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Simone Savogin e la bellezza del palco "che fa paura e affascina". L'intervista di Fattitaliani

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Ho scoperto Simone Savogin ad Italia’s Got Talent, artista del “poetry slam” e ne sono stata subito rapita. Appartengo a quella generazione in cui le poesie venivano imparate a memoria e a furia di ripeterle, diventavano quasi filastrocche, nenie o cantilene. 

Ho colto al volo l’occasione del suo debutto nazonale al 34° Todi Festival, il 24 agosto con lo spettacolo “Via”  per cercare di saperne qualcosa in più sulla poesia slam, intervistandolo. 
Come nasce l’idea di portare in scena la poesia slam? 
Sono stati loro ad offrirmi questa possibilità chiedendomi di mettere in scena uno spettacolo che potesse unire la maggior parte dei pezzi che faccio negli slam. 
Il titolo è “Via” cosa significa? 
Via vuol dire tante cose come spero di riuscire a far capire nello spettacolo perché è una delle parole che usiamo spesso, in più modi, senza accorgerci che molte parole hanno più significati. “Via” da un certo punto di vista è il mio via. Ci provo. Faccio il possibile per portare anche in teatro questa forma d’Arte che è la poesia parlata, quella orale e speriamo che possa essere un buon via anche per gli altri, non solo per me. Possa essere un inizio, un andiamo, un Via! Tutti insieme portiamo un po’ di quest’Arte nei Teatri.
Dopo Todi, farete una tournée o ancora non è stata definita? 
Ancora non abbiamo definito altre date perché sono una persona molto insicura e volevo essere certo che andasse bene, prima di dire “ho uno spettacolo”.  Dopo il debutto magari avrò la sicurezza di poterlo portare altrove. Ovunque ne parlo, c’è gente interessata quindi sicuramente poi andrà in giro per l’Italia e spero di poterlo portare anche a Roma. 
“Scrivo, Urlo e Leggo” che cosa fa più volentieri? 
Non credo si possa dare una priorità a qualcosa, serve tutto nelle dosi giuste perché le cose funzionino. Non sono mai riuscito o quanto meno ho provato a non far parte di nessuna Band per qualche mese ma non ce l’ho fatta. Ho bisogno anche di quel lato per sfogare quel qualcosa che almeno porta anche bilanciamento nella calma che spero di infondere con i testi e con il mio modo di fare. Serve sfogarsi in qualche modo e urlare nelle Band serve. Scrivo quando posso e quanto posso, quando imparo le cose, le scrivo. Tutto fa parte delle persone. Ognuno ha bisogno di dare sfogo a quello che urge. 
Come si è avvicinato alla Poesia Slam?Il primo slam è nato per caso perché il mio vicino di treno mi ha chiesto “visto che tu scrivi canzoni, mi hanno chiesto diorganizzare un Poetry slam” (una sfida tra poeti che recitano i propri testi su un palco. Ognuno ha un certo tempo a disposizione dopo il quale la giuria estratta tra le persone del pubblico vota la performance del poeta in gara) e nel 2005 non sapevo cosa fosse… Io come tantissima gente! Quando sono arrivato ai Giardini di Porta Venezia a Milano, mi sono trovato in una competizione molto libera e aperta e tutti votavano qualcosa che fino a cinque minuti prima non conoscevano. Lì ho conosciuto Filippo Timi che mi ha detto “perché non fai teatro?”. Diciamo che ci aveva visto lungo. Spero di poterlo incontrare nuovamente e abbracciarlo per questa bellissima idea che mi ha dato. Per tre anni ho vinto i Campionati italiani.
In questo suo percorso è stato anche in Israele, al Parlamento europeo di Bruxelles…
Lo slam internazionaleè straordinario! Dovremmoriuscire a organizzare gli europei, così almeno l’Italia potrà usufruirne. Ce ne sono stati alcuni organizzati da Lello Voce, da Cristian Sinicco e sono bellissimi. Si sentono voci diverse, leggono i testi sullo sfondo e generalmente le reazioni del pubblico sono tre! Sei sul palco e vedi che le persone guardano in alto a sinistra per leggere la traduzione e capire il testo; ci sono le persone che ti guardano per cercare di capire cosa stai dicendo perché non capiscono in quanto non conoscono la lingua e si lasciano permeare dalla performance e poi ci sono quelli che si lasciano trasportare. 
Sembra che lo slam fondi le sue radici nell’antica Grecia
I “Certamen” di poesia esistono da sempre. Noi italiani ci distinguiamo per l’ottava rima che è una cosa molto simile. Le improvvisazioni sulla lingua ci sono da sempre. Non è un’invenzione ma un Format che porta l’oralità della poesia in alto. È stata la cosa giusta al momento giusto. Tutto ciò che è produzione artistica, ogni tanto ha bisogno di una svecchiata. Questo è un Format che adesso funziona.
Hai parlato di pubblico internazionale, ti seguono anche i giovani? 
Questa cosa è successa grazie ad Italia’s Got talent, il target di quella trasmissione è molto giovane e questa cosa all’inizio mi ha un po’ spaventato perché è difficile entrare in un ambiente come quello della TV che già tende a non prestarsi a quella che è la poesia performativa e in più ad avere un pubblico di giovani che potrebbe ritenerla noiosa o essere prevenuti perché a scuola la Poesia viene spesso parificata alla noia. Invece, c’è stata una bellissima risposta dei giovani che mi hanno scritto “mi hai fatto venire voglia di leggere”, “mi hai fatto venire voglia di scrivere”. È stato questo il premio più grande che potessi ricevere. Non ero lì per competere e vincere il primo premio ma l’ho vinto grazie ai messaggi che mi mandano i giovani. È quasi maggiore la risposta dei giovani ed è bello che sia così.
Perché i palchi ti spaventano? 
Mi spaventa tutto nella vita. Il palco ha quella cosa che nel Romanticismo si chiamava sublime, la bellezza che fa paura ed affascina. I palchi sono molto spesso i luoghi in cui mi sento meglio ma molto spesso mi fanno paura. Il palco ha questa bellissima capacità energetica di passare da un estremo all’altro, dalla massima paura alla massima libertà che io mi possa prendere quindi è vitale. Come nella vita normale ci si può appiattire e accettare la mediocrità invece sul palco sento che mi dà l’energia, la forza per poter essere un po’meno mediocre. È una libertà incredibile e le libertà più grandi fanno paura. 
È inevitabile la domanda…qual era il suo rapporto con la poesia a scuola? Come tanti bambini l’ho vissuta sempre come un gioco. Mi piacevano tanto le filastrocche, i giochi di parole mi hanno aperto la mente e andando avanti nello studio era sempre più affrontata come un dovere, una cosa noiosa ma quando mi veniva da esprimere qualcosa nella solitudine della mia camera mi venivano sia racconti ma anche poesie. Capivo che in fondo era un mezzo che aveva il suo tempo, il suo modo espressivo e che andava approcciata con il suo passo e nonostante a scuola non fosse la mia materia preferita, l’approcciavo comunque con reverenza perché mi accorgevo sempre di più checomunque mi si addiceva come mezzo di esprimermi.

Elisabetta Ruffolo 

CRISTIAN IMPARATO, "BALLIAMO INSIEME" NUOVO SINGOLO

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Il singolo BALLIAMO INSIEME, è un pezzo nato per gioco e sopratutto per scommessa (video).
È la prima volta che Cristian si cimenta con il genere musicale reggaeton/trap ma ad oggi può dire che questo stile è uno dei suoi preferiti. Questo pezzo rappresenta l’estate, la freschezza, la voglia di ballare e di vivere con la giusta leggerezza le proprie storie d’amore. Il singolo esce su tutte le piattaforme con etichetta Battitorumore e distribuzione Believe Digital,prodotto artisticamente da Alberto Rapetti (@Orange Studios Verona), Daniele Di Giorgi e Giacomo Accardi (@Zeit Studio Palermo). Il videoclip porta la firma e la realizzazione di Thomas Fasciana per The Studio Roma.

Biografia

Cristian Imparato, siculo al 100% e legato alla sua meravigliosa terra, nel 2010 a soli 14 anni fa emozionare con la sua voce tutta Italia, vincendo la prima edizione del Talent musicale “Io Canto”, condotto da Gerry Scotti su Canale 5.
Il disco “Cristian Imparato e i finalisti di IO CANTO” vende più di 250mila copie, un successo enorme visto l’andamento del mercato.
Cristian partecipa così ai WMA nel 2010 con il suo cavallo di battaglia “Adagio” e poi seguono altri importanti programmi televisivi del mondo Mediaset come: Verissimo, Chiambretti Night, Mediaset Night, Altre 4 Edizioni di “Io Canto”, etc...
Nel 2013 esce il primo album di Inediti “Cristian Imparato”e nel frattempo continua a studiare perché la musica è un grande amore e questo bambino che proprio grazie alla musica ha avuto un enorme successo in tenera età, e’ consapevole che adesso deve fare sul serio e per tornare al grande pubblico, deve farlo con un progetto e con le giuste collaborazioni artistiche.

Nel frattempo arriva da Barbara D’Urso l’occasione di partecipare al Grande Fratello #GF16 , ilreality più discusso d’Italia, che con questa edizione torna al successo di ascolti e di attenzione mediatica.

IML MANAGEMENT info@imlmanagement.com

CALVI FESTIVAL 2019, TRE SERATE DEDICATE AL CINEMA CON I CORTI DEL GLOBO D’ORO

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CALVI DELL’UMBRIA  -  La quarta edizione del Calvi Festival prosegue la sua lunga programmazione con tre serate dedicate al Cinema.

Da venerdì  23 a domenica 25 agosto il paese di Calvi dell’Umbria (Terni)  ospiterà una rassegna d’eccellenza nel cinema dei cortometraggi che hanno partecipato al concorso il  ‘Globo d’Oro’ dell’associazione della Stampa Estera in Italia. In particolare  la serata di venerdì  23 agosto sarà dedicata ad alcuni corti finalisti e al vincitore del prestigioso premio dal titolo “Olmo”  con la partecipazione del regista offidano  Davide Calvaresi.

Le proiezioni si svolgeranno presso il teatro del Monastero delle Orsoline, alle ore 18.00 (ingresso da piazzetta dei Martiri).  

Dopo la premiazione a Villa Wolkonsky a Roma, i migliori corti del Globo d’oro sono presentati  in prima al Calvi Festival 2019.

Per la sezione Calvi Cinema, in questa edizione sono già state dedicate tre giornate (dal 6 all’otto agosto) al cinema italiano con  la programmazione di tre film ‘Il ragazzo invisibile’ (regia di Gabriele Salvatores),  ‘I nostri ragazzi’ e  ‘La vita possibile’ (entrambi con la regia di  Ivano de Matteo) a cura dell’associazione Viatores Umbro Sabini in collaborazione con l’Amministrazione comunale.
Adesso è  la volta dei cortometraggi.  
Per la sezione degli Eventi Speciali, negli stessi giorni dedicati al Cinema, quindi dal 23 al 25 agosto, a Calvi dell’Umbria, gemellata con il paese di Peiting, presso i campi sportivi dalle ore 19.30, si svolgerà la Festa della Birra, una rinomata tradizione calvese.  Per tre giorni si respirerà aria di Baviera e si potranno gustare birra e piatti tipici cucinati dalle Bauriennen di Peiting, ascoltando musica suonata dal vivo dalle bande in costume tradizionale.

Sito ufficiale: www.calvifestival.it

T.F.V., “Non Molleremo Mai” nuovo singolo dall'ep "C'era una Volta un Sogno"

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(video) In “Non Molleremo Mai”, nuovo inedito dei T.F.V. estratto dall'EP "C'era una Volta un Sogno", si parla di una società diversa rispetto a quella dell'infanzia della band: una società in cui non si cresce più in strada calciando un pallone, dove non si socializza con altre persone, dove non c'è più lealtà.

Questo spesso fa sentire soli in mezzo a tante maschere e pochi volti, in una realtà che la band non sente più sua. 
Il video che accompagna il singolo esprime tutta la gioventù e la voglia di rimanere sempre giovani nell'animo attraverso il piccolo Filippo di 9 anni, che vuole essere un esempio per i bambini della sua età e per i giovani adolescenti, all'approccio con il mondo dello skateboard, ma anche al socializzare e al crescere con dei valori.

I T.F.V. sono una Punk-Rock/Melodic-Hardcore band Reggiana nata nel 2008 che prende ispirazione da gruppi punk californiani come NOFX, Pennywise, Blink182 e Descendents.

