Quantcast
Channel: Fattitaliani.it

Eleonora Danco in “BOCCONI AMARI – SEMIFREDDO” dal 7 al 16 febbraio 2025 al Teatro Vascello di Roma

$
0
0



Si tiene dal 7 al 16 febbraio 2025 al Teatro Vascello di Roma (via Giacinto Carini, 78) la Prima nazionale di “BOCCONI AMARI – SEMIFREDDO”, scritto, diretto e interpretato da Eleonora Danco e con Orietta Notari, Federico Majorana, Beatrice Bartoni e Lorenzo Ciambrelli.

Gli spettacoli si tengono dal martedì al venerdì alle ore 21:00, il sabato alle ore 19:00 e domenica alle ore 17:00. Prodotto da La Fabbrica dell'Attore/Teatro Vascello e dal Teatro Metastasio di Prato, con i costumi del due volte nominato ai Premi OscarMassimo Cantini Parrini con l'assistenza di Jessica Zambelli, le scenografie di Francesca Pupilli e Mario Antonini, le musiche scelte da Marco Tecce, le luci della stessa regista e l'aiuto regia di Manuel Valeri e Maria Chiara Orti.

Primo atto. Casa dei genitori. La famiglia si riunisce per il compleanno della madre. Il padre la madre e la figlia trentenne Paola vivono insieme. Li raggiungono i due fratelli Luca, 40 anni e Pietro, 38 anni. Una volta tutti insieme nella casa paterna, si mangiano l’un l’altro come pesci in un acquario. Battute serrate dai ritmi travolgenti. I meccanismi dei conflitti familiari espressi in un linguaggio universale, in cui tanti si potranno riconoscere. Secondo attoVent’anni dopo. La famiglia si ritrova nella stessa casa per festeggiare il compleanno del padre. Luca, 60 anni e Pietro, 58 anni, invecchiati e travolti dalla crisi economica, patiscono l’egoismo del padre, un Re Lear del terzo piano che si schiera ora con un figlio, ora con l’altro. La scena diventa un’arena dove le ombre e i ricordi si agitano come lembi. I flash, come in un film, rendono i personaggi giovani e vecchi, a tratti tornano bambini e adolescenti. Cadono in uno stato di trance allucinatorio, non si accorgono di esprimere le immagini più profonde del loro subconscio. Una regia fisica. Una danza, un movimento continuo, visionario e commovente.

 

ELEONORA DANCO
Regista, drammaturga, performer, attrice. Nel 2024, al Torino Film Festival ha presentato in concorso il suo secondo lungometraggio, “n-Ego”, di prossima uscita. Nel 2014 ha scritto e diretto il suo primo film, “N-Capace”, prodotto da Rai Cinema, Mibact, Mibifilm. “N-Capace” ha vinto due menzioni speciali al 32° Torino Film Festival, designato Miglior Film dal Sindacato Critici Cinematografici Italiani 2015, candidato ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento e ha vinto il Ciak d'Oro 2015. L’esordio in teatro nel 1996 con “Ragazze al muro”, cui seguono “Nessuno ci guarda”, “Ero purissima”, e tra i suoi spettacoli più conosciuti “Me Vojo Sarva’”, “Sabbia”, “Intrattenimento Violento”, “Donna Numero 4”, “dEVERSIVO” del 2017, “Benvenute Stelle” del 2023. Nel 2022 realizza i cortometraggi “SubReal Urbe”, “Ostia Ostia Ostia”, “Metro C”. Ha pubblicato per la casa editrice minimumfax e Skira. Ha scritto e diretto per Radio Rai3 il documentario radiofonico “Il Vuoto”. Dirige da oltre quindici anni seminari da lei ideati per giovani attori e adolescenti. Come attrice ha lavorato, tra gli altri, con Daniele Luchetti, Luca Scivoletto, Nanni Moretti, Ettore Scola, Marco Bellocchio, Pupi Avati e Cristina Comencini.


Biglietti

Intero - 25 €

Over 65 - 20 €

Cral e convenzioni - 18 €

Studenti - 16 €

Per maggiori informazioni:
Teatro Vascello

www.teatrovascello.it


TEATRO VASCELLO di ROMA - STAGIONE TEATRALE 2024 2025

Prima Nazionale

dal 7 al 16 febbraio 2025 dal martedì al venerdì h 21, sabato h 19 e domenica h 17

BOCCONI AMARI - SEMIFREDDO

Scritto e diretto da Eleonora Danco

con Eleonora Danco, Orietta Notari, Federico Majorana, Beatrice Bertoni, Lorenzo Ciambrelli

Costumi Massimo Cantini Parrini

Assistente Costumi Jessica Zambelli

Scenografia Francesca Pupilli e Mario Antonini

Luci Eleonora Danco

Musiche scelte da Marco Tecce

aiuto regia Manuel Valeri e Maria Chiara Orti

regia Eleonora Danco

produzione La Fabbrica dell'Attore/Teatro Vascello – Teatro Metastasio di Prato


TORNANO I ‘SEAFUTURE AWARDS’: AL VIA I BANDI DELL’EDIZIONE 2025. IL TALENTO DEI GIOVANI PER LO SVILUPPO DELLA BLUE ECONOMY

$
0
0

 


Valorizzare i giovani e i loro talenti per l’innovazione e lo sviluppo della Blue Economy.

È questa la mission dei ‘Seafuture Awards’, i premi promossi dal Distretto Ligure delle Tecnologie Marine in collaborazione con Italian Blue Growth, che tornano nel 2025 e che si svolgono in concomitanza con la nona edizione di Seafuture, una delle principali fiere della Blue Economy in Italia, in programma dal 29 settembre al 2 ottobre all’Arsenale Militare Marittimo della Spezia. Le modalità per partecipare agli Awards sono state pubblicate in questi giorni e c’è tempo fino ad aprile per potersi iscrivere. Tutti i bandi, contenenti i criteri di ammissione e le rispettive scadenze, sono consultabili sul sito di Seafuture all’indirizzo www.seafuture.it/awards.

Il concorso, giunto alla quinta edizione, si propone di valorizzare le tesi di laurea triennali, magistrali o di dottorato, incentrate sui temi, sui prodotti e sui processi nell’ambito delle tecnologie del mare. Nello specifico, saranno valutati i lavori realizzati presso industrie, laboratori di dipartimenti universitari e centri di ricerca che si sono concentrati in particolare sulla Blue Economy e facciano riferimento a uno o più settori fra tecnologie marine e innovazione, sostenibilità, trasporti, infrastrutture marine e attività dual use.

I primi tre classificati si aggiudicheranno premi in tecnologia o, in alternativa, un tirocinio di valore equivalente presso un’importante azienda del settore di riferimento e saranno scelti dalle aziende espositrici di Seafuture 2025 fra una rosa di sette, selezionata dal Comitato Tecnico Scientifico del Distretto Ligure delle Tecnologie Marine e da alcuni rappresentanti dei partner del salone.

I premiati, oltre ad essere invitati alla fiera, riceveranno i riconoscimenti assegnati nel corso di una cerimonia pubblica che si terrà alla Spezia in data da definirsi

Ma non finisce qui, perché i Seafuture Awards si arricchiscono della sezione ‘High School’, giunta alla terza edizione e dedicata agli elaborati divulgativi e alle tesine realizzate da studenti delle scuole secondarie della Regione Liguria.

“Prosegue e si rinnova anche per il 2025 l’impegno del Distretto Ligure delle Tecnologie Marine per i Seafuture Awards - dichiara il presidente del Dltm Lorenzo Forcieri - una iniziativa in cui crediamo particolarmente, perché capace di mettere in evidenza i talenti migliori che si impegnano nello studio e nello sviluppo del settore della Blue Economy e che si candidano a diventare innovatori e validi collaboratori delle aziende del comparto. Con questo premio legato a Seafuture, il Distretto continua nel suo intento di assicurare un dialogo continuo fra il mondo accademico, della ricerca e dell’industria”.


“Puoi chiamarlo amore” è il nuovo singolo di Prezioso

$
0
0

Dal 31 gennaio 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Puoi chiamarlo amore”, il nuovo singolo di Prezioso.

"Puoi chiamarlo amore"è un brano che esplora il profondo legame che si crea tra due persone e gli stati d’animo che accompagnano l’esperienza dell’amore. Creare un legame forte al giorno d’oggi è una sfida, e con questa canzone l’artista vuole proprio parlare di questo: affrontare insieme le difficoltà, vivere momenti di spensieratezza, e scoprire che queste esperienze non sono affatto banali. 

L’amore è la forza più sana che possa esistere: il legame che si costruisce, il pensiero costante per l’altro e la condivisione. Tuttavia, spesso ci si sente insicuri e si iniziano a sorgere mille domande: ci si chiede se stiamo facendo la cosa giusta, se l’amore che proviamo è reciproco e se il nostro comportamento è corretto. Anche quando ci si ritrova a navigare nel buio interiore, si cerca sempre uno spiraglio di luce per l’altro.

Commenta l'artista a proposito del brano: Un brano che mette a nudo le proprie emozioni e stati d'animo che portano a definire un legame tra due persone come AMORE.”

Biografia

Domenico Prezioso, in arte PREZIOSO, nasce a Salerno il 4 maggio 1995. La sua passione per la musica inizia fin da giovane, quando a 12 anni inizia a studiare pianoforte, sebbene interrompa gli studi a 16 anni. Nel 2012, si avvicina al mondo della musica come vocalist e speaker nelle discoteche salernitane, avviando così il suo percorso artistico.

All'età di 20 anni, Prezioso si dedica allo studio del canto pop e comincia a scrivere i suoi primi testi. Nel 2023, decide di dare vita a tutte le emozioni che aveva trascritto nei suoi testi, pubblicando il suo primo EP "Sotto la pioggia". Successivamente, continua il suo cammino con i singoli "Blackout" e "Un finale migliore", consolidando la sua identità artistica e il suo legame con la musica.

 

Instagram 

 

 

SANITÀ: 3,5 MLN ITALIANI CON DIABETE, ECCO NUOVO PDTA PER GESTIRE EMERGENZA IN PS

$
0
0

 


Roma - Tra i 3,5 milioni di persone affette da diabete in Italia, una su sei viene ricoverata almeno una volta all'anno, spesso restando in osservazione in pronto soccorso per periodi fino a 36 ore.

Questo dato, evidenziato da una recente indagine, mette in luce una criticità significativa: l'impatto delle complicanze legate a questa patologia cronica sul sistema sanitario, già gravato dal sovraffollamento delle strutture di emergenza. Tali complicanze sono frequentemente attribuibili a una gestione inadeguata della terapia farmacologica, a un monitoraggio insufficiente della glicemia, a una scarsa aderenza terapeutica e, più in generale, alla limitata diffusione di modelli di medicina preventiva e proattiva. Il risultato è un aumento considerevole dei costi per il Servizio sanitario nazionale. Per affrontare questa problematica, la rivista di politica sanitaria Italian Health Policy Brief (IHPB) ha organizzato oggi a Roma, presso l'Istituto Sturzo, un Dialogue Meeting. Promosso sotto l'egida dell'Intergruppo Parlamentare Diabete, Obesità e Stili di Vita, l'evento ha visto la partecipazione di società scientifiche e associazioni di pazienti. L'obiettivo è definire le basi per un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale (Pdta) dedicato alla gestione delle persone con diabete nei pronto soccorso, elaborando un documento-proposta che possa guidare interventi futuri.


 

"Nell'ambito di una più efficiente gestione della patologia diabetica- ha affermato in un suo messaggio di adesione all'iniziativa la senatrice Daniela Sbrollini, vicepresidente della X commissione permanente del Senato e presidente dell'Intergruppo parlamentare obesità, diabete e per le malattie croniche non trasmissibili- ritengo di assoluta utilità disporre di uno strumento di lavoro e di indirizzo contenente indicazioni per superare l'assenza di una reale continuità assistenziale tra ospedale e territorio nella gestione del rapporto tra cronicità ed acuzie. La medicina del territorio e le future case di comunità dovranno creare i presupposti per liberare i pronto soccorso dai casi non urgenti che sarebbero gestibili al di fuori dei presidi ospedalieri".


