L’AQUILA – Una delegazione della città di Hobart, guidata dal sindaco Sue Hickey, è in visita a L’Aquila da lunedì pomeriggio.
La delegazione australiana è composta dal sindaco e dai consiglieri Damon Thomas - già sindaco della città fino al 2014 nel precedente mandato -, Tanya Denison e Marti Zucco, nato in Australia ma d’origini calabresi. Con loro Tim Shout e Heather Salisbury, funzionari del Comune di Hobart. Dunque una visita di tre giorni alla città gemella, il cui rapporto d’amicizia, stipulato nel 1997 tra i sindaci delle due città, John Freeman per Hobart e Antonio Centi per L’Aquila, celebra quest’anno il Ventennale. Nel prossimo mese di ottobre la città capitale della Tasmania, che è uno degli stati dell’Australia federale, festeggerà il 20° anniversario del gemellaggio con L’Aquila e il sindaco Sue Hickey, con la delegazione municipale, prima di raggiungere Londra e Friburgo per altri impegni, ha voluto incontrare il sindaco dell’Aquila per rivolgere direttamente l’invito alla Municipalità per le manifestazioni di ottobre. Ma andiamo con ordine a raccontare la prima giornata aquilana, ieri martedì 16 maggio.Alle 9, in una giornata appena apertasi al sole, la delegazione ha visitato il centro storico dell’Aquila muovendo dalla Fontana Luminosa. Chi scrive, che nel 1997 vicesindaco dell’Aquila contribuì alla costruzione del rapporto di gemellaggio, ha avuto il piacere di guidare la delegazione, illustrando la storia della città. E la straordinaria sua fondazione, nel 1254, con il concorso di un’ottantina di Castelli, 99 secondo la tradizione. Ognuno avrebbe edificato al meglio la sua parte della nuova città, che per tre secoli recitò un importante ruolo nel Regno di Napoli e nei commerci con l’Europa. Viva impressione ha destato nella delegazione ospite il fervore della ricostruzione dell’Aquila. Come pure ha meravigliato la qualità del restauro del centro storico, enorme cantiere che sta recuperando dalle lacerazioni del terremoto del 2009 l’insigne patrimonio architettonico d’una delle città d’arte più belle d’Italia. Il gruppo di Hobart, camminando nelle vie del Quarto di Santa Maria Paganica, uno dei quattro dell’antica città, è stato attento ad osservare la bellezza dei palazzi restaurati, a gustarne i dettagli architettonici, a chiedere notizie sul rientro in città di famiglie, negozi, uffici. Insomma sulla previsione del ritorno del centro della città alla sua vita pulsante. Impressionante, per loro, la disastrosa condizione in cui il sisma ha ridotto la Chiesa capoquarto, ma anche la bellezza del settecentesco Palazzo Ardinghelli quasi ultimato nel restauro con i fondi donati dalla Russia. Se per la Chiesa di Santa Maria Paganica s’attende un rapido avvio dei lavori, per Palazzo Ardinghelli prossima è l’apertura a museo d’arte contemporanea, come una sezione del Maxxi di Roma. Altre notizie hanno rinfrancato la delegazione australiana, man mano che si guadagnava il percorso lungo le vie del centro, fino a Palazzo Margherita per finire alla Basilica di San Bernardino.
