Un palcoscenico per il Classico. Il Teatro ARCOBALENO(Centro Stabile del Classico)spegne le prime 25 candeline della sua Compagnia Stabile, laCompagnia CASTALIA, fondata nel 1992 da Vincenzo Zingaro, proponendo un cartellone ricco di classici, gemellato con il Festival di Segesta e con il Festival del Teatro Classico di Formia.
“In questo momento storico, - afferma Vincenzo Zingaro,Direttore Artistico del Teatro Arcobaleno- dominato dalla logica avvilente del mero profitto e dell’effimero, il Teatro, più che mai, ha il compito di offrire all’anima un palcoscenico in cui potersi esprimere con assoluta libertà, dove ciascuno possa ritrovare la scintilla della propria esistenza”.
Dal 27 al 30 ottobre 2016 l’appuntamento da non perdere è con ASPETTANDO ANTIGONE di Claudio Zappalà con la regia di Mauro Avogadro, con Dario Battaglia, Vladimir Randazzo, Nicasio Catanese, Ivan Graziano.Il testo vincitore del PREMIO CENDIC SEGESTA, ci mette di fronte alla conosciuta vicenda di Antigone, spostandone però il punto di osservazione. Protagonisti diventano quattro militari alla guardia del cadavere di Polinice, su cui è stato posto il veto di sepoltura da parte del Re, che Antigone violerà. I quattro personaggi che nella tragedia di Sofocle non meritavano di essere visti, ma che sullo sfondo di quella storia ci sono stati, come i Rosencranz e Guildenstern di Stoppard, a loro modo vorrebbero capire che decisione sia giusto prendere.
“Affrontare un testo di drammaturgia contemporanea di un giovane autore – afferma il regista MauroAvogadro- interpretato da quattro giovani attori: questa è sicuramente un'entusiasmante sfida per un teatrante non certo alle prime armi come chi scrive. "Aspettando Antigone" offre, fortunatamente, numerose chiavi interpretative; il suo linguaggio credibile inserito in una struttura astratta necessita, essenzialmente, di un approfondito lavoro sulla recitazione.
Quattro giovani militari, in un'astratta atmosfera che rimanda a Beckett e a Maeterlinck, vivono un'esperienza estrema che, progressivamente, sembra dover portare a una soluzione che mai arriverà”.
Dall’11 al 20 novembre sarà poi la volta di CASA DI BAMBOLA di Ibsen,uno dei più celebri testi teatrali dell’ottocento, scandaloso capolavoro sull’emancipazione femminile, diretto da Gianni Leonetti. Con ORESTEAdi Eschilo, Giuseppe Argiròporta in scena dal 25 novembre all’11 dicembre l'unica trilogia tragica a noi pervenuta, mito di fondazione di ogni umanità e democrazia. Ad inaugurare il 25° anniversariodella Compagnia CASTALIAtorna a grande richiesta dal 29 dicembre 2016 all’8 gennaio 2017 la divertentissima commedia classica I MENECMI di T. M.Plauto, adattamento e regia di Vincenzo Zingaro,prototipo della commedia degli equivoci provocati dall'identità fra due personaggi, a cui si ispirarono Shakespeare e Goldoni, in una combinazione di situazioni comiche ed esilaranti scambi di persona. Isabel Russinova,diretta daRodolfo Martinelli Carraresi, dal 13 al 22 gennaiosarà l’eroina etrusca TANAQUILLA, una delle figure femminili più influenti della storia romana; moglie di Tarquinio Prisco, che diventò il V Re di Roma, così come lei aveva voluto e predetto, sua consigliera dietro le quinte, con le sue azioni favorì l’ascesa dei Tarquini e decretò la fortuna della Città Eterna. Secondo appuntamento dal 27 gennaio al12 marzo 2017 per il 25° anniversario della CASTALIA, un altro capolavoro della commedia classica, LE DONNE AL PARLAMENTO di Aristofane, adattamento e regia di Vincenzo Zingaro; uno spettacolo di grande impatto visivo, divertente e graffiante, che affronta temi di straordinaria attualità: le donne, stanche dell'incapacità degli uomini di costruire un mondo giusto, attuano un “colpo di stato” e una volta al governo, decidono di mettere tutto in comune affinché l’interesse collettivo prevalga su quello personale. Ma il sogno è destinato a scontrarsi con la realtà e, in un’esplosione di comiche e paradossali contraddizioni, si trasforma in un incubo grottesco. L’invettiva di Aristofane contro i politici corrotti e irresponsabili si leva come un grido senza tempo, diventando il grido di chiunque aspiri davvero a un mondo migliore, ad una “autentica democrazia”.
A seguire, dal 17 al 26 marzo, EDIPOREdi Sofocle, diretto ed interpretato da Cinzia Maccagnano, considerato il capolavoro assoluto di Sofocle, nonché il più paradigmatico esempio dei meccanismi della tragedia greca. Quindi sarà di scena Edoardo Siravo, che nelle MEMORIE DAL SOTTOSUOLO di Dostoevskij, con la regia di Giuseppe Argirò, dal 6 al 9 aprile incarna il disagio dell’uomo moderno che cede all’inettitudine e all’impotenza dell’anima. Come evento conclusivo del 25° anniversario dalla Compagnia CASTALIA, Vincenzo Zingaro porta in scena un suo cavallo di battaglia, dirigendo ed interpretando dal 20 aprile al 7 maggio il MILES GLORIOSUS diT. M. Plauto. Zingaro affronta il testo evidenziando il rapporto che ebbe con la Commedia dell'Arte: dal personaggio plautino presero vita intramontabili Capitani come Capitan Spaventa, Fracassa, Matamoros. Lo spettacolo narra le gesta del protagonista evocando i molteplici percorsi della sua evoluzione nei secoli, seguendo il filo conduttore che lega la Commedia antica alla Commedia dell’Arte e, fino ai nostri giorni, alla cosiddetta Commedia all’italiana. Una rappresentazione travolgente, dal ritmo vorticoso, colorata dalle vivaci atmosfere della musica popolare partenopea di Nando Citarella.
Dal 9 al 14 maggioè la volta de IL CICLOPEdi Euripide, nella divertente traduzione di Pirandello, con Roberto D’Alessandro, regia di Francesco Polizzi, dramma satiresco, parodia dell'episodio del ciclope Polifemo; grazie alla mediazione farsesca lo scontro tra Odisseo e il Ciclope perde le connotazioni angosciose e metafisiche del racconto omerico e si trasforma in satira politica sull'uso della forza. Ritorna infine, dal 18 al 28 maggio, IO, EDMUND KEAN, scritto, diretto ed interpretato da Giovanni de Nava, sulle gesta del più grande interprete shakespeariano di tutti i tempi; con il suo piglio mattatoriale, de Nava ci farà rivivere l’esistenza di Kean tra vita dissoluta e maniacalità artistica, contrasto che gli valse la definizione di Dumàs père di “genio e sregolatezza”.
TEATRO ARCOBALENO (Centro Stabile del Classico)
Via F. Redi 1/a - 00161 Roma
Tel./ Fax 06.44248154 -
biglietti intero euro 19-ridotto euro 15-13