 

Frutto dei contributi di un comitato di alto profilo scientifico ed istituzionale, il documento non solo pone l'accento sulla mancanza di una strutturata continuità assistenziale tra ospedale e territorio, ma raccomanda anche di concretizzare una gestione integrata dei dati clinici che possa essere disponibile ai diversi operatori sanitari che gravitano attorno alla persona con diabete, lamentando ancora un utilizzo inadeguato dell'innovazione tecnologica che oggi consentirebbe una più agevole gestione della patologia. A tal proposito il dottor Federico Serra, Capo della segreteria tecnica dell'Intergruppo parlamentare Obesità e Diabete, ha sottolineato che "rafforzando una organica presa in carico del paziente cronico e diabetico sul territorio si contribuisce ad alleggerire la pressione sui pronto soccorso che sono un caposaldo centrale del nostro sistema sanitario nel quale gli operatori devono prestare la propria opera con un minor livello di affanno".


 

"Inoltre- ha proseguito- va ricordato che l'accesso al pronto soccorso nelle aree interne marginali è particolarmente difficile e che l'ausilio dell'innovazione tecnologica potrebbe offrire un valido supporto per la prevenzione di episodi acuti". La sanità nazionale sta tuttavia evidenziando limiti di efficienza perché, nonostante esistano oggi diversi Pdta (regionali e/o aziendali) per il diabete che identificano iter, sequenza e tempi del processo assistenziale che dovrebbe assicurare appropriatezza ed efficacia, le persone con diabete continuano ad accedere ai pronto soccorso a causa del mancato controllo glicemico e accade frequentemente che siano gli stessi servizi di emergenza a diagnosticare per primo il diabete.


 

"Si pone quindi la necessità- è intervenuta la professoressa Paola Pisanti, coordinatrice del comitato che ha realizzato il documento-proposta- che si metta a punto un nuovo Pdta specifico che prenda le mosse da un'adeguata formazione del personale ospedaliero/territoriale, e che preveda, prima della sua dimissione, una organica azione informativa sul paziente oltre che sull'eventuale caregiver e che porti ad una reale e successiva presa in carico della persona con diabete sia in età adulta che in età evolutiva, in particolare il diabete di tipo 1, in tutte le fasi di necessaria assistenza. Un insieme di elementi informativi che deve trasferire maggior consapevolezza della malattia, focus adeguato circa l'importanza dell'aderenza terapeutica che oggi può essere resa più efficiente anche con l'utilizzo dei dispositivi autogestiti di monitoraggio continuo della glicemia".


 

Il pronto soccorso è quindi, di fatto, un nodo strategico nella gestione della patologia diabetica e un polo di acquisizione di dati e informazioni in grado di offrire importanti elementi di valutazione: dal numero assoluto dei pazienti che vi accedono per la mancata presa in carico da parte della rete territoriale diabetologica alla valutazione della ripetitività prescrittiva dei medici di medicina generale/ pediatri di libera scelta o al loro livello di aggiornamento in materia o, ancora, al loro mancato engagement del paziente; dagli accessi determinati dal piede diabetico, da considerarsi come indicatore indiretto di inadeguatezza del Pdta adottato e della scarsa diffusione della medicina di iniziativa, alla percentuale di utilizzo dei dispositivi di monitoraggio in continuo dei livelli glicemici, dallo stato di aggiornamento della medicina di base come referente per gli specialisti alla sua capacità di essere il primo step in grado di valutare la capacità del paziente di comprendere e utilizzare le nuove tecnologie per la misurazione dei livelli glicemici.


 

I lavori sono stati presieduti dal professor Andrea Lenzi, Emerito di Endocrinologia all'Università La Sapienza di Roma e presidente del Comitato di Biosicurezza, Biotecnologie e Scienze della Vita della Presidenza del Consiglio. "Se si considera che la spesa sanitaria annuale per la patologia diabetica, parliamo solo dei costi diretti, è di circa 10 miliardi di euro, il 53% dei quali è assorbito dalla spesa ospedaliera- ha evidenziato Lenzi durante la sua Lectio magistralis- si comprende bene come sia fondamentale un approccio organizzativo più efficace ed efficiente che passi da una logica ancora prevalente di sanità di attesa ad una più incisiva logica di sanità di iniziativa, caratterizzata anche da attività di prevenzione e formazione sui pazienti e sui caregivers".


 

Una prima sessione del Dialogue Meeting si è concentrata sugli aspetti gestionali della cronicità in regime di emergenza urgenza, con particolare riferimento alla necessità di disporre di nuovi strumenti di policy sanitaria tra efficacia clinica ed efficienza organizzativa, affidata alla moderazione del dottor Federico Serra, Capo della segreteria tecnica dell'Intergruppo parlamentare Obesità e Diabete. La seconda, moderata dal professor Francesco Pugliese, in rappresentanza della Società italiana medicina d'emergenza-urgenza (Simeu), ha acceso i riflettori sui temi dell'automonitoraggio della glicemia, della telemedicina e dell'efficientamento dei percorsi per il diabete.

Biennale Teatro 2025, Elizabeth LeCompte Leone d’oro alla carriera e Ursina Lardi Leone d'argento

$
0
0

 

Ursina Lardi, Schaubühne Berlin©Debora Mittelstaedt

Elizabeth LeCompte, regista e fondatrice del Wooster Group, è il Leone d’oro alla carriera della Biennale Teatro 2025. All’attrice svizzera Ursina Lardi, interprete e autrice di un teatro dal forte impegno politico, è attribuito il Leone d’argento.

Lo ha stabilito il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia su proposta di Willem Dafoe, Direttore del settore Teatro.

La cerimonia di premiazione avrà luogo nel corso del 53. Festival Internazionale del Teatro (31 maggio > 15 giugno) nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, sede della Biennale. Elizabeth LeCompte riceverà il Leone d’oro alla carriera domenica 1 giugno; Ursina Lardi verrà premiata con il Leone d’argento sabato 14 giugno.

Il Leone d’oro alla carriera

"È una storia personale, individuale e al tempo stesso collettiva"– si legge nella motivazione con cui Willem Dafoe accompagna l’attribuzione del Leone d’oro alla carriera a Elizabeth LeCompte.

Il lungo viaggio artistico della LeCompte, regista, o come lei ama definirsi ‘creatrice di teatro’, è indissolubilmente legata a quella del Wooster Group, la storica compagnia fondata con Spalding Gray agli inizi degli anni Settanta del Novecento. È la stagione dell’off-off-Broadway, impregnata della sperimentazione del Living Theatre o di Joseph Chaikin, nella New York che protestava contro la guerra in Vietnam. Preso possesso di uno spazio post-industriale a SoHo, su Wooster Street, reinventato a teatro, Elizabeth LeCompte costruirà un percorso creativo che sarà riconosciuto ed apprezzato da Richard Foreman, Bob Wilson, Peter Sellars, Susan Sontag, Mikhail Baryshnikov, Sam Shepard e molti altri ed altre.

"Integrando i codici della musica, della pittura, della danza e dei media – prosegue la motivazione - Elizabeth LeCompte compone lavori accolti con grande favore da pubblico e critica mondiali o anche duramente discussi, ma che connotano sempre più quello che sarà un punto di riferimento del teatro d’avanguardia attraverso i decenni. A partire dagli anni Settanta e Ottanta, Elizabeth LeCompte ha saputo influenzare la creazione teatrale aprendola al dibattito politico e culturale, in un percorso coerente e caparbio, frutto di studio approfondito, di tecnica innovativa – sempre incentrata sull’integrazione della tecnologia moderna con l’arte fisica dell’attore, all’interno di una mise en scène di sua ideazione. In tutti questi anni di direzione, la regista e autrice ha affrontato classici e testi originali, elaborati nel costante confronto con la compagnia (condividendo con tutti, pariteticamente, lo stesso salario), firmando oltre cinquanta diversi allestimenti. Il teatro è ‘un’azione fisica’, secondo LeCompte, da fare orgogliosamente e ostinatamente fuori dal sistema produttivo americano, in una continua battaglia per l’indipendenza creativa, individuale e collettiva. Dopo essere stata insignita del prestigioso MacArthur Fellowship, dell’ordine di Cavaliere delle Arti e delle Lettere del Governo Francese, e di innumerevoli altri premi, Elizabeth LeCompte riceverà il Leone d’oro della Biennale Teatro 2025".

Elizabeth LeCompte_portrait_2025_ ph. Yudam Hyung Seok Jeon

Il Wooster Group diretto da Elisabeth LeCompte inaugurerà il 53. Festival Internazionale del Teatro sabato 31 maggio e in replica domenica 1 giugno con la prima europea di Symphony of Rats (Teatro alle Tese, Arsenale), spettacolo che riporta sul palco a quasi quarant’anni di distanza un celebre testo di Richard Foreman, da poco scomparso.

Il Leone d’argento

"Radicalità ed empatia": con queste parole Willem Dafoe definisce la carriera di Ursina Lardi, Leone d’argento.

"Attrice dalla cifra sempre intensa, disponibile a mettersi in gioco, aderendo a piani registici di diversa prospettiva – recita la motivazione  Ursina Lardi sta connotando in chiave sempre più autorale la propria creatività d’attrice. In tutti i personaggi che ha affrontato – da Lulu di Wedekind alla Salomè di Einar Schleef, da Maria Braun di Fassbinder a Ljuba del Giardino cechoviano, a molti altri – Ursina Lardi ha avuto l’infinita grazia e la dolorosa consapevolezza di connotare di grande umanità ogni singola battuta, ogni sfumatura di testi, siano classici o contemporanei. Il suo stare in scena dà al suo corpo la forza di diventare non solo meccanismo teatrale assoluto, ma anche testimonianza e forse sfida, corpo politico per eccellenza. Nella collaborazione con il regista Milo Rau, in particolare, Ursina Lardi ha saputo rendere collettivo il proprio racconto individuale, assumendo su di sé, con dignità e lucidità, le contraddizioni dell’occidente borghese e capitalista, quasi che l’attrice sia, ancora e sempre, incarnazione del proprio tempo. Nella tenerezza di un sorriso o nel terrore amaro di uno sguardo, Ursina Lardi incarna le mille sfumature di un’epoca giunta al disperato tracollo e svela – al tempo stesso – le possibilità di una resistenza non solo artistica, ma politica e umana. Per questo, e per l’impegno con cui, sicuramente, affronterà il tempo a venire, facendo del teatro lo specchio critico della civiltà, Ursina Lardi è destinataria del Leone d’argento della Biennale Teatro 2025".

Ursina Lardi sarà in scena in prima italiana per il 53. Festival Internazionale del Teatro giovedì 12 giugno con Die Seherin (La veggente), di cui è autrice insieme a Milo Rau (in replica venerdì 13 giugno).

______ooOoo_______

In passato il Leone d’oro alla carriera per il Teatro è stato attribuito a Ferruccio Soleri (2006), Ariane Mnouchkine (2007), Roger Assaf (2008), Irene Papas (2009), Thomas Ostermeier (2011), Luca Ronconi (2012), Romeo Castellucci (2013), Jan Lauwers (2014), Christoph Marthaler (2015), Declan Donnellan (2016), Katrin Brack (2017), Antonio Rezza e Flavia Mastrella (2018), Jens Hillje (2019), Franco Visioli (2020), Krzysztof Warlikowski (2021); Christiane Jatahy (2022); Armando Punzo (2023); Back to Back Theatre (2024).

Il Leone d’argento, dedicato alle presenze più incisive nel teatro degli ultimi anni o a istituzioni che si sono distinte nel far crescere nuovi talenti, è stato attribuito a Rimini Protokoll (2011), Angélica Liddell (2013), Fabrice Murgia (2014), Agrupación Señor Serrano (2015), Babilonia Teatri (2016), Maja Kleczewska (2017), Anagoor (2018), Jetse Batelaan (2019), Alessio Maria Romano (2020), Kae Tempest (2021); Samira Elagoz (2022); FC Bergman (2023); Gob Squad (2024).

MATT AND MARA di Kazik Radwanski in streaming in esclusiva su MUBI dal 1 febbraio

$
0
0

 

Matt Johnson e Deragh Campbell, foto di James Micheal Chiang

MUBI, il distributore globale, servizio di streaming e società di produzione, annuncia che Matt and Mara di Kazik Radwanski, presentato al Festival Internazionale del Cinema di Berlino e al Toronto International Film Festival, sarà in streaming in esclusiva su MUBI dal 1 febbraio.

