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Daniela Martani GIURATA A MISS EUROPE CONTINENTAL 2018

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Continua ad arricchirsi il cast di  MISS EUROPE CONTINENTAL 2018 con tante sorprese.

La giuria della  finalissima delle internazionali e prestigiose Olimpiadi della Bellezza,  del patron Alberto Cerqua, che si terrà a Napoli il 24 novembre 2018 nella splendida cornice del Teatro Mediterraneo alla Mostra D’Oltremare, alla star  di Una vita , l'attrice spagnola Anita Del Rey e al bello delle fiction Danilo Brugia, vede aggiungersi Daniela Martani. 
Ex hostess Alitalia, concorrente del Grande Fratello 9 e vegana, grande amica degli animali, la Martani si è imposta in questi anni come deejay, opinionista tv e conduttrice.
Il suo nome spicca a sorpresa in questa sesta edizione di Miss Europe Continental 2018, presentata da Veronica Maya e Marco Senise, con  gli inviati  Gianluca Magni e Maria Monsè.
<<È un onore far parte della giuria di un concorso internazionale così prestigioso e in crescita, e sono felice di venire a Napoli>> ha dichiarato la Martani.
E le sorprese non sono ancora finite: presto lo staff, al lavoro per una edizione scintillante, annuncerà altre importanti presenze vip.
Il patron Cerqua ringrazia tutti i partner del concorso che permettono di realizzare un'edizione coi fiocchi: SAMSUNG, RAY BAN, AUDI, RED BULL, LEGEA, MASSIMO FIORDIPONTI COUTURE, MISSION BEAUTY, PIRAS’S PARRUCCHIERI

PIETRO DEL VAGLIO: "C'È LA MAGIA ED IL FASCINO DI CAPRI NEI MIEI DESIGN"

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Non è solo un’ambita meta estiva e luogo incantevole amato in tutto il mondo è scelto anche durante l’anno per un week end festivo e in ogni caso da sogno.
Capri, una delle isole più belle del globo, è stata negli anni un porto sicuro per artisti, scrittori e intellettuali estrosi che hanno trovato nell’isola un ambiente ideale per realizzare opere, comporre sonetti o semplicemente riflettere. Non a caso l’isola ha creato suggestioni ed influenze anche nell’interior designer Pietro Del Vaglio, vero poeta dell’arredare nel mondo.
Infatti, la bella Capri porta Del Vaglio a vagliare nuove energie creative realizzando ambienti e locali ricchi di gioia di vivere ispirandosi a quel luogo pervaso di storia e natura che da decenni attira vip da tutto il mondo. 
Infatti, l’elegante interior designer ha lasciato a Capri diversi locali che hanno catturato l’interesse delle più importanti testate come AD Capri Yacht Case e stili, Bella. Anche l’esclusivo design per gli interni di uno yacht sono nati ed ispirati alla magica isola con immagini che non solo sono arredo ma trasmettono magia, luce, vero incanto, fascino intenso.

LA MELODIA DI EMILIANA CANTONE CONQUISTA GLI STATES

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Un grande successo per Emiliana Cantone al Festival della Musica Italiana di New York che si è confrontata con artisti dal calibro di Arisa con la quale la bella e potente voce di Napoli ha stretto un legame di sincera amicizia e tanti altri artisti hanno apprezzato l’immenso talento della cantante, con un grande applauso e standing ovation.
Inoltre, ha sfilato al Columbus Day, accanto al sindaco De Blasio, con cardinali e tutte le autorità presenti, dove ha incontrato tantissimi giornalisti ed è stata invitata ufficialmente al consolato e all’associazione Cristoforo Colombo, come associato membro. Emiliana ha cantato dal repertorio classico, fino alla sua canzone L’Amore è bello se… applaudita ed apprezzata da tutti passando per la giuria con la Bbc. Insomma, un riscontro del tutto positivo per Emiliana che continua la sua grande ascesa nel mondo della musica anche fuori dal Bel Paese, diventando a tutti gli effetti una cantante dal respiro internazionale. Tanti i fans che l’hanno riconosciuta e fermata per strada e tanti messaggi privati che vogliono ascoltare la sua voce che continua a regalare emozioni senza tempo. Non sono mancate le innumerevoli interviste tra cui un passaggio nella nota trasmissione ” CIAO TONY” e patrimonio italiano. La Cantone conclude: ” Mi vogliono presto a New York per una serata tutta mia, ho ricevuto tanti apprezzamenti e riconoscimenti di stima anche da alcuni fans del posto, gli italo americani mi vogliono ascoltare, tutte queste cose mi rendono davvero orgogliosa”.

Libri, esce oggi "A RINCORRERE IL VENTO (’68: il B-Side)" di Erica Arosio e Giorgio Maimone

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Torna in libreria la collaudata coppia di scrittori Erica Arosio e Giorgio Maimone - nota per la serie di romanzi scritti a quattro mani che vede protagonisti l’avvocatessa Greta Morandi e lo stravagante Mario Longoni - con il romanzo dedicato al decennio caldo “A rincorrere il vento. (’68: il B-Side)” per la collana di narrativa ‘Varianti’, oltre 250 pagine che ne raccontano episodi e atmosfere attraverso i ricordi adolescenziali di Anna e Marco. 

Anna e Marco, come nella canzone di Lucio Dalla (sarà un caso?), si incontrano in un supermercato di Milano dopo quarantacinque anni. L'ultima volta che avevano condiviso qualcosa era il Sessantotto con le manifestazioni, la coscienza di classe, la voglia di cambiare il mondo, la sete di giustizia e la paura della morte, delle botte e della repressione. Allora erano adolescenti entusiasti e ribelli, adesso sono adulti più disillusi, più stanchi, con i segni di tanta vita sulle spalle ma sotto sotto non sono cambiati molto.

Il loro incontro dura una notte, scandita dai racconti del loro presente e dai ricordi del loro passato che Anna tiene conservati gelosamente in una scatola: da qui ne escono fotografie, il foulard rosso di Anna per proteggersi dai lacrimogeni, la prima edizione di “Cent’anni di solitudine”, il poster de “Il laureato”, un 45 giri di De André, una Polaroid, gli occhiali tondi alla John Lennon, volantini, un po’ “d’erba” e molti altre cose. Oggetto dopo oggetto tornano alla memoria i momenti che hanno segnato il Sessantotto dei due protagonisti che si è sviluppato tra le manifestazioni studentesche e operaie, i concerti epici dei Beatles o dei Rolling-Stones, la scoperta del sesso, il rapporto conflittuale con le ‘generazioni dei padri’, le radio libere, i viaggi in autostop, l’America sognata, la moda rivoluzionaria e il grande cinema e la musica. 

Nove sezioni tematiche accompagnano il lettore alla scoperta del Sessantotto attraverso racconti brevi, proponendo un affresco di un'epoca che ha segnato la storia del nostro Paese e nel contempo esplorando l’intimità dei due protagonisti, la stessa che ancora appartiene a tutti noi.


Illustrazione di copertina di Gabriella Kuruvilla e Mauro Gatti.

GLI AUTORI

Erica Arosio, milanese, laureata in filosofia, è stata a lungo giornalista del settimanale «Gioia», come responsabile delle sezioni cultura e spettacolo. Critico cinematografico (per molti anni ha curato la rubrica cinema di «Radio Popolare») è autrice di una biografia su Marilyn Monroe (1989 Multiplo editore, 2013 Feltrinelli Real cinema, in cofanetto con il dvd «Love, Marilyn»). Ha collaborato a varie testate, fra cui «la Repubblica», «Il Giorno», «Cineforum», «Prima Comunicazione», «Rockerilla», «Segnocinema» e a trasmissioni televisive e radiofoniche. Nel marzo 2012 esce il suo primo romanzo, “L’uomo sbagliato” (La Tartaruga e Baldini & Castoldi, 2014). 
Con Giorgio Maimone ha pubblicato “Vertigine” (Baldini & Castoldi, 2013), un giallo ambientato nella Milano del 1958, che dà inizio a una serie; con gli stessi personaggi sono usciti “Non mi dire chi sei – Il caso Giuditta” (Tea, 2016), “Autarchia”, un racconto all’interno dell’antologia “Ritratto dell’investigatore da piccolo” (Tea, 2017), “Cinemascope – Un delitto alla moviola per Greta e Marlon” (Tea, 2017),  Juke-box – 100 lire tre delitti per Greta e Marlon (Tea, 2018). Sempre con Maimone ha scritto anche “L’Amour Gourmet” (Mondadori, 2014), un romanzo sentimentale ambientato nella Milano degli anni Ottanta, “Un, due, tre... stella!”, storia di Ezio e Renata Santin, i fondatori dell’Antica Osteria del Ponte (Mondadori, 2015) e “Juke box. Cento lire tre delitti per Greta e Marlon” (Mondadori, 2018).
Con Morellini ha pubblicato un racconto nelle antologie “Delitti di lago 3” (2017) e “Lettere alla madre” (2018), e il romanzo “Carne e nuvole – 100 storie corte come un caffè”.

