Auber, Massenet, Puccini, Henze: sono diverse le versioni di "Manon Lescaut" in scena all'Opera di Liegi fino al 19 aprile. La Storia del cavaliere Des Grieux e di Manon Lescaut, nota anche semplicemente come Manon Lescaut, è un romanzo dell'autore francese Abbé Prévost, ambientato principalmente in Francia e, nel finale, in Louisiana, agli inizi del XVIII secolo: narra del Cavaliere Des Grieux e della sua amante Manon Lescaut. Fattitaliani ha intervistato Enrico Casari che interpreta Des Grieux.
Qual è la prima sensazione che si prova in scena nell'interpretare Des Grieux?
La prima sensazione è quella di una grande energia ed allo stesso tempo è un misto di emozioni. Nella Manon Lescaut di Auber, il personaggio di Des Grieux cambia molto a livello psicologico con il susseguirsi delle situazioni ed in particolare disavventure che dovrà affrontare. All’inizio è un giovane uomo innamorato e pieno di speranza, ma andando avanti nella storia nascerà in lui un senso di grande frustrazione e sofferenza non potendo dare a Manon la vita che lei desidera. Ciò nonostante, l’amore per lei è cieco e profondo tanto da cercarla sempre e non abbondonarla mai. Quando interpreto questo personaggio devo cercare di vivere autenticamente le sue emozioni, questo per me è fondamentale. Ci deve essere come una sorta di collegamento tra le mie emozioni e quelle del personaggio, senza questo nemmeno la voce può funzionare. Si deve cantare con emozione e sentimento per rendere credibile un personaggio.
Personalmente, ama le storie in cui l'amore regna su tutto e tutti?
A dire la verità di questi giorni ce ne sarebbe più bisogno. Non si sente molto spesso parlare di storie dove l’amore trionfa e regna. Penso che faccia bene qualche volta evadere dalla realtà di tutti i giorni e sognare, e questo può accadere grazie all’arte. L’amore è un sentimento anche legato all’istinto e alla passione, e molte volte ci si confonde. Nella vita ci vuole un equilibrio tra istinto, passione e anche raziocinio, ma non è facile specialmente per un artista.
Gli scenari e le situazioni di "Manon Lescaut" sono diversi: a livello d'interpretazione gli artisti possono essere influenzati negativamente da questi cambiamenti o è il contrario?
Non penso che i diversi scenari o diverse situazioni di una storia possano influenzare negativamente l’interpretazione di un personaggio; anzi al contrario aiutano un artista ad immedesimarsi meglio e prendere coscienza del ruolo che sta affrontando.
Quale "Manon" preferisce?
In questo caso io sto cantando nella rara Manon Lescaut di Auber, che è stata composta prima delle versioni di Massenet e Puccini, le quali hanno avuto maggiore fortuna grazie ad un’inventiva musicale superiore ed una drammaturgia meglio riuscita. Ma se dovessi scegliere tra Puccini e Massenet, non saprei rispondere a questa domanda. Entrambe sono opere meravigliose e per quanto riguarda il ruolo di Des Grieux, ci sono alcune delle arie più belle di tutto il repertorio tenorile.
Des Grieux s'innamora all'istante di Manon. Ed Enrico Casari, verso quale personaggio interpretato nell'arco della sua carriera si è subito invaghito?
Quando ero ancora un bambino, mia madre mi portò all’ Arena di Verona, la mia città, a vedere La Bohème di Puccini. Da sempre il ruolo di Rodolfo è stato il mio sogno, l’ho cantato solo una volta per il momento, anche perché la voce deve maturare. Ma spero un giorno di poterlo cantare ancora. Giovanni Zambito.
Foto: @ Lorraine Wauters - Opéra Royal de Wallonie