Prosegue a vele spiegate il tour italiano dei Dubioza Kolektiv, che dopo lo straordinario successo delle prime date a Torino, Trieste, Milano, Bologna e Firenze e reduci dalla partecipazione al Concertone del Primo Maggio, sbarcano al Festival Bande a Sud, Trepuzzi (LE), martedì 9 agosto alle ore 22, per presentare "Happy Machine" (Musicalista/Self), i l loro settimo esplosivo album che vede la partecipazione di ospiti d'eccezione come Manu Chao e Roy Paci.
Ad accompagnare i pirati dei Balcani ci sarà per l’occasione, la Dzambo Aguševi Orkestar, guidata dal virtuoso della tromba Dzambo Agushev, leggendaria icona della musica balcanica, che mescola musica gipsy e turca con influenze swing e jazz.
Il primo singolo dell’album - in free download sul sito ufficiale della band e anche disponibile su iTunes e su Amazon - “Free mp3 (The Pirate Bay Song)” è un attacco giocoso e, al tempo stesso, tagliente all’asfissiante cultura del diritto d’autore. Un omaggio all'ex agente del NSA Edward Snowden che nel video - 4 milioni di visualizzazioni su youtube in poche settimane - si traduce in una carrellata iconoclasta di tutte le icone pop contemporanee, da Obama a Kim Kardashian, da Miley Cyrus a Porn Hub.
Sono proprio i loro video e gli stratosferici numeri sui social network ad aver trasformato in fenomeno pop questi irriverenti rocker che mettono alla berlina i miti del nuovo capitalismo e il fallimento dell’Europa.
I testi - cantati in inglese, spagnolo e nel dialetto indiano punjabi - affrontano con ironia corrosiva gli avvenimenti più importanti degli ultimi 2 anni, dalle proteste di Gezi park a Instanbul alle rivelazioni di Edward Snowden e all'arresto dei fondatori di Pirate Bay; dalla crisi dei profughi siriani alla risposta europea al problema dei migranti. Senza escludere il divertissement finale, la cover di 24.000 baci di Adriano Celentano cantata e suonata insieme a Roy Paci.
La solita balkan music? Assolutamente no. Piuttosto un’esplosiva combinazione di diversi generi che raggiunge un’alchimia straordinaria. Nello shaker musicale dei Dubioza Kolektiv si trovano ritornelli orecchiabili e attitudine punk, influenze indo-pakistane e accenni elettronici. Ne viene fuori un cocktail in perfetto equilibrio fra contemporaneità e tradizione, ironia feroce e impegno politico, condito da un’energia che fa tremare i palcoscenici dei grandi festival internazionali come dei centri sociali o i club in provincia. Scordatevi l’universo mainstream fatto di sex symbol, ostentazione dei soldi, egocentrismo, spogliarelliste e industria della moda. Questi sono i Dubioza Kolevtiv, anarchici purosangue.
Biografia
Nati nel 2003 in Bosnia Erzegovina su iniziativa di un gruppo di amici, la formazione dei Dubioza Kolektiv non avviene in quelle che il mondo occidentale considera condizioni normali. In una terra ancora sconvolta dal ricordo della guerra, l’energia dei Dubioza Kolektiv trova sfogo in pochi concerti organizzati da piccoli locali. La mancanza di una vera industria discografica e la totale mancanza degli spazi dedicati alla musica, unita a una lunga fase di stagnazione economica e morale della Bosnia, scatenano la rabbia artistica dei Dubioza Kolektiv che nel giro di pochi anni diventano un vero e proprio fenomeno in tutta l’Europa dell’Est. Il loro primo album “Dubioza Kolektive” porta la data 2004, subito accolto con un entusiasmo, che in quelle zone non si vedeva da prima della guerra. Nel 2008, l’album “Firma Illegal” segna una netta presa di posizione contro le tendenze nazionaliste predominanti nella regione mentre l’album successivo, "5 DO12", sancisce l’approdo dei Dubioza alla cultura del file sharing: disponibile in free download dal loro sito, l’album sferza un attacco alle pratiche ultra capitalistiche delle etichette musicali e allo stesso tempo rappresenta un atto d’amore verso i propri fan. Questa pratica suscita l’interesse di Bill Gould dei Faith No More che decide di pubblicare "Wild, Wild East”, il loro quinto album, con la sua etichetta Koolarrow Records, introducendo così i Dubioza alla ribalta internazionale dei palcoscenici di tutto il mondo. L’album successivo, “Apsurdistan”, pubblicato nel 2013, raggiunge uno straordinario successo con 300.000 download. Il video del singolo, “Kazu”, raggiunge 12 milioni di visualizzazioni su You Tube e il loro tour nei Balcani occidentali registra il tutto esaurito a ogni data. La musica dei Dubioza ormai raggiunge ogni angolo d’Europa e la radicata convinzione della libera condivisione dell’espressione artistica prosegue fino a oggi con il primo singolo dell’ultimo album “Happy Machine” (2016) dal titolo “Free mp3 (The Pirate Bay Song)”, omaggio a Edward Snowden di WikiLeaks e inno contro il copyright, on line dal 6 novembre su youtube con quasi 3,5 milioni di visualizzazioni.
La band
- ·Almir Hasanbegovic - vocals
- ·Adis Zvekic - vocals
- ·Brano Jakubovic - keys/sampler
- ·Vedran Mujagic - bass
- ·Senad Suta - drums
- ·Mario Sevarac - saxophone
- ·Jernej Savel - guitar
- ·Dragan Jakubovic - sound technician
Festival Bande a Sud, 9 agosto, Trepuzzi (LE), Largo Margherita, ore 22
INGRESSO LIBERO
Per info www.bandeasud.it
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