Giorgio Maimone è stato capo-redattore del Sole 24 Ore per oltre trent’anni. Ha lavorato in teatro e diretto Canale 96, la prima radio libera della sinistra milanese e in seguito Radio Regione. Ha fondato e dirige il portale della canzone d'autore Brigata Lolli e ha lavorato per le reti Mediaset come ideatore e autore di programmi. Si occupa di recensioni librarie e discografiche e da 15 anni è nella giuria delle Targhe Tenco. In coppia con Erica Arosio ha pubblicato “Vertigine” (Baldini & Castoldi, 2013), “L’Amour Gourmet” (Mondadori, 2014) e “Un, due, tre... stella!” (Mondadori, 2015), “Non mi dire chi sei” e un racconto nell'antologia “Ritratto dell'investigatore da piccolo” (Tea).
Suoi racconti sono contenuti nelle antologie “Giallolago” (Eclissi), “Delitti di Lago” (Morellini, 2015), “Nuovi Delitti di Lago” (Morellini, 2016), “Delitti di lago - vol. 3” (Morellini, 2017) e “Lettere alla madre” (Morellini, 2018).
Erica Arosio - Giorgio Maimone

A RINCORRERE IL VENTO
(’68: il B-Side)

Collana “Varianti”

256 pagine
Prezzo di copertina: euro 14,90

in libreria dal 18 ottobre 2018


INFO
MORELLINI EDITORE
via Farini 70 - 20159 Milano 
+39 02 87 38 37 64
Ufficio stampa: Francesca Tamanini > francesca.tamanini@morellinieditore.it
info@morellinieditore.it | www.morellinieditore.it
www.facebook.com/morellinieditore | @MEditore

TXD SMOOK, "L'apice dell'essenza" il nuovo album del trio sassarese

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“L’apice dell’essenza” è il nuovo album dei TXD SMOOK (Tuxedo Smooking) anticipato dal singolo che dà il titolo all’album accompagnato dal videoclip pubblicato ad Aprile 2018.

Video "L'apice dell'essenza": https://bit.ly/2H3haqS
Tantissime pubblicazioni in cui spiccano la recensione su Traks, l’articolo di Massimo Vogliotti su All Music Italia e le interviste su Blog della Musica, Di Tutto , Musica Italiana Emergente e System Failure.

Il 25 Luglio il trio sassarese pubblica il secondo singolo intitolato “Siamo la tentazione”. Questa volta abbiamo voluto esagerare cercando di realizzare qualcosa che in Italia, forse, non è stato ancora realizzato” hanno dichiarato i TXD Smook.

Venerdì 14 Settembre sono stati protagonisti durante l’intervista andata in onda su  Mini radio web, raccontando il nuovo album e la realtà che hanno incontrato i TXD Smook.


L'apice dell'essenza è su Spotify: https://spoti.fi/2pfqbWE
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ESPOSITO, esce oggi "Diego"
la nuova canzone del giovane cantautore

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Già noto ed apprezzato nell'ambiente underground nazionale per aver vinto ben due edizioni di Area Sanremo (2016 e 2017), per l'apparizione ad XFactor (home visit) e per la partecipazione al Concertone del Primo Maggio 2018 a Roma, Esposito è dal 2017 autore per Warner Chappel ed ha da poco firmato con iCompany per la produzione del suo prossimo album (uscita prevista a gennaio 2019 su label luovo).

Dopo un primo brano di anteprima (Le canzoni tristi) pubblicato con ottimi risultati appena un mese fa, è la volta di “Diego”, il secondo singolo, che verrà diffuso a partire dal 18 ottobre e verrà poi seguito da un video (in uscita ad inizio novembre). 
Il prossimo album di Esposito è prodotto da Riccardo “Deepa” Di Paola e traccia nuovi orizzonti della canzone d’autore italiana.

"Questa canzone racconta un conflitto interiore. Spesso si parla di quanto sia importante volere bene a se stessi, non sempre succede. “Diego” è dedicata alle persone che per un qualsiasi motivo non si accettano, a chi ha perso la stima di se stesso, a chi non l’ha mai avuta, a tutti quelli che hanno la guerra nella testa. Buona fortuna." - Diego Esposito
ETICHETTA: luovo di iCompany
DISTRIBUZIONE: Artist First
RADIODATE: 18 ottobre 2018
PUBBLICAZIONE ALBUM: gennaio 2019

FestivalDanza Roma, Prima edizione il 20 e 21 ottobre all’Auditorium SGM di Roma

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Arriva un evento “globale” sul mondo della danza, un nuovo modo di viverla e farla vivere attraverso i racconti dei suoi protagonisti più celebri, ma anche scenografi, coreografi e perfino film makers, pronti a documentare il mondo delle due punte.
Il 20 e 21 ottobre, con il patrocinio di Regione Lazio, Csain, Consiglio Internazionale della Danza Cid Unesco   e in partenariato con l’Anmb (Associazione Nazionale Maestri di Ballo), il mondo della danza sarà assoluto protagonista presso l’Auditorium SGM Conference Center di via Portuense, che ospiterà la prima edizione del FestivalDanza, con numerosi volti celebri in tutto il mondo.
Nel corso della kermesse, divisa in tre sezioni, gli artisti avranno l'occasione di poter studiare il mondo della danza a 360° attraverso la proiezione di film, incontri con professionisti del settore e, soprattutto, partecipare ad un vero e proprio audition - contest. Ai più talentuosi sarà concessa l'opportunità di poter usufruire di un contratto di lavoro. Particolarmente rilevante, nel week end della settimana del Cinema di Roma, la sezione dedicata al rapporto tra cinema e ballo. Il Roma Dance Film Festival, infatti, rappresenta una kermesse unica dedicata alla danza e al suo “pas de deux ” con il mondo della celluloide.

Punto d'incontro per gli specialisti del settore, l'evento consentirà non solo di discutere del rapporto tra Arte, Danza e Cinema, ma anche di promuovere e dare visibilità a tutti coloro, quali film makers, scenografi, coreografi, ballerini, che lavorano dietro le quinte alla realizzazione di un prodotto artistico di alta qualità, “figlio” della fusione tra danza e settima arte.

Per la prima volta in Italia sarà presentato il live documentary dedicato al Re del Pop Michael Jackson, “Dancing with The King” di LaVelle Smith Jr, il coreografo delle pop star internazionali, tra cui Michael Jackson, Beyoncé, En Vogue, Janet Jackson e vincitore di 5 MTV Dance Video Award.

A   Sessanta   dalla nascita   del   Re   del   Pop   il   coreografo,   oltre   a   presentare   il Documentario, terrà un corso di alta formazione per professionisti certificato da EurEthics Etsia.

Grande attesa anche per la proiezione del documentario“ Dancing With Maria”, documentario, diretto da Ivan Gergolet, nel quale si racconta la storia di Maria Fux, insegnante di oltre 90 anni che ha creato la tecnica della danza terapia.   

La giornata di sabato 20 ottobre, ore 20.30, sarà tutta dedicata alla lunga notte delle stelle con la seconda edizione dell'International Dance Award “Stefano Francia”, riconoscimento all'eccellenza della danza istituito in onore del coreografo, ballerino e maestro Stefano Francia  e al ricordo della sua importante opera a favore della promozione e divulgazione della danza in ogni suo ambito. 

L'evento vede il ritorno alla conduzione di Laura Lattuada, signora del teatro italiano. La cerimonia di consegna dell'ambita statuetta, creata dal maestro scultore gioielliere Arando, è un evento prodotto dall'ASD&C Stefano Francia EnjoyArt, sotto la direzione artistica di Fabrizio Silvestri e manager Walter Garibaldi, per la regia di Antonio Centomani. Tra i premiati le star della danza: Giuseppe Picone, LaVelle Smith, Sabrina Brazzo e Andrea Volpi (primo ballerino Teatro La Scala) Luisa Barbieri Catellani, Claudio Cocino e Susanna Salvi (entrambi primi ballerini Opera d Roma), Corona Paone, Miglior Programma Tv Ballando con le Stelle, Miglior Dance Movie "Dancing With Maria" regia Ivan Gergolet. 

Domenica 21 ottobre appuntamento con il nuovo TV contest talent  dedicato ad assoli, coppie , passi a due, gruppi. Dance is My Life, è il nuovo programma dedicato alla danza, dove ballerini e maestri raccontano l'amore per la danza. Come in un vero e proprio contest i ballerini  dei vari stili, suddivisi in fasce di età, si confronteranno sotto lo sguardo vigile e severo della giuria composta da professionisti di spessore come Alfonso Paganini, Mauro Mosconi, Nancy Berti, Monica Nigro, Daniele Baldi. Accanto a loro  impresari teatrali e direttori di scuole di danza, sceglieranno i più bravi e talentuosi ballerini ai quali assegnare il primo titolo di Dance is my life, nuovo programma in onda su Canale Italia.

