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I Garuda presentano a Fattitaliani il 1° album "un disco che vibra positivo". L'intervista

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Il nome Garuda deriva da un essere mitologico con un corpo umano, le ali e la testa di aquila (video di Passo passo).
È un messaggero fra il mondo degli dèi e degli uomini nella tradizione induista e buddhista. Sandro Donda ed Emma Lercari, compagni nella vita e in questo nuovo percorso musicale, vogliono fare lo stesso. Dare un messaggio. Un messaggio che si sente chiaramente in questo loro primo disco in uscita il 13 gennaio. Positivo, solare, pieno di vita. Loro si definiscono una rock band, ma nei brani vibrano un groove funk potente e derive blues, oltre che una naturale attittudine a scrivere canzoni con melodie pop accattivanti. Insomma un disco che vibra positivo. Il tutto coaudiuvato da un produttore di grande profilo (Fabrizio Simoncioni), masterizzato da Greg Calbi allo Sterling Studio di Mework e suonato con amore insieme a grandi musicisti come Giuseppe Scarpato (Chitarre, già collabratore di Edoardo Bennato) e Luca Martelli (alla Batteria, “picchiatore di pelli per Litfiba, Piero Pelù. Giorgio Canali). L'intervista.
Parlateci dell'album. Che impronta avete voluto dargli?
In questo album, il primo di Garuda, abbiamo voluto dare un'impronta rock blues, un po' funk, orecchiabile come le canzoni pop.
La musica è energica e solare, i testi pieni di messaggi positivi. Niente tristezza né rabbia, solo la voglia di ragionare e stare sereni.
Quali sono i vostri cantanti di riferimento? 
I cantanti di riferimento: Edoardo Bennato, Enzo Jannacci, Pino Daniele, Zucchero, Battiato, Rino Gaetano...
Qual è l’esperienza lavorativa che più vi ha segnato fino ad ora?
L'esperienza lavorativa che più ci ha segnato è sicuramente quella dei concerti dal vivo. È li che ci siamo formati e abbiamo imparato a comunicare con il pubblico.
Invece quella mai fatta e che vi piacerebbe fare?
L'esperienza mai fatta che vorremmo fare: vivere con la musica che facciamo.
Progetti futuri? 
Nei nostri progetti futuri ci sarà sicuramente un tour, ma prima vogliamo registrare almeno 3 EP e realizzare diversi video.

FINALMENTE LIBERO, con Roberto Cerè arrivare al successo in soli 3 giorni

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Dal 6 all’8 marzo, al Palace Hotel San Marino di Serravalle, il corso tenuto dal ’life coach' Roberto Cerè, considerato uno dei più influenti a livello internazionale.

Per andare sul mercato e vincere bastano solo 3 giorni: un weekend per diventare finalmente libero. Roberto Cerè, considerato uno dei più influenti ‘life coach’ a livello internazionale, accoglierà dal 6 all’8 marzo nel prestigioso Palace Hotel San Marino di Serravalle un selezionato gruppo di imprenditori, commercianti e liberi professionisti per aiutarli ad uscire dal buio, dall’anonimato e dalla paura.

Il corso, dal titolo FINALMENTE LIBERO, è una solida base per tutte le persone pronte a mettersi in gioco con l’obiettivo di riprendere in mano le redini del proprio destino, di dare nuovo slancio alle proprie attività, per aprirne di nuove o addirittura per ripartire da zero.

FINALMENTE LIBERO è rivolto a chi ritiene di avere un prodotto valido che non riesce a trovare spazio sul mercato o ai professionisti capaci che, per una ragione o per l’altra, non stanno ottenendo i risultati che vorrebbero e meriterebbero.

“Anni fa ho vissuto sulla mia pelle la confusione e la paura di non farcela, di non essere all’altezza… e poi in tre giorni è cambiato tutto” dichiara Roberto Cerè, che aggiunge: “Per andare sul mercato e vincere ti bastano solo 3 giorni: un giorno per individuare il tuo pubblico naturale, un altro per riconoscere i fattori critici di scelta e l’ultimo per definire un messaggio di vendita che sia comprensibile e digeribile. Se anche tu vuoi veramente migliorare la tua vita è questo è il tuo momento“.

Per iscriversi: www.finalmentelibero.com

FRANCO BAGUTTI E GEORGE LEONARD: CONQUISTEREMO SANREMO

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Non manca molto al prossimo Festival di Sanremo. E non sarà un evento come tutti gli altri. Perché non solo la kermesse canora compie 70 anni.  Ma c’è anche un altro uomo, una vera roccaforte della musica italiana, che festeggia le sue 50 primavere… ma artistiche.

Parliamo del noto Maestro d’Orchestra Franco Bagutti, che vede nel 2020 un traguardo importante. L’unico, nel settore delle formazioni musicali, a poter vantare una carriera così longeva e ricca di successi strepitosi.
Franco Bagutti per tutta la settimana della rassegna sanremese sarà presente in riviera, proprio perché alcuni appuntamenti importanti lo attendono proprio in occasione del Festival. E assieme a lui, con ogni probabilità, ci sarà anche George Leonard, il celebre volto del Gf 10, divenuto poi imprenditore e cantante, con cui il Maestro  ha stretto da diverso tempo un’intensa collaborazione.
Leonard è divenuto il frontman dell’Orchestra Franco Bagutti, e assieme al Maestro anima e canta alcune delle serate, considerando che oggi le orchestre sono vere formazioni di musicisti e cantanti, e propongono colonne sonore super attuali.

Fattitaliani intervista Romina Sirani, un raffinato mix di eleganza, competenza e professionalità

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di Laura Gorini Dobbiamo tenere un atteggiamento staccato e non farci influenzare da nessuno, ma continuare ad informarci e a pensare con la nostra testa!

E' una modella e una conduttrice radiofonica molto apprezzata, la bresciana Romina Sirani, che cura da più di un anno con grande successo rubriche e articoli di Moda per le testate nazionali Cosìe Bella. Grande esperta di shopping e di saldi ci consiglia, durante questa lunga chiacchierata a cuore aperto, come “scovare” l'acquisto giusto, senza cadere nella trappola del “finto sconto” o del “cattivo affare”.
Romina, come è iniziato il 2020 e come si è concluso il tuo 2019?
Si è concluso un buon anno, dove ho avuto l’opportunità di fare nuove esperienze nell’ambito della conduzione soprattutto radiofonica e per me è molto importante ampliare le mie competenze. Per il 2020 continua con piacere la collaborazione con le testate nazionali Cosìe Bella. E ora siamo ad inizio anno e valutano nuove opportunità, poi ci sono progetti, o comunque, dei sogni che spero che si concretizzeranno!

Sono da poco iniziati i Saldi, tu, da grande esperta di essi e di Moda, che consigli ti senti di dare alle nostre lettrici e ai nostri lettori per riuscire a vivere serenamente questo periodo di shopping?
Consiglio di acquistare nei negozi che già conosciamo in modo da essere certe che l’articolo è in saldo. Se invece puntate a qualche capo in particolare, prima informatevi sul prezzo di mercato, in modo tale che al momento della ricerca vi possiate rendere conto se effettivamente state facendo un buon affare oppure no. Tra i vari acquisti inserite anche un capo o accessorio che veramente ritenete importante per meglio distinguervi dalla massa, in modo da essere uniche!
E' vero, secondo te, che, come molti sostengono, siano diventati qualcosa di desueto e poco attraente per le clientela?
Diciamo che, a differenza di qualche anno fa, durante la stagione vengono fatte delle promozioni che riguardano alcuni articoli scelti tra l’assortimento, quindi abbiamo la possibilità di acquistare merce della nuova tendenza, ma ad un prezzo scontato, anche in altri periodi dell'anno, senza aspettare per forza di cose i saldi. Quindi i saldi diventano meno appetibili se abbiamo già trovato quanto ci interessava in offerta nei mesi precedenti, ma sicuramente la percentuale di sconto sul resto della collezione sarà più elevata delle promozioni, perciò è interessante dare un’occhiata!
Come si può capire se stiamo andando incontro ad una delusione e/o a un falso sconto?
L’ideale sarebbe acquistare nei negozi dove solitamente ci rechiamo, come già ho consigliato poco fa, perché sappiamo esattamente il prezzo di partenza e abbiamo fiducia del negoziante; se invece siamo in un punto vendita che non conosciamo, dobbiamo stare più attente e valutare se l’articolo effettivamente è scontato. Pertanto se non ci sembra una buona occasione lasciate stare perché probabilmente è un “falso” sconto.
Sovente si legge in alcuni negozi che non si possono provare i capi in saldo, ma è davvero così?
Il negoziante non ha l’obbligo di far provare i capi ai consumatori, infatti, la possibilità di provare gli articoli, anche quando vengono messi in saldo è a sua poure discrezione. In questo caso, però, le associazioni per la tutela dei consumatori consigliano di non fidarsi di quei commercianti che non rendono possibile la prova del capo.
Tu da che cosa ti senti particolarmente attratta del periodo dei saldi?
Io nel periodo di saldi cerco di acquistare quei pezzi della collezione più costosi e particolari che rendono unico il mio look.
È cambiato nel corso del tempo il tuo rapporto con essi?
Io non aspetto i saldi per acquistare se ho la necessità di qualcosa, piuttosto preferisco durante l’anno recarmi nei negozi di mia fiducia ed approfittare delle promozioni speciali. Durante i saldi cerco l’unicità ed il capo che veramente è un affare per costo ed estetica.
Ami andare a fare compere da sola o in compagnia?
E’ indifferente, diciamo che solitamente se devo acquistare per me vado da sola perché i negozi che piacciono a me sono logisticamente sparsi sul territorio, quindi una persona che mi accompagna può annoiarsi per il continuo spostamento se non trovo quello che cerco nel primo punto vendita. Spesso le mie amiche mi chiedono di accompagnarle per fare gli acquisti e in quel caso o andiamo dove loro sono solite recarsi, oppure quando me lo domandano, in base a quello che stanno cercando, ci indirizziamo in un negozio di mia fiducia.
Credi che sia utile il consiglio della commessa/o o credi sia meglio affidarsi al consiglio delle persone più care?
La commessa è una figura che è preparata per consigliare il cliente al meglio, oltre che ovviamente a vendere il più possibile, quindi io ritengo che sia importante tenere in considerazione il consiglio della shop assistant; le persone più care ovviamente vogliono solo il meglio per noi, quindi loro hanno un peso di maggiore rilevanza, ma è molto più importante come noi ci sentiamo e vediamo con quanto stiamo provando.
Consigli, prima di dedicarsi alle compere, di verificare nel nostro armadio quali siano i capi mancanti per possedere un look impeccabile?
Assolutamente sì! Apriamo l’armadio vediamo cosa ci manca e cosa vorremo di “sfizioso” per i nostri look e poi andiamo alla ricerca dell’affare!
Altro grande problema sono le taglie, perché, oggigiorno, come sostengono i più, non corrispondono a quelle reali?
Sì, spesso le taglie non corrispondono perfettamente, la taglia in più o in meno è normale che cambi perché può essere per il tessuto o per il taglio del capo che può essere più abbondante o più stretto.
Ciò provoca gravi problemi psicologici, sopratutto nelle menti delle giovani donne. Da modella, che cosa ti senti di consigliare loro per vivere serenamente il loro corpo e di non spaventarsi quando leggono nell'etichetta la taglia?
Non conta quale sia la taglia, ma che ciò che indossate vi stia bene, risaltando la vostra figura e femminilità; questa è l’unica cosa che veramente è importante!
E i tessuti di un capo sono anche essi importanti per il nostro corpo. Quali sono quelli che consigli e quelli che invece ti senti di sconsigliare a seconda delle nostre fisicità?
In generale i tessuti elasticizzati si adattano meglio alle persone più magre, così come le organze rigide. I tessuti più scivolati come la georgette di seta sono invece più adatti a corpi con curve, mentre il taffetà di seta e viscosa si adattano a tutti i tipi di fisico.
A proposito di fisicità, perché le curve oggi sono da una parte osannate grazie alle modelle curvy e dall'altra demonizzate da parte della Moda tradizionale? Non si può forse trovare un sano equilibrio fra le parti?
Sono d’accordo con te che serve equilibrio, perché l’estrema magrezza non è salutare, così come l’obesità. In passerella si vedono modelle troppo magre che non rispecchiano la maggior parte della popolazione e le ragazze nemmeno riescono ad immaginarsi un abito indosso a loro, perché non sono così longilinee, mentre nelle curvy più persone si rivedono in loro, oltre ad a far aumentare l’autostima a chi è più formosa. Ritengo che una bella donna deve avere le curve al posto giusto con un corpo proporzionato.
Tuttavia è anche vero che “in nome delle curvy” spesso si confonda la vera delle curve e delle forme morbide con essere gravemente in sovrappeso. E ciò, chiaramente, costituisce un problema di salute di non poco conto. Anche qui si tratta - secondo te - di cattiva informazione?
Probabilmente sì, è cattiva informazione: ricordo che il sovrappeso non è un problema estetico, ma di salute quindi va curato per stare bene e in forma. Come ogni cosa bisogna imparare a ponderare quello che viene detto o trasmesso tramite immagini.
Internet, i Social e i ritocchi sono loro i colpevoli di tutto ciò a tuo avviso?
Tramite i Social molte persone si creano una vita parallela ed irreale, tutto questo influenza chi le segue al punto di perdere la cognizione della realtà. Continuare a postare foto ritoccate, di posti incantevoli, di qualunque momento della giornata od emozione per me è veramente esagerato, anche perché non è detto che tutto quello che viene indicato sia la verità e personalmente non capisco nemmeno la necessità di condividere con tutto il mondo la propria vita. Dobbiamo tenere un atteggiamento staccato da tutto questo e non farci influenzare da nessuno, ma continuare ad informarci e pensare con la nostra testa!

