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Turismo, Christmas Town trasforma Catania in meta natalizia del Sud Italia

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Fare un viaggio nella magica atmosfera natalizia è una delle più indimenticabili esperienze che trasforma il sogno in realtà per molti bambini, e perché no, anche per gli adulti che credono nella magia del Natale.

La Sicilia - dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 - diventerà una delle mete del turismo natalizio e riserverà grandi sorprese: nel Centro fieristico Le Ciminiere nella città di Catania alle pendici dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, sarà allestito il più grande Parco dedicato al Natale del Sud Italia. Il tanto atteso villaggio a tema è Christmas Town. Il desiderio per migliaia di visitatori di condividere una felice e gioiosa giornata continua a crescere e sarà emozionante viverlo tra numerose attrazioni, parate natalizie, spettacoli, brillanti boulevard, giostre, tutto compreso nel biglietto d’ingresso.

Il più bel regalo di Natale che si possa fare sono proprio i biglietti per Christmas Town, disponibili online o presso il Christmas Town Express - la biglietteria ufficiale a Centro Sicilia - dove si potrà anche ricevere una speciale confezione regalo oro con la scritta  perfetta da mettere sotto l’albero e da consegnare per sorprendere grandi e piccini. Le famiglie, le scuole, i gruppi d’amici, le coppie varcata la soglia d’ingresso del villaggio potranno trascorrere un’intera giornata affascinati dall’intrattenimento di Christmas Town, senza limiti di permanenza, pattinando sul ghiaccio nella pista adatta anche ai dilettanti e a chi non ha mai pattinato, sarà possibile vedere un tradizionale film nel Cinema di Natale e vivere nello stupore degli spettacoli di magia, di circo e di musical che saranno in scena nei tre grandi teatri Magic ShowChristmas Circus e Musical sul Grinch.

Sarà anche possibile incontrare i meravigliosi personaggi delle danzanti parate come renne, schiaccianoci e pupazzi di neve, gustare prelibatezze e divertirsi nelle numerose attrazioni a tema, dalla Giostra dei Cavalli al Christmas Big Balls, alla Giostra delle Slitte Volanti che è una delle due esistenti in Italia appositamente creata per Christmas Town. Nella grande Fabbrica dei Giocattoli e nell’immensa Casa di Babbo Natale di 400 mq, saranno gli elfi a fare strada ai visitatori; e per i più piccoli saranno allestite tre grandi aree gioco da Lego, Barbie e Hot Wheels.

Altra straordinaria novità sarà “La Cena con Babbo Natale” un esclusivo evento all’interno di “Christmas Town” nel nuovissimo “Ristorante di Natale” che sarà inaugurato in questa edizione. Una serata speciale da trascorrere con Babbo Natale, Mamma Natale e i loro elfi. Un’atmosfera unica e una cena deliziosa con i migliori sapori delle feste, con piatti che incantano la vista e il gusto.

Con il biglietto giornaliero si potrà entrare a qualunque ora si preferisca entro gli orari di apertura e chiusura del Villaggio. Con il biglietto serale l’ingresso è consentito dalle ore 19 (fino a chiusura del Village fissato per le 23,00).

Tutte le attrazioni saranno incluse, ad esclusione della Ruota Panoramica che prevede un biglietto a parte da acquistare direttamente in loco. 

 

Maggiori informazioni su www.christmastown.info


Il treno della ripartenza: giovani per un futuro senza violenza

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Il prossimo 25 novembre 2024, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, si terrà un evento di grande rilevanza presso la Sala Conferenze di A.N.A.S. Lazio APS a Roma, in Via Pietro Bembo 28-30, alle ore 17:30.

Un manifesto di speranza: "Il treno della ripartenza"

L’iniziativa, dal titolo "Il treno della ripartenza", è dedicata al coinvolgimento dei giovani per costruire un futuro senza violenza. Con il tema centrale "Il rispetto inizia da noi", l’evento mira a sensibilizzare le nuove generazioni sull'importanza del rispetto e della responsabilità condivisa nel contrastare ogni forma di violenza.

Gli Interventi dei relatori

L’evento vedrà la partecipazione di importanti figure del panorama culturale, sociale e psicologico:

Maria Lufrano, Presidente di A.N.A.S. Lazio APS

Catia Acquesta, Presidente di Alleati con Te

Vito Gadaleta, Direttore di Vita Magazine

Costantina Busignani, attrice

Monica Giovatore, psicologa e autrice

Lena Gentile, pittrice, scultrice e restauratrice

Agostino Fracassacia, Chief of Operations A.N.A.S. Lazio APS

Mara Macrì, giornalista vaticanista e Presidente di Acta Populi International


Gli interventi saranno moderati dalla giornalista Lisa Di Giovanni, che guiderà la discussione con professionalità e sensibilità, arricchendo l’evento con il suo contributo.

Un appello ai giovani

Questo incontro vuole essere un’occasione per i giovani di riflettere, confrontarsi e unirsi contro la violenza in tutte le sue forme. La giornata rappresenta un impegno collettivo per promuovere una cultura di rispetto e inclusione.

Come partecipare

L’evento è aperto a tutti ed è un’opportunità per ascoltare, condividere idee e costruire insieme un futuro più giusto. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’organizzazione tramite anasregionelazio@gmail.com.

Non perdete questo importante appuntamento: uniti possiamo fare la differenza!

ANNA JENCEK, "Jencek canta Shakespeare"è il nuovo lavoro della poliedrica artista milanese

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“Jencek canta Shakespeare” contiene 22 sonetti, più prologo ed epilogo per un totale di 24 composizioni musicali.

È un progetto prezioso in cui i sonetti di William Shakespeare, tradotti da Giuseppe Ungaretti e Sara Virgillito, sono stati composti musicalmente da Anna Jencek con sensibilità moderna, traendo ispirazione dal mondo barocco, ma utilizzando un’orchestrazione contemporaneo-elettronica che suggerisce gli incanti di quella poesia con chitarre, viola, arpa e percussioni suonati dal vivo.  

«Anno stupefacente questo che sta per compiersi, non solo perché mi ha regalato 80 anni, ma perché canto altri compleanni a me d’intorno: due anime grandi, la cui esistenza terrena si è incantevolmente intrecciata con la mia, espandendola in dimensioni altrimenti inaccessibili, come solo i maestri sanno indicare. Compie 80 anni il mio indimenticato Herbert Pagani, con cui ho vissuto un ... tutto tutto tutto il tutto... Compie 100 anni il mio amico fondamentale Arturo Schwarz. L’avevo conosciuto attraverso Herbert. Arturo curava i suoi cataloghi, le sue mostre. Mi regalò la dotta presentazione al mio lavoro shakespeariano, che anche qui ripropongo alla vostra lettura. Coltivo gratitudine, stima, affetto per questo grande uomo del ‘900, protagonista nella storia dell'arte, divulgando nel mondo, con sapienza infinita, i movimenti dadaista e surrealista. E poi poeta, scrittore, saggista, maestro d'arte e cultura per mio figlio Matteo. Herbert, Arturo, due geni che si sono “intuiti” nel profondo»Anna Jencek

Lo stile rinascimentale quasi rimanda al Petrarca, ma la sapienza di Shakespeare si colora di esoterismo e alchimia. Nell'essenza di quelle liriche d'amore per il Giovane biondo e luminoso, e per la Dama bruna e oscura, si legge una ricerca di verità e assoluto dai tratti neoplatonici, dentro una visione della vita contraddittoria fino al paradosso.

È un tripudio di poesia: un poeta immenso tradotto da due poeti grandi come Giuseppe Ungaretti e Sara Virgillito. Poeti che, pur nelle diverse scelte di stile (ermetico e simbolista il primo, struggente e emotiva la seconda), hanno saputo comunicare il "contenuto" attraverso un gioco linguistico nel quale il "significato" si veste di seduzione e potenza. Ungaretti mantiene lo schema metrico, ma non la misura del verso;  Virgillito traduce in versi sciolti, ma la misura è endecasillaba. In entrambi, una naturale musicalità che ha guidato il comporre di Anna.

Una raccolta con cui Anna Jencek, artista poliedrica e creativa, ripercorre con una musicalità originale l’ampia gamma di riflessioni che Shakespeare riusciva ad affidare a parole e temi di ordine quotidiano. Lo stile polifonico-contrappuntista caratterizza le musiche che Anna Jencek ha immaginato per accompagnare la parola shakespeariana: alla melodia originale se ne aggiungono altre, talvolta più acute, altre gravi, scaturite da essa, come scissione della luce attraverso un prisma, in un susseguirsi di voci, strumenti e parola recitata, in un andamento ritmico serrato, sincretico, cosmico. 


Etichetta: Moletto Music

Release album: 22 novembre 2024

BIO

Anna Jencek, artista poliedrica, svolge intensa attività nei settori della musica, del teatro, della danza.

Ha studiato pianoforte e canto, nonché chitarra classica al conservatorio, sotto la guida del M° Ruggero Chiesa, negli anni in cui Salvatore Quasimodo era docente di letteratura italiana.

Ha scritto musica per Herbert Pagani, con cui ha condiviso anni di lavoro e di vita, e altri artisti; per spettacoli teatrali e di danza, spot radiofonici e televisivi, ottenendo vari premi e un disco d'oro.

Cantautrice, attrice, tiene recital nei principali teatri milanesi, in Italia e all'estero.

Ha diretto stage professionali di canto in cui era docente di interpretazione, tecniche vocali e presenza scenica.

È stata vocal coach in talent televisivi. Ha inciso numerosi dischi con sue composizioni. È citata nel dizionario delle compositrici lombarde.

Voce di Radio e altre, affronta le prime esperienze di palcoscenico sotto la guida registica del M° Alessandro Brissoni. Ha collaborato con la scuola del Piccolo Teatro. È stata docente di recitazione, commediografa e regista in compagnie filodrammatiche. Ha partecipato come compositrice cantante e attrice nella "Compagnia del lago", diretta da Luigi Chiarelli.

Allieva di Ada Franellich nel percorso decennale di "Ginnastica, Ritmica, Danza secondo il metodo Hellerau - Laxenburg", ha studiato all'Istituto Yoga di Carlo Patrian. 

Danzatrice e coreografa, ha insegnato danza creativa, nei corsi del Comune di Milano e presso la scuola di danza Mara Terzi. È insegnante di yoga.

Dal padre, mecenate di artisti, ha appreso il gusto della pittura. La scrittrice Lalla Romano, amica di famiglia, ha guidato i suoi primi passi nella conoscenza di poesia e letteratura, per cui fin da bambina ha ottenuto premi e borse di studio. È stata redattrice editoriale. Ha insegnato attività creative presso le scuole medie statali durante il primo settennato di sperimentazione didattica, avendo ottenuto abilitazione ministeriale. Ha tenuto laboratori di scrittura della memoria e di lingue.

Consulente di Assessorati alla Cultura, aveva fondato e diretto l'associazione di servizi culturali "L'albero dell'Arte", per l'ideazione e organizzazione di eventi nei campi dell'arte, dello spettacolo, della cultura, dell'educazione, con all'attivo centinaia di progetti realizzati per enti privati e, soprattutto, pubblici. 

La sua discografia ha sempre cercato il connubio tra musica, letteratura e poesia. L’ultima sua pubblicazione è “Saffosonie. Cantando liriche di Saffo” per Moletto Edizioni Musicali.

Vorianova, "Tempi scueti” il nuovo album in dialetto del duo siciliano

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«”Tempi scueti” è la fotografia dei tempi moderni, “scueti” appunto, e mette in luce le tematiche urgenti dell’abbandono dei territori, delle disuguaglianze sociali e della lotta incessante per i diritti umani, temi attuali come la violenza di genere, la tratta degli esseri umani nel Mediterraneo, le nuove scoperte scientifiche e tecnologiche e non ultimo la canzone che rende omaggio ad una donna icona della lotta alla mafia, Felicia Bartolotta Impastato.»Vorianova

"Tempi Scueti" è un concept album in cui i Vorianova attingono dalle periferie, sia geografiche che mentali, per ristabilire un collegamento con il mondo intero. Sfruttano il potere evocativo delle parole e la forza rivoluzionaria della musica, concretizzando l'idea di resilienza e restanza. Non si tratta di un semplice rimanere, ma di un atto di resistenza e radicamento, un sentirsi ancorati a un luogo pur vivendone lo spaesamento, con l'intento di proteggerlo e rigenerarlo radicalmente.

Un nuovo sound moderno, elettronico contemporaneo, e un beat accattivante in cui coesistono elementi della musica alternative, hip-hop, elettronica e rock. Questa contaminazione di generi fonde il linguaggio musicale odierno con il sound più classico di un quartetto d’archi, offrendo un viaggio verso una nuova dimensione sonora, più matura. Questo lavoro è frutto dell’intenso sodalizio artistico con il musicista Leonardo Bruno, che ha curato gli arrangiamenti e la direzione artistica.

Il disco rivoluziona la musica dialettale siciliana; l'uso del dialetto del proprio paese, Isnello, è dettato dall'istinto e dalla necessità di esprimersi nella lingua dei genitori. La ricchezza fonetica del dialetto dona musicalità e unicità, rendendolo estremamente comunicativo. Questo è il vessillo dei Vorianova, che mirano a preservare e tramandare il patrimonio linguistico siciliano alle nuove generazioni.

Track by track

TEMPI SCUETI

Tempi scueti è la fotografia dei tempi moderni, “scueti”, dove si racconta lo smarrimento dell’uomo odierno, consapevole di vivere un’epoca di cambiamenti e al contempo di grande incertezza del futuro.

“Scueto” è infatti il sentimento di ogni uomo mosso dal desiderio della conoscenza, della scoperta, della ricerca del sé, della rinascita, del cambiamento. La centralità dell’uomo nelle sue azioni e nei suoi comportamenti, dalle guerre alle ultime scoperte scientifiche, il sentirsi scueti (non proprio traducibile con il termine “inquieti”) è ciò che muove la propria vita verso una giusta direzione.

L’INVENZIONI

Il desiderio della conoscenza ha sempre spinto l’uomo oltre i suoi limiti: le invenzioni nel campo della tecnologia, della scienza, della medicina, hanno mutato profondamente la vita quotidiana di ognuno di noi. Oggi assistiamo però inermi all’avanzare di intelligenze artificiali sempre più raffinate e talvolta pericolose, e sembriamo abbandonarci all’idea che queste debbano obbligatoriamente sostituire molte delle attività umane. Ma, nonostante ciò, resiste l’idea e la speranza di rimanere più umani.