Ingresso gratuito su invito. Per info   

Info +39 335 435168


info@stefanofrancia.com      



www.stefanofrancia 

Cinecibo, con Carlo Verdone l'edizione 7 del Festival alle Terme Lucane, 19-21 ottobre 2018

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Da venerdì 19 a domenica 21 Ottobre 2018 si terra in Basilicata, alle Terme Lucane di Latronico (PZ), la settima edizione di Cinecibo, il festival del cinema gastronomico, ideato da Donato Ciociola. L’evento è organizzato dall’associazione Tempi Nuovi in collaborazione con il Gal Start 2020 e GAL Cittadella del Sapere, con il patrocinio gratuito della Lucana film Commission.

“Sarà Carlo Verdone l'ospite d'onore di questa edizione – ha dichiarato il patron di Cinecibo Donato Ciociola – ma ci saranno anche Richy Memphis, Giuseppe Zeno e registi, produttori, personaggi televisivi che si sono distinti nella valorizzazione dell’arte culinaria, ai quali saranno assegnati il premio 'Terme Lucane' e il premio 'Cinecibo ".

Tra i premiati la giornalista del Tg1 e conduttrice di “Uno Mattina Estate”, Valentina Bisti, da sempre attenta alle eccellenze del territorio e l’attore Andrea Roncato che nella mattinata di sabato terrà un incontro con i ragazzi delle scuole della zona. Protagonisti dell'evento saranno anche il regista teatrale e attore lucano Ulderico Pesce e il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico di origini lucane Giuseppe Varlotta, al cinema in questi giorni con il thriller “Oltre la nebbia – Il mistero di Rainer Merz”. 

Come di consueto Cinecibo porterà tanta buona cucina con alcuni chef lucani (Pino Golia del ristorante “Picchio Nero”, Valerio Elefante del ristorante “La Taverna dei Gesuiti”, Mario Gaudioso del ristorante “Paradise”) che, abbinati a personaggi dello spettacolo, si sfideranno in una gara a suon di prelibatezze. Nel corso delle giornate saranno proiettati anche i corti in concorso incentrati sul cibo e si terranno degustazioni enogastronomiche a base di prodotti lucani. 

Si parlerà anche di promozione del territorio, vista la presenza di 25 tour operator provenienti da tutta Europa, che dopo un tour nel Materano saranno sul Pollino e si fermeranno per alcuni giorni alle “Terme Lucane”. Prevista inoltre una mostra tematica dal titolo 'Il cinema e la valorizzazione dei territori" con un percorso visivo composto da famose scene di film che hanno contribuito al successo turistico delle location dove sono stati girati.

Tra le novità dell’edizione 2018 di Cinecibo vi è la sfilata di moda "Autunno D’autore – La Moda veste il Cinema" ideata da Pasquale Guidi. Ospiti del defilé', previsto per il pomeriggio di venerdì, lo stilista siciliano Koscanyo, con abiti realizzati traendo ispirazione dalla Sicilia, sua terra natale; l'Artista Salentino Tommaso Filieri,  che con sensibilità artistica realizza stupendi abiti con composizioni floreali naturali, di stile botticelliano. Ed infine Alfredo Nocera, l'inventore dell'Istant Fashion, che in pochissimi secondi con un normale pezzo di tessuto, senza tagliare o cucire ma utilizzando solo pochi spilli, riesce a creare velocemente sulle sue modelle fantastici abiti da sera, un artista che nelle sue molteplici partecipazioni televisive ha vestito Lorella Cuccarini, Alba Parietti, Valeria Marini e molte altre.

Il programma dettagliato sarà pubblicato su www.cinecibo.it e sul relativo profilo Facebook
Partner dell’iniziativa sono: Cinecittà News, AOA, Terra Orti, Amaro di Paestum, The Church Palace Rome, Fattoria Svatoni, Basilicata Notizie, Cool Events, Il Girasole, Scuola Europea Accademia, Grif, Ideal, Alfredo Nocera, Koscanyo, Lc e tanti altri.


Gabriella Martinelli, sabato 20 ottobre presenta a Roma il disco "La pancia è un cervello col buco"

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Nuova data romana de ‘La pancia in tour’ per Gabriella Martinelli, che sabato 20 ottobre sarà sul palco de Le Foodie Café Bistrot per cantare le storie del suo secondo disco, La pancia è un cervello col buco.

Cantautrice di origini pugliesi, Gabriella Martinelli è sicuramente uno dei nomi più interessanti tra le nuove leve della canzone italiana.

Sul palco del locale di San Giovanni, Gabriella sarà accompagnata da Andrea Jannicola alla chitarra e da Paolo Mazziotti al basso, cori e percussioni. 

“La pancia è un cervello col buco” è un affresco onirico; è un disco crossover dalle intuizioni avvincenti. E' un album dalla grande personalità tanto quanto la voce dell'artista, autrice e interprete delle sue canzoni.

8 tracce registrate in presa diretta, dal sound minimale ma deciso, che raccontano storie di donne. Idoli, signorine Bovary piene di dubbi e incertezze dilanianti. Signorine felicità colorate come le stoviglie, di nostalgia, oppure di slancio verso nuove spensieratezze.

Creature libere, a volte come il peccato, espressioni dei sentimenti e compagne di baci che tradiscono tre volte, come il canto di un gallo. Protagoniste di altre vite oltre le loro, oltre la nostra. Sono storie, dove lo spirito e la voluttà si fanno veste cangiante. L’abito di una donna non è solo la stoffa che porta addosso, ma può essere una canzone, che dalla sua bellezza è indivisibile.

Gabriella canta storie, lo fa con ironia e con la sua voce importante, racconta i luoghi, i suoni e i colori che hanno formato la sua crescita artistica.

Il progetto si avvale inoltre del contributo di Antonio Sileo, in arte Pronostico, che regala un volto e un corpo a Casimira, Erica, Giulia, Eliana e alle altre donne protagoniste del disco.



BIO

Cantautrice di origini Pugliesi, Gabriella Martinelli è sicuramente uno dei nomi più interessanti tra le nuove leve del cantautorato Italiano femminile.
Artista dalla grande personalità, con la passione per il teatro canzone.
Presenta il suo secondo disco: “La pancia è un cervello col buco”, un progetto crossover che con toni decisi racconta di donne, arricchito dai disegni di Antonio Sileo, in arte Pronostico.
Gira l'Europa da busker e vanta numerosi anni di gavetta suonando nei club, nei festival e nei teatri. Vincitrice di molti premi legati alla canzone italiana d’autore, fra cui: Targa Bigi Barbieri 2018; Premio L’artista che non c’era 2018; Premio Botteghe D'autore 2017 (Miglior Interpretazione); Premio Bindi 2015; Musicultura nel 2014. È tra gli artisti del Tenco Ascolta 2018.

Partecipa a The Voice of Italy in onda su Rai 2 nel 2013; pubblica il suo album d'esordio "Ricordati di essere felice" per l'etichetta Toto Sound Records nel 2015. Scelta per aprire il concerto di Hindi Zahra al teatro Parioli nel 2017.
E' tra le voci Italiane del Come to my home, progetto nato in Africa: realtà che unisce artisti da tutto il mondo con l'intento di mescolare le arti, le culture, le nazionalità.

https://www.instagram.com/gabriellamartinelliofficial/
http://gabriellamartinelli.it/


Gabriella Martinelli Live

Sabato 20 ottobre – Ore 21,00

Le Foodie Café Bistrot

Piazzale Appio, 9

ROMA

Noto, la Compagnia Nazionale di Danza Storica in Sicilia il 19 e 20 ottobre per il 19th Century European Grand Ball

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La Compagnia Nazionale di Danza Storica diretta da Nino Graziano Luca sarà presente il 19 e  il 20 ottobre al “19th Century European Grand Ball” con due eventi molto importanti. Il primo si svolgerà a Palazzo Landolina, il secondo a Palazzo Nicolaci a Noto, bellissima location glamour ed elegante dove si è tenuto ultimamente il matrimonio di Chiara Ferragni e Fedez.

Gli eventi celebreranno in grande stile nel 2018 - Anno Europeo del Patrimonio Culturale - il IV Meeting delle Associazioni Europee dei Siti del Patrimonio Mondiale che si svolgerà a Noto il 18 e il 19 ottobre ed è stato inserito - insieme al “Gran ballo dell’800: Sogno d’amore” che si terrà ad Albano Laziale - tra le Giornate Europee del Patrimonio previste dal MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo).

In preparazione del 19TH CENTURY EUROPEAN GRAND BALL, la Compagnia Nazionale di Danza Storica terrà Venerdì 19 ottobre una Masterclass nel meraviglioso Centro Storico di Noto.

Grande l’entusiasmo del primo cittadino di Noto Corrado Bonfanti, dell’Assessore alla Cultura Frankie Terranova e dell'Assessore Giusy Solerte per l’arrivo di Nino Graziano Luca e della Compagnia Nazionale di Danza Storica -Membro ufficiale del Consiglio Internazionale della Danza UNESCO - nella Capitale del Barocco dichiarata Patrimonio dell'Umanità da parte dell'UNESCO, insieme con le altre città tardo barocche del Val di Noto.

