Nel cuore di Roma, presso il Museo di Castel Sant’Angelo, palcoscenico ideale per trattare l’argomento, si sta svolgendo il VI Festival Internazionale della Spiritualità “Divina Misericordia” con la direzione Artistica d Pamela Villoresi.
Dopo il Giubileo che in controtendenza ci ha riportato ai grandi temi del Perdono e della Pace che insieme alla Misericordia vengono spesso citati nelle omelie di Papa Francesco. Il mondo è in tumulto e la storia ritorna: migrazioni, esodi, scontri sociali, guerre di religione. Misericordia significa perdono per gli altri ma anche per sé. E’ un invito a rivedere il proprio operato e a come stare in mezzo agli altri. Cinque spettacoli per conoscere meglio se stessi e gli altri popoli.
Oggi alle 18 “Il grande battito” proposto dal Maestro Massimo Nunzi e dalla sua Orchestra Operaia, esplora un repertorio musicale poco conosciuto di schiavi africani deportati in America che ci chiarirà l’evoluzione del jazz ed il suo percorso spirituale.
Il 7 alla stessa ora, dopo 42 anni dalla prima rappresentazione, il Pianista e Compositore Gaetano Liguori insieme al giornalista, scrittore, autore e interprete Daniele Biacchesi riproporrà “La Salmodia della Speranza”, prendendo spunto dalle parole di Padre David Maria Turoldo, di cui il 6 febbraio ricorre il decennale della morte, “La libertà è un bene scomodo, non soltanto perché porta alla pluralità delle idee e delle opinioni, ma anche perché è un peso in sé stessa, è una fatica che ognuno deve assumersi”.
In tempo di conflitti, l’ 8, Hayam Shar, il mare canta in cui Evelina Meghnagi ci narra di terre mediterranee fertili ed accoglienti, dove scambi, mescolanze, discussioni, erano vita quotidiana. Sul palco anche i Musicisti Domenico Ascione alla chitarra, Arnaldo Vacca alle percussioni e Marco Camboni al contrabbasso.
Biglietto intero 13,00 – Ridotto 6,50 comprende oltre all’ingresso agli spettacoli, anche alla Mostra “Manzù. Dialoghi sulla spiritualità con Lucio Fontana.
Per informazioni: www.divinamente.info
Elisabetta Ruffolo