FARSU

I social hanno abituato l’uomo a nascondere le proprie insicurezze attraverso la falsità del proprio aspetto esteriore ed interiore. Ci si parla senza guardarsi negli occhi, ci si accarezza senza toccarsi, ci si inventa per quello che non si è, grande è il senso di smarrimento con cui si fa i conti ogni giorno. Diventa sempre più difficile capire la vera fonte delle informazioni, si mette in dubbio ogni cosa, persino la realtà. 

DORMI SAMIR

Questa canzone narra la vicenda reale di Samir, il bimbo siriano che dormiva sempre per fuggire dalla paura. Nel viaggio verso l’Italia, in fuga dal proprio paese di origine, Samir, attraversa le bombe in caduta. E sono le bombe, l’unica cosa che riesce a disegnare. 

Arrivato in Italia con la famiglia, da rifugiato, vive il dramma e la difficoltà di ottenere un permesso di soggiorno che possa impedire loro di tornare nel loro paese devastato dalla guerra.

Non va allora più a scuola, non parla, tende all’ipersonnia e non risponde agli stimoli; questo stato di torpore viene definito dai medici che si prendono cura di lui come sindrome della rassegnazione. Dormire per non vivere, estraniarsi per non avere paura.

SEMU STIDDI

Questo brano è dedicato all’astrofisica e ricercatrice INAF Sabrina Masiero, veneta di nascita ma siciliana di adozione, pioniera in Italia nella ricerca di mondi attorno a stelle simili al Sole.

Fin da piccola trascorre le sue notti scrutando l’immensità dell’universo stellato, cercando di comprendere la meraviglia del mistero della vita, oggi guida a sua volta i giovani nella conoscenza e nel valore del pensiero scientifico, aiutandoli ad acquisire un atteggiamento razionale di fronte a questi odierni tempi “scueti”.

CHIAMAMI ROSA

È un brano di denuncia sulla violenza di genere. Racconta di una donna, che stringe al petto una busta contenente la lettera che ha scritto per l’uomo che da anni abusa di lei; dentro c’è tutta la verità, il coraggio, l’amore per sé stessa, e il superamento, attraverso la condivisione, delle violenze subite.

SEMPRI CI SARA’

È la ruota della vita, che gira inesorabile per tutti, conducendoci in un vortice infinito di esperienze. Un vortice che unisce l’uno all’altro flussi di vita propria e altrui. I nostri corpi, le nostre idee, le nostre azioni, sono attraversati da una corrente che è capace di creare e distruggere nello stesso momento, stringere e sciogliere i nodi di cui è fatta l’esperienza umana.

Tutto quello che ci circonda succede mentre, inconsapevoli, viviamo appieno la nostra vita.

OGNI NENTI

Ogni luogo, ogni ente del nostro mondo è pervaso da un intangibile strato che chiamiamo «significato». E anche dove sembra non esservi alcun senso riusciamo comunque a trovarlo. Nulla può essere privo di senso: ogni singola cosa che è ha in sé un senso con cui si identifica. 

Tutto è niente, niente è tutto: ogni niente fa tanto, ogni poco è vita.

SALINA

Un brano dedicato ai salinari di Marsala, “cotti dal sole, asciugati dal sale e bruciati dal vento”; il sale che è metafora di conoscenza, ciò che dà gusto e sapore alla vita. Uno dei più antichi mestieri che resero la Sicilia protagonista del commercio mondiale sin dall’epoca dei Fenici, riecheggia nelle atmosfere musicali del brano attraverso le parole del testo che descrive il lavoro dei salinari, eredi della tradizione di un mestiere antico e affascinante, faticoso ma ricco di significati storici e culturali.

CU SA SE CANCIA

L’uomo in bilico tra il rimanere inerte di fronte alle asperità della vita e il cambiare strada per rinnovare invece la consapevolezza della propria caducità. È un’esortazione al viaggio continuo della vita, l’uomo che cambia si veste a nuovo, mette a posto tutto nel mondo fino a cambiare sé stesso, migliorandosi. 

SCIARRA

“Sciarra chitarra musica e battaglia” è un’antica filastrocca palermitana che i bambini cantano ancora oggi per dichiarare la fine di un’amicizia o semplicemente quando si litiga e si dichiara guerra a colui che, qualche minuto prima, è stato il nostro compagno di giochi preferito. È  comunque una guerra giocosa, fatta di dispetti, che dura al massimo una nottata; finita la “sciarra” si ritorna ad essere amici. Da adulti le sciarre durano molto di più e lasciano morti e feriti sul campo di guerra, per il continuo bisogno di prevaricare l’altro, di disarmare il più debole, di soffocare la libertà altrui. 

CHISTU POTTI FARI

Questo brano è dedicato ad una donna simbolo della lotta alla mafia, Felicia Bartolotta Impastato. 

Mamma coraggio, dopo l’uccisione del figlio, Peppino Impastato, non si rassegna ma decide di gridare al mondo i nomi degli assassini, sfidando il proprio status familiare e i pregiudizi. Riuscirà nella sua lunga battaglia, durata più di 20 anni, ad avere giustizia per il figlio. Il brano le rende omaggio, immaginando una lettera d’amore scritta per il suo adorato figlio Peppino, dove gli sussurra che non ha più paura di nulla, e che aspetta solo il momento in cui lo rivedrà; i passi sono stati contati e Peppino è rimasto vivo nella memoria di tantissimi uomini onesti che cercano di cambiare le sorti di un mondo alla deriva.

Etichetta: CNI - Compagnia Nuove Indye
Radio date: 22 novembre 2024

BIO

Canzone d’autore dialettale siciliana, prog e classica contemporanea, il tutto con una decisiva impronta mediterranea. E' la caratteristica musicale dei Vorianova, band siciliana originaria di Isnello (PA). Il loro nome prende origine dalla parola “voria” che vuol dire vento. Un vento nuovo nella canzone dialettale che prende dalle tradizioni per soffiare altrove. I loro brani, infatti, fondono i sapori e le atmosfere della Sicilia più interna ed eterna, quella che viaggia tra passato e presente.

Il percorso musicale dei Vorianova si è arricchito negli anni di premi e riconoscimenti, tra i quali nel 2002 il Premio della Critica dell’Accademia della Canzone di Sanremo, nel 2004 il Premio Migliore Interpretazione ad Abruzzo in Festival, e ancora nel 2006 la vittoria al Festival della Canzone di Lercara Friddi, dove vincono anche il Premio per il Miglior Testo. Successivamente, nel 2015, il gruppo vince il Premio Rivelazione Pollina Sète Sòis Sète Luas e nell’ottobre dello stesso anno vince anche il Premio Siciliaterradamuri. Nel 2017 sono ospiti alla decima edizione dello Sciacca Film Fest con il loro videoclip CUNTI DI VENTU. Nel 2020, ricevono il premio AVI dall’Associazione Vinile Italiana. Infine, nel 2021, hanno vinto nella sezione Migliore arrangiamento del Premio Botteghe d’Autore con il brano A TIA CA NUN CI CRIDI.

Diversi gli album pubblicati dai Vorianova nel corso della loro carriera musicale, UCCIA DI TERRA, NUDANIMA, CUNTI DI VENTU e nel 2019 il loro quarto lavoro discografico PÀRTIRI, pubblicato dall’etichetta Isola Tobia Label. Nel 2021 ha visto invece la luce, sempre per Isola Tobia Label, il quinto album NARRÈ.

Hanno inoltre preso parte al tributo a Rino Gaetano AD ESEMPIO A NOI PIACE RINO, realizzato da Isola Tobia Atypical Club, e che si è aggiudicato la Targa Tenco 2021 nella categoria Album collettivo a progetto, interpretando il brano COGLI LA MIA ROSA D’AMORE in dialetto siciliano. Il 5 luglio 2024 pubblicano “Tempi scueti”,  primo singolo e title track del nuovo album in uscita il 22 novembre. “Salina” è l'ultimo singolo in radio dall’11 ottobre 2024.

CAROLINA BENVENGA, “CHRISTMAS DANCE CON CAROLINA” il nuovo album natalizio

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Carolina Benvenga

www.youtube.com/@carolinabenvenga2386

www.instagram.com/carolinabenvenga/

www.tiktok.com/@carolinabenvenga


“Poesia sotto il Vischio”: a Cicerale la prima edizione del concorso per gli amanti dei versi

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Un Natale all’insegna della cultura. Il Comune di Cicerale, piccolo borgo della provincia di Salerno, lancia la prima edizione del concorso di poesia “Poesia sotto il Vischio”.
 
L’iniziativa è stata pensata per dare spazio alla creatività, valorizzare i talenti nascosti e celebrare la bellezza della parola scritta.
 
Il concorso è aperto a tutti senza limiti di età o residenza e mira a creare un dialogo tra generazioni e sensibilità diverse. Ai partecipanti viene concessa massima libertà espressiva, poiché il tema è completamente libero.
 
 
Le regole del concorso

Gli aspiranti poeti, che potranno partecipare gratuitamente, saranno divisi in due categorie:
• Giovani (dai 10 ai 18 anni)
• Adulti (dai 18 anni in su).
 
Ogni partecipante potrà inviare una sola poesia, rigorosamente inedita, scritta in italiano e mai premiata in altri concorsi.
 
La scadenza per l’invio è fissata al 15 dicembre 2024, e le opere possono essere presentate via email all’indirizzo premiopoesiasottoilvischio@gmail.com o consegnate a mano presso il Comune.
 
 
La giuria e i premi
 
Una giuria di esperti composta da poeti, professori, autori, giornalisti e critici letterari avrà il compito di selezionare le poesie migliori.

I vincitori saranno premiati durante una cerimonia che si svolgerà a fine dicembre, nel cuore dell’evento “Natale a Cicerale – Mercatini di Natale”. Per ciascuna categoria sono previsti tre premi principali, oltre a menzioni speciali per opere particolarmente meritevoli.
 
 
La cultura come collante della comunità
 
«Con questa iniziativa il Comune di Cicerale ribadisce il suo impegno nella promozione della cultura e nella valorizzazione del talento locale. Vogliamo offrire un’occasione per riflettere, esprimersi ed emozionarsi», sottolinea l’Assessora alla Cultura Chiara Valva.
Ogni poesia è una storia, e il Natale a Cicerale fornirà il palcoscenico ottimale per raccontarla.
 
Per ulteriori informazioni e per partecipare, basta visitare il sito del Comune o le pagine social del concorso.

Per maggiori informazioni scrivere a premiopoesiasottoilvischio@gmail.com.

Giving Tuesday 2024: tante iniziative in tutta Italia, nel segno della generosità, dopo la "sbornia" del Black Friday

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Martedì 3 dicembre, l'Italia e il mondo si uniscono per celebrare il GivingTuesday, la giornata mondiale del dono, un'importante occasione per riflettere sul valore del dono e sulla capacità di promuovere la generosità come leva per il cambiamento sociale. 

In Italia, la Fondazione Filantropica AIFR - ETS guida l'ottava edizione del GivingTuesday proponendo una serie di iniziative pensate per sensibilizzare l'opinione pubblica e valorizzare il ruolo del Terzo Settore, con il patrocinio di ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani, Assifero e CSVNet.

Stando ai dati, oltre il 54% degli italiani considera il dono essenziale per migliorare la società, un dato significativo in un contesto segnato da crescenti disuguaglianze e dall'urgenza di trovare risposte concrete alle numerose emergenze sociali[1]. Inoltre, il 42% dei millennial italiani è pronto a donare regolarmente per cause sociali, una generazione sempre più consapevole e impegnata.

"Il 3 dicembre, il GivingTuesday rappresenta un'opportunità unica per dimostrare che l'Italia continua a essere un paese di grande generosità - spiega Marco Cecchini, Presidente di Fondazione AIFR.  - Questa giornata ci invita a riflettere sul valore del dono e sulla forza della solidarietà, specialmente in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo. Ogni piccolo gesto conta e può davvero fare la differenza nella vita degli altri. In un'epoca in cui disuguaglianze sociali ed emergenze sono sempre più evidenti, è fondamentale unirci e sostenerci reciprocamente. La generosità è un linguaggio universale che ci unisce e ci permette di affrontare le sfide del presente e del futuro”.

Nato a New York nel 2012 come risposta solidale all'ondata di consumismo del Black Friday e del Cyber Monday, il GivingTuesday ha rapidamente assunto una dimensione globale, diventando la più grande celebrazione internazionale della solidarietà e coinvolgendo oltre 100 paesi. Secondo i dati del GivingTuesday Data Commons, l'edizione 2023 ha registrato negli Stati Uniti donazioni record per un totale di 3,1 miliardi di dollari raccolti. Anche in Italia, il GivingTuesday ha visto un'importante adesione, con 760.000 euro donati da 17.813 sostenitori. La donazione media di circa 98 euro riflette il crescente impegno solidale anche a livello nazionale, confermando la diffusione dell'iniziativa anche nel nostro Paese. 

TUTTE LE INIZIATIVE PROMOSSE DA AIFR PER PARTECIPARE AL GIVINGTUESDAY ITALIA

La Fondazione AIFR promuove numerose attività in Italia, per una partecipazione attiva della cittadinanza e delle istituzioni all'ottava edizione del GivingTuesday.  

"A SCUOLA DI GENEROSITÀ”: IL PROGETTO CHE FORMA CITTADINI CONSAPEVOLI

 "A Scuola di Generosità” è un'iniziativa educativa di Fondazione AIFR pensata per sensibilizzare gli studenti sui temi della solidarietà e dell'impegno sociale. Se negli anni passati sono state coinvolte le scuole secondarie, quest'anno, per la prima volta, il programma introduce schede didattiche progettate per le scuole primarie, ampliando il suo raggio d'azione e coinvolgendo una platea ancora più giovane. Le tematiche affrontate spaziano dalla solidarietà ai diritti umani, dall'immigrazione alla cittadinanza attiva. In collaborazione con esperti e organizzazioni non profit, sono disponibili 16 schede didattiche che propongono attività interattive, tra cui discussioni in aula, lavori di gruppo e laboratori creativi. Gli insegnanti possono accedere gratuitamente al materiale didattico attraverso il sito GivingTuesday.itNel 2023, l'iniziativa ha registrato oltre 1.600 download delle schede, coinvolgendo più di 300 scuole in tutto il Paese e attivando migliaia di studenti in attività di solidarietà e impegno civico. Inoltre, il Premio "Scuola più Solidale” ha premiato l'ENGIM San Paolo di Roma, assegnando un contributo di 1.000€ per il suo progetto che ha dimostrato un impatto significativo sulle nuove generazioni.

