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Teatro Hamlet, 8 e 9 novembre APARTHEID con MAMADOU DIOUME, attore e collaboratore di Peter Brook

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Ispirato a “Età di ferro” di John Maxwell Coetzee, scrittore e saggista sudafricano, Premio Nobel per la letteratura nel 2003, APARTHEID affronta il tema delicato e difficile di una delle più aspre e distruttive politiche di segregazione razziale del secolo scorso.

La presunta filosofia dell'apartheid basata sulla possibilità/necessità per i vari gruppi etnici di salvaguardare la propria cultura e le proprie tradizioni diviene una legge di annichilimento e ghettizzazione di tutte le razze davanti agli occhi opachi del mondo.

Mentre tutto ciò accade il Teatro non resta indifferente ma cerca la sua strada per resistere ma anche per combattere di fronte a tutto ciò che è negazione dell’arte e negazione di umanità. 

Un gruppo di persone sotto la guida di Barney Simon e Mannie Manim si riunisce e restaura un vecchio mercato della frutta indiano: nasce così il Market Theatre di Johannesburg o il cosidetto "Theatre of the Struggle" come sarà conosciuto in seguito nel resto del mondo.

Una donna bianca consumata dalla sua malattia e un uomo nero privato della sua voce assistono alla creazione del primo “non-racial Theatre” che sfidò l’Apartheid armato solo ed esclusivamente della convinzione che la cultura può cambiare la società.

L’Apartheid vista attraverso gli occhi dei bianchi, gli occhi dei neri, i nostri occhi, gli occhi della storia, gli occhi dell’Artista. 

La regia sottolinea proprio questo aspetto multiprospettico: passato, presente e futuro si mescolano in un tempo frammentato, amalgamato, indecifrabile.. così come lo spazio che si trasforma in continuazione alternando interno e esterno, contenitore e contenuto, pieno e vuoto. Tempo e Spazio non hanno più forma, non hanno più sostanza, non hanno più significato.

E in questo chiasso/silenzio il Teatro..

APARTHEID

8 - 9 Novembre 2017
Di Gina Merulla
Regia: Gina Merulla
Con : Mamadou Dioume, Patrizia Casagrande e Andrea Rettagliati

Luci e Fonica: Fabrizio Facchini
Scenografia: Christian Valentini
Costumi: Agnese Pizzuti

Orari spettacoli: ore 21:00
Durata:  50 minuti

Contributo per i soci:
Intero: 15,00 €
RIDOTTO ON LINE: 13,00 €

MAMADOU DIOUME

Mamadou Dioume si diploma presso l’Istituto Nazionale delle Arti del Senegal (INAS) dove consegue il primo premio "Prix de tragèdie” e interpreta numerosi importanti ruoli. Nel 1968 si fa riconoscere per il ruolo di Creonte nell’Antigone di Jean Anouilh grazie al quale entra nel Theatre National Daniel Sorano, dove lavora fino al 1984 sotto la direzione di Raymond Hermantier, compagno di Jean Vilar. Nel marzo del 1984 viene notato da Peter Brook che lo invita ad interpretare Bhima, il figlio del vento dalla forza prodigiosa, nel "Mahābhārata", Interpreterà questo ruolo sia in francese sia in inglese durante la tournée teatrale mondiale durata fino al 1988. Dopo il lavoro teatrale, gli viene proposto lo stesso ruolo per la versione cinematografica nel settembre 1988. Continua poi la collaborazione con Peter Brook e la la compagnia CICT, interpretando altre opere, tra le quali “La Tragèdie de Carmen”, “Woza Albert”, “La Tempète”. Dal 1991 dirige workshop e masterclass per attori in tutta Europa. Ha inoltre diretto numerosi spettacoli nel mondo (in Norvegia, Francia, Senegal..) e in Italia (a Torino, Napoli, Milano, Roma, Bologna) e preso parte in numerose produzioni cinematografiche tra le quali “The Tempest” di Julie Taymor. Nel 2015 torna alle scene con “Frammenti da Cechov” per la regia di Gina Merulla interpretando “Il Canto del Cigno” mentre nel 2016 impersona il Nero in “The Sunset Limited” accanto a Jean Paul Denizon e “”Othello” presso il Teatro Civico di Vercelli. Nel 2017 interpreta “”APARTHEID” di Gina Merulla.

Teatro Hamlet – Via Alberto da Giussano 13, Roma

Tel 06 94 84 24 63 – Cell 333 43 13 086

Sito www.teatrohamlet.it

Mail direzione@teatrohamlet.it

Convegno, il 3 novembre “Gli Artigiani del Cinema come promozione del Made in Italy”

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Si terrà il 3 novembre alle ore 16.00 presso lo spazio “RomaLazioFilmCommission”, all’interno della 12^ edizione de la Festa del Cinema di Roma, il convegno “Gli Artigiani del Cinema come promozione del Made in Italy”.
L’appuntamento, promosso ed organizzato dall’Ass.ne Cult.le “Articolo 9 Cultura e Spettacolo” e dalla “Sas Cinema” di cui è Presidente lo scenografo e regista Enzo De Camillis, è legato al Premio dedicato alle Maestranze e all'artigianato, “La Pellicola d’Oro”, un riconoscimento, giunto alla sua VIII edizione, che ha come obiettivo portare alla ribalta quei “mestieri” il cui ruolo è fondamentale per la realizzazione di un film ma che, allo stesso tempo, sono praticamente “sconosciuti” o non correttamente valutati dal pubblico che frequenta le sale cinematografiche o guarda i film sui canali televisivi. Accanto a questi riconoscimenti però, non mancano premi speciali che vengono assegnati ad altri esponenti del cinema, dello spettacolo e della cultura, che si sono particolarmente distinti nella loro carriera anche in relazione al positivo rapporto instaurato con le maestranze, tecnici e artigiani che operano sul set.
Saranno presenti al convegno l’On. Silvia Costa (Parlamentare Europeo), Paolo Masini (MiBact Consigliere del Ministro), Francesco Rutelli (Presidente ANICA), Luciano Sovena (Presidente RomaLazioFilmCommission), Piera Detassis (Presidente della Festa del Cinema di Roma), Mario Viola (Relazioni Esterne e Cerimoniale – Polizia dello Stato). Interverranno, inoltre: Roberto Perpignani (Presidente FIDAC), Federico Bagnoli Rossi (Segretario Generale FAPAV), Caterina D’Amico e Sergio Bassetti (Preside della Scuola Nazionale di Cinema e Docente del corso di suono), Fabio Benigni (As.For.Cinema), Roberto Stabile (Coordinatore desk audiovisivi ICE), Romolo Sormani (Rancati Srl), Simone Bessi (ANNAMODE srl), Laura Fiorucci (L&R Service Production Srl), Maurizio Amati (FilmAuro), Gianluca Leurini (produttore esecutivo).
Il Convegno è stato preceduto da due importanti incontri che si sono tenuti rispettivamente il 30 e 31 ottobre alle ore 09.00 alla Casa del Cinema in cui i giovani studenti hanno avuto la possibilità di incontrare le maestranze del cinema.
Il 30 ottobre, infatti, si è tenuto il backstage de “La Pazza Gioia” di M. Cacucci a cui  sono intervenuti il Capo Elettricista F. Scepi, il Capo Macchinista F. Fumelli e l’Attrezzista V.Cecconi. A seguire interverranno le Maestranze del film “Natale a Londra” di V.De Biasi: Anzellotti Sound Effectis, il Costruttore G.Franculli e il Direttore di Produzione E. Amati.
Il 31 ottobre è stata la volta di “Veloce come il vento” di M.Rovere. Ad intervenire sono stati S.Napoletano per gli effetti speciali, E. Novelli Stuntman e Rita Forzano Casting. Per la prima volta i tecnici del dietro le quinte del cinema hanno potuto raccontare le loro competenze ed il loro ruolo nel realizzare in film in collaborazione con gli altri reparti.

The Aliens, al Brancaccino dal 2 al 12 novembre. Regia SILVIO PERONI

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The Aliens è più uno studio sul carattere che un plot-driven. Il testo si concentra su due trentenni (KJ e Jasper) che sembrano esercitare un piccolo sforzo per muoversi attraverso la vita. Sono degli “scansafatiche", che trovano poco stimolo dalla società, ma non sembrano avere l'energia per agire.
Entrambi hanno la barba lunga, probabilmente perché il radersi potrebbe richiedere più energia e attenzione di quanto possano spendere. Non sono pigri; solo che non hanno trovato niente che serve per motivarli. Si siedono su una panchina o su vecchie sedie di plastica del patio nel retro di un bar, scegliendo di non interagire con gli avventori all'interno, isolandosi e condividere pensieri casuali uno con l'altro. Parlano di musica, di filosofia e di Charles Bukowski, poeta confessionale padre del realismo sporco. Come Bukowski, pensano alla scrittura, all'alcol, ai rapporti con le donne e alla fatica del lavoro. KJ scarabocchia periodicamente idee per un libro. Hanno formato una band, non potendo accordarsi su un nome, pensano di avere risolto la loro diatriba chiamando la loro band The Aliens, ma alla fine è solo un'altra decisione che hanno quasi fatto, ma che non hanno portato a termine. Fino a quando non decideranno, non potranno agire. Sono alieni, ma non come esseri venuti da un altro mondo ma nell’essere alienati.
Nel loro mondo privato entra Evan, un giovane ragazzo che è stato da poco assunto come cameriere del bar. Evan è un giovane timido, sessualmente inattivo, fuori dal mondo, naif con l'angoscia adolescenziale. Lentamente, decidono di insegnargli tutto sulla vita, ma dalla loro prospettiva…
Un testo delicato dove nessuna parola è sprecata, pieno di meditazione e compassionevole. Un testo che parla di musica, di amicizia, di arte, di amore e di morte.