Cose difficili, "È Tempo" 1° singolo che anticipa l’uscita dell’Ep d’esordio della band calabrese

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“È Tempo”, in rotazione radiofonica a partire dal 9 novembre e disponibile in digital download dal 16 novembre, è il primo di tre singoli che anticipano l’Ep d’esordio omonimo della band calabrese Cose Difficili, formata dal cantautore Mattia Tenuta e il Dj/Producer, Giuseppe Rimini aka Dj Kerò.

Questo primo singolo è un brano generazionale, parla del futuro e degli obiettivi dei trentenni di oggi: “Una generazione che da un lato prende tempo per inseguire i propri sogni e dall’altro si rende conto che è proprio il tempo a mancargli – racconta la band -. Quello che prima per noi era un diritto improvvisamente diventa un privilegio di pochi. I nostri genitori ci hanno riempito di aspettative nutrite da grandi sacrifici ed è arrivato il tempo di tornare ad essere solidi, facendo i conti con le nostre età e con una società che ad un certo punto ti vorrebbe “inquadrato” in alcune categorie ben definite. Il sound è senza fronzoli e i riferimenti sono propri di quell’underground torino/milanese che ha fatto la storia dell’underground e poi dell’indie italiano”.

L’Ep, che uscirà nel 2019 ed è prodotto da Lumaca Dischi, prende il nome della band, Cose Difficili, nata nel 2017 dall’incontro del cantautore Mattia Tenuta e del Dj/Producer, Giuseppe Rimini aka Dj Kerò, a cui si aggiunge il funk del bassista Mario D’Ambrosio. Il nome è un tributo ai Casino Royale (e al loro celebre brano), mentre le anime cha abitano questo lavoro sono molteplici, da Luther Vandross e Curtis Mayfield in relazione al brano Se Fossi Tu, alla veste più marcatamente hip hop nel brano Tutto Semplice. Con Favola Di Plastica si passa a riferimenti nusoul, ma anche italiani, come Ainè e Serena Brancale. Nel brano Ora Che Sono Qui la fa da padrona l’elettronica mista a un beat incalzante. È tempo invece ha origini in quello che è stato l’underground torinese e milanese degli anni ’90, da Subsonica a Casino Royale

Riccardo Mazzon, "Lo spazio del silenzio" 1° album da solista del cantante e chitarrista

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Il 12 settembre è uscito “Lo Spazio del Silenzio”, l’album d'esordio di Riccardo Mazzon, cantautore che tra le tracce di questa sua prima raccolta trova modo di porsi tanti interrogativi; per esempio, vi siete mai chiesti se Dio vi guarda dall'alto o se vi guarda dall'alto in basso?
Nel mondo di Riccardo non c'è più posto, se non per lo spazio del silenzio, e tutti sappiamo quanto il silenzio spesso sappia essere assordante. In questo spazio nascono tutte le domande del giovane cantautore di Lignano Sabbiadoro che trasforma le emozioni in parole, e le parole in canzoni.
Riccardo Mazzon – LO SPAZIO DEL SILENZIO 01) Giocheremo Ancora // 02) L'Amore si Nasconde // 03) Lo Spazio del Silenzio 04) Ingratitudine e Bugie // 05) Alterazione Instabile // 06) Stupide Parole 07) Nemico Militare // 08) Soltanto una Stronza // 09) La Cosa più bella 10) Senza un Manuale
Credits: Prodotto e distribuito da Riccardo Mazzon . Registrato e mixato da Lorenzo Faggin presso lo studio “ Drop C ” di Padova. Mastering: Federico Pelle presso “ The Basement Studio ” di Vicenza. Riccardo Mazzon: testi, musiche, voce, chitarre acustiche. Lorenzo Faggin: arrangiamenti, chitarre elettriche. Francesco Giacomelli: Basso Paolo Bertorelle: Batteria

BIOGRAFIA
Riccardo Mazzon è un cantante, chitarrista e autore di testi. Nasce artisticamente nel 2018, all'età di 25 anni, con il lancio del suo primo singolo “Giocheremo Ancora”.
Muove i primi passi nel mondo della musica nel 2006, all'età di 14 anni, quando, con alcuni amici, decide di acquistare la prima chitarra elettrica. Dopo diversi mesi da autodidatta, decide di affidarsi ad un insegnante.
Con il passare dei mesi la passione per la musica cresce, e con essa la voglia di imparare e progredire velocemente nel settore. Così a distanza di due anni decide di avvicinarsi allo studio del canto.
La svolta nel 2012, quando decide che la musica non poteva restare solo una passione, ma doveva diventare anche una professione. Si iscrive così all'Accademia di Musica Moderna di Franco Rossi. Sotto la guida di Lorenzo Faggin (docente di chitarra), Antonio Lanzillotti (docente di teoria, armonia, ear training e tastiere) e Sara Righetto (docente di canto moderno), porta a termine con successo i propri studi nel 2016.
Il 12 settembre 2018 esce il suo primo disco solista, “LO SPAZIO DEL SILENZIO”, come album indipendente, di cui compone testi e musiche, mentre per gli arrangiamenti si affida a Lorenzo Faggin. Nel disco hanno suonato anche Paolo Bertorelle (Red Maldera), Francesco Giacomelli ed altri ancora.
Attualmente sta lavorando alla stesura del secondo disco.

Chiara Messina a Fattitaliani: Tutto quello che mi accade intorno è fonte di ispirazione. Intervista alla scrittrice di romance erotici

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di Laura Gorini - L'ispirazione per una nuova storia può nascere da qualsiasi cosa. Una canzone, un’immagine o ancora un avvenimento reale. Non so come spiegarlo, ma in un determinato momento mi scatta qualcosa in testa e personaggi e dinamiche appaiono nella mia mente.

Chiara Messina comincia riversare i suo pensieri, le sue fantasie su i fogli nell’adolescenza, quando scelse lo studio alla carriera artistica. Scrive di tutto, da poesie a testi di canzoni, da racconti di bambini a storie fantasy, ma quando nel 2014 approda sulla piattaforma wattpad si mette in gioco sul serio, facendo leggere a tutti quello che sino a quel momento solo lei conosceva. Dopo un primo tentativo con “Aspettavo te”, sospesa e cancellata da wattpad, nasce “Angel -mai e per sempre-” romanzo rosa con sfumature erotiche, primo volume di una duologia che ha raccolto molti consensi sul social gratuito, quasi mezzo milione di letture, spingendo l’autrice ad autopubblicarlo, sia in ebook che cartaceo, su Amazon. Successivamente ha pubblicato il secondo volume “Dominic -mai e per sempre vol.2-” e qualche mese dopo “Molto più di una bugia”, il suo primo romanzo autoconclusivo che è stato dichiarato da alcuni blog un ottimo mix di eros, amore e suspance.
Non predilige nessun genere letterario da leggere, mai suoi scritti sono principalmente romanzi rosa, storie d’amore e romanzi erotici e suspanse romance.
La sua fantasia sembra non avere limiti, al momento si sta occupando della stesura di due nuovi romanzi e della promozione dei suo autopubblicati e ha un lavoro a tempo pieno da mamma super fiera.
Scrivere le piace tanto quanto cucinare, tanto da aver conseguito il diploma all’istituto alberghiero e essere diventata chef di pasticceria dopo parecchia gavetta. Chiara ritiene che la pasticceria sia un ottimo compromesso tra fantasia, sfogo del proprio estro e precisione.
Ama il lavoro di gruppo, come ama i suoi momenti di estrema solitudine dove riesce a creare le sue trame e i suoi amati personaggi. Dorme forse troppo poco, ma per lei la notte è il momento perfetto per riversare i suoi pensieri su carta. Divoratrice insana di serie tv.

Chiara, come avviene il tuo avvicinamento alla scrittura?
Scrivo da sempre. All’inizio scarabbocchiavo qualche favoletta, poi piano piano quelle favolette sono diventati racconti. all’epoca delle superiori scrivevo poesie e testi di canzoni: amavo, e amo ancora oggi, la musica di ogni genere, classica, pop, rock, alternative, insomma basta che sia musica. Il mondo della scrittura mi ha sempre affascinata. Credo che il momento creativo sia qualcosa di eccezionale, creare una trama, dei personaggi dal nulla è qualcosa di unico, un momento intenso per lo scrittore. La scrittura è un momento intimo, un momento nel quale l’autore si apre totalmente, si mette a nudo e diventa vulnerabile. Quindi mi sono avvicinata alla scrittura per me stessa, per esprimermi, per aprirmi e raccontare tramite le mie storie chi sono, i miei sogni e le mie paure.

Da cosa nascono le tue ispirazioni?
L'ispirazione per una nuova storia può nascere da qualsiasi cosa. Una canzone, un’immagine o ancora un avvenimento reale. Non so come spiegarlo, ma in un determinato momento mi scatta qualcosa in testa e personaggi e dinamiche appaiono nella mia mente. E così prendo carta e penna o accendo il pc e lascio che l’immaginazione parli per me.
Un genere in particolare che prediligi?
Come per la musica, anche per la lettura non disdegno niente, ergo leggo un po' di tutto. Tuttavia il libro della mia vita è “L’amore ai tempi del colera” che considero un inno all’amore, alla passione, all'attesa della felicità e allo struggimento per amore. Quindi è un libro che celebra l’amore quello vero, quello eterno, o ancora quello con la "A" maiuscola. Ovviamente tra tutti i generi sono propensa a leggere romance in tutte le sue numerose sfumature, anche perchè io scrivo libri di questo genere.

