Sabato 3 settembre fa tappa sui Monti Lattari l’avventura live di Gino Paoli e Danilo Rea con Due come noi che..., spettacolo che ha già collezionato numerosi sold out in Italia e all’estero, incantando ed emozionando il pubblico ogni volta.
Un successo che di certo non stupisce dato il duo d’eccezione: la voce e il carisma di Paoli, uno dei più grandi autori e interpreti della canzone nostrana, affiancata da uno dei più lirici e creativi pianisti riconosciuti a livello internazionale come Danilo Rea.
Piano e voce, prezioso esempio di come due artisti possano interpretare in modo innovativo alcuni classici della storia della musica italiana e internazionale.
La scaletta si compone delle canzoni più amate di Paoli, da Il cielo in una stanza a Una lunga storia d’amore, da Vivere ancora a Senza fine passando per La gatta e Che cosa c’è, e di chicche di cantautori genovesi che per Paoli sono gli amici di una vita: Bocca di rosa di De André, eseguita al pianoforte da Danilo Rea, Il nostro concerto di Umberto Bindi, Vedrai vedrai di Tenco. In programma anche Albergo a ore, il commovente brano di Herbert Pagani e non mancherà infine un omaggio alla melodia napoletana di cui Paoli e Rea sono appassionati estimatori.
Al termine della serata Gino Paoli riceverà il Premio Agerola alla carriera, in quanto cantautore impareggiabile e finissimo interprete della musica italiana.
Con il concerto di Paoli e Rea, annunciato inizialmente per il 18 agosto, si chiude la rassegna Sui sentieri degli dei, che con i suoi cinquanta appuntamenti per la maggior parte a ingresso gratuito ha coinvolto trecento artisti e registrato cinquantamila presenze di pubblico.
«Uno sforzo notevole in tempi difficili come quelli attuali - spiega il sindaco Luca Mascolo - ma che tende ad incrementare e qualificare ulteriormente l’offerta di un luogo di straordinaria suggestione, che in passato era meta privilegiata della villeggiatura della buona borghesia napoletana, ma anche del viaggio di tanti artisti e intellettuali. Il festival è diventato ormai un appuntamento fisso, un’emozione che si rinnova nel panorama artistico campano e nazionale. Un festival per certi versi rivoluzionario, una sfida culturale in un momento di crisi evidente anche e soprattutto di valori. I premi ai maestri De Simone e Barra, a Katia Ricciarelli e a Gino Paoli sottolineano, rimarcano e fanno brillare la bellezza insita nella cultura, nell’arte e nella musica. Siamo orgogliosi dell’edizione di quest’anno, dopo cinque anni siamo ormai un riferimento atteso dai tantissimi ospiti che scelgono Agerola come meta turistica in grado di integrare relax, natura e qualità della vita».
«Agerola sui Sentieri degli Dei - dichiara Tommaso Naclerio, consigliere comunale con delega al Turismo - nasce dal desiderio di incontro per tutti coloro che amano e che vivono da protagonisti la musica e il teatro. È un circuito privilegiato che si alimenta per cinquanta giorni di fila, in quattordici luoghi differenti con un numero impressionante di artisti che si alternano sui nostri palcoscenici. Abbiamo sempre immaginato il festival come una sfida estiva, dove Agerola si trasforma in una vera e propria “città festival” con la Pro Loco parte attiva dell’organizzazione, la partecipazione delle strutture ricettive, la disponibilità di tanti sponsor che credono nel brand Agerola e il coinvolgimento di un pubblico che anche quest’anno ha fatto registrare numeri positivi».