Annie Baker, 35enne pluripremiata autrice di "The Aliens", vincitrice nel 2014 del premio Pulitzer è considerata da molti uno dei più freschi e talentuosi drammaturghi di questo decennio; scrive di personaggi realistici che emergono in linee sottili e riflessive. Il suo stile è quello di un ritmo lento, le sue opere sono penetranti, con pause e silenzi per l'introspezione. In “The Aliens” l’illuminazione e il fumo di una sigaretta, i personaggi seduti che guardano il nulla e strimpellano una chitarra sono i mezzi per permettere questa significativa riflessione. La Baker sviluppa le sue idee attraverso la sottigliezza, non urla o non eccede nel dramma.

Silvio Peroni, regista teatrale e direttore artistico di Festival e rassegne culturali. Esordisce come regista a 22 anni. Negli anni realizza la regia di spettacoli e letture poetiche, debuttando in numerosi festival nazionali e curando l’allestimento di spettacoli nella maggiori piazze nazionali. Ha diretto artisti come Elio Germano, Isabella Ragonese, Daniela Poggi, Alessandro Tiberi, Margot Sikabonyi, Fabrizio Falco, Massimo Dapporto, Arnoldo Foà, Paola Gassman e ha realizzato spettacoli di autori come Will Eno, Nick Payne, Mike Bartlett, Cesare Zavattini, Tahar Ben Jelloun, Neil La Bute, Harold Pinter.


BRANCACCINO
Via Mecenate 2, Roma - www.teatrobrancaccio.it
Biglietto: 14,00 € + 1,50 € d. p. 
card open 5 ingressi: 55 €
Prevendita su Ticketone.it e presso i punti vendita tradizionali
BOTTEGHINO DEL TEATRO BRANCACCIO 
Via Merulana, 244 | tel 06 80687231 | botteghino@teatrobrancaccio.it

V Premio Internazionale Letterario e d’Arte “Nuovi Occhi Sul Mugello”: Poesia-Prosa-Arte Figurativa e Video

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L’Associazione Artistico Culturale “Nuovi Occhi Sul Mugello” “Deliri Progressivi” e Avis Borgo San Lorenzo, Scarperia-San Piero, Vicchio indicono il
V Premio Internazionale Letterario e d’Arte “Nuovi Occhi Sul Mugello”  [Poesia-Prosa-Arte Figurativa e Video] SCADENZA DEL BANDO 28/02/2018

La vita, e dura si fe' così./Qualunque cosa, che altri si faccia,/ Benché util traggane, sulla sua traccia/ Tu non dei correre così veloce:/ Quel che a lui giova, forse a te nuoce. (tratto da La cera e il Mattone di Luigi Fiacchi, detto “Il Clasio”)

Parte del ricavato andrà a favore del progetto “Nessuno è escluso” curato dall’Associazione “Il DelpHino” onlus 
che gestisce attività e laboratori rivolti ad adolescenti e adulti disabili che vivono nel Mugello.

1. Il Premio letterario è articolato nelle seguenti sezioni:
POESIA
Sezione A – Poesia a tema MUGELLO in lingua italiana
Sezione B (under 18- gratuito) - Poesia a tema MUGELLO in lingua italiana
Sezione C – Poesia a tema libero in lingua italiana o dialetto
Sezione D (gratuito per l’estero)– poesia a tema libero in altra lingua con testo a fronte
RACCONTO
Sezione E – Racconto a tema MUGELLO in lingua italiana
Sezione F(under 18 - gratuito) - Racconto a tema MUGELLO in lingua italiana
Sezione G – Racconto a tema  libero in lingua italiana o dialetto
 Sezione H (gratuito per l’estero) – racconto a tema libero in altra lingua con testo a fronte
ARTE FIGURATIVA
Sezione I – Arti figurative (fotografia, pittura, grafica) a tema MUGELLO
Sezione L (under 18 - gratuito) Arti figurative (fotografia, pittura, grafica) a tema MUGELLO
Sezione M – Arti figurative (fotografia, pittura, grafica) a tema libero
VIDEO
Sez N - Premio Video Mugello: cortometraggio riguardante il territorio Mugello.

Premio alla Carriera (fuori concorso): al Personaggio che ha contribuito a portare il nome del Mugello nel Mondo.

Nelle passate edizioni il concorso ha avuto come sede di premiazione Vicchio e Barberino di Mugello, Scarperia, tenendo conto del fine solidale (come da nostro statuto) e che ha visto aiutare una realtà di Borgo San Lorenzo (Casa Cristina) e di Vicchio (Ricerca scientifica SMARD1), il Fondo di Solidarietà della Consulta delle associazioni di Marradi, la realizzazione della ludoteca a Barberino di Mugello e questo anno a  favore del progetto “Nessuno è escluso” curato dall’Associazione “Il DelpHino” onlus che gestisce attività e laboratori rivolti ad adolescenti e adulti disabili che vivono nel Mugello.

Ha avuto il patrocinio di enti pubblici (in primis Avis, Unione dei Comuni, Media e Radio) e privati, che hanno contribuito nel rendere sempre più grande questo evento.

La data e la location di premiazione sarà il sabato 19 maggio 2018 a Marradi nello splendido Teatro degli Animosi.

 SCARICA BANDO NOSM V bando
 
ANNAMARIA PECORARO – Presidente dell’Associazione e del Premio 
GIANNI CALAMASSI - Presidente di Giuria
 
Tutte le info e il bando sono consultabili nei maggiori siti istituzionali e on line:

SCARICA IL BANDO: http://www.nuoviocchisulmugello.it/wp-content/uploads/2017/11/NOSM-V-bando.pdf

Tutte le info e il bando sono consultabili nei maggiori siti istituzionali e on line:

Pagina FBhttps://www.facebook.com/nuoviocchisulmugello
Evento FBhttps://www.facebook.com/events/1751370011826074/
mail:    info@nuoviocchisulmugello.it
sito:    www.nuoviocchisulmugello.it

  altri:     www.deliriprogressivi.com
        www.concorsilettera
ri.it
        www.literary.it

Invito a Castello. Torri, mura, scorsi, misteri. A Fornelli conferenza di Franco Valente e Visita Guidata per Molise Noblesse

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Ancora un tuffo nel passato, all‘ “alcova di Carlo III di Borbone“, re di Napoli, di Sicilia e di Spagna, che vi dimorò nel 1744, per il ciclo di conferenze ed eventi del Molise Noblesse Festival.
Venerdì 3 novembre alle 10.00 il festival farà tappa a Fornelli, uno dei Borghi più belli d'Italia, che ha dato i natali agli antenati di una delle personalità più in vista del mondo politico americano. Nicola Lombardi, nato nel 1878, da Giovanni Lombardi e Antonietta Petrarca, è infatti il nonno materno di Nancy Pelosi, leader del Partito Democratico americano, presidente della Camera dei Rappresentanti degli Usa, figlia di Annunziata Lombardi e di Thomas D'Alessandro. Organizzato da Centro Studi Agorà con Un Mondo d’Italiani quotidiano internazionale, dal Comune di Fornelli, dai volontari del Servizio Civile di Bojano, l’evento si pone all’interno del progetto Molise Noblesse Festival – Movimento per la Grande Bellezza di una piccola Regione, che porta la firma di Mina Cappussi e partenariati illustri, e vedrà la presenza dei volontari dei progetti Turchese Molise e Argento Campobasso di Agenzia Agorà. Alle 10.00 accoglienza in Municipio dei volontari in Servizio Civile di Bojano da parte del Sindaco, Giovanni Tedeschi, assessore Pasquale Lombardi, consigliere delegato al Centro Storico, Antonio Ottaviano. Il direttore UMDI, Mina Cappussi, illustrerà il progetto Molise Noblesse. Si entrerà nel vivo con la conferenza dell’Arch. Franco Valente.

"Il 10 ottobre 981 – spiega Valente - si concludeva il processo che Giovanni III, abate di S. Vincenzo al Volturno, aveva avviato contro il conte isernino Landolfo il Greco che aveva usurpato una serie di castelli di pertinenza del monastero vulturnense, tra i quali il castellum quod Vantra nominatur, quod dicitur Fornellu. Così finiva una delle tante vertenze che gli abati aprivano contro chiunque provasse ad introdursi nei territori da loro amministrati. Il centro urbano si arroccava attorno alla parte apicale di quel colle che, secondo la tradizione longobarda, fu messo sotto la protezione di S. Michele".