Come mai la scelta di questo genere in particolare?
Non c’è un motivo in particolare per il quale scrivo erotici e romanzi rosa, forse è perché lo prediligo come genere da leggere, ma ho provato anche a cimentarmi con il fantasy ma il risultato è stato al quanto penoso. Scrivo rosa perché mi viene naturale, ma -magari- in futuro scriverò, che so, uno psicologico.
E ora parlaci un po’a ruota libera del tuo ultimo romanzo....
“Molto più di una bugia” è un romanzo romantico, a volte erotico, passionale e pieno di significato. Sidney è una ragazza che ha capito che nella vita, per ottenere quello che vuole, deve lavorare sodo e non farsi piegare da niente e da nessuno. Alcuni suoi colleghi la considerano un bulldozer, perché non si fa problemi sul lavoro a passare sopra a tutto e tutti quando ha un obbiettivo da raggiungere. È una donna che è pronta a rischiare il cento per cento se crede che ne valga la pena. David -invece- è un uomo che esteriormente sembra sicuro di se, forse a volte intimidatorio, ma che in realtà scappa dal suo passato. Si finge un’altra persona perché quello da cui scappa non aspetta altro che mettergli le mani addosso e ritrascinarlo indietro. Poi c’è Milen, un uomo sicuro di se stesso che la vita ha fatto crescere troppo in fretta. Ha in mano l’impero di famiglia, ma gli affari che conduce non sono tutti puliti e alla luce del sole. Sidney, David e Milen sono legati tra di loro e i due uomini si contendono il cuore della bella protagonista. Non mancano forti colpi di scena e donne del passato che tornano "a scombinare" il presente. Credo sia una lettura piacevole che non annoia e che tiene col fiato sospeso, ma ovviamente io sono di parte. Chi lo ha letto alla fine ha scelto da che parte stare. Team Milen o Team David? Io ho la mia preferenza, ma non la rivelerò per non influenzare il lettore!

Quanto c’è di autobiografico nel tuo ultimo libro?
Nulla, il mio ultimo romanzo pubblicato non ha niente a che fare con la mia vita. I personaggi principali sono nati per caso e il loro carattere si è evoluto nel corso della storia. Ma c’è sul mio pc un romanzo pronto molto autobiografico e non so se e quando vedrà la luce. Ci devo pensare e capire se voglio far leggere una parte importante di me al “mondo”.

Sii sincera: il tuo lavoro primario si può dire che sia in qualche modo una fonte d’ispirazione per i tuoi romanzi?
Tutto quello che mi accade intorno è fonte di ispirazione e quindi sì, anche il mio lavoro è fonte di ispirazione. Io sono una chef pasticcera e la pasticceria per molto tempo è stata quella che mi ha tenuta con i piedi piantati a terra. Sai, creare un dolce non è solamente una scarica di fantasia, ma in primis è precisione e armonia degli ingredienti ed è così anche per un romanzo. Del resto si crea una storia basandosi innanzitutto sulla fantasia, ma poi si devono dosare con “precisone” eventi, dialoghi, etc. Quindi nel mio caso il mio lavoro e la mia passione, la scrittura, vanno non solo di paripasso ma si fondono quasi! Comunque ancora non ho mai scritto un romanzo dove la pasticceria è un punto cardine della trama, ma non nego di averne una in cantiere.

In che situazione in particolare preferisci scrivere?
Mi piace scrivere di notte: adoro quel momento della giornata. È come se la fine di una giornata mi dia lo stimolo per trascrivere tutto quello che ho in testa. Ma alla fine quando ho una “botta di ispirazione”, come la chiamo io, ogni momento è buono, quindi ho sempre a portata di mano carta e penna o il telefono. Diciamo che l’ispirazione quando arriva arriva!

Prima di salutarci, vuoi rivelarci se hai qualche nuovo progetto che ci vuoi accennare senza fare spoiler?
Magari ne avessi solo uno in cantiere! La mia mante lavora troppo, così sono sommersa da trame e primi capitoli. Ma, comunque sì, al momento sto lavorando a un nuovo romanzo. È nato grazie ad un articolo letto su un quotidiano americano che mi ha dato lo spunto per questa nuova storia alla quale mi sto appassionando particolarmente. Sono ben lontana dal terminarlo, ma posso dirvi che sicuramente vedrà la luce nel 2019. E senza fare spoiler posso darvi alcuni dettagli: un lui, una lei, una differenza di età che peserà a volte su entrambi i protagonisti e personaggi secondari un po' particolari, tutto condito da colpi di scena, situazioni alle volte parecchio difficili da gestire per i protagonisti e poi ci saranno naturalmente eros e passione, del resto dobbiamo pur scaldare gli animi mentre si legge, no? Quindi seguitemi su Instagram (chiaramessinastories) se volete leggere estratti dei miei libri, inediti e quello che mi passa nella testa. Vi aspetto!

Fattitaliani intervista Laura Bonalumi, scrittrice per ragazzi per amore filiale

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di Laura Gorini - Perchè scrivo storie per ragazzi? Sono stata invitata - diciamo così - con tanto di richiesta ufficiale da parte delle mie figlie: volevano che scrivessi una storia adatta a loro. Sì, insomma, a loro il merito o la colpa!

È diventata una brava scrittrice di libri per ragazzi in seguito alla richiesta esplicita delle sue figlie che volevano che scrivesse una bella storia adatta a loro, Laura Bonalumi. Ad oggi ha pubblicato: Ogni stella lo stesso desiderio(Edizioni Piemme/Il Battello a vapore – Vortici, 2018); Voce di lupo(Edizioni Piemme/Il battello a Vapore - Vortici, 2017); Il lago del tempo fermo(Edizioni Piemme/Il battello a Vapore, 2016); La Bambina dai capelli di luce e vento(Fanucci, 2013).
Laura, quando e in che modo ti sei avvicinata al mondo della scrittura?
La grande passione per la lettura mi ha spinta a domandarmi: “perché non io?” e quindi a provare a scrivere una storia. Certo non è stato facile, non lo è tuttora ma, sono capricorno ascendente capricorno e sono perseverante! Scherzi a parte, se credo in qualcosa, se sento una passione che chiama, be’ allora mi impegno, studio, lavoro per raggiungerla.

Quale genere prediligi di tuo?
Non mi pongo mai questa domanda: scrivo ciò che sento, tratto argomenti che mi colpiscono - dei quali mi piacerebbe parlare con i ragazzi - situazioni che ho fotografato nella mente, spunti che arrivano da ciò che leggo, vedo, sento. So benissimo, però, che non riuscirei a scrivere un romanzo storico, fantasy o distopico; sono generi che non mi appartengono, nemmeno come lettrice.

Come mai hai scelto proprio di buttarti sul genere libri per ragazzi?


Posso dire di non aver scelto. Sono stata invitata – diciamo così - con tanto di richiesta ufficiale da parte delle mie figlie: volevano che scrivessi una storia adatta a loro. Sì, insomma, a loro il merito o la colpa!

Da bambina quale era il tuo libro/storia preferita?
I ragazzi della Via Pal, in assoluto. E tanti altri a seguire: I pattini d’argento; Piccole Donne; La collina dei conigli, Il giornalino di Gianburrasca, giusto per citarne alcuni.

E una favola che consideri quella della “buonanotte”, come tutti noi ne abbiamo avuta una nella nostra vita?
“Una donnina piccina picciò”. È una favola piccina – appunto! - tratta da un libro che si intitola: Tutti a Nanna. Libro che conservo con cura e tanto affetto.

Da un tuo libro vedresti meglio una possibile trasposizione cinematografica di tipo animata o live action?
Non saprei scegliere ma, posso dirti che quando scrivo riesco a vedere in maniera nitida ciò che sto raccontando, come se scrivessi per immagini.

Quali credi che possano essere delle qualità importanti da possedere per scrivere bene storie per ragazzi?
L’onestà e l’empatia. I ragazzi sono ottimi giudici e capiscono subito se stai raccontando una storia che non appartiene al loro mondo, se ti stai imponendo come adulto.

Che cosa -invece- credi che non vada bene e che possa essere addirittura “nocivo” se raccontato ai ragazzi?
Nulla. Anzi, dovremmo parlare con loro di tutto, anche perché quello che non trovano – e conosciamo tutti la loro voglia di sapere – lo vanno a cercare da soli incappando, magari, in false e fuorvianti informazioni.