I loro testi trattano generalmente delle problematiche presenti all'interno della società, della famiglia e della vita di tutti i giorni.
La nascita della band avviene quando il chitarrista Johnny e del fratello bassista Jimmy decidono, insieme ai loro due amici Alex e Gara, di formare un gruppo tutto loro. Dopo aver considerato diverse opzioni, la scelta definitiva del nome cade su T.F.V. acronimo di TIME FOR VOMIT.

Tra il 2008 e il 2009 registrano due demo: "Can You Save Me?" e "Sc-Emo", inserite a loro volta all'interno delle compilation: "The Explosion Of Punk V.2" e "Punk Kills V.2".
Alex lascia la band nel 2010 e nel 2011 esce il primo album "Disciplina Zero" come power trio. Nel 2015 esce il secondo lavoro in studio, l' EP "Neuro Esplosione".  Nel 2017  Gara lascia la band e viene sostituito da Stecco. 

Con la nuova formazione e una chitarra in più suonata dall'amico di vecchia data Dave, nel 2018 esce il nuovo EP "C'era una volta un sogno" insieme al singolo estratto "America" che permette alla band di aprire un live dei SUM 41.
I TFV hanno condiviso il palco anche con: H2O – WATERPARKS - ANDREA ROCK - ANDEAD - SHANDON - MEGANOIDI - RAW POWER -
PAOLINO PAPERINO BAND - DOGS -TERRY BOMB (LA).

#Cocktailcromia, quest'estate il cocktail viene scelto in base al proprio stato d'animo

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“I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni” disse il pittore Pablo Picasso. Dal rosso, che simboleggia carica e passionalità, all’arancione, tipico delle persone solari, passando per il blu, che rappresenta calma e tranquillità
I colori influenzano ogni attimo della vita: da una decisione che si deve prendere, al come vestirsi la mattina prima di andare al lavoro. Inoltre essi possono dire molto, per chi ci crede, sui gusti e le preferenze di una persona, ma anche sul carattere e sullo stato d’animo. E chi l’avrebbe mai detto che, partendo proprio dai colori, si riuscisse anche a decretare il cocktail adatto ad ogni personalità? Da unoStrawberry Bitter per le persone energiche a un Midori Sour per quelle profonde e riflessive: ad ogni stato d’animo ecco il relativo drink.

E’ quanto emerge da uno studio condotto da Sanbittèr Aperitivo Cool Hunting, osservatorio sulle nuove tendenze in materia di drink e mixability, condotto attraverso un monitoraggio su oltre 150 fonti tra testate, magazine, portali, blog e community lifestyle internazionali e su un pool di 20 tra esperti e cromoterapeuti per collegare a un determinato stato d’animo il relativo cocktail.

Nella cromoterapia, disciplina nata nell’antico Egitto grazie al dio Thot, l’utilizzo di diverse tonalità aiuterebbe il corpo e la psiche a ritrovare il loro naturale equilibrio. Secondo la tradizione ermetica sia gli Egizi che i Greci utilizzavano infatti minerali, pietre, cristalli e unguenti colorati per tale scopo, oltre a dipingere con diversi colori le pareti stesse dei luoghi di cura. Nel 1920, poi, il colonnello indiano Dinshah Pestanji Framji Ghadiali inventò laspettrocromoterapia, una tecnica che prevedeva per qualsiasi tipo di patologia l’utilizzo di luci con colori diversi. Egli, che operò negli Stati Uniti per diversi anni, costruì lo spettrocromo, un macchinario che consisteva in una forte sorgente luminosa davanti alla quale potevano essere inseriti dei filtri colorati.

“Il colore influisce in ogni istante della nostra vita – dichiara Sara Cicolani, autrice di diversi libri, fra cui ‘Cromoterapia emozionale’ e ideatrice del Wellness Coaching e dell’Holistic Coaching – Tutto intorno a noi è colore, basti pensare al sole che ogni giorno ci illumina e porta luce nelle nostre vite. Dato che il colore influenza notevolmente i nostri stati emotivi, basterebbe poco per vivere sempre con una giusta dose di buon umore, nonostante le mille peripezie che si incontrano. Ci sono poi dei colori che ci aiutano moltissimo a cambiare il nostro stato d’animo, si tratta dei cosiddetti ‘colori caldi’, che vanno dal giallo, all’oro fino all’arancio. Ce ne sono altri, invece, che aiutano a metterci in contatto con le nostrediscordanze emozionali quotidiane, come per esempio il sentirsi un pesce fuor d’acqua (porpora), l’essere scarichi e senza energie (verde luminoso), la frustrazione (arancio chiaro). Tra le tinte più comuni che utilizziamo nella vita quotidiana ci sono sette classici, ma quelle che possono dare una mano dal punto di vista emozionale sono molto di più. La cromoterapia emozionale è accesso ai colori che abbiamo intorno a noi: sta quindi alla persona scegliere quali utilizzare per riuscire nelle piccole-grandi cose di ogni giorno”.
La ricercatrice Sally Augustin, in un articolo scritto per Psychologytoday.com, ha parlato degli“effetti sorprendenti” dei colori sulla mente e sull’umore degli esseri umani. La cosa più importante da tenere in considerazione circa le tonalità e le emozioni ad essi collegate sono lasaturazione e la luminosità. Il primo termine si riferisce a quanto puro sia un colore: meno è saturo, più è grigiastro. Il secondo, invece, fa riferimento a quanto leggera sia una determinata tinta. Tutte quelle che sono meno sature ma brillanti, come per esempio un verde lucente, sono rilassanti; e le restanti, considerate più sature e meno brillanti, come per esempio il blu zaffiro, sono più energizzanti alla sola vista. I colori, infine, si suddividono in “caldi”, come il rosso e l’arancione, e “freddi”, tipo il blu e il verde per un motivo ben preciso: quando un individuo si trova in uno spazio con delle pareti a tinte “calde” prova la sensazione che l’ambiente sia più accogliente  rispetto a quella tipica di uno con pareti dipinte con colori “freddi”.

La teoria esposta dalla Dottoressa Sally Augustin è stata seguita e condivisa anche da una celebrity come Kylie Minogue. Secondo quanto si legge su Scotsman.com, infatti, la cantante, durante un periodo di convalescenza in cui era ricoverata in ospedale, aveva chiesto che le venisse assegnata una camera con le pareti dipinte di rosa. Katy Perry e Jennifer Lopez, invece, hanno dichiarato di fare ricorso alla teoria dei colori, che influenzano lo stato d’animo, per sentirsi più sicure di se stesse e a proprio agio in un determinato contesto.

ECCO I COCKTAIL DA BERE IN RELAZIONE AL PROPRIO STATO D’ANIMO

Per una persona passionalepiena di energia e che ha sempre voglia di fare qualcosa, annoiandosi nello star ferma, si consiglia un cocktail di colore rosso. Quello ideale è ilCaipibitter, realizzato con 8 cl di Sanbittèr Rosso, 2 mandarini cinesi, 2 cl di sciroppo di miele, pistilli di zafferano e del ghiaccio;

Alle persone calorosepositivepropositive ed energiche viene attribuito un cocktail di colorgiallo e, quale miglior scelta se non il celebre Mimosa? 7.5 cl di spumante brut, 7.5 cl di succo d’arancia per dare la giusta carica e, come garnish, una fetta dell’agrume stesso;

Secondo uno dei detti più popolari al mondo, il verde è sinonimo di speranza ma, secondo lacromoterapia, si affianca alle persone equilibrate, a cui piace vivere ogni istante intensamente,riflettendo bene sul da farsi. Il drink consigliato è il Midori Sour, preparato con 4.5 cl di liquore Midori, 6 cl di sweet & sour, 3 cl di succo di limone, 3 cl di vodka e, infine, della soda o della gazzosa per allungare il tutto;

Per tutti coloro che sono in grado di portare solarità e felicità nelle vite altrui, si consiglia un drink arancione, come per esempio il Tropical Bitter, che si compone con 10 grammi di zenzero fresco, 2 cl di succo di lime, 2 cl di sciroppo di litchees e 10 cl di Sanbittèr Emozioni di Frutta al Passion Fruit;

Per le persone che si caratterizzano per calma e tranquillità è consigliato un drink dal coloreblu, che porta subito alla mente sensazioni di serenità e di pace come possono essere quelle tipiche di un ambiente marino. Il cocktail perfetto è il Blue Hawaian, realizzato con 8 cl di rum bianco, 4 cl di blu Cura?ao, 15 cl di succo di ananas e 8 cl di latte di cocco.

Kram a Castrocaro 2019: mi piace dare e ottenere il massimo. L'intervista di Fattitaliani

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Quest'anno il Festival di Castrocaroè proposto in diretta martedì 3 settembre su Rai2 alle 21.20 e in simulcast su Radio2. La conduzione tv è affidata a Stefano De Martino e Belen Rodriguez, mentre quella radiofonica a Ema Stokholma. Dieci i giovani finalisti, fra cui Rosario Canale in arte Kram: Fattitaliani lo ha intervistato.

Dicci qualcosa di te per conoscerti meglio...
Sono un cantautore di Reggio Calabria e ho 27 anni. La musica è la mia compagna di vita da sempre e spero che lo rimanga per sempre.
Che significato assume per un giovane artista arrivare alla finale di Castrocaro?
È una bellissima esperienza che ha tracciato l’inizio delle carriere di grandi artisti della musica italiana. Un’occasione importante per portare la tua musica al grande pubblico.
Personalmente quali tappe ritieni importanti per la tua formazione artistica? 
Ogni giorno è una tappa. Bisogna avere sempre la forza e la voglia di migliorarsi tutto il resto serve solo a questo!
Con quali brani ti sei presentato per le selezioni? a tuo avviso, pensandoci dopo, quali elementi ti hanno permesso di accedere alla finale?
Un brano che ha segnato la musica italiana del grande De Gregori “La donna cannone” e un mio brano “Amico mio è tutto a posto”. Credo che abbia colpito molto la mia capacità di scrittura, l’innovazione musicale del brano ma anche la reinterpretazione al piano della cover. Non è mai facile cimentarsi a rifare brani così importanti senza cadere nel paragone con l’originale.
Proverai altre strade "televisive" per emergere ancora di più? Mi riferisco ai talent... e non solo.
Ho già fatto qualche talent. Sono delle occasioni in più per farsi conoscere e vanno prese come tali e sfruttate soprattutto per crescere artisticamente.
A quali musicisti e cantanti fai riferimento?
Tiziano Ferro e Jovanotti perché si rinnovano continuamente e hanno una grande versatilità e un grande carisma. Caratteristiche che credo di avere anch’io.
Tanti giovani artisti sono emersi di recente: che ne pensi?
Penso che ognuno abbia una storia e vada sempre rispettato. Sono molto contento quando un giovane emerge perché significa che la musica non è morta!
I dieci finalisti di Castrocaro 2019
Con gli altri finalisti di Castrocaro avete occasione di conoscervi al di là dei meccanismi e dei momenti di gara?
Sono tutti dei ragazzi fantastici. C’è sana competizione e armonia anche con chi non è riuscito ad arrivare alla fase finale. Faccio a tutti un grande in bocca al lupo.
Quali progetti, che idee ti aspettano dopo la manifestazione?
Con la mia etichetta Metrorecords stiamo lavorando al disco e saremo pronti per uscire con un nuovo singolo verso fine Settembre quindi rimanete collegati sui miei social @krammusic su Instagram e Kram su Facebook.
Sai già con chi duetterai alla finale?
Ah sono previsti dei duetti? Non lo sapevo!
Sei un tipo battagliero? Quando affronti una gara o una selezione dici a te stesso «ce la devo fare» oppure «l'importante è partecipare»?
Battagliero sì, ma non lo dimostro. Mi piace dare il massimo e ottenere il massimo. Sulla prima ne sono certo, sulla seconda non sempre tutto può andare come ti aspetti ma ogni porta in faccia ti fa diventare più forte e più deciso verso qualcosa di più grande! Giovanni Zambito.


Copertina: Dario Lazzari Photography

TARANTA. SALIF KEITA, AFRICA E SALENTO: STESSE VIBRAZIONI

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“Africa e Salento sono due Paesi del Mediterraneo e questo aspetto è determinante per la comune origine  di sonorità e vibrazioni. La nostra origine è legata alla terra, per cui abbiamo  lo stesso modo di sentire la musica e percepire la cultura.”

