Lorenzo, era stato commesso un furto. Avevano rubato un quadro. E non un quadro qualsiasi. La Natività con i santi Francesco e Lorenzo, era sparita. Autore dell’opera: Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. Grandezza: duecentosessantotto centimetri per centonovantasette. Permanenza della tela sull’altare maggiore dell’oratorio: trecentosettanta anni. Valore del dipinto … Valore del dipinto … Valore del dipinto … Una sola parola: inestimabile. Inestimabile come una vita, come un amore, come un affetto.”

Tra la pista mafiosa, le confessioni dei pentiti, la sparizione di Mauro De Mauro, il terremoto dell’Irpinia, Peter Watson, giornalista del Sunday Times, che si finge mercante d’arte, il processo Andreotti, una cassa sepolta in aperta campagna e l’incredibile storia del critico d’arte Maurizio Marini, si dipana il racconto di uno dei furti più famosi della storia dell’arte. Una storia vera che diviene leggenda.
Lo spettacolo di Ruggero Cappuccio indaga la fascinazione di un mistero sospeso tra criminalità organizzata e tutela del patrimonio artistico italiano, assumendo la scomparsa del capolavoro di Caravaggio come paradigma del sentimento di perdita che tocca la sensibilità della nostra nazione.

L’ingresso agli eventi è gratuito.

Informazioni:

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