Teatro Basilica, Residenza creativa su "ELENA" da Ghiannis Ritsos con Elena Arvigo. Regia Monica Conti

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Si terrà al Teatro Basilica il 17 gennaio, la prima Residenza Creativa della stagioneche vedrà in scena alle 21.30 la prova aperta diELENA - primo frammentoda Ghiannis Ritsos. La residenza sarà diretta da Monica Conti, protagonista Elena Arvigo. La serata avrà inizio alle ore 20.00, con spettacolo alle ore 21.30.

Prove aperte, ragionamenti attorno ai processi di ricerca e composizione di nuove opere. Questo e tanto altro saranno le “Residenze creative”.
Un progetto artistico e organizzativo per contribuire allo sviluppo dei temi delle residenze che in questi ultimi anni hanno caratterizzato la scena contemporanea. Da diversi anni, critici, studiosi, operatori e artisti riconosco la necessità delle residenze: un valore aggiunto per riflettere sulla qualità delle opere e agire sulle profonde relazioni fra ricerca, formazione e produzione.
Teatro Basilica è uno spazio dedicato al sentimento dell’accoglienza degli artisti e, insieme, un presidio culturale per innescare delle profonde relazioni con i cittadini e il pubblico, le comunità di riferimento che determinano la specificità dei Teatri delle Residenze.

Note sulla Residenza di ELENA - primo frammentoa cura di Monica Conti

Sulla soglia? Una donna senza età vecchia e bambina, decrepita e splendente, mitica e contemporanea parla ad un soldato venuto a trovarla. Un soldato che ha combattuto per lei, Elena, con il suo volto bellissimo inciso sullo scudo e che si è dato tanta pena per “eroismi, gradi e glorie”. Dopo tanti anni, però, questa Elena lo ricorda solo come “buffo, con l’elmo alto e il pennacchio” e a lui racconta dell’oggi e del lontano passato. Ma il soldato è un fantasma? E’ uno dei tanti morti per una guerra come sempre inutile? E lei è viva o è un fantasma anch’essa? Si trova sulla soglia? Sta per morire e ripercorre gli eventi della sua vita attraverso nuove prospettive? Questo poemetto mitologico è uno dei 16 appartenenti all’opera “Quarta Dimensione” del 1972. Titolo non casuale. Alla ricerca della “Quarta Dimensione” Ritsos scompone e ricompone il mito accostando tutte le facce contemporaneamente, come i cubisti. Facce percepibili in modo diverso secondo il punto di osservazione. Perdendo la sua univocità e sacralità il Mito torna così ad appartenerci.

Ingresso + bicchiere di vino: 8€
Spettacolo ore 21.30


Teatro Basilica: chi siamo e cosa facciamo
Musica, teatro, pittura, fotografia, cinema e letteratura devono avere uno spazio dove convivere perché soltanto dalla somma di ognuna di esse si può trovare il senso dei nostri giorni. Si sono uniti per la costruzione del “TeatroBasilica” l’attrice Daniela Giovanetti, il regista Alessandro Di Murro, il collettivo Gruppo della Creta e un team di artisti e tecnici, con la collaborazione di Antonio Calenda. Un noi, fatto da generazioni ed esperienze diverse, che mira a creare una comunità di persone prima e di pensieri e intenti poi.

Il TeatroBasilica come luogo di accoglienza culturale nella Roma di oggi. Un contenitore metafisico al centro di una città viscerale. Uno spazio per procreare una nuova spontaneità astratta. Un luogo dove l’attualità teatrale possa esplodere mostrando la sua struttura primaria. Questa formula alchemica può fallire ma è l’unica speranza contro “la peste” che ci governa quotidianamente.
La contemporaneità nella sua straordinaria, contraddittoria, dilaniata alterità è l’oggetto della nostra attenzione volta alla ricomposizione etica dell’Arte con il suo Tempo. Studiare i fondamenti, la validità, i limiti dei segni teatrali per rispondere alle urgenti domande del Presente.


Piazza Porta S. Giovanni, 10 Roma (RM)
Contatti / Prenotazioni: +39 392 97.68.519 - info@teatrobasilica.com
Biglietti 15 euro
Orario spettacoli dal martedì al sabato ore 21.00
Domenica ore 18.00


Ibrahimov-Ice, il gusto di gelato dedicato a Zlatan Ibrahimovic

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In occasione del ritorno in Italia e del suo primo gol messo a segno contro il Cagliari, l’agri-gelateria milanese Gusto 17 crea il Gusto Z dedicato al campione che mixa sapori svedesi e balcanici.

Zlatan Ibrahimovic torna protagonista in Italia firmando il suo primo gol in rossonero contro il Cagliari sette anni dopo l'ultima volta confermando il talento di un campione riconosciuto non solo dai suoi tifosi ma da tutti gli appassionati di calcio.
Il fuoriclasse svedese di orgini jugoslave dopo l’ultima l’esperienza in MLS al Los Angeles Galaxy torna in Italia e al Milan confermando un amore mai sopito per il campionato Italiano e per la città di Milano. E proprio a Milano l’agri-gelateria Gusto 17 celebra il ritorno di Zlatan con un gusto di gelato a lui dedicato: Ibrahimov-Ice.
Il Gusto Z, nato da un’idea di Rossella De Vita uno dei Founder di Gusto 17, è un mix di sapori che fondono e celebrano le origini sia svedesi che balcaniche di Zlatan Ibrahimovic: il risultato è una crema di Kanelbullar, tipiche brioche svedesi aromatizzate con cannella e cardamomo a cui è stato aggiunto un sentore di Rakija, un brandy molto popolare nei paesi balcanici ottenuto dalla distillazione di diversi tipi di frutta.
Un mix di eleganza e tocchi strong che si fondono creativamente in un gusto che intende rappresentare origini e stile calcistico di Zlatan Ibrahimovic e che sarà in grado di stupire e far innamorare i palati di tutti, proprio come le prodezze con cui il campione ora in forza al Milan incanta tutti gli appassionati di calcio.
Il gusto dedicato a Zlatan - l’Ibrahomiv-Ice - sarà disponibile a partire dal 13 Gennaio da Gusto 17, l’agrigelateria milanese inserita nella Guida Gelaterie d'Italia del Gambero Rosso come una tra le migliori gelaterie artigianali d'Italia con due coni.

Il Traditore di Marco Bellocchio è il Miglior Film Italiano del 2019 per i critici del SNCCI

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Marco Bellocchio sarà alla serata inaugurale del Trieste Film Festival, venerdì 17 gennaio, per ritirare il premio che il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) ha assegnato a IL TRADITORE come Miglior film italiano 2019 (Leggi i nostri articoli, 1 e 2).

