L'Ischia Film Festival, in corso Castello Aragonese di Ischia è un crescendo di emozioni: ogni sera un numero sempre maggiore di spettatori, ammaliati da ottime proiezioni e da panorami mozzafiato popola le sale proiezioni e gli incontri con gli artisti. E c'è di più: la XIV Edizione dell’Ischia Film Festival sta per volgere al termine, lasciando nei presenti la voglia irrefrenabile di tornare ad Ischia il prima possibile.
L’edizione targata 2016 dell’Ischia Film Festival ha premiato, per il suo impegno e per il suo particolare modo di raccontare la realtà e la storia che caratterizzano luoghi e persone, la talentuosa regista, sceneggiatrice e giornalista italiana Antonietta De Lillo. In particolare, il Premio alla Regia è stato assegnato dall’IFF 2016 ad Antonietta De Lillo proprio perché è riuscita, negli anni, ad interpretare, attraverso una visione innovativa, la realtà della stratificazione sociale, con l’impiego di tecniche spesso all’avanguardia. Attraverso le scelte di regia della De Lillo, i personaggi e le storie narrate assumono caratteri unici, diventando un tutt’uno con i luoghi che vengono raccontati e che raccontano a loro volta le proprie verità. Antonietta De Lillo rappresenta a tutti gli effetti il Cinema italiano contemporaneo; ai microfoni del Festival ha dichiarato: “Sono contenta che questo premio arrivi in occasione della realizzazione del secondo film partecipato ‘Oggi insieme domani anche’, come riconoscimento di questa nuova forma di fare cinema che costituisce all'io dell'autore un noi circolare e che attribuisce alle testimonianze dei tanti personaggi del film in giro per l'Italia la capacità di costruire una geografia del nostro Paese. Ciò è stato possibile anche grazie a ‘Marechiarofilm’ che mi ha seguita nella ricerca di un linguaggio contemporaneo e ha reso possibile la realizzazione della mia visione. Sono particolarmente felice di ricevere questo riconoscimento dall'Ischia Film Festival, un festival che ammiro molto per aver saputo riconoscere l'importanza dei luoghi in cui si muovono i personaggi dei film come elementi fondamentali della narrazione cinematografica.”
Interessante, poi, l’intervento di Andrea Vardi, il regista di “Un futuro da sogno”: “Non vi è un film senza una location; questo Festival è straordinario proprio perché rende il giusto omaggio all’importanza delle location nel Cinema, alla magia che possono creare in pellicola e alla ricaduta socio-economico-culturale che ciò può avere sul territorio.”
Ottimo riscontro di pubblico e di critica, inoltre, per le proiezioni di Ben Sharrock con “Pikadero”; Carlos Solito con “Mare d’argento”, Paola Rossi con “Silo un camino spiritual”, Giorgio Lundmark con “When We talk about KGB”.
Apprezzata la presenza di Vladyslav Liasovskyi, Direttore del “Molodist FilmFestival”, che si è detto molto soddisfatto e gratificato della sinergia, altamente produttiva, che è nata con l’Ischia Film Festival: una collaborazione destinata a crescere, nella stima reciproca, alimentata dalla passione infinita per il Cinema.
Il Direttore Michelangelo Messina ha poi invitato tutti i presenti a non perdere l’ultimo appuntamento di oggi,venerdì 01 luglio, con le belle proiezioni e gli importanti ospiti in programma e la serata di premiazione finale di domani, sabato 2 luglio 2016.
“Un’altra edizione dell’Ischia Film Festival sta volgendo al termine – ha dichiarato Michelangelo Messina, patron dell'evento - questo ci lascia dentro una duplice emozione: da un lato, c’è un pizzico di malinconia per un anno di lavoro che si conclude e per il saluto a tutti gli ospiti e agli amici che partono; dall’altro, c’è la consapevolezza che l’affetto e la stima unitamente ai consensi di così tante persone devono spingerci a lavorare sempre con maggiore entusiasmo e passione.”
E molto attesa è, poi, la pellicola in proiezione oggi, 1 luglio, che vede il ritorno, se così possiamo dire, di Vittoria Colonna al Castello Aragonese.
Nello straordinario scenario della Cattedrale dell’Assunta, presso il Castello Aragonese di Ischia, sarà proiettato l’atteso film “Festina Lente”, il primo lungometraggio di Lucilla Colonna che racconta cinquanta anni di Rinascimento italiano attraverso gli occhi della poetessa e nobildonna Vittoria Colonna. Ospite del Festival, la bellissima e talentuosa attrice Francesca Ceci, protagonista del film in programmazione al Festival. Una serata particolare in cui nulla è lasciato al caso, soprattutto la location. Sì, perché proprio nella Cattedrale dell’Assunta al Castello Aragonese, nel lontano 27 dicembre 1509, Vittoria Colonna sposò Ferrante D’Avalos e, nelle sale del Castello, ospitò esponenti del suo circolo culturale.
Vi saranno anche gli incontri con Mario Raele e Francesco De Noia (La transumanza in Basilicata: una storia vera), Renzo Martinelli (con il bellissimo lavoro su Ustica), Baby Ruth Villarama (As one), Daniele Cascella (Città dei sogni), Gina Abatemarco (Kivalina), Antonio Losito e Cristiano Mori (Il sarto dei tedeschi).
Programma
Venerdì 1 Luglio
• Ore 19:30 Film Cocktail incontro riservato agli accreditati professionali presso il Castello Aragonese
Dalle ore 21:00 Proiezione delle Opere in Selezione nelle seguenti aree del Castello Aragonese di Ischia:
Cattedrale dell’Assunta
• Ore 21:00 Carvina di Luca Marcionelli
• Ore 21:15 Copper wire di Hasan Najmabadi
• Ore 21:25 “Parliamo di Cinema” con Francesca Ceci e Lucilla Colonna
• Ore 21:35 Festina Lente * di Lucilla Colonna
• Ore 23:30 La transumanza in Basilicata: una storia vera * di Mario Raele
Piazzale delle Armi
• Ore 21:00 “Parliamo di Cinema” con Renzo Martinelli
• Ore 21:15 Ustica* di Renzo Martinelli
• Ore 23:00 As one * di Chuck Gutierrez
Terrazza degli Ulivi
• Ore 21:00 Città dei sogni * di Paola Bernardini
• Ore 21:20 The descendants di David Inunid
• Ore 22:40 Lampedusa d'inverno di Jakob Brossmann
Casa del Sole
• Ore 21:00 End of summer di Johann Johannsson
• Ore 21:30 Kivalina* di Gina Abatemarco
• Ore 22:30 Coming and going di Tianlin Xu
San Pietro a Pantaniello
• Ore 21:00 Il sarto dei tedeschi * di Antonio Losito
• Ore 21:15 Krasny di Nikolay Sarkisov
• Ore 22:40 Lands for freedom di Paul-Jean Vranken e Jean-Christophe Lamy