STREAMINGTUESDAY: 24 ORE DI DIRETTA STREAMING ALL'INSEGNA DELLA GENEROSITÀ

Per il 3 dicembre la Fondazione AIFR lancia la seconda edizione di StreamingTuesday, una maratona in diretta streaming su Twitch, coinvolgendo oltre 30 content creator, che si alterneranno dalle prime ore del mattino fino a notte fonda. Durante la maratona, diversi streamer intratterranno le loro community con sessioni di gaming e just chatting, invitando il pubblico a donare a favore di importanti cause sociali. Nel 2023, ben 25 streamer hanno attirato circa 1.500 visualizzatori unici, riuscendo a raccogliere fondi destinati a numerosi progetti solidali portati avanti da organizzazioni non profit, tra cui AISM, ABIO e Save The Children. Il format della maratona prevede diverse modalità di intrattenimento, tra cui sessioni di gaming per raccogliere fondi e "Quattro Chiacchiere”, una sezione dedicata al dialogo con la community. Per conoscere gli streamer coinvolti e il palinsesto delle dirette in previsione per l'edizione 2024, è possibile visitare la pagina ufficiale di StreamingTuesday: givingtuesday.it/streamingtuesday

3 DICEMBRE: L'ITALIA SI ILLUMINA DI ROSSO PER IL GIVINGTUESDAY

Dopo il successo dell'edizione 2023, che ha visto la partecipazione di oltre 100 comuni italiani, il Giving Tuesday torna anche quest'anno a illuminare di rosso monumenti storici d'Italia, grazie alla collaborazione con l'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Il 3 dicembre, le città italiane, da nord a sud, si illumineranno di rosso, un colore che simboleggia l'amore e la solidarietà. Sono già più di 70 i comuni che hanno aderito all'iniziativa, tra cui Bologna, Genova, Firenze, Pisa, Assisi, Lecce, Brescia, Cagliari, Potenza, Arezzo, Taranto, Reggio Calabria. Per scoprire i monumenti e le città che si illumineranno di rosso, si può consultare la pagina givingtuesday.it/italiainrosso.

COME SEGUIRE IL GIVINGTUESDAY SUI SOCIAL

Sui social, ciascuno può contribuire a "rendere virale la generosità” condividendo la propria iniziativa e partecipazione alla Giornata con l'hashtag #GivingTuesday. 

Tanti sono i modi per partecipare alle celebrazioni: si può condividere sui social la causa che più sta a cuore o fare una donazione a un'organizzazione non profit. Ogni gesto di generosità ha un impatto. Sul sito tante idee per unirti all'iniziativa: https://givingtuesday.it/come-partecipare-2024/

 

Messina Film Festival - Cinema & Opera, il concorso dei cortometraggi quest’anno ha un respiro ancora più internazionale

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Manca poco all’inaugurazione dell’ottava edizione del Messina Film Festival - Cinema & Opera, in programma dal 30 novembre al 7 dicembre.

 

Particolarmente atteso il concorso internazionale dei cortometraggi, che hanno come tema quello della lirica e le cui proiezioni si svolgeranno alla Sala Laudamo del Teatro Vittorio Emanuele. Saranno in totale 16 i lavori valutati da una giuria composta dai registi Fabio Mollo (Presidente) e Anne-Riitta Ciccone e Leti Dafne, cantante lirica e rap.

 

Nei mesi scorsi sono arrivati oltre 1400 corti da 88 Paesi del mondo grazie all’iscrizione del Festival sulle piattaforme Filmfreeway e Festhome.

 

Il direttore artistico, Ninni Panzera, evidenzia: “Quest’anno il concorso ha un respiro ancora più internazionale, grazie alla presenza di cortometraggi proveniente non solo dall’Italia, ma anche dal Regno Unito, Cina, Francia, Spagna, Brasile e Svizzera. Fra questi, assisteremo a 3 prime mondiali, 9 prime italiane e ci sarà anche la partecipazione di 3 opere realizzate da filmmaker messinesi”.

 

In contemporanea alle proiezioni del Festival i corti potranno essere visti anche on line sulla importante piattaforma cinematografica MyMovies garantendo una visibilità nazionale al concorso.

 

Al miglior cortometraggio sarà assegnato il Premio Emi Mammoliti, ed è previsto anche un Premio speciale della Giuria.

 

Concorso Cortometraggi 2024 sul tema opera lirica

 

1. Astéria (Svizzera, 2024) di Elliot Huescar (3’)

 

2. Brainland (Regno Unito, 2024) di Chiara D’Anna (13’) prima italiana

 

3. Casti quel che costi (Italia, 2024) di Michelangelo Gregori (13’)

 

4. Feet (Cina, 2024) di Nianyu Zhong (8’) prima mondiale

 

5. Le fantôme du Palais Longchamp (Francia, 2024) di Gelena Baranovskaya (2’) prima mondiale

 

6. In bocca al lupo (Spagna, 2022) di Ezequiel Casamada Arnella (6’) prima italiana

 

7. In posa per l’America (Italia, 2024) di Luciangela Gatto (15’) prima italiana

 

8. In Your Dreams (Regno Unito, 2024) di Ayman Mokhtar (15’) prima italiana

 

9. Josefine (Regno Unito, 2024) di Antonia Bain (14’) prima italiana

 

10. Niente ferie ad agosto (Italia, 2024) di Filippo Pino (8’) prima italiana

 

11. Paraules d’un somriure (Spagna, 2024) di Albert Muns, Alex Pérez, David Piñol (5’) prima italiana

 

12. Retrogusto (Italia, 2022) di Nicola Scamarcia (11’)

 

13. Shakespeare in smoke (Spagna, 2023) di Francesco Cocco (9’)

 

14. Susanna (Italia, 2024) di Sharon Grace Badia (7’) prima mondiale

 

15. Tacet (Italia, 2024) di Valeria Gentile (15’) prima italiana

 

16. Um mal necessario (Brasile, 2024) di Lucas Martins (14’) prima italiana

 

Il programma integrale delle proiezioni dei corti si trova al link: https://www.messinafilmfest.it/program/2/2/3/8/programma



Il Messina Film Festival - Cinema&Opera è realizzato grazie al contributo del Teatro di Messina, dell’Assessorato Regionale Turismo Sport e Spettacolo della Sicilia Film Commission, del Comune di Messina, di Unioncamere Sicilia, della Presidenza dell’ARS e CNA Sicilia.  Media partner: Rai News 24, Rainews.it, Rai Italia, TGR Sicilia, MYmovies, Sicilia Spettacoli, Radio Taormina.          


negramaro, FREE LOVE il nuovo album: 12 tracce, 8 collaborazioni

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“Free love” è il nono album in studio dei negramaro ed è disponibile in digitale, cd e vinile da venerdì 22 novembre. Dodici tracce, otto collaborazioni: Aiello, Malika Ayane, Elisa, Niccolò Fabi, Tiziano Ferro, Fabri Fibra, Jovanotti,  JJ Julius Son sono gli ospiti presenti nel disco. 


L’album è stato registrato a Berlino negli storici Hansa Studios, che hanno ospitato U2, David Bowie, Depeche Mode, Iggy Pop, REM e altri importanti artisti della storia della musica mondiale.
Tutti i testi e le musiche sono di Giuliano Sangiorgi, la produzione artistica è affidata a Giuliano Sangiorgi, in collaborazione con Taketo Gohara, Sixpm, Andro, d.whale (Davide Simonetta) e negramaro.

Le collaborazioni del disco sono frutto di amicizie e legami artistici che durano nel tempo: con Elisa i negramaro avevano già lavorato in “Basta così” e “Ti vorrei sollevare”, con Jovanotti in “Cade la pioggia” e “Safari”. Con Fabri Fibra la collaborazione arriva dopo un lungo periodo di stima reciproca, cominciato dieci anni fa con alcuni messaggi condivisi sui social, nei quali Giuliano e Fibra hanno espresso il loro desiderio di scrivere qualcosa insieme. Malika Ayane è l’artista per cui Giuliano ha scritto “Come foglie”, “Niente”, “E se poi”; insieme hanno interpretato “La canzone del sole”, durante la serata cover a Sanremo 74. 
Sono prime collaborazioni artistiche, ma amicizie di lunga data, quelle con Niccolò Fabi e Tiziano Ferro. Con Niccolò Fabi, Giuliano ha duettato in una diretta social sulle note di “Delicate” di Damien Rice, durante il lock down. Con Tiziano Ferro, ha fatto emozionare lo Stadio San Nicola di Bari sulle note di “Non me lo so spiegare” ed “Estate”.
Sono nuovi incontri quelli con Aiello e JJ Julius Son. Aiello è stato ospite di N20 BACK HOME, il concerto evento di Galatina, organizzato nel 2023 per festeggiare i vent’anni della band e tuttora disponibile su RaiPlay. Gli altri ospiti che si sono esibiti con la band sono: Malika Ayane, Elisa, Niccolò Fabi, Ariete, Rosa Chemical, Ermal Meta, sangiovanni, Samuele Bersani, Fiorella Mannoia, Diodato, Samuel. 

 JJ Julius Son -autore della hit “Way down we go” da oltre un miliardo di streaming- rappresenta la novità assoluta del disco. La band islandese di cui è membro, dal sound rock blues e la voce profonda di Jokull Juliusson, portano tutta la vigorosa energia nel pezzo che, insieme al sound caratteristico dei negramaro, esplode nel mantra “Free Love”. Ripetuto quasi ossessivamente, “Free Love” è anche la title track del disco e rappresenta appieno le nuove radici dei negramaro ed è un video, per la regia di Tiziano Russo, girato sulle suggestive vette del Monte Bianco a  3466 s.l.m., con la collaborazione di Skyway Monte Bianco, noto anche come il tetto d’Italia.

 

Il concept di “Free love” si esprime attraverso la copertina del disco, che ospita l’opera originale “NARCISO” di Jago. L’opera rappresenta l’uomo riflesso in una donna e il suo contrario. Così come nell’opera di Jago, nel disco dei negramaro c’è una simmetria perfetta di sentimenti.

All’opera è sovrapposto il logo rosso Free Love, creato ad hoc dal collettivo Lrsa. Il logo di “Free Love” era già comparso, come spoiler, nel videoclip di “Luna Piena”.

Jago ha deciso di aprire il proprio museo a Napoli, nel Rione Sanità, utilizzando la chiesa barocca di Sant’Aspreno ai Crociferi. L’artista ha accolto nel suo museo tre ragazzi che avevano imbrattato una sua opera esposta a Roma. Invece di denunciarli, ha voluto dare loro in mano gli scalpelli, per far provare la fatica che ci vuole, il tempo, il lavoro.

Un approccio alla creatività che accomuna Jago ai negramaro e alle tematiche del loro ultimo disco, dove si descrivono distanze, muri, temporali e sbagli. Ostacoli che vanno superati con l’amore. “Free love” è un invito ad agire di fronte a tutte le difficoltà che si incontrano, agli errori che si commettono. Nel disco, Giuliano li descrive come fenomeni da affrontare con coraggio, speranza, umanità, con grinta e orgoglio.
 

Esci sole quando fuori piove e ferma il temporale - Esci sole     

Non permettere proprio a nessuno di toglierti il coraggio di decidere del tuo destino - Berlino Est 

 

Un disco che non censura il sapore dell’amaro, che svela la fragilità e l’inquietudine. Un disco che invita all’azione, non solo come risposta alle avversità, ma come spinta per sognare, sperare, tornare a splendere. La forza e la fiducia di uscire dalla comfort zone.
 

Sogno a più non posso fino a che non sembra vero - Fino al giorno nuovo

Proviamo a splendere - Luna Piena 

Muovi le mani che diventiamo più umani - Marziani

Lasciami andare verso nuove speranze - Lente 

C’è tutta la vita artistica e personale dei negramaro degli ultimi anni, in questo racconto. La band più importante del panorama musicale italiano non ha mai nascosto gli alti e bassi, che ha vissuto duranti questi vent’anni di amicizia e carriera. Vicende che si sono alternate ai grandi successi, ottenuti da questi sei ragazzi oggi uomini, che hanno letteralmente attraversato la grande trasformazione del mercato musicale, rimanendo per vent’anni ai vertici delle classifiche. Una trasformazione che li ha visti rimanere integri nella loro sound, tenendo da sempre centrale la componente live. In un continuo procedere in avanti, tra stop e ritorni fiammanti.


Basta saper andare, andare, andare - Ricominciamo tutto

 

“Free love”, liberati dalle paure e amati. L’invito è rivolto a tutti. Ai ragazzi, perché possano modellare il proprio futuro, senza la paura di sbagliare. Agli adulti, perché c’è sempre tempo per riprendere in mano la propria vita e cambiarla.
 

Non è mai troppo tardi - Diamanti
Voglio vivere e sbagliare - Solo se sbagli
Conosco il rischio, semmai voliamo su di un’altra stella - Io direi di si 
 

E’ un disco che parte dal racconto personale della band, per allargare lo sguardo e  descrivere il mondo che ci circonda, la dimensione sociale, comunitaria che tutti viviamo.
Free love rivendica la libertà di amare se stessi e gli altri, perché amare è un diritto. Amare senza pregiudizi, violenza e discriminazioni. Ogni persona è libera di essere ciò che è, di amare chi desidera. Un modo di amare che non ammette possesso o prevaricazione e che guarda alla diversità come ricchezza. 

Dal disco sono stati già estratti i singoli “Diamanti (con Elisa & Jovanotti)”, “Fino al giorno nuovo (feat. Fabri Fibra)”, “Ricominciamo tutto” (Sanremo 2024), “Luna Piena”, numero uno in radio e premio Earone come Artista italiano indipendente più ascoltato e “Marziani”, uscito in radio e in digitale l’8 novembre.
Il viaggio live dei Negramaro continua. Da settembre 2025 la band tornerà ad esibirsi nei palasport con un nuovo tour che toccherà tutte le principali città italiane. NEGRAMARO PALASPORT 2025, prodotto da Friends and Partners, sarà anche l’occasione per ascoltare per la prima volta dal vivo le canzoni di “Free Love”.