Lo ha detto Salif Keita, l’ospite internazionale della 22/a edizione de La Notte della Taranta che salirà sul palco del Concertone finale di Melpignano  insieme a Elisa, Guè Pequeno, Enzo Avitabile, Alessandro Quarta e Maurizio Colonna.
Keita, conosciuto come la voce d’oro dell’Africa questo pomeriggio ha provato al Centro Polivalente di Zollino i brani che proporrà il 24 agosto a Melpignano. Tra questi anche Yamore, rimodulato con alcuni versi scritti e interpretati dalla voce dell’Orchestra Popolare Stefania Morciano.

Thomas Grazioso, esce l'EP "Honey": i suoi brani in concorso in Russia

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Sarà disponibile su tutti i digital store da venerdì 23 agosto 2019il nuovo lavoro di Thomas Grazioso, si tratta dell’EP “Honey” (etichetta 8P Management), nato per festeggiare i 15 anni di carriera del cantante romano.

L’EP “Honey” è composto da tre brani inediti: “Honey”, “Ritornerò” e “Come nessuno” tutti prodotti dallo stesso Thomas. 
Il singolo “Honey” è il brano nato più di recente, è stato scritto immaginando un incontro di una notte sola con la più desiderabile ballerina del club più caldo che si possa immaginare….
È frutto dell’immaginazione di Thomas, non è una storia vera ma vuole essere un manifesto di quello che succede sempre più spesso tra i ragazzi di oggi, dell’amore usa e getta, colpi di fulmine che il giorno dopo neanche si ricordano… 
L’EP prende il nome proprio da questo brano perché è la canzone che più esce dagli schemi artistici fino ad ora utilizzati dallo stesso Thomas. È una canzone totalmente diversa da tutte le altre, un nuovo salto in avanti a livello produttivo per l’artista romano. Sicuramente “Honey” è il frutto anche della contaminazione artistica nata dai tantissimi viaggi di lavoro fatti dall’artista in tantissimi Paesi sia europei che extraeuropei, in particolare questo brano è molto legato alla Russia. 
“Ritornerò” è stata scritta durante un momento di depressione legata ai ricordi dei bei tempi dopo la rottura con i FourONE , la boyband che Thomas aveva fondato nel 2012 e con la quale aveva raggiunto il 1° posto della classifica iTunes con il loro singolo d’esordio. Nel 2017 venne scritto questo brano per provare a proporre una reunion ma il progetto non si realizzò così il brano rimase nel cassetto in attesa del momento migliore per farlo conoscere al grande pubblico.
“Come nessuno” è stato il primo dei tre brani ad essere realizzato. È nato da un’idea di Michele Marinelli che, durante un concerto, disse a Thomas di avere scritto un brano vicino alle sue “corde”. In effetti era vero! Ascoltato il provino fu subito amore per il brano che finalmente esce dallo studio e fa il suo esordio ufficiale al grande pubblico.
Tutti e tre i brani dell’EP “Honey” sono stati arrangiati da Alessandro Di Nunzio, già produttore artistico degli album di Thomas “Amami” e “Nono sono raccomandato”.
“L’idea di pubblicare un EP è nata in maniera naturale - dichiara Thomas - avevo voglia di sorprendere il mio pubblico, che mi segue e sostiene con affetto da ormai ben 15 anni. La scelta della data di pubblicazione era ovvia: il 23 agosto… come molti sapranno il 23 a Roma è un numero fortunato…”.
La carriera di Thomas parte nel 2004 con il suo debutto in Mediaset nel programma tv “Amici di Maria De Filippi”. Da allora sino ad oggi l’artista romano non si è mai fermato e nel 2019 vanta una carriera con in attivo 15 tournée e oltre 700 concerti, ma sono gli ultimi anni che segnano per l’artista romano una svolta, soprattutto internazionale. Dall’Egitto al Kazakhistan, passando per la Romania, Thomas ha avuto modo di esibirsi e di farsi apprezzare in tutti questi Paesi, ma uno dei più importanti trampolini di lancio è stata la sua partecipazione a The Voice Russia che lo ha reso talmente popolare da farlo partecipare ad una delle più importanti manifestazioni musicali dell’Est. È proprio in Russia, a Sochi, che a fine agosto rappresenterà l’Italia nel contest internazionale New Wave. I brani con cui Thomas combatterà per la vittoria italiana saranno proprio “Honey” e “Ritornerò”.

Il 2020 vedrà impegnato Thomas Grazioso sia nella sua prima tournée negli Stati Uniti, sia in nuovi ed importanti progetti.

INFO BRANI dell’EP “HONEY” di Thomas Grazioso
HONEY (3:37)
Testo: Thomas Grazioso
Musica: Andrea Di Nunzio

RITORNERO’ (4:00)
Testo e musica: Thomas Grazioso 

COME NESSUNO (3:30)
Testo e musica: Michele Marinelli
Etichetta discografica: 8P Management

Produttore esecutivo e Project Manager: Thomas Grazioso

Produzione Artistica: Thomas Grazioso e Alessandro Di Nunzio

Registrato, Mixato e Masterizzato da Alessandro Di Nunzio al NMG Recording Studio di Palestrina (Roma)

Prove di dialogo al Festival Francescano dal 27 al 29 settembre a Bologna

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Agnese Moro con l'ex brigatista Adriana Faranda, Romano Prodi con il gesuita Antonio Spadaro, Brunetto Salvarani con Adnane Mokrani: il Festival Francescano propone "prove di dialogo". A Bologna dal 27 al 29 settembre Agnese Moro con l'ex brigatista Adriana Faranda, Romano Prodi con il gesuita Antonio Spadaro, Brunetto Salvarani con Adnane Mokrani: il Festival Francescano propone "prove di dialogo". A Bologna dal 27 al 29 settembre

Il "dialogo" come stumento di incontro tra musulmani e cristiani, scienza ed etica, giovani e adulti, uomini e donne: posizioni distanti tra loro si confrontano all'XI Festival Francescano, a Bologna dal 27 al 29 settembre. Qui - tra dibattiti, spettacoli, concerti e "libri viventi" - intervengono Romano Prodi e il gesuita Antonio Spadaro sui rapporti tra Occidente e Cina; il francescano Paolo Benanti e il matematico Giuseppe O. Longo su tecnologia ed etica; l'ex brigatista Adriana Faranda e Agnese Moro sulla "giustizia riparativa"; il teologo cristiano Brunetto Salvarani e il musulmano Adnane Mokrani sul rapporto tra le religioni. Ci saranno anche il giornalista Mario Calabresi, il filologo Ivano Dionigi, il domenicano Timothy Radcliffe, il cantautore Simone Cristicchi. Un faccia a faccia tra generazioni, culture, generi, discipline: oltre 100 eventi in tre giorni, tutti gratuiti 


Per rendere nuovamente possibile l'incontro fra persone, occorre usare parole che siano cariche di senso e gravi di responsabilità. "Attraverso parole"è il messaggio dell'undicesima edizione del Festival Francescano, che si terrà a Bologna dal 27 al 29 settembre 2019.
La manifestazione organizzata dal Movimento francescano dell'Emilia-Romagna, alla quale partecipano tutte le famiglie francescane d'Italia, prende spunto dalla visita che Francesco d'Assisi fece 800 anni fa al sultano d'Egitto al-Malik al-Kamil. Un fatto storico, questo, ampiamente dibattuto ma con uno straordinario significato profetico: parlare la lingua dell'altro è la chiave dell'incontro. Durante l'evento bolognese, capace di far incontrare ogni anno migliaia di persone, non si affronterà la questione del dialogo da un punto di vista teorico; un approccio, questo, che troppo spesso conduce a "un altruismo a basso prezzo". Al contrario, si cercherà di mettere in atto vere  e proprie prove di dialogo, su argomenti che interessano tutti. Non solo, dunque, dialogo tra le religioni, bensì confronto tra generazioni, culture, generi, discipline.

Tra i dibattiti previsti, c'è quello sul lavoro con l'economista Stefano Zamagni; sulle povertà, che vede protagonisti la portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati Carlotta Sami e Marcello Longhi, Presidente di Opera San Francesco per i Poveri; sui rapporti tra Occidente e Cina con l'economista Romano Prodi e il gesuita Antonio Spadaro; su tecnologia ed etica, con il francescano Paolo Benanti e il matematico Giuseppe O. Longo.
Due teologi, uno cristiano (Brunetto Salvarani) e uno musulmano (Adnane Mokrani), si confronteranno sul rapporto tra le religioni; così come faranno il direttore della rivista "Islamochristiana" don Valentino Cottini e l'Imam Kamel Layachi.
Alla presenza dell'Arcivescovo di Bologna Mons. Matteo Maria Zuppi, l'ex brigatista Adriana Faranda e la figlia di Aldo Moro, Agnese, parleranno del percorso di "giustizia riparativa" che le vede coinvolte.
Tra gli altri ospiti in programma: l'antropologo Marco Aime, lo scrittore Eraldo Affinati, il sociologo Stefano Allievi, lo psicoanalista Luigi Ballerini, il chimico Vincenzo Balzani, lo storico della Chiesa Giuseppe Buffon, il giornalista Mario Calabresi, il Presidente del Forum delle associazioni familiari Gigi De Palo, il filologo Ivano Dionigi, il pedagogista Johnny Dotti, il critico d'arte Rosa Giorgi, il domenicano Timothy Radcliffe.

Per la sezione "fatti di dialogo", saranno messe in luce le esperienze della fotoreporter in zone d'emergenza Annalisa Vandelli, del francescano Stefano Luca che porta il teatro sociale in ospedali, carceri, comunità e tra i bambini di strada in Italia e all'estero, di Franco Vaccari, fondatore di "Rondine Cittadella della pace" e di fra Alberto Pari, responsabile del Progetto Amen della Custodia di Terra Santa: un'iniziativa che unisce cristiani, ebrei e musulmani nella condivisione del dialogo con Dio.

Tante le attività in piazza Maggiore a Bologna. Una novità su tutte: la tenda dell'incontro che, come quella biblica di Abramo, rappresenterà il "paradigma dell'ospitalità". Tra i grandi ritorni, invece, si terrà la biblioteca vivente, attraverso la quale possono essere presi in prestito "libri in carne e ossa" che hanno tanto da raccontare per superare i pregiudizi.
Più di cento eventi, tutti gratuiti, tra laboratori, attività per i bambini, momenti dedicati alla spiritualità e spettacoli. Tra questi ultimi, Simone Cristicchi si esibirà con l'Orchestra Collegium Musicum Almae Matris nel tour "Abbi cura di me".

Festival Francescano è organizzato in collaborazione con Comune e Chiesa di Bologna, patrocinato dalla Città metropolitana di Bologna e dalla Regione Emilia-Romagna, sostenuto da BPER Banca e Nykor Pilot Pen. Il programma completo su www.festivalfrancescano.it. 

India Blake Johnson, un successo il ritorno in Italia della fotografa statunitense con la mostra “Light & Space”

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di Ester M. Campese

Un graditissimo ritorno in Italia per India Blake Johnson, con l’exibition “Light & Space” la mostra fotografica curata dalla Project Manager e Curatrice Artistica Giulia Vallucci che da tempo segue l’artista. La mostra, allestita nello splendido Palazzo Boncompagni di Arpino (FR) è stata patrocinata dalla Fondazione Umberto Mastroianni di cui ne è Presidente Andrea Chietini e dalla Provincia di Frosinone ed il Comune di Arpino.

Una breve introduzione all’inaugurazione è avvenuta da parte della curatrice Giulia Vallucci, cui hanno fatto seguito gli interventi di Andrea Chietini e Loredana Rea, rispettivamente Presidente e Direttore della Fondazione Umberto Mastroianni. E’ seguito subito dopo l’interessantissimo discorso dell’ospite d’onore il Prof. Roberto Villa, fotografo storico di Pier Paolo Pasolini e del premio Nobel Dario Fo nonché studioso di comunicazione, e biografo e storico di Pier Paolo Pasolini. Il taglio del nastro e l’avvio della mostra è toccato alla madrina dell’evento la pittrice italiana Ester Campese in arte Campey.

Molti gli ospiti di prestigio intervenuti tra cui il Dott. Riccardo Bramante e molte personalità istituzionali che hanno apprezzato il percorso espositivo quasi in una magica atmosfera intrattenuti dall’esibizione musicale della cantante Gabriella Rea, nota per aver cantato principalmente in RAI e voce per tante big band, che è stata accompagnata alla chitarra dal Maestro Andrea Rivera che ha calcato palchi importanti esibendosi in RAI e Mediaset e per molte star, inclusa Anna Tatangelo.

