Nel venticinquennale della morte di Libero Grassi, la fiction Io sono libero, in onda lunedì 29 agosto in prima serata su Raiuno per la regia di Francesco Miccichè, racconta come quest’uomo coraggioso abbia rifiutato di sottostare alla richieste di pagare il pizzo, denunciando e pagando con la sua stessa vita. Il suo gesto di denunciare e di spiegare coscientemente il perché di quella ribellione che tutti avrebbero dovuto compiere, è diventato un punto di riferimento per le generazioni future, perché ha inciso nella storia non solo della città di Palermo ed è entrato nella coscienza di ciascuno di noi. Fra gli interpreti c'è la giovane Stella Egitto, che vedremo anche al cinema il 27 ottobre nella pellicola In guerra per amore il prossimo nuovo atteso film di PIF che sarà presentato in apertura della festa del cinema di Roma. Fattitaliani l'ha intervistata.
Da siciliana, in che modo vivi - come persona e attrice - l'esperienza in produzioni che riguardano personaggi e problemi dell'isola?
Da Siciliana, i ruoli che interpreto legati alla mia terra li vivo con un grandissimo senso di onore e responsabilità. Sono figlia di una terra piena di colori e di contraddizioni, una terra con una storia con un grossissimo peso specifico. Ed è una lusinga essere chiamata a dare voce anima e corpo a personaggi in storie così intense come spesso la mia Sicilia genera.
Non hai ancora vent'anni: conoscevi già la figura di Libero Grassi?Conoscevo già la figura di Libero Grassi, sì. Sin da piccola sono stata educata alla sensibilità per la memoria. La mia famiglia, come le scuole che ho frequentato, mi hanno insegnato a guardare le cose circostanti e ad esercitare uno sguardo e una critica costante, non a ficcare la testa nella sabbia. A casa mia del "brutto" e dello "sbagliato" se ne è sempre parlato. Libero è stato uno di quegli "eroi" di cui mamma, e in contemporanea i miei insegnanti, già alle scuole medie mi raccontavano.
Ci parli della tua Sicilia? città-luoghi-persone...La Sicilia è quella madre terra da cui devi allontanarti per non vedere l'ora di tornare a riabbracciarla. La Sicilia è terra che scotta e mare che sciacqua, e il suo abbraccio ti dipinge il sangue per sempre. È chiasso e fatica, è semplicità e genuinità, ed è allo stesso tempo sole che asciuga ogni lacrima che le sue stesse contraddizioni genera.
Ti piace il mondo della fiction? se dovessi scegliere... lavoreresti per piccolo o grande schermo?Amo il mio mestiere, e cerco sempre di dare il massimo in ogni "contenitore" che abito. Se il personaggio è bello, la storia è ben scritta, il contesto è professionale ecco che si può dare vita alla magia per cui lavoro, sia essa in cinema o in tv: la magia di dare corpo anima e voce a storie che valgono la pena di essere raccontate.
Al cinema ti aspetta un altro importante progetto con Pif... che ruolo interpreti?
Vero, a proposito vi rinnovo l'invito: il 27 ottobre esce in sala "In guerra per amore " di Pif . È tutto ancora molto top secret e non posso dirvi molto sennò vi rovino la sorpresa, ma mi vedrete interpretare uno che ad oggi è stato uno dei personaggi che più mi sono rimasti nel cuore. Giovanni Zambito.
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Stella Egitto, siciliana classe 1987, giovanissima scopre la sua passione per la recitazione e comincia il suo percorso di formazione all’Accademia Nazionale d’Arte drammatica Silvio d’Amico di Roma. Nel 2009 inizia la sua carriera in teatro recitando in opere classiche e moderne, sotto la guida di importanti registi, tra i quali Ferro, Cappuccio, Pugliese e in compagnia con Gianmarco Tognazzi. Dopo la commedia brillante “Ti Stimo Fratello”, il film di Aurelio Grimaldi “Diario di un’inquietudine”, attualmente in fase di post produzione, Stella è stata scelta da Pif per la sua seconda opera “In guerra per amore” che uscirà nelle sale ad ottobre 2016. Stella è un attrice molto amata dal pubblico televisivo: dall’esordio in “Decameron” di Daniele Luttazzi a “Squadra Antimafia 3”, passando per “Questo nostro amore” e “I ragazzi di Pippo Fava”, da “Gli anni spezzati” diretta da Graziano Diana fino alla nuova serie "Romanzo Siciliano” diretta di Lucio Pellegrini. Dal web con la serie “Forse Sono io 2” alla pubblicità con brand internazionali che l’hanno scelta come volto delle loro campagne promozionali: tra questi Haagen Dazs America, Nescafè, Grandi Stazioni e San Pellegrino.
La fiction
La docufiction ripercorre gli ultimi otto mesi della vita di Libero Grassi, in un arco narrativo che va dal 10 gennaio 1991, giorno della pubblicazione sul Giornale di Sicilia della lettera al “Caro estorsore”, in cui Grassi dichiara pubblicamente di non volere sottostare alle richieste di pagare il “pizzo”, fino al giorno del suo omicidio, avvenuto il 29 agosto dello stesso anno. In questi otto mesi c’è tutta la sua storia di cittadino impegnato, di onesto imprenditore, di padre di famiglia, di catalizzatore di coscienze, di persona diventata all’improvviso personaggio pubblico. Otto mesi di intense battaglie contro il clan Madonia, ma anche contro i preconcetti e le insane abitudini di un’importante parte della borghesia imprenditoriale palermitana che lo isola e lo condanna. La storia è raccontata attraverso gli occhi di un giovane giornalista di fantasia, interpretato da Alessio Vassallo, che si occupa della cronaca di Palermo. Ha visto tante vittime della mafia, è scettico e diffidente, ma intuisce subito che in quella lettera al “Caro estorsore” c’è la presa di posizione di un uomo coraggioso, il primo imprenditore siciliano che dichiara a quali condizioni l’impresa privata deve sottostare se vuole sopravvivere in Sicilia. Il nostro cronista segue Grassi da vicino, passo dopo passo. Insieme a lui ripercorriamo la battaglia che Grassi ingaggiò contro il clan dei Madonia, le fragilità, le debolezze, le speranze di un uomo che non ebbe paura di dire ‘no’.