E’ un paesaggio che va oltre gli elementi della esperienza sensibile, per coglierne l’aspetto più autentico e universale, quello proposto dalla mostra Metafisica del paesaggio, inaugurata il 22 aprile a palazzo Buonaccorsi di Macerata.
Cinquantacinque le opere esposte in cui sei pittori, due fotografi e uno scultore interpretano il paesaggio, ciascuno con la propria sensibilità e visione, proponendo letture differenti e interessanti. Il paesaggio diviene, così, proiezione dell’animo e delle memorie dell’artista come nei dipinti di Carlo Iacomucci. Ubaldo Bartolini, Arnaldo Ciarrocchi e Riccardo Piccardoni, talvolta è invece riproduzione documentale e spettacolare della sua bellezza autentica, come nelle foto dei Sibillini di Sandro Polzinetti o nella Macerata di un tempo nelle incisioni Giuseppe Mainini, a volte ci svela sorprendentemente la sua anima più nascosta attraverso pennellate di luce catturate dall’obiettivo di Renato Gatta, fino a vestirsi di plasticità nelle sculture-totem di Francesco Roviello.“Palazzo Buonaccorsi non poteva non essere sensibile alla lettura di questo tema ha detto l’assessore alla cultura Stefania Monteverde, presentando la mostra organizzata dall’Ordine degli architetti della provincia di Macerata e dal Comune. Il paesaggio è parte integrante del Buonaccorsi e nello stesso tempo è tra le proposte che il museo offre, con i suoi splendidi scenari sul territorio circostante.” La mostra, curata dal critico Roberti Cresti e allestita dal vice presidente dell’ordine Sauro Pennesi, “avvia una riflessione sul tema del paesaggio che sarà approfondita dagli architetti nel corso del convegno “Paesaggio in trasformazione” in cui ci confronteremo sulla complessità delletrasformazioni territoriali, sul recupero e la tutela del paesaggio.” ha detto il presidente degli Architetti Enzo Fusari. Il convegno si terrà a Macerata il 29 aprile 2016, alle ore 16, all’Auditorium San Paolo di Macerata.
Interverranno Giovanni Sala dello studio LAND, (Landscape Architecture Nature Development), un gruppo di professionisti a servizio dell’architettura del paesaggio creato nel 1990 a Milano da Andreas Kipar e Giovanni Sala, che fonda le basi della propria attività sulla sperimentazione; Massimo Angrilli, professore associato in Urbanistica nel Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi G. d’Annunzio di Chieti; Biagio Guccione, docente di Architettura del Paesaggio all'Università di Firenze, impegnato da più di trent'anni nella promozione dell’architettura del paesaggio in Italia attraverso la didattica, la ricerca, la divulgazione scientifica e l'attività professionale e Giuseppe Capocchinpresidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. La mostra Metafisica del paesaggio rimarrà aperta fino al 22 maggio dalle ore 10 alle 18 di tutti i giorni. Lunedì chiuso, ad eccezione di lunedì 25 aprile in cui sarà invece aperto con orario prolungato fino alle 19. Orario prolungato anche per il primo maggio. La visita alla mostra è inclusa nel biglietto di ingresso ai Musei civici: intero 3 euro,ridotto 2 euro. (ap)