La Canaglia è un progetto cantautorale che si pone l’obiettivo di esprimersi attraverso i mezzi della moderna canzone pop utilizzando però moduli originali e talvolta malinconici, con un’attenzione particolare alla scrittura dei testi.
Il progetto nasce nel 2013 a Firenze dove, insieme ad altre realtà fiorentine, fondano l’associazione ‘Fiore sul Vulcano’, che condivide con il gruppo la volontà di risvegliare in città la passione verso lo spettacolo live, verso la canzone italiana e verso un ascolto consapevole e mai passivo. Bitterpop è un disco composto da 10 brani il cui minimo comune denominatore risulta essere un'attitudine malinconica unita a sonorità che spaziano dal rock al pop. Il titolo dell'album vuole richiamare l'atmosfera dolce-amara di certi brani e dare un'indicazione sullo stile comune a tutti questi, dove all'influenza di cantautori come Ciampi, Tenco e De Gregori, si uniscono tonalità musicali vicine alle prove più originali della scena pop italiana e del rock anni Sessanta. In Bitterpop sono presenti canzoni costruite come bozzetti impressionistici che cercano di catturare l'anima dell'epoca o della città che descrivono, altre invece sono dedicate a dare un'istantanea della contemporaneità sia politica che sociale, altre ancora parlano semplicemente dell’amore, in tutte le sue forme.
‘La leggerezza di certe sonorità vuole porsi come contrasto alla descrizione di una civiltà che gira su sé stessa per tornare alle stesse cattive abitudini’.
Il primo singolo estratto dal disco è Le Canzoni Tristi, uno degli ultimi brani ad entrare nell'album e forse quello che meglio rappresenta l'identità del progetto e del disco stesso.
‘La canzone nasce da un'immagine che ci ispirava molta serenità: sciami di ragazze che tornano a casa dopo una serata insieme’.
Da qui, l’interessante tentativo (ripreso anche nel videoclip che accompagna il singolo) di calarsi nell'universo femminile, provando a cogliere i discorsi, i sorrisi e gli sguardi d'intesa che spesso sfuggono o si nascondono alla comprensione del maschio. Inevitabilmente il punto di vista non può essere che maschile, ma i ragazzi si sono divertiti ad immaginare un gruppo di amiche sulla via di casa che scansano gli sguardi impertinenti degli uomini, che parlano sognando amori passati e possibili, che cantano insieme una canzone.
‘A questo punto abbiamo fatto nostro un consiglio che ci hanno dato spesso: scrivete meno canzoni tristi. Pungolati, abbiamo pensato che anche le canzoni tristi si possono cantare a squarciagola, in coro, nei (purtroppo) sempre più rari momenti di condivisione reale di emozioni, proprio come farebbe un gruppo di amiche in macchina o a passeggio per le strade del centro’.
Quelle canzoni tristi che forse sono le sole che riescono a rimanerci attaccate addosso, a fare affiorare i nostri sentimenti più reconditi, i nostri ricordi più cari.
CREDITS ALBUM:
Registrato da Marco Carnesecchi all’Under Roof di Sesto Fiorentino (FI);
batterie registrate da Daniele Bao al Parsifal Studio di Sesto Fiorentino (FI).
Mix e Mastering: Massimo Barbieri presso Under Roof di Sesto Fiorentino (FI).
Progettazione grafica/Artwork: Giulio Noccesi.
Foto: Tommaso Ferrara.
Promozione e distribuzione: La Clinica Dischi e Worilla-Press&Promotion.
TRACKLIST:
1) Bohéme
2) Le Forme
3) Le Canzoni Tristi
4) Tardavera
5) Segnali Invisibili
6) Pazienza
7) Magnetite
8) Orfani di Guerre
9) Centrali di Coincidenze (feat. LEFEBO)
10) La Rambla
LINE UP:
Michelangelo Goriupp: voce, pianoforte.
Lorenzo Ferrara: chitarre.
Daniele Bernabò: batteria.
CONTATTI ARTISTA:
Soundcloud: https://soundcloud.com/il- giovane-goriupp
Instagram: https://www.instagram.com/ lacanagliaa/?hl=it