Le date:

27 settembre 2025 Jesolo, Palazzo del Turismo

3 ottobre 2025 Assago (Mi), Unipol Forum

7 ottobre 2025 Casalecchio di Reno (Bo), Unipol Arena

10 ottobre 2025 Torino, Inalpi Arena

12 ottobre 2025 Firenze, Nelson Mandela Forum

14 ottobre 2025 Eboli, Palasele

17, 18 e 19 ottobre 2025 Bari, Palaflorio

23, 24 e 25 ottobre 2025 Messina, PalaRescifina

29 ottobre 2025 Roma, Palazzo dello Sport di Roma

 

Biglietti disponibili in vendita su tutte le prevendite abituali.

 

I negramaro sono: Giuliano Sangiorgi (voce, piano e chitarre), Emanuele Spedicato (chitarre), Ermanno Carlà (basso), Danilo Tasco (batteria), Andrea Mariano (pianoforte, sintetizzatori, programming, editing), Andrea De Rocco (campionatore).
Con vent’anni di carriera, la band incarna non solo una storia artistica unica, ma soprattutto la storia di un’amicizia, che nasce nei primissimi anni zero sui banchi dell’università. Sono stati la prima band italiana a suonare allo Stadio San Siro di Milano, allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli e all’Arena di Verona. Il loro è un percorso ricco di record e certificazioni multiplatino con 9 album di studio, 1 album live, 1 greatest hits, 3 docu-film.

 

INSTORE TOUR “Free Love”


sabato 23 novembre ore 17.00 MILANO
Mondadori Duomo, piazza del Duomo


domenica 24 novembre ore 17.00 TORINO
CC To Dream Urban District Corso Romania 460
 

lunedì 25 novembre ore 17.30 FIRENZE
Feltrinelli, piazza della Repubblica

martedì 26 novembre ore 17.30 ROMA
Discoteca Laziale, via Giovanni Giolitti 263

venerdì 29 novembre ore 17.30 NOLA (NAPOLI)
CC Vulcano Buono, via Boscofangone

sabato 30 novembre ore 17.00 BELPASSO (CATANIA)
CC Etnapolis, Contrada Valcorrente 23

domenica 1 dicembre ore 17.00 RIZZICONI (REGGIO CALABRIA)
CC Porto degli Ulivi, Strada Provinciale 1 di Gioia Tauro e Locri 111

martedì 3 dicembre ore 17.30 MOLFETTA (BARI)
CC Gran Shopping Mongolfiera, via Adriano Olivetti

mercoledì 4 dicembre ore 17.30 CASALECCHIO DI RENO (BOLOGNA)
CC Gran Reno, via Marilyn Monroe 2

giovedì 5 dicembre ore 17.30 VENEZIA
CC Nave de Vero, via Pietro Arduino 20
 

lunedì 9 dicembre ore 17.30 CORCIANO (PERUGIA)
CC Quasar Village, via Aldo Capitini 8
 

 

TRACKLIST “Free Love”

1.Free love (ft. JJ Julius Son)
2.Marziani
3.Ricominciamo tutto
4.Fino al giorno nuovo (ft.Fabri Fibra)
5.Diamanti (con Elisa & Jovanotti)
6.Congiunzione astrale (ft. Niccolò Fabi)
7.Luna Piena
8.Berlino Est
9.Lente (ft. Aiello)
10.Solo se sbagli (ft.Tiziano Ferro)
11.Esci sole!
12.Io direi di sì (ft. Malika Ayane)
 

 

Note di Giuliano Sangiorgi

Free love (ft. JJ Julius Son) 

Liberi di amare e di amarsi nell’accezione più pure e ancestrale del termine.

Una lotta continua e aperta tra l’uomo che vorrei essere e l’animale che mi porto dentro.

“Il mostro resta negli abissi finché non lo sveglierò…”

Julius è entrato come “un pugno nello stomaco”. 

Questa libertà, di musica e parole, è il loro posto nel mondo, nel mio, nel nostro mondo!

Ode al blues e alla sua eterna libertà!!!

 

Marziani

“Senza più fingere noi saremo felici con niente…

Basterà stringere mani che sono mani sempre!”

L’umanità sopra ogni cosa, alieni siamo noi, mentre ci allontaniamo dalla nostra natura, quella di stringersi gli uni agli altri, come mani che sanno fare solo questo nella migliore delle loro funzioni, aiutarsi e “co-m-prendersi”.

 

Congiunzione astrale (ft. Niccolò Fabi) 

Ci sono degli incontri che solo nella libertà più autentica si trasformano in vere e proprie congiunzioni astrali.

Com’è avvenuto in maniera del tutto naturale e casuale con Niccolò Fabi.

Amici da una vita e una vita fa, in una notte d’estate, cantammo questa canzone e solo oggi, che siamo davvero liberi, in un mondo che tende a rinchiudersi in schemi e omologazioni sembrerebbe per sempre, veniamo allo scoperto, nudi e crudi come Musica ci ha fatto!

 

Luna piena

Continuo a restare un lupo in completa adorazione della luna e del suo cielo, del suo mare, della sua notte, del suo lato oscuro, il suo lato migliore. La vita, l’estate, restano per me pur sempre in bilico, tra malinconia e stupida allegria. Di gran lunga preferisco “The dark side of the moon” e reagisco ululando e cantando alla luna, tutto il mio semplice stupore.

Non stupiamoci di stupirci!

 

Lente (ft. Aiello)

“Come fa un cane che sogna, che se corre resta fermo, io qui ancora aspetto il vento” perché penso che siamo un sogno ad occhi aperti  finché restiamo con le mani conserte senza pregare niente, senza aspettarci chissà cosa dalla vita… chissà quale miracolo o quale nuovo vento. Siamo noi quel vento che tira forte ogni volta che ritroviamo il suo punto d’origine.

Lente sono le nostre vite se solo siamo in grado di trattenerle a tutto quello che crediamo sia veramente importante e il tempo passi pure come il vento e se ne fotta, e rimescoli le carte tanto resteremo immobili e r-esisteremo alle sue intemperie, come Roma e le sue antiche rovine.

 

Berlino est

Lo sapevo che sarebbe andata così! Come il primo uomo sulla luna, una luna che anche da quel punto di vista così privilegiato, rimane ancora e pur sempre misteriosa e “aliena”, come quell’uomo, ho toccato per la prima volta un suolo inesplorato e una canzone è tutto quello che potevo dire per raccontare quell’istante, che da una moquette di uno stupido hotel come sempre sbagliato nella sua scelta, mi ha spinto tra le strade di una città che racconta nei resti di un “banalissimo” muro il continuo dissidio tra umanità e il suo contrario.

Pensavo di non essere in grado di comprendere e non credo di esserci riuscito, ma ci sono almeno passato attraverso e ho capito solo che voglio ancora sognare, come Berlino ha fatto, fino a far crollare qualsiasi muro, soprattutto quelli che dentro di me ho costruito anche senza saperlo o volerlo.

 

Solo se sbagli (ft.Tiziano Ferro)

Una canzone contro ogni forma di prigione che l’orgoglio, quello a tutti i costi, può costruire.

E allora riconoscendo gli sbagli e urlandoli o cantandoli ad alta voce, esci da quella zona d’ombra in cui non scegli e sembra convenga farlo, per non stare da nessuna parte, così sei sicuro che  non sbagli.

Con Tiziano, ci invitiamo a scegliere: vogliamo vivere e sbagliare e innamorarci di un amore puro e sincero, questo sì, sincero a tutti i costi! 

 

Esci sole!

Una canzone rivolta alla stessa anima, mia, nostra, sempre in continuo e tumultuoso sconvolgimento, un eterno temporale in cui sembra non uscire mai il sole e allora, proprio allora,  in quel momento pieno di tuoni, saette e grigio, urlare e ancora urlare liberamente “esci sole!”, un imperativo rivolto a qualcosa di infinito che crediamo di non saper gestire, ma non c’è limite alla forza di volontà, può spostare nuvole e mondi se solo si crede fino in fondo di essere liberi.


Io direi di sì (ft. Malika Ayane) 

Malika e io lo conosciamo bene il nostro amore nudo e crudo, senza orpelli, fin dove ci ha spinti, fino a ritrovarci in una Berlino che non sapevamo minimamente ci avrebbe legato fin dentro alle ossa, quando ci sentivamo in caduta libera “come foglie”.

 

In tutto “Free love” soffia questo vento di libertà, spregiudicato e nuovo, e lo lasciamo soffiare, forte, fortissimo, senza preoccuparci e senza voler sapere fin dove ci spingerà…

“Conosco il rischio” ogni volta, “semmai voliamo su di un’altra stella”.

“Free love, do you feel the same?”

Il richiamo dell'azzurro: un viaggio poetico con Sandra Vezzani

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Sandra Vezzani, con il suo L'azzurro sopra, ci offre una raccolta di poesie che sembrano fiorire dalla profondità della sua anima, come un giardino interiore in cui le emozioni si intrecciano con il paesaggio naturale.
Pubblicato da Aletti Editore nella collana I Diamanti , questo volume rappresenta un percorso intimo e universale, un viaggio verso l'azzurro del cielo e del mare, simbolo di speranza e pace.

Dalla prefazione di Hafez Haidar, comprendiamo subito che il cuore del libro è la ricerca di una quiete interiore, quella che Vezzani trova osservando il mare e il cielo. Ogni componimento è una finestra aperta su un frammento di vita, un pensiero, una sensazione che si materializza attraverso immagini potenti e delicate. La sua poesia, infatti, è un inno alla bellezza della natura, alla complessità dell'amore e all'importanza del silenzio.

La forza di L'azzurro sopra risiede nella capacità dell'autrice di trasformare esperienze personali in riflessioni universali. I suoi versi, spesso brevi e incisivi, ci parlano di vita quotidiana, di dolore, di amore e di perdita, ma sempre con uno sguardo rivolto verso l'alto, verso quell'azzurro che rappresenta una via d'uscita, un rifugio.

Un amore eterno

In alcuni dei versi più toccanti, Vezzani affronta il tema dell'amore in tutta la sua intensità e fragilità. Le sue poesie sono cariche di nostalgia e malinconia, come in Addio , dove l'autrice riflette sull'inevitabilità della separazione e sulla fedeltà ai propri sentimenti. Anche quando l'amore svanisce, la sua eco rimane viva nel cuore, come un richiamo dolce e doloroso.

La natura come specchio dell'anima

Nei suoi componenti, la natura non è solo uno sfondo, ma un vero e proprio specchio dell'anima. Il vento, il mare, il cielo e la terra diventano protagonisti di una narrazione poetica in cui l'autrice sembra trovare un rifugio dai tormenti interiori. A Lampedusa , ad esempio, Vezzani dipinge l'isola come una figura materna, aspra e accogliente, capace di custodire il dolore dell'umanità e di offrirgli una nuova prospettiva di pace.


Una raccolta da scoprire

L'azzurro sopraè una raccolta che merita di essere letta con attenzione e calma, immergendosi in ogni parola, in ogni immagine evocata. Sandra Vezzani ci guida in un viaggio fatto di emozioni sincere e potenti, regalandoci una visione del mondo che, pur essendo personale, riesce a risuonare profondamente in chi legge.

Casa Sanremo Writers 2025 : Questo libro è stato selezionato per la vetrina letteraria nazionale in concomitanza con il Festival di Sanremo. La campagna di promozione è organizzata da SBS Edizioni & Promozione.


“Inseparabili” di Androgynus, il nuovo singolo che sfida i cliché dell'amore

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Dal 22 novembre 2024 sarà in rotazione radiofonica “Inseparabili”, il nuovo singolo di Androgynus sulle piattaforme digitali di streaming dal 15 novembre che anticipa l'uscita in digitale e in formato fisico del nuovo LP “L'eterno è solo un attimo” (MArte Label) realizzato con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.  

Inseparabili”è un brano che parla di una coppia anticonformista che capisce come resistere alle prove di una lunga storia. Dopo qualche calcio in bocca la solitudine del tradimento si piega alla forza dell’attrazione che nasce dalla chimica dei corpi. Liberi ma inseparabili, questi amanti si abbandonano al ritmo di un valzer che li porta a ballare su onde che non permettono alla vita di essere banale.

Il videoclip“Inseparabili” racconta di una coppia il cui amore “terreno” si trasforma in un amore più universale, simbolizzando il legame umano come un ponte verso una connessione cosmica, con l’amore che diventa una forza che ci unisce al tutto. Inoltre, la tensione del desiderio romantico viene utilizzata come metafora del desiderio esistenziale, rappresentando la ricerca umana di risposte ai misteri dell’universo e della vita.

“L’eterno è solo un attimo”, il nuovo album di Androgynus in uscita il 29 novembre, ha richiesto una lunga gestazione, come succede spesso a molte opere artistiche. Alcune canzoni sono state scritte nell’arco degli ultimi anni, altre sono nate in appena due giorni durante la registrazione del disco.

Il cuore del lavoro si trova nelle idee iniziali di Gabriele Bernabò, che, insieme al gruppo e al produttore artistico Manuele Fusaroli, ha affinato gli arrangiamenti e i testi. Interessante è la decisione di escludere l’uso di basi elettroniche durante la stesura delle registrazioni finali, optando invece per una base di basso e

batteria, suonati da Stefano Giuggioli e Francesco Terribile.

Un altro elemento distintivo del sound del disco è l’uso di un Farfisa Louvre (un tipo di tastiera vintage) che, insieme ad altri strumenti elettronici più recenti, è stato trattato attraverso amplificatori vintage come quelli Davoli e Vox, per evitare la “freddezza” di un processamento del suono digitale.

La parte più caratteristica del disco, tuttavia, è l’inserimento del violino. Bernabò ha scelto di utilizzare le sue competenze classiche per registrare delle orchestrazioni che alternano momenti di melodia solistica ad armonizzazioni di supporto per le canzoni, conferendo al disco una profondità e una ricchezza emotiva.