L’organizzazione è di Sabina e Franco Iadarola, Timmy Castaldi, i volontari del Servizio Civile progetto Turchese e Argento Campobasso, mentre la grafica è di Massimiliano Rossi. Seguirà visita guidata a cura dell’amministrazione comunale, tenuta da Ilaria Pilla e Celine D’Agostino dell’Infopoint turistico.

Fornelli è stato edificato nel IX secolo, come dipendenza della vicina Badia di San Vincenzo al Volturno. Baronia, passata sotto molti feudatari, borgo-castello articolato in nuclei abitativi e palazzo del feudatario, circondati da mura e protetti da un fossato, continene ancora oggi, all’interno delle mura, 7 torri risalenti al periodo normanno. Di Fornelli ha scritto il Ciarlanti "L'abate Giovanni fè venire dal contado di Valva (Sulmona) genti, parte delle quali pose al Fornello, per accrescervi abitatori."


“Molise Noblesse Festival è un progetto che parte dal messaggio virale che da qualche anno ha portato l’attenzione sul “Molise che non esiste”, utilizzando a proprio vantaggio l’imprevista notorietà data alla regione. Ovvero, il Molise esiste ed è Nobile. Per tradizioni, per storia, per accoglienza, per bellezze naturali, per dignità del suo popolo, discendente dei fieri Sabini. E’ il Mito della nobiltà del Molise e di una Emigrazione riscattata da immagini stereotipate e obsolete. Un brand per la promozione del territorio”.  Il Molise può situarsi a pieno titolo nella rete internazionale della Cultura e dei Viaggi tra Storia, Memorie, Arte e Territori sul filo conduttore della nobiltà di una terra che ha un grande potenziale da sviluppare e lo fa con una serie di iniziative volte a costruire una memoria collettiva nel senso dell’appartenenza. Un Mondo d’Italiani lo fa attraverso ricerche e iniziative volte a valorizzare i personaggi storici e i talenti molisani, e a far conoscere i mille volti della regione, i paesi, le chiese, i castelli, le dimore storiche, i luoghi caratteristici, le tradizioni (anche attraverso esperienze sensoriali, percorsi d’arte, concerti, piece teatrale). Si vuole costruire una immagine suggestiva del Molise “La Grande Bellezza di una piccola Regione” che sia appetibile all’esterno; gettare le basi per una lettura consapevole, dall’interno, da parte degli stessi molisani, della “nobiltà” del Molise autentico; sviluppare un focus sugli  intellettuali molisani emigrati nell’ottica della valorizzazione del territorio attraverso la nobiltà delle genti molisane. Insomma, una nuova identità del Molise, un brand, da interiorizzare qui in regione e far veicolare alla comunità molisana all’estero”. L’appuntamento a Fornelli fa parte di questo processo di ricostruzione della identità della regione.

Teatro, Like con Stefano Santomauro "un monologo educativo-comico in continua evoluzione". L'intervista di Fattitaliani

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Dopo la trasferta nella Capitale al Teatro Kopò, Like con Stefano Santomauro che ne è anche autore insieme a Francesco Niccolini per la regia di Daniela Morozzi. Coproduzione VerbaManent/Pilar Ternera, si sposterà nella città natia del comico, Livorno, il 17/18 novembre al Nuovo Teatro delle Commedie, per poi spostarsi quasi in tutta Italia.

I Social hanno sostituito la Piazza e possiamo dire che Stefano Santomauro, ha sostituito il cantastorie perché appunto come si legge sulla sua Pagina FB “Racconto storie. Chi le ascolta ride. A me sta bene”. Noi aggiungiamo che non solo racconta bene le storie e la gente ride ma se si sofferma su cosa sta ridendo, dopo la risata arriva la riflessione. Stefano Santomauro è straordinario come sempre e riesce a coinvolgere ed a travolgere lo spettatore con offerte, giga, password, sottolineando le nostre poche capacità di comunicazione, in un mondo sempre più connesso e che si evolve in continuazione, mettendoci in grande difficoltà.
Cos’è Like? 
È un monologo interessantissimo dove insieme a Francesco Niccolini, abbiamo analizzato com’è cambiata la comunicazione ai tempi dei Social. Eravamo convinti di parlare soltanto dello smartphone e di come questo piccolo strumento abbia modificato la vita di tutti i giorni ma ci siamo resi conti che lo scenario era molto più ampio. Ne è venuto fuori uno spettacolo straordinario. Con Roma siamo alla quarta replica e dovunque andiamo, lo spettacolo fa veramente molto ridere. Fa ridere di cose incredibilmente vere, di scenari quasi apocalittici. Nello spettacolo abbiamo affrontato gli studi della Columbus University che affermano che noi arriviamo a toccare il cellulare 400 volte al giorno. Fino al 2015 erano 150 volte al giorno. Cresce in maniera esponenziale. Il fulcro dello spettacolo è che viviamo in un mondo sempre più connesso, in realtà poi il finale è molto più comune e solitario. È vero molto connessi ma anche molto soli. Lo spettacolo è contagioso e diventa culturale. Ti fa ridere ma quando esci hai la radiografia di quella che è la realtà. È la fascia tra gli undici e dodici anni che tocca il cellulare 400 volte al giorno per un totale di sei ore. Si parla di Sindrome di Capitan Uncino perché di una mano si usa solo il pollice. 

A parte il gettarci nella solitudine, quali sono gli altri effetti di questa nuova forma di comunicazione? 
Fino a venti anni fa sapevamo ciò che accadeva nel raggio di occhio ed udito. Oggi sappiamo cosa succede oltreoceano ma non sappiamo se muore una nel nostro palazzo e lo scopriamo dopo quindici giorni. È incredibile come le distanze si sono accorciate ma ciò che ci è vicino è diventato immediatamente lontano. È un’espressione algebrica che è completamente capovolta, come anche la difesa dei nostri dati. C’è un capitolo sulle password che è molto divertente. Dovunque siamo abbiamo bisogno di quest’armatura incredibile, abbiamo venti password a testa per qualsiasi cosa e ci condiziona la vita in tutti i sensi. Un altro tema è il Porno e quanto le immagini hot o i video ti sommergono, magari sei a tavola con gli amici o a cena ed arriva un video porno. Le cose che abbiamo scritto, sono completamente reali. È uno spettacolo in continua evoluzione. Ci sono alcuni temi che sono esplosi, altri cambiano e quando avviene, immediatamente modifichiamo ciò che abbiamo scritto. 
Quanto ha rivoluzionato la nostra vita, l’avvento dei Social? 
Non è tutto sbagliato, ad esempi noi attori con il lavoro siamo facilitati parecchio. Rispetto a prima, raggiungiamo una Platea molto più grande. Il problema nasce quando il tempo che passiamo sui Social diventa troppo. Una settimana fa, ho visto il video di un gondoliere che a Venezia, trasportava venti giapponesi e tutti erano piegati sullo smartphone e nessuno guardava le bellezze che erano intorno. C’è un dissociamento incredibile e questa è una cosa assurda. Non è sbagliato usarlo ma è sbagliato se lo usi quando non dovresti.  Il comun denominatore è essere connessi 24 h su 24. Molti si svegliano la notte per controllare se sono arrivate le notifiche. Siamo riusciti a dare allo spettacolo un taglio culturale. È un monologo educativo- comico. Nasce come esperimento ma abbiamo deciso dopo questo, di farne altri due per trattare altri temi. 
Quanto è cambiato il rapporto di coppia con l’avvento dello smartphone? 
È trattato nell’ultimo capitolo di Like. I Social hanno sostituito quella che una volta era la piazza, dove si condivideva uno sguardo, una litigata, si commentava chi passava. Oggi non c’è più e tutto avviene sui social ma non è la stessa cosa perché lì gli incontri hanno milioni di sfumature e qualcosa ti sfugge. Porto sempre l’esempio di un messaggio su whatsapp, un ti amo scritto è diverso da quello detto a voce. Il Social non può essere la risposta a tutto. Spero che fra dieci anni ce ne renderemo conto, oggi siamo tutti presi.  
Lo spettacolo che pubblico ha? 
È un pubblico misto, a Roma c’è stato un bambino di dieci anni, il giorno del debutto a Firenze, c’era una bambina di undici. È fantastico, riesco a farli ridere e anche a farli riflettere su delle cose sulle quali loro non hanno avuto modo di soffermarsi. Poi ci sono le Coppie che vengono da me a chiedere consigli. Ho la fortuna di avere una Laurea in Scienze della Formazione ed ho trovato la chiave di volta su quali spettacoli voglio fare, soprattutto quelli che sfociano nel sociale, facendo ridere che è ciò che mi riesce ma facendo anche pensare. Faccio ridere il pubblico per un’ora di fila, però poi si alza e pensa a quello che ho detto. Dò delle informazioni però poi dissacro tutto, sono molto cinico, cattivo su molti punti perché lo diventiamo quando siamo nevrotici. Era il nostro obiettivo ma non pensavamo venisse così bene.
Elisabetta Ruffolo (nella foto sotto con Stefano Santomauro)

U2, IL 1° DICEMBRE ESCE IL NUOVO ALBUM “SONGS OF EXPERIENCE”. nel disco anche “YOU’RE THE BEST THING ABOUT ME”

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Island Records ha annunciato l’uscita di “SONGS OF EXPERIENCE”, il quattordicesimo album in studio degli U2, 13 nuove canzoni che saranno disponibili dal 1 dicembre nei formati CD / digital Standard e Deluxe, Doppio Vinile e Box Extra Deluxe. L’album è ordinabile da oggi su https://u2.lnk.to/SongsOfExperiencePR.

