BRUXELLES. Andare al BRAFA (Brussels Art Fair) è davvero fare un tour nell’arte dall’antichità ad oggi in poche ore, è a tutti gli effetti come visitare un museo temporaneo che concentra il meglio di centinaia di esposizioni. La fiera antiquaria di Bruxelles si conferma uno degli appuntamenti imperdibili nel mondo per chi ama il bello e vuole ammirare e, se se lo può permettere, anche acquistare pezzi rari introvabili altrove. E c’è anche sempre più Italia presente.
Oltre 10.000 pezzi esposti e in vendita
La manifestazione, alla sua 62esima edizione, ha aperto i battenti a Tour&Taxis lo scorso sabato 21 gennaio, resterà aperta sino al 29 gennaio e già ha fatto registrare numeri da record: presenti 132 tra gallerie e mercanti d’arte provenienti da 16 paesi, ma in realtà sono molte di più quelli che vorrebbero partecipare ma per ragioni di spazio sono costretti a restare in lista d’attesa, si stima che sono esposti tra 10.000 e 15.000 pezzi tra quadri, sculture, mobili, gioielli, orologi, argenterie, libri rari, incisioni, porcellane, tappeti, fumetti, foto, ecc. Insomma, presenti oggetti di tutte le forme d’arte e di tutti i periodi : dall’arte tribale africana a quella precolombiana e a quella asiatica, reperti dell’Antico Egitto così come della Grecia o di Roma classica, del Medioevo così come di design contemporaneo. Insomma, 4.000 anni di creatività umana a portata di occhio, se non ti portafoglio. L’anno scorso sono stati staccati quasi 60.000 biglietti d’ingresso ed a giudicare dalle prime giornate quest’anno saranno ancora di più. Essendo la prima grande fiera di settore dell’anno il Brafa è anche considerato il primo attendibile barometro dell’andamento del mercato dell’arte nel mondo per il 2017.
Tra gli espositori, arrivano dall’Italia ‘Chiale Fine Art’ del piemontese Alessandro Chiale con galleria a Racconigi specializzata in opere d’arte dal 18° al 20° secolo, così come ‘Il Quadrifoglio - Brun Fine Art’ di Milano che presenta notevoli pezz in marmo, tra cui delle colonne tortili del 13° secolo con inserti in oro e vetro colorato; e la galleria milanese ‘Robertaebasta’ di Roberta Tagliavini and Mattia Martinelli,, specializzata nel Novecento che, tra l’altro, espone il ‘Cabinet’, una delle librerie realizzate nel 1931 da Giò Ponti per l'opera omnia di Gabriele d'Annunzio, in noce con decori in ottone. Ma altre gallerie straniere propongono pure interessanti pezzi di design italiano. Ad esempio, la ‘Galerie Le Beau’ di Bruxelles espone la famosa colorata libreria-divisorio "Carlton" di Ettore Sottsass del 1981 e, sempre di Bruxelles, Marc Heiremans presenta una selezione vasi di Murano.