Il processo di produzione dell’album si è svolto in sei settimane nello studio NHQ, nella campagna ferrarese.

Questo disco è un esempio di come l’uso delle tecnologie moderne possa essere di supporto a metodi più tradizionali per creare un sound che sia innovativo e consapevole della tradizione musicale.


Spiega l’artista a proposito della poetica del nuovo album:
«Vi invito a vivere con intensità questo preciso istante, il passato è già finito ed il futuro non esiste ancora; se riuscirete a viverlo con intensità, potrete sentire una tale forza, una tale bellezza, un tale significato, che non sarà più necessario tentare di spiegare cos’è “L’Eterno”.»

TRACK LIST:

·         Introduzione

·         L’Eterno è solo un attimo

·         Danza magica

·         Amami

·         Grido per te

·         Inseparabili

·         Amore Vero

·         Uroboro

·         Pianeta


Biografia

Androgynus, nome d’arte di Gabriele Bernabò, è un artista toscano il cui tentativo è quello di far convivere suono, immagine e parola al fine di riaccendere la loro potenza evocativa e veicolare significati spirituali.

Il primo LP di Androgynus è descritto da Repubblica (Firenze) come una sintesi ideale tra Battisti, Battiato, glam rock e psichedelia. Nel 2022, Rockit lo inserisce tra i 50 dischi più belli dell'anno, e un suo singolo entra nella playlist editoriale di Spotify Rock Italia. Alla fine dello stesso anno, Androgynus vince tre premi al Rock Contest.

Nel 2023, Gabriele, leader di Androgynus, si esibisce nel tour di Lucio Corsi, calcando palchi prestigiosi come l’Alcatraz di Milano e l’Arena di Verona. Nello stesso anno, consegue la laurea magistrale in violino al Conservatorio Santa Cecilia di Roma.

Nel 2024, vince il prestigioso finanziamento “Per chi crea” della SIAE e firma con l’etichetta MArte Label. Attualmente, è impegnato nella registrazione del secondo LP, “L’Eterno è Solo un Attimo”, in uscita nel mese di novembre 2024.

Il 1° novembre esce il singolo “Danza magica” (MArte Label).


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Roma Arte in Nuvola 2024, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea. Cultura, sperimentazione, ricerca

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Foto di Marino Festuccia

Roma si prepara ad accogliere da oggi venerdì 22 fino a domenica 24 novembre la quarta edizione di Roma Arte in Nuvola, uno degli appuntamenti più attesi nel panorama dell’arte moderna e contemporanea nazionale e internazionale, ideata e diretta da Alessandro Nicosia, prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con la direzione artistica di Adriana Polveroni e promossa con Eur S.p.A.

 Un vero e proprio hub artistico a tutto tondo, dove artisti, gallerie, appassionati, insieme alle grandi istituzioni, anch’esse parte attiva nella programmazione della manifestazione, si incontrano per offrire un’esperienza nelle molteplici anime della creatività all’interno di una location esclusiva: la Nuvola.

In questo scenario d’eccezione si trova di tutto, 140 gallerie nazionali e internazionali, nuovi approcci alla realtà e un tuffo nel magma dell’arte contemporanea, un caleidoscopio di forme e colori, un’immersione giocosa nell’arredo estetico e concettuale nel nostro presente, qui è viva e presente la definizione che “L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni” (P. Picasso). 

Nel percorso di crescita della fiera sempre in divenire – che quest’anno vedrà protagonista il Portogallo come Paese ospite – si affiancano eventi collaterali che animeranno i corridoi della Nuvola, arricchendo l’esperienza di questa nuova edizione. 

Eccellenza e attenzione allo sviluppo culturale del territorio sono la conferma delle collaborazioni istituzionali con il Ministero della Cultura, la Direzione Generale Creatività Contemporanea, con la Fondazione MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, con l’Istituto centrale per la grafica, con la Direzione generale Archivi e il Museo delle Civiltà, fino alla Regione Lazio e Roma Capitale; main sponsor Banca Ifis che, per l’occasione, allestirà uno spazio dedicato ad Antonio Canova esponendo 12 busti inediti del maestro veneziano, recentemente ritrovati e restaurati grazie al supporto di Ifis art. 

Roma Arte in Nuvola 2024 sarà un’occasione unica per intraprendere un viaggio emozionante tra le migliori proposte artistiche e le nuove avanguardie in grado di catturare l’interesse non solo di addetti ai lavori, ma anche di un pubblico di giovani neofiti attirati dalla scoperta di un nuovo modo di intendere l’arte.

Dove: La Nuvola, Viale Asia 40/44 – Roma (Eur)
Quando: 22 novembre – 24 novembre 2024 (apertura al pubblico)
Orari: dalle ore 10:30 alle ore 20:30

Info06 8535303romaarteinnuvola.euinfo@artenuvola.eu
@romaarteinnuvola  #romaarteinnuvola

Prevendite su www.ticketone.it

Biglietti: Intero € 15,00. Ridotto under 26 e over 65 € 10,00

LEONARDO CONTI e il 1° romanzo "L'ERA DEI NAUFRAGI": un affresco toccante di un'umanità che ricerca se stessa

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È in libreria il nuovo romanzo di Leonardo Conti: un affresco toccante di un'umanità che ricerca se stessa.

 

Sinossi

Un esordio sorprendente quello di Conti, che al suo primo romanzo ci accompagna in un viaggio fisico e spirituale al tempo stesso, intrecciando storie personali a destini comuni. Il lettore è fortemente coinvolto nella ricerca di senso intrapresa dal protagonista: se la strage di Bologna del 2 agosto 1980 ha infatti aperto uno squarcio immenso nella storia italiana, allora non resta che ricostruire quanto è stato spezzato, riannodando quel filo umano che, origine di intrecci sorprendenti, conduce il protagonista – e noi con lui – a riconsiderare se stesso come uomo, padre e scrittore.

 


“Si muore e basta” mi dico. In mezzo alle cose. Perlopiù senza preavviso. Senza finire quello che si stava facendo. La fine è un evento intempestivo. Solo i protagonisti dei libri e dei film compiono le proprie storie. Poi fuori si continua a morire, intorno ai libri e ai film. Anche gli autori muoiono, lasciando talvolta opere incompiute. Ma l’incompiutezza di un’opera non è una morte, piuttosto è un’indeterminatezza, una possibilità aperta sul presente.

 

LEONARDO CONTI, scrittore e critico d’arte, è nato nel 1969 e si è laureato in Lettere moderne nell’Ateneo di Bologna. Nel 2007 è uscito Talking, scritto insieme all’artista Marco Casentini (Vanillaedizioni). Nel 2021 ha pubblicato la raccolta di poesie Come scrivere una poesia d’amore (PoliArt Edizioni). Tra il 2002 e il 2024 è stato curatore, o co-curatore, di più di cinquanta esposizioni d’arte in istituzioni museali in Italia e all’estero. È coautore della sceneggiatura del mediometraggio Cineteca (2024). L’era dei naufragi è il suo primo romanzo.


ROMA, LA FIERA NAZIONALE DEL PANETTONE E DEL PANDORO SABATO 7 E DOMENICA 8 DICEMBRE 2024

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Tutto pronto per l’appuntamento capitolino della Fiera Nazionale del Panettone e del Pandoro, storica kermesse nata nel 2008 per volere del suo Patron Emanuele Giordano, in programma sabato 7 e domenica 8 dicembre 2024, nelle sale dell’Hotel Cristoforo Colombo (via Cristoforo Colombo, 710 – zona EUR).

La kermesse nazionale anche quest’anno abbraccia diverse Regioni d’Italia: Lombardia, Marche, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia saranno alcune delle Regioni da cui provengono gli espositori selezionati.

L’edizione 2024 di Roma si comporrà di diverse attività supportate dagli sponsor della kermesse: Artecarta (azienda produttrice di scatole), Cart part (Cartotecnica Partenope, azienda leader nell’imbustamento), Don Vanilla (azienda di produzione e commercializzazione di vaniglia) che sosterranno, assieme agli organizzatori, alcune iniziative volte alla promozione dei lievitati e delle aziende: lo storico Contest “Ambasciatore del Panettone”, il primo contest italiano a giuria popolare ed il nuovo contest “Il Panettone del Giubileo 2025” in occasione dell’avvio dell’Anno Santo e dedicato al panettone tradizionale; previsto, inoltre, il premio al miglior packaging. Le votazioni del pubblico, come lo scorso anno, avverranno tramite smartphone inquadrando semplicemente un QRCode.

L’appuntamento romano sarà preceduto dalla tradizionale anteprima prevista per sabato 23 e domenica 24 novembre a Vetralla (Viterbo) presso Il Regno di Babbo Natale, realtà ormai ultradecennale di condivisione dei valori del Natale con più di 8 mila metri quadrati suddivisi tra store, Victorian Village e area food che offre diverse attività di intrattenimento a tema natalizio.

L’organizzazione giunge al suo sprint finale dopo una straordinaria serie di iniziative ed eventi in giro per l’Italia e per l’Europa: l’8 agosto a Reggio Calabria con l’evento “Panettone Summer”, il 22 ottobre a Bruxelles per la tavola rotonda: “Il Panettone: un ponte culturale tra Italia, Europa e resto del mondo” e il il 28 ottobre a Milano con la II edizione del Premio del Museo Nazionale del Panettone.

Quest’anno, inoltre, l’organizzazione ha avviato il progetto di internazionalizzazione attraverso l’export dei nostri lievitati in Cina grazie alla collaborazione con la ITM Ltd., realtà consolidata nella commercializzazione di prodotti agroalimentari nel mercato cinese. I panettoni di alcuni produttori selezionati avranno il privilegio di arrivare nel mercato cinese per fare da apripista ad un progetto molto più ampio che pone tutta la struttura come punto di riferimento per un mercato strategico come quello cinese.

“Il 2024 è stato per la nostra organizzazione, un anno di lavoro intenso a tutela dei lievitati partendo con un calendario fitto di appuntamenti che ci pone in assoluto come unica organizzazione che propone sul mercato una serie di opportunità di incontro sui lievitati tutto l’anno”, afferma l’organizzatore della Fiera Nazionale del Panettone e del Pandoro Emanuele Giordano, “Il progetto del Museo Nazionale del Panettone , invece, sta vedendo luce grazie al grande lavoro di coinvolgimento e di continuo e costante dialogo Istituzionale che stiamo svolgendo. Durante l’ultima cerimonia di premiazione abbiamo ricevuto una lettera Istituzionale del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, On.le Francesco Lollobrigida, che ha dimostrato il suo interesse e vicinanza al progetto museale. L’obiettivo è aprire entro il prossimo biennio la struttura fisica per parlare di storia, tradizioni e cultura del panettone che forse si sono perse a favore di iniziative di business e di contest sparsi

a macchia di leopardo in tutta Italia. Il progetto del Museo Nazionale del Panettone ci pone, invece, come interlocutori “super partes” attraverso il dialogo culturale per la promozione del prodotto.  Abbiamo, inoltre, creato le opportunità per uscire dai nostri confini nazionali sia attraverso l’evento realizzato a Bruxelles durante il quale abbiamo avuto l’onore di ricevere la visita dell’ICE, di alcuni rappresentanti dell’Ambasciata e del Comites, sia attraverso l’avvio concreto del progetto di export in Cina grazie al nostro partner ITM Ltd., realtà consolidata nel panorama del commercio nei Paesi Asiatici. Il lancio definitivo del prodotto in Cina rappresenta motivo di orgoglio in quando negli anni abbiamo sempre cercato di realizzare questo progetto ma non avevamo trovato partner concreti. L’export nel mercato cinese rappresenta per le aziende produttrici una reale e concreta opportunità di crescita con un aumento importante di capienza produttiva e di fatturato. Adesso tutto ciò è diventato realtà ed i panettoni di alcuni dei nostri espositori saranno sulle tavole dei consumatori cinesi già per il prossimo Capodanno cinese”.

Maggiori informazioni ed il programma verranno rilasciati sul sito internet dedicato all’evento www.panettonepandoro.com dove potrete trovare tutte le informazioni e gli aggiornamenti in tempo reale.

Il cantautore Enry-R si racconta a Fattitaliani: la musica fa da sempre parte della mia vita. L'intervista

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Da venerdì 22 novembre è disponibile nelle piattaforme digitali FATA, il nuovo singolo del cantautore Enry-R, scritto e composto da Enrico Risaliti.  Registrato e mixato da Mathieu Grillo (Helicopter Studio), Fata parla dell’amore in una maniera naturale e senza inganni. Di come questo ci sorprenda nei momenti più complicati e ci aiuti sempre a ritrovare la speranza e la forza grazie alla sua magia. E’ un brano che porta calma e tranquillità, speranza e calore. Richiama, già a partire dal titolo, ai sentimenti delle favole che tutti conosciamo e che tutti amiamo.

Partendo dalla composizione al piano e voce, Enry narra delle sue esperienze attraverso testi, melodie e sentimenti che vengono dal cuore. Il pop melodico ed emozionale che ne risulta ricrea atmosfere alla Broadway ed un carattere cinematografico. Partito per scoprire se stesso lontano da etichette e aspettative, riscopre emotività e vulnerabilità, ma si perde in terreni inesplorati, per poi ritrovarsi grazie all’amore.

La musica ha fatto parte della sua vita fin da piccolo, quando all'età di 8 anni ha iniziato a studiare pianoforte classico nella scuola di musica comunale di Prato, città dove è nato. La passione quella vera è però cominciata piú avanti verso i 14 anni con la scoperta delle band rock classiche, rubando CD dei Led Zeppelin ai fratelli maggiori e poi prendendo lezioni di piano jazz e pop. Ha poi cominciato a suonare per gli amici ogni qualvolta un pianoforte era disponibile nelle feste in casa, e scoperto il potere curativo ed introspettivo della composizione musicale. A partire dal 2021, anno di uscita del suo primo singolo autoprodotto Can You See, ha cominciato ad esibirsi in alcuni eventi per artisti emergenti in giro per Bruxelles, città dove si è trasferito dopo gli studi ed attualmente vive. 