La fotografa India Blake Johnson è nota a livello mondiale, come raffinata artista che ha esposto in tutto il mondo, ed in varie gallerie sia negli Stati Uniti che in Europa. Le sue fotografie sono state pubblicate in molte riviste di settore. Molti sono anche i riconoscimenti di prestigio ottenuti da India Blake Johnson tra cui il premio Internazionale Loupe, il Premio Windland ed il Premio New Jersey Federation of Camera Clubs. 

La sua creatività la portano a spaziare e sperimentare in varie direzioni le discipline artistiche ed in quella fotografica sa cogliere in maniera poetica i paesaggi che la attorniano ed in ci si immerge lei stessa per prima, osservandoli e proponendoli quasi come una sorta di diario biografico. Immortala con il suo obiettivo ciò che suscita in lei emozioni, fermando il momento, la luce, che poi consegna all’osservatore, attraverso le sue splendide foto.

Una sua opera è conservata in esposizione permanente al “Grounds for Sculpture”, letteralmente “Terre per la scultura”, un parco-museo artistico nella città di Hamilton, nel New Jersey (Stati Uniti), fondato dal padre Seward Johnson, uno dei fondatori della “Johnson & Johnson”.

Le novità della 76° Mostra del Cinema di Venezia

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di Riccardo Bramante

Si apre il 28 agosto la 76° edizione della Mostra del Cinema di Venezia che anche quest’anno radunerà nella città lagunare il meglio del cinema internazionale ed italiano insieme ad un folto gruppo di ospiti d’onore che calcheranno il red carpet: da Johnny Depp a Meryl Streep, da Mick Jagger alla famosa attrice cinese Gong Li, solo per citarne alcuni.

La Mostra si aprirà con la proiezione del film del regista giapponese Kore-eda Hirozaku “La Veritè”, ma le opere che molto probabilmente si contenderanno il prestigioso Leon d’Oro saranno “J’accuse” di Roman Polansky sul caso Dreyfuss, “The Laundromat” di Steven Soderbergh sui Panama Papers, “Adults in the Room” di Costa Gravas ispirato alla storia dell’ex ministro greco Yanis Varoufakis e “Ad Astra” di James Gray co protagonista Brad Pitt.

Ma anche molto interessanti saranno le anteprime di due serie prodotte da Sky: “The New Pope” di Paolo Sorrentino che avrà semprecome protagonista Jude Law questa volta accompagnato da John Malkovich e “Zerozerozero” di Stefano Sollima tratto dal bestseller di Roberto Saviano.

Molti saranno i film improntati a storie di donne, anche se, come dice il direttore artistico della Mostra Alberto Barbera, “le donne registe continuano ad essere una minoranza ma abbondano i ritratti femminili di peso anche se realizzati da maschi”. Infatti soltanto due sono le registe in corsa per il Leon d’Oro: la saudita Halfa Al-Mansour con “The Perfect Candidate” e l’australiana Shannon Murphy con “Babyteeth”, ma molti sono, invece, i film che trattano di complessi rapporti familiari tra padri, madri e figli in cui l’elemento femminile è in primo piano; evidentemente l’effetto Me-too e le relative polemiche degli ultimi mesi hanno inciso sulla sensibilità anche del mondo del cinema.

Per quanto riguarda il cinema italiano, quest’anno la Mostra appare improntata alla ricerca di storie ambiziose e sofisticate, con “sfide radicali” – come dice Barbera- che vogliono mettere in mostra la volontà di tornare a contare a livello internazionale. Ed ecco allora “Martin Eden” di Pietro Marcello che ha ambientato a Napoli l’omonimo romanzo di Jack London, “Il Sindaco di Rione Sanità” che Mario Martone ha rielaborato sulla base del testo teatrale di Eduardo De Filippo e “La Mafia non è più quella di una volta” di Franco Maresco che compie una riflessione a volte grottesca su cosa significhi essere palermitani oggi.

Fuori concorso ci sono, poi, altri film italiani con vocazione più popolare ma non per questo meno aderenti alla realtà attuale; tra questi sono da ricordare “Vivere” di Francesca Archibugi, commedia sociale con protagonista Micaela Ramazzotti e “Tutto il mio folle amore” di Gabriele Salvatores che racconta il legame tra un padre, Claudio Santamaria, ed il figlio autistico interpretato dal giovane Giulio Pranno.

Da ricordare, infine, che la Mostra celebrerà anche il centenario della nascita di Federico Fellini (che ricorrerà nel 2020) con il documentario di Eugenio Cappuccio “Fellini fine mai” e con spezzoni “d’archivio” dell’Istituto Luce Cinecittà sulla vita del grande regista.

Lady Oscar torna con “Che Avventura!” scritta da Laura Avalle. L'intervista a Clara Serina

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È stata la voce femminile dei Cavalieri del Re e a cavallo degli Anni ’80 e ’90 ha cantato le sigle dei più famosi cartoni animati che resteranno per sempre nella storia. Uno su tutti: Lady Oscar. Stiamo parlando di Clara Serina che adesso ritorna con tanti nuovi progetti, a partire dal singolo “Che Avventura!”, scaricabile da youtube (https://www.youtube.com/watch?v=06eMpWuWA14).

Clara, ci vuoi parlare come è nata questa “avventura”?
«Prima di tutto sono molto contenta di aver partecipato a questo progetto. A coinvolgermi è stata la mia amica Laura Avalle (nella foto sotto), dopo che lei aveva scritto il testo e accenni di melodia. Così, insieme a due formidabili musicisti che sono Matteo Balani e Johnny Pozzi, abbiamo lavorato su questa canzone per bambini e, a finire, l’ho cantata. Non solo. Ho fatto anche i cori: quindi tutte le prime, le seconde e le terze voci per creare il clima della canzone che, secondo me, è venuta benissimo!».
Hai fatto sognare generazioni di bambini…
«Ancora oggi, quando faccio i concerti, mi emoziono nel vedere tre-quattro generazioni che cantano insieme a me Lady Oscar, Cuore, Fiorellino, Stilly lo Specchio Magico, Sasuke, L’uomo Tigre e tante altre canzoni ancora».
Che cosa ti ha suscitato la canzone “Che Avventura!” e perché hai detto di sì a questo nuovo progetto?
«Mi piaceva l’idea di aiutare musicalmente la mia amica Laura in questo brano, poi perché è una canzone che evoca una realtà psicologica del bambino molto bella: racconta le sue paure e lo rassicura. Il messaggio di questa canzone è chiaro: seguire il cuore è sempre la strada giusta e questo, psicologicamente, dà un valore aggiunto a quei sentimenti che i bambini hanno bisogno di ritrovare dentro di loro, contare su se stessi, principalmente quando hanno sentimenti di solitudine e senso di abbandono. E poi nel brano c’è il bosco che è rappresentativo della vita, l’avventura di crescere e diventare grandi e la canzone mostra che ci si può avventurare nella vita, che c’è il momento in cui ci si disorienta anche per i cambiamenti evolutivi del bambino ma anche dell’adulto, però poi c’è sempre un ritrovamento nel nuovo attraverso l’ascolto di una guida interiore. Seguire il cuore, metaforicamente parlando, significa sapere che mamma e papà ci sono e ci saranno sempre. Questo è molto importante, perché i bambini hanno bisogno di essere rassicurati sapendo di essere amati. È una ricerca universale che riguarda tutti i bambini di tutte le età».
Progetti futuri?
«Sulla scia degli Anni ’80 sono stata invitata dal regista sassarese Marco Demurtas e dalla sceneggiatrice Viola Ledda a fare la colonna sonora del suo nuovo film “Buon Lavoro” che uscirà a breve nelle sale italiane. Si tratta di una commedia italiana che vuole raccontare la crisi d’identità dei giorni nostri, dove spesso la soluzione viene cercata proprio in quegli anni d’oro che sono stati gli Anni ’80. Questo film ha coinvolto, in veste di attori, anche ragazzi diversamente abili, insieme a nomi importanti come Giancarlo Giannini, Giuliana De Sio, Abel Ferrara, Giuseppe Giacobazzi, Pippo Franco, Peppe Iodice, Benito Urgu, Red Ronnie e tantissimi altri. Il montaggio lo ha fatto il bravissimo Patrizio Marone (di Gomorra). Con queste mie nuove composizioni musicali, dodici brani in tutto, ho potuto raccontare anche la parte nostra bambina che oggi cerca un eroe, per sentirsi importante e potersi motivare nella vita. Una di queste musiche, per esempio, dice più o meno questo: “fa niente se gli altri pensano che io sia fuori di testa. Quando penso ai miei eroi: Lady Oscar o L’Uomo Tigre, per esempio, in quel momento sono felice e mi ricarico di vita e di forza”.
A proposito di canzoni di ieri e di oggi: quelle dei bambini degli Anni ’80, rispetto a quelle dei bambini degli Anni 2000 sono tanto diverse?

«Penso che ci sia davvero una grande differenza a livello di testi e di messaggi. Le canzoni degli Anni ’80, mi riferisco in particolare a quelle dei cartoni, aiutavano il bambino a capire che la vita ha una grande significato all’interno di valori da seguire come l’amore, l’altruismo, l’amicizia, la lotta per il bene. I cartoni di oggi, invece, non si preoccupano di avere una storia, di trasmettere dei valori, sembrano più interessati alle immagini fini a se stesse».

