«Siamo nella scena di un processo, dove sta per essere condannato un innocente. L'imputato in questione è accusato di possedere una dote, una sorta di potere inesplicabile che, in succo, è quello dell'arte. E quest'uomo passerà per un matto. La storia è raccontata in prima persona dall'imputato, ma ci sono anche degli spostamenti di prospettiva e di punti di vista.
E il protagonista si difende esprimendo più o meno questo concetto: "Come puoi tu, che vivi una vita costantemente formalizzata, guidata dai tuoi codici e dai tuoi abiti, che hanno ormai preso il sopravvento sulla tua natura di uomo, come puoi tu che sei il prodotto di parole che qualcun altro ha scritto perché tu le applichi, giudicare chi invece è atto spontaneo, creativo, e che dunque non puoi comprendere?". Ma ad uno snodo cruciale di questa storia surreale si scopre che, tutto è il prodotto di un'ennesima arte, che si tratta semplicemente della scena di un film surreale e che dietro il tutto c'è un altro uomo, il regista del film, che a sua volta sarà giudicato per matto, per aver partorito questa storia».Bolivar
E il protagonista si difende esprimendo più o meno questo concetto: "Come puoi tu, che vivi una vita costantemente formalizzata, guidata dai tuoi codici e dai tuoi abiti, che hanno ormai preso il sopravvento sulla tua natura di uomo, come puoi tu che sei il prodotto di parole che qualcun altro ha scritto perché tu le applichi, giudicare chi invece è atto spontaneo, creativo, e che dunque non puoi comprendere?". Ma ad uno snodo cruciale di questa storia surreale si scopre che, tutto è il prodotto di un'ennesima arte, che si tratta semplicemente della scena di un film surreale e che dietro il tutto c'è un altro uomo, il regista del film, che a sua volta sarà giudicato per matto, per aver partorito questa storia».Bolivar
Attraverso questo excursus narrativo i Bolivar mettono in scena la propria visione delle difficoltà che oggi riscontra un progetto musicale nascente, fra continui provini e giudizi spietati.
Etichetta discografica: Rusty Records
BIO
Il 'complesso musicale' chiamato Bolivar affonda le proprie radici tra il 2010 e il 2011. Come nella maggior parte di queste storie, in un primo momento non c'era un nome, poi ce ne saranno troppi, e così via, finché non venne messo a fuoco il nome BOLIVAR.
La band nasce a Pontinia, un piccolo e giovane comune dell'Agro Pontino, nell'altrettanto giovane Provincia di Latina.
Il percorso musicale ebbe inizio in accordo tra Alessandro e Carlo, rispettivamente chitarra e piano, alle loro primissime esperienze compositive. In un secondo momento, scopertosi interessato alla situazione creatasi, anche Lele (voce), fratello gemello di Carlo, si impegna, a tempo pieno, nella costruzione di un piccolo progetto musicale inedito. Timidamente, in modo del tutto naturale, la musica dei giovani Bolivar inizierà ad attirare le attenzioni di altri musicisti: si arricchiscono così le fila della band, in quella che sarà una vera e propria moltiplicazione: si uniscono Enrico (chitarra), Gabriele (basso), Federico (batteria) e successivamente Gianmarco, in qualità di batterista al posto di Federico.
Dopo i piccoli successi locali e regionali, dopo tantissimi Festival, Piazze, Club e locali, dopo vari tentativi di accesso in alcuni Talent Show e dopo le prime incisioni amatoriali, i Bolivar producono il loro primo Ep ufficiale presso gli UpMusic Studios di Cernusco sul Naviglio (Milano). Composto da 3 tracce, la produzione artistica dell'Ep viene curata dal produttore Enrico 'Kikko' Palmosi, con lacollaborazione di altri professionisti del settore per missaggio e mastering, tra i quali l'ingegnere del suono britannico James Reynolds.
Nel 2015 viene girato il primo videoclip, relativo al primo singolo d'uscita dei Bolivar. Il brano si intitola 'Oltre Ogni Ragionevole...' e la regìa è stata curata dal director romano Paolo Marchione.
Successivamente alla produzione dell’ep i Bolivar cominciano ad iscriversi a vari concorsi nazionali tra i quali Festival Show 2016 per il quale sostengono le prime fasi di audizione il 23 Aprile 2016 a Roma e le finali a Caorle (VE) il 7 e 8 Maggio 2016, dove una volta selezionati tra le 30 proposte emergenti più interessanti si esibiscono davanti a giudici di altissima qualità come Mogol, Red Ronnie, Tino Silvestri, Paola Folli e Dariana Koumanova. Ottengono qui l’accesso tra i 12 finalisti del tour estivo. Il brano “Oltre ogni ragionevole è attualmente in finale. Durante lo stesso periodo i Bolivar vengono anche selezionati da Rockit.it come band emergente rappresentativa della Regione Lazio.
I Bolivar sono:
Lele Spadaro (Voce)
Carlo Spadaro (Piano, Tastiere, Synth, Sequencer, Voce)
Alessandro Cavallaro (Chitarra)
Enrico Bellissimo (Chitarra)
Gabriele Fonti (Basso)
Gianmarco Bellardini (Batteria, Backing Vocals
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