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SABINA GUZZANTI, RENZI? CI DARÀ ALTRI PROBLEMI MA ALMENO CI HA TOLTO BERLUSCONI

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Fiuggi, 29 luglio - “In un Paese corrotto come il nostro anche la Magistratura non può essere un luogo di Santi. Le leggi sono fatte a misura dei potenti e di chi ha soldi. La Giustizia in Italia non ha mai funzionato come avrebbe dovuto, poi è arrivato Berlusconi con tutta la sua attività illegale e criminale”.

Così il Guzzanti pensiero - con le frecciate, accuse e anatemi di sempre - alla numerosa platea che ha assistito alla proiezione del suo docu-film sul rapporto Stato/Mafia La trattativa nell’ambito del Fiuggi Film Festival. La regista è arrivata nella cittadina termale in tempo per sentire l’applauso del pubblico ai titoli di coda. Salita sul palco ha subito ricordato che il suo lavoro ha avuto 20 minuti di standing ovation al festival di Venezia, ma poi non gli è stato “permesso di uscire nelle sale cinematografiche”: “dopo Venezia, il nulla – lamenta la Guzzanti – Questa volta i politici sono stati più furbi. Hanno messo in atto un ostruzionismo più sottile che non mi regalasse una ribalta di ritorno. Non hanno quindi parlato male del mio film, non ne hanno parlato e basta, lo hanno semplicemente ignorato. Bondi, ad esempio, quando era ministro della cultura, lanciando anatemi per il mio film Draquila, in quei giorni al festival di Cannes, mi ha fatto solo un favore, tutti erano curiosi di vederlo!”

Una nuova mission per la pasionaria Guzzanti che sta promuovendo il suo La Trattativa in tutta Italia, tra paesi e città; in tutto il web, tra social, twitter e blog. “Ho dovuto fare questo film – sostiene – perché abbiamo la necessità di una rivoluzione morale e culturale. La stessa Giustizia non funziona in Italia. Non ha mai funzionato. Le leggi sono fatte a misura dei potenti, di chi ha soldi”. Sabina Guzzanti sarà uno dei personaggi di punta della prossima stagione televisiva di La7 dove riproporrà il suo TgPorco, “Spero che non me lo censurino di nuovo come accaduto anni fa”.

E, ancora, sul suo film: “è stato boicottato da tutte le firme della stampa italiana – accusa – Sono stata anche cacciata dalla Rai per aver denunciato quanto la riforma della tv fosse una fregatura. L’argomento del mio film è stato osteggiato dal Presidente della Repubblica Napolitano, e questo ha intimorito i direttori dei giornali che hanno avuto paura di contraddire un vecchietto di 87 anni”.

In platea a Fiuggi tanti giovani, ai quali la Guzzanti ha sottolineato quanto l’Italia non sia mai stata “arretrata” come oggi, “prima dell’arrivo di Berlusconi eravamo comunque un paese civile. Fare un film come il mio affrontando un tema così scottante in cui ogni potente o politico che sia è coinvolto, è come per un elefante pattinare sul ghiaccio!” Renzi? “Non mi è mai stato simpatico – chiosa la Guzzanti - neanche quando era Sindaco di Firenze. Anche con lui avremo problemi, ma almeno non abbiamo Berlusconi”.

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