Quali credi che invece siano dei valori importanti da trasmettere loro?
Quante pagine ho a disposizione?( ride)
Sono molti, moltissimi i valori che dobbiamo trasmettere ai nostri ragazzi ma, oggi più che mai, credo che abbiano bisogno di un buon esempio. Proviamo ad abbandonare per un attimo gli elenchi, le raccomandazioni, le parole, diventiamo – noi adulti – insegnamento vivo, esempio positivo, guide da seguire. Non posso dire, chiedere, domandare e poi comportarmi diversamente!

Il tuo libro al quale ti senti più legata?
Tutti. In ognuno c’è una grande parte di me.

Hai altro di nuovo in cantiere per ora?
Sì. Spesso la fine – la pubblicazione – di una storia coincide con l’inizio di un’altra.

Ivan Perugini a Fattitaliani: La musica è il mezzo espressivo che riesce a far sfogare al massimo il mio io creativo. Intervista al leader dei Project Czar

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di Laura Gorini - Project Czar è un'idea del cantautore di origini montecosaresi Ivan Perugini.
Le sue canzoni rimangono a volte tenute da anni in un cassetto, ma solo per renderle più mature.
Project Czar nasce per uscire dagli schemi e gli standard musicali dell'hard rock, dando sfogo alla libertà e fantasia musicale dei suoi componenti, miscelando più generi musicali, ma restando sempre fedeli agli insegnamenti del Rock!
Il primo album pubblicato, l'omonimo "Project Czar: Ivan" contenente 10 tracce inedite, esce nel 2008; agli strumenti si avvicendarono diversi amici musicisti, tra cui il primo nucleo di quelli che saranno poi i Sun King.
Dopo una pausa di circa due anni e mezzo Ivan "riaprendo il cassetto", decide di rimettersi al lavoro, ma questa volta vuol costituire un Project Czar solido e stabile.
Agli inizi del Settembre 2011 la scelta cade sul suo collega di lavoro Alessandro Fermani, (con il quale già da tempo condivideva passioni ed interessi aeronautici) bassista in standby, ma pronto all'azione!
I due, nel "Basament Studio" iniziano da subito gli arrangiamenti del nuovo lavoro, avvicendandosi con diversi batteristi per circa un'anno, fino al completamento di quello che sarà un EP contenente quattro tracce intitolato "Project Czar II".
Verso le fasi finali di questo lavoro entra in gioco anche l'attuale batterista, il morrovallese Mauro Tosoni.
All'uscita di "Project Czar II" seguì anche il videoclip di "In signo tauri" realizzato da Andrea Nataloni.
Nel frattempo la band non rimane ferma ma, contemporaneamente ai live, lavora ad un nuovo album: sperimentando come non mai e fondendo i gusti (a volta anche contrastanti) dei tre componenti nel dicembre 2014 viene pubblicato "Fight to the light", album di nove tracce inedite, accompagnato dal video promozionale del singolo Jumo
L'album dà la possibilità ai tre di esibirsi di spalla ai grandi batteristi Mike Terrana, John Macaluso, ai Meganoidi, al chitarrista Frank Ricci ed al leggendario Don Airey poi che vanno ad unirsi alla carrellata di artisti locali come T-Odio, Scala Mercalli, Sun King, Dirty Danzig, ai torinesi Dobermann.
Nel 2017 mentre si avvicina il termine delle registrazioni di 4 nuovi brani, racchiusi nell'Ep In my heart, Massimo Ferrara si unisce al gruppo come bassista, sostituendo Alessandro Fermani.

Ivan, a che età e come ti sei avvicinato alla musica?
Ho sempre avuto una propensione verso la musica verso la quale mi sono avvicinato, diciamo a livello didattico, intorno ai 9 o 10 anni quando cominciai a cantare in un coro polifonico ed a prendere le prime lezioni di solfeggio e pianoforte. La chitarra per me è stata una scoperta fatta dieci anni dopo, da autodidatta.

Suonando quale strumento ai tuoi albori hai mosso i primi passi?
La tastiera di un pianoforte, fino ai 20 anni di età circa.

Consideri in qualche modo la musica come una valvola di sfogo creativo?
Certamente, lo sfogo creativo, ovviamente per la mia persona, che trova in questo mezzo espressivo il proprio canale d’elezione.

Da cosa deriva il nome Project Czar?
Assonanza tra il mio nome e quello del famoso zar Ivan “Il Terribile”.

Vi siete ispirati a qualche gruppo in particolare?
Le influenze vengono da tutta la musica rock, dagli albori blues, agli anni Settanta, al metal, alla new wave degli anni Ottanta. Personalmente amo molto tre chitarristi, principalmente: Angus Young (AcDc), Zakk Wylde (Ozzy) e The Edge (U2).

Qualche artista con cui vi piacerebbe collaborare?
Ci siamo trovati bene in un mini tour ad aprire per Mike Terrana, grande batterista metal. Quindi poter fare qualcosa con lui sarebbe interessante oltre che divertente.

Qualcuno di conosciuto, o di già famoso, con il quale avete avuto il piacere di suonare?
Abbiamo aperto concerti per Ian Paice e Don Airey (Deep Purple), o anche per John Macaluso (Ark,TNT,Yngwie Malmsteen), altro bravo e simpatico batterista moderno. Rimane sorprendente la facilità con cui si riesce, fuori dai riflettori, a parlare sullo stesso piano con queste persone che non risparmiano aneddoti e consigli.

La canzone che si può definire il vostro cavallo di battaglia?
A livello di impatto direi Jumo, contenuta in Fight to the light, album di fine 2014, di cui si può trovare un bel video su Youtube ad opera di Andrea Nataloni e Daniele Tedeschi. Ma anche la più recente In my heart, più intimista, ci rappresenta ugualmente bene. Anche in questo caso c'è un bel video ad opera di Edoardo Rapanelli.

In genere come e in che situazione viene concepito un brano?
Svariate situazioni. La creatività non ha un posto preciso per materializzarsi: una foto, un profumo, un posto, un riff mentre si accorda lo strumento, un'improvvisazione in sala prove, una riflessione, un'intuizione, tutto può fungere da apriporta quando l'animo è pronto ad esprimersi. Poi si prova il tutto insieme in sala prove e "se son rose fioriranno"!

E come -invece- avviene il processo di concepimento di un disco, dalla sua ideazione sino all’incisione di tutti i brani in esso contenuti?
Ogni nostro disco è nato in maniera diversa. Quello del 2008 era un album solista fatto con l'aiuto di diversi amici. L'ep del 2012 stigmatizzava idee che erano state escluse da altri gruppi precedenti e ne aggiungeva di nuove.Fight to the light(dicembre 2014) è stato il primo album scritto con una formazione stabile nei Project Czar, quindi il più completo, fino ad ora. Avevamo nove canzoni che riassumevamo un periodo preciso della nostra esistenza e abbiamo deciso di farne un album. Il nuovo ep è nato in concomitanza di un altro cambio di formazione nella line up. Alessandro Fermani ha lasciato il suo ruolo di bassista a Massimo Ferrara e quindi abbiamo deciso di fermare con una istantanea musicale il percorso fatto fino a quel momento, mettendolo nelle mani del nuovo arrivato. In genere una volta che si hanno le canzoni, le si registra grossolanamente e le si riascolta per capire se possono essere migliorate. Dopodiché nella piccola sala prove che mi sono ricavato iniziamo a registrare singolarmente gli strumenti e la voce. Il mixaggio finale lo lascio a Paolo Ojetti, oramai celebre fonico di palco che coadiuva da anni i Tiromancino, conosciuto molti anni fa, il quale funge anche da produttore e ci consiglia al meglio.

Ma come mai- secondo te- al giorno d’oggi ci sono molti artisti nascenti che, attrezzando anche semplicemente il loro garage con strumentazioni di registrazione più o menoprofessionali, pensano di potersi in questo modo autoprodurre (soprattutto affidandosi solamente ad un pubblicazione du Youtube e affidandosi ai like) senza avere alle spalle una produzione seria?
Forse perché la tecnologia ha reso tutto più facile e comodo, quindi da un lato è bello che chi inizia abbia la possibilità anche di rendersi conto di tante problematiche che gravitano attorno al fare musica, affrontandole direttamente. Poi se si vuol salire di qualità però occorre che ciascuno si specializzi e l'esperienza di un produttore consente di salire di livello, di avere un occhio esterno che tira fuori il meglio dall'artista, e questi può concentrarsi esclusivamente sulla sua creatività.

Che consiglio ti senti di dare ai giovani di oggi che vogliono intraprendere la vostra stessa strada?
Cambiate strada. Scherzo! La musica è come un grande amore, è fine a se stesso. Suonate per il piacere di suonare e studiate il vostro strumento.

Dove potremo sentirvi a breve?
Il 26 ottobre saremo in concerto con i Lovedrive- Scorpion Italian tribute al Florentia Rock Live che ha come location il Porto d' Ascoli ( AP).


Ibrido EAP: nuova truffa editoriale per scrittori esordienti

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Esistono molti modi per pubblicare un libro, lo si può fare anche da soli trovando un sito che impagina e poi stampa per te. Questi siti, poi pubblicizzano l’opera si Amazon, Ibs etc, ma il libro non va in libreria, insomma non c’è distribuzione.  Ma se ci si affida a una casa editrice seria, questa la distribuzione ce l’ha e si affida a un distributore che promuove il libro nelle librerie.

