Giusi Nicoliniè il Sindaco di Lampedusa, da poco insignita del prestigioso premio per la ricerca della pace dall'Unesco. Un riconoscimento al lavoro di questi anni che l’hanno vista impegnata nell’accoglienza dei migranti. Una Sindaca di frontiera, che dinanzi ad una grave emergenza umanitaria, non si è mai lasciata andare a facili populismi, ma si è rimboccata le maniche raccontando al mondo la bellezza della solidarietà.
Lampedusa è uno dei Comuni che andrà al voto l’11 giugno e la Nicolini si ricandida; in merito al sostegno del Partito Democratico, in queste ore sta montando una polemica; abbiamo incontrato il segretario provinciale di Agrigento, Peppe Zambito, per capire qual è la posizione del PD.
Segretario Zambito, chi è il candidato del Partito Democratico a Lampedusa?
-Senza alcun dubbio Giusi Nicolini! Non soltanto per una mera questione di appartenenza politica, ma anche per quanto è riuscita a fare da Sindaca di Lampedusa. Giusi è una guerriera che ama profondamente la sua isola, ma ha dimostrato di amare altrettanto l’umanità. Grazie a lei Lampedusa rimane una meta turistica ambita e al contempo è diventata simbolo di pace, di convivenza di popoli, di accoglienza.
Quindi nessun dubbio su sostegno del PD, e allora come mai tante polemiche?
-Fino a due anni fa a Lampedusa il PD vantava due circoli in contrapposizione tra loro. Una situazione che abbiamo finalmente chiarito, chi si opponeva a Giusi Nicolini oggi non fa più parte del Partito Democratico e non ha nessun titolo per rappresentarlo. Evidentemente c’è qualcuno che vuole continuare a giocare con il nostro simbolo. Ma è chiaro che chi si candida in liste contro Giusi è fuori del partito!
Ma è la stessa Nicolini che ha posto il problema…
-Giusi ha lanciato una provocazione e ha fatto bene, serve a chiarire ogni equivoco e a sgombrare il campo da possibili fraintendimenti. Ribadisco: chi si candida contro Giusi non può rimanere iscritto al PD!
Non sempre il riconoscimento internazionale corrisponde ad un consenso locale, secondo lei la riconferma della Nicolini è a rischio?
-Guardi, ogni campagna elettorale ha una storia a sé. La forza di Giusi è nei fatti, nei risultati raggiunti, negli importanti traguardi ottenuti per la Lampedusa. Certo, oggi hanno vita facile il populismo, la polemica fine a se stessa, le bufale mediatiche; specialmente sul tema degli immigrati stiamo assistendo ad un dibattito che non aiuta a riflettere e a comprendere il fenomeno ma che punta essenzialmente alla pancia delle persone, alimentando la paura dell’altro. Per fortuna votano gli abitanti di Lampedusa e Linosa e loro sanno quanto vale la loro Sindaca e sono sicuro che non la tradiranno.
Lei andrà a Lampedusa per sostenere il suo candidato?
-Assolutamente sì! Vado volentieri a portare il sostegno dell’intero partito democratico. Non andrò da solo, saremo in tanti. Con Giusi Nicolini non sosteniamo soltanto una candidatura, ma molto di più: un progetto politico inclusivo, capace di costruire ponti e non muri, speranze e non paure.