Ha appena debuttato all'Opera di Liegi"Didone ed Enea" che resterà in scena per altre tre rappresentazioni fino a domenica 15 maggio. È il capolavoro barocco del britannico londinese Henry Purcell (1659-1695), ispirato alla tragedia della mitologia greca e al libretto di Nahum Tate. Fattitaliani ha intervistato il soprano Roberta Invernizzi che interpreta la sfortunata regina di Cartagine.
Con "Didone ed Enea"è la prima volta sul palco all'Opera di Liegi. Nonostante la sua esperienza, può rappresentare una sorta di ennesimo debutto?
Sono molto felice di questa oppurtunità all'Opera di Liegi, Didone è un ruolo a cui sono affezionata poiché lo trovo uno fra i più belli che ho interpretato. Tuttavia è un ruolo per me già consolidato.
Didone è uno dei personaggi più intensi della letteratura: quale aspetto le piace di più di Didone? ci sono dei tratti che vi accomunano?
Ho sempre trovato Didone una donna di grande forza e carisma nonostante la sua celata fragilità. Mi ritrovo nella sua passione, ma allo stesso tempo non condivido la sua estrema scelta finale.
Oggi Didone a suo avviso chi potrebbe rappresentare o che cosa potrebbe incarnare?
Nel mondo femminile attuale in cui è richiesta una forte personalità e presa di posizione, penso che Didone incarni alla perfezione questa figura.
Ogni volta che deve intepretare un nuovo personaggio, come vi "entra" dentro per appropriarsene?
Mi documento sulla storia del personaggio (nelle diverse versioni rappresentate) cercando di comprenderlo al meglio. Tuttavia provo a non immedesimarmi troppo profondamente per mantenere una certa lucidità critica.
Quale consiglio tiene sempre presente nel suo percorso artistico?
Umiltà e trovare sempre lo stupore nella musica. Giovanni Zambito.
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Foto: Lorraine Wauters Opéra Royal de Wallonie