Un brano che ci riporta alle atmosfere di Broadway. Come nasce Fata
Fata nasce, come accade di solito per le mie canzoni, dalla composizione al piano e voce, e come espressione di alcune esperienze più o meno recenti. Il piano mi aiuta a creare armonie e melodie che derivano dal mio passato musicale e mi aiutano ad attraversare o ad esprimere alcuni stati d’animo. Le parole vengono normalmente in seguito e mi aiutano a trasmettere e raccontare. In questo caso è l’amore che arriva all’improvviso e inaspettato, e cancella un periodo buio precedente della mia vita portando speranza e felicità. Fata racconta della magia di questo avvenimento effettivamente in uno stile a volte narrativo con parole che vengono dal cuore.

Qual è il sound che hai scelto? 
Volevo suscitare emozione e un'atmosfera avvolgente, partendo da una introduzione principalmente a piano e voce con una progressione graduale dell'intensità e la complessità dell’arrangiamento introducendo chitarre, batteria, pads, archi, sintetizzatori etc verso una carattere cinematografico. Avevo come riferimento alcuni brani di Tommaso Paradiso e mi accorgo adesso che ci sono tante similitudini con The Rain Song dei Led Zeppelin che è un mio riferimento di sempre. Poi abbiamo sostituito il piano iniziale con un Juno e il risultato è stato un mix di suoni organici e sintetizzatori vintage che penso mi darà una grande base per produzioni future. 


Dove vorresti arrivare con la tua musica?
Continuerò sicuramente a scrivere in italiano aggiungendo nuovi singoli a quelli lanciati finora, per poi arrivare a creare e lanciare il mio primo EP che includerà quindi un misto di brani in italiano e in inglese. L’obiettivo sarà poi di promuovere e portare in live il progetto il più possibile partendo da una festa di lancio per l’EP. Il sogno è portare il progetto davanti a persone interessate alla mia musica, suonando in festival importanti nel mio genere. Continuerò a fare musica perché fa da sempre parte della mia vita, e a condividere questa passione con chiunque sia interessato.

FESTIVAL DI CINEMA E DONNE. Fine settimana di chiusura con Céline Sciamma, Antonietta De Lillo, Marta Innocenti e tante altre

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Il Festival di Cinema e Donne si avvia alla conclusione della sua 45ª edizione, dopo cinque giorni in cui il Cinema La Compagnia di Firenze è diventato il punto di riferimento internazionale per il cinema al femminile.

Un programma ricco di film e ospiti ha dato voce a storie di coraggio, resilienza e cambiamento, riaffermando il potere del cinema per una nuova narrazione delle donne.

 

Domani, sabato 23 novembre, la giornata si apre alle 15:00 con Holy Cow (Vingt Dieux) di Louise Courvoisier, vincitore del Premio per la Miglior Opera Prima al Festival di Cannes 2024. Anthony, un ragazzo che cerca di aiutare la sua famiglia in difficoltà economica, partecipa a un concorso scolastico che diventa per lui un’opportunità di speranza e resilienza, raccontata con sensibilità e tocco delicato.

Alle 17:00 sarà proiettato Mistress Dispeller di Elizabeth Lo, un documentario che trasporta il pubblico nella Cina contemporanea, dove una donna assume una mediatrice matrimoniale per sabotare la relazione extraconiugale del marito, dando vita a un racconto intimo e ironico sulle complesse dinamiche familiari del suo paese e sull’inadeguatezza delle narrazioni romantiche del cinema.

Alle 19:00, Céline Sciamma, la regista francese di fama internazionale invitata a presentare la sua “Carte Blache”proporrà in anteprima nazionale il film Not a Pretty Picture (Stati Uniti, 1975) di Martha Coolidge, un audace esperimento di metacinema che esplora il tema della violenza sessuale sullo schermo, interrogandosi sull’etica della sua rappresentazione. La copia restaurata in 4K, concessa dall’Academy Film Archive e dalla The Film Foundation, sarà un’occasione unica per riflettere su consenso, trauma e senso di colpa, attraverso un approccio che mescola documentario e fiction.

Alle 21:00, si terrà la cerimonia di premiazione dei film in concorso, seguita dalla proiezione del corto Things That My Best Friend Lost di Marta Innocenti, vincitore alla SIC di Venezia 2024. In una notte buia, i colori e i suoni di una festa illegale risvegliano turbamenti e gioie attraverso il grido solitario di Andrea, che riflette sulle difficoltà della contemporaneità nel connettere le persone.

 

A seguire, Teaches of Peaches di Philipp Fussenegger e Judy Landkammer, racconta l’attività musicale e l’impegno sociale dell’icona femminista Peaches, mescolando materiale d’archivio, interviste e filmati del tour per l’anniversario dell’album The Teaches of Peaches, esplorando l’universo queer e intersezionale della cantante. La giornata si concluderà alle 23:30 con un DJ set di Andrea Del Torchio, che trasformerà la sala in uno spazio di festa.

 

Per la giornata di chiusura, domenica 24 novembre, il festival propone alle 15:00 Black Box Diaries di Shiori Ito, un’anteprima mondiale realizzata in collaborazione con CineAgenzia e Internazionale. Il documentario segue la lotta della giovane giornalista giapponese che nel 2017 denunciò una violenza sessuale subita da un collega influente, affrontando minacce, cyberbullismo e una battaglia legale estenuante, e diventando simbolo di resistenza.

Alle 17:00 sarà la volta di L’occhio della gallina di Antonietta De Lillo, che racconta il viaggio personale e artistico della regista, esclusa dal sistema cinematografico italiano a causa di un’ingiustizia. Il film, presentato a Venezia 81 nelle Giornate degli Autori, riflette sul potere del cinema come strumento di cura e opposizione.

Alle 19:00, fuori concorso, Reinas di Klaudia Reynicke racconta la storia di due sorelle costrette a fuggire dal Perù negli anni Novanta, in un ritratto vivido di una generazione che affronta la transizione all’età adulta tra insicurezza e paura. Dopo la sua prima mondiale al Sundance 2024, il film ha conquistato il Premio del Pubblico al Locarno 77 ed è stato selezionato al 74° Festival di Berlino.

Alle 21:00, Tape 001: Grace, cortometraggio di Lisa Mazzei e Leonardo Fiori, sarà introdotto dai registi in sala per una discussione moderata da Sentiero Critic Lab. La storia di tre protagonisti in una notturna in skateboard, con un’estetica anni ’90 e un’atmosfera sci-fi, è un viaggio visivo che fonde nostalgia e stile. E per finire, I Saw The TV Glow di Jane Schoenbrun, incentrato su Owen e Maddy, due adolescenti che si rifugiano nella loro ossessione per una serie TV notturna, in un viaggio mentale che esplora il trauma familiare e la transizione di genere. Prodotto dalla Fruit Tree di Emma Stone e A24, il film è stato presentato al Sundance Film Festival, colpendo per la sua intensità visiva e narrativa.

 

 

BIGLIETTI

6€ intero / 5€ ridotto*/4€ ridottissimo**

* Lista completa delle riduzioni su cinemalacompagnia.it.
** associati YFCA, abbonamenti IOinCOMPAGNIA, Amici di Palazzo Strozzi, tessera associativa di Mediateca Toscana

Ridottissimo 4€ per il film “Duse, The Greatest” per i possessori del biglietto dello spettacolo “La Locandiera” o dell’abbonamento presso il Teatro della Toscana.

ABBONAMENTO 5 INGRESSI

20€ intero / 15€ ridotto*
* associati YFCA, abbonati Teatro della Toscana e Amici di Palazzo Strozzi

 

 

Festival di Cinema e Donne
Sito web             https://www.cinemalacompagnia.it/evento/festival-di-cinema-e-donne-2024/

Instagram          @cinemaedonne.festival

Teatro Ghione, "ContaMINAndo": un viaggio nel tempo per i 70 anni della televisione con un tributo a Mina interpretato da Donatella Pandimiglio

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28 novembre 2024 Teatro Ghione ore 20.30
 
In occasione dei 70 anni della televisione italiana un viaggio indietro nel tempo per rendere omaggio a programmi memorabili, come Canzonissima Teatro 10 e soprattutto Studio Uno realizzato dal grande regista Antonello Falqui, considerato l’inventore del personaggio “Mina”. E proprio all’amatissima Tigre di Cremona è dedicato lo spettacolo “ContaMINAndo”, che sarà portato sul palco del Teatro Ghione il 28 novembre 2024 da una delle più belle voci del teatro italiano: Donatella Pandimiglio, reduce dal successo televisivo del programma “The Voice Senior 4” su Rai Uno. La Pandimiglio si divertirà a interpretare quel repertorio intramontabile che ha reso Mina celebre, un raro esempio di artista popolare e di successo da oltre sessanta anni che ha incarnato il modello del talento e della diva, dalla musica fino ad approdare alla tv e al cinema. Una serata da brivido quella che si prospetta e nella quale la protagonista dello spettacolo, alternando anche rivisitazioni su Cover condivise negli anni anche da lei, sarà accompagnata da una band. Donatella Pandimiglio col suo target di Diva teatrale e di voce incredibile e versatile, messo in evidenza anche nel programma The Voice Senior da tutti i coach anche dall’esaltazione del pubblico, farà rivivere per una sera quei momenti magici dei live della grande Mina, a partire dal suo ultimo concerto del 1978, senza voler cercare in alcun modo di paragonarsi ma solo rendendole omaggio da grande interprete.
 
Presente su tutte piattaforme l’omonimo Album tratto dallo spettacolo.
 
Ecco il link
 

“Freddie” è il nuovo singolo di MaLaVoglia. Online il video

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Dal 22 novembre 2024 è disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “FREDDIE”, il nuovo singolo di MaLaVoglia.

“Freddie” è un brano che riflette sulla figura di Freddie Mercury, il leggendario cantante dei Queen, e sul significato del suo personaggio nella cultura popolare. La narrazione si concentra sulla dicotomia tra Farrokh Bulsara, l’uomo, e Freddie Mercury, la sua identità artistica, suggerendo che la sua vita e la sua morte hanno dato vita a un mito.

In particolare, il testo esplora le difficoltà e le contraddizioni legate alla vita di un artista come Mercury, ponendo domande sulla felicità e sul prezzo da pagare per raggiungere la grandezza. La domanda centrale è se Farrokh, l’uomo dietro l’icona Freddie, fosse veramente felice, o se la realizzazione di quest’ultima comportasse un sacrificio doloroso. Si riflette anche sul fatto che l’arte e la notorietà richiedano spesso una scelta radicale tra “una vita tranquilla” o “una vita al massimo”, e sul conflitto interiore che nasce dal dualismo di chi è artistico e desidera vivere pienamente, ma allo stesso tempo può sentirsi “afflitto” dal peso di questa scelta.

La riflessione si amplia poi suggerendo che il dualismo di Freddie è, in un certo senso, una condizione che molti di noi vivono, anche se meno visibile, nascosta dietro le convenzioni sociali e le abitudini quotidiane. “Freddie”, infatti, vuole essere un’intima riflessione sulla lotta tra sogni e solitudine, tra le proprie paure e i propri desideri più profondi.

La canzone è una testimonianza della crescita artistica di MaLaVoglia, l’artista che ha scritto e interpretato il brano. “Freddie” è il suo decimo singolo e, pur nella sua semplicità (piano e voce), dimostra la sua capacità di esprimere emozioni profonde, affrontando temi universali. Questo brano segna un passo importante nella sua carriera, che lo prepara per il lancio del suo primo album.

Commenta l'artista proposito del brano:Il 24 novembre del 1991 alle 18.48 il mondo fu scosso dalla morte di Farrokh Bulsara, per tutti Freddie Mercury. Farrokh esalava il suo ultimo respiro e Freddie diventava mito, leggenda… icona. Era un uomo felice Farrokh? Quanto è stato alto il prezzo da pagare per realizzare Freddie? Freddie è venuta fuori in uno dei momenti più bui della mia vita e per questo avevo bisogno di raccontarmi in maniera cruda, vera e diretta, senza pensare troppo alla commercializzazione del brano e la sua collocazione discografica. Avevo bisogno di vedermi, come per capire se quello che avessi davanti agli occhi fosse qualcuno o un riflesso. Così mi sono immaginato di scrivere una lettera a chi, grazie alla realizzazione del suo sogno e al suo incalcolabile talento, è diventato leggenda, pagandone un caro prezzo dal lato umano. Una lettera che è diventata dialogo tra un’entità eterea e me. Io, cosi normale, alla ricerca di qualcosa, di risposte, di me o non so cosa e dall’altra parte FREDDIE, l’artista... ma soprattutto l’uomo. Con le sue debolezze, le sue solitudini. Per registrarlo avevo bisogno di una melodia al piano e così una mattina di novembre ho chiamato il mio amico Gabriele Baiardi (collaboratore/musicista di Sabrina Salerno, Adriano Celentano, Ivan Cattaneo, Fred Bongusto, Loretta Goggi, Nick Kamen) per creare il  vestito su misura per FREDDIE. Questa canzone è dedicata a tutti i nostri lati in ombra, a ciò che vorremmo davvero essere senza doverci nascondere.”

Il videoclip di “Freddie” è stato girato in una villa tra le colline dell’Oltrepo’ Pavese da Cesare Bobbiesi, il videomaker fidato di quasi tutti i video di MaLaVoglia.

Nel video, oltre a MaLaVoglia compare anche Gabriele “Lele” Baiardi al piano, nonché lo stesso arrangiatore della melodia del brano.

La storia pensata dal regista ha un’origine onirica e si svolge all’interno del giardino della villa, come a ricreare una esibizione live nel giardino di casa “Freddie” nel Kensington, con alcuni dettagli di riferimento all’eccentricità dei costumi di scena dell’artista inglese.

Il video, prestando fede alla scelta d’intimità espressiva dell’arrangiamento del brano, ricrea un ambient malinconico autunnale facendo risaltare ancora di più il messaggio della canzone rivolto a una umanità che parla al collettivo ma è sempre più sola, distaccata e individualista.

Biografia

Gianluca Giagnorio, in arte MaLaVoglia, scrive tanto, dorme poco e canta sempre. È un cantautore e autore per CHIESA & PARTNERS. La sua musica è accompagnata da una domanda ricorrente dei suoi amici: “Gianlu, ma la voglia dove la trovi?”.