Questa la tracklist del disco: “Love Is All We Have Left”, “Lights of Home”, “You’re The Best Thing About Me”, “Get out of Your Own Way”, “American Soul”, “Summer of love”, “Red Flag Day”, “The Showman (Little More Better)”, “The Little Things That Give You Away”, “Landlady”, “The Blackout”, “Love Is Bigger Than Anything in Its Way”, “13 (There is a Light)”.

La versione deluxe contiene altre 4 tracce: “Ordinary Love (Extraordinary Mix)”, “Book Of Your Heart”, “Lights in Front of Me (String Arrangement)”, “You’re The Best Thing About Me (U2 vs Kygo)”.

La versione doppio vinile contiene altre 3 ulteriori tracce rispetto alla deluxe: “Ordinary Love (Extraordinary Mix)”, “Book Of Your Heart”, “Lights in Front of Me (String Arrangement)”.

Oltre al singolo “You’re The Best Thing About Me” (https://youtu.be/nd_EYo96lmo), da 6 settimane consecutive il brano più programmato dalle radio italiane, sono già disponibili i brani “Get Out Of Your Own Way” (https://u2.lnk.to/GetOutOfYourOwnWayPR) e “The Blackout” (https://www.facebook.com/u2/videos/10155989836631686).

Registrato tra Dublino, New York e Los Angeles e portato a termine all’inizio di quest’anno, “Songs of Experience” è stato ispirato dal consiglio che Brendan Kennelly – poeta, scrittore irlandese e Professore Emerito presso il Trinity College di Dublino – ha rivolto a Bono, quello di “…scrivere come se fossi morto”. Il risultato è una selezione di brani in forma di lettere intime dedicate alle persone e ai luoghi vicine al cuore di Bono Vox, The Edge, Larry Mullen Jr. e Adam Clayton.

“Songs Of Experience” è l’ideale seguito di “Songs Of Innocence” (certificato DOPPIO PLATINO in ITALIA) del 2014: i due titoli prendono ispirazione dalla raccolta di poesie “Songs Of Innocence and Experience” del poeta inglese del 18simo secolo William Blake.

Prodotto da Jacknife Lee e Ryan Tedder con Steve Lillywhite, Andy Barlow e Jolyon Thomas, l’album si presenta con l’immagine di copertina realizzata da Anton Corbijn che ritrae gli attuali figli adolescenti degli U2, Eli Hewson (figlio di Bono) e Sian Evans (figlia di The Edge).

Live Nation ha comunicato le tappe in Nord America del eXPERIENCE + iNNOCENCE Tour, in partenza il 2 maggio 2018. Altre date verranno annunciate nei prossimi mesi.

Queste le prime date live annunciate:
May 2                                 Tulsa, OK                           BOK Center
May 4                                 St. Louis, MO                    Scottrade Center
May 7                                 San Jose, CA                     SAP Center
May 11                Las Vegas, NV                   T-Mobile Arena
May 15                Los Angeles, CA The Forum
May 22                Chicago, IL                        United Center
May 26                Nashville, TN                    Bridgestone Arena
May 28                Atlanta, GA                       Infinite Energy Arena
June 1                                Montreal, QC                   Bell Centre
June 9                                Uniondale, NY   Nassau Coliseum
June 13               Philadelphia, PA              Wells Fargo Center
June 17               Washington, DC              Capital One Arena
June 21               Boston, MA                       TD Garden
June 25               New York, NY                   Madison Square Garden
June 29               Newark, NJ                       Prudential Center

www.U2.com

IL CLUB J27, IL CIRCOLO PIÙ ESCLUSIVO E MALEDETTO

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27. Numero terribile che colpisce la maggior parte dei grandi talenti. 

Il Club J27 è un' espressione giornalistica usata per riferirsi agli artisti morti a 27 anni.
È la maledizione del 27. Si riferisce  all'insieme più ristretto di coloro che oltre ad essere morti a 27 anni, hanno in comune la lettera J nel nome o nel cognome.
Tutte morti violente, abuso di alcool, cocktail di droghe e/o medicinali, suicidi, incidenti stradali.
Il CLUB 27 fu coniato il 17 gennaio del 1892. Quel giorno sul Tropico del capricorno proprio mentre la costellazione di questo segno zodiacale splendeva  all'orizzonte, a San Paolo in Brasile il pianista, compositore, direttore d'orchestra  Alexander Levy muore all'età di 27 anni.
Causerà un grande vuoto nel cuore dei brasiliani che creano subito un prestigioso premio a lui intitolato. 
Con la morte di Levy il Brasile rimane orfano di un grande artista. Ma nessuno poteva immaginare che nel mondo  questo evento avrebbe aperto i battenti ad un Club davvero terribile e selettivo.

1971 Jimmi Hendrix "il chitarrista mancino ispirato da Dio" muore a 27 anni per overdose di eroina e alcool. 
Due settimane dopo Janis Joplin 27 anni overdose di droghe. Dopo pochi mesi Jim Morrison "il Re lucertola" muore in circostanze sospette a Parigi. Alcuna autopsia, sospetto attacco cardiaco. 
Fu un trio di coincidenze quanto meno inquietanti. 
Prima di loro Brian Jones  cofondatore dei Rolling Stones.
A questo punto si insinua la paura per Mick Jagger. Fortunatamente non verrà mai accettato nel Club. Bene o male?

L'attenzione si sposta dal nome originale perché cambia bersagli. 
Viene inaugurato un nome nuovo "CLUB J" sempre morti giovani. Non raggiungeranno mai i 40 anni.

1972 Linda Jones cantante soul.
1980 Jacob  Miller e John Bonham. Il primo front man dei Mintemen muore per incidente stradale.  Bonham batterista dei Led Zeppelin per alcool.
1981 John Lennon.
1982 John Belushi cocktail di eroina e cocaina.
1987 Jaco Pastorius  noto come uno dei più grandi bassisti di tutti i tempi, droga.
1988 Jean-michel Basquiat pittore newyorkesi il " James Dean dell'arte".Questo soprannome gli viene conferito perché come il grande attore riesce a scalare il mondo dell'arte con grande velocità, scompare in un tempo ancora più veloce. 27 anni. Non resiste alla perdita di Andy Warhol e si uccide con un' overdose. 
1995 Richies James Edwards noto chitarrista, suicidio.Nello stesso anno Jeff Buckley, una delle voci più belle d'America , incidente stradale. 
1994 Kurt Cobain 27 anni. Si spara nel garage di casa sua con un colpo di fucile alla testa.
E così via si susseguono continue morti fino a Micheal Jackson 2009. Cocktail di sonniferi e medicinali.
2011 Ami Winehouse  27 anni alcool e sonniferi.

Nel libro dei soci del Club c'è un intero pezzo l'umanità. 
Umanità sfortunata?
Ma se ci atteniamo ai fatti la media di un morto ogni due anni è sufficiente per creare sospetto e apprensione.

Purtroppo questo Club non chiuderà mai.

SARA TACCHI



Mostra, Arcimboldo a Palazzo Barberini fino all'11 febbraio

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In corso a Roma, a Palazzo Barberini, la mostra su Arcimboldo dove per la prima volta è possibile per i visitatori gustare una ventina di opere autografe attraverso disegni e dipinti cinquecenteschi del Maestro lombardo Giuseppe Arcimboldi noto ai più come l’Arcimboldo e per le sue famose creazioni di "teste composte" di frutti e fiori, facendone uno dei protagonisti della cultura manierista internazionale dei suoi tempi.

Giuseppe Arcimboldi si formò alla bottega del padre, tra i seguaci del tempo, di Leonardo da Vinci. Arcimboldo non fu solo pittore ma seguendo la scia degli “intellettuali” dell’epoca fu anche filosofo, poeta ed esponente di una corrente artistica, scientifica, filosofica e umanistica molto lontana da quella classica della Roma di quei tempi.

Le opere provenienti da tutto il mondo, ne fanno una circostanza straordinaria da non perdere anche per la difficoltà nell’averle in prestito. Ecco perché le mostre destinate alla visione dell’opera di questo mirabile artista sono così rare.

L’exibition visitabile fino all’11 febbraio 2018 è curata di Sylvia Ferino-Pagden, Direttore della Pinacoteca del Kunsthistorisches Museum di Vienna ed una tra le maggiori studiose di Arcimboldo ed è organizzata dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica e da Mondo Mostre Skira, con la direzione scientifica delle Gallerie. 

