«Ormai era già troppo tardi per tornare indietro. Troppo tardi per far capire a quei ragazzi che la vita e la morte erano lì, su quelle scale, e non nei loro elettronici simulacri, sparati nell’etere dagli schermi pulsanti dei computer e dei telefonini. Che l’uomo era carne e sangue e lacrime, non un sensazionale assemblaggio di pixel. Che la velocità era solo un gioco di specchi, che illudeva di moltiplicare le conoscenze e invece le annientava. Che la vera cultura richiedeva tempo, il tempo lento e paziente del raccoglimento e della riflessione».
IL LIBRO
Ventrem feri ovvero “Colpisci al ventre”. È l’inquietante messaggio rinvenuto nelle viscere della professoressa di greco Barbara Baldi, prima vittima del killer che si firma Nerone. L’ordinaria tranquillità di una città del centro Italia è sconvolta da una catena di orribili delitti e le vittime hanno tutte a che fare con uno storico liceo classico. Chi è Nerone? Uno psicopatico sadico e violento che crede di essere la reincarnazione dell’imperatore più dannato della storia? O un lucido omicida che persegue un suo misterioso disegno di vendetta?
Tra le imponenti pareti dello storico liceo il passato ritorna a chiedere il suo tributo di sangue, rosso come il mantello che indossa il killer che non ha nessuna intenzione di fermarsi.
Più di 500 pagine per un thriller in cui la tensione non si allenta sino all’ultima pagina. Niente è come appare, cosa si nasconde nel passato del nuovo preside e dei suoi vecchi compagni di scuola? La verità - nascosta in vecchie fotografie ingiallite dal tempo, racchiusa in diari sepolti in vecchi bauli, impressa nei ricordi lontani di chi non ha mai voluto e saputo interpretarli - non sarà indolore: porterà con sé altro sangue e altre devastazioni. Spetta al commissario Riccardo Conti risolvere l’enigma, o saranno ancora in molti a morire.