La nuova frontiera della truffa è far credere all’autore di avere un distributore, magari famoso, non chiedere soldi per la stampa (quindi dicono di essere no EAP, editoria a pagamento), ma, alla fine della fiera, se l’autore, i libri, li vuole vedere realmente stampati, dovrà pagarli.

Funziona così. La casa editrice contatta l’esordiente. Dice che il libro è valido. Mandano contratto dove si dice che c’è un potente distributore che penserà alla commercializzazione, l’autore felice firma e, dopo un breve editing preparano il file per la stampa. Qui l’editore chiama l’autore e gli dice di comprare tante copie 30-50 -100-150 per fare auto-presentazioni. All’editore Mangiafuoco, così lo chiameremo, bastano 5 autori che comprino 100 copie ciascuno per assicurarsi lo stipendio mensile.

E la distribuzione? La distribuzione non  esiste, perché il libro è solo un file, Magiafuoco non stampa libri per mandarle in librerie. Si stampa solo“Print on demand”, stampa a richiesta, si chiama così. Su richiesta vuol dire soldi alla mano. Amazon: paghi e ti arriva il libro, Amazon non rischia su di te.  E come fa una libreria ad avere questi libri in libreria ? Beh, se un cliente lo ordina e lo paga lo fa arrivare, se no nulla. Non essendoci copie stampate il distributore chiede al librario il prezzo pieno. E il librario non può nemmeno richiedere un conto vendita, cioè, avere copie i negozio e dopo qualche mese fare un reso, perché i libri materialmente non ci sono. 

Quindi l’editore convincerà l’autore ad andare a fare presentazioni per proprio conto evitando come la peste le librerie. Se poi qualcuno vuole proprio presentare in libreria, la libreria dirà semplicemente che non può ordinare i libri se poi non può renderli. Quelle più scaltre, sapendo benissimo chi è l’editore, inviterà l’autore a portarsi i libri da casa, ma gli prenderà dal 40 al 50 % sul prezzo di copertina. 

Insomma, questo è un nuovo modo escogitato per far soldi imbambolando gli esordienti. Dicono di essere non a pagamento, ma se non paghi e non comperi libri il tuo libro rimarrà un file. Quindi se siete scrittori chiedete sempre: Chi è il distributore? Quante copie stamperete? Il libro arriva scaffale? La librerie può avere i libri in conto deposito? La libreria ha il diritto di resa? C’è macero? 

Emanuela Dei

ROMA, ARTE, BURNING di Borelli e D'Imperio: Cento volti di passione femminile raccontati in una mostra

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Giovedì 25 ottobre alle 18.30 si inaugura la mostra BURNING nella splendida cornice di Fabrica in via Girolamo Savonarola, 8 a Roma. L'esposizione, a cura di Maria Italia Zacheo, propone le opere meta-fotografiche e pittoriche di Fabrizio Borelli e di Mario D'Imperio, a confronto, sul tema della passione femminile, un fuoco che esalta e al tempo stesso distrugge. Storie di donne – anima e memoria nei volti -  colte dai due artisti, facce di una stessa realtà, unità bifronte ed espressione binaria di un'unica forza che attira, vivifica e annulla. Un gioco delle parti, proposto nelle due vie possibili: IN / OUT.

La rassegna si colloca all'interno della manifestazione Rome Art Week, giunta alla terza edizione, completamente dedicata all'arte contemporanea, che ha l'obiettivo di proporre al pubblico un ampio programma di progetti culturali, tutti gratuiti, organizzati appositamente per la città di Roma. Per l'occasione gallerie, fondazioni, associazioni culturali, accademie, istituti italiani e stranieri, nonchè spazi indipendenti di ricerca aprono le loro porte ospitando eventi speciali, talk, incontri e approfondimenti sulle mostre in corso, aperture straordinarie. Rome Art Week si avvale inoltre del patrocinio della Regione Lazio, dell'Assessorato alla Crescita culturale del Comune di Roma, dell'Unione Internazionale degli istituti di archeologia, storia e storia dell'arte, dell'Università "La Sapienza" di Roma e di altre prestigiose istituzioni.
La serie di Fabrizio Borelli – BURNING OUT - è una sequenza/replica di un’unico volto femminile, aperta da un titolo didascalia; datata 2010, è stata prodotta in occasione della collettiva STOP ALL'ABUSO SULLE DONNE (Roma, Museo delle Mura). Le opere  sono in copia unica. L’immagine meta-fotografica del volto ripetuto è elaborazione di materiale web di risulta. Tecnica mista, stampa glicée su carta tradizionale Magnani puro cotone, emulsionata artigianalmente.
Le immagini  sono trattate con patine, colore e nerofumo, per oscurare/negare progressivamente il volto femminile. La realizzazione esalta l’ispirazione poetica dell’artista.
Mario D'Imperio utilizza in questa esposizione l'antica tecnica della ceramica a grande fuoco. Le sue opere denotano ironia e superamento della moltiplicazione dei volti, proposta in passato dalla pop art. Ma se quelle immagini erano replicate spesso all'infinito in copie piu' uguali a se stesse, utilizzando chiavi pittoriche, fotografiche e pubblicitarie, qui avviene l'esatto contrario. Il volto femminile è stilizzato in un fumetto quasi umoristico ma proposto utilizzando la chiave artigianale della ceramica, contrapposta alla produzione industriale di molta arte contemporanea. Pur rifacendosi alla celebre mostra e campagna pubblicitaria "Faces" di Oliviero Toscani per Benetton, Mario D'imperio esprime il recupero del disegno con una linea semplice ed essenziale.
Fabrizio Borelli vive e lavora tra Roma e l’Umbria. È impegnato, da sempre, nel campo della restituzione visiva della realtà. La costante ricerca - prediletto il linguaggio fotografico, meta-fotografico e quello video - e l’esperienza professionale, lunga e di ampio respiro - nel cinema ha lavorato con numerosi registi, tra i quali Ettore Scola, Andrei Tarkovskij, Luigi Comencini, Giovanna Gagliardo, Bruno Corbucci, Ermanno Olmi - insieme all’attività in ambito televisivo hanno arricchito la sensibilità reportistica e la capacità di sintesi. È fondatore e presidente dell’associazione culturale X-FRAME. 
Tra le attività: il libro fotografico Fabrizio Borelli CONFINE 1 / storia di luci e di ombre,  a cura di Maria Italia Zacheo – presentato al MAXXI, Roma MAGGIO 2018 (Lithos editrice) – e la mostra relativa, ora in corso di programmazione a Terni, Palazzo di Primavera. E’ presente alle precedenti edizioni di RAW - LA VERITÀ, VI PREGO, SULL'AMORE Open Studio/ Recital per voce, musica, suoni (2016) e  SOPRA SOTTO BERLINO - Finestre inedite su Berlino contemporanea (2017), ha esposto alle collettive SWING ANGEL 03 (Ancona 2017), DESTRUTTURAZIONE/I (Magliano Sabina 2016), LDD - Legittima Difesa Dossier (Roma 2013), STOP ALL’ABUSO SULLE DONNE (Roma 2010), CIAO DARIO, in ricordo di Dario Bellezza (Roma 1996) e alle personali SCENTS (Giovinazzo 2017), TRACKS&CHIPS (Roma 2008), DISTRATTI  (Roma 1996).
Mario D'Imperio è nato a Matera ed attualmente vive a Roma. Dagli anni ottanta, accanto alla sua professione di medico, ha svolto un’intensa attività artistica, partecipando ad oltre 100 mostre d’arte personali e collettive. Nel 2000 ha realizzato 14 formelle in ceramica per il Santuario quattrocentesco di Pozzo Faceto a Fasano. Nel 2008 ha fondato il Circolo Culturale “Casa D’Imperio”, di cui è il presidente, ospitando mostre ed eventi culturali, artistici e musicali nella casa di famiglia nei Sassi di Matera. E' stato insignito nel 2012 del prestigioso "Premio Personalità Europea" in Campidoglio a Roma durante la "42 Giornata d'Europa". Recentemente ha ricevuto a Porto Potenza Picena il "Premio Sant'Anna Speciale della critica" e il "Premio nazionale Natiolum", ai Bastioni di Giovinazzo.                                        
Le sue opere pittoriche ad olio e acrilico e le sue ceramiche a terzo e a grande fuoco sono state raccolte e recensite nei seguenti cataloghi: L’angelo e il giudizio. Opere 1999 – 2000 (Grafischena Fasano – 2000), con introduzione e versi di Rosa Maria Fusco; Percorsi 1980 – 2002 con contributi critici di Rosa Maria Fusco, Antonio Lotierzo, Livia Semerari e Sara Torquati; Il rosso e l’arancio 2005 – 2007 (Cimer – 2007) e Mario D’Imperio (Lithos editrice – 2015) a cura di Emanuele Pecoraro, con contributi critici di Pierfrancesco Campanella, Loredana Finicelli e Beatrice Mastrorilli e versi di Aldo Bagnoni e Paolo Di Caprio. 
Nel corso dell'inaugurazione della mostra avrà luogo Quod ad artem feminei pertinet, performance teatrale della sociologa drammaturgo Antonella Pagano. Adottando i linguaggi della moda, della metrica e della musica, la Pagano narrerà una originalissima fiaba in forma di poesia, offrendo agli spettatori la lente di ingrandimento per scorgere tutte le infinite variazioni dell'amore e dell'universo femminile. 