Ecco quindi giunte opere da musei di Houston, Denver, Basilea, Monaco di Baviera, Stoccolma, Vienna, e dall’Italia da Como, Cremona, Firenze, Genova e Milano per allestire questa mostra articolata in un percorso suddiviso in sei sezioni Ognuna con una particolarità che connota la produzione del grande Maestro. Si apre quindi nella sala introduttiva dove è collocato il popolarissimo Autoritratto cartaceo, si prosegue con le opere realizzate nel periodo milanese e poi quello delle produzioni alle corti di Vienna e Praga dove godere, tra le cui opere più significative nel periodo viennese, di quelle delle quattro stagioni primavera, estate, autunno, inverno realizzate con uno stretto colloquio con gli elementi: acqua, aria, fuoco, terra, quest’ultima mai vista nelle esposizioni degli ultimi venti anni. Ed ancora a seguire gli studi naturalistici e Wunderkammer e le teste reversibili tra cui L'Ortolano e Il Cuoco per finire con le pitture ironiche sfociata nelle caricature e nei mestieri come  Il Giurista e Il Bibliotecario.

Link: http://www.arcimboldoroma.it/

Ester campese

Milano, LAMBRATE è VIVA. Credere e investire nel territorio 365 giorni l’anno

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La Treccani on-line dice che il “territorio” è “Regione o zona geografica, porzione di terra o di terreno d’una certa estensione”. Dice anche: “l’area che viene occupata da un individuo o gruppo di individui”. A Milano, il QUARTIERE DI LAMBRATE, luogo di nascita della Lambretta, delle auto Innocenti e della Faema, è un grande esempio che coniuga in modo armonico queste due anime.

Da quindici anni il processo di cambiamento che ha interessato questa zona di Milano è stato il risultato graduale e costante di un lavoro collettivo. Tante le persone che hanno contribuito a trasformare in qualcosa di concreto il proprio amore per Lambrate. Ed è proprio da questo punto di partenza che il 15 maggio 2014 nasce l’associazione Made in Lambrate. Scopo di questa associazione l’ intento di creare e alimentare una fitta rete sociale, insieme alla determinazione di realizzare qualcosa di interessante, utile e stimolante, non solo per chi ci abita.

Ecco che nascono appuntamenti ed eventi che piano piano animano e popolano il territorio, attirando persone non solo da altre zone di Milano ma anche d’Italia e da tutto il mondo. La Design Week (ex Fuori Salone del Mobile di Milano) non è che la punta di diamante di questo palinsesto sociale. Citiamo alcuni dei tasselli che oggi contribuiscono a comporre il mosaico della vita lambratese:

Ventura Art Night: il vernissage bimestrale che interessa tutto il circuito delle 9 gallerie d’arte contemporanea appartenenti al distretto Ventura-Lambrate. Una vera e propria finestra internazionale sul mondo dell’arte contemporanea che attira visitatori e curiosi.
Art for Air: Progetto in progress sul territorio Lambratese. Inziato con un Wall Painting dell’artista Fabrizio Modesti, in via Console Flaminio angolo via Saccardo: 88 mq di parete corrispondono ad 88 mq di bosco. A breve , in via Ventura, verrà realizzato un nuovo Wall Painting su progetto di Italo Lupi: 120 mq di parte corrispondono a 120 mq di bosco.
Arte diffusa nel quartiere: le scritte pulsanti “Luna” e “Park” dell’artista Patrick Tuttofuoco installate in via Ventura e il progetto “ Imaginary Country” dell’artista Daniel Golzalez: architettura effimera, installazione temporanea per le vie di Lambrate.
Spazio Ventura XV: sede di mostre temporanee a carattere scientifico divulgativo, di grande successo, che richiamano migliaia di visitatori.
East Market: ispirato ai mercatini londinesi, questo appuntamento mensile ha dedicato sempre più spazio a creativi, stilisti e artigiani. Inizialmente presente solo in via Ventura, l’East Market ora è anche in via Massimiano, raddoppiando la sua estensione.
Sabato di Lambrate: un aggregatore, a cadenza mensile, che offre la possibilità ad artigiani, agricoltori e allevatori di far conoscere l’eccellenza italiana. In questa occasione, una piazza (Rimembranze di Lambrate) e una via (Conte Rosso) si trasformano in una fucina di crea(t)tività per un’intera giornata.

Altre iniziative hanno contribuito a cambiare lo stato di Lambrate, non solo a livello territoriale-“geografico” ma anche territoriale-“sociale”. Un esempio è stato il recente lavoro di ristrutturazione e di riqualificazione della piazza Rimembranze di Lambrate: grazie a questo intervento è stato possibile rivalorizzare un punto nevralgico per il quartiere.

La proliferazione e la crescita di questi appuntamenti sono il risultato di un altro forte cambiamento. Quelli che un tempo erano i punti deboli di Lambrate si sono trasformati in punti di forza: L’identità periferica – periferia non è solo sinonimo di “lontananza”, ma può esserlo di “tranquillità” e “armonia”. una bella presenza di aree verdi – con parchi e zone che rendono Lambrate un piccolo polmone milanese.
I collegamenti – bus, tram, una stazione ferroviaria e la vicinanza all’aeroporto di Linate permettono di raggiungere facilmente il quartiere , anche da chi non è in Italia.

Se il centro di una città – in inglese downtown – è forte della propria centralità, Lambrate può portare alto il vessillo di “out-town”, dove l’“out”, il carattere periferico, ne rappresenta tutta la forza e l’identità. Per questo, da qualsiasi prospettiva si guardi Milano, Lambrate c’è e ci sarà sempre: ghe sem, here we are.

Michele Bravi a Fattitaliani: ho bisogno della felicità. L'intervista canzonata

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Oggi nuovo appuntamento con L'intervista canzonata e Fattitaliani parla con Michele Bravi, di cui da pochi giorni è in rotazione radiofonica l'inedito singolo "Tanto per cominciare", un manifesto, una presa di posizione di chi sta cambiando ma non si sente diverso. Il brano, scritto da Roberto Casalino, Federica Abbate e Fabio Gargiulo, segue i primi tre singoli: IL DIARIO DEGLI ERRORI, che si è classificato quarto al Festival di Sanremo ed è già certificato doppio disco di platino, SOLO PER UN PO’, con cui Michele ha vinto il premio “Best Performance” ai Tim Music Awards 2017 e DIAMANTI. A partire da domani 3 novembre, il giovanissimo artista con l’“ANIME DI CARTA TOUR - NUOVE PAGINE” toccherà le principali città italiane con 9 live imperdibili. Ecco l'intervista.

