Per il ciclo XXX Visioni Erotiche - sabato 30 luglio alle 21.15 - va in onda in prima tv Estasi, il film diGustav Machatý che ha gettato le basi dell’erotismo cinematografico.
La pellicola, datata 1933, mostra per la prima volta un nudo integrale e racconta la passione dell’orgasmo interpretato da un’attrice bella e intelligente come Hedy Lamarr. Estasi fa da apripista al filone erotico il quale assumerà declinazioni sempre più audaci e talvolta artistiche: oggi l’erotismo mostrato sarebbe considerato praticamente innocente, eppure è stato uno dei film più censurati della storia del cinema, perché celebrativo della figura femminile, delle sue pulsioni e dei suoi bisogni.
Il film nonostante regalò il primo vero scandalo alla 2ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia fu il primo reale film anticonformista che pose in primo piano il corpo nudo, esaltandone la bellezza e la grazia attraverso anche un sapiente uso del montaggio che accostava i sensi del piacere orgasmico a immagini evocative e comuni di tutti i giorni.
Il film lanciò inoltre nell’olimpo delle star e delle femme fatale la bellissima e geniale Hedy Lamarr, attrice di talento e scienziata arguta che inventò un sistema di trasmissioni radio che ancora oggi è alla base di molte tecnologie, come quella della telefonia mobile.
Hedy si sposò ben sei volte, ebbe tre figli e sviluppò un’ossessione per conservare la propria bellezza attraverso la chirurgia. Morì quasi completamente sola, ma è ricordata come una delle attrici più straordinarie della storia di Hollywood: lavorò tra l’altro con Louis B. Mayer, Clark Gable, Spencer Tracy e Cecil B. DeMille.
Cielo ha deciso di proporre Estasi ai propri telespettatori in prima serata in versione integrale, per rafforzare l’offerta di un certo tipo di cinema e di documentaristica erotica che rifiuta alcuni tabù ancora in auge nella società moderna, partendo proprio dalle origini del cinema. Proponiamo un percorso di emancipazione da ipocrisie di altri tempi, al fine di comunicare come l’erotismo abbia una sua dignità e complessità storica.