Nuovi casi di meningite meningococcica in Toscana: il commento del Prof. Massimo Galli, Ordinario di malattie Infettive presso l’Università di Milano e Vicepresidente Nazionale SIMIT:
L’allarme suscitato dalla segnalazione di nuovi casi di meningite meningococcica ci ha portato a ritenere opportuno commentare la situazione. I picchi epidemici della malattia si registrano in inverno e in primavera. Non è pertanto inusuale che si manifestino casi in questo periodo dell’anno. Le segnalazioni di questi giorni riguardano inoltre casi isolati, osservati in luoghi distanti tra loro. Non si può quindi parlare di epidemie. La situazione in Toscana presenta alcune peculiarità. Sulla base dei dati riferiti dall’ISS, dall'inizio del 2015 al 24/11 sono stati notificati in Toscana 57 casi di meningite da meningococco C (31 nel 2015, 26 nel 2016), responsabili di 12 decessi (6 nel 2015, 6 nel 2016), un numero di casi significativamente superiore a quanto osservato negli anni precedenti. Per questa ragione sono stati adottati provvedimenti di estensione dell’offerta vaccinale che sono ancora in corso.
Globalmente, il numero di casi di malattia meningococcica invasiva per milione di abitanti resta in Italia comparabile se non inferiore alle medie degli altri paesi dell’Europa occidentale. Nel 2014 sono stati segnalati in tutto163 casi di malattia invasiva da meningococco, con un’incidenza pari a 0,27 casi per 100.000 abitanti, in linea con i due anni precedenti (0,23 nel 2012 e 0,29 nel 2013). L’incremento determinato dalla situazione in Toscana non dovrebbe far superare di molto la soglia dei 3 casi per 100000 abitanti a livello nazionale. Si ricorda che del meningococco è correntemente portatore oltre il 10% dei giovani, ma il batterio causa malattia invasiva in una percentuale molto piccola di persone. Si ricorda inoltre che il piano vaccinale 2014-2016 offre gratuitamente la vaccinazione per i siero gruppi A, C, Y e W135 e per il siero gruppo B a tutti i bambini