Nel 2018, ha vinto Area Sanremo con il brano “Camoscio” e ha partecipato alle selezioni finali a Roma per Sanremo Giovani. Ha scritto “MONOLOCALE” con Maninni, un brano che si può ascoltare su “Scuola Indie” e “Indie Italia”. Nel 2019, è stato uno degli 8 finalisti del Premio Mia Martini nella categoria Emergenti con il brano “Terra Rossa”. Grazie a Giordano Sangiorgi, patron del MEI, uno dei suoi brani è stato scelto come inno della Nazionale Artisti Indipendenti e presentato alla FICO World Italy Arena e allo Stadio Dall’Ara di Bologna, in occasione dell’evento “WE LOVE FOOTBALL 2019”. Sempre grazie a Giordano Sangiorgi, nel gennaio 2020, è stato scelto per aprire, come unico emergente, il concertone in piazza 8 agosto a Bologna, organizzato dal movimento delle Sardine, condividendo il palco con artisti come “Afterhours”, “Subsonica”, “Marracash”, “Willie Peyote” e molti altri.

Gianluca ha anche aperto i concerti di grandi artisti come Enrico Ruggeri, Umberto Tozzi, Raf, Nomadi, Alex Britti, Roberto Vecchioni e Al Bano. Nel 2021 ha pubblicato il brano “HAMILTON”, che parlava della voglia di ripartire dopo la sosta forzata dovuta alla pandemia. Nel 2022, ha scritto “Punto”, un pezzo nato durante un viaggio solitario a Parigi, con pochi soldi in tasca. Questo brano gli ha permesso di classificarsi secondo alla prima edizione di NokepTv, trasmesso su SKY canale 229, e di diventare autore per Chiesa&Partners.

Nel settembre 2022, ha partecipato al Tremiti Music Festival, organizzato da Puglia Sounds, in omaggio a Lucio Dalla a dieci anni dalla sua scomparsa, condividendo il palco con artisti come Beppe Servillo, Serena Brancale, Renzo Rubino e molti altri. Nel marzo 2023, ha collaborato con Roberta Giallo e il produttore bolognese “Mediterraneo” per il singolo “VENTO”. A dicembre dello stesso anno, ha vinto il premio Miglior Testo al “Premio Pigro Ivan Graziani” e è stato premiato sul palco di Casa Sanremo durante il Festival.

Il 12 luglio 2023, è stato chiamato dal Trento Love Fest per esibirsi alla Trentino Music Arena, durante il pre-show dei concerti di Fabrizio Moro e IL TRE. Il 24 luglio, è stato uno dei 7 finalisti del FATTI SENTIRE FESTIVAL, trasmesso su Rai2, dove ha vinto il premio Audacia Innovations con il brano inedito “SEI BRAVO MA…”, condividendo il palco con artisti come AKA7, Pierdavide Carone, Ascanio, Moreno, Niveo e Follya.

L’estate del 2024 si è conclusa in grande stile, con la sua partecipazione all’apertura del concerto di Orietta Berti, il 29 settembre, durante la tappa pavese del suo tour “La Mia Vita è Un Film”.


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GIALAPPASHOW: Eva Riccobono affianca il Mago Forest alla conduzione della 6a puntata lunedì 25 novembre

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GialappaShow, il programma della Gialappa’s Band con Marco Santin e Giorgio Gherarducci, prodotto da Banijay Italia, reduce dal record assoluto di ascolti, rinnova l’appuntamento, in prima visione assoluta su TV8anche in simulcast su Sky e in streaming su NOW, lunedì 25 novembre, alle ore 21.30. Questa volta è Eva Riccobono ad affiancare alla conduzione il Mago Forest.

 

Partenza sprint, durante l’anteprima, con Riccardo Scamarcio subito alle prese con una padrona di casa tutt’altro che ospitale, Miriam, alias Brenda LodigianiI Santi Francesi si esibiscono sul palco con I Neri per Caso e Cecilia Harp sulle note di “Video Killed The Radio Star” dei The Buggles. I Neri e Cecilia duettano anche in “Smalltown Boy” dei Bronski Beat e in “Teardrop” dei Massive Attack. Nek è vittima, suo malgrado, del fuoco incrociato di Marcello Cesena e Simona Garbarino nel nuovo episodio di “Sensualità a corte”. Un nuovo personaggio per Giovanni Vernia: oltre a cimentarsi con la parodia di Jannik Sinner e Fabrizio Corona è ora la volta di Achille Lauro.

 

Non mancano in questa sesta puntata anche i filmati commentati dalla Gialappa’s Band, che prende di mira i vodcast più esilaranti del web, i programmi tv e le partite di calcio di calcio internazionale, già sotto la lente di ingrandimento in TV8 Gialappa’s Night, in seconda serata mercoledì prossimo, 27 novembre, subito dopo la supersfida di Champions League tra Real Madrid e Liverpool.

 

Gialappashow è un programma di Giorgio Gherarducci, Marco Santin, Lucio Wilson, scritto con Michele Foresta, Adriano Roncari, Antonio De Luca, Marco Vicari, Martino Migli, Giovanni Tamborrino, Claudio Fois, Albert Huliselan Canepa, Carmelo La Rocca, Laura Bernini. La regia è di Andrea Fantonelli.

Foto: ©julehering

CARAVAGGIO. IL RITRATTO SVELATO: Gallerie Nazionali di Arte Antica Palazzo Barberini, 23 novembre 2024 - 23 febbraio 2025

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Installation view CARAVAGGIO. IL RITRATTO SVELATO, Gallerie Nazionali di Arte Antica - Palazzo Barberini, Roma
Ph. Alessio Panunzi Studio

Dal 23 novembre 2024 al 23 febbraio 2025, un prestito storico proveniente da una collezione privata verrà ospitato negli spazi delle Gallerie Nazionali di Arte Antica: nella Sala Paesaggi di Palazzo Barberini il Ritratto di monsignor Maffeo Barberini, attribuito dai principali studiosi a Caravaggio, sarà esposto al pubblico per la prima volta.

 

Nel ritratto Maffeo Barberini è seduto su una poltrona collocata di sbieco ed è illuminato da un fascio di luce che converge dal basso, emergendo potentemente da uno spazio nudo ed essenziale. Il monsignore, nei suoi trent’anni, indossa una berretta e un abito talare nei toni del verde, sopra una veste bianca plissettata. Il braccio sinistro è poggiato al bracciolo della sedia e con la mano stringe una lettera piegata, mentre in primo piano, evidenziato dalla luce, è appoggiato alla poltrona un rotolo di documenti.

La testa con lo sguardo impaziente, la bocca socchiusa e il gesto quasi improvviso che compie con la mano destra, che buca lo spazio, raccontano una personalità dinamica, suggerendo che stia dando un ordine a qualcuno fuori dalla scena. La raffinata sperimentazione cromatica, il modo di impostare la figura in diagonale rispetto al fondo, i contrasti di chiaro e scuro, il disegno delle mani arrotondate, la luminosità dell’epidermide e la tecnica di costruzione degli occhi sui quali è applicata una pennellata di biacca che dà intensità allo sguardo, sono le cifre dell’autografia del Merisi evidenziate da tutta la critica.

Con pochi tratti, Caravaggio raffigura un Ritratto in movimento e rivela lo stato d’animo e la personalità del protagonista, un intellettuale della più alta sfera sociale, monumentale nella sua presenza, ma privo di retorica.

L'opera – presentata per la prima volta da Roberto Longhi nell'articolo Il vero "Maffeo Barberini" del Caravaggio, pubblicato nel 1963 sulla rivista Paragone – è stata indicata dallo studioso come un elemento fondamentale per comprendere la ritrattistica di Caravaggio, utile a colmare una lacuna considerevole nella produzione del periodo romano del maestro, poiché suoi ritratti sono rarissimi e per la quasi totalità sono andati perduti o distrutti.

Secondo Longhi l’opera, riemersa a Roma senza documentazione, era stata conservata per secoli nella collezione dei Barberini, prima di entrare in una raccolta privata, probabilmente a seguito della dispersione del patrimonio negli anni Trenta.

Dalla corrispondenza tra Roberto Longhi e Giuliano Briganti (pubblicata nel 2021) è emerso che fu inizialmente Briganti scoprire e attribuire il Ritratto a Caravaggio, cedendo poi a Longhi il diritto di pubblicazione. In una lettera del 2 luglio 1963, Longhi confermava quanto accaduto, offrendo a Briganti la possibilità di pubblicare l’opera. Tuttavia, nel settembre dello stesso anno, fu Longhi a pubblicare l’opera senza menzionare Briganti, ma lodando il restauro effettuato da Alfredo De Sanctis. Anche Federico Zeri accolse l’attribuzione a Caravaggio. Nella Fototeca dello studioso, conservata all’Università di Bologna, una fotografia del dipinto contenuta nel fascicolo intitolato a Caravaggio ha sul retro la scritta autografa di Zeri con l’indicazione della sua provenienza dal mercante e conoscitore d’arte romano Sestieri, già curatore della Galleria Barberini.

Da quando è riemersa nel 1963, l’opera, per le sue caratteristiche autografiche e la qualità eccezionale del ritratto, è stata accettata unanimemente dalla critica (da ultimi: Cappelletti, Zuccari, Terzaghi, Papi, Vodret, Christiansen and Schütze).; già Mia Cinotti, autrice di una delle monografie caravaggesche più complete nel 1983, dopo un approfondito esame dell’opera resa possibile dalla disponibilità del proprietario, la aveva inserita nel catalogo del Merisi.

 

“È il Caravaggio che tutti volevano vedere, ma sembrava impossibile. Siamo felici e orgogliosi che le Gallerie Nazionali di Arte Antica siano riuscite in questa impresa e che per la prima volta in assoluto questo capolavoro possa essere ammirato da tutti a Palazzo Barberini” commenta Thomas Clement Salomon, Direttore delle Gallerie Nazionali di Arte Antica.

 

L'eccezionalità di questo prestito offre al pubblico un'occasione unica per ammirare un'opera mai esposta pubblicamente, rimasta sempre nella collezione privata cui appartiene tutt’ora. Questa esposizione rappresenta un evento di straordinario interesse, senza precedenti, sia per gli studiosi che per il grande pubblico.

IL DEBUTTO DEL TOKYO BALLET AL TCBO

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Festeggia nel 2024 il suo sessantesimo anno di attività la compagnia giapponese The Tokyo Ballet che, dopo i recenti successi delle prime tappe del suo 36esimo tour internazionale, arriva per la prima volta sul palco del Teatro Comunale di Bologna per la Stagione di Danza portando in scena tre celebri coreografie: Il Regno delle Ombre da La Bayadère nella versione di Natalia Makarova dall’originale di Marius Petipa, Roméo et Juliette (pas de deux) e Le sacre du printemps, entrambe firmate dal grande artista francese Maurice Béjart. Il balletto è in programma mercoledì 27 novembre alle 20,30 al Comunale Nouveau.
Rappresentato per la prima volta al Bol'šoj Kamennyj di San Pietroburgo nel 1877 su musica di Ludwig Minkus, La Bayadère fu spesso rivisitato e già dallo stesso Petipa - coreografo dei teatri imperiali - nel 1900; il debutto nella rilettura di Makarova avvenne nel 1974 al New York State Theatre, con musiche nell’arrangiamento di John Lanchbery. Dalla vicenda ambientata nell’India dei Templi e dei colori, come esigeva la fame di esotismo tardo-ottocentesca, il cosiddetto “atto bianco” dal titolo Il Regno delle Ombre, è uno dei brani più celebrati del balletto classico, spesso rappresentato anche da solo. Dopo il boicottaggio dell’amore con la danzatrice del Tempio Nikiya, il guerriero Solor si rifugia nei sogni sotto l’effetto dei fumi del narghilè; qui ritrova il fantasma della sua amata, alla quale si consacra nuovamente. Il sentimento osteggiato è il centro anche del secondo balletto della serata, Roméo et Juliette su musica di Hector Berlioz, che Béjart mise in scena per la prima volta nel 1966 a Bruxelles: un tentativo di «riunire il romanticismo spensierato di Berlioz e la magia e la tragedia di Shakespeare». Nella coreografia l’amore si fa rito e forza vitale con Le sacre du printemps sulle note dell’omonimo capolavoro di Igor Stravinskij. «La primavera - affermava Bejart - è qualcosa di più di quella immensa forza primitiva nascosta sotto l’orologio dell’inverno, per emergere improvvisamente e salutare il mondo in tutte le sue forme, vegetali, animali o umane. L’aspetto fisico dell’amore tra esseri umani simboleggia l’atto stesso con il quale il creatore ha dato vita al Cosmo e la gioia che ne è derivata». 
 
Con oltre 35 tournée e 786 rappresentazioni all’estero, The Tokyo Ballet ha conquistato la fama internazionale esibendosi in teatri come l’Opéra di Parigi, il Teatro alla Scala di Milano, la Wiener Staatsoper, la Deutsche Oper di Berlino, il Bol’šoj di Mosca e il Mariinskij di San Pietroburgo, per un totale di 156 città in 33 Paesi. Alla sua direzione, dall’agosto 2024, c’è Yukari Saito.
 
Lo spettacolo andrà in scena su musica registrata.
 
Pelliconi è main partner della Stagione Danza 2024 del Teatro Comunale di Bologna. 
 
Ultimissimi posti disponibili presso la biglietteria del Teatro Comunale (Largo Respighi, 1).
 
Foto: Koujiro Yoshikawa

ON THE ROAD, la mostra di Daniela Forcella alla Clode Art Gallery dal 29 novembre al 15 dicembre

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Clode Art Gallery di Roma, in collaborazione con ARC gallery Monza, è lieta di presentare la mostra monografica "On the Road" dell'artista milanese Daniela Forcella.

Ispirata al celebre romanzo di Jack Kerouac, l'esposizione sarà aperta dal 29 novembre al 15 dicembre 2024 presso la sede della galleria in via dei Greci 7. L'inaugurazione avrà luogo venerdì 29 novembre dalle ore 18:30 alle ore 21:00.


Il percorso espositivo è pensato e rappresentato nel tema del viaggio che è stato, fin dall’inizio, il lavoro di ricerca estetica e concettuale dell’artista, pratica “work in progress“ che ancora oggi persegue. Elemento centrale il cuore, declinato nelle forme e manipolato matericamente attraverso medium sempre diversi come polimeri complessi, stirene, resine neutre e policrome, legno, incisione 3D, luce Wood, specchi ed altro ancora. Durante il processo creativo il soggetto si trasforma da simbolo romantico a memoria del vissuto, archivio di esperienze, codici e segni rivelatori. Un segnale di contrapposizione dialettica tra un tema senza tempo - il cuore vivo e palpitante, connotato da una forte carica simbolica in tutte le culture antiche e moderne - e la sua trasposizione artistica in concetto-senso.