Matt and Marascritto e diretto da Kazik Radwanski, è interpretato da Deragh Campbell, Matt Johnson, Mounir Al Shami, Emma Healy, Avery Nayman, Marlowe Granados.

Un incontro casuale porta Mara (Deragh Campbell), una giovane professoressa di scrittura creativa, a ritrovarsi con Matt (Matt Johnson), un autore carismatico e dallo spirito libero proveniente dal suo passato, che si presenta improvvisamente nel campus universitario dove lei lavora. Uniti dai loro interessi comuni, i due iniziano a riavvicinarsi mentre Mara affronta le difficoltà del suo matrimonio con un musicista sperimentale. Quando suo marito cancella improvvisamente i piani per accompagnarla a una conferenza fuori città, Matt si offre di fare il viaggio con lei. Durante il viaggio, la tensione cresce lentamente, mettendo alla prova la natura indefinita del loro rapporto.

Kazik Radwanski è un regista e co-fondatore della casa di produzione MDFF con sede a Toronto. Il suo film precedente, ANNE AT 13,000 FT (2019), è stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival e ha vinto il Rogers Best Canadian Film Award assegnato dalla Toronto Film Critics Association. Tra i suoi altri lungometraggi figurano TOWER (2012), presentato in anteprima mondiale al Locarno Film Festival, e HOW HEAVY THIS HAMMER (2015), che ha avuto la sua anteprima internazionale al Festival internazionale del cinema di Berlino. In aggiunta, è Professore a tempo pieno presso il programma di Produzione Cinematografica e Televisiva dell'Humber College.


Matt and Mara è prodotto da Dan Montgomery, Candice Napoleone, i produttori associati sono Nikolay Michaylov, Samantha Chater, i produttori esecutivi Neil Mathieson, Matthew Miller, Matt Johnson, Kazik Radwanski, Dan Montgomery. Il film è una produzione Medium Density Fibreboard Films (MDFF).


MATT AND MARA
sarà in streaming in esclusiva su MUBI 
dal 1 Febbraio
Deragh Campbell, foto di Jeff Chiu

PER LA PRIMA VOLTA AL TCBO LA BACCHETTA DI ALVISE CASELLATI E LA CHITARRA DI XUEFEI YANG

$
0
0

 

Alvise Casellati@Davide Cerati

In programma pagine di Dvořák e Campogrande

 Domenica 2 febbraio alle 17.30, Auditorium Manzoni  

 

Accosta due composizioni tardo-romantiche di Antonín Dvořák come la celebre Sinfonia n.9 “Dal nuovo mondo” e l’Ouverture da concerto Karneval a una pagina di oggi come il Concerto allegro per chitarra e orchestra di Nicola Campogrande, compositore in residenza del Teatro Comunale di Bologna, il programma del secondo appuntamento della Stagione Sinfonica 2025 della fondazione lirico-sinfonica felsinea. Sul podio, domenica 2 febbraio alle 17.30 all’Auditorium Manzoni, debutta Alvise Casellati, già ospite della Fenice di Venezia, del San Carlo di Napoli, del Maggio Musicale Fiorentino e dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, nonché ideatore e Direttore musicale di “Opera Italiana is in the Air”.

 

È un debutto anche per la solista Xuefei Yang, impegnata nel Concerto allegro di Campogrande proposto in prima italiana, acclamata come pioniera della musica: è stata infatti tra le prime chitarriste cinesi ad avviare da Pechino una carriera mondiale dopo la rivoluzione culturale, un periodo in cui gli strumenti e la musica dell’Occidente erano banditi in Cina, e ad oggi ha tenuto concerti in oltre 50 paesi. Il compositore torinese commenta così il suo lavoro per chitarra e orchestra, eseguito per la prima volta nel 2023 ad Alicante, con solista Anabel Montesinos e direttore Josep Vincent: «Scrivere il Concerto allegro è stata una sfida meravigliosa. Ho voluto aggiungere la mia partitura a quelle che hanno fatto quella Storia – avevo in mente capolavori irraggiungibili come il Concierto de Aranjuez o la Fantasía para un gentilhombre di Rodrigo, o il delizioso primo concerto di Castelnuovo-Tedesco – e così, come sempre, ho cercato di trovare una via nuova che proseguisse dalla tradizione dalla quale veniamo; ma ho anche cercato l’energia, la potenza che la chitarra esprime quando è usata nel jazz, nel pop, nel rock, nel blues».

 

Appartengono all’ultimo periodo compositivo di Dvořák le due pagine proposte da Casellati. L’Ouverture Karneval del 1891 fu presentata nel corso dei concerti di saluto in Boemia e Moravia prima della partenza del compositore per New York, dove aveva assunto la carica di direttore del Conservatorio. E proprio mentre si trovava nella città americana, nel 1893 Dvořák scrisse la sua ultima sinfonia, la Nona, cosiddetta “Dal nuovo mondo”; pietra miliare del sinfonismo, acclamata fin dalla sua prima esecuzione alla Carnegie Hall. Il lavoro è ispirato alla musica popolare del nuovo continente e l’autore attinse con grande interesse dai canti degli afroamericani e dalle melodie e dai ritmi dei Nativi.

 

Main Partner della Stagione Sinfonica 2025 del Teatro Comunale di Bologna è Intesa Sanpaolo, grazie al cui sostegno sono inoltre aperte gratuitamente alle scuole gran parte delle prove generali dei concerti.

 

I biglietti – da 10 a 40 euro –sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale (Largo Respighi, 1), dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18 e il sabato dalle 11 alle 15; il giorno del concerto presso l’Auditorium Manzoni da 1 ora prima fino a 15 minuti dopo l’inizio dello spettacolo. 


Per ogni concerto della Stagione Sinfonica 2025 prosegue “Note a margine”, una rassegna di incontri con il pubblico che si tengono circa 30 minuti prima dell’inizio del concerto presso il foyer del bar dell’Auditorium Manzoni. 


Info: https://www.tcbo.it/eventi/stagione-sinfonica-2025-alvise-casellati-direttore/


CHE GUEVARA tú y todos, a Bologna un viaggio immersivo nella vita di una delle icone più leggendarie della storia moderna

$
0
0

 


Il Museo Civico Archeologico di Bologna ospiterà, dal 27 marzo al 30 giugno 2025la mostra CHE GUEVARA tú y todos, un viaggio nella storia e nella vita di un uomo che ha segnato profondamente l’immaginario collettivo di intere generazioni, divenendo l’icona stessa del rivoluzionario: Ernesto Guevara de la Serna, universalmente conosciuto come Che Guevara.

 

Gli spazi del museo bolognese accoglieranno una significativa parte del vasto repertorio fotografico e documentaristico inedito dell’archivio del Centros de Estudios Che Guevara a L’Avana. La mostra offrirà al pubblico l’opportunità di esplorare, grazie a strumenti digitali e interattivi, i momenti cruciali della vita di Che Guevara, permettendo di scoprire la sua umanità, i suoi ideali e i suoi legami affettivi. Saranno contestualizzati gli eventi storici e geopolitici di un periodo cruciale, dagli inizi degli anni ’50 alla fine degli anni ‘60 che ha profondamente influenzato più generazioni.

 

La mostra, ideata e realizzata da SIMMETRICO Cultura, è curata da Daniele ZambelliFlavio AndreiniCamilo Guevara e Maria del Carmen Ariet Garcia, con una colonna sonora originale composta da Andrea Guerra. È prodotta da Alma e dal Centro de Estudios Che Guevara, il cui archivio è riconosciuto patrimonio di interesse “Memoria del Mondo” dell’UNESCO nel 2013, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, l’Università IULM e il Settore Musei Civici | Museo Civico Archeologico Bologna, con il patrocinio del Comune di Bologna.

 

La realizzazione del progetto ha visto la stretta collaborazione della moglie di Che Guevara, Aleida March, e del figlio Camilo Guevara, scomparso nel 2022, a cui l’intero progetto espositivo è dedicato.

 

 

Il significato del titolo: tú y todos

 

Il titolo della mostra, tú y todos, riprende un verso intenso e toccante di una poesia che Che Guevara scrisse alla moglie Aleida prima della sua partenza per la Bolivia, dove fu catturato e assassinato il 9 ottobre 1967, dopo un lungo interrogatorio.

Questo titolo sottolinea l’intento della mostra: restituire una dimensione intima e consapevole alla figura di Ernesto Che Guevara, distaccandola dal mito del guerrigliero intransigente e senza paura, costruito dai media dell’epoca, sia a favore che contro a seconda dello schieramento politico di appartenenza. La mostra racconterà l’uomo, il personaggio politico e il contesto storico in cui visse, attraverso oltre 2.000 documenti inediti, tra cui lettere, appunti, diari, fotografie scattate da lui stesso, immagini ufficiali e private, scritti autografi e video dell’epoca.

 

 

Un progetto per tutti

 

CHE GUEVARA tú y todos si rivolge a un pubblico ampio e trasversale, con l’obiettivo di raccontare una figura iconica e contemporanea come quella di Che Guevara. La mostra pone il visitatore al centro, coinvolgendolo direttamente e rendendolo parte attiva dell’esperienza, attraverso un approccio innovativo alla divulgazione, il percorso mira a creare una connessione emotiva con i visitatori, proponendo una riflessione su tematiche ancora attuali. La visita non sarà un percorso passivo, ma un’esperienza vissuta attivamente, in cui il pubblico si sentirà parte integrante del racconto.

 

 

Il percorso espositivo

 

Il percorso della mostra è strutturato in tre livelli narrativi, ciascuno dei quali utilizza soluzioni multimediali specifiche e mirate, di particolare efficacia comunicativa:

 

Contesto storico e geopolitico

Il primo livello narrativo, di stampo giornalistico, introduce immediatamente il visitatore al quadro geopolitico dell’epoca, ponendo le basi per comprendere il contesto in cui Che Guevara ha vissuto e agito.

 

Biografia

Il secondo livello, di natura biografica, presenta materiali d’archivio inediti che ripercorrono gli eventi pubblici e privati della vita di Che Guevara: dai suoi celebri discorsi ufficiali alle riflessioni sull’educazione, la politica estera, l’economia, il significato della rivoluzione e la speranza nell’“Uomo Nuovo”.

 

Dimensione intima

Il terzo livello, più intimistico, si sviluppa attraverso frammenti dei suoi scritti personali, come diari e lettere ai familiari e agli amici, fino alle registrazioni inedite delle poesie che Guevara compose per la moglie Aleida. Questo livello rivela i dubbi, le contraddizioni e le riflessioni che caratterizzavano l’uomo dietro il mito.

 

 

Una narrazione immersiva

 

La mostra si apre con una sfida simbolica per il visitatore: superare una “linea gialla”. Una parete a fasce mobili, retroproiettata, mostra immagini edulcorate degli anni ’50 – provenienti da Hollywood, dalla moda e dalla pubblicità delle grandi imprese consumistiche – che all’avvicinarsi del pubblico si dissolvono, rivelando un’altra realtà: quella della povertà, delle malattie, delle ingiustizie sociali e della mancanza di libertà, con un semplice passo riviviamo lo sconcerto del giovane Ernesto di fronte alla sofferenza degli ultimi e degli emarginati nei suoi viaggi in America Latina prima di diventare “Il Che”.

 

Rientrando in Argentina, Ernesto annota: “Il personaggio che ha scritto questi appunti è morto quando è tornato a posare i piedi sulla terra d’Argentina, e colui che li riordina li ripulisce: “io”, non sono io; perlomeno non si tratta dello stesso io interiore. Quel vagare senza meta per la nostra “Maiuscola America” mi ha cambiato più di quanto credessi”. (Ernesto Guevara in Notas de viaje. 1952)

 

Superata questa soglia, il visitatore intraprende un viaggio nella vita di Ernesto Guevara, divenuto “El Che”. Centinaia di pensieri, diari e lettere permetteranno di esplorare in modo approfondito una delle personalità più complesse e influenti del XX secolo.

La narrazione si snoda lungo una linea temporale arricchita da immagini storiche, filmati e registrazioni di discorsi, dal 1959 – “Anno della Liberazione” di Cuba – fino al 1967, l’anno della missione in Bolivia, l’ultima avventura.

Tre installazioni speciali, disseminate lungo il percorso, permettono al pubblico di incontrare non solo il personaggio storico, ma anche l’uomo, con le sue riflessioni e le sue emozioni.

