In un tempo di globalizzazione, esistono espressioni di disagio psicologico che unificano i tanti volti dell’uomo contemporaneo. Parlarne, come di qualcosa che attiene alla condizione umana, è un primo passo per costruire quella rete di supporto della quale, in un’epoca di facile consolazione tecnologica, non è più possibile fare a meno.
Le testimonianze dei pazienti sono la prova del nove del fatto che nessun tessuto può essere riparato senza mettere insieme trama e ordito.
“Il Filo di Anna rappresenta una traccia per chi decide di entrare, con coraggio, nel proprio labirinto alla ricerca del bandolo della matassa. I percorsi tematici si aprono con i racconti dei pazienti che danno voce al vissuto emotivo, concretizzando la sofferenza in un urlo, ma l’urlo calmo di chi accetta di poter cambiare.”
Anna Merolle, psicologa e psicoterapeuta a indirizzo gestalt-analitico, ha integrato la propria formazione con la Pnl, l’Ipnosi Post Ericksoniana e le Costellazioni familiari. È Presidente dell’Associazione culturale Ancis-Psiche per la promozione della psicologia nel sociale e Direttore del Centro Psicologico Roma a tutela della violenza di genere. Svolge la sua attività privata a Roma e Avezzano. Il filo di Anna è il suo primo libro.
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