Gli Utveggi sono stati protagonisti con “To’”, brano cantato in giapponese, della scorsa puntata di Italia’s Got Talent, programma condotto da Lodovica Comello, Frank Matano, Luciana Littizzetto, Nina Zilli e Claudio Bisio andato in onda venerdì 7 aprile su Sky Uno Hd e Tv8.
I giudici sono rimasti letteralmente a bocca aperta davanti l’esibizione della rockband palermitana, unica nel loro genere, “siciliani che cantano in giapponese”, ecco il video.Il brano è tratto dall’omonimo album “Utveggi” uscito nel 2015 a cui ha fatto seguito l’ultimo è più recente lavoro “Altri Mondi” (Almendra Music), nuovo album della band formata Valerio Mirone (voce),Simone Giuffrida (chitarre, voci), Bruno Pitruzzella (chitarre, voci),Luca La Russa (basso, voci) e Giuseppe Montalbano (batteria, voci).
Il nuovo album è composto da “sedici piccoli quadri per altrettanti ritratti di vite bislacche - raccontano gli Utveggi -. Fra questi la storia di un mondiale dimenticato (‘Gamba Re’), una piccola natività sbocciata nel cesto di fragole (‘Presepe 1’), il canto dei pescatori in una terra mai lambita dai mari (‘Ieccalo a mare’), l'infrangibile riflesso della luna sul lago (‘Mizu’), il metallo virile forgiato da uno spirito eroico (‘Turbature’), la via dell'aceto (‘Aceto’s Road’'). Fuori luogo e dunque inadatti al mondo, forse perché nipoti della vergogna o semplicemente fuori dal tempo e slegati da ogni spazio. L’universo intero nel dente di un gigante. È verde o giallo? Asino o coniglio? Una barchetta in acque calme o un incrociatore destinato allo schianto? La narrazione non tiene conto di epoche o nazioni, tutto è fin(i)to e per questo forse ancor più importante. Il discorso musicale si snoda tra sferragliare distorto e armonia vocale, anima del legno e fragore rugginoso, stilemi classicheggianti e bordate grunge. In una parola: divertissepunk.”
I testi di “Altri mondi” (scritti per la maggior parte da Valerio Mirone) a differenza del primo disco, sono prevalentemente in lingua italiana, tranne “Mizu” e “Caffè”, cantati in giapponese, e due brani in siciliano, e traggono spunto, come spesso usa fare la band, dalla letteratura internazionale, trasformandone i contenuti con ironia e conferendo un’atmosfera sognante all’impianto narrativo (come in “Gamba re”, liberamente ispirato a “Futebol. Storie di calcio” di O. Soriano; “Altri mondi”, ispirata a “Faust” (1891) di F. Pessoa; “Disadattitudine” che si rifà a “Il mondo salvato dai ragazzini” (1968) di E. Morante o, ancora,“Turbature”, ispirato a “Foglie d’erba” (1855) di W. Whitman.
Gli Utveggi debuttano nel dicembre 2012 e pubblicano l’EP autoprodotto “BOSHI” nel giugno 2013. L’attività concertistica si snoda tra apparizioni televisive, rassegne teatrali e partecipazioni a vari festival tra cui il “Beat:Full 2014”. Il primo (omonimo) album in studio vede la luce a gennaio 2015 e viene presentato presso l’Auditorium RAI di Palermo. Giungono alla finale regionale di ArezzoWave 2015, successivamente suonano in apertura di Punkreas e PianojaC, duo nipponico che vanta collaborazioni con Ryuichi Sakamoto e altri grandi artisti nativi del Sol Levante. Il 15 novembre partono alla volta del Giappone per l’Utveggi Japan Tour (ecco un estratto del live a Tokyo: https://www.youtube.com/watch? v=rLujXHT65QY ): otto concerti distribuiti tra Tokyo e Kawasaki, in occasione dei quali presentano il nuovo disco. A febbraio 2016 vincono il premio della critica “A Certain Regard”per la migliore esibizione al concorso Musicultura 2016 ed entrano a far parte della rosa dei 16 finalisti del concorso nazionale, venendo infine inclusi nella compilation della manifestazione grazie al brano Postumi.