Concerto de La Notte della Taranta, un viaggio tra passato e futuro

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22 edizioni del Concertone, 150 mila spettatori attesi, 21 componenti dell’Orchestra Popolare, 18 componenti dell’Orchestra sinfonica Oles, 5 studenti del Conservatorio Tito Schipa di Lecce, 18 danzatori del Corpo di Ballo, 6 ospiti dell’Orchestra Popolare e 3 del Corpo di Ballo.
Il Concertone de La Notte della Taranta  rappresenta un viaggio tra passato e futuro a ritmo di tamburello per il Festival, tra i più importanti nel panorama internazionale, dedicato alla riscoperta della pizzica e alla sua visione contemporanea. Sul grande palco allestito nel piazzale dell’ex Convento degli Agostiniani, il maestro Fabio Mastrangelo,  direttore musicale della Russian Philharmonic di Mosca,  dirigerà   l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta e l’Orchestra sinfonica Oles di Lecce. Una nuova, avvincente sfida che aprirà nuovi ponti e dialoghi musicali. Nel cast di artisti chiamati a reinterpretare alcuni brani della tradizione salentina:  Elisa, Guè Pequeno, Salif Keita, Enzo Avitabile, Alessandro Quarta e Maurizio Colonna. Elisa canterà in grico, la lingua minoritaria dell’area  ellenofona del Salento, i brani  Aremu e Calinitta e in dialetto salentino Pizzica di Galatone. L’artista regalerà al pubblico una versione inedita di Luce, il brano con il quale ha vinto Sanremo. Incontro tra pizzica e rap per Guè Pequeno con i brani La coppula, il canto di lavoro “Lu sule calau” e la  Pizzica di Corigliano d’Otranto. Un Concertone che nella sua visione internazionale quest’anno abbraccerà le sonorità del continente africano con Salif Keita. La voce d’oro dell’Africa interpreterà il suo brano Yamore  e canterà con la voce dell’Orchestra Popolare Stefania Morciano che ha scritto i versi in salentino proponendo il tema dell’amore verso la libertà. Saranno accompagnati alla chitarra da Maurizio Colonna. In Africa,  Salif Keita canterà con le voci dell’orchestra Popolare e con Consuelo Alfieri, autrice delle strofe in salentino,  che parlano di un legame profondo tra il Salento e il continente africano, due terre che guardano lo stesso mare che oggi si danno la mano e che respirano lo stesso vento. Mescolanza di suoni tra Napoli e il Salento con l’esibizione di Enzo Avitabile che interverrà sui brani che sono un vero e proprio viaggio nelle pizziche più belle dell’intera Puglia:  Pizzica di Cellino San Marco, Pizzica di Torchiarolo, Tarantella di San Michele. Avitabile ricontestualizzerà un brano della tradizione popolare salentina dal titolo U Pecuraru, frutto della cultura maschilista che trattava la donna come proprietà giustificandone anche la violenza. Il cantante di “Marianella” insieme al coro delle donne dell’Orchestra lancerà un messaggio chiaro: “non si uccide per amore”.  Molto attesa anche l’esibizione di Alessandro Quarta che con il suo Stradivari interverrà su La Coppula con Guè Pequeno e Antonio Amato, su Pizzica Indiavolata e porterà l’inedito Lu Core Miu scritto per La Notte della Taranta e dedicato alla sua terra, il Salento, e alla donna salentina. Il virtuoso della chitarra Maurizio Colonna eseguirà accompagnato dai tamburelli e dalle percussioni dell’Orchestra il suo brano Taranta (Homage to Salento) ma le sue corde arricchiranno anche i brani Yamore, la Furesta e  Calinitta. 40 i brani della tradizioni popolare che  saranno proposti nel corso della lunga notte di Melpignano. La direzione artistica del Concertone  di Melpignano è di Daniele Durante.
L'Orchestra Popolare La Notte della Taranta è composta dai cantanti Consuelo Alfieri organetto, tamburello e voce, Antonio Amato tamburello e voce, Alessandra Caiulo tamburello e voce, Salvatore Galeanda tamburello e voce, Stefania Morcianotamburello e voce, Giancarlo Paglialunga tamburello e voce, Enza Pagliara  tamburello e voce,  Michela Sicuro organetto e voce. I musicisti sono: Giuseppe Astore violino, Nico Berardi fiati, Valerio Bruno basso, Alessandro Chiga tamburello, Roberto Chigatamburello, Leonardo Cordella organetto, Carlo De Pascali tamburello, Roberto Gemma fisarmonica, Giuseppe Grassimandolino,    Gianluca  Longo mandola,   Antonio Marra batteria, Alessandro Monteduro percussioni, Attilio Turrisi chitarra battente. L’Orchestra sinfonica di Lecce Oles è composta da Giuseppe Di Lauro, Stefania Capoccia, Marina Coricciati, Francesco Petralla,  Gabriella D’Amuri (violini), Gianpio Mazzotta e Laura Pellè (viole); Luigi Punzi  (violoncello); Davide Codazzo(contrabbasso); Cosetta Carbonara (flauto); Giuseppe Contaldo (oboe); Davide Notaro (clarinetto); Sergio Polimeno(fagotto); Antonio Bene e Alfonso Greco (corni);  Antonio  Mariani e Valentino  Rossetti (trombe); Massimiliano Crespino(trombone). Sul palco del Concertone ci saranno anche cinque studenti del Conservatorio di Lecce: Paola Caloso, Elisabetta Ragusa, Elisa Cataldi (violini); Michela Caloso (viola), Monica Altamura (violoncello). Due mesi di prove per i musicisti che presenteranno al pubblico la proposta della musica popolare contemporanea per il cartellone artistico del più grande concerto di world-music gratuito in Europa. Una lunga notte  di musica e danza. Sono dodici complessivamente le coreografie  che saranno eseguite dal Corpo di Ballo de La Notte della Taranta, affidate a Davide Bombana, nome di spicco della danza internazionale. Il Corpo di Ballo de La Notte della Taranta è composto da 10 ballerini popolari e 8 ballerini accademici. Per i popolari: Laura Boccadamo, Mihaela Coluccia, Cristina Frassanito, Serena Pellegrino, Lucia Scarabino, Andrea Caracuta, Stefano Campagna, Marco Martano, Fabrizio Nigro, Alfredo Pepe. Per gli accademici: Francesca Bellone,   Laura Massetti, Angelica Mattiazzi, Linda Messina, Alessandro Cascioli,   Michele Morelli, Francesco Porcelluzzi, Nicola Simonetti. Ospiti speciali della sezione danza tre eccellenze salentine: Gabriele Corrado, ballerino del Teatro La Scala di Milano, Elena Marzano, ballerina della Compagnia Les Ballets di Montecarlo,  e il danzatore di formazione scaligera  Luigi Campa.

SCENOGRAFIA

Anche quest’anno saranno le  luminarie di Mariano Light a celebrare la bellezza del Salento. La scenografia sul palco rappresenta un tamburello, un semicerchio che si completa con il pubblico.  Un cerchio perfetto, la Ronda, dove nessuno resta escluso. Per realizzare la scenografia sono state utilizzate 21.000 lampade led. E ci sarà la luce di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 a illuminare la coreografia di Vinne de Roma, una delle 12 proposte dal maestro Davide Bombana nel Concertone.  I danzatori  saranno sul palco con le bag-light, letteralmente "borse luminose" che richiamano nella forma tondeggiante i setacci e i tamburelli della tradizione ed alimentate con batterie a pannello solare. Le coreografie genereranno una via luminosa, la stessa che porterà l’Orchestra a Matera il 13  settembre con una residenza artistica e  il 14 settembre con il Concerto dell'Orchestra Popolare nella Cava del Sole.

DIRETTA  RAI

L’appuntamento musicale più atteso dell’estate italiana sarà trasmesso per la prima volta in diretta da RAI 2, a partire dalle 22:40. A condurre i telespettatori alla scoperta delle sonorità salentine ci saranno il critico musicale Gino Castaldo con la partecipazione di Belen e Stefano De Martino, regia di Duccio Forzano, direttore della fotografia  Marco Lucarelli. 

TEMA DEL CONCERTONE

Tema centrale del CONCERTONE 2019  è la tutela dell’ambiente. In collaborazione con Intesa Sanpaolo e Legambiente, la Fondazione La Notte della Taranta promuoverà, durante la diretta televisiva, la raccolta fondi per la campagna #RigeneriAMOlaNatura che consentirà di rendere accessibili 4 oasi del Mezzogiorno d’Italia. Si tratta dell’oasi deiVariconi a Castel Volturno (Campania), Foce Cavone nella marina di Pisticci (Basilicata), Dune di Sovereto a Isola Caporizzuto (Calabria) e Torre Squillace nella marina di Nardò (Puglia). Per tutta la durata della diretta RAI sarà proposto in sovrimpressione il numero 45584 al quale si potrà inviare un SMS da casa, contribuendo con 2 euro da cellulare o con un importo da 5 a 10 euro da rete fissa. Il servizio è già attivo: sarà possibile inoltrare messaggi fino al 26 agosto. L’iniziativa è finalizzata a rendere le spiagge libere dalla presenza di rifiuti e a consentirne l’accesso a disabili, anziani e bambini con difficoltà nella deambulazione. In coerenza con il progetto solidale, il cartellone si è arricchito di una serie di eventi organizzati per la prima volta quest’anno su tutto il territorio del Sud continentale che hanno contribuito a diffondere lo spirito del Festival e ad accrescerne il coinvolgimento anche nel resto del meridione. Il ritmo della pizzica ha animato alcune tra le principali filiali coinvolgendo in prima persona anche i clienti con workshop di balli. Da Matera a Reggio Calabria, dalle tappe campane di Napoli e Caserta a Bari. E proprio nel corso di queste tappe del progetto di solidarietà, oltre alla grande partecipazione di pubblico presente a “Pizzica in scena”, si è registrato un successo di partecipazione di pubblico anche attraverso i  canali social. Le visualizzazioni per le esibizioni di danza nell’ambito del progetto “RigeneriAmo lanatura” sui canali social de La Notte della Taranta  sono state oltre 820mila. Si può partecipare alla raccolta fondi attraverso l’SMS solidale  45584 in collaborazione con RAI Responsabilità Sociale e attraverso la piattaforma forfunding.intesasanpaolo.com o acquistando la T-shirt creata da Yezael di Angelo Cruciani per la Notte della Taranta. Ad invitare il pubblico della piazza di Melpignano a contribuire alla campagna solidale ci  sarà Filippo Solibello, conduttore di Radio 2 Rai insieme ai volontari di Legambiente.

ACQUA PUBBLICA

Nella serata evento del 24 agosto a Melpignano, saranno installati nell’area del Concertone erogatori per la distribuzione gratuita di acqua pubblica  e verranno distribuiti bicchieri monouso biodegradabili. L’iniziativa, associata alla campagna della Regione Puglia “Plastic Free”, è in collaborazione con Acquedotto Pugliese. La Notte della Taranta è stata inserita nella rete dei festival “Plastic free”. E saranno biodegradibili al 100%  anche le bottiglie da 50cl dello sponsor  Acqua Orsini che saranno distribuite nel backstage.

IL CIBO DELLA TARANTA

La Fondazione La Notte della Taranta continua a promuovere il progetto “Il Cibo della Taranta” allo scopo di valorizzare le risorse agroalimentari pugliesi e favorire la divulgazione di pratiche di produzione in linea con la sostenibilità ambientale, secondo gli standard qualitativi riconosciuti dalla normativa europea. Saranno le eccellenze agroalimentari del Salento e della Puglia ad accompagnare la serata del Concertone Finale. In collaborazione con la Regione Puglia Assessorato all’Agricoltura e con il coordinamento di Confindustria Puglia-filiera agroalimentare, di Confesercenti, di Confartigianato e dell’APP (Associazione Pizzaioli Professionisti) sarà allestito un villaggio composto da 4 padiglioni di 100 metri quadri che offriranno prodotti tipici regionali con la voglia di comunicare il gusto autentico del  territorio. Non solo cibo locale ma anche bevande a kilometro zero, come la birra artigianale del birrificio “Birra Salento” che omaggerà la cultura popolare salentina con tre nuovissime birre appositamente confezionate: la pizzica, la taranta e la beggia.

TARANTA FUTURE

Tra le collaborazioni in occasioni dell’evento c’è anche quella tra La Notte della Taranta e Camera di Commercio di Lecce con“Taranta Future”: un particolare ed innovativo progetto che, attraverso un apposito bando, coinvolge i giovani delle realtà pugliesi, stimolando l’avvio di attività imprenditoriali volte a generare nuove tecnologie e strumenti software per la fruizione e la valorizzazione economica del patrimonio materiale ed immateriale del territorio salentino.  La Fondazione “Notte della Taranta” e la Camera di Commercio di Lecce sono di nuovo insieme per  la valorizzazione del patrimonio artistico e storico del Salento, in chiave innovativa. La Camera di Commercio conferirà un premio in denaro alle tre migliori proposte imprenditoriali.

TARANTA ECONOMY

Secondo i dati forniti da FEDERALBERGHI PUGLIA  dal 19 al 25 agosto c’è un aumento di prenotazioni nelle strutture ricettive  salentine. Questo dato è parzialmente in controtendenza rispetto alla lieve flessione di richiesta turistica che si è registrata quest’anno nel periodo estivo. Non solo pienone dunque nella settimana clou dell’evento di Melpignano (LE),  ma anche un nuovo dato che riguarda i turisti stranieri. Oltre alle consuete presenze dall’Europa e in particolare da Francia e Germania, nel 2019  aumentano le presenze da America, Australia e Cina. Il dato complessivo conferma quanto già evidenziato dal rapporto realizzato da CISET (Centro internazionale di studi sull’economia turistica) insieme a CONFCOMMERCIO ITALIA e AGIS: “Gli effetti della Notte della Taranta sulla ricettività sono quindi percepiti soprattutto nell’appuntamento del Concertone finale, che è segnalato da quasi la metà degli operatori del Salento come ragione di aumento delle prenotazioni”. Dallo stesso rapporto emerge che in ciascuna edizione, a partire da una spesa diretta dei visitatori sul territorio pari a 16,8 milioni € (di cui 13 milioni nei servizi) si generano 6 milioni € di valore aggiunto nel territorio. A fronte di un budget di circa 1,2 milioni € speso nell’organizzazione di ciascuna edizione, ogni euro investito nell’evento produce 14€ di spesa dei visitatori per 5€ di valore aggiunto.

ASSISTENZA

200 volontari e 30 posti letto per garantire assistenza nel corso del Concertone di Melpignano. Nell’area del campo sanitario attrezzato di circa 400 mq saranno allestite complessivamente 7 tende per le postazioni di primo e secondo livello per un totale di 30 posti letto: 20 posti letto sono destinati ai codici verdi nelle 4 tende della Croce Rossa Italia, 8 posti letti sono predisposti per i codici gialli e due posti letto per i codici rossi. Ci sarà anche una tenda per gli interventi di piccola chirurgia, una per il triage e la tenda per i codici rossi sarà attrezzata con strumentazioni mediche e professionalità del 118 pronte ad intervenire anche nei casi più gravi.