"La vita e la felicità"... difficili da conciliare o pensi sia possibile vivere felici?
Voglio crederlo. A vent'anni ho bisogno della felicità e spero che continui così...
In che cosa questo "Pazzo mondo" (Mad World) non finisce mai di stupirti in negativo e in positivo?
Nelle infinte possibilità che la vita riesce a regalarti. Nell'ultimo anno soprattutto, ho potuto constatare personalmente che la vita è una fonte inesauribile di sorprese, belle o brutte non importa, l'importante è stupirsi... amo quella sensazione.
Che cosa si potrebbe fare per renderlo "Un mondo più vero"?
Oggi giorno è già tutto molto vero, viviamo in un mondo dove ogni cosa è alla portata di tutti e non mi sento assolutamente di vivere nella finzione. In sostanza non vorrei che il mondo fosse più vero di quello che è già.
Ti reputi nato "Sotto una buona stella"?
Assolutamente sì, perché mi sono state date moltissime possibilità e quindi la mia è sicuramente una buona stella! Il compito di ciascuno di noi è di saper sfruttare al meglio tutte le opportunità che ci vengono date anche se non sono certo di esser stato in grado di utilizzare al meglio ogni possibilità che ho avuto. Ringrazio per quello che ho ricevuto fino ad ora e spero di averne molte altre!
A chi sicuramente vorrai "Bene per sempre"?
A chi c'è anche quando ho bisogno di rimanere solo. Sono consapevole di non essere proprio facile da vivere in alcuni frangenti e in quelle situazioni tendo ad allontanare le persone... solo chi mi rimane accanto sempre e comunque sa a cosa mi riferisco... loro sono le persone alle quali vorrò sempre bene.
Se ti guardi indietro giudichi di aver fatto il tuo percorso "A passi piccoli" o con passi da gigante?
Sicuramente a passi piccoli, passo dopo passo, piccolo mattoncino dopo piccolo mattoncino, anche perché non mi sento in grado e nelle condizioni di fare passi da gigante. Bisogna fare le cose con calma, ponderare tutto, essere razionali e avere sempre i piedi per terra. Così sono sempre stato io. E passo dopo passo quest’anno ho raggiunto tantissimi piccoli traguardi che mi ero prefissato: ho cantato all’Arena di Verona che per me era un sogno e ci ho cantato più di una volta; ho raggiunto il disco di platino con il brano con cui sono sono arrivato al 4° posto a Sanremo; ho debuttato al primo posto nella classifica FIMI con “Anime di Carta” che poi è diventato anche Disco d'oro e ho vinto il premio Best Performance a Tim Mtv music Awards 2017 con “Solo per un Po’”…. Direi che pian piano qualcosina l'ho fatta .. (sorride).
Una volta intrapresa la carriera artistica, hai giurato o invitato te stesso a "Non aver paura mai" di qualcosa o qualcuno?
Entrambe le cose, la paura è l'errore più grande che si possa commettere.
C'è stato un periodo particolare della tua vita in cui ti sei sentito "In bilico" fra il desiderio del successo e una vita fuori dai riflettori?
Io vivo fuori dai riflettori. Amo stare chiuso in casa, sul divano, guardare le serie sul mio pc e stare proprio lontano da tutto quello che è la mondanità, le feste, i party, le inaugurazioni. Non ho mai vissuto questo bilico e non ho mai pensato al successo o ai riflettori, io solo ho bisogno della musica.
Prima di dormire" qual è l'ultimo pensiero che fai?
Sto dormendo talmente poco che quando vado a letto non faccio in tempo a pensare perché crollo.. non faccio in tempo a pensare.
Di solito quando provi un'emozione così intensa da farti mancare il "Respiro"?
Quando canto o scrivo una canzone.
Se dovessi "Andare via" dall'Italia verso quale Paese ti indirizzeresti?
Amo molto il mio paese, però mi piacerebbe visitare l'Islanda. Amo viaggiare e l’ho fatto fin da piccolo. A sedici anni ho fatto il mio primo viaggio negli Stati Uniti quindi se in questo momento dovessi scegliere un posto che mi è familiare, al di là dell’Italia, direi gli States ma sto benissimo qui, mi sento a casa e circondato da persone che mi vogliono bene, perciò sto qua volentieri.
C'è un aspetto/momento in cui Michele Bravi cantante "Cambia" totalmente da Michele Bravi persona?
Impossibile, devo cantare quello che vivo e vivere quello che canto.
A che cosa non rinunceresti mai neanche per tutti i "Diamanti" di questo mondo?
Non ho dubbi, sicuramente alla musica.
Gli sbagli commessi e che fanno parte de "Il diario degli errori" in che modo ti hanno aiutato e reso la persona che sei adesso?
Gli errori sono stati fondamentali perché mi hanno aiutato a crescere, mi hanno aiutato a comprendere meglio chi sono, chi è Michele Bravi, quali sono i miei pregi e i miei difetti, quali sono i miei punti di forza e quali invece sono le mie debolezze. È indispensabile fare errori per potersi conoscere meglio e per poter andare avanti. Senza errori non si migliora. So che ne farò ancora molti altri e che da questi continuerò ad imparare e a crescere.
Quando finisce un'intensa giornata di lavoro e apri il tuo appartamento con "Le chiavi di casa" ... la prima cosa che fai è...?
La prima cosa che faccio è correre incontro alla signora Longari che a sua volta corre verso di me e ci facciamo un sacco di coccole. 
Ti piacerebbe anche "Solo per un po'" essere un altro artista?
Stimo tanto altri artisti ma, per quanto goffo e problematico, sto bene nella mia vita. Giovanni Zambito.
©Riproduzione riservata

Leggi L'intervista canzonata a Silvia Salemi e Loretta Goggi.

Praga, il 6 novembre Presentazione libro di Marie Kronbergerová “Don Giovanni al Mercato della Frutta ossia Le arie italiane interpretate dai cantanti praghesi”

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L’Istituto Italiano di Cultura di Praga è lieto di invitare alla presentazione del libro di Marie Kronbergerová “Don Giovanni al Mercato della Frutta ossia Le arie italiane interpretate dai cantanti praghesi”, in programma lunedì 6 novembre 2017, alle ore 17.00, nella Cappella barocca.
Il libro, che sarà tenuto a battesimo dal regista operistico e teatrale David Radok, raccoglie più di 150 tra arie e foto di scene celebri tratte da opere su libretto in italiano, accompagnate dalla traduzione in ceco e dai commenti di decine di cantanti lirici accomunati dalla loro attività in una delle tre storiche case operistiche praghesi: il Teatro degli Stati, il Teatro Nazionale e l’Opera di Stato. L’editore del libro (in vendita al prezzo di 599 CZK) nonché autore delle fotografie, di cui una scelta antologica sarà esposta in sala, è Miroslav Sanytrák, della casa editrice Via Stile. Apriranno l’evento alcune arie eseguite da Hana Blažíková, Kateřina Kněžíková, Jana Šrejma Kačírková e da altri cantanti. Patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Praga e collaborazione dell’Istituto.
Ingresso libero.
http://viastile.cz/kniha-101.htm

Informazioni

Data: Lun 6 Nov 2017
Orario: Alle 17:00
Ingresso : Libero
Luogo:Cappella barocca dell´Istituto Italiano di Cultura

Parigi, la Libreria: mercoledì 8 novembre 2017 incontro con Ilaria Gaspari e "L'etica dell'acquario"

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Nouvelle maison d'édition et nouvelle auteur ce soir à La Libreria ! Ilaria Gaspari est milanaise, diplômée de philosophie à l'Ecole Normale de Pise et c'est à Paris qu'elle a écrit sa thèse de doctorat. "L'éthique de l'aquarium" est son premier roman et on vous emmène à Pise avec elle. Un roman intrigant dans les eaux troubles de la jeunesse, plein de noirceur et de cahots.

Quand Gaia fait retour à Pise, dix ans après la fin de l'université, rien ne semble avoir changé. Et pourtant, tout est différent. L'automne est sombre et pluvieux; parmi les ruelles oubliées de la ville, dans les couloirs du collège éventré par les travaux de rénovation, au cours des soirées sur la promenade à la mer et les après-midi dans les chambres d'un vieil hôtel, Gaia retrouve ses amis d'autrefois et son amour du temps de l'université. Il paraît enfin possible de se retrouver; mais sur cette rencontre inattendue pèsent les années qui se sont écoulées, la distance et la mort d'une ancienne camarade et collègue, Virginia, décédée dans des circonstances mystérieuses. Parmi les quatre vieux amis se déploient la tentation perpétuelle de se trahir, les mensonges d'un amour interrompu mais peut-être jamais fini, et le sens de culpabilité pour une mort qui remonte à il y a dix ans. L'enquête sur le mystérieux suicide de Virginia lève le voile sur les relations et les équilibres dangereux au sein de l'École Normale de Pise où, comme dans un aquarium, les étudiants nagent en cercles, toujours sous les yeux des autres, dans une compétition parfois impitoyable qui voit fleurir, par conformisme ou par rébellion, des amitiés, des amours, des rivalités. Les souvenirs cachés et les obsessions de l'aquarium remontent à la surface pendant que Gaia – que l'on découvre être suspectée d'avoir poussé Virginia à mettre fin à ses jours – essaie désespérément de renouer les liens avec un passé jamais oublié, enterré sous un tas de mensonges.
La soirée se déroulera en italien (et en français) et s'achèvera sur un verre amical.
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LA LIBRERIA
89, rue du Fbg Poissonnière
75009 Paris
Tel + 33 1 40 22 06 94
Fax + 33 1 76 50 94 87
www.libreria.fr - http://blog.libreria.fr
facebook: La Libreria à Paris
Métro : Poissonnière (Ligne 7)

Bruxelles, Bozar: il 7 novembre "La medicina di domani" su nuove frontiere della scienza contemporanea

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Dedicato alle nuove frontiere della scienza e curato da due giornalisti specialisti di divulgazione scientifica, Luca De Biase e Guido Romeo, il terzo numero di CARTADITALIA, periodico quadrilingue pubblicato dall’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, dà la parola ai giovani ricercatori italiani under 40 attivi nei dipartimenti e nei laboratori delle università di tutto il mondo.

In occasione della pubblicazione di questo numero di CARTADITALIA, l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles organizza a Bozar tre incontri dedicati alle nuove frontiere della scienza contemporanea, in collaborazione con giovani ricercatori italiani e stranieri. Tre i temi in evidenza: l’intelligenza artificiale, la medicina di domani, lo sviluppo della città.
Il 7 novembre Guido Romeo modererà il dibattito con Peter Janssen, professore di neuroscienze all KU Leuven e Ferruccio Pisanello, ricercatore presso l'Istituto Italiano di Tecnologia di Lecce.
Peter Janssen dopo aver conseguito un Master in Psicologia, nel 2000 ha ottenuto un dottorato di ricerca in Scienze Biomediche presso l’università KU Leuven.  Janssen è professore presso la facoltà di medicina, KU Leuven, nel laboratorio di neuro- psicofisiologia. Ha una cattedra nel dipartimento di Neuroscienze e dè l’autore di numerosi articoli scientifici in prestigiosi giornali accademici nel campo delle neuroscienze.
Ferruccio Pisanello coordina la linea di ricerca “Multifunctional Neural Interfaces with Deep Brain Regions” presso il Centro per le Nanotecnologie Biomolecolari nell’ Istituto italiano di tecnologia (Lecce, Italia), con lo scopo principale di sviluppare nuovi strumenti per ricercare profonde regioni del cervello. Nato nel 1984, Pisanello ottiene nel 2011 il suo dottorato di ricerca in Fisica presso l’ UPMC di Parigi. Nel 2015 gli venne attribuito un “ERC Starting Grant” e ha scritto 29 pubblicazioni “peer-reviewed” in riviste internazionali (tra cui Science, Nature Neuroscience, Nature Photonics, Neuron and Advanced Materials).
In collaborazione con BOZAR e Banca Monte Paschi Belgio. 