 

 

Un finale stra-ordinario

 

La mostra si conclude con un’installazione multidimensionale, realizzata dall’artista americano Michael Murphy, pioniere della Perceptual Art. L’opera, intitolata Che: ritratto di Ernesto Guevara, è una ricostruzione tridimensionale del celebre ritratto del Che, capace di trasformarsi nella sua altrettanto iconica firma.

 

Il direttore artistico e curatore della mostra, Daniele Zambelli, racconta:

 

“Dopo due anni di lavoro, ciò che mi rimane di questo dialogo ideale con Ernesto Che Guevara è la scoperta di un uomo intenso, che ha dedicato tutto sé stesso al servizio di un’idea ‘stramba’: un’umanità che ha come imperativo morale l’evoluzione verso una società più giusta. Un intellettuale che ha trasformato l’utopia dell’‘uomo nuovo’ in azione concreta, lavorando per costruire una società orientata al bene comune, una società che non dimentica gli ultimi. Un uomo che sentiva davvero, sul proprio volto, il bruciare dello schiaffo dato dal potere a una moltitudine di uomini e donne privati di speranza e dignità.

Dietro l’intellettuale e il rivoluzionario, però, ho scoperto anche la persona: fedele ai propri ideali, certo, ma anche attraversata da dubbi e incertezze. Le sue scelte, talvolta compiute con piena partecipazione, altre volte con sofferenza, sono sempre state una risposta a un imperativo morale di giustizia sociale, un impegno pagato sempre in prima persona.

Possiamo non essere completamente d’accordo con le sue idee o con i metodi adottati, ma resta per me profondo il rispetto per un uomo che non si è mai nascosto con ipocrisia dietro le parole, ma ha dato forma alle sue convinzioni attraverso le azioni, contribuendo a dare voce a chi non ne aveva.

Spero che la mostra permetta al pubblico, soprattutto ai più giovani, di instaurare un proprio dialogo ideale con il personaggio e con quel periodo storico così cruciale. Comprendere meglio il passato è essenziale per interpretare il presente che oggi viviamo”.

 

 

 

INFORMAZIONI UTILI

TITOLO: CHE GUEVARA tú y todos

OPENING: 27 marzo 2025

PERIODO: Dal 27 marzo al 30 giugno 2025

DOVE: Museo Civico Archeologico – Via dell’Archiginnasio 2, Bologna

ORARI: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 10.00 – 18.00 

sabato, domenica e festivi dalle ore 10.00 - 19.00

(martedì giorno di chiusura)

SITO WEB: www.mostracheguevara.com

  

BIGLIETTI:

Interi: € 13,00

Ridotto studenti universitari e over 65: € 11,00

Ridotto speciali / Convenzioni: € 10,00

Ridotto per gruppi scolastici e fino a 18 anni: € 7,00

Gratis: fino a 10 anni


Festival ScienzaInScena AttOtto: DUE DONNE DEL MONDO: Ada Lovelace & Mary Somerville 1 e 2 febbraio al PACTA Salone

$
0
0

 


L’1 e il 2 febbraio al PACTA Salone di Milano, parte del Festival “ScienzaInScena - AttOtto”, curato da Maria Eugenia D’Aquino, va in scena DUE DONNE DEL MONDO: Ada Lovelace & Mary Somerville. Un sodalizio per il futuro di e con Valeria Patera: la ricerca della verità e dell'innovazione non solo come un'impresa intellettuale, ma anche un percorso di vita, spesso segnato dalle sfide a superare gli stereotipi, nell’incontro tra Ada Lovelace e Mary Somerville

Valeria Patera, artista poliedrica nota per essere stata tra i primi a lavorare sul teatro-scienza e dal 2004 conosciuta anche all’estero per le sue produzioni teatrali sulla vita e il lavoro di grandi scienziati come Alan Turing, Charles Darwin, Max Perutz, Rita Levi Montalcini, conferma la continuità della squadra di lavoro con cui sono state realizzate le sue maggiori opere sia in Italia che all'estero: la musica originale di Francesco Rampichini e il video editing di Valeria Spera, parte integrante della sua grammatica scenica.

 

Sullo sfondo di quel momento storico della prima metà dell'Ottocento che si identifica come Prima Rivoluzione Industriale Inglese, l'incontro di due donne fuori dal comune ha provocato l'avvento del futuro che è poi il presente tecnologico di adesso. Ada Lovelace (1812/1852), unica figlia legittima del poeta romantico Lord Byron e di una fine matematica Isabelle Milbanke, è considerata la profetessa della computer era per aver gettato le basi dell'informatica e dell'intelligenza artificiale inventando il software e il primo linguaggio di programmazione in un'epoca in cui nemmeno si usava l'elettricità, i primi treni erano l'avanguardia dei trasporti e il telegrafo era l'internet del tempo. Mary Fairfax Somerville, (1780/1872), astronoma e matematica scozzese è stata la prima donna eletta alla Royal Astronomical Society e fu considerata la "regina della scienza" per l'importanza del suo lavoro scientifico e divulgativo. In famiglia ricevette un’educazione minima, la madre le insegnò a leggere la Bibbia, ma non a scrivere, continuò la sua educazione da autodidatta, studiando matematica, geometria e astronomia. Con lei venne coniata per la prima volta la definizione di "scienziato", viaggiò molto, ebbe l'intuizione dell'interdisciplinarietà tra le scienze e un suo libro divulgativo su questo tema ebbe il successo di ben cinque edizioni. Nel 1868, all’età di 88 anni, la sua fu la prima firma nella petizione di John Stuart Mill per il voto alle donne. 

 

Il racconto teatrale che intreccia narrazione, lettere e testi inediti, videoclip e musica, indaga questa amicizia speciale dalla quale sono emerse le basi del successivo sviluppo informatico e tecnologico. Lo spettacolo torna a quei pomeriggi inglesi dove tra una tazza di tè e l’altra due grandi donne hanno segnato una tappa fondamentale della conoscenza umana e dell’emancipazione femminile, insieme al pubblico ricostruisce quell’atmosfera e i pensieri che vi sono stati generati e che aiutano a capire da dove è sorto il sogno dell’intelligenza artificiale, fa rivivere un incontro umano di cui scienza e affetto, rigore e passione sono stati la preziosa cornice.

 

PACTA Salone

1 febbraio ore 20.45 e 2 febbraio ore 17.30                                                                                

DUE DONNE DEL MONDO: Ada Lovelace & Mary Somerville

Un sodalizio per il futuro

di e con Valeria Patera

musica originale Francesco Rampichini

video editing Valeria Spera

costumi VAP tailor

opera scenica Corrado Sassi

 

Il 2 febbraio alle ore 11, presso lo Spazio Alda Merini, via Magolfa 30

Valeria Patera offrirà una escursione biografica, scientifica e filosofica nella vita di Alan Turing, per il pubblico della casa di Alda Merini nella rassegna Filosofia sui NavigliALAN TURING - IL TEATRO CONTINUO DI UNA VITA DISCRETA.

Dopo questo incontro il pubblico potrà seguire Valeria Patera al PACTA Salone per vedere lo spettacolo al prezzo speciale di 10 euro.

 

Festival ScienzaInScena AttOtto

Continua lo storico Festival ScienzaInScena alla sua ottava edizione fino al 21 febbraio: 15 titoli con collaborazioni con il Politecnico di Milano, INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica, CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche, Department of History University of California, Berkeley, Civico Planetario di Milano si alternano per stimolare le menti del pubblico del PACTA Salone.

Per la prima volta, Rai Pubblica Utilità, il dipartimento Rai che ha lo scopo di promuovere e valorizzare lo sviluppo sociale e culturale dei cittadini, è media partner del Festival ScienzaInScena AttOtto.

Dal 7 al 9 febbraio torna un'altra produzione PACTA . dei Teatri, ELEA, IL SOGNO INTERROTTO DI MARIO TCHOU su ideazione di Maria Eugenia d’Aquino, Livia Castiglioni e Alberto Oliva, una ripresa che è stata richiesta, sostenuta, promossa da InFieri S.R.L - Business Strategy e promosso da Associazione Culturale MIX, e che verrà inserita nelle celebrazioni del Capodanno Cinese 2024. Il 7 febbraio, al termine della rappresentazione seguirà l’incontro con il pubblico: INTORNO A MARIO TCHOU, con Mary Wen, Presidente dell’Associazione MIX Italy, Daniele Brigadoi Cologna, professore associato di lingua cinese e docente di Lingua e Cultura Cinese all’Università degli Studi dell'Insubria, Renato Betti, matematico del Politecnico di Milano, che ha fatto parte della squadra di Mario Tchou, Giuseppe Lupo, docente di Letteratura Italiana dell’Università Cattolica di Milano, scrittore e autore di numerosi saggi su Olivetti, Paolo Mamo, nipote di Mario Tchou e Presidente di Planet life Economy Foundation. Modera Maria Eugenia D’Aquino, protagonista e ideatrice dello spettacolo. Febbraio prosegue con l’universo femminile per riscoprire la dimensione intima e personale del sapere che si ritrova in GRACE’S ANATOMY, l’11 e il 12 febbraio, drammaturgia Elide Saur, con Sara Urban e Costanza Daffara: il tema della conciliazione tra carriera scientifica e vita familiare viene esplorato attraverso la figura di Grace Chisolm Young. La ricerca della verità e dell'innovazione non è solo un'impresa intellettuale, ma anche un percorso di vita, spesso segnato dalle sfide a superare gli stereotipi. Il 14 e 15 febbraio torna Flavio Albanese per un omaggio a Galileo Galilei e alla rivoluzione copernicana con IL MESSAGGERO DELLE STELLE.

 

INFORMAZIONI GENERALI 

Per informazioni: www.pacta.org - tel. 0236503740 - mail biglietteria@pacta.org - promozione@pacta.org -ufficioscuole@pacta.org

Dove siamo: PACTA SALONE via Ulisse Dini 7, 20142 Milano

Orari biglietteria: via Ulisse Dini 7, 20142 Milano

dal lun al ven dalle ore 16.00 alle ore 19.00 | nei giorni di programmazione, 1h prima dell’inizio dello spettacolo 

Acquisto biglietti: www.pacta.org e Circuito Vivaticket (online, telefonicamente e nelle prevendite fisiche) 25% di sconto per chi acquista online

PREZZI: Intero €24 | Rid. Convenzioni, CRAL e gruppi (min. 10 persone) €16 | Under 25/over 60 €12 | gruppi scuola €9 | Abbonamento per tutti gli spettacoli di ScienzaInScena al PACTA Salone: € 30 | per gli spettacoli della rassegna PARAPIGLIA biglietti €7 per tutti.

Werner Herzog, "Aspettando il crollo delle galassie" nelle librerie e store online da mercoledì 29 gennaio

$
0
0

 


WUDZ EDIZIONI presenta “Aspettando il crollo delle galassie” di Werner Herzog, disponibile nelle librerie e negli store online a partire da mercoledì 29 gennaio. 

Regista, visionario, avventuriero. Werner Herzog ha cambiato la storia del cinema, inventando generi e un pubblico che prima non esisteva. 
Wudz pubblica ora tutte le sue interviste, inedite in Italia, completando la narrazione di uno dei più grandi geni del nostro tempo.

Secondo Eric Ames, curatore del libro, le interviste sono sempre stata la forma artistica migliore per capire davvero chi è Werner Herzog.
Narratore senza eguali, i suoi racconti e aneddoti sono una fucina di storie memorabili. 
“Aspettando il crollo delle galassie” ne raccoglie una vastissima scelta che muove dai primi passi del regista fino alle avventure più recenti.
Navi issate su una montagna, storie di cannibali sui set dell’Africa Nera, proiettili vaganti, attori presi dalla strada e sempre sul punto di mandare tutto all’aria: questo libro è la scrittura di un mito collettivo che Herzog compone da tanti anni, invitandoci a guardare i più piccoli, invisibili e spietati dettagli di una realtà che, molto presto, sarà destinata a collassare. Un nuovo Big Bang ci attende; prima, però, c’è questa nostre folle vita da vivere.