ACCESSIBILITÀ

La Notte della Taranta in collaborazione con l’Integrazione Onlus Soc. Coop.  metterà a disposizione uno staff di operatori qualificati per l'assistenza alle persone con disabilità, un servizio di infoline per dare informazioni prima e durante l'evento (n. 1 mail e n. 2 numeri di telefono), un servizio di prenotazione del proprio posto all'interno dell'area (con badge uninominali).  Il varco di ingresso riservato alle persone con disabilità si trova in Via Salento, il personale saprà indirizzare le auto munite di contrassegno verso i parcheggi dedicati. Nell'area riservata è consentito l'accesso ad un solo accompagnatore per persona disabile (salvo casi di comprovata necessità); si consiglia di arrivare entro le ore 20.00 - 20.30 e si raccomanda di avere il badge di prenotazione a portata di mano (sullo smartphone o stampato).

SICUREZZA, VIABILITÀ E TRASPORTI

Come ogni anno l’area del Concertone sarà monitorata in una apposita sala grazie alle innovative telecamere CANON. Sono oltre 43mila i posti offerti quest’anno da Ferrovie del Sud Est per raggiungere il Concertone Finale. Da metà pomeriggio del 24, fino all’alba di domenica, treni straordinari con partenze da Lecce, Maglie, Nardò e viceversa. Corse dirette in bus da Otranto, Maglie, Poggiardo e Tricase e collegamenti in bus anche da Alliste - Posto Rosso, Gallipoli e San Foca. Al ritorno, tutti i bus diretti a Otranto, Poggiardo, Tricase, Alliste - Posto Rosso, Gallipoli e San Foca partiranno dal Megapark di Maglie. A partire da mezzanotte e mezza sarà operativo un servizio navetta tra Melpignano e il Megapark, con frequenza ogni dieci minuti, fruibile con il biglietto di ritorno. L’offerta Notte della Taranta 2019 prevede coincidenze a Lecce con le Frecce e i treni regionali di Trenitalia, acquistando il biglietto in un’unica soluzione, su tutti i canali di vendita Ferrovie del Sud Est e Trenitalia. L'accesso all’area parcheggi nella zona industriale sarà consentito solo previa prenotazione (sul sito parkforfun.it) e sarà sottoposta a controllo ai varchi. Due accessi previsti per le auto, l’ingresso Sud che sarà aperto dalle ore 8.30 alle ore 24 e l’ingresso Nord, aperto dalle ore 8.30 alle ore 21. Servizio di trasporti privato Busforfun, per ogni informazione consultare il link http://busforfun.com/articolo/la-notte-della-taranta

TARANTA VIAGGIA GREEN

Attenzione verso l’ambiente, massima sicurezza e grande confort con il Gruppo De Mariani. La Taranta viaggia sicura e green con le auto ibride che sono state in dotazione per  gli spostamenti  di artisti e ospiti della manifestazione. Il Festival è un progetto culturale della Fondazione La Notte della Taranta sostenuto dalla Regione Puglia.  INTESA SANPAOLO  è main sponsor dell’evento e promotore dell’iniziativa Taranta Solidale, progetto di solidarietà condivisa con il territorio. COSTA CROCIERE e D.M.J. GRUPPO DE MARIANI sono gli sponsor privati. hashtag  ufficiali  #taranta22 #RigeneriAmolaNatura  #WeAreinPuglia

Dichiarazioni in conferenza stampa

Michele Emiliano presidente regione Puglia

“Il ritmo della Taranta è un po’ il cuore di Puglia, il cuore d’Italia. Una delle prime cose che ti dicono quando arrivi qui è di sintonizzare il battito della musica con il battito del cuore, perchè sono la stessa cosa. Questo cuore è storicamente straordinario, grande, capace di tenere insieme culture e idee diverse senza nessun limite. 
La presenza di Fabio Mastrangelo, dalla Russia, evoca un connubio tra culture contadine, tra gente che lavora, che si ammazza di fatica, che spesso non conta niente ed è soggetta a mille interessi e mille poteri, ma alla quale noi ci rivolgiamo. L’energia di questo evento culturale per noi è anche un modo per tutelare l’ambiente: questa è un’edizione plastic free e speriamo l’anno prossimo di dare un senso ancor più concreto a questa tutela dalla plastica che sta distruggendo il mare e sporcando le nostre campagne. Tutti questi elementi sono dentro questo concerto straordinario, dove la musica e ballo sono praticamente la stessa cosa: il pubblico è protagonista, partecipa direttamente ed e parte dello spettacolo”.

Massimo Manera  presidente Fondazione La Notte della Taranta

“La Notte della Taranta non è solo il Concertone, il festival è iniziato il 3 agosto  e terminerà domani: abbiamo attraversato 20 paesi, coinvolto circa 500 musicisti e domani  si conclude con l’evento finale  con Daniele Durante, direttore artistico e Fabio Mastrangelo, maestro concertatore. Sponsorship Intesa Sanpaolo per il secondo anno. Con Intesa Sanpaolo abbiamo portato la pizzica in varie regioni d’Italia perché condividiamo i valori. Attraverso la musica  diffondiamo il messaggio della salvaguardia ambientale. E l’attenzione per l’ambiente si concretizza in  quella che è  un’altra novità importante di questa edizione. Legambiente,  Acquedotto Pugliese e  Fondazione La Notte della Taranta  contribuiranno a rendere il Concertone plastic free. Domani sera ci saranno più di 20 erogatori  di acqua  pubblica. Altro progetto”Il Cibo della Taranta”, con Confesercenti e Confartigianato per  promuovere durante il Concertone i prodotti  di qualità di Puglia  e le eccellenze del Salento. Vorrei ricordare, che Il festival La Notte della Taranta ha contribuito allo sviluppo turistico del Salento. E i dati lo dimostrano: dal 17 al 24 agosto, come emerso da una ricerca di Federalberghi  c’è il tutto esaurito.  Da sottolineare anche per la prima volta  la diretta di Rai2”.  

Ivan Stomeo sindaco di Melpignano

 “Sono attese 150mila persone in un comune di 2mila abitanti. Una piccola comunità che si dimostra sempre pronta e preparata ad accogliere il popolo della Taranta.  Saremo come sempre attenti all’ambiente e  lo sforzo che abbiamo intrapreso è quello di rendere questa manifestazione completamente plastic free.  Qualche bottiglietta di plastica ci sarà, ma ci saranno degli operatori che aiuteranno gli spettatori a differenziare la plastica dal resto.”

Loredana Capone assessore all’industria turistica e culturale regione Puglia

“Le piazze del Salento sono state straordinarie in tutto il festival, si sono confermate le piazze più belle d’Italia in cui la musica, linguaggio universale fa sentire ogni spettatore “a casa”. Siamo felici che le strutture ricettive siano  piene e che i negozi abbiano esaurito le scorte perché vuol dire che le persone sono venute  al Sud senza preconcetti per conoscere realmente i nostri luoghi e la nostra cultura. Un ringraziamento va a tutti coloro che si sono impegnati nella diffusione del messaggio di solidarietà  e di salvaguardia dell’ambiente .”

Stefano Ciafani Presidente  Legambiente

“Siamo lieti di portare avanti questa collaborazione con La Notte della Taranta e Intesa Sanpaolo. Rigeneriamo la natura è un progetto che nasce con lo scopo di  tirar via la polvere in 4 gioielli dimenticati del nostro Paese. Si tratta di 4 aree naturali bellissime, ma molto degradate. L’obiettivo è quello di recuperare e valorizzare le aree rendendole accessibili  ai disabili ai bambini e agli anziani.”

Daniele Durante direttore artistico Concertone La Notte della Taranta

“Sono due le parole chiave del Concertone 2019: polivocalità e proposta. Mi sono chiesto  primadi cominciare a preparare questa edizione del Concertone cosa si stesse perdendo? La risposta: la polivocalità, i canti polivocali. Allora ho deciso di riprenderli e di veicolarli attraverso la pizzica. Quindi sentiremo i canti polivocali travestiti da pizzica.
Siamo passati dalla riproposta della musica popolare alla proposta”

Fabio Mastrangelo  maestro Concertatore

“Sono in Russia da 18 anni quindi conosco bene la musica sinfonica russa. Il connubio in questo concerto sarà evidente e riguarderà proprio ‘incontro con le sonorità russe.  L’iniziativa di includere i ragazzi del conservatorio mi è sembrata molto bella visto che sono giovanissimi coinvolti in un evento così importante.  Sono 18  gli arrangiamenti per Orchestra popolare e classica e per questo sarà intento comune non disperdere questo importante lavoro. Sarà nostra intenzione portare il programma de La Notte della Taranta a San Pietroburgo e a Mosca.”

Maurizio Colonna artista

“La  musica classica deve uscire dai salotti per incontrare i giovani che sono nelle piazze. L’altro obiettivo è fare un’operazione di stimolo per tutti i ragazzi che studiano nelle scuole di musica. Dal 1980 quando fui presentato nel conservatorio di Milano il mio obiettivo era togliere gli strumenti da camera dal “privato” per andare negli spazi grandi. E invece i giovani devono capire che gli spazi musicali devono essere totali.”

Alessandro Quarta artista

“Sono onorato da salentino di stare sul palco più importante d’Europa di musica popolare. Però credevo di essere solo a fare una guerra e invece condivido in pieno le parole  tutti i musicisti che sono qui oggi e che la pensano esattamente come me Senza innovazione non avremmo la vera arte. “

Enzo Avitabile artista
“Sono felice di poter portare la mia musica e  il napoletano sul grande palco del Concertone.Ho partecipato diverse volte al festival,ma è  la mia prima volta a Melpignano.  E porterò sul palco un tema importante contro il femminicidio perché: Non s’accid p’ammore.”

Salif Keita artista

“ La musica  è in grado di unire i continenti in uno stesso posto al servizio della società. sono molto contento, so che sabato faremo una festa del paese,  una grande festa”.

Elisa artista

“Canterò Aremu, un testo in grico, nostalgico. È una melodia molto potente, non capisco questo dialetto quindi ho chiesto tutte le traduzioni. Sono dei suoni molto musicali, hanno degli appoggi molto forti, ci sono dei punti molto morbidi e altri molto ritmici, proprio dentro il testo, per non parlare della melodia. C’è qualcosa di estremamente struggente che ho la possibilità di cantare. C’è un incontro con una cultura profonda e antica e però c’è una propensione ad una modernità sana che è molto propositiva, mi fa ben sperare. Trovo questo ponte molto sano e fertile, trovo ancoranti le radici ma molto aperte alla sperimentazione. Mi sembra un’attitudine perfetta per affrontare il tempo moderno. Qui osservo e ascolto. In sala prove mi sono emozionata,  sentire tutti i tamburi è stato sconvolgente. Sono suonati in una maniera impressionante. Vorrei che i bambini suonassero il mio brano con me.”

Davide Bombana coreografo

“Sono 12  le coreografie con popolari e accademici. È stato emozionante per me non solo dal punto  di vista della danza, ma anche del territorio. La vera sorpresa è stata ballare con i popolari, per le tradizioni che questa danza porta con sé, mi sono addentrato quindi oltre alla fascinazione istintiva della musica, ho tentato di fare un percorso storico.”

Carlo Freccero  direttore Rai 2

“Io sono stato morso dalla taranta diversi anni fa,nel 2004. Mene sono innamorato di questo evento.  Il Concertone andrà avanti senza interferenze. È un’avventura nuova ed emozionante. Ritengo che il grande pubblico della tv generalista meriti di vivere insieme al pubblico della piazza,questo grande evento musicale”.

Luigi Chiriatti direttore artistico festival itinerante

“Il preconcertone chiude il festival itinerante. 19 tappe  terminate le quali possiamo tracciare un bilancio: abbiamo fatto una scommessa, non solo musica salentina, ma anche musiche che vengono da altre regioni. Esiste la musica e un modo personale di sentirla che però può diventare corale.”