Bomber Burger, aria di novità per Pub Stritt di Salvatore Pagano

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Aria di novità per Pub Stritt di Salvatore Pagano, che non finisce mai di sorprendere e di far godere di gusto con i suoi stratosferici panini. Ecco che nel menù spunta, un panino nuovo ed esclusivo, il Bomber Burger.
Questo è il nome dell’ultima novità, firmata da Pub Stritt e da Salvatore Pagano, per gli amici e gli habituè del suo locale “Sasà” che definisce questa sua nuova creazione “ una domenica napoletana di un panino”.   Questa nuova delizia, originale e gustosa va solo ad arricchire il già variegato menù del locale di Villa Di Briano, nell’agro aversano. Il Bomber Burger prevede, polpette di chianina su un letto di rucola,  parmigiana di melenzane fatta alla loro maniera e in finale l’aggiunta di  scaglie di grana. Insomma, Sasà Pagano e Pub Stritt non smettono di stupire la loro clientela, confermandosi  dal 2014, una realtà del food in Campania in ascesa, che propone solo prodotti genuini e di qualità. Una giovane e vera eccellenza campana a tutti gli effetti.

Fabio Massimo Bonini, artista ed imprenditore, orgoglio tutto italiano

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Fabio Massimo Bonini, è un ecclettico artista ed imprenditore italiano a 360° gradi. Attore, presentatore, doppiatore che si divide tra teatro, tv e cinema e negli ultimi anni è diventato anche un intraprendente imprenditore.
Negli anni 2000 arriva alla grande popolarità con la soap opera di Canale 5 Vivere, con ben due ruoli, prima Carlo Mantegna, personaggio cattivissimo e poi in un secondo momento l’avvocato Piersanti. Dopo molti anni decide di trasferirsi negli Stati Uniti pur continuando la sua attività di attore e implementa quello di imprenditore, con il suo aceto balsamico bonini tradizionale.
La Cascina di Balsamico Bonini è oltre un luogo dove si produce un Aceto Balsamico con una storia millenaria, uno spazio a servizio dell’arte. Una realtà solida adatta anche ad eventi, organizza corsi di Cucina anche in inglese. Storia, tradizione, arte e gusto, questa è la Cascina Balsamico Bonini, immersa nella campagna a due passi da Modena, dove è prendersi anche una pausa e alloggiare nelle tre stanze che compongono il “Room & Breakfast. Stanze semplici ma eleganti, dove fare un’esperienza indimenticabile, con un binomio di arte e gusto. In questo periodo l’acetaia” si è trasformata in una vera e propria galleria d’arte dove sono esposte le originali opere di Ludmila Radchenko. Bonini, ha anche esperienze cinematografiche a livello internazionale, nel 2011 Woody Allen lo sceglie per interpretare il ruolo di Max nel film “ To Rome with Love. 
E non mancano le eccellenti partecipazioni a titoli di fiction Mediaset di successo come Distretto di Polizia 10, “ Intelligence” e il tvmovie “Al di là del Lago”. E’ in cantiere un progetto teatrale di Gerardo Placido “L’Uomo dal fiore in Bocca” dove Gerardo Placido è il protagonista e Bonini presterà le sue doti interpretative all’Uomo dal fiore in Bocca ed è nel cast del film “UMA” del cineasta Alain Maiki. L’instancabile Bonini continua la sua carriera artistica ed imprenditoriale, tutta in ascesa tra il suo eccezionale aceto balsamico bonini e le sue performance attoriali che continua sempre a livelli più alti. 
Artista ed imprenditore, orgoglio tutto italiano.

Cinema, Fabrizio Buompastore nel nuovo film di Natale di Neri Parenti " Natale da Chef"

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Un momento d’oro per Fabrizio Buompastore.

Dopo il film dei Vanzina NON SI RUBA A CASA DEI LADRI, l’attore barese ha appena terminato le riprese di NATALE DA CHEF, il nuovo cinepanettone di Neri Parenti.

Buompastore recita in un cast d’eccezione, al fianco di Massimo Boldi, Biagio Izzo, Paolo Conticini e Rocio Munoz Morales, nella nuova pellicola della Mari Film distribuita da Medusa.

La nuova divertente commedia, in uscità a metà dicembre, sarà uno dei fiori all’occhiello dell’offerta cinematografica delle feste natalizie.

Fabrizio Buompastore vanta un curriculum cinematografico di tutto rispetto: nel corso degli ultimi anni, lo abbiamo visto in pellicole d’autore come Pane e Burleque di Manuela Tempesta e se Sei così ti dico sì di Eugenio Cappuccio.
Il pubblico televisivo lo ricorda, tra le altre cose, per la fortunata fiction Tutti pazzi d’amore 3 nel ruolo del ginecologo.

Sara Miquel, dalla soap "Una vita" a giurata di Miss Europe Continental 2017

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LA STAR DELLA SOAP OPERA DI CANALE 5 ” UNA VITA” CAYETANA, ALIAS L’ATTRICE SARA MIQUEL, SARÀ GIURATA A NAPOLI A MISS EUROPE CONTINENTAL 2017 IL 25 NOVEMBRE AL TEATRO MEDITERRANEO DELLA MOSTRA D’OLTREMARE.

Colpo grosso per la macchina organizzativa di Miss Europe Continental 2017.

La finalissima di Miss Europe Continental 2017, prevista per il 25 novembre a Napoli, avrà - tra gli altri- una giurata d’eccezione: Sara Miquel.

L’attrice spagnola, nota per il ruolo della diabolica Cayetana nella soap di Canale 5 UNA VITA, sarà l’ospite internazionale del grande evento che eleggerà la nuova miss Europe Continental e si svolgerà al Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare.

La finale europea sarà trasmessa da Fashion Tv e per la prima volta Sara Miquel è in Italia per un evento internazionale in onda in tv, ha dichiarato Alberto Cerqua, che riporta nella sua Napoli il concorso di cui è Patron.

A condurre la serata conclusiva della 5a edizione di Miss Europe Continental ci saranno Veronica Maya e Marco Senise.

Vanno ringraziati i partner ufficiali di Miss Europe Continental 2017: Legea, President, Bianca Di, Massimo Fiordiponti, Le Gemme di Gaia, Capri Gold, Mission Beauty, Antonello Elisei e Sandro Del Frate Hair Style, Danny Wonker, Piras’s Parrucchieri, Essential.

Fiction, intervista ad Alessia Quaratino: mi piacerebbe essere ricordata nella storia del cinema

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L'attrice Alessia Quaratino, è in onda nella serie di Rai1, Sottocopertura 2 e sarà in Non Uccidere 2. Un momento scintillante per la giovane interprete italiana, dopo la sua significativa partecipazione al real drama di Rai 3, "Un Posto al Sole". Sogna di vincere l'Oscar come Sophia Loren ed entra nella storia del cinema, come i grandi di Hollywood. In futuro si vede moglie e madre. L'intervista

Che ruolo interpreti in Sotto copertura 2?
Sarò Cinzia, un impiegata di un centro commerciale, da tempo innamorata di Nicola che però è attratto da Agata. Per questo motivo Cinzia ed Agata diventano rivali.
Ti sei trovata bene sul set?
Assolutamente sì, erano tutti molto disponibili, premurosi e accoglienti. Una troupe molto organizzata.
Che ruolo interpreti in Non uccidere 2?
Nell'episodio 22esimo interpreterò Miriam, una ragazza che si presenta a casa del suo fidanzato (Francesco) per fargli una sorpresa, il quale si è trasferito al nord. Miriam da questa vacanza scoprirà qualcosa che non le piacerà.
Quando hai è deciso di fare l'attrice?
Da sempre. Ricordo che da piccola quando guardavo un film, subito dopo mi chiudevo in bagno e ripetevo la scena finale, quella del bacio e mia madre mi sgridava sempre perché le sporcavo tutto lo specchio di rossetto. Dall'età di quattordici anni ho intrapreso seriamente questa strada, quando un giorno la direttrice della struttura dove studiavo danza, attuale mia agente, Marianna de Martino, mi disse che avevo sbagliato corsi: non dovevo frequentare quelli di danza ma di cinema e teatro, perché vedeva in me una predisposizione naturale per la recitazione. Con la mia prima esperienza da protagonista di un corto, capii che era quella la mia strada.
I tuoi genitori ti hanno sempre supportata?
Mia madre un po' in più, le donne sono sempre più comprensive. Sicuramente i genitori per i propri figli vogliono il meglio. L'attore è un mestiere straordinario ma senza sicurezze e garanzie.
Hai modelli o idoli a cui ti aspiri come interprete?
Seguo particolarmente il cinema americano e italiano. Amo i trasformisti e un'attrice che reputo molto brava è Charlize Theron, oltre a lei Nicole Kidman, Sandra Bullock. Come interpreti del cinema italiano reputo interessanti Jasmine Trinca, Micaela Ramazzotti e Kasia Smutniak.
Con quale regista ti piacerebbe lavorare?
Mi piacerebbe lavorare con Sorrentino, Ozpetek, Tornatore, Virzì e Castellitto.
Come trascorri il tuo tempo libero?
Faccio cose semplici. Sono una sportiva, mi piace leggere e andare al mare d'inverno, per passeggiare lungo la riva, meditando.
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Con i sogni soprattutto bisogna osare e quindi vorrei vincere un Oscar, come la Loren, ma anche un David, un Globo d'oro. Ma principalmente mi piacerebbe essere ricordata nella storia del cinema come i grandi di Hollywood.
Come ti vedi tra 10 anni?
Non amo guardare al futuro, vivo molto nel presente, ma se dovessi proiettarmi, mi vedo sul set mentre ripasso la scena davanti allo specchio. Inoltre mamma di due bellissimi bambini e moglie.

