Venerdì 29 luglio presso il Circolo Culturale Empedocleo di Agrigento saranno presentati i seguenti due libri.
Schede
Il Burraco delle signore grigioverde di Pascal Schembri
“Se quella leggenda si era dimostrata reale, ora si trattava di imprimere alla realtà una deriva che invertisse la direzione di tutto il male procurato, verso un bene continuo, inestinguibile”.
Alle serate romane delle signore benestanti che si trovano per giocare, per stare insieme, nascondendo o rivelando trascorsi deludenti di passioni soffocate sotto la cenere degli anni, si alterna la vicenda di una ragazza che non conosce il proprio passato e che dovrà perderlo interamente prima di riappropriarsene.
Il dissolvimento totale di se stessa, la scoperta e la fine dell’amore, il tormento della prigionia e l’insanabile ferita del lutto sono le dure tappe della sua formazione personale.
Tra il thriller e il romanzo rosa, come spesso accade nella narrativa di Pascal Schembri, s’insinua una nota di tensione sociale, un tocco d’indagine sull’amore e su certe usanze del meridione italiano, sull’inquadramento storico di una organizzazione sovranazionale come “Il Clan”, composta da famiglie in continua faida, sprovviste di scrupoli e dedite ad affari d’ogni genere. E che relazione c’è tra essa e la comunità femminile delle giocatrici di Burraco che tutte le settimane si riuniscono per ammazzare il tempo?
L’autore
Agrigentino residente a Parigi, Pascal Schembri esordisce in Italia nel 2008 con il romanzo Il miracolo di San Calogero, seguito presto dal giallo Macelleria siciliana, dopo aver pubblicato in Francia e nel Belpaese, sotto vari pseudonimi, libri inchiesta sulla violenza coniugale,Perché gli uomini picchiano le donne,G H B la droga dello stupro,Femminicidio e romanzi sulla libertà sessuale e di opinione.
In ambito biografico ha pubblicato saggi su Françoise Sagan, Ennio Flaiano, Marilyn Monroe, Mario Monicelli e Édith Piaf.
Premio Telamone 2014, Pergamena Luigi Pirandello 2015.
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Io sono più forte di Simona Mancuso e Pascal Schembri
Un romanzo a quattro mani, che combina la fresca fantasia di Simona Mancuso, qui alla sua seconda opera, con l'esperienza narrativa del suo mentore Pascal Schembri. Un thriller che coniuga giovinezza e maturità in una miscela sorprendente di suspense, inchiesta sul disagio adolescenziale, sulla piaga dell'anoressia, e riflessione mozzafiato sul difficile rapporto tra genitori e figli.
Ispirata a una storia realmente accaduta la vicenda si snoda tra azione e riflessione, tensione e sentimento, come il più classico dei thriller.
Una ragazza viene bloccata da uno sconosciuto al cinquantaseiesimo piano della Tour de Montparnasse, a Parigi. Un ordigno è fissato al suo collo tramite un antifurto da bicicletta. Mentre le forze dell’ordine tentano di liberarla, la vita della protagonista si dipana insieme a tutti gli elementi necessari alla soluzione del mistero.
“Il suo corpo è così sottile che se ne intravvede lo spirito”.
“Maurine fugge la banalità più del burro”.
La descrizione della protagonista attraverso gli occhi di uno dei personaggi ben definisce la figura dell’esile Maurine, sedicenne costretta a confrontarsi con la brutalità dell’esistenza in una situazione emozionante che ne fa brillare tutte le qualità.
Il thriller di Simona Mancuso e Pascal Schembri unisce alla forza della suspense la profondità del ritratto moderno di un’adolescenza problematica. Alle domande classiche del genere - chi ha aggredito la ragazza ponendola in una situazione al limite della sopportazione psicofisica e perché l’ha fatto - gli autori rispondono con precisione impressionista, lasciando al lettore libertà di movimento nel ricostruire la sequenza dei fatti, delle cause e degli effetti, alimentando il gioco delle conseguenze con gli elementi ambigui dell’enigma perfetto.
La Mancuso e Schembri architettano un meccanismo a orologeria che non si esaurisce nel suo epilogo, ricaricandosi di significati e conclusioni che esorbitano dal testo per proseguire nella coscienza e nell’intelligenza del lettore.
Simona Mancuso
Ha esordito da sedicenne molto determinata, con Tre metri sopra il muro R & J Jerusalem, una miscela letteraria
tra passione amorosa e impegno sociale.
Sin da piccola aveva pensato che sarebbe diventata un chirurgo, ma ultimamente sta valutando l’idea di arruolarsi nell’esercito, non appena avrà conseguito la maturità scientifica.
Ama disegnare ritratti classici o caricature. Pratica la pallavolo, il tennis ed è cintura nera di karate.
Le sue idee sui coetanei mutano rapidamente, come cambia il suo orizzonte di ragazza riflessiva e dinamica.
Pascal Schembri
Agrigentino residente a Parigi, esordisce in Italia nel 2008 con il romanzo Il miracolo di San Calogero, seguito presto dal giallo Macelleria siciliana, dopo aver pubblicato in Francia e nel Belpaese, sotto vari pseudonimi, libri inchiesta sulla violenza coniugale, Perché gli uomini picchiano le donne, G H B la droga dello stupro, Femminicidio - Loro si sono salvate e romanzi sulla libertà sessuale e di opinione.
In ambito biografico ha pubblicato saggi su Françoise Sagan, Ennio Flaiano, Marilyn Monroe, Mario Monicelli, Kennedy e Berlusconi, Edith Piaf e Vittorio Sgarbi.