La Conferenza è stata aperta dalla Direttrice Fabrizia Pompili, il claim che accompagnerà la stagione 2017/18 è “Tutta un’altra storia” a significare che rispetto all’offerta comica che abitualmente ha accompagnato il Teatro negli anni precedenti, quest’anno ci saranno le grandi storie che avendo avuto da sempre un alto gradimento, sono diventati dei classici.
Dal 15 al 25 febbraio “Zio Vanja” di Anton Pavlovic Cechov. Con Francesco Montanari, Vinicio Marchioni e Lorenzo Gioielli. Regia di Vinicio Marchioni. È frutto di tre anni di storia su questo autore. Risponde ai perché di molti. Il nostro Cechov è stato Eduardo De Filippo.
Dal 5 al 17 aprile “Delitto e Castigo” con Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio. Uno spettacolo che è nato all’Argot. Sergio Rubini e Carla Cavalluzzi hanno fatto un adattamento straordinario. In scena i due attori ed un Rumorista. Lo Cascio sarà il protagonista e Sergio Rubini farà gli altri ruoli.
Il Nuovo Teatro diretto da Marco Balsamo porterà in scena “Progetto GRANDI ITALIANI” Ariosto ORLANDO FURIOSO, Boccaccio DECAMERON, Basile “LO CUNTO DE LI CUNTI” di Marco Baliani, Stefano Accorsi e Marco Balsamo “Era da sette anni che avevamo in mente questo progetto. Si è creata una grande famiglia, riuscendo a portare 370.000 persone a vedere i classici. La maggior parte erano giovani.
Per la drammaturgia contemporanea, dal 2 al 19 novembre “Il Padre” di Florian Zeller con Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere. Regia Pietro Maccarinelli. Si ride amaro ma alla fine ci si commuove anche. Sulla scena, smarrimenti, paure, emozioni, devastazione, fatica, struggimento. Tutti i personaggi sono catalogabili. Florian riesce a far entrare il personaggio nella testa del pubblico che si perde insieme al personaggio. La cosa straordinaria è che Zeller è riuscito a parlare di Alzheimer senza compatimento. Un successo sia di pubblico che di critica.
Dal 23 novembre al 3 dicembre, Biagio Izzo in “Dì che ti manda Picone”. Regia di Enrico Maria Lamanna “Il progetto nasce da Elvio Porta che aveva da sempre l’idea di fare uno spin-off dal film. Il figlio si vede e non si vede. Che cosa sarà successo? E’ un adulto rimasto bambino. Si porterà avanti il concetto di famiglia, di amore, della forza per andare avanti.
Dal 27 dicembre al 7 gennaio “A ruota libera” diretto in diretta da Giovanni Veronesi. Con Alessandro Haber, Rocco Papaleo, Sergio Rubini e Giovanni Veronesi. Nato per gioco ed in sostituzione di Francesco De Gregori a Verbania. Hanno improvvisato mettendosi a nudo. Ogni volta non è mai lo stesso spettacolo.
Dall’11 al 28 gennaio torna Pierfrancesco Favino in “La notte poco prima della Foresta”. Regia di Lorenzo Gioielli. E’ un testo attuale perché parla di immigrati. Il loro disagio è attuale perché racconta un esule e lo racconta con una vitalità ed un’amarezza difficile da portare alla luce. Già messo in scena con grandissimo successo.
Dall’1 all’11 febbraio “Come stelle nel buio” di Igor Esposito e Regia Di Valerio Binasco. Iaia Forte ed Isabella Ferrari sono due sorelle, un’attrice sul viale del tramonto ed un’ex bimba prodigio. E’ una riscrittura liberamente ispirata a “Che fine ha fatto “Baby Jane”. E’ un melò all’italiana.
Chiude la stagione dal 3 al 13 maggio “Ingresso indipendente” scritta da Maurizio De Giovanni con Serena Autieri, Tosca D’Aquino, Fioretta Mari, Giovanni Scifone, Bianca Maria Lelli e Pierluigi Misasi. Regia di Vincenzo Incenso. Il progetto di fare qualcosa insieme all’Autieri si è realizzato, dice Tosca D’Aquino. E’ un testo al femminile, è una Pochade, una Vaudeville. Non dimentichiamo che il Teatro Italiano è di serie A.
Elisabetta RuffoloPer ulteriori informazioni: www.ambrajovinelli.org