Buon Onomastico al soprano Silvia Pacini: mi sento parte di un universo energetico. L'intervista di Fattitaliani

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Oggi la Chiesa Cattolica commemora Santa Silvia, una nobile donna romana, moglie del senatore Gordiano e madre del futuro papa Gregorio I, vissuta fra il 520 e il 592 circa. Per il nuovo appuntamento di Buon Onomastico Fattitaliani ha intervistato il soprano Silvia Pacini che il prossimo 9 novembre sarà in Concerto a Lucca, il 3 dicembre al Teatro del popolo di Colle val D’Elsa - Siena per LA BOHEME come direttore organizzativo e di produzione. Il 4 dicembre sarà a Londra per un concerto. Il 9 dicembre ancora a Lucca, il 15-18 dicembre a Pistoia con il quintetto “Armonia in Villa” e per il concerto di fine anno al teatro del Giglio di Lucca. L'intervista.
Santa Silvia nacque a Roma in una famiglia di modeste condizioni ma discendente forse dall'illustre gens Octavia, aveva due sorelle anch'esse sante. A lei cosa piace ricordare delle sue origini? Ha un ricordo particolare di un odore, di un sapore, di un luogo della sua infanzia?
Ricordo la mia infanzia in una modesta famiglia con tanti zii contadini e tanti animali da cortile  miei amici... ricordi nitidi di sapori di frutta, latte appena munto, odore d’erba tagliata  e sensazioni di libertà in piena natura.
Dopo le nozze, Santa Silvia andò ad abitare nella villa degli Anici sul colle Celio al Clivo di Scauro: qual è stato per lei il primo vero trasloco che ha rappresentato ovviamente una svolta nel suo percorso?
Il primo vero trasloco... quando mi sono sposata e sono andata ad abitare con Riccardo.
Dopo la morte del marito, Santa Silvia si ritirò in una casa sull'Aventino chiamata Cella Nova per seguire la regola benedettina: c'è un posto dove lei torna volentieri per meditare, riposarsi, recuperare energie fisiche e intellettuali?
Ovviamente (dato l’imprinting d’infanzia) mi ricarico nei boschi... in piena natura ... mi piace stare fra gli alberi e i fiori .. anche del mio giardino che curo personalmente ... ma soprattutto con le mie oche (SIGFRID e BRUNILDE) e i miei tre gatti (NEBBIA, OMBRA E WIPPY).
L'etimologia del nome riporta a "abitante della selva": c'è un lato della sua personalità rimasto indomito e indomabile fino ad oggi?
La mia natura è di tipo molto molto selvatico... selvaggio... a volte vorrei avere la capacità di “ruggire”.
Santa Silvia fu la madre di Gregorio (poi Papa Gregorio Magno): lui era in un convento e lei si preoccupava di fargli recapitare ogni giorno un pasto caldo. Lei si diletta in cucina? che cosa le piace preparare? e per chi le fa particolarmente piacere cucinare?
Sono l’unica della famiglia che ama cucinare... che riunisco spesso, specialmente per le feste comandate, a casa mia... dilettandomi in cucina.. Eh ... sì !! Amo cucinare per i miei figli che per altro apprezzano molto.
Il figlio fece dipingere l'immagine della madre con la croce nella destra e un libro nella sinistra: Lei quali oggetti vorrebbe venissero inseriti in una sua ufficiale rappresentazione?
I miei oggetti: I miei spartiti preferiti ... e un bel mazzo di fiori. Perché la musica è la mia vita e i fiori perché sono parte di me!!!
L'esempio e l'insegnamento di Silvia ebbero un notevole peso sulle scelte e la carriera religiosa del figlio. Crede che ancora oggi i genitori possano indirizzare o influenzare in maniera decisiva il cammino dei figli?
Certamente... i genitori hanno il compito di insegnare ai propri figli come saper scegliere, tramite le proprie capacità, la strada da seguire.... i miei fanno musica... (sorride, ndr). I miei figli sono Alessia (pianista) e Federico (batterista e cantante lirico nel registro di “basso”).
Lei è stata influenzata o aiutata o ostacolata nelle sue scelte?
No... non sono stata né influenzata né aiutata... i miei mi volevano in un ufficio o in casa... ma non mi hanno ostacolata né quando facevo la modella né quando ho iniziato a studiare musica per diventare un Soprano!!!
Lei personalmente - a prescindere da un eventuale credo religioso - fa attenzione alla sua vita spirituale?
Faccio molta attenzione alla mia spiritualità... mi sento parte di un universo energetico ... e prego .. sì !! Prima di ogni evento mi raccolgo e prego in maniera cristiana. Ascolto le voci della natura e visualizzo i miei cari che non ci sono più sentendoli vicino... e tutto mi risponde.
Grazie per questa intervista. Le posso augurare "buon onomastico"?
Grazie per questa bellissima  operazione che state facendo !! Un bacio. Silvia.
Giovanni Zambito.
©Riproduzione riservata
Biografia
Inizia gli studi col M. Luciano Bettarini e in segiuto si perfeziona col soprano L. Stanescu e il M° P. Washington. Vince una borsa di sudio ad un master di K. Ricciarelli che Le permette di debuttare i ruoli di Aida, Santuzza (cavalleria rusticana) e Tosca. Primo premio al concorso Master Class di M. Giordani a Siracusa. Si caratterizza da subito nel registro di soprano spinto e in seguito debutterà con il ruolo protagonista nelle seguenti opere: Amelia in “Un Ballo in Maschera” di Abigaille in “Nabucodonosor” ,la Lady in Macbeth di G.Verdi, Adriana Lecouvreur di F.Cilea, Tosca, Suor Angelica, Manon Lescaut e Turandot (principessa) di G. Puccini. Ha inaugurato la prima settimana del Teatro romano di Sharm el Sheik con l’orchestra del Festival “Puccini e la sua Lucca” di A. Colombini. Col suddetto festival sarà presente per ben due anni ai concerti di fine anno al MusikVerein di Vienna. Ha inoltre rappresentato il festival pucciniano con “le donne di Puccini” a Belfast (Irlanda) Helsinky (Finlandia) Siviglia (Spagna) S.Francisco (U.S.A.) Ha calcato le scene teatrali, in ruoli da protagonista, in Italia e all’estero fra i quali il Royal opera Canada di Missisagua Toronto in Cavalleria Rusticana (Santuzza) e I Pagliacci (Nedda) diretta da M. D.Benneth, lo Stadt Oper di Praga col ruolo di Brunilde (Gotterdammerung) con direzione del M.D.Barenboim, il Musik Halle di Amburgo, lo stabile di Reggio Emilia in Suor Angelica col M.S.Giaroli , il Teatro comunale di Firenze col M.A.Severi, il teatro di Casale Monferrato (To) nel ruolo di Lady Macbeth col M. M.Picccioli, L’Opera de Bastille, il Comische opern di Berlino, il teatro regio di Torino, Il teatro Goldoni di Livorno ,il teatro Bellini di Catania. Costante attivita’ concertistica ma soprattutto operistica in Italia e all’estero. Ruoli debuttati : G.Puccini: Tosca (Tosca), Madama Butterfly (cio cio san), Manon Lescaut (Manon), Fanciulla del West (Minni), Trittico :Suor Angelica (suor Angelica), Tabarro (Giorgetta), Turandot (principessa). G.Verdi: Un Ballo in maschera (Amelia), Aida (Aida), Nabucodonosor (Abigaille), Macbeth (Lady Macbeth), La Forza del destino (Leonora),Il Trovatore (Leonora) Otello (Desdemona), Messa da Requiem F. Cilea: Adriana Lecouvreur (Adriana). P.Mascagni: Isabeau (Isabeau), Cavalleria rusticana (Santuzza), Iris (Iris). U.Giordano: Andrea Chenier (Maddalena), La cena delle Beffe (Ginevra). R.Wagner: Die Walkurie, Gotterdammerung (Brunilde).
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