«Negli Stati Uniti ho vissuto per un po’ in un vecchio furgone Volkswagen arrugginito. Era inverno, e c’erano tempeste di neve terribili. Quando ci sono bufere, la temperatura scende fino a venticinque gradi sotto zero, e la neve entra dal fondo del veicolo. Avevo una gamba ingessata fino all’anca, ed era sempre sul punto di congelarsi perché non potevo muoverla. Per evitare che i piedi si congelassero, li avevo avvolti in spessi strati di giornale. Di notte, quando fa molto freddo, alle tre o quattro del mattino, a New York ci sono persone che vivono come uomini di Neanderthal: escono a quell’ora, quando il freddo è insopportabile, e si radunano in una strada deserta».

Werner Herzog (Monaco di Baviera, 5 settembre 1942) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, scrittore, attore e documentarista tedesco. Considerato tra i più importanti esponenti del cosiddetto nuovo cinema tedesco, nonché uno dei massimi cineasti viventi.

 

https://www.wudzedizioni.com/

Segui Wudz su Instagram

“Jazz Thoughts” è il nuovo album di Angelo Schiavi & Fresh Ensemble

$
0
0

Dal 31 gennaio 2025 sarà disponibile in formato CD “Jazz Thoughts”, il nuovo album di Angelo Schiavi & Fresh Ensemble già presente sulle piattaforme digitali di streaming dal 27 dicembre 2024 per TRP Music e dal quale è estratto il singolo in rotazione radiofonica “Promised Land”.

"Promised Land", inizialmente accompagnato dal titolo "will be?", è un brano originale composto da Angelo Schiavi nello stile del "modern jazz". La sua struttura armonica si ispira al periodo del Jazz Blue Note, con una forma atipica e una sezione A "ostinata", che si alterna a sezioni con aperture più tonali. Il tema, sostenuto da accordi minori, evoca un'atmosfera misteriosa e inquieta, per poi aprirsi a motivi di speranza nella sezione B. Il brano rappresenta un omaggio all'ideale "isola che non c'è", un luogo in cui le sopraffazioni, le clientele, le guerre e le ingiustizie svaniscono, lasciando spazio alla celebrazione di una vita che torna a essere "così come dovrebbe essere nella sospirata terra promessa".

Quello di “Promised Land” non è un vero e proprio videoclip, ma un carosello di foto scattate durante la sessione di registrazione.

“JAZZ THOUGHTS” è un album che ha origine dal manuale di studio sul linguaggio e l’improvvisazione jazz, realizzato da Angelo Schiavi e Fabrizio Bosso nel giugno 2023. Il metodo prevedeva l’analisi e lo studio di una serie di brani composti appositamente a scopo didattico. Il piacere di suonare quella musica ha poi spinto gli autori a riproporla anche a fini artistici, oltre che didattici, non appena possibile.

Questa idea si è concretizzata alla fine dell’anno di sperimentazione del progetto “Armonia in Pratica - Harmony Through Practice” con il gruppo di studio avanzato della iMusic School di Roma. I giovani musicisti, affiancati dai tutor, hanno registrato un CD nei locali della scuola, eseguendo sette brani arrangiati appositamente per il Fresh Ensemble, il gruppo nato in occasione di questo progetto.

Il risultato finale celebra la passione per il jazz, offrendo una testimonianza ulteriore della sua attualità. Gli interventi solistici di Fabrizio Bosso e Angelo Schiavi hanno arricchito i brani, rendendoli godibili e vitali, dove il mainstream si fonde con il funk e la musica latino-americana.

Commenta Angelo Schiavi sul nuovo progetto: “Lavorare con Fabrizio significa non dimenticare mai che si fa musica per avvicinarsi al bello, il lato più nobile della professionalità.Tutti i musicisti hanno assorbito questa bella atmosfera dando il massimo, un grazie anche a tutti loro.”

TRACK LIST:

1.       Promised Land

2.       Pensativa

3.       The Tale of Debauchery

4.       Dear John

5.       Lovers

6.       Er Tigre

7.       Recreation

Biografia

Angelo Schiavi è un musicista poliedrico, attivo come direttore, arrangiatore e compositore. La sua formazione musicale è iniziata al Conservatorio “Licinio Refice”, dove si è diplomato sotto la guida del Maestro Luigi Neroni, già primo clarinetto del Teatro dell’Opera di Roma. Successivamente, ha approfondito lo studio del sassofono jazz, entrando in contatto con grandi nomi del panorama jazzistico italiano e internazionale. Si è diplomato in Musica Jazz presso il Conservatorio “Ottorino Respighi” e, dal 1987, è impegnato come insegnante e didatta, con un’attenzione particolare alla diffusione della musica afroamericana.

Nel corso della sua carriera, Angelo ha collaborato con una vasta gamma di artisti italiani e internazionali, suonando in piccoli gruppi e grandi ensemble. Tra i musicisti con cui ha lavorato figurano Vincent Benedetti, Andy Gravish, Franco Piana, Vinicio Capossela, Stefano Di Battista, Fabrizio Bosso e molti altri. Questa varietà di collaborazioni testimonia la sua versatilità e il suo talento nel dialogare con mondi musicali differenti.

Come direttore e compositore, ha guidato importanti realtà come la Big Band della Scuola Popolare di Musica di Testaccio e quella dell’Associazione Nazionale Orchestra Italiana di Jazz. Ha inoltre partecipato a diversi ensemble, tra cui l’Hoperamus Suite Machine, ed è attivo nel panorama delle big band jazz fin dal 1985, esibendosi nei principali locali italiani e in Belgio.

Angelo ha pubblicato diversi lavori discografici, tra cui:

l  “Più nove” (Alfa Records), un progetto in small combo con musiche originali

l  “Love Snake” (Alfa Music) e “In the Mood for Melodies” (ISMA Records), entrambi caratterizzati da arrangiamenti e composizioni originali

l  “Three Storytellers” (2022), registrato con Marco Tiso e Franco Piana presso la Casa del Jazz a Roma

l  “Jazz Thoughts featuring Fabrizio Bosso” (2024), realizzato con i giovani allievi di iMusic School Rome.

Da oltre tre decenni Angelo Schiavi si dedica all’insegnamento della musica, con un’attenzione particolare alle big band e alla musica d’insieme. Dopo aver insegnato per molti anni presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio, nel 2012 ha fondato iMusic School Rome, un’associazione che rappresenta oggi il fulcro della sua attività artistica e formativa.

Tra le sue iniziative didattiche più rilevanti troviamo:

l  “Harmonic Daily Training”, un manuale pubblicato da Edizioni Carisch Milano per lo studio dell’improvvisazione jazz

l  La fondazione della Bob Stoloff Vocal Jazz Academy, un corso dedicato allo scat singing, creato insieme a Bob Stoloff e Stefania Patanè

l  Workshop di armonia e composizione presso istituzioni prestigiose, come l’Istituto Dalcroze di Bruxelles

l  La pubblicazione del manuale “Harmony Through Practice” (2023, Dantone Edizioni), scritto con Fabrizio Bosso, e del libro “Basic Jazz Handbook” (2024 Dantone Edizioni).

Tra i progetti più recenti di Angelo c’è il Fresh Jazz Combo, un gruppo di giovani musicisti nato attorno al manuale di armonia pratica realizzato da Schiavi e Bosso. Questo ensemble, attivo dal 2023, si è già affermato con un CD di musica post-bop che include brani originali e composizioni di autori come Freddie Hubbard, Wayne Shorter e Woody Shaw.

Il gruppo, composto da tromba, due sax alto, sax tenore, trombone, chitarra, pianoforte, contrabbasso e batteria, rappresenta un esempio di come Angelo continui a unire creatività e didattica, formando nuove generazioni di musicisti e promuovendo un jazz autentico e innovativo.


Instagram| Facebook

 

 

Margine d'errore, il nuovo singolo di Marzio celebra il rapporto universale tra padre e figlio

$
0
0

 


 

Margine d’errore” racchiude l’essenza di un legame unico e universale: quello tra padre e figlio. 

 

Scritto in collaborazione con Filadelfo Castro e Stefano Paviani, questo pezzo rappresenta una dedica personale e profonda, un tributo al padre dell’artista, figura centrale nella sua vita e ispirazione di questa intensa ballata.

Con una narrazione sincera e una melodia penetrante, Marzio apre la porta della sua anima, dando voce a ciò che spesso resta inespresso: il bisogno di dire “grazie,” di riconoscere l’eredità emotiva e i valori che i padri trasmettono, anche senza parole. 

 

Margine d’errore” celebra il coraggio di essere umani, di accettare fragilità e imperfezioni, e di scoprire che nell’amore autentico non esistono margini d’errore, ma solo infinite possibilità di comprendersi.

Il progetto trova la sua massima espressione anche nel videoclip ufficiale, diretto e ideato da Marzio insieme a Jacopo Andreoli, prodotto da Marjal e in uscita il 4 febbraio a mezzanotte su YouTube. Ogni frame del video è stato pensato per arricchire il racconto del brano, con immagini potenti e suggestive che immergono lo spettatore in un viaggio tra passato e presente, tra ricordi e riflessioni. È un’opera visiva che parla a tutti coloro che hanno cercato un “ti voglio bene” nascosto dietro uno sguardo, un gesto o un sacrificio silenzioso

 

Margine d’errore” è unico perché nasce dall’autenticità di un’esperienza personale e riesce a trasformarsi in una storia universale. È la testimonianza di un artista che non ha paura di mostrarsi vulnerabile, un ponte tra le sue radici e chiunque abbia vissuto l’amore – spesso complesso, ma sempre puro – per un padre. Un progetto che unisce musica e immagini per raccontare una verità che risuona nel cuore di tutti.

 

Con questo progetto, Francesco Marzio conferma il suo talento non solo come cantautore, ma anche come narratore di storie, capace di toccare le corde più profonde dell’anima.

Margine d’errore” è un’opera che si distingue per autenticità e intensità, capace di parlare a tutti coloro che hanno vissuto – o ancora cercano – un legame indissolubile con chi li ha guidati nella vita. 


Un pezzo senza tempo, pensato per unire generazioni attraverso la musica e il cuore.

________


Francesco Marzio Nasce nel 1990 ad Ostuni (BR) e già dall’età di 12 anni inizia il percorso di cantautore che lo porterà a pubblicare tre album e dodici singoli. L’ultimo, pubblicato ad aprile 2024 in coppia con Laïoung celebra il legame con la propria terra con la versione rivista di Felicità di Al Bano e Romina Power dando nuova vita a questo classico, trasformandolo in un inno personale alla felicità che risuona attraverso le colline e le strade di questa affascinante regione.

Marzio ama sperimentare con i generi musicali, passando dal melodico al rock, dal rap alla musica napoletana. Negli ultimi tempi ha adottato un nuovo stile,he gli ha permesso di guadagnarsi un’esplosione di popolarità con centinaia di migliaia di visualizzazioni su YouTube, ascolti sui servizi di streaming musicale e nelle radio nazionali, spopolando tra i giovani con una folta schiera di fan.Collabora inoltre da anni con l’UNICEF e TELE- THON, organizzando eventi e concerti di beneficenza, coinvolgendo grandi artisti della musica italiana. 

 

Link a Margine d’errore su Spotify:
https://open.spotify.com/track/3uZkLiVHk7zmutcP3VPJmL?si=eaec3197ce914b45

METCALFA, LAGOM è il nuovo album del batterista e compositore

$
0
0

 


Torna il progetto di Metcalfa, alter ego musicale del batterista e compositore Metello Bonanno, con un nuovo album disponibile da venerdì 22 gennaio 2025 su tutte le piattaforme digitali.

Un nuovo e importante capitolo che si aggiunge all'autobiografia musicale di Metello: un disco che fugge dalle etichette di genere e si stratifica di influenze, si immerge nell'elettronica, nel jazz e nelle potenzialità dello strumento della batteria.