Dopo la lunga tenitura in fase di uscita, in Italia il film ha avuto e ha tuttora un’intensa vita  - nelle sale d’essai, nelle occasioni pubbliche, nelle manifestazioni culturali, con incontri col pubblico, studenti, cinefili a Bologna, Caserta, Salina, Bobbio.. - culminata nella giornata del 9 dicembre con l’assegnazione della “Laurea honoris causa” a Marco Bellocchio allo IULM di Milano. Quanto all’estero, dopo le vendite in oltre 70 paesi e gli inviti nei più prestigiosi festival del mondo, il film di Bellocchio su Tommaso Buscetta uscirà prossimamente negli USA con Sony Pictures.
Il film è prodotto da Ibc Movie, Kavac Film con Rai Cinema, in coproduzione con Ad Vitam Production (Francia), Match Factory Productions (Germania), Gullane (Brasile), distribuito in Italia da 01 Distribution, e venduto nel mondo da Match Factory.

100 ANNI PER IL FUTURO, ROMA CELEBRA IL CENTENARIO DI CASA BIXIO CON LA MOSTRA DEDICATA AL NOTO COMPOSITORE

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Dopo il successo ottenuto a Ravello, Spoleto, Napoli, Firenze e Pescara, arriva a Roma dal 29 gennaio la mostra “C.A. Bixio - Musica e Cinema nel ‘900 italiano”, allestita in occasione del Centenario di Casa Bixio, presso il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari all’EUR.

L’intento della famiglia Bixio è quello di celebrare la vita e le opere musicali del fondatore Cesare Andrea Bixio per tramandarne il ricordo e far conoscere, soprattutto ai giovani, il talento e le intuizioni di quello che potremmo definire "l'uomo dei record". In pochi conoscono infatti l’uomo e l’imprenditore che si nasconde dietro ad importanti successi quali: “Mamma”, “Parlami d’amore Mariù”, “Vivere”, “Una strada nel bosco”, “Violino Tzigano”, divenuti pietre miliari della nostra musica popolare e conosciute in tutto il mondo. Cesare Andrea Bixio fu tra i primi ad intuire l’importanza dell’Editoria Musicale, e nel 1920 diede vita alla prima società editoriale di musica popolare. Negli anni ‘60 fondò la Cinevox Record, prima casa discografica dedicata alle colonne sonore che nel corso degli anni ha prodotto artisti come Morricone, Piovani, Goblin, Emerson e Trovajoli. Il nucleo centrale della mostra è sviluppato intorno alle grafiche delle copertine degli spartiti dei successi di Bixio, veri e propri capolavori grafici rappresentativi delle varie tendenze artistiche dell’epoca. Le note dell’autore accompagnano il visitatore in un viaggio dove non mancano immagini dei primi dischi e dei film musicati, sequenze delle canzoni interpretate nel tempo sia da attori famosi come Vittorio De Sica, Totò, Anna Magnani, che da grandi interpreti quali Beniamino Gigli, Luciano Pavarotti, Mina, Andrea Bocelli.

Franco Bixio, figlio del noto compositore ha affermato: “Nel 1932 mio padre riuscì a convincere il regista Camerini a inventare una scena per far cantare “Parlami d’amore Mariù” al giovane attore Vittorio De Sica protagonista del film “Gli uomini che mascalzoni” superando così il parere contrario del produttore che non voleva in alcun modo la canzone nel film. È uno dei più grandi successi di mio padre e fece conoscere De Sica anche come chansonnier.”

La mostra, che è dedicata a Carlo Bixio, costituisce inoltre il punto di partenza di una serie di iniziative che verranno realizzate nel corso di tutto il 2020 per celebrare il Centenario. 

Le attività previste per dare luce a questo importante traguardo interesseranno diverse città italiane nelle quali saranno organizzati svariate manifestazioni tra cui: concerti, convegni, contest per giovani musicisti dando voce ad artisti che desiderano fare emergere le proprie doti creative come il Contest: “100ANNI PER IL FUTURO” realizzato in collaborazione con il MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza. Tra le città protagoniste degli eventi: Napoli, Milano ed infine Venezia, in occasione della Mostra del Cinema. 

L’esposizione, realizzata dai figli del compositore, Franco e Andrea Bixio e da Giuseppe Pasquali, con il coordinamento di Renato Marengo, gode del sostegno di SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) e del patrocinio e della collaborazione del MIBACT, A.F.I. (Associazione dei Fonografici Italiani), Nuovo IMAIE (Istituto Mutualistico Artisti Interpreti ed Esecutori), FEM (Federazione Editori Musicali), ICBSA (già Discoteca di Stato) e RaiTeche.

La mostra è organizzata da Associazione Musikstrasse.

Fattitaliani intervista le scrittrici Nancy Urzo e Palma Caramia, unite contro il bullismo

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Intervista doppia di Laura GoriniDal bullismo si può uscire!


Sono due giovani scrittrici, Nancy Urzo e Palma Caramia. Conosciutesi sui Social, hanno deciso di scrivere, dopo lunghe chiacchierate, un'opera a quattro mani dedicata allo scottante tema del bullismo, che hanno vissuto entrambe in prima persona. Il testo, dal titolo Insieme Possiamo Tutto, è disponibile su Amazon.
Nancy e Palma, due scrittrici e due amiche. Ma come è nata l'idea di scrivere un libro a quattro mani?
Nancy: avevo in mente già da molto tempo di scrivere un libro a quattro mani, attendevo soltanto la persona giusta con cui farlo, ed è arrivata Palma! Le ho proposto il progetto e da lì è nato tutto e, senza nemmeno rendercene nemmeno conto, è nata un'opera densa di significato.
Palma: dopo la proposta di Nancy (molto coraggiosa aggiungerei) ho deciso di lanciarmi in picchiata nel mondo letterario, con la consapevolezza che le ali erano già presenti in me: dovevo solo spiegarle e volare.
Come vi siete organizzate per rendere particolarmente piacevole il testo?
Nancy: abitando lontane non potevamo creare stando fianco a fianco, per cui, io ho iniziato la stesura del racconto e, una volta terminato, l'ho inviato a Palma che ha potuto così finire la stesura con il suo tocco delicato e creativo.
Palma: utilizzando questa metodologia è stato particolarmente semplice strutturare e correggere i punti deboli, oltre che valorizzare quelli forti, inserendo successivamente le poesie scritte dalla mia persona.
Che cosa c'è di te, Nancy, nel racconto, e che cosa c'è di te Palma?
Nancy: nel racconto ci sono le emozioni e le sensazioni che ho provato in passato quando anche io sono stata vittima di bullismo. C'è il desiderio di trasmettere ai giovani lettori il sentimento di rinascita, perché dal bullismo si può uscire.
Palma: penso che tanti dettagli possono racchiudere la mia persona come la passione per la fotografia e l’esigenza di esprimere creatività. Concludendo nel senso intrinseco della storia perché (ahimè) vittima di bullismo, in passato.

In che situazione vi siete conosciute e che cosa vi ha convinto maggiormente nell'altra?
Nancy: ci siamo conosciute sui Social, le ho proposto la lettura del mio romanzo d'esordio e lei da subito mi ha compresa. Inoltre mi ha aiutata e spronata a non arrendermi di fronte alla cattiveria della gente.
Più le parlavo più capivo che era molto simile a me. Diciamo che c'è molta sintonia tra di noi.
Palma: dopo la recensione del suo romanzo ho cercato di instaurare un rapporto perché avevo la costante sensazione di dover aiutare questa ragazza che non capiva quante potenzialità poteva fruttare a suo piacimento. Una chiacchierata che dura ancora oggi... Nancy, che dici, facciamo la somma?! (ride)
Quale credete che sia il punto di forza a livello di scrittura di una e dell'altra?
Nancy: senza dubbio il punto di forza di Palma è la delicatezza e l'eleganza. Sa apparire elegante e dolce senza alcuna difficoltà.
Palma: riesce, nella semplicità, a raccontarti una storia fatta di sentimenti e di realtà. Non riesce a eccedere e possiede un equilibrio in tutto. Invidio molto questo stile nei suoi testi.
Il titolo fa intuire chiaramente che è importante fare squadra, ma oggigiorno è facile riuscire a farlo?
Nancy: purtroppo, molto spesso - almeno per quanto mi riguarda - ho visto fare squadra soltanto per cattivi scopi e non per sana amicizia. Nonostante ciò però, io credo sempre che anche al giorno d'oggi si riesce a fare squadra per un unico obiettivo, stare bene assieme.
Palma: il messaggio è palesemente quello di lanciare un sassolino e offrire la mano alle persone perché la gente è abituata (sfortunatamente) a confrontarsi con egoismo e pregiudizi. Abbiamo bisogna di comunicare e dedicare, anche solo un secondo, ad ascoltare.
E soprattutto le donne non sono troppo competitive per riuscirci?
Nancy: le donne ahimè - alcune - sono spesso troppo competitive, ma esistono le eccezioni, e io e Palma ne siamo la dimostrazione.
Palma: principalmente per paura di perdere, ma, il segreto è proprio in questo dettaglio... Nessuno è vincitore o sconfitto, avviene tutto nella nostra testa con un pizzico/colpa della società attuale. Dobbiamo credere di più in noi stesse, trarre “spunto” dalle altre donne. La guerra non porta mai da nessuna parte.

“L’OBBLIGO DI RICORDARE” il nuovo libro di GIUSEPPE CIRINO

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Da lunedì 13 gennaio disponibile in tutte le librerie e nei book store digitali “L’obbligo di ricordare” (Santelli Editore), l’ultima e nuova fatica letteraria dello scrittore reggino Giuseppe Cirino.

«Sono felice di aver nuovamente ripreso a pubblicare. Per molto tempo ho represso la scrittura, forse perché le cose che avevo da dire non erano ancora mature. Ringrazio la Santelli Editore per avermi supportato e dato fiducia a oltre dieci anni dalla mia ultima pubblicazione.» - commenta lo scrittore -
«L'obbligo di ricordare fa parte delle Storie di Evans, che poi sarei io, il quale racconta storie che potrebbero anche non essere accadute realmente ma chissà... » - continua -  «Il primo di una lunga serie di racconti brevi che racchiudono la mia filosofia di vita, le mie emozioni e che vogliono anche raccontare un po' le mie paure. Durante il percorso ci sarà anche un romanzo ma questa è un'altra storia».

