Progressivo Distacco è un concept album: le 7 canzoni della band riminese seguono infatti un filo conduttore comune lungo il quale musica, arrangiamenti e testi cambiano e si evolvono, dando vita ad un viaggio che alterna atmosfere rudi, fuzzose e acide ad altre più dilatate, rilassanti e riverberate.
Ogni individuo deve quotidianamente scontrarsi con l’ambiente che lo circonda, un mondo fatto di doveri, stress e aspettative che in un qualche modo rendono difficile la vita di tutti i giorni. Il disco analizza proprio la battaglia interiore che si innesca in ognuno di noi quando ci si ritrova faccia a faccia con le difficoltà e le pressioni di ogni giorno. Troppo spesso, invece di reagire, rimaniamo inermi, ci rifugiamo in noi stessi, innescando un processo di progressiva dissociazione da questa strana realtà nella quale le persone mettono se stesse e i propri desideri in secondo piano; ci rinchiudiamo in uno stato di apatia eremitica dove tutto ciò che è attorno a noi scorre inesorabile e noi restiamo fermi, imprigionati nei nostri pensieri.
“Il Progressivo Distacco è un conforto di un minuto, un’ora, un giorno, nel quale troviamo la nostra finestra di serenità in questo mondo che continuamente ci divora”.
La canzone scelta come singolo è Vertigine, il penultimo brano del disco: il viaggio sta per giungere al termine e, ormai, il progressivo distacco dalla realtà è quasi del tutto completo. L'atmosfera è rilassante e sospesa come se spazio e tempo non fossero più unità fisiche assolute, ma piegate alla nostra percezione. Ci ritroviamo in un vuoto senza punti di riferimento, dove volare e cadere diventano due sensazioni simili tra loro, al punto da non riuscire più a distinguerle. Siamo consapevoli di essere finiti in un baratro che però non trasmette ansia, ma la speranza di liberarci da tutto ciò che è materiale, da tutto ciò che ci opprime. Questa transizione non è indolore dal punto di vista emotivo: proviamo un senso di insicurezza come quando, in cima ad un palazzo, guardiamo verso il basso e capiamo di soffrire di vertigini. Ma il desiderio di raggiungere il cambiamento è troppo forte e troveremo comunque il coraggio di saltare e spiccare il volo.
Nel videoclip che accompagna il singolo, il senso di oppressione è dato dall'incapacità di muoversi liberamente. La protagonista è chiusa in una stanza stretta, monotona, tutta ricoperta di giornale, simbolo di tutto ciò che ci circonda oggi e da ciò che la nostra mente è bombardata. I colori che a poco a poco ricoprono il corpo della protagonista rappresentano lo scorrere calzante della vita con tutti i suoi momenti belli o di buio. Raggiunta la consapevolezza di volersi distaccare da tutto ed essere libera nella sua forma primordiale, si strappa di dosso tutto ciò che l'aveva oppressa fino a quel momento.
“Siamo tutti avvolti da una crisalide e solo con la vera consapevolezza di quello che vogliamo essere, potremo trasformaci in farfalle libere di volare”.
CREDITS:
Registrazione e Mixaggio: Emanuele Para - “Filter Recording Studio”.
Master: Giovanni Versari - “La Maestà Mastering Studio”.
Progettazione grafica/Artwork: Jacopo Starace.
Foto: Valeria Alluigi.
Promozione e distribuzione: La Clinica Dischi e Worilla-Press&Promotion.
TRACKLIST:
1. Manifesto
2. Per Haps
3. Full Odium Jacket
4. La Fee Verte
5. Concorde
6. Vertigine
7. Un Altro Mondo
LINE UP:
Edoardo Marcelli: chitarra, voce
Gabriele Fraternali: basso, cori
Federico Rampa: batteria, cori
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