Cuoro è un blog e anche uno spettacolo. Per questa serata ad hoc in formato “pillole”: un dispenser di elucubrazioni contro i mali moderni, un assaggio per combattere la disagevole condizione dello stare al mondo. L'alternativa sexy alla pulsione di morte.
Qualche riflessione sul futuro, un'incursione nel presente e una gita nel giammai.
Tutto sul palco del Gay Village al parco del Ninfeo all’Eur, il 19 agosto dalle 22 in poi.
La sinergia dell'incontro tra la scrittura e la regia ha portato Cuoro in teatro trasformandolo in uno spettacolo. Il punto di incontro è stato il blog “Cuoro” di cui Giuseppe Roselli era un accanito lettore e Gioia Salvatori una fervida scrittrice e animatrice. Da questo incontro virtuale è nata la voglia di costruire uno spettacolo che partisse dal blog come pre-testo per far esibire il personaggio “Cuoro”.
“Cuoro parla della difficoltà dello stare innanzitutto in contatto con se stessi - racconta la protagonista - con i propri desideri ma anche con le proprie idiosincrasie, con i dubbi, ma anche dandosi la possibilità di giocare con le domande che ci si pone, e mentre si sperimenta questa difficoltà di stare a galla , in mezzo accade la vita, e si passa dall' aver a che fare con se stessi, ad aver a che fare con gli altri: la famiglia, gli amici, la società, l'amore. E sull'amore ci si arena sempre un po', ci si inceppa, ci si blocca. Poi si ricomincia”.
Gioia Salvatori nasce a Roma dove manifesta i primi fastidi. Esperta soprattutto di cose futili, ad un certo punto si laurea in Scienze Umanistiche. Mentre la vita scorre, essa pratica il teatro, prima durante l'università con Bruce Myers e Claudio De Maglio e poi al Teatro Due di Parma dove incontra il lavoro, tra gli altri, di Michela Lucenti/Balletto Civile e Gigi Dall' Aglio. Passano gli anni ed essa si produce nello studio della recitazione e nell' incontro con diversi registi con cui collabora. In un momento di horror vacui apre un blog per aggiungere paglia all' inutile fuoco della comunicazione del niente e questo perché deve dire la sua, la deve dire, oh se la deve dire, la deve dire, la deve dire, la deve dire, dire, dire.
Mentre il mondo si produce in azioni concrete essa si consuma di passione per i panini.
Va nel panico. Non tace mai.