Nei giorni scorsi la Valsolda ha reso omaggio a uno dei suoi più grandi artisti: Pellegrino Tibaldi, nato a Puria Valsolda nel 1527 e morto a Milano nel 1596.
Lo ha fatto con la proiezione di un documentario del regista svizzero Adriano Kestenholz, noto per i suoi lavori sugli artisti svizzeri del calibro di Carlo Maderno o di Domenico Fontana. Nella stupenda cornice della chiesa di Santa Maria Assunta di Puria, progettata nel 1567 proprio da Pellegrino Tibaldi, l’Associazione degli Amici del Museo Casa Pagani di Castello Valsolda, ha voluto in questo modo ricordare il grande artista valsoldese, famoso architetto di San Carlo Borromeo, ma anche pittore di Filippo II all’Escorial di Madrid.
Presenti il regista Adriano Kestenholz, il direttore del Museo Casa Pagani, Giorgio Mollisi, il vicesindaco del Comune di ValsoldaMario Bonacina e don Cesare Gerosa, parroco della Valsolda.
La proiezione è stata preceduta dalla visita alla casa natale del Tibaldi sotto la guida di Ruggero Pianezzi, vicepresidente dell’Associazione Amici di Casa Pagani, che ha poi condotto i numerosi presenti alla scoperta del luogo in cui si trova la tomba della famiglia Tibaldi e alla lapide sepolcrale del famoso architetto.
Il documentario dal titolo “Alias Pellegrino Tibaldi: le due anime del Cinquecento”, prodotto dalla Aleph Film di Adriano Kestenholz, in coproduzione con la RSI (Radiotelevisione svizzera di lingua italiana), ha già riscontrato grande successo durante le recenti presentazioni al Festival internazionale del Film sull’Arte di Montréal (Canada), all’Università di Murcia (Spagna) nell’ambito di un Congresso di storia dell’arte e, di recente, a Roma.
Il documentario ha voluto presentare proprio le due facce dell’artista valsoldese passando in rassegna la sua produzione, agli esordi della sua carriera come pittore a Roma, nella Sala Paolina di Castel Sant’Angelo, ad Ancona in Palazzo Ferretti, a Bologna, in Palazzo Poggi (oggi Accademia delle scienze) e via via tutte le sue opere in Italia, fino a quelle commissionategli dal re Filippo II all’Escorial di Madrid, terminate dall’artista due anni prima di morire.
Straordinaria la presentazione dell’artista in quanto architetto con le sue principali opere a partire dal Collegio Borromeo di Pavia fino alla sistemazione della parte presbiteriale del Duomo di Milano.
Con delle riprese di grande effetto, il regista Kestenholz ha saputo trasmettere una grande emozione agli spettatori che si sono resi conto, attraverso le immagini anche di molti particolari, della grandezza di questo artista del Cinquecento.
Al termine della proiezione, la Filarmonica di Valsolda ha voluto concludere la manifestazione con un concerto in onore del Tibaldi che è stato in questo modo degnamente ricordato dai suoi concittadini.
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