È finito così il processo sugli scontrini e sulla onlus Imagine contro l’ex sindaco della capitale Ignazio Marino: il gup Pierluigi Balestrieri lo ha scagionato dalle accuse di falso, peculato e truffa che il 30 ottobre 2015 lo avevano costretto a dimettersi.
Per le cene che, secondo l’accusa, erano state pagate con la carta di credito del Campidoglio il chirurgo è stato assolto con la formula «perché il fatto non sussiste», per l’altro filone di indagine «perché il fatto non costituisce reato».
"Sono felice, aspettavo questo esito perché sapevo di essere innocente", ha commentato l'ex sindaco di Roma. "Ringrazio la giustizia-, di fronte ad accuse infamanti e a comportamenti dei media e della politica molto pesanti, e' stata finalmente ristabilita la verità. Desidero ringraziare innanzitutto i miei avvocati, che si sono battuti con passione, dedizione e professionalità".
Marino ha anche aggiunto: "Quanto al mio futuro politico, che molti di voi mi chiedono, devo dire che non è questo il momento per prendere decisioni ma e' invece un momento di riflessione su quello che è stato e su quello che verrà".