"Avrò avuto circa 8 o 9 anni quando per la prima volta, insieme a dei miei amici di scuola di allora, decidemmo di andare 'ngopp o castiell. Ricordo che l'emozione era forte già durante il tragitto.
Si parlava su cosa avremmo trovato e la fantasia di noi bambini di allora non aveva limiti. Giungemmo ai piedi della torre e le sensazioni che ebbi furono di timore, meraviglia, stupore, incredulità. Scrutammo tutto intorno alla ricerca di ipotetici, fantasiosi e inesistenti tesori e alla fine decidemmo di giocare a nascondino. Il posto era perfetto!"... Nasce così, dal ricordo infantile ma ancora fortissimo, sedimentato nella memoria e foriero di ispirazione, anzi di visioni, il nuovo lavoro di Oderigi Lusi: Presso il Vecchio Castello di Avella - Quattro Visioni per Piano Solo."Durante il corso degli anni - racconta ancora il compositore e pianista campano - sono ritornato più volte "su al Castello" e sempre da solo. Ogni volta il "vecchio di pietra" (così come mi piace chiamarlo adesso) era lì a smuovere "qualcosa" nel mio profondo. Ho deciso così di raccontarvi attraverso le quattro Visioni quel qualcosa e quelle emozioni che come dei déjà vu sono apparsi improvvisi e fugaci nella mia memoria". Omaggio a un luogo magico del proprio territorio, alla potenza della memoria e alla capacità di trasformare in musica immagini e ricordi, Presso il Vecchio Castello di Avella esce a pochi mesi di distanza da Sul Sentiero degli Dei, il secondo album di Lusi: il disco del 2016 era un melologo da camera, il nuovo un percorso per piano solo, apparentemente diversi ma legati alla Campania, per l'autore fonte di costante ispirazione. Anzi, la Campania e Avella (AV) sono per Lusi occasione di ricerca, di crescita personale, compositiva e artistica, come dimostrò anche la Sinfonia Abellana che realizzò nel 2015.
Quest'ultima, insieme alle musiche per il balletto Il Nuvolo Innamorato, saranno prossimamente pubblicate dalla giapponese Da Vinci Edition, responsabile anche della edizione di Presso il Vecchio Castello di Avella. Una partnership importante, che rafforza il respiro internazionale del lavoro di Lusi. A questa aggiungiamo anche le note di copertina del Maestro Giulio Marazìa, direttore d'orchestra e compositore con cui Lusi ha una fruttuosa collaborazione, che dichiara: "Lusi, da molti anni, attraverso anche la sua dimensione di ottimo pianista che lo distingue, prosegue una tradizione compositiva che ha avuto, anche se con notevoli diversità stilistiche, autori quali Erik Satie, Sergej Prokofiev e Dimitri Shostakovic come massimi rappresentanti di un originale pianismo. [...] Ravvedo una sorta d’intesa, di vicinanza, d’accostamento, mai vaghezza d’impressioni, ma anche voglia di sperimentare una complicata serie di operazioni dettate da automatismo immediato, alla ricerca di atmosfere particolari e significanti. Si rompono i tradizionali schemi del confronto, ed il discorso si arricchisce di una coralità frutto di cura, attenzione, competenza, rigore, tutti elementi che Oderigi Lusi ha saputo mettere in questi brani, aggiungendo un tassello nuovo alla letteratura pianistica contemporanea".
Oderigi Lusi è uno dei compositori più preparati, eclettici e ambiziosi emersi negli ultimi anni in Italia. Dalla militanza con Osanna e Malaavia alla vittoria della Silver Medal ai Global Music Awards (USA) per Il Nuvolo Innamorato al primo posto al concorso internazionale di composizione per balletto Moderato Danzabile, Lusi ha sempre cercato di innovare i linguaggi classici attraverso le sue passioni musicali e culturali. Attualmente è al lavoro per un nuovo disco di piano solo, previsto per il prossimo anno: si chiamerà Introspezioni e conterrà anche le 4 Visioni appena pubblicate.
"Presso il vecchio Castello di Avella"
Quattro Visioni per piano solo:
Prima visione (ai piedi della grande torre)
Seconda visione (all'interno del castello)
Terza visione (una eco)
Quarta visione (...e all'improvviso un barbaglio)