Il tutto parte dal termine "lagom", questo il titolo del disco, una parola svedese che significa  “quanto basta”, così racconta Metcalfa: "Negli anni il seme di questa parola è rimasto dentro di me e ha fatto crescere l’idea di questo disco. La giusta commistione tra jazz ed elettronica, la giusta dose di ritmo e melodia, un equilibrio armonico. Questo album vuole essere come certo di essere io ogni giorno: calmo dentro, forte fuori"


SCOPRI IL DISCO: 
https://show.co/aErzfJ7





Voci:
- Johanna Noa
- ⁠Ethan

Hanno suonato:
- Scighera
- ⁠Federico Scali
- ⁠Bruno Perretti
- ⁠Nicholas Lecchi
- ⁠Matteo Vertua

 

BIO:

Metcalfa nasce come un progetto esplorativo, prende forma dalla necessità di imboccare un sentiero ancora inesplorato. Il seme di tutto ciò nasce dalla volontà di unire l’universo ritmico e rituale della batteria con quello melodico e armonico del pianoforte; per poi unire il jazz all’elettronica. Quelle che ascoltate non sono solo canzoni: sono emozioni, stati d’animo, sogni notturni e un risveglio costante.

https://www.instagram.com/metello_metcalfa/

IL GIOVANE PATRICK HAHN DEBUTTA SUL PODIO DELL’ORCHESTRA RAI

$
0
0

 

Patrick Hahn © C&G Pictures

Ha meno di trent’anni ed è il più giovane “Generalmusikdirektor” della Germania, a capo dell’Orchestra Sinfonica e dell’Opera di Wuppertal. 

È anche Direttore ospite principale dell’Orchestra della Radio di Monaco e della Royal Scottish National Orchestra. È il direttore d’orchestra, pianista e compositore austriaco Patrick Hahn, che giovedì 30 gennaio alle 20.30 debutta con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini”, in diretta su Radio3 e in live streaming sul portale di Rai Cultura. Replica venerdì 31 gennaio alle 20.

 

Nato il 7 luglio 1995 a Graz, già assistente di Kirill Petrenko, ha diretto orchestre come quella del Concertgebouw di Amsterdam, la Sinfonica di Bamberg, la Filarmonica di Dresda. Ma è anche attivo come compositore – ha uno stretto rapporto con il Klangforum di Vienna e nel 2008 ha scritto la sua prima opera Die Frittatensuppe – e pianista – ha suonato con l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo e al Musikverein di Vienna. Oltre al suo lavoro nell’ambito della musica colta, Hahn nutre un vivo interesse sia per le canzoni da cabaret del compositore e scrittore satirico austriaco Georg Kreisler, sia per la musica jazz: ha ricevuto premi come pianista in festival jazz come quello di Chicago e l’“Outstanding Soloist Award” dall’Università del Wisconsin-La Crosse come miglior pianista jazz nell’ambito del 37° Jazz Festival annuale.

 

Il concerto, tutto all’insegna della musica russa, si apre con il primo lavoro orchestrale di Dmitrij Šostakovič: lo Scherzo n. 2 in mi bemolle maggiore per orchestra op. 7, eseguito per la prima volta dall’Orchestra Rai a Torino. La pagina, scritta tra il 1923 e il 1924, quando il compositore aveva diciassette anni e si guadagnava da vivere con il cinema, suonando il pianoforte per accompagnare i film muti, è caratterizzata da una vena divertente e irriverente: ricorda da vicino la musica di un film di quegli anni.

Segue un altro lavoro di Šostakovič: il Concerto n. 2 per violoncello in sol maggiore op. 126, scritto nel 1966 ed eseguito lo stesso anno dal dedicatario Mstislav Rostropovič nella Sala Grande del Conservatorio di Mosca, in occasione delle manifestazioni per il sessantesimo compleanno del compositore. A interpretarlo è chiamato il violoncellista Truls Mørk, abituale solista con orchestre come i Berliner Philharmoniker, i Wiener Philharmoniker, l’Orchestra del Concertgebouw, Philharmonia e London Philharmonic Orchestra, la Gewandhausorchester di Lipsia e tutte le principali orchestre americane.


Chiude la serata uno dei capolavori della letteratura musicale del Novecento: il balletto Petruška di Igor’ Stravinskij, proposto nell’ultima versione, del 1947. Capolavoro giovanile scritto per i Ballets Russes di Djagilev e rappresentato a Parigi nel 1911, è ispirato alla vicenda colorita e grottesca di una marionetta dotata di sentimenti umani. Nata per la danza – il cui linguaggio ha contribuito a rivoluzionare – Petruška è entrata ben presto a far parte del grande repertorio sinfonico.


I biglietti, da 9 a 30 euro, sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium Rai di Torino e online sul sito dell’OSN Rai. Informazioni: 011.8104653 – biglietteria.osn@rai.it – www.osn.rai.it.


L’ULTIMO CASTRATO NELL’ALBUM INEDITO DELLA STAR INTERNAZIONALE FRANCO FAGIOLI

$
0
0

 

Foto di Klara Beck

“The last castrato. Arias for Velluti” è in uscita il 28 febbraio per Château de Versailles Spectacles

Il controtenore protagonista il 30 gennaio al San Carlo di Napoli in un recital dedicato al nuovo disco


Argentino di origini italiane, si è formato con il belcanto a Buenos Aires ed è oggi considerato uno dei più grandi controtenori al mondo: Franco Fagioli, Premio “Abbiati” nel 2011, racconta il suo inconsueto percorso musicale omaggiando l’ultimo celebre castrato nell’album “The last castrato. Arias for Velluti”, in uscita venerdì 28 febbraio 2025 per Château de Versailles Spectacles, registrato con Coro e Orchestra dell’Opéra Royal diretti da Stefan Plewniak.


Per questo suo nuovo disco Fagioli seleziona una collezione di cavalli di battaglia di Giovanni Battista Velluti (1780-1861), compositore e cantante italiano che lasciò un‘impronta indelebile tanto sui musicisti del suo tempo quanto su quelli delle generazioni successive. Gioachino Rossini e Saverio Mercadante, fra i più importanti compositori d’opera del XIX secolo, insieme ai meno noti – ma degni di essere riscoperti per la loro operosità e l’intenso scambio con Velluti – Paolo Bonfichi, Giuseppe Nicolini e Francesco Morlacchi, sono infatti gli autori presenti nell’incisione.

«Questo progetto affonda le sue radici nel mio amore per il Belcanto – dice Franco Fagioli – che si è sviluppato mentre ero studente al Teatro Colón di Buenos Aires, un luogo con una solida tradizione operistica italiana. All’epoca ero il primo controtenore a studiare nella scuola di canto del teatro, tanto che non esistevano nemmeno gli spartiti per il mio repertorio. È per questo che ho iniziato a interpretare ruoli da mezzosoprano, termine che definisce ancor meglio di controtenore il mio registro vocale e che ritengo debba essere usato al di là del genere di appartenenza».

Alcuni brani del disco saranno, inoltre, interpretati da Fagioli giovedì 30 gennaio 2025 in un recital che lo vedrà protagonista per la prima volta al Teatro San Carlo di Napoli, con l'Orchestra della fondazione e George Petrou sul podio. Si tratta dell'unica data italiana che anticipa l'uscita dell'album “The last castrato. Arias for Velluti”.

Holy Francisco, CEMENTO è il nuovo singolo, disponibile dal 31 gennaio

$
0
0

 


CEMENTO è il nuovo singolo di Holy Franciscodisponibile dal 31 gennaio per Universal Music Italia/EMI Records Italy


CEMENTO è un grido di rabbia generazionale, che intreccia l'attitudine punk a un'elettronica graffiata, come colori di un graffito sui muri di periferia.
Il brano demolisce l'immaginario patinato delle metropoli per restituire una fotografia autentica della vita di quartiere e di provincia, raccontando il disagio e i sogni soffocati di una generazione intrappolata tra i grigi orizzonti urbani e aspirazioni mai compiute.

Con un sound elettro-punk incisivo, Holy Francisco canta un manifesto potente, vibrante di realtà, che rivendica con forza il diritto di essere ascoltati. La produzione adrenalinica di SBALE esalta l’energia di un brano che non lascia respiro, tra ritmi serrati e barre taglienti.

 
 

CREDITI
Autori
: Francesco Maria Guarnera, Michael Consigli
Compositore: Alessandro Franciosi
Produttore: SBALE
Fotografo: Onofrio Petronella
Cover: Valco
Label: Universal Music Italia/EMI Records Italy

BIO

Holy Francisco è Francesco Guarnera, giovane artista classe 2005 originario di Gela, in Sicilia. La passione per la musica trasmessa dalla madre “grazie a quei cd rock” ha ispirato i primi testi, le prime sperimentazioni e, da quel momento, la musica non l’ha più lasciato.
Le sue canzoni affrontano i temi viscerali di una generazione, con un’attitudine punk e sound incisivi diventano un manifesto potente di realtà
Grazie alla sua apparizione alle Audition e Bootcamp di X Factor 2022 è diventato virale sui social e sul web con l’inedito “MARTINA”. Nel 2023 ha partecipato ad Amici di Maria De Filippi, dove ha presentato l'inedito "TANANAI" e si è fatto notare per la sua grande personalità.
Dopo la firma con Virgin Records/Universal Music Italia ha pubblicato una serie di singoli tra cui “Lara”, “E-Girl”, “Milano Late Night”, “Capricciosa” e “NON SONO UN GENTLEMAN” pubblicato lo scorso dicembre 2024. “CEMENTO” è il nuovo singolo, disponibile dal 31 gennaio 2025.

“Il rito del jazz”: i concerti di febbraio alla Cascina Cuccagna di Milano

$
0
0

 


MILANO - Sono quattro gli appuntamenti della rassegna “Il rito del jazz, organizzata dall’associazione culturale Musicamorfosi in collaborazione con I-Jazz e con il patrocinio del Municipio 4 del Comune di Milano, in programma nel mese di febbraio alla Cascina Cuccagna di Milano. Come sempre, gli eventi ospitati dal Cuccagna Jazz Club, presso il ristorante un posto a Milano, sono a ingresso libero (prenotazioni: www.unpostoamilano.itemail: info@unpostoamilano.it) e la formula è quella consolidata del doppio set (ore 19.30 e 21.30).
Si comincia martedì 4 febbraio, protagonista l’Østrik Quintet, formazione in cui spicca la presenza di due trombonisti (Simone Capitaneo e Oliseh Obiarinze). Il gruppo, completato da Christian Scaffidi (basso elettrico), Raffaele Garramone (pianoforte) e Nicola D’Auria (batteria), presenterà il progetto “Full of Curtis”, omaggio all’album “Groovin’ With Golson” del sassofonista Benny Golson e, al tempo stesso, tributo al trombonista Curtis Fuller, pioniere del periodo hard bop. Tra i fondatori del Jazztet (con Benny Golson e Art Farmer), Fuller ha collaborato con i più grandi jazzisti della sua epoca, da Dizzy Gillespie a Art Blakey, da John Coltrane a Count Basie, distinguendosi per il suono fluido e il fraseggio sciolto. Non a caso, il trombonista statunitense, oltre che leader di alcune formazioni, è stato anche uno dei più appezzati sideman nella storia del jazz e ha sempre capito come entrare nella mente dei compositori e dei suoi compagni di viaggio. Ne è un esempio lampante proprio il disco “Groovin’ With Golson”, in cui ha dato il meglio di sé. I brani rivisitati verranno presentati dall’Østrik Quintet in una chiave più moderna, mettendo in risalto le melodie iconiche dei soli di Fuller.
Martedì 11 febbraio, per il secondo appuntamento del mese, spazio a Nicoletta Tiberini (voce e ukulele) e Daniele Pozzi (chitarra), che porteranno in scena il progetto “I love standards”. Gli amori illusori, a senso unico, gli incontri e gli sguardi sono alcuni dei temi che si trovano nei testi delle canzoni proposte da questo duo, nato nel 2016. Tiberini e Pozzi mescolano in modo spontaneo sonorità jazz e brani originali con influenze dalla tradizione italiana del cantautorato e dal musical. Il repertorio, scritto in buona parte dai due musicisti, ha un sapore quasi teatrale, talvolta melodico e raffinato, talvolta moderno, con l’improvvisazione che gioca sempre un ruolo centrale.
Martedì 18 febbraio si esibirà il Nomad Silence Jazz Project, quartetto formato da Claudio Niniano (chitarra e voce), Jonathan Norani (sassofono tenore), Luca Caiazza (basso) e Marco Zacco (batteria). Il gruppo, che è nato nelle aule dei Civici Corsi Jazz di Milano e che si è già esibito su palcoscenici prestigiosi come quello di JAZZMI e del festival City of Guitars di Locarno, presenterà per lo più brani originali composti da Claudio Niniano e poi arrangiati dalla band al completo, in un dialogo continuo tra pagina scritta e improvvisazione.
Infine, martedì 25 febbraio, per l’ultimo concerto del mese, riflettori puntati sul quartetto guidato dall’emergente chitarrista e compositore Francesco Sensi. Formatosi prima presso il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia e poi al Conservatorio G. Verdi di Milano, dove ha completato gli studi, Sensi ha pubblicato l’anno scorso il suo album d’esordio “In Abstracto”, lodato dalla critica e dagli addetti ai lavori. I brani originali del disco sono influenzati, in gran parte, dalla scena jazz newyorkese di fine anni ‘90. I principali punti di riferimento per i quattro giovani musicisti della band sono artisti come Aaron Parks e Kurt Rosenwinkel: l’idea del gruppo (completato da Davide Cabiddu al pianoforte, Enrico Palmieri al contrabbasso e Marcello Repola alla batteria) è quella di trovare un punto d’incontro tra il jazz moderno e altri generi musicali, mantenendo sempre un legame con la tradizione.

