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Racalmuto, il "Kaos"è cominciato: il Festival, humus vitale della Sicilia. Premio a don Stefano Nastasi e Davide Rocco Colacrai

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Ad attendere i visitatori una lunga fila di editori indipendenti siciliani. Il valore dei libri è tutto lì, fra quelle pagine sui banchetti e nel video in loop in cui Andrea Camilleri nel filmdoc di Davide Gambino racconta il territorio, la scrittura e l'incontro con lui: Pirandello, che bussò avvolto in una piccola cappa, alla sua porta chiedendo del nonno. Sì, quella agrigentina è una provincia vocata alla letteratura.
Che ha partorito un premio Nobel, proprio quel drammaturgo visionario, Luigi Pirandello, che a contrada Caos, era nato.  Basta entrare nel Castello per rendersi conto che si respira cultura, arte, musica. Il Kaos è cominciato. Le attività intorno e all'interno del Castello Chiaramonte di Racalmuto fervono. Ma Kaos festival di editoria, legalità e identità siciliana ha un'anima itinerante che si presta a luoghi e scorci, in uno scambio di visibilità che accresca l'humus vitale della Sicilia: la commistione fra saperi, sapori e odori.
C'è tempo fino a domani 30 ottobre, per seguire le attività che hanno preso il via ieri, sotto la conduzione di Alfonsa Butticé che ha introdotto i lavori alla presenza del direttore artistico Peppe Zambito, il sindaco di Racalmuto Emilio Messana e il rappresentante della Fondazione Sciascia, il giornalista Felice
Cavallaro.
Dopo le note di Pane e coraggio e il breve video di presentazione del team dei Kaotici, si è entrati nel vivo della manifestazione moderata dalla scrittrice Daniela Gambino.
Sui divani blu della manifestazione si è accomodato Maohmed  Jama Nuur, dicottenne somalo in Italia dal 2013, che ha raccontato il lungo viaggio verso Lampedusa, cominciato con una traversata nel deserto in condizioni estreme, durata 6 mesi, 
Dopo si è aggiunta la giornalista Rai Lidia Tilotta - autrice insieme al medico di Lampedusa Pietro Bartolo il volume edito da Mondadori Lacrime di sale. Lidia, con la fermezza e discrezione che contraddistinguono la sua professionalità, ha aperto un varco: spiegando come avvengono alcune fasi dell'accoglienza sull'Isola. Un momento di svelamento commovente che ha coinvolto il pubblico su tematiche più che mai attuali.
Il momento è stato concluso con la testimonianza portata da don Stefano Nastasi, in forze presso la Chiesa di Lampedusa, fino a poco tempo fa. Per il suo impegno, Peppe Zambito lo ha insignito del premio Kaos identità siciliana.
Dopo la discussione condotta da Giuseppe Mallia e Stella Vella, Amore vero, amore ruvido che ha indagato fra le pieghe della poesia e della letteratura in chiave emotiva, la poetessa Enza Pecorelli ha recitato alcune poesie: si trattava delle liriche in corsa per il Premio di poesia Kaos, che la giuria popolare doveva votare. 
Dopo i momenti musicali curati da Piera Lo Leggio che ha interpretato la canzone U mari l'agghiutti, con testo del racalmutese Piero Carbone, e alcuni brani dei Benja Flor, la giuria ha deliberato. 

Ecco la lista: a vincere questa sezione di riconoscimenti del festival, Davide Rocco Colacrai, con la poesia La coniugazione astratta del silenzio (dedicata alla memoria di Peppino Impastato). Gli altri finalisti: Giuseppe Lauricella con Giugno - Campagna siciliana e Nancy Mannino con Alcàntara. Il premio speciale Alessio Passalacqua è stato assegnato a Elisabetta Ternullo che ha partecipato con i versi di Vendicari. Sul palco con loro, al momento delle consegne, la scrittrice Anna Burgio.
Alla fine, la performance teatrale di Lillo Zarbo e Serena Bonsangue e l'interpretazione di un'aria lirica da parte di Sara Chianetta.



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