“L’obbligo di ricordare” è un libro noir che apre una nuova galassia di storie non raccontate, di storie dal sapore dolce-amaro di verità.
Il racconto del vecchio pescatore Massimo, ruvido come il legno mangiato dal mare, che narra di come, in gioventù abbia amato una donna sparita nel nulla. Una donna che, dopo una feroce lite col padre benestante ma temuto, non si trova più in giro. L’indagine personale trascinerà l’allora giovane Massimo in una Villa San Giovanni scura e tenebrosa e sanguinaria. E se è una storia vera, non ci è dato sapere: «Nelle storie, anche quelle un po' folli, c'è una base di verità.» - afferma l’autore - «Per questo motivo decisi di tenere un diario e di fregarmene, o di provarci, se le storie che avessi sentito in qualche modo fossero state più vicine all'assurdo che al reale. Della vita non sappiamo tutto, rispetto all'universo siamo granelli di polvere, quindi può benissimo essere vero quello che ci sembra assurdo».

Primo di una serie, sarà quindi l’apertura del nuovo percorso artistico di Giuseppe Cirino, che a oltre 10 anni dalla prima pubblicazione torna a raccontare le sue storie.

Giuseppe Cirino nasce a Reggio Calabria nel 1981. Responsabile commerciale dell'azienda MakarenaLabs e autore letterario. Al centro del suo modo di comunicare, sia nei libri che sul lavoro, è forte la presenza di un fulcro motivazionale, con la spinta ad interrogarsi per migliorare se stessi.
Nel 2007 pubblica il suo primo libro "Il suonatore di foglie", che ottiene buone recensioni e partecipa al Salone Internazionale del Libro di Torino e al Galassia Gutenberg a Napoli. Uno dei racconti ispira un progetto teatrale e un audio libro per non vedenti, tra le cui voci figura anche quella di Gigi Proietti.
Il libro cattura l'attenzione del Direttore di RAI CulturaGabriele La Porta, che ne fa menzione in uno dei sui programmi.
Nel 2009 pubblica “Gli occhi del ricordo”, anche questa una raccolta di racconti, che partecipa al programma Gli occhi di Simona sempre su RAI Cultura.
Nel 2010 interrompe la sua attività letteraria, proseguendo solo come ghost writer. Segue la fase di  introspezione, una fase di ricerca letteraria e di studio. In questo periodo si può segnalare la forte amicizia che comincia a coltivare con Saverio Strati, Premio Campiello del ‘77, che vede in Giuseppe la promessa di una nuova scrittura.
Dopo oltre dieci anni dal suo primo edito, torna sulla scena letteraria con “Le storie di Evans”, avviando un percorso editoriale con la Santelli Editore.


https://giuseppeilcirino.blogspot.com/  
https://www.facebook.com/ilcirino/






comunicazione e promozione

ROCKETS: online il video del nuovo singolo "GET IT ON" (feat. Fabrice Pascal & Axel Cooper)

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È online il video di “Get It On” (Azzurra Music) il nuovo singolo dei Rockets, che vede il featuring di Fabrice Pascal & Axel Cooper. Il brano è estratto da “Wonderland”, un concept album dedicato ai bambini che rappresentano il futuro e la salvezza.
Fabrice Quagliotti, leader dei Rockets, commenta così il singolo: "Racconta di un'incontro in un club tra un ragazzo ed una ragazza... Scatta, la scintilla, e la voglia di andare oltre a quell'incontro e di approfondire. Doppio senso. Una persona guardando un paesaggio, si rende conto di quanto è bello. Scatta la consapevolezza di quello che succede e vuole cercare di  approfondire per capire come migliorare il nostro mondo".

Il nuovo lavoro discografico è un “viaggio nel tempo”, fatto di contaminazione di oltre 50 anni di stili e sapori musicali, dai 10cc ai Supertramp,da David Bowie a Vangelis,da Bob Marley ai Men At Work fino ad arrivare agli Imagine Dragons.

Questa la tracklist del disco: “Wonderland”, “Kids From Mars”, “Heaven”, “We are one”, “Strange people”,“Rock’n Roll Loser”, “Get It On” (feat. Fabrice Pascal & Axel Cooper), “Nuclear Fallout”, “The One”, “Doot Doot”, “Wonderland” (feat. Fabrice Pascal & Axel Cooper).

La copertina dell’album è stata disegnata da Leonardo Festa (FL Graphic) e Francesca Pastore (ElècktrArt).

Rockets sono un gruppo francese, inventore dello “Space-Rock”e dei raggi laser durante i concerti, che ottenne il maggior successo in Italia e Russia tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta con brani “Future Woman”“Space Rock”“One More Mission”“Electric Delight” e la reinterpretazione di “On the Road Again” e “Galactica”, che permise loro di vincere il Telegatto come miglior gruppo straniero in Italia.
Il gruppo si consolidò a partire dal 1978 nella formazione composta da Le BartzL'Her, QuagliottiMaratrat e Groetzinger. Le sonorità sperimentali e ricercate e il look spaziale, argenteo e alieno segnarono il successo dei Rockets.
Dall'estate del 1978 in poi il gruppo sarà presente in pianta stabile in Italia, grazie al produttore Maurizio Cannici, manager della CGD-Messaggerie Musicali, storica etichetta italiana che li notò durante una loro esibizione in una discoteca di Cannes. Il gruppo arrivò subito in TV partecipando a trasmissioni quali “Stryx” e “Arrivano i mostri”.
Nel 1979 uscì il loro disco di maggior successo“Plasteroid”,caratterizzato da suoni più ricercati e percussivi; l'elettronica è quanto di meglio offrisse la tecnologia di quel tempo (gli strumenti digitali non erano ancora disponibili e si lavorava solo in analogico). L’album registrò oltre 1 milione di copie vendute ottenendo il disco d'oro e di platino.
Tra il 1979 e il 1980 pubblicarono “Live” il primo ed unico album dal vivo e “Sound of the Future”, una compilation con un paio di brani inediti.
Nella primavera 1980 uscì “Galaxy”, un disco molto ambizioso, dove il gruppo riversò tutte le proprie energie e potenzialità, quasi a voler fare una sorta di monumento musicale a se stesso.
Il successo commerciale rimase costante anche per questo album, tuttavia era chiaro come questo lavoro discografico rappresentasse la fine di un'era. L'elettronica era solo per pochi eletti e le sonorità musicali stavano cambiando. Infatti, dopo la pubblicazione degli album “π 3,14”“Atomic”“Imperception” e “One Way”, nel 1986 la band si sciolse.
Dopo un lungo silenzio, nel 1992 il produttore Claude Lemoine richiamò il tastierista Quagliotti, il chitarrista Maratrat e il cantante Sal Solo per produrre “Another Future”, un album dove verrà sfruttata la nuova tecnologia digitale e il sampling, affiancandogli i nomi di alcuni musicisti di studio, tra cui Nick Beggs, ex bassista dei KajagoogooMike "Clip" Payne, cantante e percussionista che collaborò con Prince, e altri.
Nel giugno 2007 fu pubblicato da Quagliotti in tiratura limitata il cofanetto “The Silver Years”, che riproponeva per la prima volta su CD i primi 7 album dei Rockets, dall'omonimo LP del 1976 fino ad “Atomic” (1982), comprendendo anche “Live” uscito solo in Italia nel 1980 e alcune bonus track, tra cui due brani inediti del 1980 che avrebbero fatto parte del "disco fantasma", mai uscito dopo il clamoroso successo di “Galaxy”.
Il 3 aprile 2009 venne pubblicato un secondo cofanetto “A Long Journey”, contenente per la prima volta i video storici, alcune parti di concerti e 5 CD di rarità/live/demo.
Nell’ottobre 2012 uscì il singolo “World on Fire”. La band si esibirà in Russia con live e showcase di grande successo.
Il 30 settembre 2014 pubblicarono “Kaos” distribuito dalla Warner con etichetta affidata a Roby Benvenuto e Smilax, dove spiccavano ancora le sonorità space/electropop. L'album conteneva 12 brani inediti di cui 3 strumentali. Uscì anche il videoclip del singolo “Party Queen” featuring Muciaccia.
Il 2018 segna l’inizio della collaborazione con il nuovo management curato da Mauro D’Angelo con il quale la band produce il nuovo lavoro discografico “Wonderland” (Azzurra Music), pubblicato il 24 maggio 2019.
Attualmente il gruppo è formato da Fabrice Quagliotti (tastiere/vocoder), John Biancale (voce), Rosaire Riccobono (basso), Gianluca Martino (chitarra) ed Eugenio Mori (batteria).


http://www.lesrockets.com/  
https://www.facebook.com/les.rockets





comunicazione e promozione

Intervista a Barbara Fabbroni: il suo libro “Coach in Love" diventa un film

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Barbara Fabbroni, psicologa, psicoterapeuta, scrittrice, giornalista come si definirebbe?
Una donna in cammino, curiosa, entusiasta, solare, alla ricerca di nuove sfide. “Mai arrendersi, anche quando tutto sembra perso perché dietro un sipario di nuvole nere c’è sempre il sole”, questo è il mio motto! 
Che influenza ha avuto la sua famiglia d'origine sulla sua formazione?
Ogni persona è il frutto del proprio luogo di appartenenza e delle esperienze che fa, delle persone che incontra e dei dolori che vive. Tuttavia, la mia famiglia, per me, aveva preparato un viatico completamente differente, in parte portato avanti, ma poi, la vita ti porta sempre dove il tuo cuore tende ad andare.
Cosa è per lei l'amore?
L’amore è: vita, esistenza, progetto, relazione, scoperta e armonia. Senza amore non può esserci nessuna possibilità di vivere. 
Volto noto in Tv: Rai, La7, come affronta questo tipo di popolarità?
Con semplicità e con la mia modalità di stare nel mondo che non è assolutamente cambiata. Sono sempre me stessa. 
Moltissimi i premi ricevuti, che significato hanno per lei?
Sono la conferma che la strada che sto percorrendo è quella giusta. Mi danno entusiasmo e voglia di fare sempre cose nuove e stimolanti. 
Lei è certamente una donna realizzata di successo, ma per lei il vero successo che cosa è?
La relazione con mio figlio, la famiglia, gli affetti, il benessere dei miei pazienti e il mio adorabile cagnolino.
Prossimamente anche un film, ci può anticipare qualcosa?  
Un progetto inatteso che mi ha riempito di entusiasmo e gioia. Il film è tratto dal mio secondo romanzo “Coach in Love”, è la storia di una giovane donna e delle sue tre amiche, ognuna con un carattere speciale da scoprire e perché non trarne degli spunti. Sarà una pellicola fresca, dinamica, divertente che rispecchia i bisogni del nostro tempo

Kaos Festival 2020, i premiati. Il ricordo di Antonella Maggio con Lorenzo Reina, Nadia Terranova, Pasquale Scimeca e le sorelle Napoli

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Fervono i preparativi per il Kaos Festival, la manifestazione itinerante, che porta in giro la cultura e i libri, scaturita dall’estro del direttore artistico Peppe Zambito, e del gruppo dei Kaotici, che da anni ne condividono passione e impegno.

