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Kyle Eastwood, dal 14 febbraio il contrabbassista californiano dal vivo in Italia a Palermo, Catania e Trieste

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Martedì 14 febbraio, dal Teatro Jolly di Palermo, Kyle Eastwood, figlio del noto regista Clint, sarà in Italia per tre imperdibili live a Palermo (14 febbraio), Catania (15 febbraio) e Trieste (17 febbraio).

Immerso nella musica sin dall’infanzia grazie alla passione dei genitori, oggi Kyle Eastwood è sempre meno percepito come il figlio di Clint Eastwood ed è considerato come un bassista virtuoso e un compositore di grande talento con un orecchio attento sia per i grandi pezzi della storia della musica, sia per il jazz contemporaneo.
«Quando ho detto a mio padre che volevo fare il musicista, era veramente contento. La musica è sempre stata importante nella mia famiglia. - commenta il talento californiano e a proposito della sua musica aggiunge - Le mie radici affondano nel jazz ma mi piace aggiungere sapori differenti».
Sul palco, il contrabbassista californiano sarà accompagnato da Andrew McCormack, al piano, Chris Higginbottom, alla batteria, Graeme Blevins, al sassofono, e Quentin Collins, alla tromba. Ecco tutte le date:

14 febbraio – Teatro Jolly – Palermo;
15 febbraio – Catania Jazz Teatro Abc – Catania;
17 febbraio – Teatro Miela – Trieste;

Info su www.musicalista.it; prevendite su www.vivaticket.it

Kyle Eastwood è cresciuto a Carmel, in California, figlio maggiore del regista Clint Eastwood. Spronato e supportato dal padre, Kyle Eastwood ha iniziato a suonare il contrabbasso e il basso elettrico e dopo gli studi ha iniziato a suonare negli Stati Uniti. Inizia la sua produzione discografica alla fine degli anni ’90 mentre parallelamente realizza le colonne sonore dei film del padre: Mystic River, Million Dollar Baby, Gran Torino e Invictus tra gli altri. Negli ultimi dieci anni, Kyle ha suonato in tutto il mondo, in locali e festival come l’Olympia di Parigi, il Jazz in Marciac, sempre in Francia, il Monterey Jazz Festival in California, il Jurasum Festival in Corea del Sud, il Blue Notes di Tokyo e di New York, il Kampnagel di Amburgo e il Ronnie Scott’s di Londra. È sotto i proiettori della scena contemporanea e ha deciso di concentrarsi sulla musica che ama. I suoi ultimi album, “The View from Here” (2013) e “Timepieces” (2015), entrambi per l’etichetta Jazzvillage, Harmonia Mundi, abbracciano tutto il suo bagaglio musicale. Sono la sintesi di una costante esplorazione, ma anche un omaggio al suo bagaglio culturale, alla musica dell’epoca in cui suo padre l’ha iniziato al contrabbasso, e al jazz degli anni ’50.

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