In mostra circa trenta opere che hanno segnato il lavoro dell’artista nei diversi cicli del suo percorso artistico, dai primi lavori ispirati alla Pop Art americana, fra i quali Pop Hearts, dove il polistirolo espanso compattato con resine epossidiche combinate con colori fluorescenti, sorprendentemente si trasforma in un Object d’Art carico di ironia. Il Corpus della mostra è costituito dal ciclo “Cartografie”, presentate in anteprima alla 57° Biennale di Venezia, nell’Armenia Pavillon a Palazzo Zenobio, la personale che ha registrato il cambio di passo dell’estetica formale dell’artista. In questo lavoro Daniela Forcella intraprende infatti un percorso più concettuale nel quale il cuore viene affrontato in modo inedito, lontano da stereotipi culturali e dalla raffigurazione. Riletto come cuore-luogo, territorio dell’anima e tavola mnemonica su cui registrare eventi accaduti nel corso dell’esistenza, rappresentati dalle diverse quote altimetriche scavate e talvolta illuminate dalla luce di Wood che dall’esterno ne indica la giusta via da seguire al piccolo uomo-viaggiatore.

 

L'esposizione sarà visitabile dal martedì al sabato, dalle 10:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 19:00; domenica e lunedì su appuntamento. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare la galleria al numero +39 328 9753198 o via email all'indirizzo info@clodeartgallery.com.

 

Clode Art Gallery, inaugurata il 23 ottobre 2024, si propone come un hub culturale polifunzionale nel cuore di Roma. Diretta da Claudia "Clode" Guitto, la galleria mira a coniugare tradizione e innovazione, offrendo uno spazio espositivo dinamico per artisti emergenti e affermati. La collaborazione con l'Officina Canova consente alla galleria di esplorare nuove frontiere tecnologiche nell'arte, come la digitalizzazione delle opere, progetti NFT e stampa 3D, creando un ponte tra passato e futuro.


Programma Erasmus+: in aumento gli studenti che partecipano già mentre sono a scuola

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Sono in aumento gli studenti che partecipano al programma Erasmus+ mentre sono a scuola. Il portale Skuola.net ha chiesto all’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE, che gestisce il Programma in Italia per l’ambito scuola, come proporsi e quali vantaggi comporta un’esperienza all’estero così precoce.

 

Non è mai troppo presto per andare in Erasmus: il famoso Programma di mobilità, infatti, si rivolge anche a studenti e personale scolastico, con oltre 18 mila alunni coinvolti annualmente. Spagna, Francia e Germania le mete più gettonate, per esperienze che vanno dai due giorni all’intero anno scolastico.

 

Secondo i dati di Erasmus+ INDIRE, le ragazze e i ragazzi partecipanti sono peraltro in aumento, così come i fondi: per la prossima annualità le scuole potranno contare su circa il doppio delle risorse rispetto al 2024.

 

Ma come, quando e soprattutto perché partire in Erasmus mentre sì è ancora tra i banchi di scuola? Il portale studentesco Skuola.net lo ha chiesto a Sara Pagliai, Coordinatrice dell’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE. Ecco quali sono i 10 motivi per partecipare il prima possibile.

 

1. Un’esperienza adatta a ogni età

 

Il Programma Erasmus+ è stato lanciato nel 2014, aumentando di molto le opportunità di mobilità per alunni e insegnanti rispetto ai precedenti programmi europei e integrando iniziative che già esistevano sotto denominazioni diverse. Questo ha permesso di garantire un’esperienza sicura per gli studenti di tutte le età, persino per quelli delle primarie, ovviamente con i dovuti accorgimenti in termini di durata e contenuti.

 

2. C’è un paese per ogni esigenza: dalle lingue alle materie STEM

 

Grazie a Erasmus+ si possono visitare tutti gli Stati membri dell'UE, più altri Paesi extra che aderiscono al Programma, come Norvegia, Islanda e Turchia. Numeri alla mano, quelli sinora più gettonati sono stati Spagna, Francia, Germania, Irlanda, Portogallo.

 

Spagna e Irlanda, in particolare, vanno per la maggiore per imparare le rispettive lingue. Mentre Germania e Francia, invece, sono rinomate soprattutto per le molte opportunità di apprendimento in ambito tecnologico e scientifico.

 

3. Da 2 giorni a 1 anno all’estero, da soli o in gruppo. In una parola: flessibilità

 

progetti di mobilità Erasmus+ per le scuole sono rivolti a singoli o gruppi, con durate che possono andare da pochi giorni a diverse settimane, se non a un intero anno scolastico.

 

Ma nella società delle conference call da un capo all’altro del mondo, non può mancare la “mobilità blended”: in questo caso sia gli alunni che lo staff possono svolgere attività da remoto per via telematica, a integrazione o accompagnamento dell’esperienza “fisica”, meglio se all’interno della community eTwinning, che offre ai docenti anche opportunità di formazione online gratuita.

 

4. Un viaggio che fa curriculum

 

Pur non essendoci limiti di età minimi, molti alunni vivono questa esperienza negli ultimi anni delle scuole superiori. Non a caso questa categoria di studenti rappresenta la quota più consistente di partecipanti.

 

Si tratta, infatti, di un’ottima opportunità in vista dell’esame di maturità, non solo per migliorare le proprie competenze linguistiche ma anche per acquisire competenze e abilità utili al futuro percorso universitario o lavorativo.

 

5. I costi sono alla portata di tutti

 

La sovvenzione Erasmus+ copre le spese di viaggio e di soggiorno ed è gestita direttamente dalla scuola titolare del progetto. Sono previste, poi, misure di sostegno ulteriore per gli alunni con minori opportunità economiche o per sostenere la preparazione linguistica prima della partenza.

 

L’entità del finanziamento, ovviamente, varia in base al costo della vita nel Paese ospitante e alla durata dello scambio, ma nella maggior parte dei casi la copertura è adeguata, per rendere l’esperienza accessibile a tutti gli studenti.

 

6. I vantaggi di candidarsi

 

Anche se per partecipare a un progetto Erasmus+ è necessaria una certa dose di motivazione e impegno, gli studenti possono fare riferimento al proprio istituto in tutte le fasi del processo, che inizia di solito un anno scolastico prima rispetto a quello in cui avverrà l’effettiva mobilità.

 

Questo perché le scuole, per candidarsi a loro volta, si devono attivare con anticipo sulle scadenze: studiando il Programma, costituendo un team ad hoc e lavorando a una proposta di qualità delle mobilità, sia per gli insegnanti che per gli alunni coinvolti.

 

In Italia sono circa 1.400 gli istituti già accreditati Erasmus+ e, se la propria scuola non rientra fra questi, si può suggerire ai docenti di approfondire la questione sul sito www.erasmusplus.it o partecipando agli infoday Erasmus+. Esiste, infatti, un team specializzato nell’Agenzia Erasmus+ INDIRE che supporta le scuole “matricola” a presentare la prima proposta.

 

I fondi, una volta assegnati, sono successivamente gestiti dai singoli istituti, che hanno anche autonomia nello stabilire tempi e criteri di selezione degli studenti che possono prendere parte all’Erasmus.

 

7. Un Erasmus è per sempre (anche a scuola)

 

Partecipare ad attività di mobilità Erasmus permette di migliorare in maniera determinante su tanti aspetti che oggi sono fondamentali per garantire l’occupabilità, a maggior ragione in un contesto internazionale come quello attuale.

 

Ad esempio, un’eventuale opportunità futura di studio in un’università estera o di lavoro in una multinazionale non sarà un problema per chi ha già “visto quel film”.

 

8. È una palestra di competenze relazionali

 

Uscire fuori dalla propria casa e dal proprio Paese consente, poi, di sviluppare una serie di soft skills - spesso decisive per crescere - come la capacità di lavorare in gruppo, uno spiccato spirito di adattamento, il pensiero creativo, l’abitudine a risolvere i problemi e a interagire in contesti internazionali e multiculturali. E di aumentare, così, la fiducia in se stessi.

 

9. Un programma diverso rispetto agli altri viaggi-studio

 

Ultimo ma non secondario, Erasmus+ è un Programma che ha basi solide, in quanto gestito e finanziato dall'Unione Europea, che mette a disposizione sia supporto economico sia collaborazioni istituzionali. Permettendo all’iniziativa di differenziarsi dalla “concorrenza”.

 

Altri programmi simili - come, ad esempio, Intercultura o gli scambi internazionali tra singole scuole - sono, invece, spesso organizzati da enti privati e possono richiedere alle famiglie contributi anche molto onerosi.

 

10. Questo è l’anno buono: i fondi raddoppiano

 

Per concludere, uno sguardo ai numeri più recenti. Nel 2023 INDIRE ha assegnato 52 milioni di euro per la mobilità scolastica, che si sono tradotti in 1.166 progetti approvati e 25.815 partecipanti complessivi, tra studenti e personale scolastico. Un +26% rispetto all’anno precedente.

 

Ma, come detto, nel 2025 i fondi sono destinati a raddoppiare. Tante possibilità di partecipare sono ancora aperte: a seconda dei bandi, le scuole hanno tempo fino a febbraio/marzo per presentare una richiesta di budget all'Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE.

Da noi… a ruota libera, Tra gli ospiti Federica Nargi, Claudia Gerini, Lello Arena e il giovane Francesco Baffo

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Domenica 24 novembre, Francesca Fialdini torna alle 17.20 su Rai 1, con una nuova puntata di “Da noi… a Ruota Libera”.

In studio: Federica Nargi Luca Favilla, la coppia di concorrenti di “Ballando con le Stelle” che, puntata dopo puntata, si sta confermando in testa alla classifica del programma; Claudia Gerini, che torna protagonista al cinema con il thriller “Il Corpo”, nelle sale dal 28 novembre; Lello Arena, accompagnato dai ragazzi protagonisti di “Cioè”, il programma, disponibile su RaiPlay dal 22 ottobre, che segue il percorso formativo e artistico dei cento allievi del “Centro Interdisciplinare Opportunità Espressive”, l’Accademia diretta dallo stesso Arena; Francesco Baffo, il giovane attore che, con il ruolo di Bart, ha fatto il suo esordio nella popolare serie “Don Matteo”, in onda in queste settimane su Rai 1. 

Foto di Assunta Servello

TEATRO INDIA, dal 26 novembre MENO DI DUE scritto e diretto da Francesco Lagi

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La compagnia Teatrodilina porta in scena Meno di due, scritto e diretto da Francesco Lagi, con Anna Bellato, Francesco Colella, Leonardo Maddalena dal 26 novembre al 1° dicembre al Teatro India.

Fedele alla sua linea drammaturgica di ricerca sui meccanismi che regolano le relazioni umane colte nelle contraddizioni della società contemporanea, Francesco Lagi costruisce un racconto intimo, ironico, fatto di piccoli gesti e parole quotidiane. Interpreti un gruppo di attori che si muovono all’unisono nelle pieghe del testo così da costruire drammaturgie di personaggi umanissimi, che non hanno paura di svelarsi teneri e divertenti nella loro insicurezza.

«Alcune migliaia di anni fa qualcuno disegnava sulle pareti di una grotta. Lasciava segni di animali, di insetti e di mammiferi. Poi disegnava un fuoco. E intorno al fuoco il ritratto di due persone. Sembra l’immagine di un rito magico, religioso, propiziatorio. Quelle due persone ballano. Forse però parlano. Sicuramente gesticolano. Tentano di dirsi delle cose, provano a conoscersi. E alcune migliaia di anni dopo eccole lì quelle due persone, che ci provano ancora – dichiara l’autore del testo e regista Francesco Lagi. – Li ritroviamo oggi, un uomo e una donna che si incontrano per la prima volta. Dopo essersi scritti, mandati foto, conosciuti a distanza per alcune settimane, forse mesi. Hanno deciso di vedersi per davvero, lui per raggiungere lei ha fatto un lungo viaggio, entrambi sono pervasi da una leggera trepidazione. La loro giornata fra chiacchiere al bar, silenzi, viaggi in macchina e piccole delusioni. Un’escursione in una grotta millenaria, una partita a bowling, un selfie venuto un po’ così. In mezzo a un nuvolone carico di pioggia si affaccia in lontananza una tiepida luce».

I personaggi sono due persone adulte (interpretate da Anna Bellato e Francesco Colella), con delle storie alle spalle, alcune delusioni e qualche ferita, ma che oggi sono pronti a rimettersi in gioco e a cercare una relazione che li completi e che li renda felici. Li troviamo nell’attimo esatto in cui si conoscono per davvero, assistiamo al dischiudersi di due che iniziano a conoscersi di fronte a noi, siamo testimoni del primo movimento reale, vivo, fra di loro. Fino all’arrivo di un terzo personaggio incomodo e inatteso (interpretato da Leonardo Maddalena), che spariglia e chiude il cerchio sul mistero dell’amore, dove uno più uno non genera per forza un due.

Teatrodilina è un gruppo di persone con percorsi ed esperienze artistiche diverse che si sono unite con il proposito di condividere una pratica e un’idea di teatro. Alla base del loro lavoro ci sono la scrittura, la parola, il suono e i gesti dell’attore. Quando si mettono insieme per fare teatro, creano spettacoli che parlano di rapporti umani, di affetti e delle sorprendenti scoperte dei loro giorni e del tempo che passa. Un teatro di persone che si raccontano spettacolo dopo spettacolo.

 

 Teatro India

26 novembre – 1 dicembre 2024

Meno di due

scritto e diretto da Francesco Lagi
con Anna BellatoFrancesco ColellaLeonardo Maddalena

disegno sonoro Giuseppe D’Amato
scene Salvo Ingala - costumi Ilaria Ladislao - luci Martin E. Palma
illustrazione Antonio Pronostico - foto di Manuela Giusto

uno spettacolo di Teatrodilina
residenza produttiva Carrozzerie | n.o.t.
Produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi

Orari spettacolo: tutte le sere ore 21.00 I domenica ore 17.00 I durata spettacolo: durata 70 minuti




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