Il 24, 25 e 26 gennaio 2020, il festival si terrà a Sambuca di Sicilia, incoronato Borgo dei borghi nel 2016, e si muoverà per vicoli e monumenti, in un territorio che si presta al buon vino e alla bellezza, portando ospiti a scoprire e riscoprire le radici di un’identità sospesa fra passato e futuro.
In quest’ottica verranno assegnati i primi premi, quelli dell’identità siciliana, un riconoscimento a chi lega la propria vita e le proprie radici al territorio, per combattere le illegalità, per creare cultura, per rinnovare lo sguardo che viene rivolto all’Isola. Con gesti, parole, azioni.
Ecco i primi nomi dei premi speciali Kaos: "Gesti e Parole di legalità" va alle sorelle Anna, Ina e Irene Napoli, che hanno detto di no alla mafia dei pascoli, e sono rimaste a Mezzojuso, piccolo centro in provincia di Palermo, per anni “feudo” di Bernardo Provenzano, la loro storia, raccontata da Salvo Palazzolo su La Repubblica, è passata anche sotto i riflettori di Non è l‘Arena di Giletti.
Premio “Identità siciliana” al regista Pasquale Scimeca, originario di Aliminusa (Pa), Scimeca è noto per il suo lavoro dalle influenze veriste. Ha diretto film e documentari, come il lungometraggio Placido Rizzotto, Rosso Malpelo, Malavolgia, proprio a Sambuca ha girato I briganti di Zabut.
Premio “Identità siciliana” alla scrittrice Nadia Terranova, autrice di Addio fantasmi tra i migliori dieci libri del 2018 nella classifica di qualità della rivista culturale La Lettura (inserto domenicale del Corriere della Sera) e nella cinquina finale del Premio Strega2019.
Premio "Kerkent" dedicato alle eccellenze agrigentine a Lorenzo Reina, creatore del Teatro Andromeda di Santo Stefano di Quisquina, scultore e artista visionario, che lavora a contatto con la natura.
Un riconoscimento alla memoria ad Antonella Maggio, docente e scrittrice sambucese, scomparsa l'anno scorso, il suo ultimo libro, presentato a una edizione di Kaos, è Il fantasma di Zabut, una fiaba sui migranti.
I tre giorni della manifestazione si terranno nello storico palazzo Panitteri e si dirameranno per il quartiere saraceno.
A breve verrà svelato il programma.
Seguiteci, per sapere tutto sui nostri ospiti, attraverso i social
Instagram: @kaosfestival

MANU LEY sbarca negli States con il singolo "Here and Now"

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Manu Ley con il singolo "Here and Now" approda negli USA. La prossima estate,la cantante italiana è pronta a conquistare il pubblico americano. Infatti, sarà impegnata in una serie di concerti a New York, in concomitanza con le registrazioni del suo primo album, che sarà caratterizzato da un sound internazionale e da testi d'amore, di speranza verso i giovani, di sfide e obiettivi. Sono previste anche delle date live a Dubai.

"Sono molto felice di questa opportunità, iniziare questa nuova avventura live. Portare la mia musica il più lontano possibile è da sempre il mio sogno", commenta l’artista.

''Here and Now" che Manu Ley ha scritto con Alessio Forlani, fa parte di un progetto artistico di ampio respiro internazionale. Un primo singolo che è fusione tra vibrazioni Pop Rock, che parla d’amore, raccontato anche attraverso il videorealizzato per le strade di New York con la regia di Francesco Picone e la direzione della fotografia di Giorgio Amendola for Imago Casting.

"Tra le strade di New York nasce la storia che racconto, una storia d’amore intensa, nata per caso, tra parole e musica. Una canzone scritta seduta per terra sotto il ponte di Manhattan a New York. Passeggiavo sul ponte di Brooklyn è già avevo in testa la melodia. Le parole sono nate di getto, necessarie per raccontare la storia e il desiderio di libertà di una donna amata - commenta Manu Ley - che non prova più lo stesso sentimento per l'uomo che sta per lasciare e decide di andarsene perchè è certa di poter vivere senza di lui, senza rimpianti."


Manu Ley nasce a Viareggio, studia canto leggero e lirico, perfezionandosi nella scuola Vocal Classes di Luca Jurman dove ottiene diverse borse di studio e riconoscimenti.

Non si ferma e partecipa agli stage formativi presso il Cet di Mogol, ad Area Sanremo, ma anche all’estero.
Il percorso artistico di Manu Ley è fatto da un’intensa attività live in Italia e all’estero. Fondamentale infatti il lungo periodo trascorso a New York, dove ha svolto un’intensa attività live ed ha realizzato brani. Ha aperto importanti concerti tra cui quello di Roberto Vecchioni nel 2018 e quello di Edoardo Bennato nel 2019.
Manu Ley con la sua musica è stata ospite a diversi Premi Musicali tra cui i prestigiosi Premio Lunezia e Premio Lucio Dalla. 

Dall'incontro casuale con il producer manager Tony Massarutto negli studi Metropolis di Londra, è nato il progetto Manu Ley.
Manu Ley continua a lavorare al suo disco di debutto mentre effettua le prove per il tour promozionale a New York e Dubai.






Mostra HERO BRICKS fumetti, cinema e TV: oltre 50 tra diorama e pezzi unici creati da artisti in mattoncini LEGO®

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18 gennaio – 15 marzo 2020
WOW SPAZIO FUMETTO
Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano - Viale Campania, 12. Info: 02 49524744/45 - www.museowow.it– Ingresso 5 euro intero, 3 euro ridotto.
Orario: da martedì a venerdì, ore 15.00-19.00; sabato e domenica, ore 15.00-20.00. Lunedì chiuso

Inventati alla fine degli anni Quaranta, i mattoncini LEGO® sono diventati un fenomeno mondiale, in grado di attirare e affascinare persone di ogni età. Accanto ai set tradizionali che si possono acquistare nei negozi, esiste un vero universo parallelo fatto di un’infinità di creazioni originali realizzate dagli appassionati, che utilizzano i mitici mattoncini per ricreare veicoli, personaggi e ambientazioni ispirati al mondo del cinema, del fumetto e dell’immaginario.
La mostra Hero Bricks espone per la prima volta insieme più di 50 creazioni in mattoncini LEGO® che omaggiano autentici miti del fumetto, del cinema e della TV, da Batman a Ritorno al Futuro, dagli eroi Marvel ai Ghostbusters, fino Tex e Star Wars, in un percorso inedito che permetterà di scoprire tante curiosità sulle opere che hanno ispirato queste costruzioni. Non mancheranno approfondimenti che aiuteranno il visitatore a calarsi nella storia di ogni personaggio, di ogni serie tv e di ogni film.

La storia dei LEGO inizia nel 1932, in Danimarca. Nel villaggio di Billund il falegname e carpentiere Ole Kirk Kristiansen avvia una società per produrre scale a pioli, tavoli da stiro e giocattoli di legno. Nel 1934 l’azienda prende il nome di LEGO, contrazione delle parole danesi “leg godt” che significa “gioca bene”. Nel 1942 un incendio rade al suolo la fabbrica, ma la famiglia Kristiansen non si dà per vinta e nella seconda metà del decennio inizia a costruire giocattoli di plastica. Nel 1949 nascono i mattoncini che tutti conosciamo, anche se con un sistema di incastro differente. Negli anni Cinquanta viene avviata la distribuzione fuori dalla Danimarca, primo mattoncino di una diffusione capillare in tutto il mondo.
Parte del grande successo dei prodotti LEGO® risiede nel fatto che gli stessi pezzetti di plastica si possono utilizzare per creare costruzioni sempre differenti. L’unico limite è la fantasia dei costruttori, e il numero di mattoncini a disposizione.

Proprio l’innata caratteristica de i mattoncini LEGO® di consentire infinite possibilità creative li ha portati a diventare il materiale da costruzione ideale per dare sfogo alla fantasia, spesso ispirandosi a film, cartoni animati e fumetti. La mostra raccoglie per la prima volta insieme decine di queste creazioni, che a volte migliorano set regolarmente in vendita, ma più spesso creano qualcosa di completamente nuovo. Non c’è saga cinematografica, videogioco, serie tv o fumetto che non abbia ispirato qualche creazione in mattoncini prodotti LEGO®: sarà possibile vederne oltre 50, corredate da curiosità sulle opere che li hanno ispirati.

La mostra sarà aperta da una sezione dedicata alla storia di LEGO in quanto azienda, con l’esposizione di set d’epoca che raccontano l’evoluzione dei prodotti dalle prime scatole ai giorni nostri. Il percorso principale si compone di una serie di “isole” a tema, ognuna dedicata a una saga cinematografica o fumettistica, o a una tematica.

