È andato a Beppe Fiorello il premio “Comunicazione e Cultura 2017” delle Paoline. La premiazione nella “chiesa degli artisti”, ieri sera a Roma, alla conclusione di un dibattito in vista della 51.ma Giornata mondiale delle comunicazioni, il 28 maggio. È intervenuto anche mons. Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione. Alessandro Guarasci:
Personaggi televisivi dai tratti positivi, che nascono da storie vere, che hanno segnato la vita di molti che li hanno conosciuti. Beppe Fiorello è tra i protagonisti delle fiction italiane, noto per aver dato il suo volto anche a un santo, il medico napoletano Giuseppe Moscati, a un martire come il carabiniere Salvo D'Acquisto, ed ancora a Paolo Borsellino nel film “Era d’estate”. Personaggi in qualche modo controcorrente rispetto a tanta fiction che predilige storie più nere. Beppe Fiorello:
“Il modello negativo trionfa con grande successo e io non lo guardo con sospetto. Il modello negativo esiste anche nella vita di tutti i giorni: ogni uomo ha dentro di sé una parte bianca e una parte nera, un dio e un assassino. Quindi c’è molta serialità che predilige raccontare quella parte nera; altri prediligono raccontare la cosiddetta parte bianca, buona, eroica … Chiamatela come volete. Non mi sento di andare contro corrente: mi sento di seguire un percorso che a me piace!”.
Il Papa nel messaggio per la Giornata delle Comunicazioni sociali ci invita ad arginare la spirale della paura. Troppo spesso sui media trionfano le cattive notizie, anche se esempi di messaggi positivi ce ne sono, come dice mons. Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione:
“Più che nelle news penso soprattutto a programmi che a volte sanno accarezzare quelle cose belle che gli uomini e le donne di oggi sanno fare; non è vero che le donne e gli uomini di oggi sono omicidi, assassini, delinquenti … Ci sono molte persone normali, prescindendo dalle fede, che sanno dare una mano ai vicini di casa, sanno aiutare qualcuno per strada che chiede un’elemosina …”. Alessandro Guarasci, Radio Vaticana, Radiogiornale del 16 maggio 2017.