Subito dopo le forti scosse, tempestivi sono stati i soccorsi e gli aiuti arrivati nelle zone colpite dal sisma. Ascoltiamo a questo proposito, il commento del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, raccolta da Francesca Sabatinelli:
R. – I soccorsi, oltre che su Amatrice-centro, si sono concentrati su un gruppo di frazioni che sono state interessate in maniera diretta dal movimento sismico: le abbiamo individuate con la Protezione Civile, con il ministro Del Rio. L’abbiamo chiamata “zona1” e assomma tutte le frazioni andando verso Ascoli. Di altro … il paese non c’è più. Un sisma di questo genere – noi siamo in zona sismica 1 – non c’è mai stato. Quando ho visto che è crollata la storica porta di Amatrice, che ha resistito a tutti gli eventi sismici degli ultimi 30 anni, lì ho capito che era un dramma …D. – Un primo bilancio delle vittime: so che i numeri sono in divenire, ma adesso, in questo momento, cosa si può dire?
R. – Li conosco tutti … il dramma è questo. Il dramma c’è sempre quando c’è la morte ed è ancora più forte quando li conosci tutti.
D. – La macchina dei soccorsi?
R. – Tra le 300 telefonate, proprio alle 4, alle 4 meno 5, ho mandato un appello dicendo: “Il paese non c’è più, serve una situazione …”. Da lì, poi, dopo 10 minuti sono arrivati i primi mezzi, i primi Vigili del fuoco, per cui, ecco, la macchina della comunicazione è indispensabile e fondamentale, perché tante vite si sono salvate e penso si possano salvare perché c’è stato questo tam-tam … Alle 4 e un quarto c’era il primo gruppo dei Vigili del fuoco, stavo qui con loro … E avremo la forza di rialzarci: io ne sono convinto … Francesca Sabatinelli, Radio Vaticana, Radiogiornale del 24 agosto 2016.