INTERNATIONAL DOG DAY, 5 MOTIVI PER CUI UN CANE MIGLIORA LA QUALITÀ DELLA VITA

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Oggi il cane all’interno della famiglia è un catalizzatore di serenità, genera atteggiamenti positivi, sconvolge positivamente la routine familiare, divenendo un compagno ed un amico, un vero e proprio membro della famiglia.
Ciò è frutto di una nuova concezione che si ha del cane: non più relegato ad essere un semplice animale da compagnia, bensì, per molti, un componente della famiglia, della società e del territorio. Basti pensare alle città che sono sempre più aree urbane “a dimensione di cane”.
All’interno di un nucleo familiare al cane vengono assegnati ruoli e responsabilità. Ad avvalorare questa tesi è Marco Maggi, Coordinatore dei Servizi Sanitari di Ca’ Zampa – il primo Gruppo in Italia che offre servizi a tutto tondo per il benessere del pet –. Ecco quali sono secondo il dott. Maggi i 5 benefici principali legati alla presenza di un cane all’interno del nucleo familiare.
Educatori per i più piccoli
I cani aiutano i bambini e gli adolescenti a crescere in modo equilibrato e responsabile, migliorandone la capacità di socializzazione e favorendo il senso di appartenenza e aggregazione familiare. “Il cane ha un effetto educativo sui bambini: i piccoli hanno un comportamento affettivo – afferma Maggi – e vedono nel cane un prezioso compagno non solo di giochi, ma anche di crescita”. Il cane è un animale abitudinario: ha bisogno di stabilità per sentirsi felice, tranquillo e completo. Per far comprendere al proprio figlio in cosa consiste il senso di responsabilità, si può partire dallo spiegargli e dimostrargli cosa significa prendersi cura di un cane.
Migliorano il tenore di vita degli anziani
Gli over 65 vivono spesso con gli animali da compagnia; oltre un anziano su due ne possiede almeno uno. Secondo il Rapporto Senior Italia FederAnziani su “Over 65 e Animali da Compagnia”, nel solo triennio 2015-2017, la percentuale di proprietari di animali tra i senior è salita dal 39% al 55%, continuando oggi ad essere un trend in ascesa. Inoltre ben il 68% degli anziani afferma che la compagnia del proprio animale influenza molto il proprio benessere fisico e mentale. 
Cani come compagni di palestra
Conciliare lo sport che si è soliti praticare con il bisogno di attività del proprio amico a quattro zampe è possibile. Da un’analisi della letteratura scientifica internazionale condotta dal Centro Studi Senior Italia emerge che i possessori di cani hanno il 57% di probabilità in più di svolgere attività fisica rispetto a chi non ne ha. Praticare sport con il proprio animale domestico può essere di grande stimolo. 
Sono animali da compagnia per eccellenza
I cani stimolano il rapporto con il mondo esterno e la natura. Essi aiutano a mitigare, in determinate situazioni, il senso di solitudine sociale o morale. Recenti studi scientifici condotti dal presidente della Fondazione Affinity Animali e Salute forniscono dati illuminanti sui molteplici benefici derivanti dall'avere un animale in casa. Oltre il 75% dei padroni vede il proprio animale come qualcosa di più di un amico e, secondo numerosi studi, la presenza di un animale nella quotidianità di un individuo è strettamente legato a fattori di benessere. 
Aiutano nella riabilitazione e nel recupero sociale
I cani sono tra i principali protagonisti della Pet Therapy, terapia dell'animale da affezione spesso utilizzata come supporto a disabili, ciechi, chi soffre di autismo. Uno studio dell’associazione American Humane sui benefici della presenza di un cane all’interno di famiglie con giovani pazienti ricoverati a causa di cancro ha dimostrato che la presenza di un animale può dare supporto ed influenzare positivamente le famiglie ed i giovani pazienti che affrontano questi determinati percorsi di cura. 

Destinazione estero, Tar Lazio rinvia contenzioso al Tribunale del Lavoro

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"Il TAR Lazio di Roma smentisce il MIUR, la procedura di selezione per il personale da destinare all'estero non è una procedura concorsuale, pertanto, la giurisdizione appartiene al Tribunale del lavoro.

ESTRATTO DELLA SENTENZA DEL TAR LAZIO N.26026 DEL 21 AGOSTO 2019
Ritenuta sussistere nella fattispecie la giurisdizione del giudice ordinario essendo il Collegio al cospetto non di una procedura concorsuale intesa all'assunzione nei ruoli della pubblica amministrazione bensì di una procedura preordinata al trasferimento all'estero di personale già assunto; richiamata sul punto la sentenza della Sezione 17 luglio 2'019 n. 9493 dalla quale il Collegio non ritiene di doversi discostare; reputato pertanto il presente ricorso inammissibile per difetto di giurisdizione del Giudice amministrativo; avvertito che gli effetti processuali e sostanziali della domanda sono fatti salvi ove il giudizio venga riassunto nel termine di tre mesi dal passaggio in giudicato della presente sentenza, davanti al tribunale ordinario competente per territorio; ravvisate giuste ragioni per disporre a compensazione delle spese di lite. P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Bis), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo dichiara inammissibile.


la Traviata il 28 agosto al Teatro Verdura di Palermo per Mythos Opera Festival

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Gran finale per la terza edizione del Mythos Opera Festival. L’ultimo appuntamento stagionale con la grande opera è in programma mercoledì 28 agosto alle ore 21 al Teatro di Verdura di Palermo con La Traviata.
Il capolavoro verdiano approda nel capoluogo siciliano dopo il successo ottenuto nelle scorse settimane al Teatro Antico di Taormina. “La chiusura della stagione estiva del Mythos Opera Festival con la Traviata, dopo il successo a Taormina – dichiara Gianfranco Pappalardo Fiumara, ideatore della manifestazione - non poteva che essere nel capoluogo di regione, Palermo. Con questa opera chiuderemo la stagione estiva per rivederci con le manifestazioni natalizie. Sono molti i progetti e soprattutto le attività già programmate per la stagione invernale, non solo in Italia, ma nel mondo. Saremo a Bruxelles, New York ed in Giappone dove, con il Mythos, promuoveremo il più importante made in Italy nel mondo, l'opera lirica”.
A firmare la regia Nino Strano e Renè Fiorentini. “Con questa Traviata al Teatro di Verdura di Palermo, storico e prestigioso teatro nel quale, tra l’altro, da assessore regionale al Turismo ho realizzato alcune cose nell’ambito del Circuito del Mito – dichiara Nino Strano - concludiamo questa parte della stagione del Mythos Opera Festival, nell’attesa di riprendere poi in autunno e inverno la nuova stagione, con i concerti nelle chiese e con il Premio Zeffirelli che faremo al Teatro Bellini di Catania. Sarà una Traviata – prosegue - che ricalcherà in buona parte quella di Taormina ma evidentemente ci saranno alcune diversità dovute alla differenza dei luoghi e del palcoscenico. Abbiamo avuto un grande successo a Taormina e speriamo di averlo anche a Palermo. Sono felice di aver organizzato una stagione con l’assistenza anche di Gianfranco Pappalardo Fiumara, l’ideatore del Mythos, che, quando era presidente, mi ha voluto alla direzione artistica del festival e mi fa piacere – conclude il direttore artistico - che questa esperienza possa proseguire anche nel prossimo futuro”.
A vestire i panni di Violetta Valery, protagonista de La Traviata, sarà Aleksandra Buczek, soprano

drammatico d’agilità di doppia nazionalità tedesca e polacca. Questo il resto del cast, composto anche da giovani e talentuosi artisti: Alfredo Germont, Federico Parisi; Giorgio Germont, Andrea Sari; Flora Bervoix, Giulia Alletto; Gastone de Letorières, Francesco Ciprì; Annina, Rosalia Granatiero; Marchese D’Obigny, Antonio Trippetti; Barone Douphol, Luca Cafaggi; Dottor Grenvil, Claudio Mannino; Giuseppe, Giuseppe Criscione; Commissionario/domestico, Nicolò Morfino. A dirigere l'Orchestra Filarmonica della Sicilia sarà il maestro Stefano Romani. Nel cast artistico anche il Coro Lirico Mediterraneo, diretto da Alessandra Pipitone e presieduto da Nuccio Anselmo. I costumi sono realizzati da Angela Chezzi e le coreografie da Emanuela Boni. Direttore di produzione è Massimo D’Alessio.

Il Mythos Opera Festival vanta quest’anno anche la collaborazione con l’associazione Mete Onlus 
(Multiculturalism, Earth, Territory, Education) di Palermo, attivamente impegnata nella salvaguardia e nella tutela della dignità umana in ogni parte del Mondo. Grazie a questa partnership molti bambini, seguiti da Mete Onlus, si sono esibiti come comparse nelle opere.

Daniele Bongiovanni torna in mostra al Macro di Roma

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Presto un nuovo progetto porterà Daniele Bongiovanni in mostra in Italia. Il pittore dopo alcune imminenti esposizioni che si terranno ancora una volta negli Stati Uniti, farà ritorno a Roma, per la realizzazione di un particolare percorso in divenire che nella sua prima fase verrà ospitato al MACRO.

Dal 4 all'11 novembre l'artista italiano sarà impegnato presso il Museo di Arte Contemporanea di Roma all'interno del già rinomato programma sperimentale #Atelier. Luogo-concetto in cui gli autori entrano in contatto con le dinamiche del museo/studio progressivo, e dove le fasi di realizzazione dell'opera d'arte sono più che fondamentali, in quanto opera stessa.
Bongiovanni in questo contesto darà vita a una versione totalmente narrativa del suo lavoro, una ''trama'' che metterà in primo piano il valore della progettazione e della creazione. Le opere, pensate come progetto installativo/site-specific, non autonome, si collegheranno ugualmente, in termini di poetica, alle peculiarità che caratterizzano la sua pittura: il candore della configurazione dei soggetti, le illusioni cromatiche e la resa della luce fuori dal comune. Spazi naturali e sublimi, apparentemente interminabili, perché celati da bagliori fuorvianti.
Tutto ciò - come ha scritto recentemente Francesco Poli - ''È il risultato di una notevole evoluzione della sua ricerca in direzione di una radicale volontà di essenzializzazione, o se si vuole di sublimazione, del linguaggio figurativo. E cioè di una progressiva presa di coscienza dell’importanza di elaborare le sue composizioni non solo come rappresentazioni ispirate dalla realtà esterna ma anche, soprattutto, come espressione che emerge direttamente dagli elementi costitutivi della pittura, vale a dire dalla delicata e complessa interrelazione primaria fra lo spazio fisico bidimensionale del supporto e le modalità della stesura dei colori''.
Daniele Bongiovanni è l'artista dei cieli bianchi. Ha studiato Arti visive nella sua Sicilia, dove ha conseguito la laurea magistrale con il massimo dei voti e lode presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Nel corso della sua carriera realizza diversi cicli tematici, che presenta, in musei e gallerie, nelle maggiori città italiane ed estere, tra cui: Milano, Roma, Torino, Parigi, Londra, Liverpool, Las Vegas, New York, Melbourne, Seul. Espone anche nelle principali manifestazioni di arte contemporanea, tra cui più edizioni della Biennale d'Arte di Venezia.
Tra le principali mostre personali si ricordano: Liquido/Sophia, MACIA - Museo d'Arte Contemporanea Italiana in America (2007); Collezione Pelle Sporca, Università Ca' Foscari Venezia (nell'ambito della 53. Biennale, 2009); Mundus, CD Arts Gallery a Lugano (2016); Mundus Other, Centro Svizzero di Milano (2016); InEtere, Palazzo della Luce a Torino (2016); Aesthetica Bianca, Ambasciata d'Italia a Londra (2017); Exist, Palazzo Broletto di Pavia (2018); Con Pura Forma, Raffaella De Chirico Arte Contemporanea a Torino (2019).
Ha inoltre esposto presso: Fondazione Whitaker a Palermo (2013); CS Gallery di Caroline Springs, Victoria (2015); Dublin City University (2015); Palazzo Bollani a Venezia (2015); LCB Depot a Leicester (2015); Centro Documentazione ''Amedeo Modigliani'' di Colle di Val d'Elsa (2015); MACRO - Museo d'Arte Contemporanea di Roma (2016); 57. Biennale d'Arte di Venezia (2017); RISO - Museo d'Arte Contemporanea della Sicilia (2017); MACA - Museo Arte Contemporanea Acri (2017); Palazzo Sant’Elia di Palermo (2018); Museo Tecnico Navale della Spezia (2018), etc.

