Stamattina alle 2,15 in Israele (l'1,15 in Italia) è morto a 93 anni l'ex presidente Shimon Peres, premio Nobel per la pace nel 1994.
La radio militare per annunciare la notizia ha interrotto la programmazione quotidiana dichiarando anche che presto i medici dell'ospedale di Tel Aviv terranno una conferenza stampa.
Lo statista era ricoverato al Tel Ha-Shomer in seguito a un ictus che lo aveva colpito due settimane fa: si parlava di condizioni critiche ma stabili. Ieri un improvviso peggioramento delle condizioni di salute lo ha portato al decesso.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato per stamane una seduta di lutto del governo israeliano. In un comunicato, Netanyahu e la moglie esprimono ''profondo dolore per la morte di una persona cara alla Nazione intera, ed ex capo di Stato di Israele''.
"Nella sua vita e con le sue azioni mio padre ci ha lasciato in eredità il domani'', ha detto alla stampa il figlio di Shimon Peres, Chemi: ''Ci ha ordinato di edificare il futuro di Israele con coraggio e saggezza, e di spianare sempre strade per un futuro di pace''.
Il presidente americano Barack Obama saluta l'ex presidente e premier israeliano Shimon Peres come un uomo di Stato il cui impegno per la sicurezza di Israele e la ricerca della pace "è stato radicato nella sua base morale inscalfibile e nel suo ottimismo instancabile".
In un comunicato diffuso dalla Casa Bianca, Obama afferma che Peres guardava al futuro "guidato da una visione della dignità umana e di un progresso verso il quale lui sapeva che le persone di buona volontà avrebbero potuto avanzare insieme".