Tra le creazioni esposte è presente una spettacolare selezione dei più celebri personaggi dell’animazione giapponese, con un focus particolare sui mitici robottoni come i Transformers o Gundam. Dalla fantasia dell’animatore Hayao Miyazaki arriva l’isola volante di Laputa in formato Carillion e il dolcissimo Totoro dell’omonimo film, mentre dal mondo di Capitan Harlock è presente l’astronave Arcadia .
Un’area è dedicata ai veicoli delle mitiche serie tv degli anni Ottanta, come Hazzard, Supercar e l’A-Team, una ai mondi Marvel (con l’astronave Milano dei Guardiani della Galassia) e DC Comics (con diversi modelli della Batmobile, da quella del telefilm con Adam West degli anni Sessanta al carrarmato che si vede nei film diretti da Christopher Nolan, passando per l’iconica versione del film “Batman” di Tim Burton). Un altro filone importante è rappresentato dai classici del cinema come “Ritorno al Futuro”, “Terminator” e “Ghostbusters”, ma anche “Indiana Jones”, “Alien”, “Jurassic Park”, “Pirati dei Caraibi” e “Il Signore degli Anelli”. In mostra anche un Terminator, il mitico robot interpretato al cinema da Arnold Schwarzenegger, alto ben 180 cm, la spettacolare DeLorean di “Ritorno al Futuro” in versione UCS (Ultimate Collector Series) lunga ben 36 cm e 3 mini-diorami ispirati ai 3 film della saga, l’automobile Ecto-1 dei Ghostbusters e il loro quartier generale all’interno di una caserma dei pompieri.

Star Trek sarà presente con una serie di scene e di veicoli tratti dalla celebre saga fantascientifica, mentre lo storico “rivale” Star Wars, una delle fonti di ispirazione più importanti per gli appassionati LEGO® è rappresentato da set spettacolari come l’incrociatore imperiale, un diorama che riproduce la famosissima scena dell’attacco alla Morte Nera, presa dal finale del primo film uscito della saga nel 1977, l’astronave Ghost della serie animata Star Wars Rebels, l’U-Wing dei Ribelli e un diorama del pianeta natale della famiglia Skywalker, Tatooine. Ancora in ambito fantascientifico, il monolite nero di 2001 Odissea nello spazio alto oltre 1 metro e il computer HAL 9000. Dal mondo del fumetto sono presenti dei set a tema western dedicati a Tex Willer e i modelli delle auto del pilota belga Michel Vaillant.

A chiudere la mostra una sezione dedicata a raccontare come nascono questi eccezionali modelli, per avvicinare nuovi costruttori a questo fantastico mondo. Immagini e video introdurranno l’utilizzo dei software LDD (LEGO Digital Designer) e Stud.io, utilizzati dagli appassionati per progettare i loro capolavori.

A completare il percorso, divertenti mosaici realizzati con mattoncini LEGO®, e una ricca selezione di “BrickHeadz” e “CubeDude”, divertenti creazioni che trasformano i personaggi più famosi dell’immaginario in simpatici testoni o in visi squadrati.

La mostra è realizzata in collaborazione con diversi RLUG (Recognized LEGO® User Group) e comunità di appassionati di mattoncini che si riuniscono periodicamente e costruiscono insieme partecipando anche a manifestazioni ed eventi: BrianzaLUG, AFDL, Western Italia, Orange Team LUG, SILUG, Passion Bricks e Piemonte Bricks LUG.

Nel corso della mostra saranno realizzati numerosi incontri, conferenze e attività sui LEGO® e attività didattiche.


FRANCESCO BACCINI ospite della rassegna musicale “Lazise - Canzoni D’Autore” edizione 2020

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Domenica 19 Gennaio nuovo appuntamento con la rassegna “Lazise - Canzoni D’Autore” in programma fino al 22 Marzo presso la Dogana Veneta (Piazzetta A. Partenio,13), nella magica cornice della sponda orientale del Lago di Garda.

Dopo il concerto di Massimo Luca lo scorso dicembre, continuano le domeniche ad ingresso libero dedicate ai protagonisti della canzone d’autore che vedranno esibirsi Francesco Baccini (19 Gennaio ore 17.30), Mario Castelnuovo (2 Febbraio ore 17.30), Vittorio De Scalzi (16 Febbraio ore 17.30) ed Eugenio Finardi (22 Marzo ore 17.30).

La rassegna, realizzata grazie al contributo del Comune di Lazise attraverso l’Assessore alle Manifestazioni Elena Buio, e organizzata da Azzurra Music, non è solo “musica” ma anche “solidarietà”. Durante ogni concerto sarà presente un’associazione benefica del territorio, che informerà sul proprio operato e raccoglierà fondi per la propria causa.

«Siamo contenti dell'arrivo di Francesco Baccini per la seconda data di questa rassegna musicale,  dopo il grande successo e il SOLD OUT del concerto di Massimo Luca», commenta Marco Rossi AD di Azzurra Music.

Il concerto di Francesco Baccini avrà inizio alle ore 17.30. L’ingresso è gratuito con offerta libera a sostegno dell’Associazione San Martino in Calle ONLUS.
L'Associazione effettua un servizio di trasporto gratuito per analisi cliniche in tutte le strutture ospedaliere della provincia ed un servizio di concessione temporanea e gratuita di sussidi ortopedici. (www.sanmartinoincalle.it)

Cantautore della scuola genovese tra i più eclettici del panorama musicale italiano, Francesco Baccini inizia a studiare pianoforte da bambino e, dopo essersi dedicato ai grandi compositori del passato, a 20 anni scopre anche la musica leggera e il rock. Il debutto discografico avviene nel 1988 con lo pseudonimo "Espressione Musica".
Nel 1989 pubblica l'album d'esordio "Cartoons", premiato come rivelazione a Saint Vincent e vince la Targa Tenco come migliore opera prima.
Nel 1990 pubblica "Il pianoforte non è il mio forte" che contiene il singolo "Le donne di Modena" e "Genova blues" con Fabrizio De André. Nello stesso anno vince il Festivalbar con "Sotto questo sole" in coppia con Paolo Belli e i Ladri di Biciclette.
Sarà poi con l'album "Nomi e cognomi" del 1992 ad ottenere il maggiore successo affermandosi definitivamente come erede della tradizione dei cantautori liguri, seguito nel 1993 dall'uscita di "Nudo".
Nel 1994 esce il singolo "Lei sta con te", una rivisitazione reggae del brano portato al successo nel 1964 da Bruno Lauzi, con una parte di testo nuova scritta da Gaudi. Segue un periodo di silenzio e di inattività, interrotto nel 1996 dal disco "Baccini a colori"
Nel 1997 partecipa al Festival di Sanremo con il brano "Senza tu" estratto dal primo disco antologico "Baccini and Best Friends", che propone numerosi duetti con altri celebri autori, tra cui Enzo Jannacci e Angelo Branduardi.
Nel 1999 esce "Nostra signora degli autogrill" al quale partecipa Alessandro Haber nella canzone "Fratelli di blues", seguito nel 2001 da "Forza Francesco!".
Nel 2004 esordisce in teatro come attore protagonista nel musical "Orco Loco", da lui stesso scritto a quattro mani con il romanziere Andrea G. Pinketts e prodotto dal Teatro Franco Parenti, replicato al Ciak di Milano per un mese e portato nei teatri italiani.
Nel 2005, dopo l'esperienza del reality televisivo Music Farm, esce "Stasera teatro" in cui spicca il singolo "In fuga" scritto con Enrico Nascimbeni in memoria del campione del ciclismo Marco Pantani.
Nel 2006 esce l'album "Fra..gi..le ".Dopo un tour estivo di successo, con 50 date sempre nello stesso anno si concentra sul nuovo lavoro discografico "Dalla parte di Caino", uscito nel maggio del 2007. Il disco ottiene la menzione speciale per il valore musical-letterario al Premio Lunezia 2007.
Il 2008 vede Baccini nella veste di attore cinematografico. Viene presentato in anteprima al Giffoni Film Festival, fuori concorso nella sezione "Sguardi inquieti", il film Zoè, di cui è protagonista per la regia di Giuseppe Varlotta. Nel maggio dello stesso anno esce "Uniti duemilacinqueduemilaotto", un album inedito realizzato in coppia con Povia.
Nel 2009 gira da protagonista il corto "Nerofuori" con Emanuela Mascherini per la regia di Davide Bini. Viene premiato da Rutgher Hauer per la sua interpretazione all'"i've seen ..." Film Festival.
Nel settembre 2010 è sul palco di Cesena per la Woodstock 5 stelle organizzata da Beppe Grillo, di cui compone la sigla: "Il sogno di Woodstock".
Il 20 gennaio 2011 inizia il tour teatrale "Baccini canta Tenco", interamente dedicato alla riscoperta del cantautore, particolarmente amato da Baccini, dove vengono riletti e reinterpretati brani più noti o meno noti. Lo spettacolo ottiene buoni riscontri di pubblico e di critica, vincendo tra gli altri il Premio Mei quale migliore spettacolo dell'anno. Il 29 novembre dello stesso anno esce il nuovo album "Baccini canta Tenco", tratto dall'omonimo tour teatrale.
Nel 2012 con il disco "Baccini canta Tenco" vince il Premio Lunezia e riceve la seconda Targa Tenco della sua carriera.
Nell'ottobre 2013 il suo primo tour con una serie di concerti in Cina, Pechino, Shanghai, Guangzhou, Shenzen e Hong Kong.
Nel 2014 inizia il tour con che anticipa il nuovo album con il singolo "Solematto".
Nel 2017 pubblica “Chewing gum blues” insieme a Sergio Caputo.
Nel 2018 torna sul set nel film “Credo in un solo padre” dove interpreta Donato.
Il 2019 è l'anno dei 30 anni di carriera che lo vede protagonista di oltre 70 concerti in giro per l'Italia.









DAZIO racconta il disco "Come fanno gli animali". L'intervista

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"Fare un disco riflessivo al giorno d'oggi è davvero una prova di amore e di coraggio per chi come me crede in quello che fa anche andando contro tutto, contro le tendenze e forse contro i bisogni della gente...

