Sono 10 in tutto, suddivisi tra sezione Musica e sezione Immagine, gli artisti le cui opere audio e video saranno le protagoniste della seconda edizione del Festival “Percezioni - Festival di Musica e Immagine” che si terrà stasera a Casteltermini (Agrigento), presso il locale Dejavu (Piazza Duomo). Fattitaliani ha rivolto tre domande ad Elena Baroglio di Roma che partecipa nella sezione "Immagine" con Qui non ci sono alberi.
1. In che maniera opera la tua idea personale sul paesaggio?
La mia idea personale opera con e attraverso il paesaggio entrando nella carne della percezione di tutti i sensi e cercando di restituirne una descrizione che sia fisica sensoriale e allo stesso tempo spirituale. Una sorta di viaggio nel fenomeno percettivo e nella ricerca di restituirlo si genera qualcosa d’altro. Come un figlio nasce dall’ incontro di due esseri umani così la mia opera nasce dal mio incontro con il paesaggio sottomarino e con l’acqua. Il paesaggio è un elemento fondamentale della mia opera in quanto in rapporto ad esso si costruisce il mio stato d’animo e la mia visione profonda.
2.Un “paesaggio” a cui tieni particolarmente?Quale effetto ha sul tu stato d’animo?
Un paesaggio a cui tengo particolarmente è CalaFuilispiaggia sarda tra le cui grotte ho girato il video Questo luogo produce in me la sensazione di ritorno all’origine, a qualcosa di dimenticato e ancestrale e mi riconnette con una dimensione essenziale e mi da un immenso senso di libertà.
Un altro paesaggio cui tengo particolarmente sono i Laghetti d’Avola in provincia di Noto in Sicilia. Su questo luogo ho scritto dei versi su cui mi piacerebbe girare il mio prossimo video.
Sono già stata qui
Sono sempre stata qui.
Mi sento respirare dagli alberi.
Sono trasparente,
sono questi alberi
queste rocce
questa acqua.
Non sono stanca
Non sento freddo
Non sento nulla.
Sto riposando
nel mio luogo d’origine
mentre ad una velocità impressionante
Il mio corpo viaggia insaziabile.
Non posso fermarmi.
Voglio arrivare alla fonte.
Non voglio riposare.
Cammino tra queste rocce avendo dimenticato
Un giorno
Di essere stata altro.
Sono nata qui.
Sono sempre stata qui.
La mia anima è lassù,
custodita nella sorgente di questo fiume.
Sono un animale,
risalgo il torrente con la
febbrile sensazione
di non potermi attardare.
Tutto mi meraviglia
Ed è al contempo
Ciò che già sapevo fosse.
Ogni paesaggio è assorbito
dalle mie cellule,
nutre il mio sangue
e mi da la sensazione
categorica
di dover proseguire.
Un imperativo interno
Una fame ancestrale
di ritrovare il prossimo luogo.
Con assoluta avidità
Proseguo
Di roccia in roccia
Di cascata in cascata
Di vasca in vasca.
Come se stessi riconfigurando il mio essere
Ad ogni istante.
Mi cibo del suono,
delle sensazioni sulla mia pelle,
sotto le mani,
sotto i piedi.
I miei piedi prendono lo slancio
Sono saldi
Sanno già dove andare,
come se seguissero una traiettoria conosciuta
di cui la mia mente è all’oscuro.
Desiderio assoluto,
imprescindibile
di arrivare lì.
Niente sembra ostacolarmi,
anzi tutto si deforma
come se stesse aspettando il mio passaggio
da molto tempo.
Ho dimenticato chi ero,
non so chi sono.
Tutto è vivido.
Ho paura che non mi fermerò mai
Dunque,
mi fermo.
Una vigliaccheria,
una pigrizia inutile.
So che non sono in pericolo
ma qualcuno
dentro di me
non sopporta quest’intensità.
Torniamo indietro.
E’ tardi.
L’acqua è fredda.
Sono ancora lì.
Sono sempre stata lì.
3. Che cosa ti ha convinto a presentarti al festival di Casteltermini?
Mi sono decisa a partecipare al festival di Casteltermini perché ho trovato la tematica della percezione estremamente interessante e in profonda attinenza con il mio lavoro e con tutto quello che anima la mia arte. La concordanza tra musica, immagine, testo e paesaggio è la base del mio strumento di creazione. Ho trovato inoltre un’iniziativa particolarmente utile il fatto di dare 2 borse di studio ai i vincitori delle rispettive sezioni di musica e immagini al fine di incrementare e sostenere una collaborazione tra giovani artisti che possano integrare le differenti ispirazioni e le reciproche competenze ed esperienze.