VINI: con l’alba in piazza parte la 39/a ViniMilo, tra mare ed Etna il recupero della civiltà contadina

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Decine di degustazioni, cene a tema, tavole rotonde su vino, enoturismo e vigneti “eroici” con esperti da Piemonte, Trentino, Veneto, Toscana, Lazio, Umbria, Campania, Puglia

Per il popolo dei winelovers due weekend con l’Isola del Gusto e il banco assaggi con 170 etichette di 35 cantine dell’Etna: 65 rossi, 55 bianchi, 30 rosati e ben 20 spumanti
Il Sindaco Alfio Cosentino: “Nel giro di un anno sono ancora aumentati a Milo gli ettari vitati: un segnale positivo per l’economia e per il paesaggio dell’Etna, affidato alla sapienza degli agricoltori”
MILO, 24 agosto 2019 – Sceglie il rito ancestrale della luce dell’Est, del sole nascente dal mare, del quotidiano ritorno alla vita e al lavoro tra le vigne dell’Etna l’inizio della ViniMilo 2019, la tradizionale festa pre-vendemmia che quest’anno, domenica 25 agosto, dà appuntamento all’alba in Piazza Belvedere, ore 6, per salutare il nuovo giorno con la più semplice e genuina colazione dei contadini condivisa con visitatori e winelovers più mattinieri. Si fa “come una volta”: pane caldo del forno a pietra, olio extravergine d’oliva (Monte Etna Dop) e qualche sorso di rosso o bianco del vulcano. Nel silenzio dell’alba in un borgo di montagna, le note del chitarrista classico Massimo Scattolin. 
Perfettamente in equilibrio fra passato e presente – tra la frugalità della civiltà rurale e gli stimoli della contemporanea cultura del vino, delle eccellenze agroalimentari e della tecnologia digitale (i biglietti per le degustazioni si acquistano online) – e dopo il boom di presenze del 2018 con oltre 50.000 visitatori, per questa edizione numero trentanove di ViniMilo (23 agosto - 8 settembre), il sindaco Alfio Cosentino e il comitato cittadino hanno messo a punto un ricco calendario di eventi fra cui spiccano ogni giorno degustazioni di bianchi (fra cui l’Etna Bianco Superiore DOC, prodotto solo a Milo da uve carricante), rossi, rosati, spumanti dell’Etna ed etichette provenienti da diverse regioni italiane ed europee ma anche – novità - la “Collazione del vendemmiatore”: robusto e goloso break mattutino nelle faticose giornate di vendemmia sull’Etna sconosciuto alle giovani generazioni cresciute in città (31/8 e 7/9). Con il Comune e la Proloco di Milo sono partner di ViniMilo le aziende vitivinicole Barone di Villagrande, Benanti, I Vigneri e Tenute di Nuna, l’osteria “4 Archi” e l’agriturismo “Le Case del Merlo” e numerose altre aziende. 
La manifestazione è stata presentata ieri pomeriggio nell’azienda Villagrande dal sindaco insieme con Marco Falcone (Assessore Regionale alle Infrastrutture e Trasporti), Piero Portale (componente del CdA del Consorzio Etna Doc), Gina Russo (Presidente  Strada del Vino dell’Etna),  Piero Di Giovanni (presidente Enoteca Regionale Sicilia Orientale),Giuseppe Sorbello (presidente del Comitato ViniMilo 2019), Alfredo Cavallaro (presidente Proloco Milo).
In programma per quindici giorni cene a tema, tavole rotonde, workshop per addetti ai lavori (produttori, trasformatori e imbottigliatori della filiera vitivinicola, enologi e docenti universitari, critici enogastronomici e giornalisti di settore, sommelier Ais, Fisar e Fis e chef di vari territori) ed eventi per il grande pubblico, con una particolare attenzione a quel movimento sempre più corposo costituito da winelovers di tutte le età che si accostano alla cultura del vino, alla passione per il territorio, per la natura e il suo paesaggio più autentico. Per loro, nei due weekend del 31 agosto e del 7 settembre, la Piazza Belvedere di Milo spalanca la sua “Isola del Gusto” con decine di proposte gastronomiche dello street food ed eccellenze agroalimentari (fra cui i presidi Slow Food) da esplorare sorseggiando calici (di vetro) di vino dell’Etna: 170 etichette per 35 cantine dell’Etna (65 rossi, 55 bianchi, 30 rosati e 20 spumanti). Sullo sfondo musica live. Spazio alla narrativa nei due weekend con l’Enoteca Letteraria e gli incontri a cura di Paolo Sessa e in collaborazione con NaxosLegge; mentre per i bambini laboratori di manipolazione del legno di castagno. Fra gli eventi, quello dedicato ai vini da territori “estremi”, ossia quelle vigne eroicamente strappate alla roccia e al mare (26/8); la tradizionale cena di gala in piazza (28/8) quando ai fornelli, con ricette tra Sicilia e Toscana, duetteranno Lina Castorina de I Quattro Archi e Giovanni Santoro, chef stellato di Shalai Resort di Linguaglossa; quindi focus sulle “bollicine dell’Etna” con degustazione e cena a tema (29/8); vini del territorio e siciliani con gli esperti della rivista Winesurf (4/9); le produzioni d’annata, con la degustazione orizzontale di vini etnei del 2009 (6/9); il viaggio sensoriale tra i grandi bianchi italiani e stranieri (5/9); la serata gourmet con i vini vulcanici (6/9); gli olii DOP siciliani a confronto con il Monte Etna DOP; e i selezionatissimi formaggi provenienti da esclusivi pascoli italiani abbinati a vini etnei; mentre Slow Food guida l’esplorazione sensoriale del pane di grani antichi siciliani con miele di ape sicula e maiorchino abbinato ai vini del vulcano (1/9).
Fra le tavole rotonde quella fra territori Unesco quando il sindaco di Milo, Alfio Cosentino si confronterà con il collega di Castiglione d’Orcia (Siena), Claudio Galletti (27/8); e poi con le Strade del Vino dell’Etna, della Val d’Orcia e del Trentino e l’Università di Catania per uno studio inedito sullo sviluppo sostenibile delle aziende vitivinicole etnee (28/8);l’eccellenza della pasticceria italiana di scena il 6/9 con il direttivo nazionale FIPGC. Da quest’anno spazio all’arte contemporanea, con le installazioni degli allievi del milese Alfio Bonanno, pioniere dell’arte sperimentale ed esponente di punta in Europa della Land Art (l’arte nella natura), ospiti dell’Ecomuseo del Castagno.
“ViniMilo – spiega il sindaco Alfio Cosentino – apre le braccia al mondo del vino: non solo ai professionisti di una filiera che sempre di più rappresenta l’economia di questo territorio e vede ogni anno nuovi attori e nuovi investimenti anche nel segmento dell’enoturismo, ma anche a tutti gli appassionati dei sapori genuini, della natura e delle mille fascinazioni dell’Etna, con eventi su misura di grandi e piccoli visitatori. Per due settimane ogni giorno, e grazie alla collaborazione dei vari partner, Milo è il luogo fisico dove conoscere e approfondire in Sicilia tutti gli aspetti della cultura del vino, sia quelli estetici e sensoriali – con incursioni fra calici di bianchi, rossi, rosati e spumanti d’autore, maturati sui terreni del nostro vulcano – sia quelli tecnici e normativi, con il confronto fra istituzioni, università, consorzi di tutela e promozione territoriale, associazioni di categoria e semplici produttori. A loro, al coraggio e all’ostinazione di chi ama la terra e la vigna, abbiamo voluto riconoscere il valore dell’identità: da tre anni, infatti, ViniMilo ha bandito in piazza il vino sfuso a favore di quello con l’etichetta, versato esclusivamente in calici di vetro. Puntiamo ad accrescere sempre di più il ruolo di ViniMilo come spazio di confronto con altri territori (quest’anno con la Toscana e la Val D’Orcia, patrimonio Unesco), come momento di riflessione sul comparto e sul potenziale sviluppo in un’ottica sostenibile. E i numeri ci confortano. Se alcuni Comuni siciliani lamentano l’abbandono delle campagne e lo spopolamento urbano, a Milo nel giro di un anno abbiamo visto aumentare la superficie degli ettari vitati: un segnale positivo sia per la comunità, per la quale gli investimenti economici generano indotto economico e occupazionale, sia per il paesaggio che riceve manutenzione e ‘cura’”. ViniMilo è sui social Facebook, Twitter e Instagram (ViniMilo) con l’hashtag #ViniMilo2019. Tutto il programma su www.vinimilo.it

A Venezia il nuovo docu-film "DONNE IN PRIGIONE si raccontano"

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In occasione della 76° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, giovedì 29 agosto alle ore 16.00 presso lo Spazio della Regione del Veneto e alle ore 17.30 presso la Pegaso Lounge Hotel Excelsior, Lido di Venezia, verrà presentato il nuovo docu-film "DONNE IN PRIGIONE si raccontano" ideato da Francesca Carollo, Jo Squillo, Giusy Versace.

Questo documentario si inserisce all'interno delle iniziative della Onlus "Wall of Dolls", volta a sostenere i progetti culturali al femminile contro la violenza sulle donne e la violenza di genere.

Un docu-film interamente realizzato all'interno della Sezione Femminile del Carcere di San Vittore di Milano.

Un video-racconto, all'interno dell'Istituto di pena, per rivelare un mondo ai più sconosciuto: quello oltre le sbarre, dove il concetto di libertà è completamente annullato, quello delle vite di donne che hanno commesso un reato, che sono cadute ma che affrontano la risalita, attraverso uno straordinario percorso rieducativo. 

Un percorso che le ha portate anche a imparare una professione: quella delle cine-operatrice.                                   

Perché sono state loro stesse, dopo un corso tenutosi all'interno del carcere: a filmare le loro interviste, a immortalare sensazioni e immagini, a diventare registe delle loro storie.

Cosa ha portate le protagoniste del docufilm a tanta violenza?

Quale trascorso di sofferenza portano con loro in quelle celle?

Come può il carcere aiutarle a rinascere?

Interrogativi ai quali "DONNE IN PRIGIONE" cerca di dare delle risposte, proprio tramite la voce delle detenute, che con coraggio e lealtà si sono messe in gioco, raccontando le loro vite.

Per comunicare aiie giovani donne a non commettere i loro stessi errori.

Per spiegare, a chi è fuori, quale carico di dolore debbano sopportare.



Grazie a: Barbara, Claudia, Elena, Elisa, Hasna, Josephine, Julieth, Maria Soledad, Martina, Romana, Rose, Simona, Solange, Sladjana, Sonia, Stefania, Success, Yvone.                   

In carcere per aver ucciso, ferito, spacciato, acidato, picchiato. Perché?



"La gente fuori guarda solo i reati, ma non sa perché li abbiamo fatti, non sa la nostra storia dietro, non sa che comunque siamo esseri umani" dice Elena, una delle detenute.

Ecco perché le autrici del docufilm: Francesca Carollo, Jo Squillo, e Giusy Versace, hanno voluto guardare oltre e raccontare:

Donne fragili e chiuse, incapaci di chiedere aiuto, prigioniere ancora prima di entrare in carcere, che con le loro parole insegnano che si può sempre, ancora, scegliere.

Giovedì 29 agosto  Hotel Excelsior, Lido di Venezia

ore 16.00 presso lo Spazio della Regione del  Veneto

ore  17.30 presso  Pegaso Lounge

Mediterranean Souls Contaminations, mostra del maestro Filippo Lo Iacono

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Sì è aperta la mostra del maestro Filippo Lo Iacono Presso il comune di Garda.
A introdurre la  conferenza/presentazione il giornalista di Telearena Lucio Salgari, in presenza del sindaco di Garda Davide Bendinelli, dell'onorevole Vito Comencini,  del vicesindaco di Verona Luca Zanotti e del noto critico Giorgio Grasso. La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 24.
Il maestro Lo Iacono guarda e osserva spesso da varie prospettive e angolazioni, raccontando della propria terra dell’amore e la passione che sovente si scontra con la realtà. Delusioni e circostanze che rallentano la condizione di riscatto e crescita, sognando cosi una realtà immaginaria forte e vincente, ponendo in primo piano la sicilianità in ogni sua forma, privilegiando la bellezza sotto ogni aspetto e l’essenza di ciò che siamo.
Anime mediterranee che raccontano la loro storia contaminandosi tra loro e con il mondo esterno: questa l'essenza della mostra personale di pittura “Mediterranean Souls Contaminations" del maestro Filippo Lo Iacono che si terrà presso il comune di Garda, al palazzo Pincini Carlotti, dal 23 agosto al 2 settembre. 
La mostra resterà aperta tutti i giorni alle 10 alle 13 e dalle 17 alle 24 e in occasione dell'inaugurazione, che avverrà venerdì 23 agosto alle ore 18 con un cocktail di benvenuto, interverranno Giorgio Gregorio Grasso (storico e critico d'arte), Maria Palladino (recensione critica), Davide Bendinelli (sindaco di del comune di Garda), Ivan Ferri (assessore alla cultura del comune di Garda), Luca Zannotto (vicesindaco del comune di Verona), il parlamentare Vico Comencini, Sabrina Dal Pozzo direttrice artistica e Salvo Miraglia di Euro Channel Tv Verona. 
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