 

 

CUCCAGNA JAZZ CLUB - IL RITO DEL JAZZ
Un posto a Milano, Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4, Milano.
Ingresso libero. Informazioni: tel. 025457785; email: info@unpostoamilano.it
Prenotazioni: www.unpostoamilano.it

 

I CONCERTI DEL MESE
Martedì 4 febbraio, ore 19.30 e 21.30
FULL OF CURTIS - ØSTRIK QUINTET
Simone Capitaneo, trombone
Oliseh Obiarinze, trombone
Christian Scaffidi, basso elettrico
Raffaele Garramone, pianoforte
Nicola D’Auria, batteria

 

Martedì 11 febbraio, ore 19.30 e 21.30
I LOVE STANDARDS
Nicoletta Tiberini, voce e ukulele
Daniele Pozzi, chitarra

 

Martedì 18 febbraio, ore 19.30 e 21.30
LOVE SONGS - NOMAD SILENCE JAZZ PROJECT
Claudio Niniano, chitarra e voce
Jonathan Norani, sax tenore
Luca Caiazza, basso
Marco Zacco , batteria

 

Martedì 25 febbraio, ore 19.30 e 21.30
FRANCESCO SENSI QUARTET
Francesco Sensi, chitarra
Davide Cabiddu, pianoforte
Enrico Palmieri, contrabbasso
Marcello Repola, batteria

 

FABRIZIO ZANOTTI, "URANIO" il nuovo singolo sul disastro ambientale che ha cambiato la storia

$
0
0

 


Il 26 aprile 1986, il mondo assiste a uno dei disastri più devastanti della storia: l'esplosione di un reattore nella centrale nucleare di Chernobyl. Quasi quarant'anni dopo, Fabrizio Zanotti torna a quei giorni con il suo nuovo singolo “Uranio”, un brano che riporta alla luce l’angoscia e l’incertezza di quel periodo.

Attraverso un evocativo mix di sonorità elettro-pop e cantautorato, Zanotti dipinge un quadro vivido della paura collettiva scatenata dalla nube radioattiva che si diffonde sull’Europa.

L’artista ricorda: «A scuola ci dicevano di non mangiare insalata e funghi per il rischio di contaminazione. Ricordo funghi enormi, sembravano provenire da un'altra realtà.».


Uranio” è un viaggio nella memoria, oltre che una riflessione sull’impatto duraturo di quegli eventi e sul modo in cui l’informazione ha trasformato le nostre vite. Mentre allora le notizie si diffondevano lentamente, oggi, nell’era digitale, viviamo in un flusso costante e immediato di informazioni.

Zanotti vuole portare una riflessione  su come il tempo abbia cambiato la nostra percezione e reazione alle emergenze globali, quelle stesse emergenze di cui spesso poi «ci laviamo le mani».

Con “Uranio”, il cantautore ci offre un brano musicale che è anche una profonda riflessione su uno dei capitoli più oscuri della storia recente, stimolando una consapevolezza critica sull’informazione e sull’ambiente.

Il lancio del singolo vede anche il videoclip, creato in collaborazione con Vanessa Vidano, realizzato con immagini di archivio che riportano lo spettatore ai momenti dell'incidente e al caos delle conseguenze.



Fabrizio Zanotti inizia la sua carriera artistica nel 1991 con il duo folk Fabry & Banny. Dopo il successo del loro album “Country Party” e numerosi concerti in Italia e all’estero, il duo evolve nella band Stazione Marconi, che pubblica l’album “Viaggiatori” nel 1999. Nel 2003 fonda il progetto Foce Carmosina, ispirato al cinema, e realizza il film-concerto "Sacco e Vanzetti, canzoni d’amore e libertà".

Nel 2007 Zanotti avvia la carriera da solista, pubblicando l’album “Il ragno nella stanza”, seguito da “Pensieri corti” nel 2010, un concept album sulla vita contemporanea.

Nel 2011 vince il Concorso Nazionale di Musica e Poesia Giuseppe Moretti.

Nel 2012 pubblica l’album dal vivo “Sarò Libero!” e dal 2013 porta il concerto "Canzoni d’amore e libertà" in Svizzera e Germania.

Tra le sue collaborazioni figurano artisti come Massimo Bubola, Claudio Lolli, e Ken Stringfellow. Nel 2020, in occasione del 75° anniversario della Liberazione, pubblica una rivisitazione di "Bella ciao". Durante il primo lockdown produce due instant song, “L’Italia che si muove” e “La vita va avanti”.

Nel 2023 lancia il podcast «D'Artagnan eroi comuni che fanno la storia» e nel 2024 produce «Ne valeva la pena», presentato alla Camera dei deputati e alla Casa della Memoria di Roma.

Zanotti continua a esplorare nuovi progetti artistici, mantenendo viva la sua passione per la musica e l’impegno civile.

The Scurbats - Bombshell (Official Video)

ASCOLTA "URANIO”!


https://benext.lnk.to/uranio

DAVIDE PEPE, "LA DISTRAZIONE" un album pop introspettivo e profondo

$
0
0

 


Il cantautore pugliese Davide Pepe torna con “La Distrazione”, un album che intreccia pop cantautorale con liriche profonde e autentiche. Ad eccezione delle due cover, tutti i brani sono stati composti e prodotti da Pepe.

Con uno stile delicato ed elegante, l'autore esplora emozioni e sensazioni tratte dalla vita quotidiana, offrendo un lavoro introspettivo in cui il pubblico può rispecchiarsi e un viaggio emozionale in cui ogni brano diventa una tappa verso la consapevolezza e la crescita personale.

TRACKLIST


Intro


Quello Che

Un viaggio tra le emozioni complesse della fine di una relazione. Davide Pepe esplora le incertezze, i rimpianti e le aspettative infrante, dando voce alle parole non dette. Una melodia evocativa accompagna un testo che invita alla riflessione e alla crescita personale.


Come Viene

Un inno alla spensieratezza dell'infanzia, quando affrontavamo le delusioni con leggerezza. Pepe riflette sulla necessità di vivere senza il controllo ossessivo, riscoprendo la bellezza delle sorprese e l'importanza della condivisione.


2023

Un brano che celebra il ritorno alla libertà e l'ironia verso il passato. Pepe invita a scoprire nuove prospettive, prendendo le distanze dalle pressioni quotidiane. Questo singolo ha riaperto le porte ad una dimensione live con la band di Davide Pepe, i Camera 133 (Davide Pepe – voce e chitarre, Rinald Meta – batteria, Vito Decarolis – chitarra, Giuseppe De Mola – basso).


Libero Così

Un grido di libertà autentica. Pepe esplora il concetto di libertà, non come obbligo, ma come espressione di sé. Un inno alla verità interiore e alla possibilità di essere liberi, da soli o con gli altri.


Il Mondo

Una rivisitazione del classico di Jimmy Fontana, dove Pepe fonde suoni moderni con l’emozione originale, offrendo una nuova prospettiva che celebra l'amore eterno e le relazioni umane.


Fragile

Una ballata intima che abbraccia la vulnerabilità umana. Pepe esplora le insicurezze e la bellezza della fragilità, invitando l'ascoltatore a trovare forza nell'accettazione delle proprie debolezze.


Che Cosa C’è?

Un brano che celebra l'amore e la fiducia. Pepe esorta a guardare con curiosità alle possibilità della vita, superando le proprie debolezze per realizzare i sogni, un passo alla volta.


L’Amore Lievita

Nato da riflessioni quotidiane, questo brano è un invito a trovare l’amore nelle piccole cose. Pepe racconta la necessità di proteggersi e abbracciare ciò che ci fa stare bene, con autenticità e cuore.


Guarda Che Luna

Pepe reinterpreta il classico di Fred Buscaglione con un tocco moderno. Una combinazione di elementi tradizionali e suoni contemporanei che rinnova l’atmosfera retrò del brano, mantenendo intatta la sua essenza.


A Domani

“A domani” è un brano scritto prodotto ed arrangiato da Davide Pepe con la collaborazione di L. Laruccia alle parole.

Un’intensa canzone d’amore che parla di rinnovamento e promessa. Con parole e piccoli gesti, Pepe esplora l'importanza di mantenere vivo il legame affettivo giorno dopo giorno.


La Distrazione

Il brano che dà il titolo all'album riflette sul desiderio di fuga dalla realtà attraverso l’amore. Con un mix di malinconia e leggerezza, Pepe invita a riflettere sulle distrazioni quotidiane e sulla ricerca di libertà emotiva.



La carriera di Davide Pepe è costellata di momenti significativi, dalla partecipazione al Cornetto Free Music Festival nel 2005 fino alla collaborazione con produttori di calibro come Luca Rustici e Luigi Rana.

La sua discografia comprende brani che hanno ottenuto riconoscimenti e utilizzo promozionale, come “Dove ci sei tu”, e la sua presenza in album influenti come “Trent’anni di 17 RE” dei Litfiba.

Oggi, con il supporto di Sorry Mom! e BeNext Music, Pepe continua a lasciare il segno nel panorama musicale italiano, come dimostrano i suoi ultimi successi distribuiti da Sony Music Italy.


“Una cura che non c’è”: Joey Defeat si racconta attraverso la musica

$
0
0

Dal 28 gennaio in radio “Una cura che non c’è” il nuovo singolo inedito di Joey Defeat, già disponibile in digitale (Hoop Music / Virgin Music Group).

Con questo brano voglio trasmettere un messaggio di autenticità e di ricerca personale. La canzone parla di quei momenti in cui ci sentiamo persi, confusi e bloccati nelle nostre vite e - racconta Joey Defeat - volevo creare un brano che riflettesse la lotta interiore che tutti affrontiamo quando cerchiamo di trovare il nostro posto nel mondo e di dare un senso alle esperienze difficili che viviamo. Le parole del testo esprimono la mia personale battaglia con il senso di incompletezza e la frustrazione di sentirsi bloccati in situazioni complicate. Quando canto Siamo scelte sbagliate lasciate a metà. Dimmi tu che senso ha?” - aggiunge l’autore - vorrei che gli ascoltatori si connettessero con quella sensazione di fare delle scelte che non portano da nessuna parte e di sentirsi intrappolati nei propri errori. Un altro tema importante della canzone è il desiderio di evasione, rappresentato dalla frase Pensavo di volare via da qua, andare dove il sogno diventa realtà”. Questa immagine è un riflesso della mia voglia di trovare un luogo dove posso essere completamente me stesso, lontano dalle pressioni e dalle aspettative della vita quotidiana. Infine, parlo delle cicatrici del passato e di come, nonostante il dolore, queste esperienze mi abbiano reso più forte: Porto delle cicatrici dentro me, loro mi faranno Re”. Voglio che la mia musica sia una fonte di conforto per chi si sente ferito o in lotta, ricordando che anche attraverso le difficoltà possiamo trovare la nostra forza e crescere.