La mostra - ad ingresso libero - sarà aperta al pubblico dal 26 ottobre all'11 novembre, dalle 8.30 alle 23.30, escluso il lunedì.

BURNING / anima e memoria nei volti di donna 
a cura di Maria Italia Zacheo 
meta-fotografie di Fabrizio Borelli
ceramiche a grande fuoco di Mario D'Imperio

FABRICA - via Girolamo Savonarola, 8 - Roma
Inaugurazione mostra 
giovedì 25 ottobre 2018 ore 18.30
performance di Antonella Pagano "Quod ad artem feminei pertinet"
Esposizione aperta al pubblico 
dal 26 ottobre all'11 novembre 2018
dalle 8.30 alle 23.30, escluso il lunedì 
ingresso libero
www.fabrizioborelli-imaging.it
www.mariodimperio.it

UFFICIO STAMPA
Emanuele Pecoraro
emanuele.pecoraro@live.it
Chiara Velocci
c.velocci89@gmail.com

ZONE UMIDE, ANCHE LA SARDEGNA A DUBAI CON IL PROGETTO MARISTANIS

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Al vertice negli Emirati Arabi partecipano i rappresentanti dei 170 governi che hanno firmato il patto di salvaguardia e valorizzazione delle zone umide.

Una delegazione della Fondazione MEDSEA, Mediterranean Sea and Coast Foundation, che ha sede a Cagliari, sarà a Dubai dal 20 al 29 ottobre 2018 per la Conferenza delle Parti, organizzata dalla Convenzione di Ramsar (COP13) ogni tre anni. Al vertice negli Emirati Arabi, a cui partecipano i rappresentanti dei 170 governi che hanno firmato il patto di salvaguardia e valorizzazione delle zone umide, per l’Italia Medsea porterà il modello sviluppato nel Golfo di Oristano con il progetto di cooperazione internazionale Maristanis.

La conferenza prevede dieci giorni di dibattiti e sessioni tecniche sul tema “Le zone umide per un futuro urbano sostenibile”. Quattro i siti che porteranno al tavolo di Ramsar la loro esperienza di sviluppo sostenibile: Ghar el Melah in Tunisia, Ulcinj Salina in Montenegro, Buna in Albania e i territori del Golfo di Oristano. La Fondazione Medsea presenta il progetto Maristanis, finalizzato alla definizione di un modello di gestione integrata delle zone umide e costiere del Golfo di Oristano.

Cofinanziato dalla Fondazione MAVA e coordinato dalla Fondazione MEDSEA in collaborazione con l’Area Marina Protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre” e al FLAG Pescando, Maristanis si sviluppa in parallelo con gli altri tre progetti cofinanziati da MAVA in Tunisia, Montenegro e Albania. Al centro dell’azione divulgativa di Maristanis c’è il territorio su cui insistono 12 Comuni (San Vero Milis, Riola Sardo, Nurachi, Cabras, Oristano, Santa Giusta, Palmas Arborea, Arborea, Terralba, Guspini, Arbus e Cuglieri), interessati dalla presenza di 6 siti Ramsar, cioè zone umide di importanza internazionale riconosciute dalla Convenzione omonima per un totale di 10.206 ettari, dai quasi 25 mila ettari di mare protetto dell’Area Marina Protetta Penisola dei Sinis – Isola di Mal di Ventre, da 10 Siti di Interesse Comunitario (SIC) e 7 Zone di Protezione Speciale (ZPS), aree inserite nella Rete Natura 2000, il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità.

Gli obiettivi di Maristanis

Diversi gli obiettivi da raggiungere: il ripristino delle condizioni idrauliche ottimali delle aree umide Ramsar, la tutela degli habitat marino-costieri, che includono i sistemi dunali, e delle praterie di Posidonia, sistemi fondamentali per rinforzare la naturale resilienza della costa ai cambiamenti climatici. Sul fronte delle attività economiche, il progetto prevede di privilegiare metodi di pesca artigianali e tradizionali e di promuovere una migliore gestione delle risorse naturali delle zone umide, anche in funzione della creazione di nuove opportunità economiche nel settore della pesca, dell’aquacultura, dell’agricoltura e dell’ecoturismo.

Un’altra finalità del progetto Maristanis è infine legata alla tutela e conservazione del patrimonio storico-architettonico delle zone umide, oltre alla messa in valore dei paesaggi culturali di elevato valore ecologico.

La Convenzione di Ramsar

La Convenzione di Ramsar è un atto firmato a Ramsar, in Iran, nel 1971 da un gruppo di Governi (attualmente 170), istituzioni scientifiche e organizzazioni internazionali partecipanti alla Conferenza internazionale sulle zone umide e gli uccelli acquatici. La Convenzione di Ramsar è la prima vera intesa intergovernativa finalizzata alla conservazione e gestione degli ecosistemi naturali.

Foto di Iosto Doneddu

Prova scritta concorso dirigenti scolastici: il mistero delle pagine bianche

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Il 18 ottobre si è svolta la prova scritta del concorso nazionale per dirigenti scolastici.

La prova, come da regolamento, è stata computerizzata.  Ciascun candidato ha estratto il codice personale anonimo, inserito poi nella postazione scelta.
La prova era articolata in 5 quesiti a risposta aperta e due a risposta chiusa, relativi alla lingua straniera prescelta.
Tutto bene? No!!!
Siamo certi che la piattaforma abbia regolarmente funzionato e garantito, quindi, a tutti pari opportunità di svolgimento?
Numerosi i casi, già segnalati agli uffici centrali e periferici dell’amministrazione, di candidati i cui quesiti svolti sono letteralmente  spariti dallo schermo. Nulla. Pagina bianca. Come se nulla mai fosse stato scritto!
Senza nessuna possibilità di recuperare il lavoro svolto. Una macchina mal predisposta che ha vanificato il lavoro di anni di preparazione e 150 minuti di intensa attività scrittoria. 
In alcuni casi la “scoperta” è stata in tempo utile, quando i margini per scrivere nuovamente una risposta c’erano; in altri, troppo tardi, allo scadere del tempo. La pagina del riepilogo come una sentenza di condanna: 4 risposte sparite nel nulla.
Da un concorso si esce per demerito, per non sufficiente preparazione. 
Non può farlo una macchina mal concepita.

ALESOL, Da oggi in radio e nei digital store il nuovo singolo “SWIPE UP”

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Da oggi, venerdì 19 ottobreè in radio “SWIPE UP”, il nuovo singolo di ALESOL che anticipa l’uscita del suo primo progetto discografico.

Il brano, disponibile anche in digital download e su tutte le principali piattaforme streaming (https://AleSol.lnk.to/SwipeUp), è stato scritto dalla stessa ALESOL, insieme a Francesco Morettini e Luca Angelosanti e pubblicato da CasaMusica (distribuzione digitale Artist First).
SWIPE UP” è il secondo singolo di ALESOL, che anticipa l’album di prossima pubblicazione. Dopo “UN’AUTOSTRADA PER IL SOLE”, il brano presentato questa estate nel quale raccontava la vita come una strada da percorre ogni giorno verso la felicità, la giovane artista torna sulla scena con un brano pop-dance energico e ritmato. L’amore ai tempi di Instagram, visto con gli occhi di una ventenne che gioca con un linguaggio social e quotidiano, diventa una colonna sonora perfetta da ballare!
«“SWIPE UP” è un brano pop ed esplosivo che racconta uno spaccato di vita metropolitana – dice ALESOL – È nato per ballare e far ballare, con un testo che “parla social”, un linguaggio che ormai fa parte della nostra quotidianità»
ALESOL (Alessia Pelliccia), nata a Napoli nel 1998, inizia ad appassionarsi alla musica fin da piccola iniziando a studiare canto lirico e sfruttando la tecnica per dedicarsi in seguito al canto moderno. Nel 2011 partecipa al concorso canoro “Eurokids International Contest of Young Talents” aggiudicandosi il premio “Special Prize”. Nel 2015 partecipa all’“Eurotalent International Contest” dove si aggiudica il premio “Best Performance” proponendo un brano in spagnolo ed italiano “Besame mucho” cantato in chiave pop moderna. Nel 2016 AleSol apre un concerto di Sal da Vinci e in seguito scrive il suo primo brano in spagnolo dal titolo Estoy aqui” avvalendosi della collaborazione del celebrebatterista di Whitney Houston, Michael Baker. Nel 2018 sono iniziati i lavori per la pubblicazione del suo album d’esordio, anticipato dal singolo “Un’autostrada per il sole”.
Fotodi Giuseppe Annunziata
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