A mezzogiorno l’incontro a Palazzo Fibbioni tra Sue Hickey e la delegazione di Hobart con il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, ormai prossimo a lasciare il suo decennale incarico, dopo le elezioni dell’11 giugno. Cordiale, anche emotivamente intensa la conversazione tra i sindaci delle due città gemelle. Cialente raccontando gli anni del dopo terremoto e la sua visione del futuro della città, la Lord Mayor Sue Hickey a portare ancora una volta l’affettuosa vicinanza di Hobart, a manifestare il desiderio di rafforzare con nuove opportunità il rapporto di amicizia tra le due città, ad ipotizzare una collaborazione tra la Tasmania University di Hobart con l’Università dell’Aquila e con il Gran Sasso Science Institute. Se da un lato Cialente ha assicurato che tra le consegne al suo successore raccomanderà il rafforzamento del gemellaggio, immediata è stata la sua iniziativa a favorire un contatto con la Rettrice dell’Università, prof. Paola Inverardi, avvenuto nella serata in un incontro nel quale sono state esposte, dal consigliere ed ex sindaco Damos Thomas, i campi di possibile collaborazione. Oggi il tema dovrebbe essere approfondito in un incontro con la prof. Anna Tozzi, delegata ai rapporti internazionali dell’ateneo aquilano, cui seguirà una visita al Gran Sasso Science Institute, uno dei cinque centri universitari italiani per studi avanzati. All’incontro tra la delegazione di Hobart e il sindaco Cialente è stato presente l’assessore Maurizio Capri, che per la municipalità, oltre alle sue deleghe specifiche, cura i rapporti con le città gemellate.
Nel pomeriggio la delegazione australiana ha fatto un’escursione sul Gran Sasso, nell’area di Fonte Cerreto, ammirando la maestosità e la bellezza della nostra montagna, recandosi poi in visita a San Pietro della Jenca, piccolo borgo che ha il privilegio d’avere il primo Santuario dedicato a San Giovanni Paolo II, sobria chiesetta dove più volte papa Wojtyla s’era recato in raccoglimento in occasione delle sue numerose escursioni sul Gran Sasso, la montagna che gli ricordava gli amati monti della Polonia. Il luogo ha fortemente emozionato gli ospiti, sia per la semplice bellezza del borgo con le sue casette in pietra, accanto alla chiesetta elevata nel 2011 a Santuario, sia per il meraviglioso contesto naturale, verde di pascoli e di boschi intorno alla profonda valle dove scorrono le acque del Raiale.
Alle 18, mentre il sole al tramonto colorava di rosso il Corno Grande, si riprendeva la via del ritorno attraverso la Valle Verde, con una sosta al Santuario della Madonna d’Appari, dove il gruppo australiano è rimasto incantato dalla suggestione del luogo e dalla inaspettata sorpresa degli affreschi che per tre quarti adornano quella splendida chiesa trecentesca scavata nella roccia. Stupefatti, i visitatori, davanti agli affreschi del presbiterio, la Crocifissione e la Deposizione, in particolare, attribuiti a Francesco da Montereale e alla sua scuola. Molto simpatica e festosa la conviviale che ha chiuso l’intensa giornata, nella quale la Municipalità aquilana è stata presente con il sindaco Cialente, il presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti e l’assessore Capri, in un buon ristorante presso la Fontana delle 99 Cannelle, monumento simbolo dell’Aquila, nel luogo primigenio che alla città diede il nome per l’abbondante presenza d’acque sorgive.
Per chiudere, qualche notizia su Hobart. Incantevole città di 200mila abitanti, in una baia mozzafiato, ai piedi del monte Wellington nella parte meridionale dell’isola, Hobart ha belle architetture nelle tipiche costruzioni in stile vittoriano a tinte color pastello. Importante il suo porto naturale. Dopo Sydney, cui la lega una storica regata, Hobart è la città più antica dell’Australia. Numerosa e molto attiva la comunità italiana in Tasmania, particolarmente nella capitale. Significativa la presenza abruzzese, costituita da un’associazione molto operosa, guidata da Angela D’Ettorre, che ha assunto un ruolo di prestigio, assai apprezzata dalle autorità della città e della Tasmania. L’opera degli Abruzzesi, come quella di tutti i connazionali, ha assicurato la crescita della Tasmania e dell’Australia, stato federale dove la comunità italiana è ormai seconda in numero solo alla comunità anglosassone. La stima verso gli Abruzzesi trova dunque nel gemellaggio tra la capitale della Tasmania e la città Capoluogo d’Abruzzo un significato che va oltre la già forte relazione tra le due città. E non mancherà di dare i suoi frutti.
Goffredo Palmerini