Joey Defeat, cantante, musicista e autore Italiano, nasce a Bologna il 9 Maggio 1995 e intraprende il percorso musicale all’età di 13 anni, come chitarrista. Continua a suonare in piccoli gruppi e si appassiona al canto iniziando come seconda voce. La musica per lui è una valvola di sfogo dalla quotidianità, il riparo nelle notti fredde, fa parte del suo mondo da quando era piccolo, lo ha aiutato nei momenti più duri della sua vita e lo ha accompagnato piacevolmente nei momenti più belli. La musica è l’ancora in cui si è aggrappato più volte tramite la scrittura, l’ascolto, lo sviluppo delle sue canzoni. La sua prima uscita nel Marzo 2023 con la cover di "Lithium" dei Nirvana ed a un anno di distanza esce il suo primo inedito “Falling”, un brano dal sapore metalcore che è la musica che meglio lo riflette, anche se non ama darsi un genere definito. Sempre nel 2024 lancia in radio il 21 maggio “Resti uno schianto” seguito da “Come si vive” brano riflessivo sui problemi di un figlio che cresce senza uno dei genitori. Con “Porte Chiuse” lancia un messaggio sull’attuale stato dei rapporti tra le persone e a chiudere l’anno arriva “Da quando non ci sei più” per dare forza a chi deve trovare la forza di superare le avversità della vita. Nel 2025 prosegue il lavoro sul suo EP e a gennaio un nuovo singolo arriva al pubblico “Una cura che non c’è”, canzone che è un invito a riconoscere le nostre vulnerabilità, abbracciarle e usarle come un punto di partenza per costruire un futuro migliore.

Joey Defeat è su: Facebook | Instagram | TikTok

 

ITACA IL RITORNO di Uberto Pasolini J. Binoche, R. Fiennes C, Plummer al cinema dal 30 gennaio

$
0
0

 


Questo giovedì 30 gennaio esce nelle sale italiane Itaca. Il Ritorno di Uberto Pasolini con Juliette Binoche,  Ralph Fiennes, Charlie Plummer, Marwan Kenzari con Claudio Santamaria e con Ángela Molina.

SINOSSI
Un'Odissea dello spirito, senza viaggi, senza mostri, senza dei. Solo un uomo sfinito che torna a casa dopo anni di lontananza, una moglie tenace che lotta per mantenere la fede in un suo inatteso ritorno e il viaggio di un figlio verso l’età adulta, diviso tra l’amore per sua madre e il peso del mito di suo padre. Una famiglia separata dal tempo e dalla guerra, riunita dall’amore, dal senso di colpa e dalla violenza.

Il film è una coproduzione Italia, Grecia, Regno Unito, Francia
Una produzione Picomedia con Rai Cinema, Heretic, Ithaca Films, Kabo Films, Marvelous Productions  in coproduzione con Greek Film Centre, ERT SA 
in associazione con The UK Global Screen Fund 
Ministero della Cultura - Direzione Generale Cinema e Audiovisivo 

una distribuzione 01 DISTRIBUTION

SCEMI DI GUERRA, un’epica commedia militare di Edoardo La Rosa dal 4 al 16 febbraio al Teatro de' Servi-Roma

$
0
0

 


Approda al Teatro de’ Servi dal 4 al 16 febbraioSCEMI DI GUERRA, un’epica commedia militare scritta e diretta da Edoardo La Rosa.

Scemi di Guerra racconta di tre soldati eccentrici e apparentemente incompatibili. Ognuno di loro ha paure e principi differenti, ma un imprescindibile compito li unisce: difendere la loro postazione, a costo della vita. John, William e Charlie sono l’avamposto di un reparto, decimato da un attacco nemico di cui non viene mai svelata l’identità. Scemi Di Guerra è un susseguirsi di eventi e reazioni grottesche che si intensificano con l’arrivo inaspettato di un quarto soldato. L’intrecciarsi delle vite di tre soldati qualunque, partiti con motivazioni differenti, che si trovano ad affrontare quella che potrebbe essere la loro ultima missione.


Alt Academy Produzioni

presenta

SCEMI DI GUERRA

UN'EPICA COMMEDIA MILITARE

scritto e diretto da Edoardo La Rosa

con Eugenio Banella, Federico Capponi, Edoardo La Rosa, Filippo Maria Macchiusi

 

DAL 4 AL 16 FEBBRAIO

TEATRO DE’ SERVI-ROMA



INFORMAZIONI GENERALI

Teatro de' Servi

Via del Mortaro, 22 | 00187 Roma

Per informazioni e biglietti:

tel. 06.6795130 | info@teatroservi.it

Orari spettacoli:

da martedì a venerdì ore 21

sabato ore 17:30 e 21

domenica ore 17.30

Biglietti:  25 euro

 


Paolo Ballardini, esce il nuovo libro ''Cinque Continenti. Cinquant’anni di viaggi e esplorazioni"

$
0
0

 


Paolo Ballardini pubblica il nuovo libro "Cinque Continenti: 50 anni di viaggi ed esplorazioni", una raccolta di 90 racconti che vi trasporteranno in avventure mozzafiato attraverso luoghi remoti, culture antiche e paesaggi straordinari.
Viaggiatore instancabile e autore appassionato, condivide mezzo secolo di avventure in una narrativa coinvolgente e sincera. Dai ghiacci artici ai deserti roventi, passando per la notte pulsante di Rio de Janeiro, ogni racconto è un viaggio nel tempo e nello spazio. Il libro offre anche riflessioni personali, incontri unici e descrizioni autentiche di culture lontane. Con uno stile che mescola narrativa e dettagli storici, Ballardini esplora non solo i luoghi, ma anche le profondità della natura umana. Un’opportunità imperdibile per gli amanti della letteratura di viaggio e delle esperienze autentiche! L’evento sarà un’occasione per dialogare con l’autore, scoprire il mondo attraverso i suoi occhi e immergersi in racconti che spaziano da trekking estremi a esperienze condivise con popoli nomadi.

Paolo Ballardini è un prolifico scrittore e viaggiatore con una passione per la storia, l’epica e la spiritualità. Con un Master in Creative Writing conseguito presso l’Università di Roehampton, Londra, Ballardini ha pubblicato numerosi libri che spaziano dai racconti di viaggio ai saggi storici e filosofici. Tra le sue opere più note ricordiamo: Due Uomini (2018) Per Sempre (2019) Miryam e Yosep, il romanzo della Natività (2022) e la raccolta L’incontro fortuito di una macchina da cucire e di un ombrello su un tavolo operatorio (2020).

"Tutto su Vittorio De Sica": a Roma la presentazione del saggio collettivo di critici italiani e francesi (11 febbraio, Cinema Caravaggio)

$
0
0

 


Prima presentazione romana per il libro Tutto su Vittorio De Sica, volume antologico scritto da 40 autori e curato da Jean A. Gili e Piero Spila.

Martedì 11 febbraio alle ore 18:30 al Cinema Caravaggio, nell’ambito del ciclo di cineincontri organizzato dal Cinecircolo Romano, il curatore Piero Spila insieme al Presidente del Cinecircolo Catello Masullo, al critico cinematografico Franco Montini e all’editore Gianni Gremese illustreranno l’opera collettiva pubblicata da Gremese in occasione del cinquantenario dalla morte del regista. A seguire, sarà proiettato il film di De Sica Miracolo a Milano (1951). L’incontro è aperto a tutti fino ad esaurimento posti.

 

Omaggio al Maestro del cinema italiano e internazionale, Tutto su Vittorio De Sica è l’antologia critica più completa mai dedicata all’autore, attore e regista che ha segnato profondamente la storia del cinema mondiale. Il volume, nato dalla collaborazione di oltre 40 prestigiosi autori, italiani e francesi, tra critici, storici del cinema e testimoni, offre un panorama dettagliato e aggiornato sull’opera e sulla vita di De Sica, abbracciandone l’intero percorso artistico: dal teatro al cinema, dalla televisione alla musica.

Organizzato come un dizionario antologico di quasi 500 pagine, il libro raccoglie oltre 100 voci che esplorano film, protagonisti, temi, eventi, tracciando con rigore critico e linguaggio accessibile l’eredità di un Artista poliedrico. Con un format di facile e funzionale consultazione, il volume è uno strumento ideale sia per appassionati sia per chi desidera scoprire le molteplici sfaccettature di un autore capace di parlare al cuore degli spettatori.

L’opera, pubblicata contemporaneamente in Italia e in Francia, si completa con una biografia commentata, una selezione di dichiarazioni del regista e un ricco inserto fotografico a colori di 64 pagine. La copertina, impreziosita dal disegno Fra le rughe del tempo i segni del tuo passaggio di David Parenti, aggiunge eleganza a un’opera concepita per celebrare l’inesauribile modernità di De Sica.

Come osserva René de Ceccatty nella sua prefazione, il genio di De Sica ha aperto nuove strade per il cinema, ispirando registi come Pasolini e Fellini. “Forse non ci sarebbe stato Uccellacci e uccellini senza Miracolo a Milano; e Ladri di biciclette, in tono più dolce e sentimentale, già annuncia la crudeltà di Accattone o la disperazione allucinata e meravigliosa de La strada”.

Con Tutto su Vittorio De Sica, Gremese Editore invita i lettori a riscoprire l’eredità di un artista indimenticato nel suo stile e senza tempo.

 

Testi di: Alberto Anile -  Tatiana Antolini-Dumas -  Eric Auphan -  Elisa Baldini – Nicholas Bauche -  Pascal Binétruy -  Ennio Bìspuri -  Orio Caldiron – Stefania Carpiceci -  François Celerier -  Roberto Chiesi -  Didier Coureau – Flavio De Bernardinis -  René De Ceccatty -  Oreste De Fornari – Dominique Delouche -  Gualtiero De Santi -  Enrico Giacovelli Marco Giallonardi -  Jean A. Gili -  Sophie Guermès – Hervé Joubert – Laurencin Dominique Legrand -  Alexis Leroy -  Bernard Lonjon σ  Davide Luglio – Anton Giulio Mancino -  Jean-Jacques Manzanera -  René Marx – Caroline Masoch – Tullio Masoni -  J e a n-Ma Méjean -  Jean – Claude Mirabella – Domenico Monetti -  Stefania Parigi -  Jean – Michel Pignol – Santina Pistilli -  Jean – Michel Ropars -  Laurent Scotto d’Ardino – Paolo Speranza -  Piero Spila

SCHEDA

Titolo: Tutto su Vittorio De Sica

Autore: AA.VV.

A cura di: Jean A. Gili e Piero Spila

Prefazione: René de Ceccatty

Casa editrice: Gremese International

Collana: Le Cinenciclopedie

Formato: 16x23

Pagine: 464

EAN: 978-88-6692-203-2

Prezzo: € 38,00

Buonarroti: “Intro” è il primo singolo estratto dal nuovo EP “Komorebi” di prossima uscita

$
0
0

Da venerdì 31 gennaio 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali “INTRO” (Overdub Recordings), il primo singolo di BUONARROTI, estratto dal nuovo EP “KOMOREBI” di prossima uscita.

Il brano “Intro” si pone come una guida per immergersi nell’atmosfera di “Komorebi”. Il bass sequencer iniziale suggerisce una ritmica che viene stravolta dall’ingresso di un drum beat minimale e riverberato. La melodia è quasi assente, lasciando spazio ad un’atmosfera rarefatta e misteriosa che avvolge l’ascoltatore, invitandolo in un viaggio introspettivo attraverso un mondo oscuro e affascinante.

Commenta l’artista beneventano a proposito della nuova release:“Un abisso sonoro che si apre, inghiottendo l’ascoltatore in un vortice di ombre e sussurri. Un viaggio introspettivo, un labirinto apparentemente senza uscita”.

I videoclip dei singoli successivi saranno pubblicati in sequenza, come una vera e propria serie TV. Ognuno andrà a comporre un unico video finale, che sarà svelato con l'uscita dell'ultimo singolo.

Guarda ilvideoclip di “Intro” su YouTube

Biografia

Leggi Buonarroti e pensi immediatamente a Michelangelo. Ma ti sbagli perché è Filippo, meno noto cospiratore rivoluzionario.

È su questa ambiguità che nasce Buonarroti, side project del batterista del trio Chaos Conspiracy, stavolta alle prese con atmosfere più intime e malinconiche. Per sua stessa natura il progetto non abbraccia una forma unica e definitiva ma si presenta come molto eterogeneo e in divenire. Pur partendo da un approccio prevalentemente elettronico e strumentale, non disdegna collaborazioni, anche vocali, con altri artisti.

Il primo EP ufficiale, Inhibitions, mixato e masterizzato da Filippo Buono presso il Monolith Recording Studio è stato pubblicato dalla Overdub Recordings nel maggio del 2023. L’artista ha poi collaborato in tre occasioni con la vocalist Simona Giusti, con la quale ha pubblicato i singoli Idiot, Distance e Guiding light.

 

Facebook | Instagram | YouTube

 



<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>