Ho avuto la fortuna e il piacere di viaggiare molto in questi ultimi anni, E' davvero incredibile quello che si riesce ad imparare in poco tempo semplicemente scollandoci dalle nostre abitudini... E’ un’estrema fonte di ispirazione conoscere nuovi luoghi, apprendere la storia, osservare le persone, sentirle e immaginare le ipotetiche storie alle spalle.
Ho fatto questo nuovo disco che si intitola Come fanno gli animali...
Non è giusto dover spiegare il perché di qualcosa. Soprattutto quando si parla di musica di arte è sempre tutto soggettivo. Ho voluto fare questo disco così come fanno gli animali, in modo istintivo. Ho cercato un suono e sono arrivato a una conclusione.
Come fanno gli animali è un disco di storie, sentimenti e riflessione, e' una sfida, non e un disco per tutti, oggi la musica è veloce se non ti fa muovere il culo viene messa da parte e le canzoni sono già vecchie dopo un mese.  Però c'è anche tanta gente a cui ancora piace emozionarsi e vivere ogni momento, io generalmente per la mia musica confido in queste persone!". L'intervista.
Parlaci dell'album. Che impronta hai voluto dargli?
Anche se non si direbbe ascoltando il mio album, sono un chitarrista jazz, ma la mia più grande passione è la composizione e la produzione audio e video. Da bravo producer quindi ho l’obiettivo di perfezionare la mia tecnica il più possibile, cercando di rispettare il mio lato artistico. La musica che lega più con il mio animo e le mie parole è senza dubbio quella pop, quella più diretta, quella che “va”. Ho suonato di tutto nella mia vita, linguaggi musicali assurdi, forme prog. Cose che capivo solo io e chi suonava con me, ma per questo disco ho pensato a qualcosa di più diretto e istintivo; non mi sono perduto negli arrangiamenti e  ho voluto fare qualcosa che potesse arrivare a tutti o quasi. Ho cercato sempre di mantenere quelle che secondo me sono delle finezze,  spero che la gente le percepisca.
Quali sono i tuoi cantanti di riferimento? 
Ho così tanta musica in testa che in tutta onestà non è facile rispondere, però non ho mai compreso chi dice “ascolto di tutto”. Vuol dire che in realtà non ascolti niente e se l’artista in questione è anche bravo, vuol dire che è un paraculo ;-) nel 2020 nessuno è un genio con le vocazioni divine. La scena musicale italiana e americana del pop e indie rock che arriva dal 2015 ad oggi, mi ha sicuramente conquistato e le produzioni che ho studiato di più sono quelle di Giorgio Poi, Calcutta, Paul Cherry, alcuni dischi dei Beatles, David Bowie. Adoro il suono di Tom Mish e dei Vulfpeck e adoro il più grande personaggio musicale di tutti i tempi: Tom Waits. Da un pò di tempo a questa parte sto provando molto piacere a produrre musica simile alla trap.
Qual è l’esperienza lavorativa che più ti ha segnato fino ad ora?
Suono in giro dal 2005 circa, come chitarrista ho suonato in tanti progetti. Ho fatto di tutto, dai club, i concorsi, le super marchette, i palchi più grandi. Ho collaborato live e in studio anche con musicisti molto noti, ma sempre come musicista. Come cantautore esco da relativamente poco tempo.
Invece quella mai fatta e che ti piacerebbe fare?
non ho particolari esperienze da voler fare, il mio intento è arrivare dritto alle orecchie delle persone per dirgli senti questo! La cosa che vorrei fare poi è suonare tanto, Riempire un palazzetto sarebbe fico, uno stadio sarebbe troppo, ma un palazzetto sarebbe un bel sogno che si avvera :)
Progetti futuri? Farai un tour? 
Sono continuamente all’opera come musicista e produttore. “Come fanno gli animali” è un disco composto 8 brani scelti tra più di 15 a cui ho lavorato nell’ultimo anno e proprio in questo periodo sto lavorando a delle registrazioni in presa diretta. Sto cercando di organizzare un piccolo tour ma è complicato, ci sto lavorando!

BIOGRAFIA

Dazio 1986 è un cantautore musicista, nonché produttore musicale romano.

Dopo aver svolto studi professionali in chitarra jazz e composizione comincia a suonare in diversi progetti musicali con molti musicisti della capitale.

Nel 2015 pubblica il suo primo disco “Il sole della mezza” per Hydra music, 

Ad oggi svolge il suo lavoro di musicista, insegnante di musica e produttore musicale.

Collaborazioni rilevanti palco e studio: Etruska jazz, Meganoidi, Statuto, Blue Beaters, 99 Posse, Roy Paci, All right Mama, Radici nel cemento.

LEO MECONI: esce il 17 gennaio “I’LL FLY AWAY” il nuovo singolo estratto dall’omonimo album di inediti prodotto da Dodi Battaglia

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Da venerdì 17 gennaio in radio, sulle piattaforme digitali e negli store "I’ll Fly Away" il nuovo singolo di Leo Meconi, estratto dall’omonimo album di inediti prodotto da Dodi Battaglia. Il brano è un inno a non arrendersi mai e a combattere per veder realizzati i propri sogni.

"E’ la storia di un ragazzo nato in un piccolo paese di provincia, dove non succede mai nulla e che sogna di fuggire da quel posto." - commenta il giovane cantautore bolognese - "Gli amici gli dicono di restare, perché la loro vita è lì. La famiglia sembra non capire le esigenze del figlio, che deve studiare e trovarsi un lavoro fisso. Sembra non esserci spazio per i sogni. Ma il protagonista è certo che un giorno volerà via da quel posto e con la sua musica realizzerà i suoi sogni".

La canzone è stata scritta nel 2017 solo per chitarra, armonica e voce. Nel corso del 2018 è stata registrata presso gli studi della San Luca Sound da Renato Droghetti, con il quale Leo ha cercato un arrangiamento “acoustic pop”, che rispecchiasse pienamente sia i generi musicali con cui è cresciuto, soprattutto il folk americano, ma strizzando anche l’occhio al pop.

L’album "I’ll Fly Away"è un viaggio attraverso storie che il cantautore ha scritto a partire dal 2016. Un disco pop, con influenze e sonorità folk e rock, che sono da sempre i generi di riferimento di Leo Meconi. Tutte le canzoni sono nate per voce, chitarra acustica e in alcuni casi per armonica o loop station con arrangiamenti pensati per i live.

“La title track è il simbolo di questo viaggio e rappresenta il desiderio di realizzare i propri sogni. Le altre storie raccontate nelle canzoni trattano di amicizia e amore, ma anche di esperienze personali vissute, come in The Sea o in The Homeless Man.” – racconta il cantautore – “Ci sono le paure adolescenziali di Satan’s Street, le storie di amicizia di I’m Calling You o di Soul Chains, ma anche le storie adulte di Your Eyes o Behind This Mask, che è l’ultima canzone scritta per l’album ad agosto 2019, ed è forse la canzone più pop dell’album. In Tears Are Falling Down il protagonista è un soldato che racconta le proprie paure, mentre Guitar Man è il racconto di una serata molto speciale, unica…” – conclude – “L’album si chiude con due bonus tracks: la prima è un omaggio ad uno dei fondatori del folk americano, arricchito dalla chitarra elettrica di Dodi Battaglia, la seconda è la versione acustica di Satan’s Street nella tonalità originaria in cui l’ho scritta”.

Questa la tracklist di “I’LL FLY AWAY”: I’ll Fly Away, The Sea, Satan’s Street, The Homeless Man, Soul Chains, Tears Are Falling Down, Guitar Man, Your Eyes, I’m Calling You, Behind This Mask, Mr. Tambourine Man, Satan’s Street (Acoustic).

Leo Meconi nasce a Bologna il 13 maggio 2004 e mostra sin da bambino una grande passione per la musica, specialmente per quella folk/rock americana. Inizia a prendere lezioni di chitarra all’età di 7 anni e comporre le sue prime canzoni all’età di 12 anni.
Nonostante la sua giovane età, Leo si è già esibito diverse volte dal vivo e partecipato  a diversi festival e concorsi. Finalista nel 2017 a “Vocine Nuove Castrocaro”, nel 2018 ha vinto il “Festival Incanto” di Ravenna, secondo classificato  ad “Un Voce per l’Europa” e primo classificato al “Punto Radio Talent a Bologna”.

Il 5 luglio è una data fondamentale per Leo: il 5 luglio 2016 Bruce Springsteen lo ha invitato a salire sul palco di San Siro per un duetto alla chitarra su Dancing in the Dark, e da quella serata è nata l’ispirazione per la prima canzone scritta da Leo, “Guitar Man”, come lo ha ribattezzato Springsteen quella sera.

Il 5 luglio 2019 Leo Meconi pubblica l’album It’s Just Me prodotto da Azzurra Music con la supervisione di Dodi Battaglia, per il quale Leo ha aperto a febbraio il concerto al Teatro delle Celebrazioni a Bologna. Quel disco contiene complessivamente 20 brani che riassumono la sua passione per artisti come Bruce SpringsteenBob DylanEaglesBob Marley e Stevie Wonder, oltre a  “Satan’s Street” e “Guitar Man” che sono invece due inediti scritti e interpretati da Leo in questa sua opera prima.
Il 29 novembre dello stesso anno esce "I’ll Fly Away" il primo disco di inediti.

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comunicazione e promozione

Milano Moda Uomo A/I 2020/21: Gucci primo per engagement su Instagram

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Torna l’Instagram Fashion Index di Blogmeter che incorona Gucci, Prada, Alexander McQueen, Armani e Fendi come brand più attivi durante la manifestazione. 

