Prima conferenza stampa questa mattina per il nuovo direttore dei Musei Vaticani, Barbara Jatta, che succederà ad Antonio Paolucci il primo gennaio 2017. Chiamata da Papa Francesco ad essere la prima donna della storia a guidare i musei, di cui era vice-direttore dal giugno scorso, Barbara Jattaè stata per 20 anni alla Biblioteca Apostolica Vaticana, dove era responsabile del Gabinetto delle Stampe. Il servizio di Marina Tomarro:
''Sono sempre stata apprezzata e stimata per il mio lavoro e di questo ne sono grata''. Grande la gioia e l’emozione di Barbara Jatta, prima donna nella storia alla guida del terzo museo più visitato al mondo. Saranno Musei Vaticani con una "Visione femminile"? Ascoltiamo il suo commento:
R. – Saranno più che con una visione femminile, con la mia sensibilità ma con la sensibilità di tutto lo straordinario staff che fa parte dei Musei Vaticani. Abbiamo professionisti delle diverse discipline, non soltanto curatoriali ma di restauro, di conservazione, di gestione organizzativa di questa macchina: perché - non dimentichiamolo - questa è una grande azienda che ha tanti dipendenti, ha soprattutto necessità non soltanto di avere attenzione per l’aspetto curatoriale ma anche per quello organizzativo. E quindi sono due facce di uno stesso corpo che devono lavorare insieme, in armonia.
D. – Quali sono i progetti sui quali lavorerà nei prossimi mesi?
R. – Non c’è dubbio: i progetti vari di restauro che sono in programmazione per il 2017; abbiamo in previsione una grande mostra in collaborazione con il Museo Ebraico di Roma sulla Menorah, nel Braccio di Carlo Magno: noi saremo gli ospitanti in questa sede e ci sarà una sede anche nel Museo Ebraico. E poi, tante altre mostre: una mostra a Lisbona in occasione del viaggio del Papa a Fatima e tanti, tanti altri progetti nei diversi campi. Adesso, elencarli tutti è difficile, in poche battute …
D. – Ha avuto occasione di incontrare già Papa Francesco?
R. – L’ho visto a maggio; dopo la mia nomina non l’ho ancora ri-incontrato, ma non gli metto fretta: quando lui vorrà, molto volentieri lo incontrerò.
Nella conferenza stampa, il neo-direttore ha parlato anche della vicinanza dei Musei Vaticani alle popolazioni colpite dal sisma, dove sono stati inviati diversi restauratori volontari: “Fino ad oggi - ha spiegato - sono state recuperate 25 chiese, 6 cicli di affreschi e numerose opere importanti”. E per aiutare i territori, i punti di ristori all’interno dei Musei saranno riforniti da prodotti provenienti dalle zone terremotate. Inoltre, la Jatta ha annunciato che tra un mese sarà lanciato su Internet il nuovo sito web dei Musei Vaticani. Marina Tomarro, Radio Vaticana, Radiogiornale del 23 dicembre 2016.