Si aggrava il bilancio delle stragi di Bruxelles. Dopo il ritrovamento di un altro cadavere all'aeroporto Zavantem sale a 32 il numero dei morti, 300 i feriti. Oggi a Bruxelles si terrà la riunione straordinaria del Consiglio dei ministri dell'Interno europei, mentre gli Usa sollecitano misure più incisive contro il sedicente Stato islamico. Dopo l'identificazione dei tre kamikaze in azione nella capitale belga e la fuga di un quarto uomo, oggi si registrano nuovi blitz della polizia. Il servizio di Massimiliano Menichetti:
Tra i tre kamikaze della strage di Bruxelles c’è il 24enne Najim Laachraoui uno dei terroristi più ricercati d'Europa, ovvero l'artificiere degli attentati di Parigi. lo hanno identificato tramite il Dna come il secondo kamikaze dell'aeroporto di Zaventem. I due fratelli Ibrahim e Khalid El Bakraoui, invece, si sono fatti esplodere rispettivamente presso lo scalo aeroportuale e nella stazione della metropolitana di Maelbeek. Un quarto attentatore, non identificato, è ancora in fuga e si cerca un uomo che si presume sia legato alle esplosioni nella metropolitana. In questo quadro il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, innescando non poche polemiche, ieri ha detto che Ibrahim era stato arrestato a giugno in Turchia, estradato in Olanda e rilasciato su indicazione delle autorità belghe, notizia quest’ultima smentita da Bruxelles. Gli inquirenti che anche oggi stanno setacciando la città, hanno trovato nel covo dei terroristi 15 chili di esplosivo mai arrivati in aeroporto grazie ad un tassista, chiamato dagli uomini, che non ha voluto trasportare una quinta valigia. Trovato anche un testamento video su un computer, buttato in un cassonetto, in cui si "spiegano" le stragi come una vendetta per l’uccisione di un altro terrorista e l’arresto di Salah Abdeslam, proprio questo arresto avrebbe fatto anticipare gli attentati dal previsto giorno dopo Pasqua. Massimiliano Menichetti, Radio VAticana, Radiogiornale del 24 marzo 2016.