In occasione della Milano Fashion Week dedicata alla moda maschile, Blogmeter ha monitorato i brand di moda più attivi su Instagram per stilare il suo Instagram Fashion Index, che incorona le maison che hanno creato maggiore engagement su Instagram. Tramite la Blogmeter Suite, piattaforma integrata di social intelligence, sono stati analizzati i profili Instagram dei 56 fashion brand che, tra il 10 e il 14 gennaio, hanno sfilato sulle passerelle di Milano Moda Uomo A/I 2020/21, secondo il calendario ufficiale di Camera Nazionale della Moda Italiana.
Gucci conquista il primo gradino del podio, ottenendo un engagement di oltre 1,8 milioni di interazioni. La sfilata della casa fiorentina, che quest’anno ha coinciso con il quinto anniversario della nomina di Alessandro Michele a Direttore Creativo, è stata un omaggio all’infanzia, un invito a ritornare bambini e a riscoprire e ricreare la propria mascolinità. Ed è proprio questo il messaggio che Alessandro Michele ha voluto trasmettere con il ritorno sulle passerelle milanesi di Gucci Man (dopo 3 anni di assenza): abbandonare gli stereotipi che la società impone, senza paura di mostrarsi come si è. 
La seconda posizione della classifica spetta a Prada, che registra oltre 956 mila interazioni durante i giorni delle sfilate. La maison milanese presenta la sua collezione in una scenografia surreale, che ricorda un dipinto di De Chirico: due piazze vuote, comunicanti tra loro, sovrastate dalle pedane dove siedono gli ospiti. E sono proprio gli invitati a diventare i protagonisti dei post Instagram di Prada più apprezzati - solo per citarne alcuni: Chiara Ferragni, l’attore Dylan Sprouse (con la fidanzata supermodella Barbara Palvin), il rapper Quavo Huncho e la star di Instagram Rickey Thompson.
Al terzo posto della classifica si piazza Alexander McQueen, con oltre 523 mila interazioni totali. Il fashion brand britannico, tornato a Milano dopo diversi anni di assenza sulle passerelle dedicate alla Moda Uomo, presenta una collezione che fonde il classico al moderno, con abiti ibridi dai colori che richiamano rocce e minerali tipici delle terre d’oltremanica.
In quarta posizione, con un engagement pari a 506 mila, si attesta Armani che sfila in due giorni distinti sia con la collezione Emporio Armani sia con la collezione Giorgio Armani e presenta una capsule collection adatta per sfidare il freddo sulle piste da sci ma anche in città: Giorgio Armani Neve. Tra i post più apprezzati sul profilo Instagram di Armani spicca una carrellata di foto degli ospiti celebri: Ferzan Ozpetek, Stefano Accorsi, Edoardo Leo, il pilota di Formula 1 Charles Leclerc e l’attore americano Taron Egerton.
Quinta posizione per Fendi, che ottiene oltre 454 mila interazioni. La maison romana presenta una collezione fatta di cappotti, giacche e pellicce che si modificano attraverso applicazioni di cerniere, per una moda sostenibile e che duri nel tempo

RIMINI: FELLINI 100. UN COMPLEANNO LUNGO UN ANNO. Gli appuntamenti per la celebrazione del Centenario del Maestro

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Rimini: 1920-2020 'Tutto si immagina': tra sogno e realtà grandi artisti omaggiano Federico Fellini nel centenario dalla nascita
Ezio Bosso, Daniel Pennac, Vince Tempera, Kai Leclerc, Elisa Barucchieri, Marco Bellocchio, Marco Tullio Giordana, Francesca Fabbri Fellini, Gianluca Farinelli, a Rimini per i 100 anni del Maestro

Era nato il 20 gennaio del 1920 in Via Dardanelli a Rimini alle ore 21.30, Capricorno ascendente Vergine. E, pur essendosene andato giovane - come ha raccontato ne I Vitelloni – Federico Fellini, con la sua città natale, ha sempre avuto un rapporto molto stretto, tanto da omaggiarla con un capolavoro assoluto come Amarcord. E Rimini diventa il centro delle maggiori attività per ricordare questo genio che amava ripetere “Nulla si sa, tutto si immagina”. Un compleanno unico, nei luoghi che videro Fellini nascere, poi crescere, accumulando ricordi e sogni che poi sarebbero stati linfa poetica per i suoi capolavori, conosciuti in tutto il mondo.

Rimini si prepara a festeggiare il compleanno di Federico Fellini con la manifestazione “Fellini 100. Un compleanno lungo un anno”. Un programma ricco di appuntamenti ed eventi che si svilupperà per tutto il 2020. Iniziato il 14 dicembre scorso, con l’inaugurazione della mostra Fellini 100. Genio Immortale a Castel Sismondo, questo percorso vivrà i suoi momenti più importanti nelle settimane dal 17 al 31 gennaio, per concludersi alla fine di quest’anno, con l’inaugurazione del Museo Internazionale a lui dedicato.

Spiccano due grandi concerti, uno di Ezio Bosso e l’altro di Vince Tempera, due musicisti di primo piano a livello internazionale; una lettura teatrale, a firma del grande scrittore Daniel Pennac; una conversazione sul cinema di Fellini al quale parteciperanno i registi Marco Bellocchio e Marco Tullio Giordana insieme a Gianluca Farinelli della Cineteca di Bologna e moderato da Francesca Fabbri Fellini. Lo spettacolo del clown/funambolo Kai Leclerc insieme alla danzatrice aerea Elisa Barucchieri e il taglio della monumentale Torta dei Sogni firmata dal maestro pasticcere Rinaldini.

Quinta d’eccezione di questi lunghi festeggiamenti, una intera città vestita a festa che risplende di luci che omaggiano Fellini in forma di parole illuminate e immagini tratte dai suoi film. Frasi tratte dalle sceneggiature dei suoi film che accompagnano i visitatori in un cammino tra Piazza Cavour, Teatro Galli, Castel Sismondo, Corso d’Augusto, Cinema Fulgor: i vari luoghi che ospitano il programma delle celebrazioni.

EZIO BOSSO E LA SUA EUROPE PHILHARMONIC.

Domenica 19 gennaio, Ezio Bosso dirige la sua Europe Philharmonic, orchestra che raccoglie elementi da tutto il continente, per un concerto dal programma tutto da scoprire, che spazierà da Vivaldi a Mozart, da Bach a Beethoven (Teatro Galli, ore 21.00). Non un omaggio classico a Fellini, ma un modo per raccontare i geni che, al pari di Fellini, hanno rivoluzionato il costume e l’arte del proprio tempo e di quelli a seguire. Il concerto sarà preceduto da due giorni di prove aperte (con ingresso a pagamento) venerdì 17 e sabato 18 gennaio: un’occasione per conoscere da vicino il progetto della Europe Philharmonic e per offrire un’ulteriore opportunità al pubblico di assistere ad un appuntamento che si annuncia indimenticabile.

Sempre il 19 gennaio, alle ore 16.00 al Cinema Fulgor (ingresso libero), si terrà Conversazione su Fellini, i ricordi di alcuni protagonisti del cinema italiano. I registi Marco Bellocchio e Marco Tullio Giordana insieme al Direttore della Cineteca di Bologna Gianluca Farinelli parleranno della poetica del cinema di Fellini, una conversazione moderata dalla nipote del Maestro, Francesca Fabbri Fellini.

BUON COMPLEANNO FEDERICO. LA FESTA DI COMPLEANNO IN PIAZZA CON IL CIRCO E LA GRANDE TORTA CON IL DOLCE AMATO DAL REGISTA.

Lunedì 20 gennaio, nel giorno esatto del Centenario della nascita di Federico Fellini, sul palcoscenico del Teatro Galli salirà, alle 21.30, il Maestro Vince Tempera, per augurare “Buon compleanno Federico” attraverso le musiche che hanno reso immortali le pellicole del grande regista. Il Maestro dirigerà la SymphonItaly Orchestra e OLES di Lecce e del Salento in un programma che prevede l’esecuzione delle partiture originali dei temi musicali dei film più celebri del regista riminese. “Partirò da La Strada – ha raccontato il maestro Tempera – forse il tema delle musiche di Rota che più amo ed il modo migliore per aprire un percorso nei sogni e nel mondo magico di Fellini. La musica serve a ricordare”.

Sempre il 20 gennaio ci attende la grande festa di piazza. Alle 17.30, dal Castello Malatestiano, sede del futuro Museo Fellini, partirà un corteo variopinto guidato da figuranti e dalla musica irresistibile dei Musicanti di San Crispino, a precedere la sfilata dei bambini con i disegni dei loro sogni, il loro omaggio al più visionario fra tutti i sognatori. Alle ore 18.00 il corteo festoso giungerà in piazza Cavour per lo spettacolo del performer illusionista dell'acrobazia di fama internazionale, Kai Leclerc, con lo spettacolo Fellini upside down, il tentativo di sorprendere il pubblico proiettando, in un mondo alla rovescia, alcune delle più celebri scene dei film di Fellini. Il pubblico sarà guidato in questo viaggio fantastico non solo dalla musica, ma anche dai tanti riferimenti scenografici a testa in giù. Ad accompagnare Leclerc in questa esperienza ci sarà Elisa Barucchieri, eccezionale danzatrice aerea che porterà lo spettacolo dal cielo alla terra e di nuovo dalla terra al cielo.

Al termine dello spettacolo appuntamento, alle ore 19.00, sempre in Piazza Cavour, per il taglio della monumentale Torta dei Sogni – alta circa 2metri - realizzata dal maestro pasticcere Roberto Rinaldini che ha personalmente reinterpretato il dolce più amato dal regista: zuppa inglese Fellini 100.

LA LEGGE DEL SOGNATORE.

Mercoledì 22 gennaio. Esce il 16 gennaio in Italia La legge del sognatore, nuovo libro di Daniel Pennac pubblicato da Feltrinelli Editore, che è un grande omaggio a Federico Fellini. Un libro che diventa spettacolo: l'autore lo porterà infatti in tournée in forma di lettura teatrale a Milano, Torino e Rimini, grazie ad una produzione firmata Compagnie MIA – Il Funaro, in coproduzione con Intesa Sanpaolo e in un adattamento di Clara Bauer e Daniel Pennac con la regia di Clara Bauer.

La legge del sognatore è ispirato dall’antica passione di Pennac per un maestro del cinema italiano che con il sogno ha dialogato tutta la vita. Un enorme teatro in cui va in scena una meravigliosa rappresentazione della vita. “Il progetto teatrale sulla risurrezione di Fellini è la cosa più reale di tutta questa storia. Dopo averlo sognato, non solo l’ho ideato, ma l’ho raccontato agli attori della nostra troupe, alla nostra banda italiana del Funaro e alla direzione del Piccolo Teatro di Milano”. In scena insieme a Daniel Pennac ci sono Pako Ioffredo, Demi Licata e Gaetano Lucido, mentre le musiche originali sono di Alice Loup.

Dal 3 al 5 aprile si svolgerà la “Settima Arte – Cinema e Industria”, festa del cinema di Rimini. Una tre giorni di eventi, tutti gratuiti ed aperti al pubblico, con masterclass, proiezioni, anteprime, mostre e letture che si pone l’obiettivo di celebrare il cinema come industria artistica e processo produttivo/professionale.

Tutto il 2020 di Rimini sarà un omaggio a Federico Fellini, fino ad arrivare, alla fine dell’anno, all’apertura del Museo Internazionale a lui dedicato, di cui la Mostra “Fellini 100 Genio Immortale” a Castel Sismondo è, in parte, una anticipazione. Tanti saranno gli artisti internazionali che, nel corso di quest’anno, renderanno omaggio ad uno dei più grandi Geni della Settima Arte.


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